1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2020 » Febbraio » 19 » rassegna stampa del 19 febbraio 2020
 

rassegna stampa del 19 febbraio 2020

Ilsicilia

Ex Province: la commissione Ars rinvia la data del voto

decisione presa dalla I Commissione
Ex Province: c'è l'ok della Commissione Affari istituzionali che stamane all'Ars ha esitato il disegno di legge n. 678/A Stralcio sul 'Rinvio delle elezioni degli organi degli enti di area vasta. Si voterà tra il 15 settembre e il 15 ottobre.
Il ddl rinvia dunque il voto nelle ex Province: il governo Musumeci lo aveva fissato inizialmente al 19 aprile.
Domani l'assessore Bernardette Grasso stilerà una circolare in merito alla decisione presa in prima commissione.
"Ho chiesto - ha detto il parlamentare regionale e componente della commissione di merito Vincenzo Figuccia - che venga convocata la Conferenza Metropolitana, che, nelle more delle elezioni di secondo livello, potrà vedere convocati i Sindaci delle nove province in seno all'Assemblea. Bene - prosegue - aver fissato finalmente la date delle elezioni provinciali di secondo livello tra il 15 settembre e il 15 ottobre ma l'appuntamento sia definitivo e mai più rimandato ponendo finalmente fine alla stagione del commissariamento".

Gds

Regione, approvato il rinvio del voto per le ex provincie

La commissione Affari istituzionali, col voto contrario del M5s, ha approvato il ddl che rinvia il voto nelle ex Province: il governo Musumeci lo aveva fissato al 19 aprile. Le elezioni di secondo livello si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Il ddl dovrebbe arrivare in aula già questo pomeriggio.
«Ho chiesto che venga convocata la Conferenza Metropolitana, che, nelle more delle elezioni di secondo livello, potrà vedere convocati i sindaci delle nove province in seno all'Assemblea», dice il deputato Udc, Vincenzo Figuccia.
«Bene - prosegue - aver fissato finalmente la date delle elezioni provinciali di secondo livello tra il 15 settembre e il 15 ottobre ma l'appuntamento sia definitivo e mai più rimandato ponendo finalmente fine alla stagione del commissariamento».

Giornale di Sicilia

ARS
Voto nelle Province, tempi più lunghi

È stata incardinato all'Assemblea regionale siciliana il testo sulle province. Questo quanto deciso ieri nel corso della seduta dell'Ars di ieri. Fino a questa mattina alle 9 c'è tempo per presentare gli emendamenti mentre la discussione sulla legge inizierà alle 16. Rimandati ad oggi anche gli altri punti del giorno inseriti in calendario. «Alle 15.30 (di oggi ndr) convochiamo la conferenza dei capigruppo per decidere i lavori», ha spiegato il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè rinviando i lavori alle 16 di oggi pomeriggio. (*AGIO*)

La raccolta della differenziata e i contributi della Regione
Cresce la sensibilità ambientale

Ventidue comuni agrigentini virtuosi
Esclusi i grandi centri da Agrigento a Favara, passando per Sciacca e Licata
Soddisfatto il sindaco di Santo Stefano Quisquinia: andiamo ancora avanti
Concetta Rizzo
La polizia provinciale Installata, fino a mercoledì prossimo, una telecamera mobile per i controlli
Il numero dei Comuni "ricicloni" è cresciuto a dismisura. Se lo scorso anno, nell'intera isola, risultavano essere appena 31, adesso solo per  l'Agrigentino sono ben 22 i territori riconosciuti come virtuosi. È stato firmato il decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali) che assegna un contributo agli enti locali che, nel corso del 2018, hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata. A beneficiarne - in attuazione di una norma contenuta in una legge regionale -sono 79 Comuni di otto province dell'isola. E su 79 Municipi, 22 sono appunto Agrigentini. Ad ognuno di loro, il dipartimento regionale della Acque e dei Rifiuti ha assegnato un premio in denaro che è stato calcolato in base al numero di abitanti. La quota fissa per i Comuni "ricicloni"è stata stabilita in 31.645,57 euro. A questa sommaè stata aggiunta la quota da attribuire  in proporzione alla popolazione. Dal nutrito elenco sono esclusi tutti i grandi centri: da Agrigento a Favara, passando per Sciacca e Licata. E questo perché, ad esempio, il capoluogo ha consolidato le proprie percentuali di raccolta differenziata solo nel 2019, mentre alcuni altri centri ancora oggi arrancano e non riescono a raggiungere risultati ragguardevoli. I Comuni agrigentini che hanno beneficiato della cosiddetta "premialità" sono: Calamonaci (39.174,31 euro); Cammarata (66.003,98 euro); Castrofilippo (48.181,41 euro); Cattolica Eraclea (53.410,46 euro); Cianciana (50.902,71 euro); Comitini (36.814,39 euro); Grotte (63.616,69 euro); Joppolo Giancaxio (38.270,86 euro); Lucca Sicula (42.142 euro); Menfi (101.933,84 euro), Montevago (48.154,03 euro); Raffadali (101.933,84 euro); Realmonte (56.213,89 euro); Ribera (137.332,58 euro); Sambuca di Sicilia (65.122,43 euro); San Giovanni Gemini (76.144,50 euro); Santa Elisabetta (45.925,53 euro); Santa Margherita di Belice (67.476,97 euro); Sant'Angelo Muxaro (39.669,95 euro); Santo Stefano Quisquina (58.458,82 euro); Siculiana (57.007,83 euro) e Villafranca Sicula (39.453,55 euro). «Grazie alla struttura di Quisquina Ambiente - ha detto, con una certa soddisfazione il sindaco di Santo Stefano Quisquina: Francesco Cacciatore - e agli stefanesi per la fattiva collaborazione: andiamo avanti con grande senso civico». L'aumento dei Comuni virtuosi, per il presidente della Regione Nello Musumeci - cinque milioni di euro sono stati stanziati appunto per tutti i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani - «conferma come stia crescendo, sempre di più, la sensibilità ambientale da parte dei siciliani e l'impegno dei sindaci. In poco più di due anni, la percentuale di raccolta differenziata è aumentata del 100 per cento». In parallelo con una buona e capillare raccolta differenziata c'è anche l'impegno per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti pericolosi e non. La polizia provinciale di Agrigento ha installato, fino a mercoledì prossimo, una telecamera mobile e due cartelli informativi sulla strada provinciale 1B Fondacazzo - Borsellino. «Le immagini sono registrate e trasmesse in tempo reale alle autorità di polizia» - hanno reso noto, ieri, dal Libero consorzio comunale che, già lo scorso settembre, si era munito  di un nuovo regolamento per megliocontrastare l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti attraverso l'utilizzo di sistemi di video sorveglianza e di foto-camere. (*CR*)

Per la definizione del piano d'ambito
Scontro Ati - Regione per il commissario

L'Ati in una nota sostiene che ha lavorato fin dal suo insediamento Concetta Rizzo Mentre il consiglio direttivo dell'Ati, presidente Francesca Valenti in testa, si dice «pronto ad ogni azione di contrasto e di lotta, in tutte le sedi, in assenza di risponde immediate del presidente della Regione sulla revoca del commissariamento» per l'aggiornamento del piano d'ambito, l'assessorato dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità diffida l'Ati «al pieno esercizio de poteri di regolazione del servizio idrico integrato di cui è per legge titolare». La Regione ha chiesto all'assemblea territoriale idrica di «completare l'attività di verifica relativa al riconoscimento o meno della gestione autonoma salvaguardata in favore dei Comuni agrigentini che ne hanno fatto richiesta; di avviare le procedure per l'acquisizione delle reti e degli impianti afferenti la gestione unica d'ambito non ancora transitati; di porre in essere ogni necessaria iniziativa finalizzata all'approvazione dell'aggiornamento biennale delle pr edisposizioni tariffarie del servizio idrico». Pochi giorni dopo la nomina di un commissario ad acta - fatto dall'assessorato regionale - per il piano d'ambito e per provvedere,  entro la fine dell'anno, all'affidamento della gestione del servizio idrico alla consortile pubblica (che ancora non è stata costituita), ieri, sembrava proprio che si andasse allo scontro. Secondo la nota dell'Ati, firmata da Francesca Valenti, Domenico Gueli, Margherita La Rocca Ruvolo, Alfonso Provvidenza, Ettore Di Ventura, Mirko Cinà e Nello Hamel, la Regione non ha «tenuto debitamente in considerazione il lavoro svolto fin dalla data di insediamento degli organi dell'Ati». «Non c'è stato certo immobilismo - dicono - . Riteniamo veramente un'ingiustizia ed un'offesa al lavoro dei sindaci che si sono dedicati con passione ed abnegazione ai lavori dell'Ati. Un'offesa alla sana politica, ai tanti risultati raggiunti». Parlando dei risultati raggiunti, il consiglio direttivo dell'Ati ha dunque scritto: «Forse al governo e alla burocrazia regionale tutto ciò disturba. Bisogna farla finita con la stagione dei commissari. Si tratta di scelte che calpestano e sospendono la democrazia». (*CR*)

La manifestazione contro le mafie
L'istituto Toscanini a Roma con Libera

L'iniziativa è stata promossa dall'associazione in piazza Montecitorio
RIBERA
Il Toscanini di Ribera solidale con le vittime di mafia insieme a Libera e don Luigi Ciotti. A Roma, in piazza Montecitorio, le note del quartetto del Toscanini, costituito da Raffaele Caltagirone (primo violino), Irene Girgenti (secondo violino), Vincenzo Bono (viola), Calogero Marotta (violoncello), hanno sostenuto in musica le richieste di verità, giustizia e dei diritti dei tanti familiari delle vittime di mafia riunitisi a Roma con don Ciotti nell'ambito di una manifestazione organizzata dall'associazione Libera contro tutte le mafie. Alla manifestazione ha partecipato il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra. Nel corso della manifestazione don Luigi Ciotti insieme ad una delegazione è stato ricevuto dal Presidente della Camera, Roberto Fico, che ha manifestato molta attenzione alle tematiche poste. Don Ciotti in passato ha assistito a concerti del Toscanini di Ribera in Sicilia. In un'occasione era seduto in prima fila in occasione di un concerto dei giovani dell'istituto musicale al teatro Samonà di Sciacca. Si è trattato del concerto da quale, con un'azione sinergica, è stato rilanciato l'istituto musicale che allora rischiava la chiusura per carenza di risorse economiche. (*GP*)

Santa Elisabetta
Guasto a Voltano: erogazione idrica sospesa in 3 Comuni
Disagi idrici in tre Comuni agrigentini
.
È stato riscontrato un guasto sulla condotta dell'acquedotto Voltano lungo la strada provinciale 19, territorio di Santa Elisabetta. Pertanto è stata interrotta la fornitura idrica nei Comuni di: Agrigento (Frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto); Joppolo Giancaxio e Raffadali. Potranno verificarsi degli slittamenti e limitazioni sulla turnazione idrica prevista per la giornata di oggi. «Gli operatori del servizio idrico integrato - fa sapere Girgenti acque - stanno ponendo in essere quanto necessario per la riparazione del guasto riscontrato. Eseguiti gli interventi di riparazione, la fornitura idrica nei Comuni di Agrigento, Joppolo e Raffadali tornerà regolare normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici». Intanto la gestione commissariale del servizio idrico Ati Ag9 ha reso noto che nella giornata di oggi sarà effettuato un intervento di manutenzione alla rete idrica ricadente in via Isola Elba frazione di Villaseta del Comune di Agrigento. Al fine di permettere i lavori, dalle 9 alle 16 sarà necessario interrompere la fornitura idrica al serbatoio idrico della frazione di Villaseta. Di conseguenza, l'erogazione nella zona Monserrato (turno 4) verrà sospesa fino al Gli operai del servizio idrico sono già al lavoro per le riparazioni Concetta Rizzo PORTO EMPEDOCLE

Piazza Aldo Moro
L'Officina delle Tradizioni Popolari

Ad Agrigento, a Porta di Ponte in piazza Aldo Moro, è visibile al pubblico l'Officina delle Tradizioni Popolari. A promuovere l'iniziativa, tra gli altri, il commissario della Provincia Alberto Di Pisa e il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Si tratta di una sezione dell'Ecomuseo della Provincia, tra arte popolare, attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani, teatro dei pupi, l'esposizione di strumenti musicali etnici e di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina.

GrandangoloAgrigento

Abbandono rifiuti per strada, proseguono i controlli della Polizia Provinciale

Proseguono le attività di controllo del corpo di Polizia Provinciale per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti pericolosi e non, in prossimità dei siti maggiormente a rischio nelle aree e strade provinciali.
Il Corpo della Polizia Provinciale ha istallato, fino al 26 febbraio 2020, una telecamera mobile e due 2 cartelli informativi, sulla strada provinciale n. 1B "Fondacazzo - Borsellino" per prevenire il fenomeno incontrollato dell'abbandono dei rifiuti. Le immagini sono registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia.
I cartelli sono stati realizzati secondo i criteri previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali e sono stati collocati prima dell'inizio dell'area delle riprese e indicano la finalità delle registrazioni.
Il Libero Consorzio già lo scorso settembre si era munito di un nuovo regolamento per contrastare meglio l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti nel territorio di competenza dell'Ente, attraverso l'utilizzo di sistemi di video sorveglianza e di foto-camere, nel rispetto di quanto stabilito dal Garante per il trattamento dei dati personali.
L'impianto di video-sorveglianza utilizzato dalla Polizia Provinciale che ha specifiche competenze in materia ambientale, ha lo scopo di prevenire, accertare e reprimere gli eventuali illeciti derivanti dall'utilizzo abusivo di aree che sono impiegate come discarica di materiale e di sostanze pericolose nonché il rispetto della normativa concernente lo smaltimento di qualunque genere di rifiuti.

LA SICILIA
DISCARICHE LUNGO LE STATALI PRIMA I SIGILLI, ORA LA PULIZIA CANICATTI'.

 Finalmente sono state ripulite le piazzole di sosta lungo le statali 122 e 640 invase da tonnellate di rifiuti e che erano state sequestrate dai carabinieri. In azione, l'altro giorno sono entrati operai dell'Anas, ente proprietario delle strade. A presiedere alle operazioni di pulizia sono stati i carabinieri della Compagnia di Canicattì ed i colleghi del centro anticrimine natura dell'Arma. Qualche mese fa, infatti, a Canicattì i carabinieri avevano sequestrato ben tre aree lungo la strada statale, angoli trasformati in accumulo di rifiuti di ogni genere. Lunedì la definitiva pulizia della sede stradale. Il comando provinciale dell'Arma è impegnato ormai da anni nel tentativo di fronteggiare il proliferare di discariche abusive, molto spesso contenenti rifiuti speciali e pericolosi: controlli mirati volti a risolvere il problema ed aiutare i cittadini in un percorso di corretto smaltimento della spazzatura. In questo caso a Canicattì lungo le statali 122ter e 640, Agrigento-Caltanissetta, in tre differenti piazzole di sosta, i militari avevano trovato qualche mese fa prodotti industriali, scarti di lavorazione edile e materiali in disuso. Non solo, le discariche abusive erano "arricchite" anche da parti di autovetture, pneumatici e contenitori con oli esausti. Lunedì mattina finalmente la pulizia: in sinergia con l'ente proprietario delle strade e la ditta specializzata incaricata della bonifica, alla costante presenza dei carabinieri, sono state sgomberate le aree interessate, riportando a nuovo decoro le vie di collegamento ed ingresso a Canicatti. Le operazioni a tutela dell'ambiente e di contrasto all'odioso fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti Continueranno senza sosta in tutta la provincia di Agrigento fanno sapere dal comando provinciale dell'Arma dei carabinieri. Qualche settimana addietro il comune di Canicattì a tal proposito con una nota del sindaco Ettore Di Ventura aveva diffidato l'Anas, proprietaria delle aree di sosta ad intervenire e ripulirè tutta la zona. Una diffida dove il comune chiedeva all'Anas di intervenire entro cinque giorni dalla lettera. Ma non era seguito alcuno intervento. Sempre qualche mese addietro in una di queste aree di Sosta era divampato un violento incendio con una densa coltre di fumo nero che aveva reso irrespirabile l'aria di alcune zone di Canicattì adiacenti alla statale 122 creando il malcontento e le proteste dei cittadini. CARMELO VELLA

SERVIZIO IDRICO, SISTEMA AL COLLASSO REGIONE.

 Varie le contestazioni all'Ati, tra cui il mancato recupero delle reti dai "ribelli".
Dopo il commissariamento, ecco la diffida, e l'ombra di una governance commissariale a capo del servizio idrico in provincia. A qualche giorno dalla notizia che l'Assessorato regionale alle Acque ha nominato un commissario ad acta per intervenire presso l'Ambito al fine di aggiornare l'attuale piano d'ambito e provvedere, entro fine anno, all'affidamento della gestione del servizio idrico alla (non ancora costituita) è arrivato, a stretto giro, un secondo atto, firmato dal dirigente del Dipartimento Salvatore Cocina che stavolta minaccia l'individuazione di un commissario straordinario per la guida dell'Ambito. Un atto che, si legge, giunge anche in seguito ad una interlocuzione avuta con i commissari prefettizi della GirgentiAcque, i quali, lo scorso 14 febbraio, "nel rappresentare i numerosi inadempimenti dell'Ati e di altri soggetti (per i quali questo Dipartimento sta procedendo separatamente) paventano il rischio della sospensione del servizio idrico integrato per deficit finanziario strutturale". Ciò significa che non c'è più tempo. Il Dipartimento evidenzia, altresì, che vi sono una serie di provvedimenti "di competenza di codesta Ati e necessarie per assicurare la regolare gestione del servizio" che oggi non sarebbero state realizzate e questo configura la sussistenza del rischio di gravi danni ambientali ed economici per il territorio e la collettività". Tra questi, la mancata procedura di individuazione. del comuni beneficiari della gestione diretta che "non consente di definire univocamente il perimetro della gestione unica con refluenze sull'elaborazione del piano d'ambito" e anche le "procedure di acquisizione delle reti e degli impianti rientranti nella gestione unica dell'Ambito". Tutto è stato trasmesso, tra gli altri, alla Procura della Corte dei conti. Intanto all'Ati è il direttivo dell'ambito a smentire che lo stesso sia stato "immobile" come alcuni hanno contestato. "Lo riteniamo ­ dicono - veramente un'ingiustizia ed un'offesa al lavoro dei sindaci che si sono dedicati con passione ed abnegazione ai lavori dell'Ati... Bisogna farla finita con la stagione dei commissari. Si tratta di scelte che calpestano e sospendono la democrazia rappresentata dalle istituzioni nel territorio. Questo non lo accettiamo: il consiglio direttivo dell'Ati è pronto ad ogni azione di contrasto e lotta, in tutte le sedi, in assenza di risposte immediate del presidente della regione sulla revoca del commissariamento". Intanto "perplessa" per la scelta del commissariamento si dichiara il sindaco di Montevago e componente del direttivo Ati La Rocca Ruvolo, anche alla luce di una recente sentenza del Tar che potrebbe avere importanti ripercussioni sulle tariffe e sul costo dell'acquisto dell'acqua all'ingrosso da Siciliacque. GIOACCHINO SCHICCHI


ELEZIONI EX PROVINCE, OGGI ALL'ARS IL DDL "RINVIARE FRA IL 15 SETTEMBRE E 15 OTTOBRE

 L'Ars ha incardinato il ddl, approvato ieri (voto contrario del M5S) in commissione Affari istituzionali, che prevede il rinvio del voto nelle ex Province, con la data da fissare tra il 15 settembre e il 15 ottobre , 2020. Il presidente Gianfranco Mìccìchè, ha convocato l'aula, per l'esame del ddl (emendamenti fino alle 9), oggi alle 16; alle 15.30, si riunirà la conferenza capigruppo.





Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO