Provincia di Agrigento
 

rassegna stampa del 23 ottobre 2019

GrandangoloAgrigento

Cinque nuove fotocamere per gli agenti della Polizia Provinciale


Il corpo di Polizia Provinciale incrementa la propria dotazione di attrezzature digitali per espletare i propri compiti di vigilanza e controllo del territorio con particolare riguardo alla tutela dell'ambiente dai diversi agenti inquinanti nonché le eventuali violazioni del codice della strada nelle strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La nuova fornitura composta da 5 fotocamere con annessi accessori si rende necessaria per effettuare i rilievi tecnici e le prove fotografiche per attuare quelle misure preventive e repressive affinché dall'azione dei soggetti giuridici privati non si verifichino violazioni di legge o che derivino danni alla comunità ed alle istituzioni.
La nuova fornitura si aggiunge al sistema di videosorveglianza mobile in dotazione al corpo di Polizia Provinciale per attività di controllo del territorio utilizzato per accertare l'eventuale abbandono e il corretto smaltimento di rifiuti nelle strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Per questa attività il corpo di Polizia Provinciale si avvale di un sistema di video-sorveglianza mobile realizzato mediante l'utilizzazione di telecamere collocate in prossimità dei siti maggiormente a rischio nelle aree e strade provinciali.

Risoluto

Lanciatori seriali di rifiuti addio: ad Agrigento arriva la fotocamera super tecnologica

Con una spesa complessiva di oltre 1.200 euro il Libero consorzio comunale di Agrigento ha acquistato una fotocamera che servirà per immortalare chi, ancora, non esita a lanciare rifiuti di ogni tipo lungo le strade.
A breve, anche la polizia provinciale potrà disporre di una fotocamera che servirà per fronteggiare gli incivili che, lungo le strade provinciali, continuano ad abbandonare rifiuti di ogni tipo. I controlli, intanto, sono andati sempre avanti. Adesso, invece, grazie alla fotocamera tutti gli incivili non avranno più scampo.

Fattieavvenimenti

Abbandono rifiuti, Polizia Provinciale AG. In arrivo 5 nuove fotocamere per beccare gli incivili | Fatti & Avvenimenti Fatti e Avvenimenti


La nuova strumentazione si andrà ad aggiungere al sistema di videosorveglianza mobile già in dotazione al corpo di Polizia Provinciale
Vita dura per gli incivili che abbandonano i rifiuti per strada. Il corpo di Polizia Provinciale incrementa la propria dotazione con 5 nuove fotocamere con annessi accessori.
Le nuove fotocamere insieme al sistema di videosorveglianza mobile già in dotazione al corpo di Polizia Provinciale serviranno per le attività di controllo del territorio finalizzato ad accertare l'eventuale abbandono e il corretto smaltimento di rifiuti nelle strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il sistema di video-sorveglianza mobile è realizzato mediante la collocazione di varie telecamere in prossimità dei siti maggiormente a rischio nelle aree e strade provinciali.

Giornale di Sicilia

La Regione ha notificato la diffida
Ati idrica a rischio commissariamento


L'azienda speciale consortile costituita da quasi tutti i comuni dell'agrigentino non ha ancora varato lo strumento di programmazione gestionale del servizio
Paolo Picone
Lo spettro del commissariamento incombe sull'Ati di Agrigento. L'assemblea territoriale idrica agrigentina, composta da tutti i 43 sindaci agrigentini, attualmente presieduta da Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, nonostante abbia deliberato l'affidamento della gestione del servizio idrico ad un'Azienda speciale consortile costituita dagli stessi Comuni, non ha ancora approvato il piano d'ambito che è lo strumento di programmazione gestionale del servizio idrico integrato. Infatti, l'Assessorato regionale ai servizi primari ha diffidato la stessa Ati agrigentina ad approvare al più presto il piano d'ambito e le procedure necessarie al superamento della fase «post Girgenti acque », altrimenti interverrà in sostituzione un commissario. La diffida  è stata già notificata, e, tra l'altro, si legge: «Entro il prossimo gennaio tutti gli atti propedeutici all'affidamento, con particolare riguardo al piano d'ambito, siano adottati ed espletati ai sensi di legge. L'Ati compiaogni necessario e utile adempimento, nel rispetto della normativa  vigente, per procedere alla redazione- aggiornamento del piano d'ambito, notiziando l'assessorato entro 30 giorni. Trascorso infruttuosamente il termine, si attueranno i poteri sostitutivi con la nomina di un commissario ad acta». La deliberazione dell'Ati sarà sottoposta adesso, all'esame dei Consigli comunali della provincia. L'azienda speciale consortile è un ente di diritto pubblico, la proprietà è dei Comuni e non è cedibile a privati. Inoltre le assunzioni, le acquisizioni e gli appalti vanno fatti ad evidenza pubblica. La Consortile inoltre è controllata dal Prefetto e dalla Corte dei conti e non può fallire. Dal punto di vista della gestione i cittadini hanno voce in capitolo ed ai Consigli comunali spetta il compito di approvare bilanci e programmi aziendali. Di contro, se i sindaci avessero optato per la Spa pubblica, avrebbero messo in piedi un ente di diritto privato, che può essere trasformato e ceduto a privati. Le assunzioni, le acquisizioni e gli appalti sarebbero stati fatti a trattativa privata. «I controlli sulla società - spiega il coordinamento Titano - possono avvenire solo in caso di danni già fatti e né i Consigli comunali, né i cittadini avrebbero avuto voce in capitolo sulla gestione societaria». Dopo aver scelto l'azienda speciale  consortile, uno dei nodi che l'assemblea territoriale idrica di Agrigento, dovrà sciogliere, riguarda l'evoluzione della vicenda sui 12 Comuni non consegnatari, detti "Comuni ribelli", cioè quelli che  non hanno mai consegnato le reti idriche al gestore ed hanno continuato a gestire il servizio in house. Si tratta dei Comuni di: Aragona, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Menfi, Palma Montechiaro, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice e Santo Stefano Quisquina. Questi come noto hanno chiesto di accedere ai benefici di legge (articolo 147 dalla legge sull'acqua approvata dall'Ars nel 2015) per gestire in proprio, ma alla fine il numero di quelli che rientrerebbero nei parametri normativi sarebbe ristretto. Per questo, come noto, l'Ati sta valutando la possibilità di votare una sorta di "deroga" temporanea per consentire a questi comuni di rientrare su temi come l'efficienza del sistema di depurazione o il pagamento a tariffa piuttosto che forfettario. Le istanze presentate dai Comuni «non consegnatari » sono sotto la lente di ingrandimento dell'Ati per consentire agli stessi di fruire della norma che oggi prevede la gestione diretta delle infrastrutture idriche per quei territori che rientrano all'interno di parchi naturalistici riconosciuti con risorse d'acqua «pregiata ». (* PAPI*)

RIBERA
Masterclass nella nuova sede del «Toscanini»


Il 25 e il 26 ottobre, presso la nuova sede dell'Istituto superiore di studi musicali Toscanini di Ribera, si terrà una Masterclass di livello internazionale di Trombone a cura del maestro Vincent Lepape, aperta gratuitamente agli studenti dei conservatori e anche alle sedi convenzionate del Toscanini. Il maestro, primo trombone al Teatro Regio di Torino, collabora anche in qualità di solista con i più prestigiosi teatri italiani ed europei, ed è membro del prestigioso Quartetto Italiano di Tromboni. Il 26 ottobre, alle ore 21, presso la Chiesa della Raccomandata di Sciacca, in collaborazione con Skenè Academy e Comune di Sciacca, si terrà il concerto conclusivo della Masterclass. (*GP*)

Villa Genuardi
Giardini storici tutti da ammirare


Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale è di Gabriella Costantino che si è avvalsa della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il Fai - Giardino della Kolymbethra.


LA SICILIA

RAFFADALI, GESTIONE DIRETTA RETI IDRICHE: IL TAR BLOCCA TUTTO


RAFFADALI. Il tribunale amministrativo regionale sospende, anche se solo temporaneamente, l'ordinanza del Comune che prendeva in consegna, a partire da ottobre, la gestione delle risorse idriche.
Il provvedimento, che in parte si prende carico anche delle criticità rilevate in termini di servizio idrico da parte dell'Amministrazione comunale, è stato firmato nei giorni scorsi e, accogliendo la domanda cautelare avanzata dalla Prefettura di Agrigento, rinvia di fatto ogni giudizio di merito al prossimo 7 novembre.
I giudici amministrativi, infatti, ritengono che l'ordinanza impugnata si basi "su specifiche e rilevanti problematiche organizzative ed igienico-sanitarie connesse con l'erogazione del servizio idrico integrato nel comune di Raffadali (turni di oltre dieci-quattordici giorni per l'erogazione dell'acqua, sversamenti di liquami in varie zone, disparità di trattamento degli utenti a causa della diversa tariffazione loro applicata, rischi per l'igiene e la salute pubblica) dei quali l'autorità comunale non può non farsi carico", ma che "tuttavia gli impianti erano e sono ancora nella disponibilità della gestione commissariale a suo tempo affidato a Girgenti acque". Per questo il Tar ha ritenuto che appaia "ragionevole procedere con prudenza e quindi mantenere la situazione attuale nelle more della trattazione dell'incidente cautelare in sede collegiale", che avverrà il prossimo 7 novembre.
Lo scontro tra posizioni contrapposte vedeva da una parte il Comune di Raffadali a sostenere come "sussisterebbero a prova della inefficienza della pregressa e attuale gestione del servizio idrico integrato, specifiche problematiche igienico-sanitarie (specie in alcuni tratti del sistema fognario) rilevate dalla polizia municipale e dall'Asp di Agrigento" ma anche "uno stato di esasperazione dei cittadini per i disservizi e per il doppio sistema di tariffazione applicato. Secondo il Municipio, inoltre, "il personale comunale sarebbe professionalmente adeguato a svolgere il servizio in questione.
Per l'avvocatura invece la vicenda rivestirebbe carattere di "eccezionale gravità ed urgenza", anche perché l'iniziativa del Comune "potrebbe anche essere l'incipit di future simili iniziative di altri comuni, tali da porre nel nulla l'attuale gestione commissariale".
GIOACCHINO SCHICCHI

RISPARMIO ENERGETICO: LA REGIONE ASSEGNA 135,5 MILIONI

In tema di cambiamenti climatici e obiettivi di de carbonizzazione ed efficienza del sistema elettrico,il dirigente generale del dipartimento regionale Energia, Salvatore D'Urso, ha pubblicato quattro decreti che assegnano un totale di 135,5mln di euro di fondi comunitari. L'ultimo della serie è stato pubblicato ieri e contiene la graduatoria provvisoria delle imprese che hanno ottenuto il finanziamento per ridurre i consumi interni e per produrre energia da fonti rinnovabili. Lo stanziamento assegnato di 32,7mln va a 92 imprese, di cui 12 grandi imprese per 6,8 mln e 80 Pmi per 25,8 mln. Vi sono poi 44 imprese non ammesse a finanziamento, per 8,7 mln, che potranno presentare osservazioni
Con un altro decreto arrivato in via definitiva 30,7 mln a 43 enti locali per l'efficientamento energetico e la riduzione dei consumi in edifici pubblici. Il testo contiene anche la graduatoria di ben 92 richieste per 74 mln di euro, che purtroppo non sono state ammesse al finanziamento per carenza di risorse. E da segnalare, quindi, questa insolita sensibilità delle P.a. locali verso questo problema, che meriterebbe di trovare con ulteriori stanziamenti: come dire, dove c'è possibilità e voglia di spendere mancano i soldi. In coda al decreto, 24 richieste escluse per motivi tecnici, per 18,4mln.
Infine, c'è il tema della riconversione in chiave di risparmio energetico degli impianti di illuminazione pubblica. E' stato pubblicato un primo elenco di 28 Comuni ai quali vengono assegnati 474mila euro, assieme a quello di 5 enti che non riceveranno i richiesti 72mila euro. Con un ulteriore decreto,vengono assegnati 7l,7mln a 61 enti locali, a fronte di 88 Comuni che restano a mani vuote per carenza di fondi, per 119,4 mln. Un altro caso di overboo-king che dovrebbe fare riflettere la Programmazione.
M.G

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