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rassegna stampa dal 1° al 3 febbraio 2020

CorriereAgrigentino

Libero Consorzio Agrigento, bando di gara per la bonifica dei rifiuti - Corriere Agrigentino

E' pubblicato sul sito internet istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il bando di gara per il servizio di bonifica dai rifiuti abbandonati nel territorio provinciale.La gara sarà gestita integralmente sulla piattaforma telematica del Libero Consorzio, e pertanto saranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il portale Appalti. L'importo complessivo dell'appalto è di 330.000,00 euro più Iva, compresi oneri per la sicurezza (9.900,00 euro, non soggetti a ribasso), e le offerte dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del prossimo 21 febbraio 2020. La prima seduta per l'apertura delle offerte telematiche avrà luogo invece nella Sala Gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio (Via Acrone, 27 Agrigento) alle ore 9.00 del 24 febbraio.    La durata dell'appalto è di 24 mesi. Rispetto agli anni precedenti il Libero Consorzio ha incrementato le risorse per questo importante servizio, che consente periodicamente di rimuovere e smaltire grandi quantitativi di rifiuti, compresi quelli speciali e pericolosi, dal territorio provinciale e sulle strade di competenza del Libero Consorzio (provinciali, ex consortili ed ex regionali). Si tratta di un'attività di risanamento ambientale assegnata ai Liberi Consorzi (ex Province Regionali) dall'art. 160 della Legge Regionale n. 25/1993, integrata dal Decreto Legislativo 152/2006.
Il bando di gara e i relativi allegati tecnici sono scaricabili dal sito www.provincia.agrigento.it, sezione Gare e Appalti (esatta denominazione: "Affidamento del servizio mediante accordo quadro biennale, con un solo operatore economico, per interventi di bonifica dai rifiuti abbandonati in tutto il territorio provinciale e/o lungo le strade provinciali, mediante raccolta e conferimento in discarica e/o presso ditte autorizzate al recupero dei rifiuti - anni 2020-2021").

Scrivolibero

Libero Consorzio: alunni dell'Istituto "De Cosmi" di Casteltermini visitano l'Ecomuseo - ScrivoLibero.it

Da Casteltermini per visitare le bellezze del "Magnifico Palazzo della Provincia". Continuano, infatti, le visite didattiche delle scolaresche dell'agrigentino all' Ecomuseo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Ieri, appunto, è stata la volta dell'Istituto comprensivo "De Cosmi" di Casteltermini; i 52 alunni, accompagnati dalle docenti Alfonsa Bonanno, Silvia Spoto, Piera Scozzari e Piera Di Spoto, hanno, anche, partecipato ad una lezione di Illuminismo, nella biblioteca Gaspare Ambrosiani dell'ex Provincia.
Gli "Ecomusei" sono previsti dalla legge regionale n. 16 del 2 luglio 2014 che ha attribuito agli enti pubblici e privati, agli Enti locali e alle associazioni, la possibilità di istituirli.
Il termine "Ecomuseo" indica, appunto, un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione.
La realizzazione dell'Ecomuseo è nata dall'esigenza di riunire tutti i beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio.
Dell'Ecomuseo fanno parte tutti beni dell'ex Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo compreso il Giardino Botanico con l'erbario e l'Officina delle tradizioni popolari, recentemente inaugurata, la biblioteca "Gaspare Ambrosiani", che conserva una pregevole copia della "Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts e des métiers"di Diderot e D'alembert.
Si tratta della terza edizione del cosiddetto "Manifesto dell'Illuminismo" dedicata a sua Altezza l'Arciduca d'Austria Pietro Leopoldo Granduca di Toscana, in seguito imperatore Leopoldo II.
Stampata a Livorno dal 1770 al 1778, è composta da 28 volumi, di cui 17 di testo e 11 di tavole, ma di questi 28 volumi ci sono pervenuti il XXVI, che corrisponde al IX delle tavole.
Gli studenti hanno, poi, visionato il pregiato patrimonio librario costituito da circa 6000 volumi a prevalente indirizzo storico, giuridico ed amministrativo, che rappresenta uno strumento essenziale di documentazione ed informazione.
Infine, completano l'Ecomuseo la Galleria della Scala Reale e all'Aula Consiliare "Luigi Giglia".

GrandangoloAgrigento

Corruzione e trasparenza, approvato piano dal Libero Consorzio Agrigento

Approvato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento il piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2020/2022. Il Piano è stato adottato dal Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del Segretario/Direttore Generale Caterina Moricca nella qualità di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Conseguentemente, sono in fase di attivazione le prescrizioni e le indicazioni previste nel nuovo Piano da inviare ai responsabili dei vari settori del Libero Consorzio per darne piena attuazione.
Il Piano approvato ha introdotto nuove modifiche rispetto a quello approvato lo scorso anno. Sono stati estesi gli obiettivi strategici del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza tra i quali quello di migliorare e perfezionare continuamente il livello di mappatura dei processi dell'Ente quale strumento per la migliore valutazione dei rischi. Il Piano garantisce la piena applicazione del diritto di accesso civico, sia c.d. "semplice" che c.d. "generalizzato", tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida in materia di FOIA ("Freedom of information act") adottate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Inoltre è previsto un adeguato coordinamento del Piano con gli strumenti di programmazione del Libero Consorzio, con specifico riguardo all'individuazione degli obiettivi assegnati alle figure apicali dell'ente in tema di anticorruzione e di obblighi di pubblicità e trasparenza. In particolare, assume rilevante importanza l'integrazione tra il PTPTC e il Piano della Performance chiaramente indicata sia dal legislatore che dall'ANAC.
Nell'ambito del Piano 2020-2022, tra le misure organizzative finalizzate a contrastare la corruzione nelle attività ad alto rischio, è stata rimodulata l'attività di aggiornamento normativo, formazione del personale,  adeguamento degli atti e contratti e verifica di attuazione in relazione alla disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dell'Ente.
Prevista una precisa codificazione delle materie sottoposte a rischio di corruzione. Sono classificate come sensibili alla corruzione, oltre alle materie previste della Legge n. 190/2012, come novellato dal D.Lgs. n. 97/2016, e quelle "generali" indicate nella determinazione ANAC n. 12/2015, anche quelle con specifico riferimento alle competenze del Libero Consorzio così come individuate nell'art. 26 del Piano. Le attività di monitoraggio non sono state limitate soltanto alla verifica dell'attuazione delle misure di riduzione del rischio ma contemplano anche la fase di valutazione della loro idoneità, intese come effettiva capacità di riduzione del rischio corruttivo.

Rifiuti abbandonati lungo la Sp 80: arrivano le telecamere

Nuova iniziativa del corpo di Polizia Provinciale per contrastare il fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi e non, in prossimità dei siti maggiormente a rischio nelle aree e strade provinciali.
Il Corpo della Polizia Provinciale ha istallato, fino al 4 febbraio 2020, una telecamera mobile e due 2 cartelli informativi, sulla strada provinciale n. 80 "Agrigento -Baiata - Favara" per prevenire il fenomeno incontrollato dell'abbandono dei rifiuti.
I cartelli sono stati realizzati seguendo i criteri previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali e sono stati apposti prima dell'inizio dell'area delle riprese e indicano la finalità delle registrazioni. Le immagini sono registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia.
Il Libero Consorzio nel mese di settembre si era dotato di un nuovo regolamento per contrastare più efficacemente l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti nel territorio provinciale di competenza dell'Ente attraverso l'utilizzo di sistemi di video sorveglianza e di foto-camere, nel rispetto di quanto stabilito dal Garante per il trattamento dei dati personali.
Il sistema di video-sorveglianza utilizzato dalla Polizia Provinciale che ha specifiche competenze in materia ambientale, ha come fine la prevenzione, l'accertamento e la repressione degli illeciti derivanti dall'utilizzo abusivo delle aree impiegate come discarica di materiale e di sostanze pericolose nonché il rispetto della normativa concernente lo smaltimento di qualunque genere di rifiuti.

Giornale di Sicilia

Installata in un tratto della Provinciale 80 per Favara
Rifiuti in strada, arriva la telecamera mobile

Lungo la strada provinciale 80, la Agrigento-Baiata-Favara, è arrivata una telecamera mobile. Nuova iniziativa del corpo di polizia provinciale per contrastare il fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi e non, in prossimità delle aree maggiormente a rischio lungo le strade provinciali. Fino a martedì, lungo la provinciale 80 sarà presente una telecamera mobile e due cartelli informativi, proprio per prevenire il fenomeno incontrollato dell'a bbandono  dei rifiuti.I cartelli sono stati realizzati seguendo  i criteri previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali e sono stati apposti prima dell'inizio dell'area delle riprese e indicano la finalità delle registrazioni. Le immagini sono registrate e trasmesse in tempo reale alle autorità di polizia. Il Libero Consorzio, con a capo il commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa, nel mese di settembre, si era dotato di un nuovo regolamento per contrastare efficacemente l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti del territorio provinciale, attraverso l'utilizzo di sistemi di video sorveglianza e di foto-camere, nel rispetto di quanto stabilito dal garante per il trattamento dei dati personali.  Il sistema di video-sorveglianza verrà utilizzato dalla polizia provinciale, con a capo il comandante Vincenzo Giglio, che ha specifiche competenze in materia ambientale, ha come fine la prevenzione, l'accertamento e la repressione  degli illeciti derivanti dall'utilizzo abusivo delle aree impiegate come discarica di materiale e di sostanze pericolose nonché  il rispetto della normativa concernente lo smaltimento di qualunque genere di rifiuti. La telecamera, poi, verrà naturalmente spostata. E verrà piazzata lungo altre strade provinciali che sono state già oggetto di devastazione. (*CR*)

LIVESICILIA
PROVINCE E DEMOCRAZIA SOSPESA LO SCANDALO CHE NON FA NOTIZIA di Salvo Toscano

Si prepara l'ennesimo rinvio in enti in cui non si vota da dodici anni Ora, provate a immaginare che nel vostro comune non si voti da dodici anni. Sì, avete letto bene, dodici. Cosa a accadrebbe in quel comune? I cittadini non batterebbero ciglio, abituati e rassegnati? Difficile poterlo credere. Eppure, in Sicilia ci sono delle istituzioni democratiche per le quali da dodici anni non si vota più e da più di sette anni si va avanti a commissariamenti e a rinvii, in un gioco dell'oca ormai grottesco. Si parla delle ex Province, oggi liberi consorzi. Per alcuni di loro l'ultima volta che si votò correva l'anno 2008, Obama doveva ancora correre per la Casa Bianca, all'Eliseo albergava da un annetto Nicolas Sarkozy. Un altro mondo, insomma. Ma è da quel dì che non si vota più. Le nuove elezioni, quelle di secondo livello, cioè riservate ai sindaci dei comuni della ex provincia, continuano a essere rimandate e rimandate e rimandate. L'ultima data fissata era stata quella del 19 aprile prossimo. Tirata fuori dal cilindro appena un paio di settimane fa, il 17 gennaio, si appresta a subire l'ennesimo rinvio. La legge è già bella che pronta all'Ars con il rinvio numero quattordici. Meglio aspettare, è la ratio della norma, che votino i comuni chiamati alle urne per le amministrative di primavera. E sì, perché c'è sempre un buon motivo per rimandare il voto di queste istituzioni. E il voto slitterà ancora, dopo l'estate, anche per dare il tempo alle coalizioni di accordarsi sui candidati. Intanto, le ex Province aspettano e ammuffiscono commissariate da quasi otto anni. L'ultima tornata di nomine lo scorso dicembre, quando il governo regionale ha cambiato i vertici di Siracusa, che ha fatto bancarotta nel frattempo, Enna (messa male pure) e Caltanissetta. Un pasticcio che affonda le radici nella riforma varata nella scorsa legislatura dal governo Crocetta - si doveva votare nella primavera 2013, sette anni fa - e che finì in un clamoroso pasticcio. La nuova legislatura e il nuovo governo ci misero del loro. E cominciò la stagione dei rinvii, uno dopo l'altro. E dire che quell'ente, scriveva qualche mese fa Accursio Sabella, secondo lo stesso governatore, avrebbe dovuto recitare un ruolo da protagonista nella nuova mappa delle istituzioni siciliane. Musumeci è stato un presidente di Provincia, rammenta quei trascorsi a a ogni buona occasione. Ma nella sua stagione di presidenti delle province non ne sono stati eletti. Si doveva votare a giugno 2019, poi ad aprile di quest'anno. Adesso si vedrà. La gestione resterà intanto in mano ai burocrati scelti come commissari per l'ordinaria amministrazione, mentre le casse degli enti continuano a languire (anche se quest'anno alcune toppe sono state finalmente messe dopo un'estenuante trattativa Stato-Regione) e i servizi, soprattutto la manutenzione di strade e scuole, vanno a rotoli. L'Anci, l'associazione dei comuni, aveva esultato qualche giorno fa quando finalmente era stata annunciata la data delle elezioni. Pareva la volta buona. Quasi certamente non lo sarà. Ma a nessuno sembra ormai far più impressione.

LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO Prevenzione della corruzione Approvato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento il piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2020/2022. Il Piano è stato adottato dal commissario Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del segretario/direttore generale Caterina Moricca nella qualità di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Conseguentemente, sono in fase di attivazione le prescrizioni e le indicazioni previste nel nuovo Piano.



LA SICILIA
BIODIGESTORE, PROSEGUE LA PROTESTA DI COMITATI E ASSOCIAZIONI CITTADINE SCIACCA.

 Sono state presentate richieste di annullamento delle autorizzazioni. SCIACCA. L'ennesima assemblea affollata, a Sciacca, per parlare degli sviluppi del caso del progetto di biodigestore che si sta realizzando in contrada Piana Scunchipani, alla periferia del centro abitato di Sciacca. Un'assemblea convocata dalle associazioni di categoria agricole Agrinsieme, alla presenza di associazioni civiche, cittadini, comitati dei quartieri. Tutti hanno rilanciato la protesta contro il progetto e la necessità di fare chiarezza sulla vicenda che riguarda un'opera della società My Ethanol del gruppo Moncada che ha già ottenuto le autorizzazioni da parte degli organi competenti. Una vicenda iniziata nella primavera del 2019, in ritardo i cittadini appresero della presenza di un progetto per convertire la vecchia distilleria Kro­nion in un impianto biomasse. "Abbiamo presentato osservazioni tecniche e amministrative - ci dice Nino Indelicato - c'è una relazione tecnica fatta da un docente universitario pagato dal Comune di Sciacca, tutti riscontrano dubbi sulle conseguenze che tale opera avrebbe sull'ambiente. Ma fino ad oggi non vi sono risposte da parte degli uffici competenti, provinciali e regionali". I comitati di quartiere e le associazioni professionali hanno firmato le richieste di annullamento in autotutela della autorizzazione relativa alla Procedura Abilitativa Semplificata, alla autorizzazione Unica Semplificata Ambientale, della determina Dirigenziale di Autorizzazione Unica. I destinatari delle richieste sono lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Sciacca, l'Ufficio Tecnico di Sciacca, il Responsabile del Servizio Supa del Comune di Sciacca, il sindaco di Sciacca, il Gruppo 3 del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, l'U.O.H A24 dell'Ufficio Territoriale di Agrigento. I comitati di quartiere e le associazioni professionali sono preoccupati perchè il prossimo 20 giugno scade il termine della seconda autorizzazione. Una lotta contro il tempo per riuscire a fermare la realizzazione dell'impianto biodigestore. Indelicato, che fa da portavoce, ha detto che "le Terme e il turismo in presenza nel territorio di un impianto biomasse non avrebbero nessun futuro".


SICILIA24H
ELEZIONI PROVINCIALI, ENNESIMO RINVIO

Domani all'Assemblea Regionale il rinvio delle elezioni Provinciali dal 19 aprile ad ottobre. Proroga ai commissariamenti. Ad Agrigento non si vota da 12 anni. E' incredibile, è invece è verità. Domani, martedì 4 febbraio, l'Assemblea Regionale Siciliana si riunirà e voterà un disegno di legge, appena esitato nelle commissioni parlamentari competenti, che contiene un articolo che rinvia da domenica 19 aprile ad una domenica del prossimo ottobre le elezioni Provinciali in Sicilia. Sì: poco più di due settimane addietro il governo Musumeci ha fissato sul calendario il 19 aprile come data per eleggere presidenti e consiglieri provinciali, tra l'altro in Province dove addirittura non si vota da 12 anni, come ad esempio Agrigento dove nel 2008 si è insediato l'ultimo presidente della Provincia eletto dai cittadini, il professor Eugenio D'Orsi. Poi dal 2012 in poi, con l'avvento alla Regione del governo Crocetta, è stata varata la riforma disastrosa che ad oggi ha provocato il commissariamento delle nove Province siciliane da quasi 8 anni, la bancarotta della provincia di Siracusa e il quasi dissesto della provincia di Messina. Il successore di Crocetta, il già presidente della Provincia di Catania, Nello Musumeci, si è incamminato nella strada del recupero e del rilancio delle Province come ente locale intermedio tra Comuni e Regione, ha sponsorizzato il ripristino dell'elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali, e poi, però, dopo l'impugnativa da parte del governo di Roma, è stato costretto ad accontentarsi delle elezioni di secondo livello, ovvero votano solo i consiglieri comunali e i sindaci dei 390 Comuni dell'Isola. Poi ha più volte fissato la data del voto, ma altrettante volte è stato costretto a ingoiare il rinvio, anche adesso quando il 19 aprile prossimo sarebbe coinciso a ridosso delle elezioni Amministrative e, quindi, per non appesantire e confondere, è stato predisposto il rinvio ad ottobre. In principio il voto è stato in calendario il 20 novembre 2016, e poi è stato rinviato al 26 febbraio 2017. Poi invece altro rinvio, a domenica 30 luglio 2017. Nel frattempo l'Assemblea Regionale ha approvato la legge di ripristino dell'elezione diretta del presidente e dei consigli delle Province, poi impugnata dal governo nazionale nell'ottobre 2017. La stessa legge ha fissato il 18 febbraio 2018 come data per le elezioni, poi ritenuta impraticabile e rinviata alle Amministrative della primavera 2018, 10 giugno 2018. Anzi no: altro rinvio al turno straordinario delle elezioni amministrative, quindi una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2018. E invece nulla. Lo scorso 16 gennaio il governo Musumeci ha scelto: si vota domenica 19 aprile 2020. No. No? Sì, no! Da aprile ad ottobre.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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