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rassegna stampa del 19 settembre 2019

Agrigentonotizie.it
Una nuova palestra al liceo "Fermi", via all'inaugurazione

La nuova palestra del liceo scientifico "Enrico Fermi" di Sciacca è una realtà. Ultimati i lavori di completamento e superata la fase finale dei collaudi tecnici ed amministrativi, la nuova struttura sarà ufficialmente inaugurata il prossimo 24 settembre alle ore 11 dal commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento  Girolamo Alberto Di Pisa, che per l'occasione terrà una conferenza stampa, illustrando i vari passaggi tecnici e burocratici che hanno portato alla realizzazione di questa importante struttura, che arricchisce ulteriormente il quadro dell'edilizia scolastica in provincia, e in particolare in un comprensorio che conta su una popolazione scolastica considerevole. Il progetto, redatto dai tecnici del Settore Edilizia Scolastica del Libero Consorzio, è stato finanziato con fondi statali e in parte con fondi dello stesso Libero Consorzio di Agrigento, per un ammontare complessivo di 2.655.700,00 euro.

Manutenzione delle strade del comparto ovest, ultimi giorni per le offerte

Scade oggi, giovedì 19 settembre, alle ore 12.00 il termine per la presentazione delle offerte relative al bando di gara "Lavori di m.s. e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e sua messa in sicurezza - dorsale: Menfi - Montevago - S. Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Caltabellotta". Si tratta di un appalto dell'importo complessivo di 1.627.017,28 euro, finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud, decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana n. 3987 del 24.12.2018) ottenuti dal progetto esecutivo redatto dai tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le offerte dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale Gare e Appalti del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it, ove è possibile consultare il bando di gara e i relativi allegati.  Le strade interessate sono le SP n. 79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex consortile) n. 6. La maggior parte degli interventi sarà concentrata sulla SP n. 79 Sciacca-Menfi (per la quale è in corso un'altra gara d'appalto per l'eliminazione delle condizioni di pericolo in alcuni tratti). Il progetto prevede la sistemazione dei tratti danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 455 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori.

Giornale di sicilia
Libero Consorzio Inter venti nelle strade, bando di gara scade oggi

Si avvicina la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria su strade del versante ovest della provincia di Agrige n t o. Scade oggi, a mezzogiorno, il termine per la presentazione delle offerte relative al bando di gara che comprendono la messa in sicurezza della dorsale Menfi - Montevago - Santa Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Calt abellott a. Si tratta di un appalto dell'importo complessivo di 1,627 milioni di euro, finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud) ottenuti dal progetto esecutivo redatto dai tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrige n t o. Le strade interessate sono le provinciali 79, 39, 43, 48 e la ex consortile 6. La maggior parte degli interventi sarà concentrata sulla strada provinciale numero 79 Sciacca-Menfi per la quale è in corso un'altra gara d'appalto per l'eliminazione delle condizioni di pericolo in alcuni tratti. Il progetto prevede la sistemazione dei tratti danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 455 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori. Un intervento su strade provinciali nel versante ovest della provincia è stato da poco completato sulla Sciacca - Calt abellotta.


È poco meno di un miliardo la cifra che la Regione dovrà recuperare da qui ai prossimi tre anni.

Una montagna che, per dirla con l'a s s e s s o re all'Economia Gaetano Armao, annullerà gli effetti positivi della crescita del Pil siciliano. E che costringerà il governo a misure straordinarie che si tradurranno in pesanti tagli. Nello Musumeci ha convocato i giornalisti a metà mattinata per «una operazione verità sui conti» che punta a far rimbalzare le responsabilità dell'emergenza sul Pd che - è l'accusa - ha guidato la scorsa legislatura, quando quella montagna ha cominciato a formarsi senza che ciò facesse squillare campanelli di allarme. Una mossa con cui il presidente della Regione sdogana una nuova versione di sé, meno istituzionalmente garbata: «Sono cattolico ma ho soltanto due guance. Qui qualcuno cerca di rifarsi una verginità politica, prova a diventare vittima essendo il carnefice». Un passo indietro. Martedì pomeriggio il governo ha annunciato formalmente all'Ars che non può garantire la copertura di alcuna legge che preveda spesa. In più la giunta si prepara a bloccare la spesa di tutti gli assessorati per risparmiare da qui a fine anno il massimo possibile (al di fuori di stipendi, pensioni e spese di funzionamento). Il motivo è proprio quel miliardo di disavanzo da colmare in 3 anni. Il disavanzo (tecnicamente non un buco) è il frutto - lo ha spiegato Musumeci - di una revisione di tutti i bilanci degli ultimi 30 anni. Fra entrate iscritte ma non verificatesi e maggiori spese, soprattutto alla voce sanità, la differenza è sostanziale. Il totale del disavanzo della Sicilia raggiunge i 7 miliardi e 300 milioni. Ben 6 miliardi e 286 milioni erano già stati certificati dal governo Crocetta che, come prevede la legge, ha chiesto e ottenuto la rateizzazione in 30 anni. Il problema è che fra la fine del 2018 e i primi mesi dell'anno sono emersi altri 640 milioni di disavanzo e poi, ad agosto, gli ultimi 400 milioni. Che sono stati il colpo del Ko. A questo punto, avendo recuperato finora solo 168 milioni, la Regione si trova a dover ritagliare fra le pieghe del bilancio oltre 800 milioni. È questa la fotografia dell'emer - genza. E su questo Musumeci ha chiesto al Pd di assumersi la responsabilità: perché, si è chiesto il presidente, già nel 2015 non si è voluto sfruttare la possibilità di rateizzare tutto il disavanzo? «È chiaro - ha urlato il presidente - che l'emergenza non si può ascrivere a questo governo. Trent'anni di mala gestione delle risorse regionali riguarda tutti, centrodestra e centrosinistra. Ma se nel 2015 il governo Crocetta avesse fatto il proprio dovere noi oggi avremmo serenamente spalmato per tre decenni quel debito e non avremmo ulteriormente appesantito il bilancio della Regione». Musumeci ha letto con irritazione gli attacchi che martedì hanno fatto in aula all'Ars il capogruppo Giuseppe Lupo e vari altri deputati del Pd sul blocco della spesa. E ha risposto a tono: «Non faccio più sconti a nessuno e richiamo tutti alle loro responsabilità. Il Pd ha governato per 7 anni, fino a ieri, e mi aspetto un atteggiamento di collaborazione». A partire da altre riforme che possono essere approvate anche senza stanziare fondi: «Il testo sui consorzi di bonifica darebbe dignità ai lavoratori e serenità agli agricoltori. E poi c'è il riordino dell'ist it uto zooprofilattico, la riforma della polizia locale, gli interventi urgenti in materia di abusivismo lungo corsi acqua, la riforma delle Ipab, la legge sul tabagismo». Ma è in particolare su una riforma che Musumeci chiede l'accelerazione all'opposizione e alla sua stessa coalizione: «Perché non si approva la riforma dei rifiuti? A chi serve dopo un anno non avere ancora approvato la legge sui rifiuti? Per dire che il governo non ha risolto il problema? O per garantire qualche rendita di posizione?». Nell'attesa resta prioritaria la copertura di quegli 800 milioni di disavanzo. L'assessore Armao sta mettendo sul tavolo un piano A (i tagli) ma anche un piano B e un piano C. La speranza è affidata al piano B che punta a ottenere la possibilità di spalmare in 10 anni invece che 3 questi 800 milioni: è un assist che la Regione ha già quasi ottenuto perché la commissione paritetica con lo Stato ha approvato un primo accordo in questo senso che ora deve avere ulteriori ratifiche. Nell'attesa l'altro passaggio cruciale sarà, a fine ottobre, la verifica della Corte dei Conti sulla reale entità del disavanzo. Secondo l'opposizione potrebbe perfino aumentare. Mentre Armao e Musumeci nutrono un cauto ottimismo sul fatto che possa diminuire: «È possibile che l'analisi approfondita delle varie voci di bilancio di questi ultimi 30 anni mostri che la situazione è diversa. È già successo per molti enti locali». La speranza di Armao è che da 7,3 miliardi di disavanzo si possa scendere intorno ai 6. E per questo motivo la Regione ha affidato a una società specializzata la verifica di questi dati, anche se ci vorranno mesi. Per ora quindi resta il piano A: Armao ha chiesto a tutti gli assessori di individuare tagli alle spese per almeno 250 milioni all'anno. Assessore e presidente contano di approvare la manovra 2020 entro il 31 dicembre di quest'anno «senza alcuna nuova norma di spesa ma solo con misure di risparmio». Armao conta anche di poter iscrivere in bilancio nuove entrate ma ha smentito una voce molto diffusa nei palazzi della politica: «Non reintrodurremo le maggiorazioni dell'ad - dizionale regionale Irpef e dell'Irap tolte l'anno scorso». Spera invece, l'as - sessore, di poter iscrivere maggiori incassi frutto dell'Iva (ci sono segnali in questo senso) e conta di poter portare a termine una nuova vendita di palazzi e terreni che garantisca una ventina di milioni. Poi verrà tagliato tutto il tagliabile e si andrà in aula con la manovra in un clima che ieri ha fotografato ancora una volta il Pd.

Scrivo libero.it

Servizio Civile Universale: Il Bando Per Complessivi 39mila Posti In Disponibile Negli Urp Del Libero Consorzio Di Agrigento

Nuove offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono nuovamente consultabili negli Uffici Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento.Questa volta si tratta di un bando per la selezione di 39.646 operatori volontari da impiegare in 3797 progetti di servizio civile universale in Italia e all'estero.I progetti hanno una durata tra gli 8 e i 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi. Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramitePC, tablet e smartphone all'indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14 del 10 ottobre 2019. I dettagli di questo bando, sono consultabili all'Urp di piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento e negli uffici periferici di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera. Telefonicamente, si possono contattare i numeri verdi 800-315555 oppure 800-236837.

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