Sabato 7 settembre 2019
GDS
Si tratta della dorsale che comprende Menfi, Montevago, Santa Margherita, Sambuca, Sciacca e Caltabellotta
Viabilità nell'area ovest della provincia, appalto milionario
Le domande da presentare al Libero Consorzio entro il 19 settembre
Nuovo bando di gara per i lavori di manutenzione straordinaria su alcune strade del comparto ovest della provincia di Agrigento. Il progetto è stato curato dal Libero consorzio di comuni agrigentini. E c'è tempo fino a mezzogiorno del 19 settembre per la presentazione delle offerte relative all'appalto. Si tratta di un consistente affidamento dell'importo complessivo di 1.627.017 euro, finanziati grazie ai fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud, decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana nel 2018) ottenuti dal progetto esecutivo redatto dai tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento guidato da Girolamo Di- Pisa. La procedura di gara, come ormai di regola dallo scorso primo gennaio, sarà gestita in modalità telematica, e saranno prese in considerazione solo le offerte presentate attraverso il portale Gare e Appalti del sito istituzionale dell'ente, dove è già possibile consultare il bando di gara e i relativi allegati L'esatta denominazione del bando è questa: «Lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e sua messa in sicurezza dorsale: Menfi - Montevago - Santa Margherita Belice - Sambuca di Sicilia- Sciacca - Caltabellotta». Si tratta di alcune strade che pur appartenendo alla cosiddetta viabilità secondaria hanno assunto, soprattutto negli ultimi anni, una notevole importanza per i collegamenti tra la dorsale interna ovest e la zona costiera, nonché tra i Comuni interessati e alcune strade statali a lunga percorrenza. I tracciati per lungo tempo hanno sofferto per la ridotta manutenzione dovuta alla mancanza di fondi, che solo da qualche mese, e grazie all'abnegazione dello staff tecnico del Settore Infrastrutture Stradali, è stato possibile ottenere. I lavori programmati riguardano la sistemazione di tratti danneggiati, la rimozione di varie situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto.Previsto anche il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Le strade individuate da questi lavori sono le provinciali: numero 79, 39, 43, 48 e la ex consortile 6. La maggior parte degli interventi sarà concentrata sulla provinciale 79 Sciacca-Menfi (per la quale è in corso un'altra gara d'appalto relativa ad una diversa linea di finanziamento), valida alternativa per i veicoli che transitano sulla statale 115. «Sarà ovviamente possibile il miglioramento della percorribilità delle altre strade indicate nella relazione tecnica - spiega l'ex Provincia in una nota - per la loro importanza nel periodo estivo e per rafforzare i collegamenti tra i Comuni interni e le strade statali 115 e 188». Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 455 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori. Recentemente il Libero consorzio ha appaltato i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della regolare transitabilità sulla strada provinciale 32 Ribera - Cianciana", per un importo complessivo dell'appalto di 779.999 euro all'impresa Edile Salvatore Cavalli con sede a Milo, che ha offerto il maggio r ribasso consentito del 30,1972% per un importo netto di 530.863 euro. (* PAPI*)
Agrigentonotizie
Anticorruzione, pubblicate le nuove linee guida del Libero consorzio
Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del Direttore/Segretario Generale Caterina Moricca, ha approvato gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza. Tali obiettivi saranno utilizzati per la predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2020/2022.
Sarà garantito il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, interni ed esterni all'ente, nelle fasi di progettazione, costruzione ed attuazione del PTPCT. In questa fase dovranno essere coinvolti gli stakeholder del territorio nella fase dì progettazione del PTPCT attraverso l'acquisizione di osservazioni e suggerimenti a seguito di apposita pubblicazione del vigente Piano sul sito web istituzionale. Inoltre saranno interessati i dirigenti dell'ente e i responsabili di P.O., soprattutto nella fase di costruzione del Piano attraverso la mappatura dei processi e/o dei procedimenti svolti all'interno dell'Ente e la relativa valutazione del rischio e nella fase di attuazione del PTPCT attraverso la necessaria fase di monitoraggio. Infine sarà richiesto l'ausilio del Collegio dei Revisori dei Conti e il Nucleo di Valutazione dell'Ente, sia nella fase di progettazione con la presentazione di osservazioni e suggerimenti, sia in fase di controllo con l'invio della relazione di fine anno.
Saranno migliorati e perfezionati il livello di mappatura dei processi dell'Ente quale strumento per la migliore valutazione dei rischi. Sarà confermato il sistema di monitoraggio permanente dell'attuazione del PTPCT mediante l'elaborazione e il relativo controllo annuale, di una check list delle misure di prevenzione del piano 2019/2021. Implementare le soluzioni per la segnalazione degli illeciti nel rispetto della massima riservatezza dell'identità del segnalante.
Altri obiettivi individuati dall'Ente riguardano la riduzione del rischio di corruzione e dì illegalità nelle società partecipate dell'Ente, migliorare la trasparenza e la pubblicazione di dati ed informazioni da parte dell'amministrazione garantendo la piena applicazione degli obblighi di pubblicità individuati dalla normativa vigente.
Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020/2022 dovrà essere approvato entro il 31 gennaio 2020.
Domenica 8 settembre
GDS
Il futuro di Calcarelle
Università, i sindacati: «Di Maida ci incontri»
La Regione non ha ancora nominato il nuovo presidente
Paolo Picone
I sindacati agrigentini rivendicano il proprio ruolo nell'aver «salvato» l'università di Agrigento e rilanciano la propria ricetta per far si che il Polo possa attrarre quanti più studenti possibile. Con questo spirito, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto, hanno chiesto un incontro al commissario del Consorzio universitario, Giovanni Di Maida, per fare il punto della situazione anche alla luce degli ultimi brillanti risultati raggiunti. La maggiore offerta formativa e le iscrizioni che hanno già fatto registrare numeri importanti, ci rendono soddisfatti e fiduciosi nel futuro. «Proprio per questo motivo - spiegano Buscemi, Gallo e Acquisto - intendiamo avere un incontro con il commissario visto che come sindacato ci siamo battuti per il mantenimento dell'ateneo ad Agrigento che non poteva rimanere esclusa considerata la sua rilevanza storica e archeologica. Inoltre, il mantenimento dell'Università, oltre a far risparmiare molti soldi alle famiglie, mette in moto un meccanismo altamente interessante sotto il profilo socio economico, in un tessuto che rimane povero. Frequentare l'università localmente è meno dispendioso, consente di continuare a vivere con i genitori, riducendo le spese di vitto, alloggio e trasporto - concludono i sindacalisti - agevolandone l'accesso anche a persone di estrazione economica meno abbiente, e forse anche nel fatto che la scelta di frequentare un ateneo locale permette di ridurre le resistenze provenienti da nuclei familiari che vedrebbero nella ricerca di una posizione lavorativa lo sbocco "naturale" per un diplomato delle scuole superiori». La Regione non ha ancora nominato il nuovo presidente del Consorzio e dunque si è resa necessaria una proroga degli incarichi, scaduti il 31 luglio scorso dei due consiglieri di amministrazione. L'assemblea dei soci ha ratificato la prosecuzione dell'attuale consiglio di amministrazione fino a quanto l'assessore all'Istruzione, Roberto La Galla non provvederà alla nomina del presidente. Ad oggi le figure del Cda sono quella del vice presidente, nominato dal sindaco di Agrigento in rappresentanza dei soci e cioè Giovanni Di Maida, a cui è stato affidato il compito di commissario e quella del professor Enrico Napoli in quota università di Palermo. (* PAPI*)
Lunedì 9 settembre
GDS
Scaricavano fogna nel fiume, in sei dovranno pagare
Il caso di San Leone. Il lungomare, di norma vietato alle due ruote, anche ieri era attraversato da bici e moto FOTO GELO
Sono almeno sei, ma potrebbero essere le prime di una lunga serie, le ingiunzioni di pagamento - emesse dal settore Ambiente, Turismo, Attività economiche e produttive, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale - che sono state impugnate con tanto di ricorso in opposizione. Torna a farsi concreto il problema di quegli agrigentini che, negli anni passati, sono stati sanzionati perché avevano degli allacci a condotte che scaricavano nel fiume Akragas. Il tutto, naturalmente, senza autorizzazione allo scarico. Controlli e scoperte vennero fatte, nel corso del tempo, dal personale tecnico dell'Utc di palazzo dei Giganti, Girgenti Acque e dagli agenti di polizia giudiziaria del comando dei vigili urbani. La sanzione amministrativa varia da 6 mila a 60 mila euro. Le multe elevate loro vanno da un minimo di 6 mila ad un massimo di 9 mila euro. Sanzioni che, però, non sono state onorate. Ed ecco dunque che il settore Ambiente, Turismo, Attività economiche e produttive, Infrastrutture sstradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale ha firmato delle vere e proprie ingiunzioni di pagamento. Ingiunzioni contro le quali, adesso, gli agrigentini stanno facendo ricorso. Ma il Libero consorzio comunale - gli atti sono stati firmati dal commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa - ha deciso di resistere in giudizio nominando un legale per la difesa processuale dell'ente. Tutto dunque, se non verrà trovata un'alternativa, finirà davanti ad un giudice. Dopo la scoperta degli scarichi abusivi, ai proprietari delle residenze venne chiesto di far arrivare all'allora Provincia regionale di Agrigento scritti difensivi o documenti. Ma le motivazioni sono state ritenute infondate, in fatto e in diritto, ed ecco che, dunque, s'è arrivati all'ingiunzione di pagamento prima e al ricorso adesso. (*CR*)
Allenamenti nelle palestre delle scuole
Sciacca resta senza il suo palazzetto
Società costrette a giocare a Ribera
Il «PalaRoccazella» sarà interessato, intanto, da lavori già finanziati
Le partite di campionato le disputerà a Ribera e per gli allenamenti chiederà aiuto ai presidi per l'utilizzo di palestre scolastiche. L'associazione sportiva Volley Club Sciacca si è riunita per programmare la prossima stagione sportiva e la partecipazione ai campionati federali nelle categorie maschile e femminile, assumendo queste decisioni che fanno seguito all'indisponibilità del «Pala- Roccazzella». È' stato un primo contatto tra giocatori, tecnici e dirigenti in vista dei campionati che cominceranno a metà ottobre. «L'indisponibilità del palatenda, chiuso dal Comune di Sciacca per problemi di natura tecnica e burocratica - scrive in una nota l'associaizone sportiva - costringe a cercare spazi alternativi dove allenarsi. Seguendo il suggerimento del Comune, l'associazione sta incontrando i dirigenti scolastici per l'utilizzo delle palestre comunali e per quelle provinciali, mentre per le partite ufficiali dei vari campionati le squadre saranno costrette a giocare fuori città, presumibilmente a Ribera. Il Volley Club Sciacca è amareggiato e pure un po' sconfortato di fronte all'ennesimo problema che riguarda gli impianti sportivi comunali, pur cosciente del fatto che le normative devono essere rispettare e la sicurezza garantita. C'è la prospettiva interessante di un finanziamento attraverso un progetto che il Comune ha presentato partecipando ad un bando comunitario, ma in ogni caso i tempi sono purtroppo lunghi. La passione per lo sport porta comunque lo storico sodalizio a non fermarsi ed a proseguire il cammino sempre con grandi sacrifici». In questa settimane il Volley Club Sciacca comincerà la preparazione atletica, con molta probabilità allo stadio Gurrera. Nel frattempo, «sperando in una collaborazione del Comune di Sciacca, proseguiremo le interlocuzioni con i dirigenti scolastici delle scuole di proprietà comunali e delle scuole superiori di proprietà del Libero Consorzio». Il «PalaRoccazella» sarà interessato, intanto, da lavori, già finanziati, per il rifacimento della pavimentazione. Poche settimane fa sono stati aggiudicati dall'Urega di Agrigento, in via provvisoria, i lavori di ristrutturazione del centro sportivo polivalente di contrada Perriera, a Sciacca. Quest'intervento, con aggiudicazioneper un importo di 348 mila euro alla ditta Edil Nardi di San Giovanni Gemini, comprende la ristrutturazione dei campi da tennis e della struttura al centro dell'impianto e la nuova pavimentazione del "PalaRoccazzella". Sono state sette le ditte a partecipare alla gara d'appalto. I lavori avranno la durata di un anno. Un ulteriore intervento a beneficio degli impianti sportivi prevede l'impiego di 600 mila eurosolo per il "PalaRoccazzella". Intanto, però, la squadra di pallavolo deve trovare un'altra struttura e disagi anche per la Icaro Basket di Giovanni Monastero. (*GP *)
Canicattiweb
Il Libero Consorzio sollecita le famiglie per riscuotere le borse di studio 2012/2013 e 2013/2014
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sollecita le famiglie che hanno beneficiato delle borse di studio per l'anno 2012/13 e 2013/2014 a riscuotere le somme dovute. Ad oggi, infatti, solo la metà delle famiglie degli studenti delle scuole medie superiori della nostra provincia si sono recate in banca negli sportelli della banca Unicredit, su tutto il territorio nazionale. Le borse di studio possono essere riscosse fino 30 novembre 2019. Dopo questa data le somme verranno restituite alla Regione Siciliana. Il beneficio riguarda le famiglie che avevano presentato un'apposita istanza nel 2013 e nel 2014.
Nel mese di maggio il settore "Politiche Attive del Lavoro e dell'Istruzione ed Edilizia Scolastica" aveva adottato il relativo provvedimento di liquidazione che riguarda 5.364 allievi degli Istituti Superiori di Secondo grado per l'anno scolastico 2012/2013 e 6.443 studenti per l'anno scolastico 2013/2014. La liquidazione delle borse di studio è avvenuta dopo l'accreditamento della somma di oltre ottocentocinquantamila euro da parte della Regione Siciliana.
Le borse di studio coprono una quota delle spese sostenute per l'istruzione da parte delle famiglie che versavano in particolari condizioni economiche con un reddito Isee inferiore a 10.632,94 euro.
Per ulteriori informazioni le famiglie interessate potranno rivolgersi al settore "Politiche Attive del Lavoro e dell'Istruzione ed Edilizia Scolastica" del Libero Consorzio, in Via Demetra n. 1 ad Agrigento, o recandosi nelle varie sedi Urp dell'Ente presenti nel territorio provinciale.
Agrigetonotizie
Scarichi abusivi nell'Akragas, ricorsi contro le ingiunzioni di pagamento
Sono almeno sei, ma potrebbero essere le prime di una lunga serie, le ingiunzioni di pagamento - emesse dal settore Ambiente, Turismo, Attività economiche e produttive, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale - che sono state impugnate con tanto di ricorso in opposizione. Torna a farsi concreto il problema di quegli agrigentini che, negli anni passati, sono stati sanzionati perché avevano degli allacci a condotte che scaricavano nel fiume Akragas. Il tutto, naturalmente, senza autorizzazione allo scarico.
Controlli e scoperte vennero fatte, nel corso del tempo, dal personale tecnico dell'Utc di palazzo dei Giganti, Girgenti Acque e dagli agenti di polizia giudiziaria del comando dei vigili urbani. La sanzione amministrativa varia da 6 mila a 60 mila euro. Le multe elevate loro vanno da un minimo di 6 mila ad un massimo di 9 mila euro. Sanzioni che, però, non sono state onorate. Ed ecco dunque che il settore Ambiente, Turismo, Attività economiche e produttive, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale ha firmato delle vere e proprie ingiunzioni di pagamento. Ingiunzioni contro le quali, adesso, gli agrigentini stanno facendo ricorso. Ma il Libero consorzio comunale - gli atti sono stati firmati dal commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa - ha deciso di resistere in giudizio nominando un legale per la difesa processuale dell'ente. Tutto dunque, se non verrà trovata un'alternativa, finirà davanti ad un giudice.
7 settembre - sabato
LA SICILIA
LAVORO
Girgenti Acque e Hydortecne,
personale a rischio licenziamento?
I commissari parlano di necessaria
riduzione dei costi che passi anche per la diminuzione dei dipendenti
g.s.) Personale della Girgenti Acque e
della Hydortecne, nessuno mette la "mano sul fuoco" sulla
possibilità che la nuova forma di gestione non preveda
licenziamenti. Anzi. Se l'argomento è stato più volte oggetto di
incontri tra sindaci e sindacati, che si sono formalmente conclusi
sempre in modo positivo, in realtà una decisione sulle risorse umane
oggi dentro le due società non è stata presa, nella stessa misura
in cui non ne sono state adottate sul futuro della gestione stessa.
Un interessante spaccato però lo
troviamo in un verbale dell'Ati del 2 maggio che avevamo già in
parte raccontato. Davanti ai sindaci sono presenti i 2 commissari
delle società i quali spiegano come le condizioni delle stesse siano
molto gravi da un punto di vista economico e organizzativo,anche
rispetto alla gestione del personale, definito in larga parte poco
formato e a cui era demandato il ruolo di gestire quanto si poteva in
realtà governare con percorsi di autonomazione.
Ad un certo punto è Massimo Dell'Aira
a spiegare come l'Ati dovrebbe lavorare per costituire una "società
che, per le espresse esigenze di gestione, abbia caratteristiche
operative di
autonomia" e che, soprattutto,
"l'obiettivo è quello di rivedere la composizione qualitativa
del personale garantendo i livelli occupazionali, nell'ottica di
consegnare una struttura capace di gestire la corretta realizzazione
del fine. Qualunque soggetto si costituirà, non potrà trascurare la
configurazione organica e di esercizio oggi utilizzata, salvo poi che
l'Ati valuti e adotti un piano industriale che preveda la riduzione
del personale".
La presidente Francesca Valenti, dice
il verbale, "con riguardo al personale dell'Hydortecne, fa
presente che la società non risulta essere stata mai riconosciuta
dall'Ati come società esercente buona parte del servizio".
Ancora più chiaro il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano
Castellino, il quale evidenza come se è certo che il piano
industriale dovrà "essere ottimizzato per raggiungere un
migliore servizio al minore costo", dall'altro "ricorda che
la magistratura ha aperto un'inchiesta in merito alle assunzioni
compiute dalla Girgenti Acque" e ritiene quindi "contrastante
che lo stesso Ufficio del Governo voglia tutelare i livelli
occupazionali".
8 settembre - domenica
AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca / Realmonte
INCIDENTE SULLA PROVINCIALE DI
REALMONTE, FERITO UNO STUDENTE DI 14 ANNI
Il ragazzo era in sella ad un
ciclomotore che, per cause ancora non chiare, si è scontrato con la
Citroen C3 guidata da una cinquantenne casalinga
Redazione
Uno studente di 14 anni è finito
all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento dopo un brutto
incidente stradale fra il ciclomotore Piaggio che guidava e una
Citroen C3 con al volante una casalinga cinquantenne. L'impatto si
è verificato lungo la strada provinciale 27, in territorio di
Realmonte. La dinamica dell'incidente stradale non è risultata
essere, non ancora, chiara e sono i carabinieri che si sono occupati
dei rilievi tecnici di rito per provare a ricostruire cosa sia
effettivamente accaduto.
Dopo l'impatto, il quattordicenne è
stato subito aiutato e trasferito, con un'autoambulanza del 118, al
pronto soccorso dell'ospedale di Agrigento. Ha riportato
contusioni, e forse anche qualche frattura, ma non è, per sua
fortuna, in pericolo di vita. I militari dell'Arma hanno subito
sentito, con l'obiettivo di ricostruire rapidamente la dinamica
dell'incidente stradale, la cinquantenne casalinga che era alla
guida della Citroen C3.
LA SICILIA
ISCRIZIONI IN CALO IN TUTTE LE
SCUOLE DELLA SICILIA
SONO ANDATI VIA 12MILA STUDENTI
I motivi. Meno nascite, famiglie che
scelgono di trasferirsi per lavoro, pochissimi servizi.
PALERMO. Continua l'emorragia di
studenti nelle scuole sicilian suono della prima campane partire dai
prossimi giorni, e ranno in classe 715.503 alunni in meno rispetto
allo scorso scolastico. A fornire i dati è l'Ufficio scolastico
regionale, costretto a tagliare classi (-127) e
procedere agli accorpamenti delle
scuole laddove il numero degli iscritti è sotto quota 600 (400 per
Comuni montani e isole minori). In Sicilia, a conti fatti, sono
scomparse 19 istituzioni scolastiche: erano 850 fino a qualche mese
fa, adesso sono 831.
Tra queste ci sono 47 istituti
sottodimensionati, che non avranno quindi un preside ma verranno
"governati" da un reggente.
I numeri cristallizzano lo stato di
salute della scuola siciliana, che sente del calo delle nascite e di
crisi economica che porta sempre più famiglie ad emigrare in cerca
di un lavoro sicuro. Un trend ormai costante da anni. Nell'arco
dell'ultimo ventennio, infatti, il numero alunni si è ridotto di
oltre 140mila unità.
Scendendo nel dettaglio dell'anno
scolastico 2019-2020 spiccano i 5.478 alunni in meno della scuola
Primaria (la vecchia Elementare), a conferma del fatto che sono
proprio le giovani coppie con figli in età scolare ad essere le più
penalizzate da un tessuto socio-economico debole,
dove manca il lavoro e i servizi
lasciano a desiderare. Il tempo pieno resta una chimera. Con la beffa
che si somma al danno: su 246 posti aggiuntivi per i docenti messi a
disposizione dal Miur per il tempo pieno alla Primaria, più di un
terzo - esattamente 96 - sono stati restituiti al mittente. Il
motivo? «Alcune scuole - spiega Adriano Rizza, neo-segretario
regionale della Flc Cgil - non sono riuscite ad attivare il tempo
pieno a causa sia delle poche iscrizioni sia
del mancato accordo coi Comuni per
avere locali idonei ad ospitare laboratori, mense e servizi di
trasporto per gli alunni. Pur di salvare le cattedre i sindacati
unitariamente avevano chiesto di potenziare il tempo pieno già
attuato. La richiesta però non è stata accolta». I problemi non
sono solo alle Elementari. Sostanzioso è anche il calo di iscritti
alle Medie e alle Superiori, rispettivamente -3.271 e -2.785 studenti
rispetto all'anno scolastico 2018-2019.
Insomma, c'è poco da sorridere se si
considera che «pure tanti giovani diplomati scelgono di frequentare
l'Università fuori dalla Sicilia». Così Rizza, secondo cui siamo
davanti «ad uno spopolamento generalizzato». Il segretario della
Flc Cgil Sicilia e convinto che un freno al calo degli studenti possa
arrivare dagli immigrati. E da buon ragusano consiglia di partire
proprio dalle campagne iblee, dove ci sono tanti stranieri
(soprattutto extracomunitari) con figli che non vanno a Scuola. «Si
tratta di persone - dice - che lavorano in nero e sfuggono
all'anagrafe. Bisognerebbe cominciare da un percorso di
riconoscimento dei diritti; che avrebbe ricadute positive anche sul
sistema scolastico».
. In Sicilia, l'emorragia di studenti
riduce i posti per le immissioni in ruolo degli Insegnanti.
L'equazione è semplice: meno alunni, meno docenti. I 2.137 posti
destinati dal Miur alle immissioni in ruolo nell'Isola, sono
briciole. Basta spulciare i dati delle altre regioni per rendersi
conto che le assunzioni in Sicilia rappresentano appena il 4% dei
53.627 posti autorizzati dal ministero dell'Economia. Particolarmente
critica la situazione del sostegno: «In que-
sto caso - prosegue Rizza - sono solo
179 le immissioni in ruolo a fronte di circa 8mila posti in deroga,
di cui i più del 50% per l'insegnamento ad alunni con disabilità
grave. Se questi posti venissero stabilizzati si potrebbe consentire
ai docenti bloccati al Nord di rientrare in Sicilia e soprattutto
garantire continuità didattica ai disabili».
Sulla stessa scia Salvo Altadonna,
portavoce dell'associazione Funzione Docente, che conclude: «Solo a
Palermo ci sono 950 posti di sostegno in deroga. In generale, l'Isola
ha un grande bisogno d'insegnanti. Non solo di sostegno. Se è vero
com'è vero ancora oggi quello che diceva Gesualdo Bufalino, e cioè
che "la mafia sarà vinta da un esercito di maestri elementari";
è quanto mai urgente risolvere l'eterna dicotomia tra organico di
fatto e organico di diritto per investire in maniera più incisiva
nel settore dell'educazione».
Come se non bastasse, ai problemi della
scuola siciliana si aggiungono quelli che riguardano i
provveditorati, A cominciare dall'Usr, dove non si è ancora concluso
l'iter di nomina del nuovo direttore Raffaele Zarbo (si attende l'ok
della Corte dei conti al decreto del Miur). Il mancato insediamento
di Zarbo blocca, tra l'altro, le nomine negli ambiti territoriali di
Ragusa, Messina, Caltanissetta-Enna, al momento senza vertice.