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rassegna stampa dal 9 all'11 marzo 2019

Giornale di Sicilia

La Casteltermini-Cozzo Disi
Strada provinciale 22
Appaltati i lavori

I lavori - per ridare sicurezza alla strada provinciale 22: nel tratto fra la stazione diCampofranco, Cozzo Disi e Casteltermini -sono stati appaltati. Partirà a giorni l'intervento che permetterà di scongiurare, come è già accaduto in passato, la caduta di massi. «Prosegue senza sosta il nostro impegno per il miglioramento della viabilità secondaria - ha spiegato, ieri, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nell'isola -  ben consapevoli delle carenze che si registrano sia sul fronte della sicurezza dei transiti, sia su quello relativo alle condizioni generali di percorribilità». Ad aggiudicarsi i lavori, per un importo complessivo di 412 mila euro, è stata la società Antonino Vullo di Favara. Il collegamento viario - interessato da fenomeni di crollo derivanti dallo sgretolamento di un tratto  del costone - è rimasto chiuso per quasi tre anni. Ora è il momento dell'avvio delle opere che prevedono: la sistemazione del complesso roccioso tramite opportuni scavi, con risagomatura di nuovi profili; la realizzazione di terrazzamenti collegati da scarpate conopportuna inclinazione; la predisposizione di una trincea paramassi e il ripristino della barriera di protezione esistente. «Buone notizie, quindi, per l'utenza, costretta per mesi e mesi a notevoli disagi con percorsi alternativi  e più lunghi per raggiungere la Palermo-Agrigento» -ha concluso il governatore Musumeci - . Appena a fine gennaio, proprio a causa delle tante strade chiuse e in attesa di lavoro,il sindaco di Casteltermini Gioacchino  Nicastro e l'assessore Totò  Scozzari avevano incontrato il prefetto Dario Caputo. Casteltermini - a detta dei due amministratori - vive - va l'isolamento viario ed era, praticamente, in ginocchio. «Il dramma che vive il territorio di Casteltermini va affrontato e risolto condecisione. Nell'incontro con il prefetto -avevano spiegato i due amministratori - abbiamo illustrato tutte le criticità che attengono questo territorio da troppo tempo. Abbiamo riscontrato da parte del prefetto una grande disponibilità ad affrontare queste problematiche che hanno affossato la normale vita dei cittadini castelterminesi. C'è stato un feed-back e una sintonia nel capire al meglio tutte le problematiche: dalla viabilità provinciale, dai problemi dell'unica strada a oggi aperta che è la Passo Fonduto, ai problemi primari per raggiungere le due stazioni ferroviarie, all'eterno imbuto del ponte di Milena sulla statale 189 che da più di cinque anni semaforizzato e senza alcuna risoluzione da parte dell'Anas". I due amministratori, allora, illustrarono - dopo aver presentato un dossier cartaceo al prefetto Caputo - pure i progetti che sono stati presentati alla Protezione civile regionale per la regimentazione delle acque e dei muri di cinta.(*CR*) 

Domenica 10 marzo 2019

Turismo e lavoro, 250 mila posti nei prossimi 5 anni
ROMA

Più del 10% del Pil, una spinta per i consumi, un fattore di integrazione enorme ma soprattutto una possibilità imperdibile per l'occupazione: è il turismo italiano che entro il 2023 avrà bisogno di assumere 250 mila  nuovi addetti. E non solo camerieri, addetti alle pulizie e cuochi: tra le figure professionali più ricercate dalle imprese spuntano esperti di marketing, specializzati in ITCe socialmedia manager. Anche se, è la denuncia  di Confesercenti, rimane il nodo della formazione. A fare i conti sul settore è un'indagine condotta dal Centro studi turistici per l'Ente bilaterale del turismo (Ebntur) fondato da Assocamping, Assohotel, Assoviaggi, Fiba, Fiepet insieme a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil. «Il turismo si conferma un settore dinamico anche dal punto di vista dell'occupazione. Ma continua a soffrire un problema di formazione del personale, con un evidente scollamento tra la preparazione fornita dai normali percorsi scolastici e quella realmente richiesta dal mercato del lavoro», dice Vi torio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Attualmente il turismo dà lavoro, direttamente e indirettamente, al 14,7% della forza lavoro italiana, ma l'incidenza salirà al 16,5% già nel 2028: un dato superiore a quello di  Slovenia, Francia e Spagna, ma inferiore a quello di Grecia - dove vale il 24,8% dell'occupazione - Croazia (23,5%) e Portogallo (20,4%).A prevedere di assumere sono soprattutto gli stabilimenti balneari, tra cui il 38,9% segnala la volontà di prendere uno o più nuovi dipendenti. Un dato su cui influisce la normalizzazione del settore in seguito all'intervento sulla Bolkestein. Al secondo posto gli alberghi (30,3%), seguiti dalle altre strutture ricettive (28,6%) e dalla ristorazione (28,4%). Il reclutamento avviene soprattutto attraverso contatti diretti e passaparola. Seguono - anche se a grande distanza - gli annunci di lavoro su quotidiani, periodici e riviste di settore (9%) e Centri per l'Impiego (8,7%), tallonati dai canali social (8,4%). Ad essere ricercato è soprattutto personale con  esperienza specifica per la mansioneproposta, richiesta dal 37% delle imprese che assumono. Ma c'è anche un 28% che è disponibile ad assumere persone senza esperienze lavorative pregresse, da formare sul posto di lavoro. Una disponibilità che nasce dalle difficoltà ad assumere personale preparato: il 26,2% nelle imprese lamenta infatti l'inadeguata qualificazione delle risorse umane.


Strategia di collaborazione per il Consorzio Empedocle
Università, progetto per una convenzione con l'ateneo egiziano

L'università di Alessandria d'Egitto è una delle più prestigiose dell'Africa
Il Consorzio universitario «Empedocle» di Agrigento mira in alto e guarda lontano. Si pensa ad una convenzione con l'università di Alessandria D'Egitto. L'occasione per lanciare l'idea progettuale è stata data dalla giornata di promozione culturale Euro - Medi - terranea che si è svolta al Palacongressi di Agrigento, rivolta a tutti gli studenti della provincia, che ha visto insieme il Consorzio Universitario Empedocle e il Corso di Studi di Mediazione Linguistica «Agorà mundi ». Ospite all'evento, l'Ambasciatore dell'Egitto in Italia, il quale, insieme al presidente facente funzioni, del consorzio  universitario Empedocle, GiovanniDi Maida, il direttore del corso  di Studi in Mediazione Linguistica, Marcello Saija, il provveditore agliStudi, Raffaele Zarbo, ha dibattuto  ampiamente sui temi dell'ospitalità e dell'integrazione, ribadendo il concetto di fratellanza tra i popoli del bacino  del mediterraneo. Ha inoltremesso a fuoco l'importanza di costruire  ponti che avvicinino le culture,auspicando una collab razione tra il Consorzio e l'Università di Alessandria d'Egitto. Il progetto generale, ispirato dal Cardinale Francesco Montenegro, promuove studi e comprensione sui temi migratori e dell'integra - zione di altri popoli attraverso la cultura, unico mezzo necessario per disgregare atteggiamenti di odiosa intolleranza e avere gli strumenti che servono per porsi agli altri, nel modo giusto ed opportuno. In coda alla prima giornata di presentazione del progetto, il musicista e cantautore Eugenio Bennato, si è esibito in un concerto per far conoscere agli studenti una musica "contaminata" da melodie e ritmi di matrice etnica che entrano in un percorso interculturale che l'artista ha intrapreso e portato in tournée ormai da anni. Intanto da venerdì scorso ha preso il via la fattiva collaborazione tra il Consorzio Universitario di Agrigento e la Libera Università Maria Santissima Assunta «Lumsa». Le due istituzioni scolastiche, che nei mesi scorsi hanno sottoscritto una partnership, hanno organizzato un corso intens o di formazione volto all'ottenimento della Qualifica di Educatore professionale socio-pedagogico, mediante l'acquisizione di 60  rediti formativi universitari, che si tiene nei locali del Polo universitario  agrigentino. Il titolo rilasciato sarà laqualifica di Educatore professionale socio-pedagogico. I docenti del corso sono: Gabriella Agrusti, Daniela Barni, Calogero Caltagirone, Maria Cinque, Cosimo Costa, Valeria Damiani, Simona De Stasio, Caterina Fiorilli, Francesca Ieracitano, Donatella Pacelli, Raniero Regni, Nicoletta Rosati, Vincenzo Schirripa, Massimiliano Scopelliti e Giuseppe Tognon. I corsi si svolgeranno, per la parte in presenza nei fine settimana in modalità intensiva. Il 70% dell'offerta didattica sarà in modalità e-learning. Alla fine di ogni sessione è prevista una prova di verifica scritta in presenza valutata in trentesimi. Alla fine del corso è previsto un ProjectWork da 12 credito formativi che mira a valorizzare il percorso di riflessione sull'esperienza professionale svolta alla luce dei contenuti acquisiti dai partecipanti durante il corso.(* PAPI*)

LA SICILIA
RISORSE IDRICHE I sindaci "ribelli" ribadiscono la volontà di continuare in proprio. "LA GESTIONE AUTONOMA NON SI TOCCA" Auspichiamo di intraprendere percorsi condivisi con tutti i Comuni della provincia. Vogliono partecipare al percorso avviato dall'Ati per arrivare alla gestione pubblica dell'acqua in tutto il territorio provinciale, ma hanno voluto ribadire con forza che allo stesso tempo intendono proseguire nella gestione autonoma delle proprie risorse. I Comuni cosiddetti "dissidenti" si sono ritrovati a Menfi in occasione di una seduta consiliare aper­ta. Un incontro molto partecipato alla presenza di cittadini, associazioni comunali e provinciali, rappresentanti del cle- ro, sindaci e pure alcuni parlamentari regionali. Un incontro che voleva essere di apertura e chiarimento, ma che forse sancisce ulteriormente la frattura netta tra i Comuni che non hanno consegnato le reti e quelli che invece le hanno cedute. Nel corso della seduta è stato ribadito con chiarezza "la volontà di condividere un percorso unitario con i 43 Comuni dell'Ati per la scelta di un nuovo gestore pubblico che interesserà tutti i Comuni dell'Ambito, tranne quelli che hanno già intrapreso il percorso del riconoscimento dei requisiti legati alla gestione diretta, tra cui quello di Menfi. Il riferimento è all'articolo 147 del decreto legislativo 152/2006 che per i dissidenti resta la stella polare della questione. Volontà e disponibilità a contribuire ed affermare le funzioni e i compiti dell'Ati come titolare delle risorse idriche, ma rispettando le scelte fatte a suo tempo da chi le reti non le ha cedute. "Ci auguriamo l'apertura di una nuova fase propositiva ed operativa fra tutti i 43 Comuni per intraprendere percorsi condivisi e procedure di collaborazione al fine di salvaguardare la gestione pubblica del servizio - dicono Paolo Campo e Gaspare Bonfiglio del comitato civico affidando all'Ati il compito di coordinamento per adottare misure di organizzazione e di integrazione fra la pluralità di soggetti gestori, come previsto dall'art.7 comma 2 dello Statuto dell'Ati di Agrigento". In poche parole, nel momento in cui si chiuderà la fase di Girgenti Acque, i Comuni dissidenti vogliono avere voce in capitolo e fanno leva sulla normativa.

CAMERA DI COMMERCIO Ecco i primi nominati dalle categorie In vista ricorsi? g.s.)

Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, è tutto pronto, o quasi. Ad oltre tre anni da quando si avviò il processo di rinnovamento e accorpamento degli enti camerali, con seguito di polemiche e veleni sulla effettiva rappresentatività in termini di iscritti delle varie associazioni e scontri in tribunale (e non solo) il quadro sembra infatti quasi del tutto definito ma c'è ancora margine per potenziali cause e ricordi. Infatti, al momento le associazioni di categoria hanno designato alla fine 24 componenti su 33 previsti. I nomi ci sono già: Rosario Marchese, Maria Paola Consolini, Gaspare Simeti, Vincenzo Cruciata, Giuseppe Roberto Caruana, Giuseppe Pace, Alfonzo Valenza, Laura Di Bella, Salvatore Sinatra, Saverio Campo, Bongiorno Gregorio, Giorgio Cappello, Giuseppe Ingardia, Massimo Mancuso, Mario Caradonna, Francesco Picarella, Antonio Siracusa, Calogero Sardo, Mario Buscanio, Salvatore Pasqualetto, Giuseppe Gallo, Ignazio La Porta, Antonio Lombardo, Leonardo Giacalone. Però la lista non è completa, dato che mancano due componenti per il settore commercio, uno per industria, tre per artigianato, 2 per servizi alle imprese e uno per settore turismo, che sono "orfani" appunto delle questioni connesse alle associazioni che presentavano numeri di iscritti "pompati". Quello che in molti ritenevano fosse la cosa più naturale da fare era ridistribuire tra le associazioni in regola questi posti liberi. Scelta che invece l'assessore regionale alle Attività produttive, Turano, ha deciso di non fare, sfruttando invece la legge 580 del 1993 che prevede appunto come "in caso di inerzia" da parte delle associazioni il presidente della Regione abbia 20 giorni per provvedere ad individuare lui i nominativi necessari. Un possibile vero e proprio caso di spoill system che, in una situazione che è già di per sé una "polveriera" potrebbe far riaccendere incendi che si speravano ormai sopiti, con nuovi ricorsi al Tar e un prolungarsi, ormai ipertrofico, del commissariamento dell'Ente camerale, una volta "casa" delle imprese e oggi ente mantenuto in vita quasi artificialmente in attesa di individuare una soluzione per le questioni di distribuzione degli incarichi e delle poltrone.
LA SICILIA
NESSUN DISTACCO Tar, ancora un'altra sconfitta per Girgenti Acque. g.s.) Divieto al distacco delle utenze fognarie per i Cittadini morosi di Montevago, il Tar respinge per la seconda volta il ricorso della Girgenti Acque, ma solo perché la vicenda è ormai perenta. Era l'aprile del 2017 quando il Comune visto l'avvio da parte del gestore di procedure di distacco della fognatura per le utenze idriche morose (misura di repressione avviata proprio in quell'anno e che portò ad un gran numero di identici provvedimenti da parte degli enti locali) decise attraverso un'ordinanza di imporre il "divieto assoluto alla società, nella propria qualità di gestore nel servizio idrico dell'ambito territoriale ottimale della provincia di Agrigento, di procedere alla disattivazione dei collegamenti fognari su tutto il territorio di questo Comune, per le utenze in stato di morosità". Un provvedimento contro cui Girgenti Acque si oppose al Tar ottenendo, però, un "niet", dato che il giudice amministrativo ritenne che il ricorso era perento dato che, "dopo il deposito del ricorso, effettuato il 18 luglio 2017, non risultava presentata la domanda di fissazione dell'udienza entro un anno dalla suddetta data". Il gestore aveva quindi tentato di ottenere ragione con un nuovo ricorso che, però, è andato nuovamente a vuoto: "il Collegio - si legge nella sentenza - rileva, che anche tenendo conto del periodo di sospensione feriale dei termini processuali (dall'l agosto al 31 agosto) sia per l'anno 2017 sia per l'anno 2018 - come postulato dall'opponente che però non ha ritenuto di individuare il termine utile di scadenza - il termine annuale risulta comunque scaduto il 18 settembre 2018, mentre l'istanza di fissazione d'udienza risulta depositata soltanto il 26/09/2018". Quindi nuovo ricorso respinto e gestore condannato a pagare anche le spese legali al Comune nella misura di mille euro.
RIBERA Rifiuti in periferia e sulle strade comunali e provinciali RIBERA. I cittadini riberesi non si sono ancora abituati alla nuova raccolta dei rifiuti solidi urbani con la raccolta differenziata fatta direttamente in casa dalle famiglie, nonostante gli sforzi di promozione e divulgazione fatti dalla società "Riberambiente", dall'amministrazione comunale e dagli stessi operatori ecologici. A distanza di oltre tre settimane dall'inizio della nuova metodologia di raccolta, si registra un abbandono indiscriminato di sacchetti di rifiuti nelle periferie del centro abitato e soprattutto sulle strade provinciali e comunali, con uno spettacolo che da' poco decoro alla città. Sono ricomparsi di botto i sacchetti bianchi, ricolmi di immondizia ed abbandonati sulla strada comunale San Leonardo, nei pressi del serbatoio comunale dell'acqua potabile, lungo la strada provinciale che da Ribera porta alla località di Piana Grande e sulle arterie provinciali che vanno verso Seccagrande, verso Cattolica Eraclea e Montallegro. Il fenomeno dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti forse si potrà combattere con la repressione, con delle multe salate e grazie all'aiuto che può venire dal servizio di videosorveglianza in funzione in qualche area periferica urbana. La monoraccolta, se fatta come da programma, secondo l'amministrazione civica, dovrebbe alleggerire gli importi delle bollette.


REALMONTE: Sono stati consegnati nei giorni scorsi e inizieranno entro questa settimana lungo tutto il costone. SCALA DEI TURCHI, AL VIA LAVORI DI CONSOLIDAMENTO REALMONTE. Sono stati consegnati nei giorni scorsi e inizieranno entro questa settimana, i lavori di messa in sicurezza del versante limitrofo la Scala dei Turchi. La realizzazione delle opere, che saranno concluse salvo imprevisti dettati magari da fattori meteo nel corso della primavera, consentirà la completa fruizione della Scala in condizioni di sicurezza. Nelle scorse settimane era stato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in veste di commissario dell'ufficio contro il dissesto idrogeologico nell'sola a preannunciare l'avvio dei lavori. Secondo il sindaco Calogero Zicari "è prevista per fine aprile, in perfetto anticipo sull'apertura della stagione estiva, la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza del litorale. Restituiamo - sottolinea - alla pubblica fruizione, con un ingresso pedonale sicuro, una delle spiagge più suggestive della Sicilia e meta di turisti provenienti da tutto il mondo. Prosegue senza sosta la nostra attività di tutela e valorizzazione del territorio». La Scala dei Turchi il costone di marna bianca è ormai da alcuni anni una delle mete turistiche più rinomate dell'isola e non solo, ma dallo scorso dicembre del 2017 è quasi impossibile accedervi via terra, a causa del cedimento di una zona di costone. Con una ordinanza il Comune di Realmonte, a tutela dell'incolumità pubblica, ha cercato di impedire infatti il transito a causa della caduta di massi. Molti hanno aggirato non solo l'ordinanza, ma anche la rudimentale recinzione eretta. La scorsa estate venne piazzata anche una passerella galleggiante che ha consentito la fruizione del sito, nonostante evidenti limiti estetici. Ora il via alle opere, eseguite dalla Sjles di Policoro in provincia di Matera per un importo di 181 mila euro. Lavori che nel dettaglio prevedono la bonifica del costone roccioso interessato e il distacco delle sue parti instabili; la collocazione di reti paramassi in acciaio; la chiodatura di una rete corticale oltre a un sistema di drenaggio dei filoni idrici presenti. Non resta che attendere la conclusione dei lavori e il ritorno dei turisti in transito senza problemi e senza la necessità di posizionare passerelle, magari efficaci, ma di dubbio gusto. FRANCESCO DI MARE
ACQUA, PULLARA: «UNA SVOLTA EPOCALE PER L'AGRIGENTINO» Il deputato dell'Ars ha commentato il cambiamento nella gestione idrica g.c.) "Una svolta epocale". Così il deputato regionale licatese Carmelo Pullara ha commentato il cambiamento nella gestione delle risorse idriche. "E' di qualche giorno fa - scrive in una nota il parlamentare - il pronunciamento del Tribunale Amministrativo regionale che ha respinto, con un'ordinanza, la richiesta di sospensiva dell'interdittiva antimafia che porta la firma del Prefetto Dario Caputo. Un evento che la dice tutta sulla piega che sta prendendo il capitolo della gestione acqua in Sicilia, questione che ha scaldato, giustamente, gli animi di una platea cospicua di cittadini". Pullara prosegue poi confermando la necessita di un ruolo predominante da parte dello Stato sulla vicenda che ha coinvolto Girgenti Acque e i 43 Comuni dell'agrigentino che hanno compiuto, in questi anni, scelte diverse relativamente all'annoso problema della gestione dell'acqua isolana. "La presenza dello Stato in questa vicenda è oggi più che mai necessaria, in quanto garanzia di trasparenza e correttezza - specifica il capogruppo di Autonomisti e Popolari all'Ars - elementi che Federconsumatori, alcuni gruppi politici e movimenti per l'acqua pubblica hanno da sempre richiesto a Girgenti Acque che, al contrario, ha ripagato cittadini e città con servizi carenti ed eccessivamente onerosi. La gestione delle risorse idriche non può e non deve essere nelle mani esclusive di privati, il territorio, i tempi e le modalità gestionali del passato ci hanno dimostrato il fallimento totale di scelte totalmente privatistiche". Non manca quindi un riferimento a quanti negli anni si sono battuti per ripubblicizzare l'acqua e un occhio di riguardo anche per la salvaguardia dei livelli occupazionali. "Ringrazio tutti coloro che, parti sociali, alcuni gruppi politici e uomini dello Stato che stanno remando nella direzione della pubblicizzazione del servizio. Mi preme purtuttavia evidenziare anche - conclude Carmelo Pullara -la necessità di prestare attenzione a tutti quei lavoratori e padri di famiglia che, in questi anni, hanno lavorato in questo settore e che non possono pagare il dazio di questo cambio di rotta. Ritengo che vadano tutelati in quanto risorse umane già formate".
LA SICILIA
RIGASSlFlCATORE.lntanto il Comune si rivolge al Tar per ottenere l'annullamento del progetto per il gasdotto Respinto il ricorso contro la compatibilità ambientale g.s.) Rigassificatore di Porto Empedocle, il progetto sembra definitivamente archiviato, ma non i ricorsi legali ad esso connessi né, tantomeno, le polemiche. Nei giorni scorsi, ad esempio, il Tribunale amministrativo regionale ha dichiarato perento (che è nel giudizio amministrativo l'equivalente della prescrizione) il ricorso presentato da Legambiente, Arci Sicilia e Cittadinanzattiva contro l'assessorato regionale ai Beni culturali, Parco archeologico della Valle dei Templi e il Comune di Porto Empedocle, per ottenere l'annullamento del decreto del 2008 con "il quale è stato espresso giudizio di compatibilità ambientale positivo con condizioni e prescrizioni in merito al progetto relativo ad un termina di ricezione e rigassificazione di gas naturale liquefatto e relative opere nel comune di Porto Empedocle. Il ricorso, infatti, è stato regolarmente depositato ma non è stata presentata nessuna nuova istanza di fissazione dell'udienza, e quindi tutto è stato, di fatto, prescritto, mantenendo intatto il provvedimento di compatibilità ambientale contestato. Un documento che oggi sembra comunque inutile, dato che Enel Nuove energie ha di fatto da tempo archiviato l'idea di costruire un rigassificatore a Porto Empedocle, avendo consumato un unico tentativo, mesi fa, ovvero quello di ottene- re il riconoscimento di opera strategica, così che fosse lo Stato a investire le risorse oggi necessarie per tenere acceso un impianto inutile, stante le nuove vie attraverso cui il gas arriva nel nostro Paese. Ma non è tutto qui. Perché a ricorrere al Tar è stato di recente anche il Comune di Agrigento, il quale tenta di ottenere lo "stop" del progetto di realizzazione di un gasdotto tra il terminale e la rete metaniera. Progetto che lambisce il territorio del capoluogo e che è già al centro di ricorsi e controricorsi da anni e che il sindaco Firetto, spogliati i panni del primo cittadino di Porto Empedocle, ha voluto portare avanti.
CASTEL TERMINI A giorni la messa in sicurezza della Sp 22 CASTELTERMINI. Partirà a giorni l'intervento di messa in sicurezza della strada provinciale 22 sullo scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Il tratto interessato e quello di Stazione Campofranco -Cozzo Disi - Casteltermini , oggetto in passato di caduta massi. «Prosegue senza sosta il nostro impegno per il miglioramento della viabilità secondaria», commenta il presidente della Regione, in qualità di commissario di governo contro il dissesto Idrogeologico nell'Isola. Ad aggiudicarsi i lavori, per un importo di 412mila euro, la società Antonino Vullo di Favara. Il collegamento viario - interessato da fenomeni di crollo derivanti dallo sgretolamento di un tratto del costone - è rimasto chiuso per quasi tre anni. Ora l'avvio delle opere che prevedono: la sistemazione del complesso roccioso tramite opportuni scavi, con risagomatura di nuovi profili; la realizzazione diterrazzamenti collegati da scarpate con opportune inclinazione; la predisposizione di una trincea di paramassi e il ripristino della barriera di protezione esistente.
LA FESTA FINISCE TRA SILENZI E LACRIME Difficoltà nella gestione dei flussi di visitatori, soprattutto per le navette GIOACCHINO SCHICCHI La lunghissima giornata conclusiva del Mandorlo in Fiore, tra imprecazioni, momenti di gioia, i colori dei "patrimoni Unesco" e le ombre di diversi problemi organizzativi, si conclude nel silenzio di una Valle dei Templi spettrale dove, davanti a migliaia di persone, dopo un breve intervento a microfono delle autorità presenti, il "Tempio d'oro" è stato consegnato silenziosamente alla Bolivia. La cerimonia conclusiva aveva rischiato di saltare, prima di un tavolo in Prefettura, quando c'era addirittura chi avanzava l'ipotesi di fermare tutto e annullare il resto della kermesse. Si è invece deciso di trasformare lo spettacolo conclusivo in un attimo di commemorazione della memoria di Sebastiano Tusa, descritto con poche parole commosse dal sindaco Lillo Firetto e dall'assessore regionale Roberto Lagalla, presente in rappresentanza del Governo regionale. Sorrisi per i vincitori, foto di rito e qualche mugugno della folla, che in alcuni casi era arrivata da lontano per poter assistere alla festa, dovendosi anche procurare, come noto, il ticket di accesso (gratuito l. Nessuno ha però contestato la scelta, considerato il momento di lutto che ha colpito non solo il Governo regionale e la famiglia dell'assessore, ma soprattutto il mondo della cultura e dell'archeologia siciliana. Fino a quel momento la festa per il Mandorlo in fiore era stata come da tradizione, con la sfilata che è passata dalla via Atenea e si è però dilungata come annunciato in piazza Vittorio Emanuele, dove però non si sono esibiti, come invece annunciato, i "Voladores", provocando reazioni di protesta. Le polemiche, comunque, non sono mancate. Se piazza Pirandello si è presentata in uno stato di pulizia discutibile (cosparsa di sabbia usata per assorbire la cera e con specifiche ordinanze di modifica del traffico emesse per questo scopo dal Comune da rappresentare certamente uno dei punti maggiormente critici è stato il sistema dei trasporti. Come noto, infatti, i bus turisti hanno scaricato i passeggeri a Fontanelle, Villaseta e Villaggio Peruzzo e qui, come da programma, avrebbero potuto prendere le navette per raggiungere il centro città eia Valle. A provocare veri e propri momenti di tensione è stato il fatto che, ad esempio, al Villaggio Peruzzo ad un certo punto sarebbero finiti i ticket (i mezzi erano infatti a pagamento l e che, comunque, i punti vendita sarebbero stati sottodimensionati rispetto all'accesso di persone che si sono riversate in quella zona della città. Ci sono state proteste, con i turisti che hanno chiesto di poter salire gratuitamente sui mezzi considerata l'impossibilità di pagare il dovuto, e si sono registrate file e difficoltà. Una situazione che si è ripetuta anche, ad esempio, a Villaseta dove i turisti sono stati "scaricati" per strada e hanno atteso sotto il sole, e in una piazzola di sosta dove non è stata nemmeno state eliminate le erbacce, di poter salire sui bus.

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