Provincia di Agrigento
 

rassegna stampa del 13 dicembre 2018

Giornale di Sicilia

Piano Energetico Regionale
PALERMO
La Sicilia si pone la sfida ambiziosa di arrivare a produrre il 75% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2030 e la parte restante del 25% da gas metano. Mirando all'« autonomia energetica  dell'Isola». Questo quanto l'amministrazione si propropone di fare con l'aggiornamento del Piano energetico regionale siciliano, le cui linee guida sono state presentate ieri in terza commissione all'Assemblea regionale siciliana guidata da Orazio Ragusa. Non mancano le risorse naturali per puntare alla rinnovabili, è stato spiegato nel corso della seduta «maci sarà bisogno di un ddl o di una normativa ad hoc per avere maggiore trasparenza e velocità nella autorizzazioni, altrimenti queste restano solo parole», ha detto l'assessore regionale all'energia, Alberto Pierobon intervenendo nel corso dei lavori della commissione. Cardini del piano sono lo sviluppo delle rinnovabili, puntando sul revamping (ovvero sull'aggiornamento degli impianti esistenti) ma anche su nuove installazioni «nei limiti dei piani paesaggistici», è stato ricordato da più voci nel corso dell'incontro di ieri, maggiore efficienza energetica degli edifici per ridurre il consumo di energia, utilizzo di impianti di accumulo e di mobilità sostenibile. In particolare, secondo le intenzioni dell'amministrazione, obiettivo è triplicare la produzione da fotovoltaico non solo con nuovi impianti ma anche con il revamping (ammodernamento e utilizzo di migliori tecnologie) di quelli esistenti. Così anche per l'eolico obiettivo è raddoppiare (tendenzialmente) la produzione. Il Gse, inoltre, supporterà la Regione siciliana nella stesura del nuovo piano. «Oggi avviamo un importante metodo di confronto avviato dalla Assemblea regionale siciliana», ha detto Tuccio D'Urso dirigente regionale del settore energia, «non inizierà il piano senza il confronto e questo per noi è un fatto fondamentale e importante». Alla riunione erano presenti esponenti delle associazioni ambientaliste e degli operatori nazionali di produzione e distribuzione di energia. L'incontro è stato promosso dal segretario della commissione Giovanni Cafeo. «Bisogna favorire il dialogo ed il confronto fra il governo e gli stakeholder locali», ha spiegato il deputato, «i rappresentanti delle società interessate alla realizzazione e gestione degli impianti. Siamo inuna fase di transizione, stiamo scrivendo un Piano che deve puntare al rispetto ambientale ed alla qualità dell'energia. Al tempo stesso è necessario snellire e velocizzare le procedure burocratiche per favorire nuovi investimenti, mantenendo comunque alti i controlli e le verifiche ». (*AGIO*)

Caso Girgenti
Arriva in città l'Antimafia regionale

Lunedì, ad Agrigento, arriverà la commissione antimafia dell'Ars. I deputati regionali, presieduti da Claudio Fava, saranno in città per una missione dedicata all'interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Agrigento, nei confronti della Girgenti Acque: il gestore del servizio idrico e fognario. «L'interdittiva antimafia nei confronti di Girgenti Acque - ha già commentato Fava - impone una attenta e urgente analisi della situazione da parte della commissione antimafia dell'Ars. L'acqua e la gestione delle risorse idriche rappresentano temi vitali per la nostra Regione  ». «Dopo anni di battaglie del Movimento 5 Stelle sul territorio Agrigentino con decine di atti parlamentari, denunce ed esposti alla Procura della Repubblica sulle opacità di Girgenti Acque nella gestione del servizio idrico integrato, finalmente la commissione regionale antimafia dell'Ars si - hanno scritto ieri i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro - è accorta di quanto denunciavamo proprio noi che abbiamo presentato la legge regionale 19 sull'acqua pubblica e poi stravolta da Crocetta e impugnata da Renzi». Saranno  presenti anche i componenti M5S della commissione regionale antimafia: Antonio De Luca e Roberta Schillaci. «Abbiamo aperto le porte della commissione antimafia ai comitati - spiega Roberta Schillaci - che ci hanno caldeggiato la necessità di intervenire anche a livello normativo dato che la legge regionale del Movimento 5 Stelle sull'acqua pubblica era stata praticamente svuotata di significato e stravolta per creare carrozzoni  che, di fatto, hanno fattolievitare i costi per i cittadini e abbassato la qualità del servizio ». (*CR*)

Emergenza sepolture
Palma il cimitero è saturo,
niente spazi per nuovi loculi

PALMA DI MONTECHIARO
Il cimitero è saturo. Non è più possibile dar corso alle innumerevoli richieste  di lotti per la costruzione di tombe di famiglia. L'emergenza sepolture ancora non c'è, ma fermo restando così le cose non potrà che essere una questione di tempo. Preso atto della situazione, prima appunto che si inneschi l'emergenza sepolture, la Giunta di Palma di Montechiaro - sindaco Stefano Castellino in testa - ha approvato il progetto esecutivo per l'ampliamento, nella zona Sud, del cimitero comunale. Un piano di lavori da 1.336.682 euro. «È un risultato storico per l'amministrazione, dopo anni di lunga ed estenuante attesa - ha scritto il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, - si sbloccano  i lavori per l'ampliamento del nostro cimitero comunale». Adesso, l'ufficio Lavori pubblici del Municipio invierà al Libero Consorzio gli atti per espletare la gara. "Questo intervento oltre che dare dignità alla nostra ultima dimora rappresenta una imperdibile occasione per l'economia del nostro paese, - ha tenuto a sottolineare Castellino - . I cittadini potranno finalmente realizzare circa 290 tombe che coinvolgeranno sicuramente le maestranze palmesi. L'indotto calcolato è di circa 9 milioni di euro. Ringrazio gli architetti Salvatore Di Vincenzo, Baldassare Zinnanti, Silvana Cancialosi, i geometri Felice Bonardi,  Calogero Bongiorno e Farraguto, Petrucci e Condello, nonché tutto l'ufficio tecnico. Senza il loro prezioso, professionale e indispensabile contributo non sarebbe stato possibile raggiungere questo importantissimo traguardo» -ha aggiunto Castellino - . L'ampliamento, nella zona a Sud, del cimitero verrà realizzato con fondi comunali.(*CR*)


Agrigentonotizie

Strade per Favara troppo pericolose, il Libero Consorzio stanzia 280mila euro

Saranno effettuati degli interventi manutentivi su alcune arterie divenute oggi essenziali per raggiungere la città dopo la demolizione del viadotto Petrusa.
Strade sempre più pericolose a causa di frane e avvallamenti, ma sempre più trafficate. Stiamo parlando delle tre principali arterie che consentono di raggiungere Favara proveniendo da Agrigento, ovvero la "Crocca" (cioè Sp 3B), la Agrigento Baiata - Favara (Sp 80) e la "Esa Chimento" (Sp Nc 7). Assi extraurbani nati come secondari fin dalla loro creazione, e finalizzati a consentire a chi abita nella "città dell'Agnello pasquale" di raggiungere Villaggio Mosè - Licata e la statale 640."
Strade che sono però diventate adesso essenziali per unire Favara al capoluogo dopo la demolizione del viadotto di Petrusa, voluta da Anas perché, si disse, la struttura era troppo vecchia. Una chiusura di questo tracciato che ormai risale ad oltre 700 giorni fa e che non prima del compimento del millesimo giorno vedrà l'inaugurazione del viadotto (i cui tempi di costruzione sono appunto di 300 giorni, se tutto andrà bene)."
Il sovraccarico in termini di traffico passante per queste arerie secondarie che stanno ormai presentando numerosi abbassamenti del piano stradale se non veri e propri crolli. Così il Libero Consorzio ha stanziato complessivamente 288mila euro per interventi manutentivi che dovrebbero consentire, almeno nel breve periodo, di eliminare le criticità e ridurre i pericoli."

GrandangoloAgrigento

Agrigento, alternanza scuola-lavoro alla redazione de La Sicilia

Continuano le attività di Alternanza Scuola Lavoro nel Settore URP e Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Alcuni studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi" di Agrigento che svolgono il progetto "Fuoriclasse" nell'ex Provincia, hanno visitato la nuova sede del giornale La Sicilia redazione di Agrigento che è stata inaugurata, ieri pomeriggio, alla presenza del direttore del prestigioso quotidiano, Antonello Piraneo e delle massime autorità cittadine. A benedire la nuova sede è stato il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento. Come funziona la redazione di un giornale? Come si individuano le notizie da pubblicare? Quale percorso formativo bisogna svolgere per diventare giornalisti? Sono state queste alcune delle domande che gli studenti hanno posto al capo servizio della redazione di Agrigento, Dario Broccio, Nel corso della visita è stato anche spiegato come è strutturata una redazione locale, come avviene la raccolta delle notizie, come si imposta un menabò e, infine, l'invio delle pagine alla redazione centrale che confeziona il giornale e lo consegna alle edicole. Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro è finalizzato ad arricchire la formazione acquisita dagli studenti nei percorsi scolastici, favorire l'orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali e realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro. Un progetto ambizioso che scaturisce dalla esigenza di attuare, in linea con le direttive della legge sulla "buona scuola" percorsi di alternanza "scuola - lavoro", come occasione di crescita formativa per gli studenti e di incontro tra l'offerta nel profilo in uscita dello studente e la domanda proveniente dalle realtà economiche del territorio.

Scrivolibero

Ad Agrigento il convegno "I ponti e i porti, fra metafora e realtà"

Venerdì 14 dicembre 2018 alle ore 8,30, nell'Aula Magna "Luca Crescente" del plesso didattico di via Quartararo, 6, dell'Università degli studi di Palermo, si terrà il Convegno "I ponti e i porti, fra metafora e realtà".
Ai lavori del convegno, che sarà una occasione di confronto per studiosi di estrazione disciplinare diversa, secondo una prospettiva che leghi saperi e competenze diverse sul tema dei ponti e dei porti, in senso letterale e metaforico, prenderanno parte i docenti dell'Università degli studi di Palermo Mari D'agostino, Direttore della scuola di italiano per stranieri - Itastra, Andrea Sciascia, Direttore del Dipartimento di Architettura, Mario Ferrante, docente del Corso di laurea in Giurisprudenza, Sergio Aiosa, docente del Corso di laurea in Archeologia, i docenti del Corso di laurea in Servizio Sociale Roberta di Rosa e Gaetano Gucciardo che coordinerà i lavori, il prof. Pierluigi dell'Università degli studi di Pisa e Presidente ADEC, l'Ammiraglio in congedo Vittorio Alessandro, e l'architetto Dario Restivo.

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