Provincia di Agrigento
 

rassegna stampa del 4 dicembre 2018

Giornale di sicilia

 asseteismo negli enti pubblici «Più facile punire i furbetti che i dirigenti»

«È molto probabile che i furbetti dell'assessorato alla Sanità vengano licenziati se i fatti saranno accertati. Invece, credo sia molto difficile che lo siano i dirigenti, i quali sono certamente passibili di responsabilità disciplinare solo se ritardano nell'att ivazione del procedimento nel caso di accertamento in flagranza della falsa attestazione della presenza in servizio». A chiarire le possibili sanzioni per i 42 assenteisti di piazza Ottavio Ziino è Lorenzo Maria Dentici, avvocato giuslavorista - partner dello studio DLCI insieme al collega Luigi Maini Lo Casto - e docente di diritto del lavoro all'università di Pa l e r m o. Per gli assenteisti si potrebbero aprire le porte del licenziament o? «Sarebbe una misura adeguata. La riforma Madia è molto severa nei confronti dei funzionari pubblici che timbrano il cartellino e poi non vanno a lavorare. Secondo questa riforma, al dipendente colto in flagranza di reato per avere attestato falsamente la presenza in servizio, deve essere applicata una sospensione cautelare entro 48 ore e poi attivato un procedimento disciplinare che deve concludersi entro trenta giorni». La Regione, però, a quasi una settimana dal blitz delle fiamme gialle non ha ancora preso alcun provvedimento: come mai? «Perché probabilmente è necessario effettuare ulteriori accertamenti. Sembrerebbe che i fatti siano risalenti e siano emersi attraverso la segnalazione della moglie di uno degli assenteisti». Provvedimenti che non sono arrivati neanche nei confronti degli 11 dipendenti finiti agli arresti domiciliari... «In linea di principio il procedimento disciplinare e il procedimento penale, per fatti così gravi, sono autonomi. Però è possibile che laddove siano necessari particolari accertamenti si possa sospendere il procedimento disciplinare nelle more di quello penale». Quale sarà il destino dei dirigenti che non hanno effettuato i co n t r o l l i ? «Possono rispondere di omessa vigilanza. Inoltre se ritardassero nell'attivazione del procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti (ma solo nel caso in cui i furbetti siano colti in flagranza), sarebbero a loro volta passibili di responsabilità disciplinare. I tempi di questo procedimento sono molto più rapidi rispetto alle ulteriori violazioni disciplinari che possono essere contestate dal dipendente pubblico proprio perché la riforma Madia rafforza ulteriormente la riforma Brunetta del 2009, volta a contrastare il fenomeno dei nullafacenti nel pubblico. Difficile che vengano licenziati». La Regione potrà recuperare gli stipendi che gli assenteisti hanno incassato in modo illecito? «Certamente sì perché il comportamento può essere fonte di responsabilità erariale. Ma c'è di più: se si accerta la falsa attestazione in servizio, si avvia un procedimento dinanzi alla Corte dei Conti per danno all'immagine nei confronti della pubblica amministrazione». (GIOM)


Stabilizzazione non ancora avviata

Ex Provincia, precari in stato d'agitazione: c'è il rischio sciopero

Sono in stato di agitazione i lavoratori con contratto a tempo determinato in servizio al Libero consorzio comunale, l'ex Provincia di Agrigento. E questo perché l'ente non ha avviato le procedure per la fuoriuscita dal bacino del precariato del personale. La Cgil Funzione pubblica ed il coordinatore provinciale Enti locali, Piero Aquilino, hanno scritto una lettera al Prefetto Dario Caputo per comunicare la procedura di raffreddamento, cioè l'anticamera dello sciopero se non dovessero arrivare risposte da parte dei dirigenti e del commissario straordinario del Libero consorzio, Girolamo Alberto Di Pisa. Proprio al commissario, la Cgil Funzione Pubblica ha inviato una nota, la scorsa settimana, con la quale lamenta la scarsa attenzione da parte dei vertici dell'Ente sulla problematica che interessa i circa 130 dipendenti con contratto a tempo determinato attualmente in servizio. Il coordinatore provinciale Enti Locali, Pietro Aquilino, con la nota inviata a Di Pisa, lamenta che nonostante la norma regionale e nazionale, attualmente vigente, agevoli il percorso della trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato del personale precario attualmente in servizio presso gli enti locali."«Dopo le ripetute richieste di attivazione delle procedure di "St abilizzazione", avanzate dall'organizzazione sindacale, durante lo svolgimento di precedenti incontri ufficiali, con la parte pubblica e non ultima la nota del 14 novembre scorso con la quale è stato chiesto apposito incontro per discutere sull'argomento - s c r ive Aquilino - non è mai stata avviata alcuna procedura in tal senso. Considerato che, la data ultima utile, per l'attivazione delle procedure è il 31 dicembre - aggiunge Aquilino - la Funzione Pubblica Cgil, nell'inte - I sindacati si sono rivolti anche al prefetto per trovare delle soluzioni resse supremo di tutti i lavoratori coinvolti, invita l'Ente a provvedere immediatamente alla stesura di tutti gli atti propedeutici all'avvio della procedura di trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, avvertendo che in mancanza di positivo riscontro entro i termini stabiliti per legge, dalla ricezione della missiva, l'orga - nizzazione sindacale si riserva di attivare tutte le forme di lotta opportune per tutelare i diritti dei lavoratori». Si tratta di personale da anni impegnato in provincia, che in molti casi espleta funzioni essenziali, e che dopo anni merita di poter progettare il proprio futuro attraverso la stabilizzazione del rapporto del lavoro e nelle more di poter proseguire il rapporto in essere. «Il problema è spinoso -dichiara ancora Aquilino - ma la Cgil è favorevole ad ogni iniziativa volta a tenere alta l'attenzio - ne e che miri all'individuazione di una soluzione radicale senza trascinare oltre un problema che impatta con l'economia delle famiglie e la dignità delle persone». Dall'ex Provincia però non è arrivata nessuna risposta e la Cgil si è rivolta al Prefetto. In tutti gli altri enti, soprattutto i Comuni sono state avviate le procedure per la stabilizzazione del personale precario. Questo, al momento, non sta avvenendo all'ex Provincia dove il problema è anche legato alla sopravvivenza di questi enti.

Libero Consorzio
 Borse di studio, c'è tempo fino al 17

   Scade il 17 dicembre il termi ne per presentare le istanze per usufruire delle borse di studio 2018/2019. Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente, nell'Ist it uzione scolastica frequentata dagli studenti che ne hanno diritto. Il bando per le borse di studio è rivolto a quelle famiglie di alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, per contribuire alle spese sostenute per l'ist ruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2018/2019. Le famiglie devono essere in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94. Gli studenti che frequentano le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, inoltre, devono essere residenti nel territorio della Regione Siciliana. L'attestazione Isee da presentare è quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2018. Saranno prese in considerazione, esclusivamente, le attestazioni ISEE valide. Nel sito internet dell'Ente «www.provincia.agrigento.it», nella home page, è disponibile il bando aggiornato dell'Assessorato Regionale dell'Ist ruzione e della Formazione Professionale per l'assegnazione delle borse di studio con la relativa documentazione, incluso il modello della domanda. Il Libero Consorzio provvederà alla pubblicazione degli elenchi degli aventi diritto nel relativo albo pretorio on line e sul sito Internet dell'Ente.

Morto l'ex presidente della Provincia
   È morto l'ex presidente della Provincia di Agrigento, il canicattinese Ernesto Marchese Ragona. Esponente della Democrazia cristiana e legato politicamente all'onorevole Luigi Giglia, ha ricoperto dal 1971 al 1977 la carica di presidente provinciale. Un uomo capace, colto, ricco di umanità, correttezza, impegno e passione profusi a vantaggio del territorio. Sempre disponibile al dialogo e attento alle problematiche della cosa pubblica per le battaglie di civiltà e per la voglia e capacità di leggere e interpretare i bisogni e le necessità della società .Un impegno politico a favore del territorio che lo ha visto protagonista, con incarichi all'interno dell'esecut ivo di Giunta, fino agli anni ottanta. L'ex presidente della Provincia è ricordato inoltre, per il suo impegno a favore dello sviluppo della zootecnia e dell'agricoltura siciliana, con incarichi di vertice regionali nell'associazione Allevatori, nella Forestale e nel Consorzio di Bonifica. La provincia perde un uomo e un amministratore capace, di assoluta integrità morale e di elevato spirito di iniziativa. Ernesto Marchese Ragona è il padre di Rosario, attuale presidente provinciale di Confagricoltura. I funerali si svolgeranno oggi alle 15.30 nella parrocchia di San Diego a Canicattì.


Il caso dei cosiddetti «pennelli a mare» «Depurazione inadeguata» Condannata Girgenti Acque Una prima sentenza che potrebbe fare da apri pista

   
«Il sistema di depurazione dei pennelli a mare è inadeguato». Lo ha scritto il giudice Silvia Capitano della sezione civile del tribunale di Agrigento che ha condannato Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio che, in seguito all'interditt iva antimafia emessa dalla Prefettura, è stata commissariata. L'i m p re s a dovrà restituire 500 euro, oltre interessi, a titolo di canoni di depurazione ad una residente di San Leone. «Questa sentenza - commenta l'av - vocato Roberta Zicari, legale dell'utente - è importante poiché fuga ogni dubbio in merito alla natura dei pennelli, statuendo che non sono un impianto di depurazione e che il sistema tramite pennelli a mare si rivela del tutto inadeguato al corretto funzionamento del servizio». Una tesi simile, sul piano penale, aveva già portato al rinvio a giudizio dei vertici della società al termine di un'inchiesta che aveva fatto scattare anche il sequestro dei "pennelli" per presunti malfunzionament i. «Privo di pregio - sottolinea il giudice - è l'assunto secondo cui il sistema dei 'pennelli' sarebbe conforme alla normativa che disciplina gli scarichi». Il giudice sottolinea che «il sistema di depurazione è di primo livello nel caso in cui si effettui solo un trattamento primario di grigliatura o di disabbiatura o di disoleatura». L'inadeguatezza, in particolare, è da imputare - secondo quanto sostiene il giudice - al numero di utenti da servire, del tutto sproporzionato rispetto al sistema di depurazione che può andar bene per un terzo. «Gli scarichi - aggiunge il giudice - devono essere sottoposti: a trattamento di primo livello se hanno ca rico inferiore a 10.000 abitanti equivalenti; a trattamento di secondo livello se hanno carico compreso tra 10.000 e 50.000 abitanti equivalenti; a trattamento di terzo livello se hanno carico superiore a 50.000 abitanti equivalenti'. Orbene, è pacifico - sottolinea ancora il giudice Silvia Capitano - che i pennelli a mare costituiscano un impianto di depurazione di primo livello; inoltre, dalla delibera della giunta regionale numero 140 del 13.05.2011, agli atti, si evince che l'agglomerato che si sviluppa lungo la fascia costiera del territorio del Comune di Agrigento comprende le frazioni di San Leone, Cannatello, Zingarello, con carico generato di circa 29.000 abitanti». In sostanza Girgenti Acque ha attivato un sistema di depurazione a norma per non più di 10.000 abitanti senza tenere conto che nella frazione balneare di Agrigento, comprese le altre due attigue, ve ne sono quasi il triplo. «Pertanto, avendo la zona in cui si trova l'utenza un carico di abitanti superiore a 10.000, - scrive ancora il giudice - il sistema tramite pennelli a mare si rivela del tutto inadeguato al corretto funzionamento del servizio; senza contare poi che tale impianto, oltre a essere inadeguato, è stato anche, come anzidetto, non regolarmente funzionante».( *G ECA* )

Agrigentonotizie.it
Girgenti acque, fumata nera dall'assemblea dei soci

„Si attendeva molto, si è concluso molto poco. L'assemblea dei soci di Girgenti Acque, convocata per ieri pomeriggio e dedicata in larga parte alle vicende connesse all'interdittiva antimafia che ha colpito la società e il gruppo Campione, alla fine non ha deliberato nulla, dovendosi nei fatti limitare a chiedere piuttosto spiegazioni a Prefettura e Anac non solo sulla portata del commissariamento, ma anche su quali sono i margini ( o le condizioni) perché la compagine societaria possa continuare  a gestire."Girgenti acque, fumata nera dall'assemblea dei soci. Per questo si attenderanno le determinazioni di questi due enti per comprendere cosa può essere fatto e se si può procedere con l'individuazione di una nuova governance oppure se il commissario, scelto come noto nella persona di Gervasio Venuti, sostituirà comunque ogni ruolo apicale.  Assenti i Campione, che hanno inviato un rappresentante legale."


MANCA UN COMMISSARIO ALLA CAMERA DI COMMERCIO, BLOCCATA LA NUOVA GOVERNANCE AL CUA

Il consorzio universitario avrebbe dovuto incassare le dimissioni del presidente Busetta e provvedere alla modifica dello statuto, ma manca il secondo socio fondatore "Scade" il commissario della Camera di Commercio, bloccato il rinnovo dello statuto del Consorzio universitario di Agrigento. L'assemblea dei soci, che era stata convocata ieri appunto per discutere delle modifiche statutarie richieste dalla Regione (ed essenziali per incassare i contributi del'anno in corso) è stata infatti rinviata a data da destinarsi. Il motivo risiede nel fatto che la Camera di commercio, attualmente, è sprovvista di giuda, perché il commissario straordinario nominato dalla Regione ha terminato per il momento il suo incarico. Questo impedisce la convocazione dell'assemblea, mancando il numero legale (l'altro socio fondatore è il Comune) e blocca ogni processo di riforma. Lo statuto, si ricorderà, dovrà essere modificato per prevedere una diversa distribuzione dei posti di governo, concedendo la presidenza all'università prevalente. Una "garanzia" per Palermo, che avendo potere sulla struttura di comando e copertura delle risorse, si è già detta pronta a riaprire in città corsi come Architettura e Giurisprudenza. Il nuovo statuto, comunque, è anche condizione essenziale per consentire lo sblocco delle risorse Regionali per i consorzi. Il Cua, registrata l'attuale empasse, ha già scritto alla Regione per comunicare l'impossibilità a procedere alla modifica senza avere ad oggi il potere di risolvere autonomamente la vicenda. Probabile, ritengono in molti, una proroga da Palermo all'obbligo di rivedere gli statuti, dato che molti Consorzi non sono ancora oggi in condizione di adempiere a quanto chiesto.

NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA MICROIMPRENDITORIA LOCALE: CONVENZIONE TRA EX PROVINCIA ED ENTE MICROCREDITO

E' stata sottoscritta questa mattina nei locali del Libero Consorzio. I giovani potranno così recarsi nei sette sportelli dedicati per chiedere informazioni su come accedere ai finanziamenti Più facile l'accesso al credito e nuove opportunità occupazionali e di microimprenditoria locale. Si tratta di un atto di impegno tra l'ex Provincia Regionale e l'ente nazionale per il Microcredito. Con le firme del commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Alberto Girolamo Di Pisa e del presidente dell'ente nazionale per il Microcredito Mario Baccini, si perfeziona, così, la convenzione che prevede l'apertura di sette sportelli informativi nelle sedi Urp di Agrigento, Bidona, Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera. Successivamente, nell'aula consiliare Giglia, si terrà un tavolo tecnico con il direttore-segretario generale del Libero Consorzio di Agrigento, Caterina Maria Moricca e con i funzionari del Microcredito, Roberto Marta e Valentina Lupo. All'incontro sono stati invitati, inoltre, i responsabili delle attività produttive del territorio e gli Istituti scolastici dell'agrigentino. Si aprono, quindi, nuove opportunità occupazionali e di microimprenditoria locale per tanti giovani che potranno, in questo modo, recarsi nei sette sportelli "dedicati" attivati dall'ex Provincia per chiedere informazioni su come accedere ai finanziamenti. Sarà, così, possibile sviluppare idee di business e avviare iniziative imprenditoriali per tanti giovani che potranno accedere a finanziamenti agevolati attraverso il supporto per l'accesso al credito fino a 50 mila euro. L'ente nazionale per il Microcredito è un ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed internazionale. In particolare: promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi dall'Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari; monitoraggio e valutazione delle iniziative italiane di microcredito e microfinanza; promozione e sostegno dei programmi di microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese, nonché ai Paesi in via di sviluppo e alle economie in transizione.


BORSE DI STUDIO 2018/2019, LE DOMANDE ENTRO IL 17 DICEMBRE

Scade il 17 dicembre 2018 il termine per presentare le istanze per usufruire delle borse di studio 2018/2019. Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente, nella scuola frequentata dagli studenti che ne hanno diritto. Il bando per le borse di studio è rivolto a quelle famiglie di alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, per contribuire alle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2018/2019. Le famiglie devono essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94. Gli studenti che frequentano le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, inoltre, devono essere residenti nel territorio della regione siciliana. L'attestazione Isee da presentare è quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2018. Saranno prese in considerazione, esclusivamente, le attestazioni Isee valide, ovvero, tutte quelle che non riporteranno alcuna "annotazione" di omissione/difformità, a pena di esclusione. Nel sito internet dell'ente "www.provincia.agrigento.it", nella home page, è disponibile il bando aggiornato dell'assessorato regionale dell'Istruzione per l'assegnazione delle borse di studio con la relativa documentazione, incluso il modello della domanda. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento provvederà alla pubblicazione degli elenchi degli aventi diritto nel relativo albo pretorio on line e sul sito internet dell'ente.

LA SICILIA
CANICATTI' Lutto per la politica, è morto l'avvocato Marchese Ragona
 Il mondo del lavoro, dell'economia e della politica agrigentina piangono la perdita dell'avv. Ernesto Marchese Ragona. Un uomo capace, colto, ricco di umanità, correttezza, impegno e passione profusi a vantaggio del territorio. Ernesto Marchese Ragona, infatti, ha ricoperto dal 1971 al 1977 la carica di Presidente della Provincia Regionale di Agrigento. Sempre disponibile al dialogo e attento alle problematiche della cosa pubblica per le battaglie di civiltà e per la voglia e capacità di leggere e interpretare i bisogni e le necessità della società. Un impegno politico a favore del territorio che lo ha visto protagonista, con incarichi all'interno dell'esecutivo di Giunta, fino agli anni ottanta L'ex presidente della Provincia lo si ricorda, inoltre, per il suo impegno a favore dello sviluppo della zootecnia e dell'agricoltura siciliana, con incarichi di vertice regionali nell'Associazione Allevatori, nella Forestale e nel Consorzio di Bonifica. La provincia perde un uomo e un amministratore capace, di assoluta integrità morale e di elevato spirito di iniziativa.


CONSORZIO UNIVERSITARIO. ssemblea rinviata per l'assenza del commissario della Camera di commercio 
NANCA UN SOCIO, SALTA TUTT
Si doveva votare un nuovo statuto che prevedesse il ruolo dell'Università di Palermo. Sembrava tutto pronto, tanto che se ne era data anche comunicazione alla stampa: il 30 novembre il presidente del Cua si sarebbe dimesso, l'assemblea dei soci avrebbe rivisto lo statuto rendendolo conforme a quanto chiesto dalla Regione Siciliana (dando di fatto la presidenza all'Università di Palermo) al fine di poter ottenere i trasferimenti per l'anno 2018. E invece a metterei lo "zampino" è stata la Sicilia dei commissari e delle riforme mancate. Sì perché l'assemblea dei soci del Consorzio universitario di Agrigento, spostata a ieri dopo un primo rinvio a fine novembre, è stata definitivamente rinviata a data da destinarsi. Il Motivo? Uno dei due soci fondatori "superstiti" insieme al Comune di Agrigento, la Camera di commercio, è senza guida. E' infatti scaduto l'incarico del commissario che attualmente gestiva ordinaria e straordinaria amministrazione di quella che una volta era chiamata "la casa delle imprese" e che oggi è congelata ormai da alcuni anni a causa di una delle tante riforme siciliane rimaste a metà, così e quella dei Liberi consorzi. Quindi la Camera di Commercio non ha potuto che comunicare al Cua che in questo momento non c'è nessuno che possa rappresentarla in Assemblea dei soci, e tutto è stato rinviato alla prossima "infornata" di nomine e rinnovi da parte dell'Assessorato regionale alle Attività produttive. Al Consorzio non è rimasto altro da fare che rinviare tutto a data da destinarsi, scrivendo contestualmente una lettera alla Regione con la quale si chiarisce che nessuna colpa ha il Cua nella mancata riforma della propria struttura societaria che il decreto Lagalla (e prima ancora il tanto contestato Baccei) chiede come condizione essenziale per poter accedere ai fondi regionali per il 2018. Soldi che, se non avverrà una proroga-deroga (che sarebbe utile non solo ad Agrigento, ma in realtà a tutti i Consorzi siciliani) potrebbero in linea teorica andare persi. Dal Cua rassicurano: "era, già avvenuto lo scorso anno con un decreto differente ma con le stesse difficoltà per tutte le università decentrate - spiega il vicepresidente del Cua Giovanni Di Maida - , dubitiamo quindi che questi fondi siano davvero a rischio e siamo praticamente certi che la proroga ci sarà, anche perché molti consorzi hanno oggi manifestato difficoltà nell'aggiornamento degli statuti e alcuni hanno fatto anche ricorso contro le normative esistenti". Quindi tutto bloccato, in attesa di passaggi che sta alla stessa Regione predisporre, con un cda e una presidenza che scadranno naturalmente il prossimo luglio e del quale i parlamentari regionali 5 Stelle avevano chiesto il rinnovo già settimane fa, subdorato lo stallo in cui il Cua rischia di rimanere imprigionato. GIOACCHINO SCHICCHI

PUBBLICATOIL BANDO PER LE BORSE DI STUDIO A SOSTEGNO DEGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI
. r.b.) Scade il 17 dicembre prossimo, il termine di presentazione delle domande per usufruire delle borse di studio erogate dal libero Consorzio. Il bando, utile come contributo alle spese sostenute per l'istruzione dei ragazzi nell'anno scolastico in corso, si rivolge alle famiglie degli studenti di scuola superiore (statale e paritaria). Tra i requisiti essenziali per partecipare al bando, l'lsee non superiore a 10.632,94 euro (rilasciata dopo il 15 gennaio 2018), la residenza degli studenti nel territorio della Sicilia. Saranno prese in considerazione' esclusivamente le attestazioni Isee valide, ovvero tutte quelle che non riporteranno alcuna annotazione di omissione/difformità. Nell'home page del sito istituzionale del libero Consorzio, all'indirizzo www.provincia.agrigento.it. è disponibile il bando aggiornato per l'assegnazione delle borse di studio, con relativa documentazione e il modello di presentazione dell'istanza. Sarà cura del Libero Consorzio. dopo le verifiche del caso, pubblicare gli elenchi degli aventi diritto nella sezione dell'Albo pretorio visitabile sul sito dell'Ente.

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