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rassegna stampa dell'8 maggio 2019

La Sicilia

Ecco gli adempimenti per le elezioni dei Liberi Consorzi

Le candidature a Presidente e Consigliere provinciale potranno essere presentate dalle 8 del 9 giugno fino alle 12 del 10 giugno
Dopo avere fissato il calendario degli adempimenti elettorali degli Enti di area vasta, va avanti l'iter del procedimento elettorale che porterà alle elezioni del 30 giugno 2019. Il Commissario straordinario del Libero Consorzio Girolamo Alberto Di Pisa, come stabilito dalle norme regionali, ha inviato ai segretari generali dei 43 comuni che compongono il Libero Consorzio Comunale di Agrigento il decreto n. 538 del Presidente della Regione On. Nello Musumeci di indizione delle elezioni, per la pubblicazione on line nell'albo pretorio comunale. La Segreteria Generale della Presidenza della Regione entro il 16 maggio, invece, curerà, la pubblicazione del decreto del Presidente Musumeci sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il Presidente della Regione Nello Musumeci dovrà emettere un nuovo decreto con il quale vengono indetti i comizi elettorali per l'elezione del Presidente e del Consiglio del Libero Consorzio. Anche questo decreto dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Entro cinque giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ma non oltre il 21 maggio, dovrà essere costituito l'ufficio elettorale composto da tre segretari comunali nominati dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali, di cui uno con la funzione di presidente e da un dirigente di un comune della provincia in qualità di segretario. Entro il trentesimo giorno  antecedente  la  votazione,  l'ufficio  elettorale  formerà l'elenco degli elettori e disporrà la pubblicazione, anche online, negli  albi  pretori dello stesso ente di area vasta e dei comuni che ne fanno parte. Le candidature a Presidente e Consigliere Provinciale potranno essere presentate dalle ore otto del ventunesimo giorno, precisamente il 9 giugno prossimo, fino alle ore dodici del ventesimo giorno antecedente quello della votazione il 10 giugno, anche se festivi, presso l'ufficio elettorale. Il termine finale per la costituzione del seggio elettorale avverrà il 20 giugno, mentre si voterà il 30 giugno dalle 8:00 alle ore 22:00. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle ore 8 del 1° Luglio. Ultimate le operazioni di scrutinio, il seggio elettorale trasmetterà il relativo esito all'ufficio elettorale perla verifica dei dati e la proclamazione degli eletti.

BlogSicilia

Una legge per salvare le ex Province, il 15 la marcia a Palermo, intanto ecco la proposta firmata Figuccia, De Luca e Lo Giudice

L'invito alla manifestazione indetta per il prossimo 15 maggio

Proposizione di norme straordinarie per il raggiungimento degli equilibri di Bilancio 2019/2021 delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi della Regione Siciliana. È il titolo del testo di un ordine del giorno presentato all'Ars dai deputati regionali siciliani Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia e dal Sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca.
Si tratta di un pacchetto di proposte ed un invito ai Sindaci metropolitani, ai Commissari dei Liberi consorzi, ai sindaci e all'ANCI per una mobilitazione generale per salvare le ex Province. Un invito al Governo regionale per l'adozione di misure urgenti per gli enti intermedi e per il blocco delle elezioni già previste per il 30 giugno. Intanto il 14 maggio è prevista la manifestazione dei sindaci a Palermo.
Questa mattina, in conferenza stampa, i deputati regionali siciliani Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia e dal Sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, hanno presentato l'ordine del Giorno depositato all'ARS. Sul piano tecnico, la proposta avanzata dai tre è quella di una serie di interventi urgenti che evitino il dissesto delle ex Province, "un dissesto - ha detto De Luca - che non servirebbe a nessuno perché il creditore principale è lo Stato e perché di fatto renderebbe impossibile utilizzare le risorse già disponibili, per centinaia di milioni, che sono adesso bloccate dall'assenza dei bilanci". Questi interventi prevedono - la possibilità di approvare i bilanci 2018 (e per la città metropolitana di Catania, anche 2017) in deroga alle norme di contabilità pubblica anche in deficit;
Il testo prevede l'utilizzo degli avanzi vincolati e liberi per il mantenimento dell'equilibrio finanziario e, in attesa dell'approvazione dei bilanci, di poter comunque avviare l'utilizzo dei fondi provenienti da altri Enti (UE, Stato, Regione) per la realizzazione di investimenti su strutture e progetti. Secondo i tre politici intervevuti in conferenza stama, inoltre, si potrebbero utilizzare le risorse comunitarie del Fondo di Sviluppo e Coesione per 350 milioni nel triennio 2019-2021 a favore delle ex Province. Si tratta di fondi per un totale di 2,3 miliardi di euro, di cui la Regione Siciliana fino ad ora ha impegnato solo 500 milioni o le entrate da alienazioni senza alcun vincoli. Da parte di De Luca, Figuccia e Lo Giudice, viene poi l'invito al Governo regionale a rinviare le elezioni già fissate per il prossimo 30 giugno. "Non ha senso votare per degli Enti di cui diciamo di essere al capezzale - ha detto Lo Giudice - e indire queste elezioni senza occuparsi dei problemi che le ex Province stanno attraversando suona davvero beffardo".
Infine, un attacco è stato rivolto all'ANCI, colpevole, secondo De Luca "di un torpore oppiaceo da cui ha bisogno di disintossicarsi". Il Sindaco metropolitano di Messina ha sottolineato di avere "più volte partecipato a riunioni e incontri che sembravano più sedute spiritiche che momenti di impegno, a cui seguivano comunicati stampa vuoti e rituali". Anche per questo, dai tre viene un invito ai Sindaci metropolitani, ai Sindaci e ai Commissari dei Liberi consorzi a partecipare alla manifestazione già indetta per il prossimo 15 maggio "giornata in cui dovremmo celebrare l'Autonomia della Sicilia, ma che in realtà per la nostra Regione e soprattutto per le ex Province non sembra porti molto da celebrare se non quella che sembra vera e propria stupidaggine di chi ha risorse e strumenti ma non sa utilizzarli".

SiciliaTv

"Giovani sentinelle della legalità", l'iniziativa della Fondazione "Antonino Caponnetto" ad Agrigento


L'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ospiterà, dopodomani giovedì 9 maggio, alle 9.30, l'iniziativa "Giovani sentinelle della legalità". L'ex Provincia, infatti, ha aderito al  progetto nazionale, giunto ormai alla sua decima edizione, promosso dalla Fondazione "Antonino Caponnetto".
Il progetto ha l'obiettivo di  promuovere il protagonismo giovanile per la diffusione della cultura, della legalità e della cittadinanza attiva, con l'intento di costruire un tessuto civile robusto e solido, una coscienza civile radicata, una tavola di valori condivisa per contrastare efficacemente la cultura mafiosa e riaffermare, così, la centralità della Legge quale strumento di garanzia per ciascun cittadino e condizione per l'esercizio della democrazia e della libertà.
Agli studenti coinvolti viene chiesto di occuparsi di un particolare tema di grande interesse e dopo averlo studiato e approfondito di confrontarsi e discuterne con quanti hanno la responsabilità della "cosa pubblica".


Giornale di Siclia

Nuova emergenza per 13 Comuni dell'Agrigentino
Sciacca, la discarica è sold out E l'assessore manda gli ispettori
Smaltiti rifiuti dalla Calabria: per Pierobon gestione poco chiara

La discarica di Sciacca è satura. Riempita anche da rifiuti provenienti dalla Calabria. E ora 13 Comuni agrigentini non sanno più dove spedire la loro immondizia. È una nuova emergenza quella che si è appena aperta, al punto da spingere l'assessore Alberto Pierobon a inviare gli ispettori per verificare la gestione dell'impianto. L'emergenza in realtà è scoppiata già da alcuni giorni. Ieri i sindaci del comprensorio e la società pubblica che amministra la discarica, la Sogeir, sono stati convocati dal dirigente dell'assessorato regionale ai Rifiuti, Salvo Cocina. E nel corso della riunione sono venuti al pettine i nodi. Qualche mese fa gli amministratori hanno accettato di smaltire nel loro impianto i fanghi provenienti dalla Calabria: ciò ovviamente ha garantito un compenso che, sempre secondo gli amministratori, ha permesso di finanziare le attività dell'impianto fino a oggi. Altrimenti ci sarebbe tata anche una emergenza finanziaria visto che, hanno riferito gli amministratori della Sogeir, i Comuni non ve rsano i tributi dovuti per lo smaltimento dei rifiuti e tutto il sistema sta andando in tilt. Il problema ora è che lo spazio nell'impianto si è esaurito: «È successo non solo per i rifiuti arrivati dalla Calabria - precisa Cocina - ma anche perché l'impianto non riesce a pressare plastica e legno, che quindi occupano più spazio del dovuto e fanno raggiungere velocemente il limite di abbancamento ». Ciò ha provocato una reazione a catena perché anche gli impianti collegati alla discarica, quelli che servono a smaltire la differenziata, non hanno più trovato sfogo per i loro scarti: l'impianto di compostaggio non ha dove scaricare i residui e ciò ha rallentato anche la raccolta dell'umido». Di fronte a tutto ciò l'assessorato diretto da Pierobon sta mettendo a punto tre azioni a breve, medio e lungo termine. Quella a lungo termine passa dalla realizzazione di un nuovo impianto collegato al principale, appena finanziato. Ma ci vorranno almeno due anni.  Nel medio periodo si passerà all'ampliamento della discarica, un po' come avviene regolarmente a Bellolampo, in modo da poter creare altri 100 mila metri cubi di  spazio. Nel brevissimo periodo il sindaco di Sciacca, su input della Regione, dovrà invece emanare una ordinanza urgente che permetterà alla discarica di ricevere  subito in via eccezionale almeno 14 mila tonnellate di immondizia, fronteggiando così gli imminenti problemi estivi. Ma sullo sfondo si intravede già un'altra emergenza. Nel vertice di ieri è emerso che la falda acquifera vicina alla discarica risulta inquinata. La Regione ha subito disposto nuove verifiche da parte dell'Arpa: «Attendiamo i risultati per domani - ha detto Cocina - ma il rischio è quello di dover fermare l'impianto se verrà confermato l'inquinamento. Per fortuna non si parla di percolato ma di un elevato grado di salinità dell'acqua, forse provocato dal mare. Stiamo monitorando la situazione e siamo pronti a intervenire per assicurare che il servizio non si blocchi».
Gia. Pi.

APPELLO DEL SINDACATO
Ex province, la Uil: risposte ai lavoratori
«Con il massimo rispetto per numerosi sindaci siciliani, sinceramente preoccupati per il futuro delle ex Province, ci sono iniziative che appaiono solo strumentali alla campagna elettorale. Il sindacato non può delegare ad altri la tutela dei lavoratori, per questo chiediamo una urgente convocazione al governo regionale, in particolare all'assessore Armao». La richiesta arriva da Claudio Barone ed Enzo Tango della Uil e Uil Fpl Sicilia. «Governo nazionale e regionale devono dare garanzie sulle risorse da destinare agli stipendi dei dipendenti. La Uil non è interessata ai poltronifici elettorali». 

Giro di vite contro le discariche
Le telecamere sistemate lungo la strada che collega Favara ad Aragona hanno permesso di sorprendere venti trasgressori. Sanzioni di 600 euro

Azione di contrasto al fenomeno degli abbandoni indiscriminati di rifiuti sulle strade di competenza del Libero consorzio comunale. La Polizia provinciale del nucleo ambientale di Agrigento ha dichiarato guerra agli incivili. Nel corso di mirati controlli contro l'abbandono di rifiuti gli agenti hanno predisposto un servizio di videosorveglianza del territorio. Le telecamere, piazzate nella zona della piazzola di sosta sulla strada provinciale 3 che collega Favara ad Araogna, diventata in poco tempo una vera e propria discarica abusiva, sono riuscite a pizzicare ben 20 trasgressori intenti a buttare rifiuti ai bordi della strada. Tutti sono stati multati con sanzioni singole da 600 euro. La zona era stata appena pulita dalla ditta che ha in gestione il servizio. Il Gruppo Risanamento Ambientale, su input dell'amministrazione comunale e della Pro Loco Castello per consentire la bonifica della strada, in particolare nell'ultimo tratto che conduce a Favara, ha incaricato prontamente l'impresa che gestisce l'appalto per la rimozione dei rifiuti sulle strade provinciali pur essendo impegnata la stessa in bonifiche di strade di altri comparti. Ripristinato, dunque, il decoro all'ingresso di Favara. Per evitare ulteriori abbandoni dei rifiuti nei tratti bonificati, gli stessi sono stati recintati con paletti di ferro e rete metallica, come già avvenuto in altre strade provinciali in cui purtroppo quotidianamente vengono abbandonati notevoli quantitativi di rifiuti ad opera di cittadini evidentemente poco attenti alla salubrità dell'ambiente e al decoro dei luoghi. La Polizia provinciale aveva elevato 12 sanzioni amministrative dell'importo di 600 euro ciascuna ad altrettanti cittadini che avevano abbandonato rifiuti nella zona Asi, dove si era creata una vera e propria discarica. I controlli erano stati eseguiti utilizzando personale in borghese e auto civetta. Controlli sulla provinciale 1 in contrada Borsellino, dove si è proceduto ad ispezionare alcuni campioni di rifiuti abbandonati lungo la strada per risalire all'identità dei responsabili. Due i verbali elevati dagli agenti, che, pur con notevoli difficoltà legate alle carenze di organico, hanno eseguito oltre cinquanta controlli, con appostamenti anche di dodici ore consecutive, sempre in borghese e con auto civetta, per cogliere sul fatto gli irresponsabili che da mesi depositano rifiuti lungo le strade interne. Ma nonostante ciò gli incivili non si sono fermati. Le operazioni di bonifica, peraltro, costringono il Libero consorzio ad impegnare somme di una certa consistenza, pur nelle ormai note ristrettezze economiche in cui versano da molti anni tutte le ex Province. Nelle scorse settimane è stata avviata una nuova bonifica delle strade provinciali da parte del Settore Ambiente del Libero consorzio comunale di Agrigento. Si tratta di un'azione compresa nelle competenze sulla tutela ambientale dell'ex Provincia che porterà gradualmente alla rimozione di ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi (amianto in particolare), ma anche di quelli solidi urbani abbandonati lungo i tracciati e sul territorio provinciale. I primi interventi sono già in corso e dopo un'attenta ricognizione sul territorio da parte dei tecnici del Libero consorzio e gli operatori dell'impresa «Sbalanca», aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti da strade e territori di competenza del Libero consorzio. La durata dell'appalto è di un anno, e per queste azioni è stata stanziata la somma di 85.500 euro, leggermente più alta rispetto agli scorsi anni. È stata inoltre effettuata la richiesta di dissequestro delle discariche abusive alle Procure competenti per territorio che avevano emesso i relativi provvedimenti di sequestro su segnalazioni delle varie forze dell'ordine (compresa la Polizia provinciale) e dei cantonieri del Libero consorzio. Gli interventi riguarderanno tutti i comparti in cui è suddivisa la viabilità provinciale. Tolleranza zero, dunque nei confronti di chi sporca e deturpa l'ambiente senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze. (* PAPI*)

LIBERO CONSORZIO
Elezioni del 30 giugno, il decreto ai Comuni
Dopo avere fissato il calendario degli adempimenti elettorali degli Enti di area vasta, va avanti l'iter del procedimento che porterà alle elezioni del 30 giugno. Il commissario straordinario del Libero consorzio, Girolamo Alberto Di Pisa, ha inviato ai segretari generali dei 43 comuni agrigentini il decreto del  presidente della Regione, Nello Musumeci di indizione delle elezioni, per la pubblicazione on line nell'albo pretorio comunale. Entro il 16 maggio, invece, è prevista la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione. (* PAPI*)

Nuovi corsi di laurea
Consorzio universitario, diffide per i soci morosi
Si è insediato il nuovo consiglio. Mangiacavallo in corsa per la presidenza

È tornato a riunirsi ieri pomeriggio il Consiglio d'amministrazione del Consorzio universitario «Empedocle». In attesa che la Regione, nella fattispecie l'assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla, provveda alla nomina del presidente, su convocazione  del vice presidente, Giovanni Di Maida (indicato dal socio di maggioranza cioè il Comune di Agrigento), il Cda si è riunito per discutere dello stato attuale delle diffide nei confronti dei soci morosi e sulle iniziative da intraprendere e sulla richiesta del Polo territoriale in merito all'ospitalità dei docenti. E poi la modifica al regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi. A seguito delle modifiche statutarie del Consorzio «Empedocle», che hanno ridisegnato la nuova governance prevedendo la riduzione da cinque a tre dei componenti del  consiglio d'amministrazione, sonostati nominati: Giovanni Di Maida, quale vice presidente in rappresentanza dei soci ed Enrico Napoli, in rappresentanza dell'Università di Palermo. Per quanto riguarda la presidenza del Cua, da indiscrezioni sembra che il riberese Nenè Mangiacavallo, già deputato nazionale e sottosegretario, possa ricoprire questa importante carica. La nomina gli dovrebbe essere conferita dalla Regione, direttamente dall'assessore Roberto Lagalla. Bisognerà attendere però ancora qualche altro giorno perché le nuove misure statutarie, come il cambio del nome intitolato ad Empedocle e la modifica delle indicazioni dei componenti del consiglio di amministrazione, che danno più peso a Regione e Università, debbano essere recepite a Palermo. Una «garanzia» per Palermo, che avendo potere sulla struttura di comando e copertura delle risorse, ha deciso di riaprire tre corsi di laurea per l'anno accademico 2019/2020. L'Università di Agrigento potrà ripartire dunque con la rinnovata partnership dell'ateneo di Palermo. I nuovi corsi di laurea con sede ad Agrigento saranno quelli di Architettura e Ambiente Costruito, Economia e Amministrazione Aziendale e Scienze dell'Educazione, che insieme al corso già attivo in Servizio Sociale, costituiranno la nuova offerta. Intanto inizia la fattiva collaborazione tra il Consorzio universitario di Agrigento e la Libera Università Maria Santissima Assunta «Lumsa»: avviato un corso intensivo di formazione volto all'ottenimento della Qualifica di Educatore professionale socio-pedagogico. (* PAPI*)

AGRIGENTONOTIZIE
Notizie ELEZIONI PROVINCIALI, VIA ALLA MACCHINA BUROCRATICA E ORGANIZZATIVA Fissati da parte della Regione tutti gli adempimenti da realizzare per consentire le consultazioni del prossimo 30 giugno Redazione Anche se la politica non sembra ancora essersi accorta dell'approssimarsi della data del voto, va avanti l'iter del procedimento elettorale che porterà alle elezioni del 30 giugno 2019 per il rinnovo degli organi politici all'interno delle ex Province. Il commissario straordinario del Libero consorzio di Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, ha inviato ai segretari generali dei 43 comuni della provincia il decreto 538 del presidente della Regione Nello Musumeci di indizione delle elezioni, per la pubblicazione on line nell'albo pretorio comunale. La segreteria generale della presidenza della Regione entro il 16 maggio, invece, curerà, la pubblicazione del decreto del presidente Musumeci sulla gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Il presidente della Regione Nello Musumeci dovrà emettere un nuovo decreto con il quale vengono indetti i comizi elettorali per l'elezione del presidente e del Consiglio del Libero consorzio. Anche questo decreto dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Entro cinque giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ma non oltre il 21 maggio, dovrà essere costituito l'ufficio elettorale composto da tre segretari comunali nominati dall'assessore regionale alle autonomie locali, di cui uno con la funzione di presidente e da un dirigente di un comune della provincia in qualità di segretario. Entro il trentesimo giorno antecedente la votazione, l'ufficio elettorale formerà l'elenco degli elettori e disporrà la pubblicazione, anche online, negli albi pretori dello stesso ente di area vasta e dei comuni che ne fanno parte. Le candidature a presidente e consigliere Provinciale potranno essere presentate dalle ore otto del ventunesimo giorno, precisamente il 09/06/2019, fino alle ore dodici del ventesimo giorno antecedente quello della votazione il 10/06/2019, anche se festivi, presso l'ufficio elettorale. Il termine finale per la costituzione del seggio elettorale avverrà il 20 giugno, mentre si voterà il 30 giugno dalle 8:00 alle ore 22:00. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle ore 8:00 del 1° Luglio. Ultimate le operazioni di scrutinio, il seggio elettorale trasmetterà il relativo esito all'ufficio elettorale perla verifica dei dati e la proclamazione degli eletti.

AGRIGENTOOGGI
CONSORZIO UNIVERSITARIO, DIFFIDE PER I SOCI MOROSI
- È tornato a riunirsi ieri pomeriggio il Consiglio d'amministrazione del Consorzio universitario «Empedocle». In attesa che la Regione, nella fattispecie l'assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla, provveda alla nomina del presidente, su convocazione del vice presidente, Giovanni Di Maida (indicato dal socio di maggioranza cioè il Comune di Agrigento), il Cda si è riunito per discutere dello stato attuale delle diffide nei confronti dei soci morosi e sulle iniziative da intraprendere e sulla richiesta del Polo territoriale in merito all'ospitalità dei docenti. E poi la modifica al regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi. A seguito delle modifiche statutarie del Consorzio «Empedocle», che hanno ridisegnato la nuova governance prevedendo la riduzione da cinque a tre dei componenti del consiglio d'amministrazione, sono stati nominati: Giovanni Di Maida, quale vice presidente in rappresentanza dei soci ed Enrico Napoli, in rappresentanza dell'Università di Palermo. Per quanto riguarda la presidenza del Cua, da indiscrezioni sembra che il riberese Nenè Mangiacavallo, già deputato nazionale e sottosegretario, possa ricoprire questa importante carica. La nomina gli dovrebbe essere conferita dalla Regione, direttamente dall'assessore Roberto Lagalla. Bisognerà attendere però ancora qualche altro giorno perché le nuove misure statutarie, come il cambio del nome intitolato ad Empedocle e la modifica delle indicazioni dei componenti del consiglio di amministrazione, che danno più peso a Regione e Università, debbano essere recepite a Palermo. Una «garanzia» per Palermo, che avendo potere sulla struttura di comando e copertura delle risorse, ha deciso di riaprire tre corsi di laurea per l'anno accademico 2019/2020. L'Università di Agrigento potrà ripartire dunque con la rinnovata partnership dell'ateneo di Palermo. I nuovi corsi di laurea con sede ad Agrigento saranno quelli di Architettura e Ambiente Costruito, Economia e Amministrazione Aziendale e Scienze dell'Educazione, che insieme al corso già attivo in Servizio Sociale, costituiranno la nuova offerta. Intanto inizia la fattiva collaborazione tra il Consorzio universitario di Agrigento e la Libera Università Maria Santissima Assunta «Lumsa»: avviato un corso intensivo di formazione volto all'ottenimento della Qualifica di Educatore professionale socio-pedagogico.

SICILIA24H
SICILIA, LE PROVINCE AGGRAPPATE AL FSC

Infuocata conferenza di Cateno De Luca insieme a Figuccia e Lo Giudice: "Musumeci accolga la proposta di utilizzo del Fondo di sviluppo e coesione per salvare le Province siciliane". Lo scorso primo maggio, Cateno De Luca, presidente della Provincia di Messina, ha consegnato la "fascia azzurra" della carica al prefetto di Messina, a conclusione di una manifestazione di protesta a cui hanno partecipato 73 Comuni della provincia Peloritana. De Luca inoltre guerreggia per il rinvio delle elezioni indirette alle Province in calendario domenica 30 giugno, ed ha annunciato una seconda manifestazione dei sindaci a Palermo mercoledì 15 maggio. Ancora Cateno De Luca lo scorso febbraio ha letteralmente chiuso la Provincia di Messina, costringendo i circa 800 dipendenti a ferie forzate. Adesso De Luca, in conferenza insieme ai deputati regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice, lancia un appello alla Presidenza della Regione affinchè, come proposto dal governo Conte, acconsenta all'utilizzo delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per salvare le ex Province siciliane dal dissesto finanziario. Il sindaco di Messina non ha usato mezzi termini, e le sue parole sono state: "Mi sono rotte le scatole di quattro mesi di tavoli e sedute che non hanno portato a una soluzione. Oggi lo Stato ci dice: 'Non ti do un euro ma, se vuoi, prendiamo i fondi che ti ho dato sotto una delle tante formule, nel caso come Fsc, il Fondo di sviluppo e coesione, e, dato che li hai nel cassetto, ti consento di prenderli per salvare le Province'. Il governo siciliano, però, fa il nobile in decadenza dicendo: Queste risorse non si toccano perché servono per fare investimenti. La Presidenza della Regione sta facendo una battaglia di principio e oggi è il territorio che si rivolta. Il palazzo deve capire che è necessario bere l'amaro calice dell'utilizzo del Fondo di sviluppo e coesione anche se questo vuol dire riconoscere quanto siamo stati cretini e imbecilli a non adeguarci alla normativa nazionale. Questo ci fa male, ma per una questione di principio non possiamo non salvare il sistema degli enti locali. Peraltro, le risorse del Fondo al momento non possono essere impiegate dato che i progetti non sono cantierabili. Sfido chiunque, compreso l'assessore all'Economia Armao, a dirmi che è una soluzione tecnicamente impraticabile. E' solo una questione politica, e, visto che è una questione politica, mi rivolgo al mio presidente della Regione perché risolva la questione" - conclude Cateno De Luca. Dunque, i colleghi deputati Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice hanno presentato all'Assemblea Regionale un ordine del giorno per impegnare il governo regionale ad accogliere la proposta di soluzione del dissesto finanziario lanciata da Cateno De Luca e, inoltre, a rinviare le elezioni del 30 giugno. E in proposito ancora De Luca, insieme a Figuccia, ribadisce: "A che serve al territorio una politica che pensa alle elezioni e non a risolvere i problemi? La politica non si può ridurre a fare nomine mettendo qualche consigliere comunale in un'elezione di secondo livello. Ma votiamo per fare cosa?".


LA SICILIA
MENFI Ladri in azione all'istituto tecnico "Don Michele Arena". a.r.) I ladri hanno rubato vari materiali in una scuola agrigentina. Preso di mira l'Istituto tecnico commerciale "Don Michele Arena nel centro abitato di Menfi. Il danneggiamento con furto, è state compiuto durante le ore notturne. I responsabili dopo avere rotto una finestra, nel retro dell'edificio scolastico, sono riusciti facilmente ad accedere nei locali. Dopodiché hanno 'visitato' le stanze della segreteria, e alcune aule. Si sono portati via un computer portatile, e vari prodotti scolastici. Conclusa l'incursione si sono allontanati velocemente, facendo perdere le proprie tracce. Nessuno si è accorto del passaggio dei malviventi. A fare l'amara scoperta, l'indomani mattina, sono stati i collaboratori scolastici all'orario di apertura della scuola. Immediatamente sono stati avvertiti i vertici dell'istituto. Tutti insieme hanno verificato cosa mancasse, ma la scuola è rimasta regolarmente aperta e i ragazzi hanno fatto regolarmente lezione. La segnalazione del furto è stata data al centralino del 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Menfi, i quali dopo un sopralluogo, hanno raccolto i racconti del personale scolastico e la denuncia, e subito hanno avviato le indagini. Una prima relazione è stata inviata alla Procura di Sciacca. Aperto un fascicolo a carico di ignoti.

LIBERO CONSORZIO Si scelgono i revisori dei conti E' scaduto lunedì il termine per presentare la candidatura per l'incarico di componente del Collegio dei Revisori dei Conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, per il triennio 2019/2022. La scelta dei componenti del Collegio dei Revisori sarà effettuata pubblicamente, alla presenza del segretario generale, mediante l'estrazione tra i candidati che avranno presentato regolare domanda entro il termine fissato e che risulteranno in possesso dei requisiti richiesti. Il collegio dei revisori è uno degli organismi obbligatori per il funzionamento dell'Ente. Esprime il parere sul bilancio di previsione e su numerosi atti dell'Amministrazione. Il nuovo Collegio svolgerà il proprio mandato per un periodo di tre anni. Gli aspiranti revisori devono possedere i seguenti requisiti: Iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Avere svolto almeno due incarichi di revisori dei conti presso Enti Locali, ciascuno per la durata di tre anni. Aver conseguito nell'anno precedente, almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali. L'incarico di presidente sarà affidato al revisore che ha avuto il maggior numero di incarichi di revisione presso enti locali e, a parità di incarichi, tali funzioni sono assunte da colui che le ha esercitate nell'ente di maggiore dimensione demografica. Ciascun revisore non può ricoprire più di otto incarichi.

AVVIATO L'ITER Elezioni provinciali tra un mese le candidature. g.s.) La politica sembra non essersene ancora accorta, o almeno, potrebbe non volerlo dare a vedere, ma le elezioni per la ricostituzione degli organi politici delle ex Province regionali sono davvero dietro l'angolo. Sindaci e consiglieri comunali, infatti, saranno chiamati a decidere il prossimo 30 giugno 2019; salvo - oggi improbabili - rinvii. Sì perché come abbiamo spiegato non si tratterà di elezioni dirette, ma di elezioni di secondo livello, aperte appunto ai soli amministratori e consiglieri (ma non agli assessori) che esprimeranno un voto che verrà poi calcolato con un sistema molto particolare di ponderazione che, comunque, andrà a premiare quasi unicamente i grandi centri, che, da soli, potrebbero decidere chi eleggere. Questo, ovviamente, a patto che i sindaci abbiano una maggioranza solida in Consiglio comunale, fatto che non sembra proprio sia così ricorrente in provincia. Tornando agli impegni burocratici, il commissario straordinario del Libero consorzio di Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, ha inviato ai segretari generali dei 43 comuni della provincia il decreto 538 del presidente della Regione Nello Musumeci di indizione delle elezioni, per la pubblicazione online nell'albo pretorio comunale. La segreteria generale della presidenza della Regione entro il 16 maggio, invece, curerà, la pubblicazione del decreto del presidente Musumeci sulla gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Sempre il governatore dovrà poi emettere un nuovo decreto con il quale verranno indetti i comizi elettorali per l'elezione del presidente e del Consiglio dei Libero consorzio. Entro cinque giorni dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale, ma non oltre il 21 maggio, dovrà essere costituito l'ufficio elettorale composto da tre segretari comunali nominati dall'assessore regionale alle autonomie locali, di cui uno con la funzione di presidente e da un dirigente di un comune della provincia in qualità di segretario. Entro il trentesimo giorno antecedente la votazione, l'ufficio elettorale formerà l'elenco degli elettori e disporrà la pubblicazione, anche online, negli albi pretori dello stesso ente di area vasta e dei comuni che ne fanno parte. Le candidature a presidente e consigliere Provinciale potranno essere presentate dalle ore otto del ventunesimo giorno, precisamente il 09/06/2019, fino alle ore dodici del ventesimo giorno antecedente quello della votazione il 10/06/2019, anche se festivi, presso l'ufficio elettorale. Esclusi sono i sindaci in scadenza di mandato, come ad esempio quello di Agrigento, Lillo Firetto. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle 8 dello luglio. Ma su chi sarà il candidato o chi saranno i candidati, ancora oggi, il mistero è impenetrabile.
LUCCA SICULA / BURGIO/ VILLAFRANCA SICULA / CALAMONACI Costituita la società per la raccolta dei rifiuti LUCCA SICULA. e.m.) E' stata costituita lunedì con una riunione al palazzo comunale la società "Alto Verdura Ambientale Consortile" che si occuperà da subito della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Davanti al notaio D'Agostino di Palermo hanno sottoscritto l'atto di costituzione i sindaci Salvatore Dazzo di Lucca Sicula, Pino Spinelli di Calamonaci, Mimmo Balsamo di Villafranca Sicula e Francesco Matinella di Burgio i cui centri fanno parte dell'Unione dei Comuni Alto Verdura-Gebbia. Amministratore unico della società sarà Pasquale Amato, in passato sindaco di Palma di Montechiaro. "Gli utenti dovrebbero cominciare a risparmiare sui costi delle bollette a partire dal prossimo anno - ci dice il primo cittadino di Lucca Sicula Dazzo - perché acquisteremo forse con un mutuo autocompattatori e gaso Ioni, risparmiando parecchio sulle odierne spese di noleggio dei mezzi di ditte private". I quattro comuni, che hanno superato da tempo il 65 per cento nella differenziata, contano di attivare il servizio di raccolta dei rifiuti al più presto.

DECORO URBANO. Dura denuncia del Consorzio turistico Valle dei Templi IMPENSABILE PUNTARE SUL TURISMO Il presidente Emanuele Farruggia:" Da noi mancano le basi del vivere civile". "Ma come fate a vivere ad Agrigento?" . È questa la domanda che spesso gli operatori turistici della nostra città si trovano a ricevere dai visitatori. A denunciarlo è il Consorzio turistico Valle dei Templi di Agrigento, che attraverso il presidente Emanuele Farruggia ha stigmatizzato la grave situazione in cui versa la città sotto il profilo del decoro urbano. Una situazione che è sotto gli occhi di tutti, a partire dai turisti che appunto, dice nella nota il Consorzio, non fanno ormai mistero del loro malcontento. "Frasi come ma come fate a vivere così?' oppure dovreste protestare ogni giorno sono le più comuni tra quelle pronunciate da chi arriva ad Agrigento - spiegano dal Consorzio -. E si fa davvero fatica ad imbastire una legittima difesa d'ufficio. La verità è che questi nostri ospiti hanno ragione e dovremmo essere noi stessi a chiederci 'come facciamo a vivere così?'. "La stagione turistica - continuano - è già iniziata, ma lo spettacolo che si offre agli ormai tanti visitatori che raggiungono la città, ha dell'inverosimile: rifiuti, erbacce ed incuria dominano la scena in ogni quartiere provocando indignazione da parte di tutti, compresi i residenti". E' del resto "impensabile puntare sul turi smo" dice Farruggia, se mancano "le basi del vivere civile". Il consorzio quindi chiede di "riprendere coscienza della situazione ed agire per ridare dignità alla città" e se da un lato ammette che larga responsabilità è da attribuire agli incivili che "sporcano in modo infame" la città, dall'altro evidenzia come sia necessario "pensare ad un servizio di pulizia molto più efficiente. È necessario che i rifiuti dalle strade vengano rimossi giornalmente e lo spazzamento sia quotidiano in ogni parte della città. Analogamente - continuano - è inconcepibile che le erbacce regnino incontrastate praticamente ovunque, incluso il centro cittadino. Il solo fatto di dovere denunciare queste situazioni e di dover rivendicare quello che è la normalità in qualsiasi altra parte d'Italia, è di per se mortificante. È necessario un significativo cambio di passo". Una situazione che potrebbe mutare con l'avvio dei servizi di diserbo e spazzamento meccanizzato che però probabilmente, data la stagione avanzata, non basteranno per evitare una magra figura per la città agli occhi dei visitatori. "Lo scenario delineato - afferma infine Emanuele Farruggia - non è certamente edificante. Ma non basta denunciare, anche se è importante, serve un'azione propositiva. Ed allora, facciamo appello agli enti, agli organismi e alle istituzioni competenti affinché promuovano un momento proficuo di confronto, necessario ad individuare un piano organico di intervento che restituisca ordine e decoro alla nostra città, ingredienti utili a trasformare in appeal positivo l'attuale, dannoso, biglietto da visita. Noi - conclude Farruggia - siamo pronti a dare il nostro fattivo contributo".

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