1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2019 » Gennaio » 28 » rassegna stampa dal 26 al 28 gennaio 2019
 

rassegna stampa dal 26 al 28 gennaio 2019

Giornale di Sicilia

26 Gennaio 2019

DISSESTI
Risarcimenti per incidenti al Consorzio di Agrigento, stop alle bici sulle provinciali

Le richieste di risarcimento danni per incidenti stradali, dovuti magari a buche e dissesti, arrivano anche al Libero consorzio comunale di Agrigento.
Non soltanto al Municipio della città dei Templi o ad altri Comuni dell'Agrigentino, ma anche all'ex Provincia regionale dunque. Ente che, quando può, prova a percorrere la strada dell'accordo bonario per archiviare le istanze di risarcimento. Ma, da ieri, scegliendo la «strada» già percorsa da palazzo dei Giganti, è stato imposto il divieto di transito alle biciclette su alcune vie provinciali. Lo ha fatto, con tre diverse ordinanze, il settore Infrastrutture stradali. «La decisione è stata presa in seguito alle continue richieste di risarcimento danni per cadute, vere o presunte, da parte di soggetti che transitavano in bicicletta su alcuni tracciati - hanno, ufficialmente, reso noto ieri dall'ex Provincia regionale - . Una vera e propria escalation che ha costretto il Libero Consorzio ad inibirne il transito proprio per monitorare con la massima attenzione i percorsi sui quali si sarebbero verificate queste cadute e sino a quando non saranno effettuati interventi per innalzare i livelli di sicurezza».

L'università avrà una sede nel Palazzo Tommasi
Il prossimo anno all'insegna del cambiamento

Domenico Vecchio
Il prossimo anno accademico 2019/2020 sarà all'insegna del cambiamento, verso una maggiore stabilità, una nuova denominazione, ma anche la possibilità di ospitare parte dell'Università nel centro storico di Agrigento, nello storico Palazzo Tommasi. A giorni è prevista la presentazione ufficiale dei nuovi corsi di laurea di laurea triennale: Economia e Scienze Aziendali, Scienze dell'Educazione, Architettura e Ambiente Costruito. Questi corsi si aggiungono ai già esistenti, quali  il Corso di laurea in Servizi sociali e il Corso di Laurea specialistica in Architettura, oltreché quelli in esaurimento, quali il Corso di laurea magistrale in Architettura, il corso di laurea in Beni Culturali e il Corso di laurea in Giurisprudenza. A ciò va aggiunto il nuovo corso in mediazione linguistica e culturale. «È trascorso tanto tempo dalla crisi del 2015, ora davvero possiamo dire ai giovani: ragazzi, si riparte!» ha detto il sindaco Lillo Firetto, al termine dell'assemblea dei soci di giovedì scorso. «Si chiude positivamente un lungo capitolo di ansie e di attese. Si apre una nuova pagina di storia con la nascita di Empedocle A giorni è prevista la presentazione ufficiale dei nuovi corsi di laurea - Consorzio Universitario di Agrigento». Ha aggiunto Firetto, a cui si deve la proposta, poi accolta, di dedicare al filosofo di Agrigento, Empedocle, questo nuovo corso del Consorzio, ha rivolto parole di soddisfazione e di stima al rettore  dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari: «Sono state comprese le ragioni del territorio e la necessità di ripensare il futuro per gli studenti agrigentini, continuando a garantire loro l'opportunit à di accedere alla formazione universitaria ». Ai sensi della norma regionale sulla governance dei Consorzi, sono state recepite quelle direttive che consentiranno di fatto l'attuazione del nuovo Statuto e della nuova gestione del Consorzio Empedocle. La Regione,  e in particolare, l'assessorato all'Istruzione e alla Formazione professionale esprimerà il presidente, mentre la vice presidenza spetterà al Comune di Agrigento. Sono state ridefinite le quote di partecipazione e nel consiglio di amministrazione entra in forze l'Università di Palermo. (* DV*)


Per le buche e i dissesti
Risarcimenti per incidenti
Stop alle bici sulle Provinciali

La decisione presa dal Libero consorzio
Concetta Rizzo
Le richieste di risarcimento danni per incidenti stradali, dovuti magari a buche e dissesti, arrivano anche al Libero consorzio comunale di Agrigento. Non soltanto al Municipio della città dei Templi o ad altri Comuni  dell'Agrigentino, ma anche all'ex Provincia regionale dunque. Ente che, quando può, prova a percorrere la strada dell'accordo bonario per archiviare le istanze di risarcimento. Ma, da ieri, scegliendo la «strada» già percorsa da palazzo dei Giganti, è stato imposto il divieto di transito alle biciclette su alcune vie provinciali. Lo ha fatto, con tre diverse ordinanze, il settore Infrastrutture stradali. «La decisione è stata presa in seguito alle continue richieste di risarcimento danni per cadute, vere o presunte, da parte di soggetti che transitavano in bicicletta su alcuni tracciati - hanno, ufficialmente, reso noto ieri dall'ex Provincia regionale - . Una vera e propria escalation che ha costretto il Libero Consorzio ad inibirne il transito  proprio per monitorare con la massima attenzione i percorsi suiquali si sarebbero verificate queste cadute e sino a quando non saranno effettuati interventi per innalzare i livelli di sicurezza». Il divieto di transito alle biciclette è stato imposto, dunque, sulla provinciale 1 Quadrivio Spinasanta- Villaseta. E con la stessa ordinanza è stato anche imposto il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari a tutti gli autoveicoli  e motoveicoli in entrambe le direzioni di marcia. Divieto di transito anche sulla strada provinciale 01-C Viadotto Morandi-Fondacazzo e sulle Spc ex consortili numero 41 Salto Fontana-Panzica, numero 42 Santa Rosalia-Marrà- Muxarello, numero 43 Canalotto- Carbonia e numero 44 Carbonia- Muxarello. «Le ordinanze - hanno spiegato, sempre ieri, dal Libero Consorzio - sono state trasmesse per opportuna conoscenza a tutte le autorità di pubblica sicurezza, ai sindaci dei Comuni sui cui territori ricadono le strade: Agrigento, Santa Elisabetta e Aragona e a tutti gli enti competenti in materia di infrastrutture e trasporti». Agrigento è da mesi e mesi, ormai, in fibrillazione dopo le decisioni del Municipio di interdire il transito ai mezzi a due ruote: motociclette, ciclomotori e biciclette, lungo diverse vie che sono anche strategiche. Strade dissestate e con buche che, ultimamente, però il Comune sta cercando - con interventi «tampone» - di sistemare. Di fatto, non ci sono i soldi necessari per sistemare tutte le emergenze stradali. I cittadini, l'associazione  dei consumatori e anche i sindacati avevano paventato possibili restringimenti stradali o l'imposizione di 10 chilometri l'ora. Soluzioni appunto per non chiudere completamente le strade, provocando disagi. Adesso, decisioni analoghe stanno riguardando anche le strade provinciali. E questo perché, veramente, si registra un aumento delle richieste di risarcimento danni. (*CR*)


STRADA STATALE 640
Maxi tamponamento
Un ferito lieve

l Maxi tamponamento, ieri mattina, lungo la strada statale 640, fra le rotonde Giunone e San Pietro. Una persona è rimasta ferita - non in maniera grave - ed è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio. L'impatto si è registrato, per la precisione, a poche centinaia di metri dalla rotonda degli Scrittori. Tre le autovetture coinvolte. Non è escluso, anzi sembrerebbe essere molto probabile, che il tamponamento sia stato determinato dall'asfalto reso viscido dalla pioggia. All'altezza del chilometro 9, dopo aver acquisito l'allarme, si è portata una pattuglia della polizia Stradale di Agrigento. Gli agenti hanno prima facilitato i soccorsi e poi si sono occupati dei rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dell'incidente e  attribuire eventuali responsabilità assicurative. Intanto, ieri pomeriggio, ha ripreso a nevicare nell'Agrigentino. La neve è caduta a Cammata e a Santo Stefano Quisquina. Lungo la strada provinciale che collega le due cittadine della montagna, secondo quanto ha reso noto il Libero consorzio comunale, ieri erano necessarie le catene. L'ex Provincia ha richiamato tutti alla «massima prudenza e all'utilizzo obbligatorio delle catene».
(*CR*)

Grandangolo

Agrigento, Libero Consorzio approva piano triennale prevenzione corruzione

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha approvato il piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2019/2021. Il Piano è stato adottato dal Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del Segretario/Direttore Generale Caterina Moricca. Contestualmente, l'Ente si sta già attivando predisponendo le prescrizioni e le indicazioni previste nel nuovo Piano per inviarle ai responsabili dei vari settori del Libero Consorzio e darne piena attuazione.
Il Piano approvato, peraltro, ha introdotto ulteriori modifiche rispetto a quello approvato nel 2018.
Nell'ambito del Piano 2019-2021, tra le misure organizzative finalizzate a contrastare la corruzione nelle attività ad alto rischio, è stata inserita, evidenziandone l'importanza, l'attività di aggiornamento normativo, formazione del personale,  adeguamento degli atti e contratti e verifica di attuazione in relazione alla disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dell'Ente. Inserite nel Piano 2019/2021 all'art. 36, anche specifiche disposizioni per la trattazione degli esposti anonimi.
Disposto il divieto per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiamo esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto della Pubblica Amministrazione, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività dell'amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I dipendenti prima del pensionamento dovranno sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegnano al rispetto di tale divieto. L'Ente potrà effettuare una verifica sul rispetto della normativa presso l'INPS, l'Agenzia delle Entrate o altri enti.
Altra novità riguarda la rotazione del personale nei settori sensibili. Qualora, infatti, fosse impossibile attuare la rotazione nel limite temporale previsto, sarà necessario darne adeguata motivazione indicando le misure alternative che saranno adottate secondo quanto stabilito dalle recenti linee guida ANAC.

Agrigentooggi

Aeroporto nell'agrigentino, consiglio comunale ha approvato mozione all'unanimità

Il consiglio comunale di Cattolica Eraclea ha approvato ieri sera all'unanimità la mozione per il sostegno alla realizzazione di un aeroporto in località Piana Vizzì presentata dai consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Giuffrida e Paolo Cammalleri.
"I consiglieri comunali che si sottoscrivono, premesso e considerato che: che la crescita economica, sociale e culturale della provincia passa anche attraverso la buona viabilità stradale e la mobilità aerea di persone e cose; alla fine degli anni sessanta l'argomento aeroporto è stato naturalmente affrontato dal consiglio comunale di questo comune con interesse di comuni limitrofi e personalità della politica e imprenditoriali; la mobilità aerea nazionale, internazionale e tra l'oriente emergente e l'occidente anche oltre l'Atlantico risulta in costante crescita esponenziale per quanto riguarda persone e cose; la nostra Sicilia si rappresenta come punto intermedio tra i continenti estremi; dotare la provincia di Agrigento di un aeroporto è ormai argomento attualissimo di discussione; se non si vogliono privilegiare le piane di Licata e Canicattì, scelte sbagliate ed inutili per la crescita economica, sociale e culturale della provincia perché risulterebbero molto prossime agli aeroporti esistenti di Catania e Comiso proponendo una rivalità che non giustificherebbero l'investimento; che la nostra località Piana Vizzì risulta - pertanto - in provincia l'unica piana, una distesa omogenea e senza dislivelli apprezzabili lunga oltre 3 Km, naturalmente vocata per una pista idonea all'atterraggio e decollo di tutti i tipi di aerei turistici e merci; sottopongono all'approvazione la mozione che impegna il consiglio e l'amministrazione comunale ad approntare ogni iniziativa e spesa per la partecipazione e/o compartecipazione societaria pubblica o mista (pubblica e privata) volta a sostenere la realizzazione di un aeroporto nella nostra località di Piana Vizzì".
Ci sarebbe una società importante, sostenuta da un grande istituto bancario, interessata all'acquisto di un terreno pianeggiante di circa 15.000 mq o superiore di terreno agricolo per realizzare un campo di volo o aviosuperfice per aerei da diporto-sportivo. La notizia è stata riportata nei giorni scorsi dal quotidiano La Sicilia e rilanciata da altre testate giornalistiche online. Si cercherebbe un terreno sul quale dovrebbero poter atterrare Atr fino a 80 posti. La società si è rivolta per l'acquisto di terreni all'agenzia "Vero Affare" di Favara, diretta da Carmelo e Antonino Cuschera, che hanno dichiarato al quotidiano La Sicilia: "Abbiamo ricevuto, da quando abbiamo pubblicato la richiesta sul nostro sito, decine e decine di telefonate di gente disposta a vendere i propri terreni. Due soluzioni le abbiamo trovate: una riguarda una aviopista e l'altra, ben 13 ettari di terreno, lungo la statale 115 ter. A fine gennaio questi nostri committenti arriveranno ad Agrigento per una serie di sopralluoghi".

27 gennaio 2019

Libero Consorzio
Piano triennale anticorruzione, è arrivata l'approvazione

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha approvato il piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2019/2021. Il Piano è stato adottato dal commissario straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del direttore generale, Caterina Moricca. Contestualmente, l'Ente si sta già attivando predisponendo le prescrizioni e le indicazioni previste nel nuovo Piano per inviarle ai responsabili dei vari settori del Libero Consorzio e darne piena attuazione. Il Piano approvato, peraltro, ha introdotto ulteriori modifiche rispetto a quello approvato nel 2018.  Nell'ambito del Piano 2019-2021, tra le misure organizzative finalizzate a contrastare la corruzione nelle attività ad alto rischio, è stata inserita, evidenziandone l'importanza, l'attività di aggiornamento normativo, formazione del personale, adeguamento degli atti e contratti e verifica di attuazione in relazione alla disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dell'Ente. Inserite nel Piano anche specifiche disposizioni per la trattazione degli esposti anonimi. Disposto il divieto per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiamo esercitato poteri per conto della pubblica amministrazione, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività svolta. (* PAPI*)

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO