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rassegna stampa del 7 marzo 2019

Agrigentonotizie

Palazzetto dello sport "Gigi Salemi", l'ex Provincia lo affida in comodato d'uso al Comune

Il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento, Girolamo Albero Di Pisa, ha approvato un atto d'indirizzo per la concessione in comodato d'uso gratuito del palazzetto dello sport "Gigi Salemi", di proprietà dell'ente, al Comune di Racalmuto. La decisione è stata presa a seguito di una specifica richiesta inviata dal sindaco del Comune di Racalmuto per la concessione in comodato d'uso della struttura per il suo utilizzo da parte delle associazioni sportive e di privati cittadini del territorio.
L'atto di indirizzo ha inteso accogliere favorevolmente la richiesta pervenuta dal Comune di Racalmuto, condividendo la finalità di un conveniente utilizzo da parte della collettività interessata alle varie pratiche sportive. Allo stato, il Libero consorzio si trova in condizione di non avere risorse economiche da destinare al funzionamento del Palazzetto dello Sport.
Il commissario straordinario ha, conseguentemente, invitato il direttore del settore Solidarietà Sociale, Trasporti, RPD, Amelia Scibetta ad assumere tutti gli atti e i provvedimenti necessari alla concessione in comodato d'uso gratuito della struttura sportiva al Comune di Racalmuto. Il settore "Solidarietà Sociale, Trasporti, RPD", responsabile della gestione del Palazzetto dello Sport, si sta già attivando per predisporre gli atti necessari per l'affidamento della struttura sportiva.

Agrigentoweb

Libero Consorzio: diretta facebook e apertura straordinaria URP per il Mandorlo in Fiore - AgrigentoWeb.it

Le immagini salienti del 74° Mandorlo in Fiore "sbarcano" in diretta su Facebook.
Gli appuntamenti ed i momenti maggiormente significativi dell'evento saranno, infatti, trasmessi in diretta sulla pagina Facebook del Libero Consorzio Comunale di Agrigento:"Urp informa".
Le dirette partiranno oggi pomeriggio alle 18:00 con la Fiaccolata dell'amicizia e, proseguiranno alle 21:00 con La notte bianche dei Patrimoni Unesco.
Infine, domenica 10 marzo dalle 10:00 alle 18:00 diretta straordinaria da Girgenti e dalla Vale dei Templi per la giornata conclusiva del Festival internazionale del folklore.
In questo modo anche gli utenti più remoti o di altri Paesi avranno modo di potere assistere in "diretta" ai momenti salienti del Festival contribuendo alla promozione dell'Evento.
Parte, inoltre, un piano "straordinario" di assistenza ai Cittadini, Utenti ed ai Visitatori in occasione della Festa del Mandorlo in Fiore.
Il piano, elaborato dal Settore Stampa e URP del Libero Consorzio di Agrigento (ex Provincia Regionale) prevede l'apertura dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico di Piazza Vittorio Emanuele e del chiosco informativo di Piazza Aldo Moro che rimarranno aperti anche sabato e domenica prossima in orario antimeridiano per fornire informazioni ed assistenza ai numerosi turisti e visitatori che in occasione della Festa del Mandorlo in Fiore giungono numerosi nella Città dei Templi. Verrà, inoltre, potenziato il Gazebo di Porta V, ubicato nel cuore della Valle dei Templi, teatro della manifestazione conclusiva della Festa del Mandorlo, che rimarrà aperto sabato 10 marzo in orario antimeridiano e domenica 11 marzo dalle 9 - alle 18.
Nelle stesse fasce orarie sarà operativo anche un call center di assistenza agli Utenti al Numero verde 800315555 e 800236837 ai quali i visitatori potranno rivolgersi per chiedere informazioni in tempo reale su eventi, collegamenti, disponibilità alberghiere, transitabilità, punti di ristorazione, siti di interesse culturale, ambientale e notizie di pubblico interesse in genere.
L'esperimento era già stato ripetuto con grande successo nelle scorse edizioni della Festa del Mandorlo.
Con questa iniziativa il Libero Consorzio intende potenziare servizi di informazione ed assistenza erogati ai Cittadini, Utenti e visitatori e contribuire, così, alla promozione del territorio e del suo patrimonio culturale .


Sicilia 24h

"Sulla viabilità provinciale finalmente si è aperto un varco: 3 milioni e 400 mila euro primo passo per ristabilire una normalità"
Scritto da Redazione Ag

La Uil di Agrigento interviene sul nodo viabilità provinciale o secondaria in Sicilia (ed in particolar modo nella nostra provincia che negli ultimi anni è stata rasa al suolo nelle normali comunicazioni), alla luce del piano straordinario di 100 milioni di euro stanziati per aggredire e far ripartire il sistema.
Dopo 5 anni di inferno, finalmente, vediamo delineato un percorso chiaro e netto per rimettere in sicurezza le strade provinciali in Sicilia e nell'agrigentino;  un corredo importantissimo che riguarda ben 18 mila km di strade di competenza dell'ente intermedio e oggi in uno stato pietoso che si  è riverberato negativamente per intere comunità locali, per l'economia e i servizi essenziali dei siciliani.
Il piano messo in atto dall'Assessore Falcone siamo certi che darà un forte impulso a una situazione che vegetava da troppo tempo e che aveva diviso in due la provincia agrigentina molto disarticolata tra mare e montagna.
I 3 milioni e 400 mila euro che riguardano i primi interventi del piano provinciale straordinario della manutenzione dell'agrigentino è un primo passo che accogliamo positivamente, anche per il potere dato dal governo regionale agli stessi enti locali. Gli interventi di messa in sicurezza della Passo Fonduto per un importo di 500 mila euro, che presenta gravissime criticità, è un momento importante per questa comunità già penalizzata all'inverosimile; alla stessa stregua della Sp 5 all'altezza del Magazzolo e infine la Sp. 24 Santo Stefano - Cammarata finanziata per  600 mila euro e la Sp 12 Naro-Campobello. Adesso l'Assessore alle infrastrutture Falcone ha preso l'impegno che le ruspe saranno a pieno regime prima dell'estate: noi vigileremo ancora una volta e vogliamo sperare che tante altre strade con questo piano straordinario siano messe a norma di sicurezza, per ridare dignità a chi vive in condizioni emergenziali, portando anche una boccata d'ossigeno con l'impiego di maestranze in un momento che i lavori pubblici in Sicilia sono in forte crisi.

Scivolibero

Il Palazzetto dello Sport di Racalmuto sarà affidato al Comune - ScrivoLibero.it

Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Dr. Girolamo Albero Di Pisa ha approvato un atto d'indirizzo per la concessione in comodato d'uso gratuito del palazzetto dello sport "Gigi Salemi", di proprietà dell'Ente, al Comune di Racalmuto.
La decisione è stata presa a seguito di una specifica richiesta inviata dal Sindaco del Comune di Racalmuto per la concessione in comodato d'uso della struttura per il suo utilizzo da parte delle Associazioni sportive e di privati cittadini del territorio.
L'atto di indirizzo ha inteso accogliere favorevolmente la richiesta pervenuta dal Comune di Racalmuto, condividendo la finalità di un conveniente utilizzo da parte della collettività interessata alle varie pratiche sportive. Allo stato, il Libero Consorzio si trova in condizione di non avere risorse economiche da destinare al funzionamento del Palazzetto dello Sport.
Il Commissario Straordinario ha, conseguentemente, invitato il Direttore del Settore Solidarietà Sociale, Trasporti, RPD, dr.ssa Amelia Scibetta ad assumere tutti gli atti e i provvedimenti necessari alla concessione in comodato d'uso gratuito della struttura sportiva al Comune di Racalmuto. Il Settore "Solidarietà Sociale, Trasporti, RPD", responsabile della gestione del Palazzetto dello Sport, si sta già attivando per predisporre gli atti necessari per l'affidamento della struttura sportiva.

Giornale di Sicilia

Concesso l'uso
Racalmuto, il palasport in comodato al Comune

Il «Gigi Salemi» sarà a disposizione di privati e associazioni sportive
Il palazzetto dello sport "Gigi Salemi", di proprietà del Libero consorzio comunale di Agrigento, è stato concesso in comodato d'uso al Comune. Ad approvare l'atto di indirizzo è stato - dopo una specifica richiesta fatta dal sindaco Emilio Messana - il commissario straordinario dell'ex Provincia regionale Girolamo Albero Di Pisa. La struttura potrà dunque essere utilizzata dalle associazioni sportive e dai privati. L'atto di indirizzo ha voluto accogliere favorevolmente la richiesta arrivata dal Comune di Racalmuto, condividendo la finalità di un conveniente utilizzo da parte della collettività interessata alle varie pratiche sportive. Il Libero Consorzio si trova, del resto, in condizione di non avere risorse economiche da destinare al funzionamento del palazzetto dello sport. Il commissario straordinario ha, di conseguenza, invitato il direttore del settore Solidarietà sociale, Trasporti, Rpd, Amelia Scibetta, ad assumere tutti gli atti e i provvedimenti necessari alla concessione in comodato d'uso gratuito della struttura sportiva al Comune di Racalmuto. Le interlocuzioni per arrivare a questo risultato erano iniziate nel giugno del 2018. Allora, il commissario straordinario dell'ex Provincia regionale aveva scritto al Municipio di Racalmuto per capire se fosseomeno interessato ad accettare in comodato d'uso gratuito la struttura. Già nel 2009, per il palazzetto intitolato al consigliere di sala "Giglia" - allora Provincia regionale di Agrigento - era stato lanciato un allarme: mancava, allora, il piano di sicurezza, l'allaccio al gas metano e le infiltrazioni d'acqua piovana avevano iniziato a corrodere ogni cosa, così come risultava essere già allora fondamentale procedere alla sostituzione delle lampade fulminate e ripristinare il parquet. Il "copione " non è, di fatto, cambiato molto. Ci sono stati degli interventi di manutenzione, ma l'acqua piovana - ad esempio - continua ad avere "vita facile". "Ogni anno accade che le associazioni presentino le richieste per utilizzare, per manifestazioni dipubblico spettacolo, la struttura. Autorizzazioni che vengono rilasciate appena per un centinaio di posti - aveva spiegato il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, - . Il Libero consorzio ci ha invitati a valutare se prendere o meno in gestione il palazzetto dello sport. E lo faremo. E'necessario capire a che spesa, eventualmente, per la gestione ordinaria, il Comune andrà incontro -spiegava all'epoca Messana - . Ma è prioritario senz'altro comprendere quanto serve per la manutenzione perché anche il Municipio ha scarse risorse a disposizione. Se la cifra necessaria per le manutenzioni non sarà esagerata e se i costi di gestione ordinaria, annuali, saranno limitati, potremmo anche decidere d'accettare il comodato d'uso gratuito". E così effettivamente è stato. (*CR*)

LA SICILIA
L'ASSESSORE SEBASTIANO TUSA «Campo non ha i giusti requisiti e verrà rimosso». g.s.)

 'Tra una settimana, dieci giorni, i vertici del Parco archeologico di Agrigento saranno tutti sostituiti". Ad annunciarlo ieri pomeriggio nel corso di una seduta dell'Assemblea regionale siciliana dedicata alle interrogazioni a risposta orale è stato l'assessore ai Beni Culturali Sebastiano Tusa il quale si è trovato a dar conto di una interpellanza presentata oltre sette mesi fa dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Matteo Mangiacavallo) che in realtà aveva un solo specifico obiettivo: l'attuale (a questo punto per poco) presidente del Consiglio del Parco archeologico della Valle dei Templi Bernardo Campo ha i requisiti per ricoprire il ruolo che occupa? Domanda non peregrina, e oggetto già di veleni passati: nell'ottobre del2017 Campo, funzionario direttivo presso l'Assessorato al Turismo, a pochi mesi dalla nomina, era stato revocato dal suo incarico perché si ritenne, su "suggerimento" del Comune di Agrigento, che lo stesso non avrebbe potuto svolgere l'incarico di presidente del Consiglio del Parco, stante che questo spetta per la legge 20 del 2000 a soggetti con il titolo di dirigente generale. Ci avrebbe pensato poi l'assessore Vittorio Sgarbi, il 15 marzo 2018 a reintegrarlo, sostenendo che mancavano i requisiti per l'annullamento, giustificato dal ricorso proposto al Tar dal comune capoluogo che, diceva il critico d'arte, dato che la procedura può essere usata solo per "sopravvenuti motivi di pubblico interesse". La questione, in un certo senso, era comunque stata trattata già nel decreto originario di nomina di Campo, con la Regione che dovette far riferimento non solo alla legge 20, ma anche ad un parere dell'ufficio legale che "estende a tutti i dipendenti dei ruoli regionali con profilo professionale non inferiore a funzionario direttivo le nomine e le designazioni di competenza regionale". Tanto, oggi, non sarebbe bastato a Tusa che, con inattesa durezza ha replicato ai deputati 5 Stelle spiegando che sono state fatte le dovute verifiche "e abbiamo in effetti riscontrato che il presidente del Parco non ha i requisiti nel senso che la legge 20 del 2000 indica per quel ruolo dirigenti di seconda fascia a Campo è un funzionario direttivo. Entro una settimana, dieci giorni - continua l'assessore - ci sarà il rinnovo di tutte le cariche del Parco, dal presidente, al direttore, al consiglio ai due esperti di nomina regionale e anche i tre esperti nominati dalle associazioni ambientaliste". Quindi, tutto azzerato, compreso il direttore Giuseppe Parella, per cui Tusa ha sempre espresso parole di apprezzamento, ma che è al suo secondo "mandato" e che quindi dovrà essere sostituito. E adesso "via" al toto-nomine.


CONTROLLI INTERNI E FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA DELL'ENTE la Corte dei conti punta il dito sull'ex Provincia. g.s.)

 Le sezione di controllo della Corte dei Conti punta il dito contro l'ex Provincia che nei giorni scorsi ha dovuto prendere atto delle numerose osservazioni da parte dei magistrati contabili sugli anni 2016 e 2017. Una verifica che non avrà "ulteriori approfondimenti", stante la mancata attuazione della normativa di riforma dei Liberi consorzi, ma che non ha esentato l'ente da specifiche indicazioni da parte della sezione di controllo. Tra le tante cose rilevate, la Corte segnala "l'insufficienza degli atti sottoposti al controllo di regolarità amministrativa contabile relativamente all'esercizio 2016, nonché la carenza di specifiche ispezioni e controlli volti ad accertare la regolarità amministrativa e contabile per quanto riguarda l'esercizio 2017". Ma quanti sono stati gli atti controllati? A fronte di 2227 provvedimenti dirigenziali adottati ne risultano essere stati verificati tra il 10 e il 15%, percentuale lievitata già ne12018. Inoltre è stata giudicata "carente" l'elaborazione di report sul controllo strategico previsti dal regolamento dell'Ente, ed è stata evidenziata anche la "carenza di un idoneo sistema informativo finalizzato ad elaborare gli indicatori di efficacia, efficienza ed economicità" degli organismi partecipati", la mancata redazione del bilancio consolidato per l'anno 2016 e la mancanza di report informativi periodici da parte degli organismi partecipati inerenti profili organizzativi e gestionali per l'esercizio 2017". Osservazioni che l'ex Provincia ha ritenuto tutte superate o non dipendenti dalla gestione dell'Ente. AGRIGENTO, LICATA, RAVANUSA. Tre persone sono state denunciate a piede libero per reati ambientali alla Procura della repubblica. SEQUESTRATE 3 AREE TRASFORMATE IN DISCARICHE ABUSIVE. Tre aree trasformate a discariche abusive poste sotto sequestro e tre denunciati per reati ambientali. E' il bilancio dell'ultima attività dei carabinieri in materia di tutela dell'ambiente, ed il contrasto al fenomeno degli abbandoni incontrollati di rifiuti. I militari dell'Arma, soprattutto in questa occasione, hanno fatto scattare un'ispezione su alcuni siti e piazzole di sosta, di importanti arterie stradali della provincia. In particolare,lungo la Ss 189, dopo aver eseguito un minuzioso sopralluogo in un terreno dove vi erano ammassati cumuli di spazzatura (circa 10 tonnellate), gli investigatori hanno "scovato" rifiuti di varia tipologia, in prevalenza di tipo urbano, non differenziati. L'area interessata, ubicata tra il Comune di Agrigento e quello di Aragona, estesa complessivamente per circa 300 metri quadrati, dopo essere stata delimitata, è stata subito bonificata da personale dell'Anas, competente quale ente proprietario della strada, e da una ditta specializzata per la tipizzazione e la rimozione dei rifiuti. A Ravanusa, in contrada "Romiti", i carabinieri hanno apposto i sigilli ad un'area estesa circa 150 metri quadrati ricadente sotto il viadotto "San Riccardo", poiché adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali ed urbani. A Licata invece, durante un controllo ad un deposito per la vendita di autoricambi i carabinieri hanno denunciato tre persone, per violazione della normativa in materia ambientale, accertando che i tre, gestori del deposito, avevano adibito abusivamente un terreno a discarica abusiva, di parti meccaniche e pezzi di carrozzeria di veicoli.


CENTRI STORICI, MUOIONO I NEGOZI MA SI MOLTIPLICANO HOTEL E LOCALI Confcommercio: Ortigia la più vivace

Il centro storico di Ortigia, a Siracusa, è uno dei pochi d'Italia che sembra non subire i colpi della crisi, nonostante l'apparente degrado e le lamentele dei commercianti. A dirlo è l'annuale studio di Confcommercio che pone l'isoletta aretusea in cima alla classifica nazionale per "vivacità" commerciale. L'anagrafe delle iscrizioni mostra, infatti, che dai 141 esercizi del 2008 Ortigia è passata ai 165 del 2016 ed è salita a 173 nel 2018. Analogo trend hanno seguito alberghi, bar e ristoranti, cresciuti in un decennio da 95 a ben 188; Però anche il resto di Siracusa segue l'evoluzione del turismo: se, infatti, i negozi sono diminuiti da 1.194 a 1.069 (ma con 20 in più rispetto al 2016), alberghi, bar e ristoranti sono invece balzati da 477 alla ragguardevole quota di 703. L'andamento corrisponde a quello nazionale, dove nei centri storici il calo dei negozi è dell'11,l% mentre la crescita delle attività ricettive e di ristorazione vale il15% in più, a vantaggio però di quelle straniere che aumentano del 27%. E nel turismo, ovviamente i centri storici attirano di più la nascita di alberghi e ristoranti (+ 18%), mentre la moria di negozi, che non possono reggere la concorrenza dei centri commerciali, raggiunge il 13%. Percentuali diverse al Sud, dove nei centri storici crescono del 31,4% e chiudeil 14% degli esercizi fissi. Nella classifica nazionale, il centro storico di Siracusa vede un incremento di negozi fissi del 24,2% e di ambulanti del 23,1%. Il peggiore, manco a dirlo, è l'Aquila che crolla rispettivamente dl 42,0% e del 38%. Le altre città siciliane presentano andamenti non omogenei. Il centro storico di Agrigento scende da 445 a 329 negozi e sale da 74 a 111 alberghi, bar, ristoranti. Il resto della città perde alcuni negozi(da 465 a 453) ma sale da 189 a 240 alberghi e ristoranti. E' strage nel centro storico nisseno, dove i negozi crollano da 588 a 468 mentre alberghi e ristoranti salgono da 122 a 172; nel resto della città, negozi da 374 a 313 e alberghi da 106 a 128. Il centro storico di Catania perde oltre 200 esercizi (da 801 a 693) e guadagna oltre 100 fra alberghi e ristoranti (da 304 a 423); il resto della città perde più di 500 negozi (da 3.689 a 3.168) e "vince" nel turismo crescendo da 778 a 1.120 unità. A Enna calo solo di negozi in centro (da 228 a 180), poi cresce tutto: da 55 a 65 attività turistiche in centro e il resto della città passa da 93 a 106 negozi e da 51 a 66 alberghi e ristoranti. Va a sè, causa crisi industriale, l'andamento a Gela, dove il centro perde in negozi (da 634 a 609) ma sale in alberghi e locali (da 182 a 196), mentre la città perde pure in negozi (da 125 a 100) e in alberghi e bar (da 46 a 40). A Marsala va bene solo il turismo: i negozi chiudono sia in centro (da 487 a 397) che in città (da 587 a 506), alberghi e ristoranti crescono ovunque (da 130 a 183 in centro, da 157 a 213 in città). Lo stesso accade a Messina, dove i negozi sono in crisi e chiudono (rispettivamente da 485 a 363 e da 2.380 a 2.125) mentre le attività turistiche si sviluppano (da 195 a 223 e da 545 a 653). Nei due sensi, numeri da record a Palermo: si dimezzano i negozi, da 1.043 a 699 e da 6.018 a 5.556) e raddoppiano alberghi e ristoranti (da 267 a 430 e da 1.635 a 2.065). Si distingue Ragusa: qui i negozi calano in centro (da 597 a 445) ma aumentano nel resto della città (dà 266 a 327); più hotel e locali ovunque (da 149 a 197 in centro, da 183 a 303 nel resto della città). Infine, Trapani, che perde molti negozi (da 432 a 360 in centro, da 600 a 513 in città) e guadagna nel turismo (da 162 a 262 attività in centro e da 180 a 226 nel resto della città).

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