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rassegna stampa dall'1 al 2 maggio 2019

Giornale di Sicilia

Provincia di Messina, c'è il commissario
Domenica 30 giugno si va al voto

A seguito della decisione del sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca, di non indire i comizi elettorali per l'elezione del Consiglio metropolitano, l'assessore regionale delle autonomie locali (con decreto n. 168 del 29 aprile), ha nominato Giuseppe Petralia quale commissario ad acta per dare corso, in via sostitutiva, all'indizione delle  elezioni che dovranno eleggere 14 componenti del Consiglio metropolitano. Petralia si è insediato ieri a Palazzo dei Leoni e con decreto ha indetto per domenica 30 giugno i comizi  elettorali, data che era stata stabilita dalla giunta regionale per l'elezione dei presidenti e dei consigli di 6 Liberi consorzi e dei consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina. «Non piegheremo la schiena ad atti di prepotenza che giustificano l'abbandono in cui versano i nostri territori a causa dell'abbandono dello Stato. Abbiamo il diritto di ricevere ciò che ci spetta per ripianare il disavanzo del 2018 e programmare gli investimenti del prossimo triennio»: così, il sindaco di Messina, De Luca, si pronuncia alla vigilia della manifestazione «Sindaci in Marcia» a difesa del territorio, che si svolgerà oggi a Messina. «Con la marcia interromperemo l'assordante silenzio sui finanziamenti statali destinati alle ex province siciliane». «La posizione del M5S contro le ex Province sembra la vera ragione per la quale non sono state ancora accolte le nostre richieste sulle risorse finanziarie sottratte a quegli Enti, con la complicità del passato governo di centrosinistra» dice il presidente della Regione, Nello Musumeci.

Brandara aveva indossato già la fascia tricolore dal 2004 al 2009
Paolo Picone

NARO
Maria Grazia Brandara si è già messa al lavoro: ieri mattina, all'interno della prima sezione elettorale è stata proclamata sindaco di Naro. Con 1447 voti di preferenza ottenuti, l'onorevole Brandara torna a fare «A Sinnaca» della sua città. Brandara aveva indossato già la fascia tricolore dal 2004 al 2009. Dopo una lunga notte di spoglio elettorale la lista «Brandara Sindaco per Naro» ha festeggiato la vittoria in Piazza Garibaldi davanti al proprio comitato allestito per la campagna elettorale delle amministrative. Il neo Sindaco di Naro Maria Grazia Brandara dopo la proclamazione ha dichiarato: «ho voluto con me tutta la mia squadra, da subito inizieremo a lavorare nell'interesse esclusivo di Naro. Vogliamo lanciare un messaggio di pacificazione, i toni della campagna elettorale sono stati mentalmente archiviati. Se c'è concordia le cose grandi crescono, con la discordia invece vanno in rovina». Un segnale di apertura che dovrebbe chiudere le polemiche ed i veleni che si sono registrati in campagna elettorale con i  tre candidati che non si sono risparmiati accuse al vetriolo, reciproche. Ma tutto è finito quando dall'urna è uscito il nuovo sindaco. Probabilmente domani il neo sindaco si insedierà e riceverà le consegne dall'uscente Lillo Cremona. Una sorta di staffetta tra i due: 5 anni fa, infatti, Maria Grazia Brandara aveva sostenuto la sua candidatura ed era stata decisiva nell'elezione a sindaco di Cremona. Oggi le parti si sono invertite ed in Consiglio comunale è stata eletta la figlia, Serena Cremona, indicata durante la campagna elettorale come assessore assieme a Dario Lombardo. Il sindaco Brandara dovrà completare la squadra amministrativa, partendo dalla riconferma dei due designati o possibilmente pensando anche alla loro sostituzione ed alla nomina, in totale di 4 assessori che la collaboreranno nella gestione amministrativa dell'ente. L'onorevole Brandara conosce bene la macchina burocratica ed amministrativa avendo ricoperto numerosi ruoli ed incarichi. Non ultimo quello di commissario del Comune di Licata e capo di gabinetto dell'assessore regionale Mariella Lo Bello quando era alla guida delle Attività produttive nel governo Crocetta. E adesso si metterà a lavoro per la sua Naro. (* PAPI*)

Santa Margherita, Caltabellotta, Alessandria
Entrano a Palazzo i tre nuovi sindaci

Mimmo Gueli è stato l'unico dei tre sindaci che si sono riproposti ad essere rieletto e quindi continuerà a svolgere il suo ruolo di capo dell'amministrazione nel Comune di Santa Elisabetta. L'esponente del Pd succede dunque a se stesso e continuerà, con rinnovato slancio a portare avanti i progetti che ancora non sono stati completati. «Ci apprestiamo ad avviare con grande responsabilità un nuovo mandato  politico-amministrativo per i prossimi 5 anni - ha detto il sindaco rieletto - ricco di appuntamenti e carico di contenuti, grazie al grande consenso che ci ha voluto tributare il nostro paese». Gueli, candidato con il sostegno della lista «Bene comune» ha ottenuto 960 preferenze, mentre la sua lista ha conquistato 1.049 preferenze: pari al 67,68 per cento. Con questi dati è riuscito a battere l'altro candidato alla poltrona di sindaco: Gaetano Catalano che ha ottenuto 606 preferenze. La lista elettorale che lo supportava, «Uniti per Santa Elisabetta » ha avuto, invece, 501 voti. A Caltabellotta Calogero Cattano è il nuovo sindaco: una vittoria non larghissima, ma netta, il neo sindaco Calogero Cattano, bancario in pensione, supportato dalla lista «Tradizione e Futuro », con il 56,37% dei consensi, pari a 1.305 voti, ha battuto l'uscente Paolo Segreto, supportato dalla lista «Liberamente» che si è fermato al 43,63% che equivalgono a 1010 preferenze. Ieri Cattano è stato proclamato eletto ed ha indossato per la prima volta la fascia tricolore. Ad Alessandria della Rocca finalmente riuscirà a varcare il portone d'ingresso del Comune il nuovo sindaco, Giovanna Bubello. Con un anno di distanza dal primo tentativo, la dirigente scolastica indosserà la fascia tricolore  e ridarà al Comune una gestione democraticamente eletta. Lo scorso anno, infatti, Bubello si era candidata a sindaco ma essendo l'unica ha dovuto scontrarsi con lo scoglio della partecipazione al voto, che per convalidare le elezioni, prevedeva che  ai seggi avrebbero dovuto recarsi almeno il 50 per cento più uno degli avanti diritto. Il quorum non era stato raggiunto e Bubello era rimasta al palo. Adesso invece, battendo l'avversario, Giuseppe Guastella, sarà sindaco di Alessandria della Rocca. (* PAPI*)

Dalla Regione
Sicurezza nelle scuole, assegnati 235 milioni

PALERMO
L'edilizia scolastica siciliana potrà beneficiare di 235 milioni di euro per garantire agli studenti aule più sicure ed edifici funzionali alle loro esigenze. Saranno erogate, infatti, nei prossimi giorni le risorse  previste dal Piano triennale. Gli interventi oggetto di finanziamento sono 317 (262 nei Comuni e 55 nelle ex Province). È quanto si legge in una nota della Regione siciliana, che sottolinea che gli Enti locali potranno quindi procedere alla messa a bando dei progetti per realizzare nuove costruzioni e mense; adeguamento sismico degli edifici; manutenzione straordinaria, ristrutturazioni e completamenti strutturali; messa a norma degli impianti e rimozione delle barriere architettoniche. E ancora per l'adeguamento alla normativa antincendio e la realizzazione di palestre e strutture sportive. Le risorse provengono dal ministero dell'Istruzione, dal Po Fers 2014/2020 e dalla Regione. «È questa - evidenzia il presidente Nello Musumeci - la seconda fase di un'iniziativa, già avviata lo scorso anno, su  un tema, l'edilizia scolastica, che rimane tra le priorità del mio Governo in termini di sicurezza, comfort e attrezzature didattiche. Siamo solo all'inizio, perchè serviranno molte altre risorse per mettere a norma l'80 per cento del patrimonio edilizio destinato alle scuole. Il primo passo è stato compiuto». Il finanziamento previsto dal Piano triennale, relativo all'annualità 2018, consentirà di intervenire,  con 220 milioni di euro, per attività di ristrutturazione e messa in sicurezza, su un totale di 88 plessi scolastici, dei quali 19 istituti superiori e 69 scuole dell'infanzia, elementari e medie. Più elevato invece il numero di interventi per adeguamento antincendio (per un totale di 11 milioni di euro) che riguarderanno 223 scuole siciliane, delle quali 187 ricadenti nelle competenze dei Comuni e 36 delle Città Metropolitane e dei Liberi consorzi comunali. Infine, si aggiungono sei interventi (4 milioni di euro) per la realizzazione di palestre e strutture sportive a Falcone e Tusa, nel Messinese Marsala e Salemi, in provincia di Trapani e Lercara Friddi nel Palermitano. «Si conferma - aggiunge l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla - la grande attenzione del Governo regionale verso l'edilizia scolastica».

Il Gazzettino di Sicilia


Ex province Sicilia, Musumeci: "Su risorse sottratte, Roma ci dia una risposta". A rischio investimenti per centinaia di milioni di euro
mercoledì 1 Maggio 2019 ilGaz.it

"La posizione del Movimento 5Stelle contro le Province sembra la vera ragione per la quale non sono state ancora accolte le nostre richieste sulle risorse finanziarie sottratte a quegli Enti, con la complicità del passato governo di centrosinistra". "Venerdì 3 maggio sarà l'ultimo giorno utile perché vengano depositati gli emendamenti alla legge di riordino recentemente varata dal Governo. È quella l'occasione per dare attuazione all'accordo che il Governo regionale ha sottoscritto con Roma". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in merito al prelievo forzoso dello Stato nei confronti delle ex Province dell'Isola. "L'interlocuzione tra il ministero dell'Economia e la Regione Siciliana - continua il governatore - non si è mai interrotta - ne riconosco il merito al vice ministro Garavaglia e al sottosegretario Villani - ma siamo arrivati al limite e non si può più andare oltre. E purtroppo quella che viene rappresentata appare come un'assenza di impulsi politici da parte del Governo centrale. Rivolgo, così, un accorato appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vice presidente Matteo Salvini affinché non si lascino morire enti locali che ad oggi gestiscono servizi fondamentali per le comunità. Nessuno meglio di me sa quanto la corretta e sana gestione di un ente intermedio possa essere un aiuto concreto per centinaia di sindaci e quanto i territori possano trovarne giovamento". «Personalmente - conclude Musumeci - sono disponibile a raggiungere il presidente Conte o il suo vice a qualsiasi ora, perché mentre l'Istat descrive una ripresa economica che stenta, l'assurda decisione del Governo nazionale di penalizzare ancora i bilanci delle Province rischia di cancellare investimenti per centinaia di milioni di euro. E la Sicilia non se lo può permettere. Ma, soprattutto, la Sicilia non lo permetterà".

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