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rassegna stampa dal 19 al 21 gennaio 2019

Rassegna stampa del 19 gennaio

Agrigentonotizie

Il depuratore non è in regola, maxi multa alla Girgenti Acque

Depuratore di Siculiana fuori norma, il Libero consorzio di Agrigento emette una sanzione amministrativa salatissima nei confronti dell'ex responsabile del settore fognature e depurazione. Tutto parte da controlli condotti all'impianto nel lontano marco del 2014 da parte dell'Arpa, la quale rilevò la mancanza dell'autorizzazione allo scarico (scaduta nel 1988); l'assenza di un impianto di depurazione a servizio di Siculiana centro e il superamento dei limiti degli scarichi."
Accuse che Girgenti Acque e l'ex dirigente Giuseppe Giuffrida, ha tentato di "smontare" presentando numerose controdeduzioni  che tuttavia sono state ritenute "infondate in fatto e in diritto" dall'ex Provincia, che ha quindi sottoscrito la richiesta di pagamento per tre violazioni in totale e un costo complessivo di 10mila e 500 euro."

Agrigentooggi

Consorzio universitario di Agrigento, un'assenza mette tutto a rischio

Non si placa la "guerra" dell'università di Agrigento. A pagare le conseguenze sono gli studenti contro i quali è in atto un attacco senza precedenti: Quelli che non riescono a laurearsi perché non possono affrontare spese per andare altrove. Quelli che hanno visto i loro corsi di studi cancellati o trasferiti senza preavviso.
La Camera di Commercio diserta l'assemblea.
In questo contesto appare paradossale che dopo gli annunci delle settimane scorse,  l'assemblea dei soci convocata per ieri (17 gennaio 2019) sia saltata a causa dell'assenza dei rappresentanti della Camera di Commercio. Tutto è stato rinviato al prossimo 22 gennaio.
Il rischio è che Palermo possa svincolarsi dagli impegni presi.
Un atteggiamento che non solo va contro Agrigento e la sua università ma alimenta, come giustamente riportato da un quotidiano regionale, la paura che la macchina si possa inceppare all'ultimo momento.  Appena qualche settimana fa Palermo aveva annunciato, formalizzando accordi, il tanto atteso rilancio del polo universitario di via Quartararo con l'arrivo di nuovi corsi di laurea.
Attese le dimissioni di Pietro Busetta
Nella mattinata di ieri però, dopo tantissimi, troppi rinvii e mancanza del numero legale, si sarebbe dovuta riunire la compagine societaria del Cua finalmente ristabilita nella propria interezza. A mancare era un rappresentante della Camera di commercio. Atteso il nuovo statuto e le dimissioni dell'attuale presidente del Consorzio universitario, Pietro Busetta.
A Palermo mancano le garanzie.
Della convocazione era stato informato anche il rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari. La riunione era utile per modificare lo statuto e per prevedere una diversa distribuzione dei posti di governo: la nuova normativa sui Consorzi che prevede una governance con un presidente che sarà nominato dalla Regione, un Consigliere nominato dall'Università di riferimento, cioè quella che avrà il numero maggiore dei corsi ed un rappresentante eletto dai territori con una nomina che prevede una elezione "pesata" in base ai contributi dati. Una "garanzia" per Palermo, che avendo potere sulla struttura di comando e copertura delle risorse, si è già detta pronta a riaprire in città tre corsi di Laurea per l'anno accademico 2020/2021.
Il 31 gennaio scade il termine per la formalizzazione dell'offerta accademica.
Nell'immaginario collettivo, dopo l'ennesima figuraccia di ieri, rimane indubbiamente, l'interesse da parte dei vari esponenti politici di accaparrarsi posti e potere. Una "guerra" di poltrone che un pò come avviene per la sanità, non tiene conto di motivazioni economiche e ideologiche. Secondo i criteri di ripartizione le università ricevono i soldi anche in base al numero di iscritti in corso. Ad Agrigento però negli ultimi anni è stata fatta terra bruciata ed in molti sono emigrati a studiare altrove. I finanziamenti aggiuntivi che in misura minore alimentano i bilanci universitari, rischiano di saltare ancora, per colpa di una politica becera che va contro gli interessi della collettività.  Considerato che il 31 gennaio scade il termine per la formalizzazione dell'offerta accademica, pare ovvio che molti esponenti politici siano chiamati ad un grande atto di responsabilità.

Giornale di Sicilia

Strade gruviera, Musumeci attacca l'Anas
Assemblea di sindaci tra Agrigento e Caltanissetta per sbloccare i cantieri sulle statali

«Abbiamo chiesto al Governo di intervenire, anche in maniera perentoria. Non è possibile che nessuno abbia notato prima la crisi della 'Cmc'e poi le disastrose conseguenze. Si tratta di alcune decine di milioni di contenzioso, centinaia di lavoratori che vengono messi sul lastrico e il rischio di non completare infrastrutture importanti come la Palermo- Agrigento. Qualcuno doveva vigilare. L'Anas doveva vigilare e non l'ha fatto. Qualcuno deve vigilare sulle omissioni dell'Anas e dovrebbe farlo il Governo centrale, spero che lo stia facendo. Ci sono competenze che attengono allo Stato, altre alle Province». È sbottato così,ieri, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in merito alla crisi del colosso «Cmc» che rischia di far restare incompiute opere come la Agrigento-Palermo appunto, ma anche il raddoppio della Agrigento-Caltanissetta. Mentre monta la rivolta dei sindaci. Stamani, al Comune della città dei Templi, il sindaco Lillo Firetto avrà un «faccia a faccia» con i sindaci di Aragona, Giuseppe Pendolino, di Cammarata, Vincenzo Giambrone, di Canicattì, Ettore Di Ventura, di Comitini, Nino Contino, di Favara, Anna Alba, di Grotte, Alfonso Provvidenza, di Porto Empedocle, Ida Carmina, di Racalmuto, Emilio Messana e di San Giovanni Gemini, Carmelo Panepinto. Ma anche i sindaci di Campofranco, Lercara Friddi, Mussomeli, San Cataldo e Caltanissetta. L'incontro è stato deciso per avviare una battaglia comune, «affinché ciascuno di noi possa concorrere -ha detto Firetto-con la propria azione a scongiurare il perdurare dell'isolamento grave in cui il nostro territorio rischia di sprofondare». «Il compito della Regione per la viabilità è programmare e pianificare -ha spiegato, ieri, il presidente Nello Musumeci - ma ci stiamo, ad esempio, sostituendo alle Province perché qualcuno si è divertito a dire che erano il male assoluto e adesso dice che si stanno distruggendo le strade provinciali. Abbiamo messo in campo 150 milioni, siamo disposti a metterci altri 100-200 milioni togliendoli ad altri settori. L'importante è che la viabilità siciliana torni efficiente ». «So che lo stato vuole nominare un commissario per la viabilità con poteri, mi auguro, straordinari. Così le strade provinciali se le accolla lo Stato con fondi statali e noi potremo provvedere a mettere in sicurezza le infrastrutture dal punto di vista sismico. Perchè mi pare che dei terremoti ci ricordiamo solo quando ci sono i morti», ha concluso. Proprio la Regione -l'ufficio contro il dissesto idrogeologico, che è coordinato dal presidente Musumeci e diretto da Maurizio Croce, - ha assegnato, nelle ultime ore, per un importo di oltre 300 mila euro, il rifacimento della strada provinciale che collega Racalmuto, nell'Agrigentino, con Milena e Bompensiere, nel Nisseno.Una stradaridotta ai limiti della percorribilità, dopo decenni di abbandono e di mancata manutenzione. Un'arteria strategica perché consente ai Comuni del Vallone un collegamento diretto conla nuova strada statale 640, la Agrigento-Caltanissetta. «A differenza di ciò che è successo in passato -ha sottolineato il governatore - non abbiamo voltato lo sguardo dall'altra parte, ma ci siamo adoperati per dare una risposta immediata all'esigenza di chi, soprattutto per svolgere la propria attività, deve giornalmente affrontare gli agguati di un manto stradale che ha ceduto in più punti».(*CR*)

Domenica 20 gennaio

Cua, slitta la seduta del Cda decisiva
Giuseppe Termine non si presenta e la presidenza del consorzio polemizza

Paolo Picone
Non è stato raggiunto il numero legale.  Il Consorzio universitario aveva convocato Comune e Camera di Commercio  per votare le modifiche dello statuto che avrebbero consentito in prospettiva l'ingresso all'interno della governance di Regione siciliana e università di Palermo e, contestualmente, l'inserimento di nuovi corsi per il prossimo anno accademico firmati, appunto, da Unipa. Il commissario ad acta, Giuseppe Termine, nominato dall'assessorato alleAttività produttive alla guida dell'ente camerale ha deciso di disertare l'incontro, sostenendo che non era stato messo in condizione di analizzare le modifiche statutarie prima di arrivare al voto. Una scelta che ha mandato su tutte le furie  la presidenza, che oggi teme che questo impedimento possa rallentare se non bloccare ogni ragionamento con Palermo, che pare fosse già pronta la prossima settimana a presentare ufficialmente ad Agrigento i nuovi corsi già annunciati. Dietro la scelta di Termine, pare, ci sarebbe una questione aperta con il Comune, che ol tre al componente in seno al Cda avrebbe espresso la volontà di nominare un ulteriore soggetto dentro la struttura di governance sul quale proprio la Camera di commercio avrebbe potuto avanzare proprie candidature. Così adesso tutto è da rifare, con il Cua che dovrà apprestarsi a riconvocare in urgenza l'assemblea (che si dovrebbe adesso tenere il prossimo 22 gennaio), con la speranza di riuscire a fare tutto entro il 31 gennaio, data ultima per la presentazione dell'offerta accademica. Nel mese di luglio scorso è stata approvata la Legge Regionale numero 10 che ha subordinato alla modifica dell'assetto di governo dei consorzi universitari i finanziamenti regionali. Lo statuto dovrà essere modificato per prevedere una diversa distribuzione dei posti di governo: la nuova normativa sui Consorzi che prevede una governance con un presidente che sarà nominato dalla Regione, un Consigliere nominato dall'Università di riferimento, cioè quella che avrà il numero maggiore dei corsi ed un rappresentante rappresentante  letto dai territori con una nomina che prevede una elezione «pesata » in base ai contributi dati. E sulla mancanza del numero legale che ha inficiato l'assemblea dei soci del Cua, interviene il responsabile provinciale di Cittadinanzattiva, Pippo Spataro. «Siamo venuti a conoscenza, che in riferimento alle modifiche statutarie, del Consorzio Universitario di Agrigento, si sarebbero dovute apportare nel corso dell'Assemblea straordinaria che nonhaavuto luogo per l'assenza ingiustificata del Commissario ad acta della Camera di Commercio - dice Spataro. Cittadinanzattiva manifesta molta preoccupazione e perplessità per i continui ritardi che si stanno accumulando, rispetto ad una semplice modifica, più formale che sostanziale, che attua una norma regionale, che finalmente riforma i Consorzi  Universitari, garantendo a costoro certezza finanziaria, continuità dell'attività universitaria e decentramento  dei vari corsi di laurea. In una provincia come la nostra, economicamente e culturalmente asfittica, ha la necessità di avere un importante presidio culturale a servizio dei cittadini di Agrigento, che contribuisca, allo sviluppo economico, sociale e culturale di questo nostro territorio". (* PAPI*)

Lunedì 21 gennaio

Decreto del ministero dell'Istruzione
Altri cinque corsi di laurea al «Toscanini» di Ribera

RIBERA
È arrivato all'Istituto musicale Toscanini di Ribera il decreto del Ministero dell'Istruzione che autorizza altri cinque corsi di laurea di secondo livello per l'indirizzo jazz, i bienni di basso elettrico, batteria e percussioni  jazz, canto jazz, chitarra jazz e per l'indirizzo classico il biennio di musica da camera. L'accreditamento dei nuovi bienni era bloccato dal 2012-13. Per il Toscanini quello attuale è un ottimo momento con le iscrizioni che sono arrivate a quota 300. In precedenza erano stati autorizzati anche i nuovi corsi universitari pop rock. Intanto, sono rientrati da Roma i talentuosi studenti del Toscanini Francesco Tamburello  e Marco Alongi che hanno partecipato, il primo come leader della sottosezione A, al concerto svoltosi nella capitale tenuto dall'orchestra di chitarre del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista. Insieme a loro c'era il docente Luca Nostro, chitarra solista, nell'ambito di un'imponente produzione curata dalla Fondazione Musica per Roma dell'Auditorium Parco della Musica. I concerti si sono svolti nella splendida cornice del Parco Auditorium della Musica e nel giardino degli aranci di Roma. (*GP *)

Scrivolibero

Università ad Agrigento, Cgil: "Possibile che solo a Noi interessi che non si perda un altro anno?"
"La vicenda del rinvio dell'Assemblea dei Soci del Consorzio Universitario per la Provincia di Agrigento palesa in modo evidente come vi sia uno scontro di potere sulla pelle degli studenti, delle famiglie, dei Dipendenti del CUPA e del "diritto allo studio" di questa nostra terra". Lo afferma il segretario provinciale della CGIL di Agrigento, Massimo Raso, che aggiunge: "Si gioca a fare i furbetti e le scelte fatte o che si vogliono fare contraddicono apertamente le cose che si sostengono pubblicamente. A cosa intendiamo riferirirci? A Noi non interessa e non è mai interessato il nome ed il cognome del Presidente o del Vice Presidente o del Presidente del Collegio dei revisori, abbiamo espresso, sempre in assoluta libertà, i nostri giudizi, a volte positivi e a volte meno, sui vari Amministratori. Ovviamente altri hanno, legittimamente per carità, altri interessi e questo va benissimo fino a quando non diventa un atteggiamento che blocca lo sviluppo del CUPA". "Per Noi è chiaro ed evidente che se, in ossequio alle nuove impostazioni sulla "governance" se alla Regione (Lagalla) spetta il Presidente ed al Territorio (Firetto) spetta il Vice Presidente all'altro Socio del territorio (la Camera di Commercio) spetta il Capo dei revisori. Ed è chiaro che se c'è qualcuno che vuole fare il furbo le sedute slittano! Così come non ci è possibile silenziare la nostra indignazione quando vediamo (art. 6 delle proposte di modifica dello Statuto) che al Comune di Agrigento viene concesso esattamente quello che, con veemenza, abbiamo impedito al Libero Consorzio, ovvero quello di "barattare" la propria quota con gli immobili di cui  la ex Provincia rivendicava la proprietà. Noi comprendiamo le difficoltà del bilancio comunale, ma delle spese di funzionamento del CUPA chi se ne fa carico se ognuno o fugge o tende a ridurre la propria quota???" "Altra questione sono i tempi. A noi serve un Presidente eletto con le modifiche necessarie allo Statuto che entro il 31.1.2019 firmi col Rettore l'Offerta Formativa per l'anno accademico 2019/2020.  Il 22 non si continui questo giochetto e si elegga il Presidente! Possibile che solo a Noi interessi che non si perda un altro anno? Ognuno si assuma le proprie responsabilità!"


19 gennaio sabato

LA SICILIA

CONSUMATORI
Cua, scende in campo Cittadinanzattiva
(r.b.) Il commissario ad acta della Camera di commercio non partecipa all'assemblea straordinaria del Consorzio universitario convocata per apportare modifiche statutarie."Siamo preoccupati per i continui ritardi accumulati rispetto a una semplice modifica che attua una norma regionale riformando i Consorzi universitari, garantendo certezzafinanziaria e continuità delle attività - afferma Pippo Spataro, responsabile della locale sezione di Cittadinanzattiva - L'assenza del commissario ad acta alla seduta dell'assemblea ha il sapore di una mera dilazione dei tempi previsti, visto che nel decreto di nomina del commissario, è stato conferito il mandato di assicurare il numero legale per consentire le modifiche statutarie di adeguamento alla nuova normativa, senza la quale, adesso, si rischia di pregiudicare tutto ciò che si è costruito fino ad oggi. Laripresa dei rapporti tra il Consorzio universitario e l'Universitàdi Palermo - prosegue Pippo Spataro - permetterà l'istituzione dinuovi corsi di laurea dal prossimo anno accademico. Ma tutto ciò rischia di vanificarsi se entro pochi giorni non si procederà all'adeguamento statutario. Presteremo attenzione agli sviluppi diquesta vicenda, chiedendo una rapida soluzione del problema nell'interesse degli studenti agrìgentini e delle loro famiglie, per lo sviluppo economico, culturale e sociale di questa nostra,martoriata, provincia".

21 gennaio - lunedì

LA SICILIA

CUA
Rinnovo statuto, altro tentativo insettimana
g.s.) Rinnovo dello statuto del Consorzio universitario di Agrigento, nuovo tentativo questa settimana.
Sebbene non sia stato ancora pubblicatonulla sul sito istituzionale del Cua, infatti; dalla presidenza(uscente) hanno confermato che l'assemblea dei soci sarà riconvocatail prossimo 24 gennaio, con al centro sempre la revisione delle"regole" dell'università agrigentina, al fine di adeguarsia quanto chiesto dalla Regione per ottenere finanziamenti e quantoatteso da Unipa per consentire il ritorno di alcuni corsi ad Agrigento.
Un percorso interrotto bruscamente nei giorni scorsi quando il commissario della Camera di Commercio Termine fece cadere il numero legale, contestando di non aver avuto lapossibilità di visionare le modifiche statutarie. Dietro, tuttavia, ci sarebbe un "braccio di ferro" per l'indicazione disoggetti da nominare dentro la nuova governance. In attesa chequalcosa si muova, a "lavorare ai fianchi" l' Assembleasono (poche) forze sindacali e politiche. Tra queste la Cgil, cheattraverso il segretario provinciale Raso ha chiesto che "sigiochi a carte scoperte", puntando il dito sulle questioni didivisione delle cariche da distribuire "E' chiaro che se c'èqualcuno che vuole fare il furbo le sedute slittano", commentaRaso, che, nell'esprime indignazione per il fatto che tra le propostedi modifica di statuto vi sia la possibilità per il Comune di"permutare" la propria quota - o parte di essa - con laconcessione dell'uso di palazzo Tomasi, ribadisce che è urgente farepresto, dato che entro il 31 gennaio andrà firmato il pianodell'offerta formativa, e senza garanzie Palermo non sosterrà alcuncorso ad Agrigento. Ancora più chiaro è il deputato regionale M5SGiovanni Di Caro. "È chiaro - scrive - che è in atto il solitoscontro politico sulle poltrone e sugli incarichi da ricoprireall'interno del Cua".

FAVARA: RITENUTO CORRETTO ILCOMPORTAMENTO DEL DIPARTIMENTO REGIONALE
Depuratore, il Tar dà torto a Girgenti Acque.
(g.s.) Il depuratore di contradaBurgialamone a Favara e senza autorizzazione allo scarico e cosìrimarrà. Il tribunale amministrativo regionale nei giorni scorsi ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento avanzata dalla Girgenti Acque, rinviando alla trattazione di merito della vicenda e confermando quindi al momento quanto disposto due anni fa dal Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti. La Regione, infatti, nel 2016 negòl'autorizzazione allo scarico all'impianto, richiesto comunque nellontano 2011, sostenendo che quel provvedimento è "motivato conriferimento al riscontrato superamento dei limiti (si parla divalori del liquido in uscita ndr), nonché alla mancanza dimisuratori di portata in ingresso e in uscita dal depuratore di chetrattasi". Motivi che portarono, sempre nel 2016, anche alsequestro dell'impianto. Il tar, adesso, ritiene "ad una sommariacognizione, ma,soprattutto, ritiene non "assistito da adeguatofumus boni juris" il ricorso, considerato che "è accertato e noncontestato che l'impianto non è a norma" e che "la stessa parte ricorrente (Girgenti acque ndr) assume testualmente che sussistono "deficienze evidenti dell'impianto di che trattasi". Del resto il gestore non ha mai nascosto le problematiche che affliggono gli impianti da lei gestiti, attendendo l'approvazione dei progetti perintervenire. Il Tar, nel ribadire che "non sono state prospettatesoluzioni a breve termine, pur a fronte di una situazione che perdura da svariati anni", ha quindi respinto la richiesta di sospensiva,mantenendo la situazione esattamente così com'è oggi.

VIABILITA'. Trenta sindaci hannochiesto un incontro urgente al ministro Toninelli
Rischio incompiute per la Ss640 eper la Agrigento-Palermo
GIOACCHINO SCHICCHI
Rischio incompiute per i lavori diraddoppio della Statale 640 e per la Agrigento - Palermo, trentasindaci chiedono un incontro con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Si è concluso con la firma di una lunga lettera indirizzata al componente del Governo nazionale l'incontro convocato ieri mattina dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto e svoltosi all'ex collegio dei Filippini per discutere, appunto, dei potenziali effetti provocati dal "crack" della società Cmc, che per conto diAnas sta appunto realizzando il raddoppio della "Strada degli Scrittori" (oggi manca il tratto tra Grotta rossa e la A 19) ma anche sul futuro dei 60 chilometri di lavori sulla statale Agrigento-Palermo oltre che la metropolitana di Catania.
Un incontro voluto per tenere alta l'attenzione sul tema e perché la voce dei territori, attraverso i sindaci potesse arrivare alla politica nazionale, dopo il recenteinteressamento di quella regionale, che proprio nei giorni scorsi ha convocato Anas ai lavori della commissione Territorio e ambiente dell'Ars. Un confronto serrato quello tra i sindaci "incazzati",come si sono autodefiniti, che si è concluso con la realizzazione diun documento congiunto con i comuni di Agrigento e Caltanissetta primi firmatari cui si sono aggiunti i rappresentanti di Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Bolognetta, Roccapalumba, Vicari, Palazzo Adriano, Caltanissetta, Campofranco, Villalba, Santa Caterina Villarmosa, Raffadali, San Giovanni Gemini, Cammarata, Santa Elisabetta, Aragona, Grotte, Canicattì e Sant'Angelo Muxaro. Nell'atto, espressa una "grande preoccupazione" per lo stato dellecose si chiede al ministro della Infrastrutture Danilo Toninelli "di non trascurare il gravissimo problema delle nostre province, ponendoin essere ogni rapido intervento affinché la Sicilia non rischi,anche in questo caso, di passare in secondo piano e la invitiamopertanto ad assicurare ogni utile e straordinario intervento volto agarantire un rapido completamento delle grandi infrastrutture stradali delle S5 189, 640 e 121". Per queste sindaci chiedono "un incontro urgente, nel corso del quale esporre meglio e più ampiamente quanto già brevemente rappresentato". Nella sua vitaad Agrigento Toninelli, sollecita da stampa e sindaci, si era limitate replicare che sul futuro delle due strade non ci sarebbero state mai più incompiute. Forse. Intanto a lanciare l'allarme peroltre un migliaio di po di lavoro a rischio è stata anche la Sicilia, che ha chiesto un "intervento immediato ed efficace daparte del governo centrale e dell'Anas" per salvare le aziende che attendono diversi mesi di fatture da Cme.
AGRIGENTONOTIZIE

Scuola
UNIVERSITÀ, NUOVA ASSEMBLEA: SARÀLA VOLTA BUONA PER SALVARE I CORSI DI LAUREA?
Verrà convocata per giovedì, 24gennaio, l'assemblea dei soci per il rinnovo dello statuto delConsorzio universitario
Redazione
Ci si riprova questa settimana. Verrà convocata per giovedì, 24 gennaio, l'assemblea dei soci per ilrinnovo dello statuto del Consorzio universitario di Agrigento. Bisogna adeguarsi a quanto richiesto dalla Regione per cercare diottenere i finanziamenti e a quanto richiesto dall'Unipa per consentire il ritorno di alcuni corsi di laurea ad Agrigento. Un percorso interrotto bruscamente negli scorsi giorni quando il commissario della Camera di commercio fece cadere il numero legale.

ARRIVA IL DECRETO: AUTORIZZATI ALTRI5 CORSI DI LAUREA AL "TOSCANINI"
Riguardano l'indirizzo jazz, ibienni di basso elettrico, batteria e percussioni jazz, canto jazz,chitarra jazz e per l'indirizzo classico il biennio di musica dacamera
Redazione
E' arrivato all'Istituto musicale"Toscanini" di Ribera il decreto del ministerodell'Istruzione che autorizza altri cinque corsi di laurea disecondo livello per l'indirizzo jazz, i bienni di basso elettrico, batteria e percussioni jazz, canto jazz, chitarra jazz e per l'indirizzo classico il biennio di musica da camera. L'accreditamento dei nuovi bienni erabloccato dal 2012-13. Per il Toscanini quello attuale è un ottimo momento con le iscrizioni che sono arrivate a quota 300. In precedenza erano stati autorizzati anche i nuovi corsi universitari pop rock. Intanto, sono rientrati da Roma i talentuosi studenti delToscanini Francesco Tamburello e Marco Alongi che hanno partecipato,il primo come leader della sottosezione A, al concerto svoltosi nella capitale tenuto dall' orchestra di chitarre del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista. Insieme a loroc'era il docente Luca Nostro, chitarra solista, nell'ambito di un' imponente produzione curata dalla Fondazione Musica per Roma dell'Auditorium Parco della Musica. I concerti si sono svolti nella splendida cornice del Parco Auditorium della Musica e nel giardino degli aranci di Roma.

SCRIVOLIBERO

AGRIGENTO, VIABILITÀ PROVINCIALE.DON MARIO SORCE: "TRATTARE LE REALTÀ SICILIANE COME IL RESTOD'ITALIA"
Redazione
"L'appello, anzi il grido, dei Sindaci del nostro territorio (tra questi diversi della nostraprovincia), sullo stato dei lavori e il futuro proseguimento per il completamento della ss 640 e la ss 189 e le dichiarazioni delPresidente Musumeci sulla necessità di un intervento di Roma peralleviare la grave crisi della viabilità in genere e soprattuttodelle tratte provinciali, ci interpellano come cittadini prima e come cristiani poi a non rimanere inermi e a movimentarci perché il Ministro Toninelli, che è un ministro della Repubblica e Stato Italiano, tratti le realtà siciliane con la stessa importanzadedicata ad altre realtà italiane soprattutto del nord". Lo scrive il Direttore Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, don Mario Sorce, che aggiunge: "Da più parti, non solo da alcuni Sindaci, ma anche da diverse forze Sociali (tra questi i sindacatisoprattutto) si chiede di poter ricevere delle risposte concrete perché il completamento dei due cantieri (la ss189 e la ss640) è di fondamentale importanza per il Territorio, per il suo sviluppo e per l'economia di una terra già martoriata e in grave difficoltà, ma che oggi, per lo stallo nel proseguo dei lavori, potrebbe diventare anche un grave ostacolo al reggere delle potenzialità nostrane come il turismo, l'artigianato, commercio e industria. Non si chiede al ministro Toninelli di venire ad aumentare le inaugurazione dei singoli tratti, ma di curare il completamento di tali opere che questa terra merita e di cui ha urgente bisogno. Per questo l'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro di Agrigento, assieme all'Arcivescovo, si associa alla richiesta dei diversi Sindaci edelle Forze sociali, di un rilancio del Territorio, di fare sinergia perché questa terra torni a ben sperare per il suo sviluppo e soprattutto per i suoi giovani".

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