Provincia di Agrigento
 

rassegna stampa del 24 ottobre 2019

Giornale di Sicilia

Smaltimento irregolare di rifiuti
Potenziamento dei controlli

Ecco altre 5 fotocamere

In arrivo nuove video trappole per incastrare gli incivili che depositano i rifiuti nelle campagne. La Polizia provinciale incrementa la propria dotazione di attrezzature digitali per espletare i propri compiti di vigilanza e controllo del territorio con particolare riguardo alla tutela dell'ambiente. La nuova fornitura composta da 5 fotocamere con annessi accessori si rende necessaria per effettuare i rilievi tecnici e le prove fotografiche per attuare quelle misure preventive e repressive affinché dall'azione dei soggetti giuridici privati non si verifichino violazioni di legge o che derivino danni alla comunità ed alle istituzioni. La nuova fornitura si aggiunge al sistema di videosorveglianza mobile in dotazione al corpo di Polizia Provinciale per attività di controllo del territorio utilizzato per accertare l'eventuale abbandono e il corretto smaltimento di rifiuti nelle strade di competenza dell'ex Provincia. Per questa attività la Polizia provinciale si avvale di un sistema di video-sorveglianza mobile realizzato mediante l'utilizzazione di telecamere collocate in prossimità dei siti maggiormente a rischio nelle aree e strade provinciali. (* PAPI*)

Università, per il secondo anno consecutivo
Mediazione linguistica
Inizia il corso di laurea

Ad organizzarlo sarà «Agorà mundi». Pronto il calendario delle lezioni
Paolo Picone
Per il secondo anno consecutivo sarà avviato al Polo universitario di Agrigento il corso di studi superiori in mediazione linguistica (classe di laurea L-12). Si tratta di un corso, organizzato da «Agorà mundi» che  darà la possibilità agli iscritti di ottenere una laurea in mediatore culturale e linguistico, attivato direttamente dal Consorzio universitario «Empedocle» di Agrigento e riconosciuto dal ministero dell'Istruzione e della ricerca. Le immatricolazioni ci sono già state e domani, venerdì 25 ottobre alle 17, si terrà la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico 2019 - 2020 nei locali del Consorzio in contrada Calcarelle (Aula Luca Crescente). Il programma prevede i saluti istituzionali del presidente facente funzioni del Consorzio universitario, Giovanni Di Maida, del sindaco di Agrigento, Calogero Firetto e del professor Carmelo Rapisarda, presidente onorario della Rete dei musei siciliani emigrazione. Ai lavori partecipa il cardinale Francesco Montenegro che tanto si è battuto per il mantenimento della sede universitaria ad Agrigento quando soffiavano venti di chiusura. La prolusione ai corsi sarà fatta da Delio Miotti, dirigente Smivez e le conclusioni sono state affidate a Salvatore Vella, procuratore della Repubblica ad Agrigento ed al professor Marcello Saija, direttore del corso in mediazione linguistica. Infine ci sarà la presentazione della rivista «Studi storici siciliani» a cura di Gero Di Francesco e Sonia Zaccaria, entrambi componenti del comitato scientifico e di redazione. Il programma didattico del corso è strutturato in 210 ore di arabo, 60 ore di lingua inglese, 60 ore di francese, 60 ore di tirocinio, 420 ore di materie curriculari. Le iscrizioni potranno essere raccolte fino al 17 novembre. Subito dopo inizieranno le lezioni. Il corso di laurea mira a fornire una compiuta formazione per operatori nell'ambito della mediazione culturale in relazione ai problemi correnti che la terra di Sicilia si trova ad affrontare a causa della grande sfida migratoria. Oltre a questo corso il polo distaccato dell'università di Palermo ospiterà le facoltà di Architettura e ambiente costruito, economia e amministrazione aziendale e Scienze dell'educazione. (* PAPI*)

Corriereagrigentino

Agrigento, trasporto alunni disabili. Libero Consorzio impegna le somme - Corriere Agrigentino

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento impegna le somme per garantire il servizio di trasporto per il nuovo anno scolastico ai soggetti scolarizzati, portatori di handicap grave che frequentano gli Istituti Superiori di competenza dell'Ente. Il settore "Politiche attive del lavoro e dell'istruzione ed edilizia scolastica" ha, infatti, provveduto ad impegnare la somma di 88.048,00, necessaria a soddisfare le richieste  presentate per il corrente anno scolastico 2019/20. Attualmente hanno diritto al servizio di trasporto un centinaio di alunni portatori di handicap grave riconosciuti tali ai sensi delle vigenti leggi e residenti nei diversi comuni ricadenti nel comprensorio della provincia di Agrigento.
Questi studenti frequentano gli Istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, in favore dei quali il servizio di trasporto viene svolto secondo le modalità previste dallo specifico regolamento approvato dall'Ente. Il regolamento prevede diverse tipologie. E' possibile il trasporto da parte del Comune di residenza dell'alunno, con utilizzazione di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previa sottoscrizione di apposito accordo con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le famiglie, in alternativa, possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, avvalendosi di Enti ed Associazioni regolarmente costituite, in possesso, quale caratteristica obbligatoria, sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo.Il Regolamento prevede anche che, in casi specifici e documentati, può essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno/a disabile la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto con mezzi propri, allorquando risulti l'impossibilità di svolgimento del servizio da parte di terzi sia per le caratteristiche psico-fisiche e/o comportamentali dell'utente disabile che per la irreperibilità di Associazioni ed Enti disponibili al servizio di trasporto

Siciliatv

Trasporto disabili verso le scuole superiori, l'ex Provincia impegna 88mila euro | SICILIATV.ORG


Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha impegnato poco più di 88mila euro per garantire per il nuovo anno scolastico, il 2019/2020, il servizio di trasporto degli studenti portatori di handicap grave che frequentano gli Istituti Superiori di competenza dell'ex Provincia. Ad avere diritto al servizio di trasporto, attualmente, sono un centinaio di alunni portatori di handicap grave residenti nei diversi comuni dell'agrigentino.
Per questi studenti, che frequentano gli Istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, il regolamento del servizio di trasporto prevede diverse tipologie. È possibile il trasporto da parte del comune di residenza dell'alunno, con utilizzazione di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previo accordo con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Le famiglie, in alternativa, possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, avvalendosi di enti e associazioni regolarmente costituite, in possesso sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo.
Nel caso in cui non vi siano associazioni o enti disponibili al servizio di trasporto, o questo non sia possibile per le caratteristiche psico-fisiche o comportamentali del disabile, può essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto con mezzi propri.

TelemonteKronio

Biodigestore, tornano a riunirsi associazioni e comitati


Le associazioni professionali agricole e il comitato spontaneo degli agricoltori hanno deciso di rompere il silenzio
della politica e delle istituzioni sulla vicenda del biodigestore di contrada Scunchipani. Hanno promosso una riunione, per oggi pomeriggio, alle 18, nei locali della Copagri di Sciacca chiamando a parteciparvi le associazioni, i comitati e quanti sono interessati al territorio e a fare chiarezza su un progetto che di chiaro non ha proprio nulla, ha scritto oggi Nino Indelicato. Già nei giorni scorsi le organizzazioni professionali agricole avevano elaborato un documento, inviato al sindaco della città di Sciacca , per esprimere la preoccupazione legata alla situazione di stallo e al silenzio, definito assordante, rispetto al progetto del biodigestore del gruppo Moncada.
Si attende ancora che l'Ufficio Territoriale di Agrigento si pronunci sulla richiesta di riesame avanzata dal sindaco Valenti e supportata dalla relazione della consulente Patrizia Livreri, ossia sui rischi ambientali per i quali si renderebbe necessaria la revoca delle autorizzazioni che sono state rilasciate a suo tempo alla MY Ethanol.
Le organizzazioni professionali agricole, nel documento elaborato la scorsa settimana, hanno chiesto all'amministrazione, al consiglio comunale e alla deputazione regionale e nazionale di sollecitare con forza il Libero Consorzio E l'Ufficio Territoriale di Agrigento a pronunciarsi sui rischi ambientali e sanitari denunciati dalla professoressa Patrizia Livreri, sulla regolarità delle procedure autorizzative e a chiedere con coraggio e tenacia la revoca o l'annullamento in autotutela dell'autorizzazione concessa. Non si temano eventuali richieste risarcitorie da parte della My Ethanol, hanno dichiarato le organizzazioni professionali agricole di Sciacca citando l'esmpio del vicino comune di Ribera che nel 2011 ha preteso e ottenuto dalla Regione la revoca dell'autorizzazione ad un impianto biomasse. In realtà le organizzazioni agricole dichiarano di non essere aprioristicamente contrari ad impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, laddove però siano realizzati in zone idonee, di dimensioni compatibili e a limitato effetto inquinante. L'impianto del gruppo Moncada, aggiungono, non sembra garantire tutto ciò ed è assolutamente incompatibile con l'area dove si intende realizzarlo.Non solo le organizzazioni agricole, sulla vicenda giusto oggi è intervenuto il parlamentare saccense Michele Catanzaro con una nota inviata all'assessore regionale al territorio e ambiente nella quale con rabbia e determinazione chiede che venga bloccato il progetto della My Ethanol in contrada Scunchipani. La Regione Siciliana, scrive il deputato regionale, non può lavarsene le mani accampando mancanza di competenze o peggio presentandosi alle riunioni, con propri rappresentanti totalmente disinformati e ignari di quanto sta accadendo perché proprio l'assessorato al territorio e ambiente ha la responsabilità di dirigere gli l'uffici territoriali di tutte le province. Catanzaro ricorda che sul progetto del biodigestore a sono stati promossi tavoli tecnici e istituzionali, tanto alla Regione, quanto al comune di Sciacca; sono stati attivati gli uffici responsabili di rilasciare le necessarie autorizzazioni; è stato nominato dal sindaco di Sciacca un consulente che, di sua volontà, ha anche depositato alla Procura della Repubblica una relazione tecnica che va attenzionata con la massima attenzione e rigore, ma nulla è successo. E' necessario che il governo regionale batta un colpo, conclude il parlamentare regionale saccense, evidenziando che il territorio di Sciacca non starà ancora a guardare.

GRANDANGOLO
Ex Provincia, garantito servizio trasporto disabili Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento impegna le somme per garantire il servizio di trasporto per il nuovo anno scolastico ai soggetti scolarizzati, portatori di handicap grave che frequentano gli Istituti Superiori di competenza dell'Ente. Il settore "Politiche attive del lavoro e dell'istruzione ed edilizia scolastica" ha, infatti, provveduto ad impegnare la somma di 88.048,00, necessaria a soddisfare le richieste presentate per il corrente anno scolastico 2019/20. Attualmente hanno diritto al servizio di trasporto un centinaio di alunni portatori di handicap grave riconosciuti tali ai sensi delle vigenti leggi e residenti nei diversi comuni ricadenti nel comprensorio della provincia di Agrigento. Questi studenti frequentano gli Istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, in favore dei quali il servizio di trasporto viene svolto secondo le modalità previste dallo specifico regolamento approvato dall'Ente. Il regolamento prevede diverse tipologie. E' possibile il trasporto da parte del Comune di residenza dell'alunno, con utilizzazione di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previa sottoscrizione di apposito accordo con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le famiglie, in alternativa, possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, avvalendosi di Enti ed Associazioni regolarmente costituite, in possesso, quale caratteristica obbligatoria, sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo. Il Regolamento prevede anche che, in casi specifici e documentati, può essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno/a disabile la possibilità di provvedere autonomamente al trasporto con mezzi propri, allorquando risulti l'impossibilità di svolgimento del servizio da parte di terzi sia per le caratteristiche psico-fisiche e/o comportamentali dell'utente disabile che per la irreperibilità di Associazioni ed Enti disponibili al servizio di trasporto.


LA SICILIA
SCIACCA, TERME: DEPUTATI UNITI PER SOLLECITARE LA REGIONE SCIACCA. g.re.)

 I deputati regionali agrigentini entrano in azione in modo più incisivo per sollecitare la Regione Siciliana ad accelerare le procedure per la privatizzazione delle Terme di Sciacca. Carmelo Pullara, capogruppo dei popolari e Autonomisti, che nei giorni scorsi ha preso parte al consiglio comunale aperto sulle Terme, ha annunciato di avere richiesto, insieme al collega Mangiacavallo e alla Commissione Sanità all'Ars la convocazione urgente di una seduta che tratti l'argomento "Terme di Sciacca, concessione e bando pubblico per la gestione". Lo stesso Mangiacavallo, insieme agli altri due deputati della zona, Michele Catanzaro e Margherita La Rocca Ruvolo, un'interrogazione all'Ars per chiedere come mai non sia stata ancora chiusa la liquidazione della società Terme di Sciacca SpA e perché ad oggi la Regione non sia ancora riuscita a portare a soluzione la problematica delle Terme di Sciacca. Sono segnali positivi che vedono finalmente politici di varia estrazione finalmente uniti su un problema importante come quello delle Terme di Sciacca e della lentezza delle procedure per il bando.


BIVONA, PROVA A RIPARTIRE IL PARCO DEI MONTI SICANI BiVONA. e.m.)

Prova a ripartire il Parco dei Monti Sicani che raggruppa nell'entroterra 6 comuni agrigentini e 6 palermitani. Si moltiplicano iniziative e riunioni a livello regionale. Per 6 novembre prossimo, è già stato fissato un nuovo incontro nel corso dal quale verrà valutata la possibilità di ampliare, eventualmente, la perimetrazione del Parco ma anche di coinvolgere altri paesi limitrofi che ne facessero richiesta, fermo restando il principio inderogabile della continuità territoriale. "Fondamentale - afferma l'assessore Cordaro - sarà il confronto che le amministrazioni dovranno avere con le rispettive comunità. Questa fase di concertazione non potrà assolutamente essere elusa e dovrà costituire uno dei passaggi essenziali in vista della rinascita del Parco dei Monti Sicani". A parte le problematiche che hanno portato a ben tre bocciature da parte del Tar Sicilia, il Parco aveva già realizzato diverse iniziative sul territorio, grazie all'intraprendenza del giovane commissario palermitano Luca Gazzara, che aveva inaugurato la sede di Palazzo Adriano e stava per tagliare il nastro in quella di Bivona.


FONDI PER IL RISPARMIO ENERGETICO PROGETTI AMMESSI MA SENZA SOLDI EFFETTO GRETA: SINDACI IN RIVOLTA

La protesta. L'Anci e 75 primi cittadini alla Regione: stornare altre risorse non utilizzate.
Sembra che la battaglia per l'ambiente condotta in tutto il mondo dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg abbia fatto presa sui sindaci della Sicilia. Che sono in rivolta contro la Regione che non aumenta i fondi per finanziare i loro progetti di risparmio energetico. Sarebbe un aiuto per l'ambiente e anche per i loro bilanci esausti. Infatti, non si era mai vista una simile corsa ai fondi europei finalizzati all'efficientamento e al risparmio energetico negli edifici pubblici e nella pubblica illuminazione. Un fenomeno che ha spiazzato chi aveva programmato a suo tempo le risorse, assegnando a questa misura fondi risultati insufficienti. E' lungo l'elenco dei Comuni che ci avevano creduto inviando al dipartimento regionale Energia progetti redatti a tempo di record, e che invece sono rimasti a mani vuote. I decreti definitivi appena pubblicati dal dipartimento parlano di 88 Comuni che non potranno installare impianti di illuminazione a led perché le loro richieste, seppur ammesse, non avranno copertura finanziaria (servirebbero altri 119,4 mln) e di altri 92 rimasti fuori dal finanziamento degli interventi per l'efficientamento e la riduzione dei consumi energetici negli edifici pubblici, per un fabbisogno di ulteriori 74 mln. La protesta è stata manifestata con due note, una a firma del presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando, e una sottoscritta da 75 primi cittadini, inviate al governatore Nello Musumeci, all'assessore all'Energia Alberto Pierobon, al dirigente generale del dipartimento Energia Salvatore D'Urso, e al dirigente generale del dipartimento Programmazione, Dario Tornabene. Tutti chiedono alla Regione di aumentare la dotazione finanziaria per queste misure. D'Urso ne ha parlato con Musumeci, facendo rilevare che esistono circa 200 mln di euro non utilizzati in altre misure, che potrebbero essere rimodulati stornandoli a favore del risparmio energetico che invece è andato in overbooking. Ma la questione avrebbe già acceso polemiche e si sposterà sicuramente alla prossima riunione della cabina di regia sui fondi Ue.



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