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rassegna stampa del 25 gennaio 2019

Giornale di Sicilia



Nuovo nome per l'istituzione accademica Università, nasce il consorzio Empedocle
Votate le modifiche statutarie necessarie: si consegna alla Regione la presidenza, al Comune la vicepresidenza e all'Università di Palermo un terzo ruolo dentro il Cda
Domenico Vecchio
Prima Polo, poi Cupa, Cua e adesso «Empedocle Consorzio Universitario Agrigento». Nuova denominazione per l'importante Consorzio universitario di Agrigento. L'assemblea dei soci ha finalmente approvato lo statuto per la nuova governance, recependo le linee guida indicate  dalla Regione Siciliana. Nell'occasio -ne è stata accolta favorevolmente e  quindi ratificata la proposta del sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, che ha pensato ad una nuova denominazione per il consorzio. I membri del consiglio dei soci hanno espresso il proprio plauso all'iniziativa che guarda alla prospettiva  di rilancio di «Empedocle», chegià dal nome farebbe pensare aduna nuova sfida lanciata alla Kore di Enna. Un'impresa senz'altro ardua, ma pensare in grande è la vera scommessa su cui i soci del consorzio agrigentino vogliono investire, a cominciare dal rilancio dell'immagine della struttura. Dal rischio della chiusura a prospettive nuove. Un Consorzio che dopo aver raggiunto ottimi numeri, a causa di ristrettezza economica, ma anche di dispute politiche, ha lentamente rischiato di sgretolarsi perdendo i suoi corsi migliori e di conseguenza  i suoi iscritti. Oggi l'Università di Agrigento va verso una nuova era. Non certo per il nome, ma per l'offerta formativa proposta. Oltre il cambio della denominazione ci sono indicazioni sostanziali. Al via nuovi corsi triennali. Consumato il primo passaggio formale, adesso si va verso l'operatività. Alla presenza del rettore dell'Università di Palermo, a giorni verranno presentati i nuovi indirizzi di studio. Tra i nuovi corsi che partiranno: Economia e Scienze aziendali, Scienze dell'educazione, Architettura dell'ambiente e costruito, facoltà quest'ultima che di fatto costituisce una nuova branca di Architettura. Restano attivi Servizi Sociali e si lavora per ripristinare Giurisprudenza, che fu insieme ad Architettura uno dei cavalli di battaglia del «vecchio» polo. Per i rappresentanti del consorzio si tratta di prospettive entusiasmanti per il rilancio del Polo. Una  stagione nuova che dovrebbe riportare gli studenti a preferire ancora Agrigento per il loro percorso formativo. Il rilancio dell'Università della città dei templi sarà reso possibile grazie al rinnovato impegno dell'Ateneo di Palermo. La fumata bianca di ieri dà seguito infatti all'intenzione di tornare ad investire sui poli decentrati. «Accogliamo congrande favore la nascita di Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento - commenta il Rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari - Abbiamo voluto fortemente impegnarci per il territorio agrigentino attivando, a partire dal prossimo anno accademico, dei nuovi corsi di studio che concorreranno ancora maggiormente allo sviluppo, consentendo anche un risparmio alle famiglie. L'obiettivo è di preparare i nostri giovani all'ingresso nel mondo del lavoro con una spiccata attenzione agli asset di riferimento della nostra Regione». Era stato lo stesso rettore Fabrizio Micari in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico ad annunciare l'intenzione di tornare a credere su Agrigento. Adesso gli esiti della delibera saranno trasmessi alla Regione Siciliana. All'assemblea dei soci hanno preso parte il Comune di Agrigento, rappresentato dal sindaco Firetto, la Camera di Commercio di Agrigento, rappresentata dal commissario ad acta Giuseppe Termine - nominato con decreto dell'Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana -Ettore Castorina su delega del rettore ed il vice presidente del consorzio Giovanni Di Maida. Per dovere di cronaca la seduta è stata presieduta dal vicepresidente Giovanni Di Maida a causa di un ritardo del Presidente Pietro Busetta, arrivato a seduta quasi conclusa. Con l'esito dell'assemblea dei soci, che ha votato le necessarie modifiche statutarie, si consegna alla Regione la presidenza, al Comune la vicepresidenza e all'Università di Palermo un terzo ruolo dentro il Cda. Superate anche le ansie dei giorni passati che avevano causato una levata di scudi da parte di rappresentanti sindacali e della politica, poiché temevano un altro rinvio della seduta. Ieri sera l'intervento di Firetto. «Si chiude positivamente un lungo capitolo di ansie e di attese. Si apre una nuova pagina di storia con la nascita di Empedocle - Consorzio Universitario di Agrigento». Lo ha detto il sindaco Lillo Firetto, al termine dell'assemblea dei soci, che si è svolta ieri. Il sindaco, a cui si deve la proposta, poi accolta, di dedicare al filosofo di Agrigento, Empedocle, questo nuovo corso del Consorzio, ha rivolto parole di soddisfazione e di stima al rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari: «Sono state comprese le ragioni del territorio e la necessità di ripensare il futuro per gli studenti agrigentini, continuando a garantire loro l'opportunità di accedere alla formazione universitaria». Ai sensi della norma regionale sulla governance dei Consorzi, sono state recepite quelle direttive che consentiranno di fatto l'attuazione del nuovo Statuto e della nuova gestione del Consorzio Empedocle. La Regione, e in particolare, l'assessorato all'Istruzione e alla Formazione professionale esprimerà il presidente, mentre la vice presidenza spetterà al Comune di Agrigento. Sono state ridefinite le quote di partecipazione e nel consiglio di amministrazione entra in forze l'Università di Palermo. Tra le novità, la presenza dell'Università nel centro storico di Agrigento, nello storico Palazzo Tommasi. «È trascorso tanto tempo dalla crisi del 2015, ora davvero possiamo dire ai giovani: ragazzi, si riparte». ha concluso il sindaco. (*DV*)

L'assessore Lagalla incontra gli studenti
Oggi, alle ore 15 e 30, presso l'Istituto Comprensivo «Luigi Pirandello» di Bivona, si svolgerà la Cerimonia di consegna agli studenti degli attesati di Qualifica professionale e Diploma tecnico. All'evento, organizzato dalla dirigente scolastica Giovanna Bubello, parteciperà l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla insieme a Raffaele Zarbo, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Agrigento. Al termine della cerimonia, l'assessore Lagalla prenderà parte all'incontro con l'Unione dei Comuni Terre Sicane sul tema "«struzione e Formazione nei Monti Sicani», che si svolgerà presso l'aula consiliare del palazzo municipale, su iniziativa del Sindaco Milko Cinà.

Villa Genuardi
In mostra i giardini storici

«I giardini storici di Agrigento:  dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo» è la mostra allestita dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento all'interno di Villa Genuardi in via Ugo La Malfa. Il progetto culturale è coordinato e  curato dalla Soprintendente Gabriella Costantino e si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. La mostra propone un itinerario storico, monumentale-naturalistico, corredato da un ricco apparato documentario.


CorrierediSciacca

STRADA CONTRADA MARCHESA, IMPRESENTABILE E PERICOLOSA PER STUDENTI E DOCENTI

Parecchie segnalazioni arrivano alla nostra redazione sullo stato di degrado in cui si trova la via Moro fino alla arte che conduce alla scuola Amato Vetrano. Le foto documentano la situazione di grave degrado che riguarda il tratto che dalla via Moro poi conduce alla sede scolastica.
Un problema vecchio, mai risolto definitivamente a parte qualche piccola manutenzione.
La strada sarebbe di competenza della ex Provincia, oggi Libero Consorzio, negli anni ci sono stati più confronti per trovare una soluzione, ricordiamo che se ne occupavano Stefano Girasole e Simone Di Paola quando ricoprivano la carica di consigliere provinciale, ma nessuno dei due riuscì a definire la competenza. Intanto la strada è in condizioni pessime, il pericolo è piuttosto evidente, raggiungere la scuola in moto è un rischio grossissimo, le stesse automobili sono costrette a fare una gimkana. Nel dicembre del 2017 l'attuale sindaco Francesca Valenti scrisse al Libero Consorzio facendo presenti le segnalazioni di studenti e personale dell'Amato Vetrano, ma non riuscì ad attirare l'attenzione del ibero Consorzio.
L'arteria è al limite della praticabilità e necessita di un urgente intervento di manutenzione straordinaria per garantire il passaggio in sicurezza. Il Libero Consorzio nei giorni scorsi ha dato notizia di vari interventi per le strade provinciali, ma di questo pezzetto ovviamente nessuno si occupa. In assenza di risposte, il Comune potrebbe intervenire in via sostitutiva e poi addebitare i costi al Libero Consorzio.

Agrigentonotizie

Il depuratore non è regolare, sanzionato anche un sindaco

Il depuratore scarica liquami dai parametri fuori scala e manca di alcune importanti opere, arriva una maxi multa - l'ennesima - per Girgenti Acque, che però, per una volta, vedrà partecipare in solido anche un sindaco.
Il Libero consorzio di Agrigento ha infatti firmato una sanzione da 4500 euro nei giorni scorsi connessa alle alterne vicende dell'impianto di Campobello di Licata. All'origine di tutto ci sono, come è accaduto più volte in passato, i controlli realizzati dall'Arpa nel 2014, che allora rilevarono l'assenza di  pozzetti di prelievo dei campioni e di misuratori di portata, cui si aggiungeva l'assenza della cosiddetta barriera vegetale e il superamento dei limiti tabellari nei valori delle acque depurate.
Come da consuetudine è stato consentito agli accusati di fornire un memoriale difensivo, ritenuto "irrilevante" (che potrà poi essere impugnato in sede successiva) e la sanzione è stata elevata non solo a carico del solito Giuseppe Giuffrida, ex vertice di Girgenti Acque e responsabile del settore depurazione, ma, anche, del "sindaco pro tempore" del Comune di Campobello di Licata, che, salvo errori, dovrebbe essere l'attuale primo cittadino, Gianni Picone.

Favaraweb

Favara. Appalto per la manutenzione di strade e piazze. Presentato ricorso al Rup e al presidente del seggio di gara

Potrebbe subire un rallentamento l'aggiudicazione definitiva dell'appalto per la manutenzione straordinaria di numerose vie cittadine, molte delle quali rappresentano delle vere trappole per automobilisti e pedoni. Una delle ditte partecipanti ha, infatti, presentato ricorso al rup e al presidente di gara contro l'aggiudicazione effettuata a favore dell'impresa di Casteltermini "Itaca". Va subito detto che il ricorso è stato respinto ma la ricorrente a questo punto potrebbe rivolgersi al Tar Sicilia. Se l'aggiudicazione non diverrà definitiva non si potrà procedere alle ulteriori incombenze, come la sottoscrizione del contratto e la consegna dei lavori. La ditta "Itaca" aveva vinto la concorrenza di altre 89 imprese partecipanti, grazie a un ribasso che ha sfiorato il 38 per cento con le operazioni di gara che erano state gestite dal Libero Consorzio di Agrigento. Per tale intervento erano stati impegnati 300 mila euro trasferiti all'amministrazione comunale dall'Anas. In assenza di risorse economiche, visto che il Comune è in dissesto finanziario, si era deciso di far fronte alla manutenzione delle strade utilizzando una parte delle somme residuate dai ribassi d'asta sulla somma di un milione e 900 mila euro che l'Anas aveva trasferito al Comune di Favara a ristoro dei disagi che la popolazione locale aveva sopportato nella mobilità urbana ed extraurbana in occasione dei lavori di raddoppio della Agrigento-Caltanissetta. In base a una convenzione sottoscritta tra il Comune e la stessa Anas nel luglio del 2017 si stabilì di impegnare la somma complessiva di 389 mila euro nel modo seguente: 80 mila euro per lavori al cimitero di Fontana degli Angeli e 300 mila euro per la manutenzione straordinaria di diverse vie cittadine. L'amministrazione comunale ha anche stabilito in quali vie e piazze intervenire. Si comincerà da piazza Cavour, il salotto buono della città, per proseguire in via Castello, tratto di via Arco Cafisi (dove verrà collocata una pavimentazione artistica), parte di via Che Guevara, via Taruffi, via Ferrari, viale Ambrosini, piazza Lando Conti, via Tenente colonnello Russo, viale Europa, via Saragat, via Machiavelli, via Alberti, via Crispi, via Soldato Parrino, viale Berlinguer, via Soldato Agliata, via Soldato Scariano, via Aragona, via Mendola, via Compagna, via Aosta, via Avellino, via Ancona, via Bari, via Campania, via Agrigento (zona alta), cortile Arnone, tratti di corso Vittorio Veneto, ex strada 189 (zona industriale, dal bivio per Aragona all'ospedale "San Giovanni di Dio"). Non si prevedono interventi sulla via Che Guevara, che recentemente è stata chiusa al traffico per una frana, in considerazione del fatto che i lavori sarebbero consistenti prosciugando, in pratica, tutta la somma impegnata. L'amministrazione comunale spera che sia la Regione, attraverso il Genio Civile o la Protezione Civile a farsi carico dell'intervento.

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