Provincia di Agrigento
 

rassegna stampa dal 15 al 17 dicembre 2018

Sabato 15 dicembre 2018

Agrigentonotizie


Frane sulla provinciale Raffadali-Siculiana, sì ai lavori: pubblicato il bando
Le offerte dovranno essere presentate attraverso la procedura telematica entro le ore 12 del 24 gennaio 2019
Pubblicato il bando per i lavori di rimozione di alcune frane sulla SP 17-B Raffadali-Siculiana. Sul sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento si può trovare il bando di gara.
Si tratta di un primo lotto di interventi su questa importante via di comunicazione interna per 625.000 euro (compresi oneri per la sicurezza), finanziati con la delibera di giunta regionale 87/2017 che riprogrammava le risorse finanziarie ex FAS 2000-2006 destinate alle strade secondaria di rilevante importanza sul territorio regionale.
Le offerte dovranno essere presentate attraverso la procedura telematica antro le ore 12 del 24 gennaio 2019. Per la partecipazione e le modalità di registrazione si può consultare il bando (con relativi capitolato d'appalto ed elaborati tecnici) pubblicato sul sito www.provincia.agrigento.it, sezione gare e appalti. Il progetto, elaborato dai tecnici del settore infrastrutture stradali, prevede la rimozione delle frane ai km 0+900 e 9+800, che attualmente limitano in quei punti il transito con mezzi pesanti.
Negli ultimi tempi, per la stessa strada provinciale n. 17 è stato firmato dal dipartimento regionale dei Trasporti un decreto di finanziamento di 6.500.000,00 euro, per lavori più consistenti che renderanno più sicuro l'intero tracciato. "

Infoagrigento

Lunedì ad Agrigento le audizioni della commissione antimafia

Alle 16:00 attesa anche una conferenza stampa presso il palazzo della Prefettura.
Lunedì 17 dicembre la commissione regionale antimafia ed anticorruzione dell'Assemblea Regionale Siciliana sarà ad Agrigento per svolgere una serie di audizioni.
La missione della commissione fa seguito a quelle già svolte a Trapani e Siracusa nell'ambito di un percorso di visite istituzionali che toccherà tutte le province siciliane.
Ad Agrigento la commissione, presieduta da Claudio Fava, audirà nella prima parte della giornata il Prefetto dottor Dario Caputo; il questore dottor Maurizio Auriemma; Il Colonnello Giovanni Pellegrino, comandante provinciale dell'arma dei Carabinieri; il Colonnello Pietro Maggio, comandante provinciale della Guardia di Finanza; il dottor Roberto Cilona, Dirigente D.I.A. Nella seconda parte della giornata di lavoro saranno auditi il Dottor Luigi Patronaggio, Procuratore della Repubblica Presso il Tribunale e il Dottor Salvatore Vella Procuratore Aggiunto.

Scrivolibero

Pubblicato il bando per i lavori di rimozione di alcune frane sulla SP 17-B Raffadali-Siculiana

E' pubblicato sul sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il bando di gara per i lavori di messa in sicurezza della SP n. 17 tratto B Raffadali-Siculiana con procedura aperta e gestita integralmente in modalità telematica attraverso il portale degli appalti, il nuovo moderno sistema per l'espletamento delle gare. Si tratta di un primo lotto di interventi su questa importante via di comunicazione interna per complessivi 625.000 euro (compresi oneri per la sicurezza), finanziati con la delibera di giunta regionale 87/2017 che riprogrammava le risorse finanziarie ex FAS 2000-2006 destinate alle strade secondaria di rilevante importanza sul territorio regionale. Le offerte dovranno pervenire esclusivamente attraverso la procedura telematica antro le ore 12.00 del 24 gennaio 2019. Per la partecipazione e le modalità di registrazione si può consultare il bando (con relativi capitolato d'appalto ed elaborati tecnici) pubblicato sul sito www.provincia.agrigento.it, sezione gare e appalti. Il progetto, elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, prevede la rimozione delle frane ai km 0+900 e 9+800, che attualmente limitano in quei punti il transito con mezzi pesanti.Ricordiamo che recentemente per la stessa strada provinciale n. 17 è stato firmato dal Dipartimento Regionale dei Trasporti un decreto di finanziamento di ben 6.500.000, 00 euro, per lavori più consistenti che renderanno decisamente più sicuro l'intero tracciato.

Giornale di sicilia

sabato 15 dicembre 2018


Occupazione
Al Libero consorzio precari pronti alla sfida

La vertenza per la stabilizzazione dei lavoratori precari presso il Libero consorzio di Agrigento approda sul tavolo dell'assessorato regionale alle Autonomie e alla Funzione pubblica. Da tempo la Funzione pubblica Cgil di Agrigento chiede un tavolo di concertazione ufficiale per fare il punto della situazione rispetto al percorso amministrativo che possa consentire la stabilizzazione definitiva dei lavoratori con contratto a tempo determinato. In assenza di una convocazione ufficiale nei giorni scorsi, il sindacato ha scritto alla Prefettura proclamando lo stato di agitazione e ha chiesto di attivare le procedure di conciliazione. Nel frattempo, appunto, su richiesta della segretaria regionale della Funzione pubblica Cgil Clara Crocè, l'assessore ha convocato il commissario straordinario del Libero consorzio per affrontare  la vertenza aperta dal sindacato. Durante l'incontro i dirigenti dell'ex Provincia di Agrigento hanno comunicato che, l'ente ha già provveduto alla proroga del personale precario. Hanno i oltre precisato che il Libero consorzio ha approvato il bilancio e intende stabilizzare i lavoratori precari, pertanto, ha chiesto chiarimenti in ordine al contenuto di alcune norme che sembrerebbero impedire la stabilizzazione del personale precario ed in particolate: l'Osservatorio istituito con norma regionale ha, di fatto, impedito qualsiasi iniziativa; la norma che impone la riduzione della dotazione organica del 15%, in atto l'ex provincia di Agrigento è fuori con una percentuale del 6,8%. Alfonso Buscemi ha chiesto all'assessore un impegno politico finalizzato alla modifica di tali norme che  sembra impediscano la legittima stabilizzazione del personale precario. L'assessore Bernardette Grasso, ha lamentato l'assenza di risposte da parte del ministro dell'Interno, Matteo Salvini al quale si è rivolta per avere risposte in merito. «Stiamo assistendo a un assordante silenzio da parte del Governo Centrale - ha detto Grasso - dopo la mia lettera inviata al ministro Salvini, con la quale il Governo regionale chiede a quello nazionale e al Parlamento lo sforzo di farsi carico, nella finanziaria, dei bisogni dei territori e di restituire alle Città Metropolitane e alle Province la possibilità di assolvere i compiti istituzionali loro assegnati, non ha sortito nessun effetto». (* PAPI*)

Parco archeologico
Sicurezza per pedoni e automobilisti, vertice con Parello

Centro città desolato. Oltre all'assenza delle luminarie nemmeno un singolo addobbo messo dall'amministrazione comunale nella strada dello shopping
Marciapiedi «trappola» e fronde di alberi sempre più basse che minacciano i pedoni, tanto da costringerli a lasciare lo slargo pedonale e a scendere lungo la carreggiata con il rischio -inevitabile -di venire travolti da qualche autovettura di passaggio. La storia è praticamente sempre la stessa. Passano gli anni, si rifà -è stato un intervento sperimentale - l'asfalto color tufaceo, si attende la trasformazione della rotonda Giunonein una grande aiuola conpiante autoctone, illuminazione a Led e un gigantesco granchio (il logo dell'antica moneta di Akragas, oggi simbolo del Parco archeologico ndr.) che sarà visibile dalla collina dei Templi, ma i problemi -quelli soliti -restano sempre dove sono. Così marciapiedi e alberi della via Passeggiata Archeologica, nel cuore della Valle dei Templi, concretamente rappresentano una minaccia. Ieri mattina, a palazzo dei Giganti, c'è stato un incontro. Il sindaco Lillo Firetto ha avuto un faccia a faccia coni responsabili dell'Anas e del Parco archeologico. S'è discusso, appunto, fra le altre cose, anche delle condizioni dei marciapiedi e degli alberi di via Passeggiata Archeologica. S'è discusso «al fine di individuare soluzioni condivise per restituire decoro e fruibilità a questo importante tratto di viabilità - ha reso noto, ieri pomeriggio, il sindaco di Agrigento - . Con il necessario supporto dell'Anas, per ciò che attiene logistica e sicurezza della viabilità, l'amministrazione ha chiesto al Parco -prosegue la nota stampa del sindaco Firetto - di provvedere alla manutenzione dei marciapiedi e delle alberature, valutando anche, laddove necessario provvedere alla sostituzione, nuove piantumazioni di essenze autoctone». Prescindendo dal fatto che il Municipio non ha i soldi per poter intervenire, in quell'area la competenza è del Parco archeologico Valle dei Templi. Era l'inizio di Sotto osservazione i danni causati dagli alberi a strade e marciapiedi giugno del 2014 quando, lungo via Panoramica dei Templi, dall'altra parte dunque della Valle, venivano realizzati - li ha fatti l'allora Provincia regionale di Agrigento-dei lavori per mettere in sicurezza i marciapiedi. Gli interventi, allora, vennero eseguiti dalla fontanadi Bonamorone fino a giungere al piazzale di Giunone. E la via Passeggiata archeologica? Che, di fatto, è quella maggiormente percorsa dai turisti che, in massa, arrivano in quella porzione di città per accedere alla Valle dei Templi. Della via Passeggiata archeologica - come dimostra la riunione di ieri -si discute. A fine dello scorso febbraio, per la prima volta in Italia, la Passeggiata archeologica - utilizzando un conglomerato resinoso color giallo tufo - cambiò colore.Per ben 1.200metri assunse, ma durò poco, un nuovo aspetto. Un aspetto che la armonizzava, dandole un "volto " affascinante, con il contesto archeologico. Fu appunto un intervento sperimentale, realizzato dall'Anas: il Comune non spese neanche un centesimo di euro. Sempre allora si parlò della nuova rotatoria Giunone e s'attendevano i lavori dopo l'edizione 2018 del Mandorlo in fiore. Fra  ualche mese, si darà corso- la macchina organizzativa è in moto da tempo ormai - all'edizione 2019 e la rotonda Giunone ha ancora, sempre, lo stesso volto. (*CR*)

Domenica 16 dicembre 2018

Arrivano i fondi per i lavori
Diciassette dighe saranno più ampie

Sbloccati 115 milioni di finanziamenti: si eviterà di gettare l'acqua
PALERMO
«Diciassette dighe in Sicilia soggette oggi a limitazioni di invaso, potranno a breve aumentare di circa il trenta per cento la propria capacità ». Lo annuncia il presidente della Regione, Nello Musumeci. «Si sbloccano, infatti, le procedure per appaltare i servizi di ingegneria che consentiranno di acquisire i progetti esecutivi per la realizzazione degli interventi destinati a un maggiore accumulo d'acqua. - aggiunge - A disposizione, complessivamente, circa 115 milioni di euro. Il primo bando, appena pubblicato, riguarda la diga di San Giovanni, nell'Agrigentino ». «Abbiamo trovato diciotto dighe, sulle ventisei gestite dalla Regione - afferma - prive di collaudo. Da decenni chi doveva intervenire si è voltato dall'altra parte. Stiamo adesso affrontando i problemi con la cultura del fare. Altre gare saranno espletate entro i primi di gennaio. Questo governo ha rimosso tutti quegli ostacoli che per tanti anni hanno paralizzato ogni tipo di  intervento, provocando enormi disagi alla popolazione, in città come nelle campagne, rimaste spesso a secco, con grave danno per l'economia dell'Isola». «Quello dell'emergenza idrica - prosegue il presidente - è un triste capitolo che intendiamo chiudere per sempre. A cominciare dal completamento della diga Pietrarossa, tra le province di Catania ed Enna, una delle grandi incompiute della Sicilia. In appena dodici mesi, sono stati reperiti sessanta milioni di euro e, una volta formalizzato l'imminente accordo fra la Regione e il competente ministero, sarà immediatamente bandita la gara per il progetto esecutivo, ultimo step per potere avviare i lavori. A breve, inoltre, sarà pubblicata anche la gara per la progettazione per la diga Scanzano-Rossella, finanziate con le Risisorse del Po Fers 2014-2020 » .

Libero Consorzio
Canicatti, trasferiti gli uffici dell'Urp

CANICATTÌ
Sede più elegante, centrale e consona a Canicattì per l'Ufficio relazioni con il pubblico della ex Provincia Regionale di Agrigento oggi Libero Consorzio. Da alcuni giorni, senza alcun preavviso né comunicazione istituzionale ai cittadini e all'utenza, gli arredi, le suppellettili e il personale sono stati spostati in altri locali di proprietà del comune di Canicattì da sempre destinati ad ospitare mostre ed eventi culturali di spessore ma per una potenziale nicchia di utenti. Adesso con questa nuova destinazione dei locali ad ufficio si perde un altro spazio di facile fruizione anche se non particolarmente dispendioso per le casse comunali. L'Ufficio relazioni con il pubblico infatti dai locali della ex pescheria comunale tra via Cirillo e via Cesare Battisti è stato spostato in largo Aosta nel locale adiacente la scuola media Giovanni Verga. Un locale destinato in origine a «Spazio arte» e che era stato recuperato, dopo decenni di uso improprio ed incuria, durante i lavori di ristrutturazione della stessa scuola media, per ospitare e concentrare in un unico edificio tutti gli uffici comunali. Così non è stato e forse mai lo sarà. A guadagnarci comunque il personale in forza all'Ufficio relazioni con il pubblico del Libero Consorzio di Agrigento e l'utenza potenziale che potranno individuarlo con più facilità una volta installata l'insegna. L'Urp dovrà comunque condividere i locali con l'ufficio zonale della Siae e sarebbe opportuno anche trasferirvi l'Urp e l'Ufficio Informazioni Culturali e Turistiche del comune di Canicattì che con l'amministrazione Di Ventura sta cercando il rilancio e la valorizzazione del territorio e del suo patrimonio. Diversamente da quando i locali vennero concessi alla Pro Loco, poi sfrattata, e a quando di norma altri locali sono stati concessi o trasferiti, all'albo pretorio del comune di Canicattì non c'è traccia dei relativi provvedimenti amministrativi. (* EG*)

Lunedì 17 dicembre 2018

Valle dei Templi
Primo sito in Italia col rapporto sostenibiltà

Il Parco della Valle dei Templi è il primo sito archeologico italiano - e in assoluto il primo luogo culturale in Sicilia - a dotarsi di un rapporto di sostenibilità. Rapporto che permette di comprendere quale impatto ottiene un sito sull'ambiente circostante, in termini di ricaduta economica ma anche (per la prima volta in assoluto in Italia) sociale e culturale. Un lavoro molto approfondito, condotto da CoopCulture che cura i servizi della Valle, e realizzato da esperti del settore anche attraverso centinaia di interviste ai visitatori del sito archeologico. I numeri sono straordinari e permettono una radiografia a 360 gradi non solo del Parco ma di tutto l'indotto del territorio Agrigentino. Il rapporto di sostenibilità del Parco della Valle dei Templi di Agrigento verrà presentato oggi, alle 11,30, a Casa Sanfilippo. Saranno presenti il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello, Letizia Casuccio che è il direttore di CoopCulture e Angela Tibaldi. Sempre oggi, il museo archeologico «Pietro Griffo», saranno inaugurate due mostre: alle ore 16 «FuORI percorso», sui reperti dai depositi del museo, e alle 17 "L'eco del classico" di Francesco Messina. L'iniziativa, voluta dal Parco archeologico, che intende creare occasioni per tenere vivoun dialogo tra l'antico e l'arte del nostro tempo. (*CR*)


Blog Sicilia

Proroga e stabilizzazioni precari nei Liberi Consorzi: "si definisca iter entro anno"

Si è tenuto l'incontro richiesto dalla FP CGIL Sicilia per discutere della stabilizzazione e delle proroghe dei contratti ai precari in servizio presso i Liberi Consorzi di Enna, Trapani, Agrigento e della Città Metropolitana di Messina.  All'incontro hanno preso parte l'Assessore Regionale alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, e il Dirigente Generale del Dipartimento alle Autonomie Locali Margherita Rizza. Presenti anche il Commissario della ex Provincia di Agrigento e i dirigenti dell' ex Provincia di Enna.
Per quanto riguarda la situazione di Agrigento, l'Amministrazione ha comunicato "che l'Ente ha già provveduto alla proroga del personale precario. Ha inoltre precisato "che l'Ente ha approvato il bilancio e intende stabilizzare i lavoratori precari". Pertanto, ha chiesto chiarimenti in ordine al contenuto di alcune norme che sembrerebbero impedire la stabilizzazione del personale precario e segnatamente:
1) L'Osservatorio istituito con norma regionale non si è mai riunito nell'ultimo anno, impedendo di fatto qualsiasi iniziativa;
2) Rispetto alla norma che impone la riduzione della dotazione organica del 15%, l'ex Provincia regionale di Agrigento è in atto fuori con una percentuale del 6,8%. Alfonso Buscemi, Segretario Regionale della FPCGIL ha chiesto all'Assessore "un impegno politico finalizzato alla modifica di tali norme che impediscono la legittima stabilizzazione del personale precario".
Sul versante Trapani, nonostante l'ex Provincia abbia chiuso il bilancio in pareggio, il Commissario ha proceduto a prorogare i contratti al personale precario solo per un mese. "Chiediamo all'Assessore di valutare anche l'opportunità - questa la linea del sindacato - di convocare una conferenza alla presenza di tutti i Commissari al fine di dare delle direttive univoche. Il Commissario di Trapani - ha sottolineato Enzo Milazzo, Segretario Generale della FP CGIL di Trapani - lamenta di non riuscire ad avere un dialogo con la Regione. Non possiamo sottacere che l' art. 6 della l.r. 27 sembrerebbe escludere dai processi di stabilizzazione proprio i precari delle ex Province". L'ex Provincia regionale di Enna, dal canto suo, non riesce a chiudere il bilancio per cui il Commissario non intende procedere alla proroga del personale precario. Il Segretario Generale della FPCGIL di Enna, Giovanni La Valle, ha evidenziato "che non è ammissibile la proroga di mese in mese e ha chiesto all'Assessore l'impegno politico per abolire la norma che prevede il taglio del 15% del personale". Il Sindaco della città Metropolitana di Messina ha fatto pervenire una nota con la quale chiede un parere in merito alla proroga dei contratti e alle procedure di stabilizzazione al personale precario. La Segretaria FP CGIL Sicilia, Clara Crocé, nel suo intervento, ha ravvisato la necessità di dover esitare urgentemente la richiesta avanzata dal sindaco.
L' Assessore Grasso ha chiarito "che il Governo regionale ha già da tempo (ma purtroppo senza successo) avviato un dialogo con il Governo nazionale per rivedere l'Accordo Stato-Regione sottoscritto dall'ex governo Crocetta, che prevedeva la riduzione della spesa sul personale, finanziata con il taglio del personale delle ex Province e il finanziamento degli Enti esclusivamente con fondi del bilancio della Regione. Inoltre ha riferito che la Regione partecipa con un suo componente al Tavolo nazionale sulla finanza locale.
Alcuni deputati - è stato evidenziato durante l'incontro - hanno presentato un emendamento per gli Enti dissestati e per le ex Province. Ecco il testo: "Gli Enti che hanno dichiarato il dissesto, nonché per i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane il termine del 31 dicembre 2018, indicato per avviare le procedure di stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato, è stato prorogato al 31 dicembre 2019". L' emendamento è stato esitato nelle scorse ore dal Parlamento siciliano.
Rispetto a questo emendamento, la FP CGIL Sicilia ha chiesto di conoscere l'eventuale rischio impugnativa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'Assessore ha risposto "di essere in attesa di un confronto con il Governo per affrontare il tema degli Enti dissestati, per i quali al momento non è possibile alcuna stabilizzazione per i precari". Inoltre ha riferito "è stato chiesto un incontro per fare inserire nel mille proroghe l'emendamento per i Liberi Consorzi".
La FP CGIL Sicilia, pur apprezzando lo sforzo dell'Ars, ha fatto presente "che i contratti dei precari devono essere prorogati entro il 31 dicembre di quest'anno, anche in assenza di approvazione dei bilanci da parte degli Enti dissestati o delle ex Province, tenuto conto che l'onere finanziario per il proseguimento del rapporto di lavoro è a totale carico del bilancio regionale". La FP CGIL Sicilia annuncia che "attiverà procedure, anche legali, contro qualsiasi Ente che non dovesse procedere alla proroga dei contratti al personale precario e invita la Regione a fare chiarezza, a partire dal parere destinato al sindaco della Città Metropolitana di Messina".

EX PROVINCE, MUSUMECI: "PUNTIAMO AD ABROGARE LA LEGGE DELRIO"
"Chi dice che le Province erano enti inutili, lo denuncio". Nello Musumeci, nella sua missione trapanese, ha anche affrontato l'emergenza dei Liberi Consorzi, che rischiano il default finanziario a causa del cosiddetto "prelievo forzoso", il contributo di solidarietà che devono alla finanziaria nazionale. "Un'abolizione assurda per i costi della politica. Attenzione a confondere i costi della politica con i costi della democrazia. E' stato verificato che con la dittatura i costi si ridurrebbero anche del 70%. Non credo che tuttavia sia questa la strada da percorrere. Noi volevamo le Province elette dal popolo. Ma la Corte Costituzionale ha detto che bisognava adeguarsi alla legge Delrio, con l'elezione di secondo grado, quindi in mano ai partiti. Il problema si può risolvere, abrogando la Delrio. Ed è a questo che sto lavorando anche con interlocuzioni a Roma". Le condizioni dell'ex Provincia regionale di Trapani sono state manifestate dal commissario straordinario Raimondo Cerami nel suo intervento introduttivo nell'incontro che si è svolto stamattina nell'ex aula consiliare del Libero Consorzio. Cerami ha approvato il bilancio pluriennale 2018-2020, ma con tagli che si faranno sentire e che saranno durissimi se la politica ed il Parlamento nazionale non troveranno una soluzione per il "prelievo forzoso". Musumeci ha stigmatizzato l'attuale situazione: "Prima c'era lo Stato che finanziava le Province, poi le Province sono state abolite ma devono pagare il contributo allo Stato". Contributo che in provincia di Trapani porterà ai doppi turni nelle scuole di competenza del Libero Consorzio, alla chiusura di molte strade provinciali, a mettere in sorprannumero circa 40 dipendenti. "Il bilancio è stato approvato - ha sottolineato Cerami - per evitare di perdere il finanziamento per una scuola di Pantelleria, per non perdere i fondi necessari per le verifiche sismiche e gli interventi in alcune strade: 180 milioni di euro di fondi statali". Il commissario ha poi voluto fare chiarezza sui fondi d ristoro per la guerra in Libia. Intervento armato nel 2011 che portò alla chiusura, prima totale e poi parziale, dell'aeroporto civile di Birgi. Il fondo inizialmente di 3 milioni di euro, prodotto di due leggi regionali è rimasto sostanzialmente inutilizzato. "La sua erogazione - ha aggiunto Cerami - si è resa quasi impossibile perché le norme, così come sono state approvate, determinano seri problemi perchè incidono sulla concorrenza e finiscono per essere aiuti a Birgi che però non sono consentiti. Sarebbe necessario un emendamento alla finanziaria o ad un collegato, o altra soluzione legislativa per passare dalla formula dell'incremento a quello della promozione turistica del territorio".

15 dicembre - sabato
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO Pubblicato il bando di gara per ilavori di messa in sicurezza della Provinciale 17 r.b.) Pubblicato sul sito del LiberoConsorzio il bando di gara per i lavori di messa in sicurezza dellaSp 17, tratto B, Raffadali-Siculiana, con procedura aperta e gestitacon modalità telematica per accorciare i tempi della burocrazia. Sitratta di un primo otto di interventi per complessivi 625mila euro.Le offerte dovranno essere inviate entro le 12 del 24 gennaio. Per lapartecipazione e le modalità di registrazione, consultare il bandopubblicato nella sezione "gare e appalti" del sitowww.provincia.agrigento.it. Per la stessa strada, è stato firmato undecreto di finanziamento di 6milioni500mila euro, per i lavori piùconsistenti.
A DISPOSIZIONE 667.000 EURO DASPENDERE IN POCHISSIMI GIORNI Finanziate iniziative natalizie aquattro associazioni.Il decreto assessoriale è il numero3341/Gab. E, con questo decreto, Sandro Pappa lardo, assessoreregionale del Turismo, Sport e Spettacolo, firma il "calendariodelle attività e il piano di riparto" relativamente alleistanze presentante a seguito dell'avviso "volto a recepireiniziative sul territorio regionale a sostegno delladestagionalizzazione e la valorizzazione delle eccellenzeartistiche". Fin qui. Scorrendo tale calendario, perquanto riguarda il nostro territorio, si legge che all'associazioneSicilia Arte e Cultura è stato finanziato un importo pari a299mila815 euro per l'attività in programma tra il 17 e il 23dicembre tra Taormina e Agrigento. Segue l'associazione San Calogeroche riceve 162mila440 euro per eventi in programma dal 26 al 30dicembre. Poi l'associazione Dietro le quinte che, per iniziative inprogramma dal 14 al 31 dicembre, riceve 105mila300 euro. Chiudel'elenco l'associazione Cartoonia, che ha a disposizione 99mila430euro per organizzare eventi nel periodo compreso tra il 14 e il 30dicembre. Il tutto, dunque, per poco meno di 667mila euro. Alle 15;49di ieri, il deputato Giovanni di Caro invia una interrogazioneall'Ars: "Ho chiesto informazioni urgenti sulle modalità dierogazione dei finanziamenti che, con un decreto dell'assessore alTurismo, assegnano più di 650mila euro per eventi collegati allefestività natalizie a quattro associazioni che hanno sede adAgrigento - afferma Giovanni Di Caro - Vogliamo capire com'èpossibile spendere tutto questo denaro in così poco tempo. Con unatto ispettivo, rivolto all'assessore Pappalardo, ho chiesto copiadei progetti presentati dalle associazioni Sicilia Arte e Cultura,San Calogero, Dietro le quinte Cartoonia, nonché i criteri divalutazione che hanno portato a scegli determinati eventi al posto dialtri progetti". Il piano di finanziamento (con relativeattività), si rifà ai commi 1 e 3 della legge dell'll agosto 2017,che punta tra l'altro a incrementare l'offerta culturale di qualità."A rischio i posti di lavoro -conclude Di Caro - e i giovani lasciano la Sicilia. Non siamo piùdisposti a tollerare, sprechi o regalie natalizie".
INFRASTRUTTURE"Morandi" e Cmc: Falconemercoledì in città."La Cmc? Lo avevamo preannunciato,Le opere rischiano di rimanere un'incompiuta", Lo afferma Marco Falcone, assessoreregionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, che aggiunge:"Abbiamo convocato un tavolo romano e chiesto al ministero perlo Sviluppo economico una procedura nei confronti della Cmc, che èentrato in concordato preventivo per evitare le istanze difallimento, Noi, come Regione siciliana, lo avevamo preannunciatoquando, qualche mese addietro, facemmo un'ispezione nei cantieri che,per troppo tempo, erano bloccati. Oggi, la Cmc può soltanto cedere icantieri di Bolognetta, l'Agrigento - Palermo e l'Empedocle 2(Agrigento - Caltanissetta) a un altro consorziato dell'Ati, ilConsorzio Integra, che si può avvalere di ben 100 e oltre associati.Se così farà - prosegue Marco Falcone - potremo risolvere ilproblema. I cantieri, già a fine gennaio potranno ripartire e, in untempo relativamente breve, se non da capitolato ma comunque secondoun cronoprogramma, potremo finalmente consegnare queste opere cherischiano di rimanere delle incompiute". L'altro "nodo" riguarda ilviadotto Akragas, meglio conosciuto come "ponte Morandi", "Verrò ad Agrigento giorno 19,convocato dal sindaco Firetto, per parlare della questione dellaAgrigento-Caltanissetta e Agrigento Palermo e, in quella occasione,parleremo del viadotto Akragas per il quale sono stati stanziati 30milioni di euro, dei quali 19 milioni da parte dell'Anas e 11 milionidalla Regione - conclude l'assessore Falcone - Abbiamo chiestoall'Anas di porre in essere gli atti necessari per poter, al piùpresto, iniziare a eseguire i lavori", Recentemente, sulla questione della Cmcdi Ravenna, è intervenuta Giusì Savarino, presidente della IVcommissione all'Ars:"Non siamo più disposti a perdere altrotempo", e su questo, concordano anche gli agrigentini, RITA BAIO
16 dicembre - domenica
LA SICILIA
TURISMO Gruppo Franza in citta in vistadell'inizio dei lavori g.c.) Una delegazione del gruppo che facapo all'ex presidente del Messina calcio Pietro Franza è stata invisita a Licata. Il gruppo messinese ha ottenuto la concessioneedilizia a favore della Società Alberghiera Mediterranea srl per larealizzazione di un complesso turistico di 660 posti letto chesorgerà in contrada Canticaglione. Nei giorni scorsi l'incontro conil sindaco che "rientra in una più ampia visita alla città, aisuoi luoghi più significativi, tra i quali musei, monumenti e portituristico e commerciale, in vista dell'ormai imminente inizio deilavori di realizzazione della struttura, ed è servito anche aprendere i primi contatti per programmare una forma di collaborazionetra Comune e titolari del complesso alberghiero, ai fini di un'azionesinergica, volta a rendere piacevole la presenza dei turisti aLicata". Presente anche il presidente del gruppo Pietro Franzache per l'occasione è stato accompagnato da Ivo Pezzei, direttorebusiness development della Falkensteiner Hotels Residences, dalconsigliere comunale Vera Lauria e dal direttore dell'AssociazioneFinziade Maurizio Canta venera.

17 dicembre - lunedì
LA SICILIA
Rifiuti abbandonati per la strada LICATA. Solo pochi giorni fa laProtezione civile provinciale ha autorizzato un interventostraordinario di pulizia dei canaloni, soprattutto quelli che fannoparte del reticolato irriguo. Ma l'inciviltà continua a farla dapadrona prevalentemente in periferia. L'ultima amara "scoperta"è quella fatta all'ingresso di contrada Conca Cinisi. Due materassisono stati abbandonati proprio all'altezza dell'indicazione stradalesu un terreno al fianco della strada principale. La beffa èrappresentata dal fatto che il centro comunale di raccolta degliingombranti dista non più di mezzo chilometro dal luogo dove sonostati abbandonati i due materassi. La foto degli inerti abbandonatiha rapidamente fatto il giro del web scatenando commenti amarissimisulla rete. "Non bastano più le sanzioni ci vuole solo lagalera per inquinamento ambientale" si legge in uno: o ancora: "Una vergogna, ci vorrebberosanzioni severe verso questi incivili che non rispettano l'ambientein cui vivono". Il terzo punta l'attenzione proprio su quantospiegato in precedenza e cioè sulla distanza minima dal centrocomunale di raccolta ingombranti. "A cinquecento metri si trovail centro conferimento ingombranti, quindi questa è cattiveria e nonvoglio aggiungere altro". GIUSEPPE CELLURA

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