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rassegna stampa del 18 luglio 2019

Askanews

Province, De Pascale: basta esitare, ripartiamo con revisione riforma
Domani a Roma il confronto sul futuro delle Province
Roma, 17 lug. (askanews) - Se si raffronta l'unico risparmio della Legge 56/14 accertato, i 52 milioni di cancellazione dell'indennità degli organi politici, con l'aumento di 36 milioni dei soli costi del personale transitato nelle Regioni e nei ministeri - oltre 12.000 ex dipendenti provinciali, il risparmio della riforma delle Province arriva ad un totale di non più di 16 milioni. Lo 0,001 della spesa pubblica: 26 centesimi annui a cittadino.
"A fronte di questo risparmio, alle Province sono stati tagliati oltre 3 miliardi di risorse per i servizi essenziali ai cittadini che hanno di fatto bloccato per cinque anni la manutenzione ordinaria (-43% della spesa corrente dal 2013 al 2018) e la capacità di investimento delle Province su servizi essenziali (-71%di risorse per gli investimenti dal 2013 al 2018) a partire dai 130 mila chilometri di strade e dalle oltre 7.400 scuole secondarie superiori in gestione. E il pregiudizio sulle Province continua a pesare: negli ultimi provvedimenti per la crescita, le scuole secondarie superiori sono state escluse dai finanziamenti per l'efficientamento energetico, e non un euro è stato stanziato per aprire i cantieri, per cui abbiamo già progetti pronti, per mettere in sicurezza strade, ponti e gallerie".
Lo dichiara il Presidente dell'UPI Michele de Pascale, anticipando alcuni dei temi su cui domani, giovedì 18 luglio, si confronteranno Governo, Parlamento, rappresentanti delle forze economiche e sociali, nell'incontro "Le Province oggi e domani: semplificare il Paese, migliorare i servizi, presidiare il territorio" (ore 10,30 - 13,30 Società Dante Alighieri, Sala del Primaticcio, Piazza Firenze 21).

Giornale di Sicilia

Polo decentrato dell'ateneo palermitano
Nuovi corsi universitari pronti
Le iscrizioni dal primo agosto
La nuova offerta formativa comprende Architettura, Economia e Amministrazione Aziendale e anche Scienze dell'Educazione
L'Università di Agrigento, tanto cara ad Andrea Camilleri che ne ha sempre sostenuto l'utilità, riparte con nuovi corsi accademici e nuova linfa. Dal primo agosto, infatti si potranno effettuare le iscrizioni per i nuovi corsi di laurea al Polo decentrato, istituiti dall'Università degli Studi di Palermo per l'anno accademico 2019/2020. Il Rettore dell'Ate -  neo palermitano, Fabrizio Micari durante la presentazione dei corsi di laurea che saranno attivati al Polo universitario agrigentino ha indicato la data in cui potranno essere inoltrate le richieste di immatricolazione da parte degli studenti. La nuova offerta formativa comprende  il corso di laurea in Architettura e Ambiente costruito, (coordinatore Francesco Maggio che troverà spazio al Monastero di Santo Spirito), il corso in Economia e Amministrazione Aziendale, coordinato da Gianmarco Ruisi che potrebbe essere inserito nella sede di Villa Genuardi e Scienze dell'Educazione per la prima infanzia, coordinato da Antonio Bellingreri, che probabilmente sarà collocato nella sede in via Quartararo. Confermato anche il corso di laurea in Servizio Sociale coordinato da Giulio Gerbino. Il Rettore dell'università di Palermo, Micari ha puntualizzato che,mutate le condizioni che non garantivano stabilità all'attivazione di nuovi corsi laurea, si è potuto consacrare il nuovo corso con auspici più che favorevoli, considerato anche il bacino d'utenza, come potenziale di una provincia così grande. Sottolineando come Agrigento abbia una rilevanza strategica per Unipa (sia in termini di vicinanza territoriale che di bacino di utenza) e che Palermo, avute le dovute garanzie in termini di copertura dei costi e stabilità della governance, non si è tirata indietro fin da subito. E adesso si crea l'università del futuro. Il modello è sempre quello di città comePisa, con corsi dentroil cuore antico di Girgenti. «ASanto Spirito, ad esempio - ha detto Micari - troverà spazio il nuovo corso in Architettura e ambiente costruito, mentre il corso in Economia e Commercio potrebbe esseer inserito a Villa Genuardi, mentre quello di Scienze dell'educazione per la prima infanzia sarà collocato in via Quartararo». «Alcuni corsi universitari - ha dichiarato il sindaco Lillo Firetto - sono graditi ritorni come Architettura; altri sono una novità, mi riferisco al corso di laurea in Economia. Con  questa offerta formativa, l'Università riapre il suo orizzonte sulla città. L'università riparte - ha aggiunto il sindaco - dando una risposta certa ai nostri tanti giovani e riaccende in tutti la speranza per una nuova prospettiva di rinascita della città che può tornare a credere con più decisione nella sua visione di sviluppo attraverso la Cultura». Recentemente si è proceduto alla sottoscrizione dei protocolli d'intesa tra il Polo territoriale universitario di Agrigento e le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. L'obiettivo è quello di legare la realtà universitaria dell'Ateneo al territorio. (* PAPI*)

Attesa la nomina del presidente
Il polo universitario agrigentino «Empedocle« non ha ancora un presidente. Figura che, secondo i dettami della nuova legge, deve essere nominata dall'assessore all'Istruzione della Regione Siciliana, Roberto Lagalla. Ed è proprio a Lagalla che il rettore dell'ateneo di Palermo, Fabrizio Micari si è rivolto invitandolo a fare presto «con la nomina di un nuovo presidente che dia forza al Consorzio universitario». A seguito delle modifiche statutarie del consorzio, che hanno ridisegnato la nuova governance prevedendo la riduzione da cinque a tre dei componenti del Consiglio di amministrazione, sono stati nominati: Giovanni Di Maida, quale vice Presidente in rappresentanza dei soci ed Enrico Napoli, in rappresentanza dell'Università di Palermo. (* PAPI*)

Viabilità, completati gli interventi sulla Sp 24
È nettamente migliorata la situazione  delle strade provinciali del comparto di Cammarata, che per diversi anni e per mancanza di risorse finanziarie hanno dovuto farei conti con una insufficiente manutenzione. Lo rende noto il Libero consorzio comunale, l'ex Provincia, amministrata dal commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa. «In seguito ai progetti finanziati e ai lavori successivamente appaltati dal Libero Consorzio di Agrigento, è stata completata la manutenzione straordinaria della provinciale 24-A Cammarata-Stazione Ferroviaria (Ponte Giuri) - spiega l'ente - chiusa al transito da qualche anno in seguito ad una frana e alle cattive condizioni generali del tracciato, e adesso in attesa del collaudo. Completati anche gli interventi sulla provinciale 25 Soria-Mussomeli e sulla strada 58 Bivio Casteltermini - stazione Cammarata, dove sono stati eseguiti lavori di rifacimento totale della sede stradale in diversi punti». Continuano invece senza sosta i lavori sulla strada provinciale numero 26 in direzione Valledolmo e sulla 24-B Cammarata - Santo Stefano Quisquina, con la progressiva eliminazione delle condizioni di pericolo da parte dell'impresa appaltatrice. «Grazie a questi interventi, progettati e diretti dallo staff del comparto centro-nord del Settore Infrastrutture Stradali - aggiunge l'ex Provincia - miglioreranno nettamente i collegamenti tra i paesi dell'area montana e le arterie stradali principali, e soprattutto le condizioni di sicurezza per gli automobilisti che quotidianamente, e numerosi, percorrono queste strade ». Gli interventi sono stati realizzati nell'ambito dell'impegno di spesa complessivo di oltre un milione e 600 mila euro che consentirà tramite procedura aperta di eseguire la manutenzione di una serie di strade provinciali, ex consortili ed ex regionali individuate dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali per il miglioramento generale della transitabilità e la rimozione di frane, cedimenti dei tracciati e altre criticità. (*PAPI*)

Fiscooggi

FiscoOggi.it - Le pratiche catastali delle Province non pagano tributi speciali e bollo
Nessun versamento per tributi speciali e imposta di bollo per la documentazione riguardante l'aggiornamento del catasto terreni, l'aggiornamento del catasto fabbricati con tipo di mappale, tipo di frazionamento, pratica docfa, volture e altri incartamenti simili da parte dell'ente territoriale che agisce sui propri immobili. Questi chiarimenti forniti dall'Agenzia delle entrate con la risposta all'interpello n. 261 del 17 luglio 2019.
La richiesta
Una provincia rappresenta che per i propri immobili effettua pratiche catastali quali, ad esempio, aggiornamento catasto terreni, aggiornamento catasto fabbricati con tipo di mappale, tipo di frazionamento, pratica docfa e volture.
L'istante vuole sapere se per questi documenti può usufruire dell'esenzione dal pagamento dei tributi speciali catastali e dell'imposta di bollo.
Il parere dell'Agenzia
Per l'esenzione dal pagamento dei tributi speciali l'Agenzia ricorda che occorre far riferimento all'articolo unico della legge n. 228/1954 che stabilisce che "Gli enti Regione, anche se a statuto autonomo, a decorrere dal 1° gennaio 1953, le Province, i Comuni e gli Enti di beneficenza, a decorrere dalla entrata in vigore della presente legge, sono esenti dal pagamento dei diritti e compensi di cui alla legge 17 luglio 1951, n. 575, e successive disposizioni legislative di proroga". Con la circolare n. 2/2009, l'Agenzia del territorio ha chiarito che il regime agevolativo si applica anche per i servizi catastali intervenuti dopo l'emanazione della legge purché l'obbligo dell'adempimento ricada sull'ente territoriale e non si tratti di tributi la cui applicazione sia espressamente prevista dalla legge a carico degli stessi Enti.
Di conseguenza tutte le pratiche catastali presentate dalla provincia e riguardanti propri immobili possono beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge n. 228/1954.
Per quanto riguarda l'esenzione dall'imposta di bollo, la tabella, allegato B del Dpr n. 642/1972 elenca tutti gli atti, i documenti e i registri esenti in modo assoluto; in particolare, l'articolo 16 della tabella in esame prevede l'esenzione dell'imposta di bollo per gli "Atti e documenti posti in essere da Amministrazioni dello Stato, regioni, province, comuni, loro consorzi e associazioni, nonché comunità montane sempreché vengano tra loro scambiati".
Ciò stabilito, la provincia rientra a tutti gli effetti tra gli enti citati: ne consegue che gli atti posti in essere e scambiati con Stato, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane e con la stessa Agenzia delle entrate, in quanto amministrazione dello Stato, non sono soggetti a imposta di bollo.


Agrigentonotizie


Libero consorzio: "Migliora la situazione della viabilità nella zona della montagna""E' nettamente migliorata la situazione delle strade provinciali del comparto di Cammarata, che per diversi anni e per mancanza di risorse finanziarie hanno dovuto farei conti con una insufficiente manutenzione". Inizia così una nota firmata dal Libero consorzio di Agrigento con la quale si evidenzia come in seguito ai progetti finanziati e ai lavori successivamente appaltati dall'Ente è stata completata la manutenzione straordinaria della SP 24-A Cammarata-Stazione Ferroviaria (Ponte Giuri), chiusa al transito da qualche anno in seguito ad una frana e alle cattive condizioni generali del tracciato, e adesso in attesa del collaudo e sono stati completati anche gli interventi sulla Sp 25 Soria-Mussomeli e sulla Sp 58 Bivio Casteltermini-Stazione Cammarata, dove sono stati eseguiti lavori di rifacimento totale della sede stradale in diversi punti. Sono invece ancora in corso i lavori sulla Sp 26 in direzione Valledolmo e sulla Sp n. 24-B Cammarata-S.Stefano Quisquina, con la progressiva eliminazione delle condizioni di pericolo da parte dell'impresa appaltatrice. "Grazie a questi interventi progettati e diretti dallo staff del comparto centro-nord del Settore Infrastrutture Stradali - continua il Libero Consorzio - , miglioreranno nettamente i collegamenti tra i paesi dell'area montana e le arterie stradali principali, e sopratutto le condizioni di sicurezza per gli automobilisti che quotidianamente, e numerosi, percorrono queste strade".



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