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rassegna stampa dell'11 marzo 2020

agrigentonotizie.it
Emergenza Coronavirus, sei respiratori per Terapia intensiva: il gruppo Moncada dona 100mila euro al "San Giovanni di Dio"
L'imprenditore, in accordo con la direzione dell'Asp, ha acquistato i macchinari che verranno consegnati entro la fine di questo mese. Unico l'obiettivo: fornire un concreto aiuto per contenere e contrastare le patologie derivanti dal contagio.
L' obiettivo è uno soltanto: fornire un concreto aiuto per contenere e contrastare le patologie derivanti dal contagio di Coronavirus. E' per questo che l'imprenditore agrigentino Salvatore Moncada ha scelto di donare 100mila euro all'ospedale San Giovanni di Dio. Il patron del gruppo di energia alternativa, tramite nota stampa, ha fatto sapere di avere contribuito nell'acquisto di specifici macchinari utili all'ospedlae agrigentino. Nel dettaglio, le aziende del gruppo Moncada, con in testa la capogruppo Moncada Energy, ha sentito il parere della Direzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, hanno deliberato l'acquisto di attrezzature ed apparecchiature da donare all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per un valore di oltre 100 mila Euro, che verranno consegnate entro la fine del mese di marzo.Nello specifico, si tratta di sei macchinari funzionali alla respirazione ed alla ventilazione dei pazienti in terapia intensiva, con l'obiettivo di fornire un concreto aiuto nel contenere e contrastare le patologie derivanti dal contagio del virus,t ale implementazione, ovvio ,in aggiunta a tutte le implementazioni messe in atto già dalla stessa Asp. Il Ceo del Gruppo Moncada, Salvatore Moncada, ha dichiarato: Stiamo vivendo tutti una situazione non felice, anche sul piano economico, tuttavia, comprendendo la gravità di quanto sta accadendo, riteniamo sia giusto dare un concreto apporto di mezzi al nostro territorio per contrastare le conseguenze collegate alla diffusione del virus - dice in una nota - solo se resteremo uniti, non lasciandoci prendere dallo sconforto e soprattutto, solamente se sapremo comprenderci gli uni con gli altri, dimostrando spirito collaborativo e ponendo in essere atteggiamenti rispettosi nei confronti del prossimo, riusciremo a vincere questa battaglia contro un nemico invisibile, che fa paura, ma che può certamente essere sconfitto applicando le direttive nazionali e regionali sulla prevenzione. Solo così, saremo pronti qualora la situazione dovesse diventare critica. Il Gruppo Moncada - spiega in una nota - si augura che questo gesto possa essere da esempio per tutte le altre realtà imprenditoriali che, trovandosi nella condizione di poterlo fare, contribuiscano a rendere più attrezzate e fornite le strutture ospedaliere del territorio agrigentino, consentendo alle stesse di fronteggiare al meglio l'emergenza mediante un aumento della capacità assistenziale".



Giornale di sicilia
Libero consorzio, via libera dagli uffici di piazza Aldo Moro.
Crescono le strutture ricettive in provincia, altri cinquantuno posti letto

Aumenta la capacità ricettiva delle strutture turistico - a l b e rg h i e re nell'Agrigentino. Non si ferma il lavoro del Libero consorzio comunale di Agrigento per la classificazione di nuove strutture ricettive in provincia. Lo staff tecnico del Settore Promozione Turistica ha infatti classificato 8 strutture nei comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Licata, Favara e Grotte. L'attività svolta dal Settore Promozione Turistica, ai sensi della Legge Regionale che delega questa competenza alle ex Province, consente dunque di incrementare l'offert a turistica in provincia con 51 nuovi posti letto. Le nuove strutture ricettive sono state classificate nelle tipologie bed and breakfast e affittacamere, e sono le seguenti: «Brio Bed and Breakfast», ad Agrigento (tre stelle, quattro camere e otto posti letto); B&B «Casa Marrelli», a Grotte (tre stelle, quattro camere e nove posti letto); B&B «Marisicilia», a Porto Empedocle (tre stelle, una camera e tre posti letto); - B&B «Villa Francesca», a Licata (tre stelle, tre camere e sette posti letto); B&B «Sicily», a Porto Empedocle (tre stelle, tre camere e sei posti letto); B&B «Capinera», ad Agrigento (tre stelle, due camere e tre posti letto). Affittacamere: «Bamboo Luxury», ad Agrigento (una stella, quattro camere, nove posti letto); «Urban Relax», a Favara (una stella, tre camere, sei posti letto). Le determinazioni dirigenziali relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali. Grazie alle nuove classificazioni la provincia di Agrigento può contare su circa 800 strutture turistiche e 18.614 posti letto. "Un numero considerevole - spiega l'ente in una nota - in lenta, ma costante crescita da diversi anni". Ha tuttavia sfumature diverse, il trend di questa crescita, seguito sempre con la massima attenzione dal Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio di Agrigento, con un aumento dei posti messi a disposizione dalla cosiddetta ospitalità diffusa e, di contro, una certa stagnazione nel numero di posti letto delle strutture alberghiere vere e proprie, considerata anche la chiusura (in alcuni casi temporanea) di alcune di esse. Recentemente a Menfi era stato autorizzato l'esercizio per il turismo rurale, alle case "Graffeo" in contrada Ferdotto: tre stelle, sei camere, undici posti letto. Il turismo rurale ha come obiettivo finale la promozione di attività che vanno ad «incoraggiare ed assistere» le realtà rurali che possono così crescere e svilupparsi secondo le loro priorità. Se da una parte, gli agriturismi offrono la possibilità di riposare corpo e anima a stretto contatto con la natura, ben più movimentata è la vita del turista che sceglie la formula «rurale: il trekking o le lunghe camminate sono ad esempio, una forma di turismo rurale. Passeggiando e seguendo dei veri e propri itinerari infatti si va a conoscere a fondo la realtà in cui ci si trova. ( * PA P I * )

Nuovo Guasto alla condotta del Voltano
E dieci Comuni restano senz'acqua
L'ennesimo guasto al Voltano lascia a secco 10 Comuni agrigentini tra cui la città dei Templi. È stato riscontrato un guasto sull'acquedotto in contrada Mulinazzo, territorio di Santo Stefano Quisquina. Pertanto è stata interrotta la fornitura idrica nei comuni di: Agrigento (frazione di Giardina Gallotti e frazione di Montaperto, via Unità d'Italia, Fontanelle, San Michele (serbatoio Madonna delle Rocche); San Biagio Platani; Sant'A n ge l o Muxaro; Joppolo Giancaxio; Santa Elisabetta; Raffadali; Aragona; Comitini; Porto Empedocle (area portuale); Favara e utenze Voltano. «Potranno verificarsi degli slittamenti o limitazioni sulla turnazione idrica prevista per la giornata di oggi e di domani - fa sapere Girgenti acque. Gli operatori del Gestore stanno ponendo in essere quanto necessario per eliminare l'inconveniente riscontrato. Eseguiti gli interventi di riparazione, la fornitura tornerà regolare, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici». Intanto i commissari di Girgenti acque, Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira hanno disposto il completamento dell'attività di normalizzazione delle utenze di Raffadali con l'installazione dei contatori idrici. Si tratta delle utenze ricadenti in queste vie: C3, via Stalin, via Bandiera, via Pascoli, via Magg. Crapanzano, via Trapani, via Lorenzini, via C1, via C2, via Padre Spoto, via Pisa, via Purgatorio, via Recanati, via delle Palme, cortile Gulisano, cortile Scifo, cortile Carducci, via Carducci, cortile Allegra, cortile Sacerdote Gueli, via Verga, via Donizetti, via Rossini, via Sant'Antonio, via Giuliana. « L'attività di normalizzazione delle utenze idriche -spiegano i commissari Venuti e Dell'Aira - com'è noto, prevede la sottoscrizione obbligatoria del contratto di somministrazione e l'altrettanto obbligatoria installazione del contatore idrometrico. La determinazione delle arterie viarie dove svolgere gli interventi è assunta dalla Gestione Commissariale in conformità alle riunioni tenute presso l'Ati, al prioritario fine di eliminare le attuali residue disparità di trattamento tra utenze adiacenti. Anche in tali arterie, infatti, insistono utenze già precedentemente normalizzate e, in misura ridotta, talune utenze non trasformate, per cause non imputabili al gestore». Per quanto riguarda le attività di servizio, la Gestione Commissariale del servizio idrico integrato Ati Ag9 in linea con le indicazioni del Governo ha fatto sapere di essere impegnata a contribuire con responsabilità alla sicurezza e alla salute della comunità rappresentata sia dagli utenti che dal personale dell'azienda. A causa dell'emergenza sanitaria, a tutela della salute di tutti, Girgenti acque ha disposto la temporanea chiusura di tutti gli sportelli periferici per consentire l'adeguamento delle strutture di ricevimento del pubblico. «Rimarrà aperto temporaneamente lo sportello della sede centrale, nella zona Industriale di Aragona, soltanto per le operazioni strettamente necessarie. Gli utenti che intendono accedere allo sportello dovranno farlo preferibilmente muniti di mascherine in modo da contenere per quanto possibile il rischio per la propria salute e per quella degli operatori». In ogni caso gli utenti possono utilizzare quanto più possibile il sito web aziendale e tutti i canali telematici. Sul sito web sono presenti tutte le informazioni sul servizio in generale e sulla propria utenza. E'possibile consultare le propria posizione, scaricare le bollette, effettuare pagamenti, controllare e comunicare la lettura del contatore, ed avviare qualunque tipo di pratica (volture, nuovi allacciamenti, reclami). Girgenti acque è infine impegnata a estendere l'uso dei servizi on-line, che fra poche settimane potranno essere utilizzati anche tramite "app" su tablet e smartphone, per migliorare il livello di servizio agli utenti.( * PA P I * )

corona virus
inchiesta per concorso colposo in epidemia.
 Aperta inchiesta a sciacca La Procura di Sciacca, con il procuratore capo Roberta Buzzolani, aperto una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza di provvedimento dell'autorità a carico di un cittadino che avrebbe commesso una grave violazione delle normative disposte per far fronte all'e m e rge n z a Coronavirus. L'inchiesta è nata dopo una denuncia e la magistratura ha avvisato del caso l'autorità sanitaria. Il reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito da 3 fino a 12 anni di reclusione. Per fortuna non si registrano nuovi casi di Coronavirus nell'agrigentino rispetto a quelli già accertati. Gli ultimi sono i due a Ribera in aggiunta agli 11 accertati a Sciacca a seguito dei tamponi eseguiti al Giovanni Paolo II ed a quello del giovane di Calamonaci che, giunto in Toscana, è risultato positivo al tampone ed ha subito avvisato il sindaco di Calamonaci facendo scattare una vasta attività per rintracciare 41 persone che avevano avuto contatti con lo studente e che sono in quarantena domiciliare. Sulla vicenda riberese non ci sono particolari, ma pare si tratti di due persone che si trovano in quarantena, isolati nelle rispettive abitazioni. Al Giovanni Paolo II di Sciacca sono quattro le persone in isolamento tra gli undici risultati positivi al Covid 19 dopo il caso del medico trasferito al Sant'Elia di Caltanissetta dove si trova ancora ricoverata in condizioni stabili. In ospedale tre pazienti del reparto di Medicina e un familiare. Sono in isolamento, mentre gli altri risultati positivi in quarantena domiciliare. L'unità operativa di Medicina non è più in quarantena. Ieri al Giovanni Paolo II di Sciacca si è proceduto ad effettuare un centinaio di tamponi i cui risultati sono attesi nella giornata di oggi. Intanto, la Funzione Pubblica di Cgil e Cisl hanno incontrato i vertici dell'Asp e chiesto che si realizzi «una cabina di regia unica». Tra le proposte, anche l'utilizzo degli spazi oggi disponibili all'ospedale di Ribera per potenziare i posti letto di terapia intensiva. Chiesto un piano straordinario di assunzioni e un aumento della formazione e degli strumenti di protezione individuale, il potenziamento delle risorse umane a disposizione. Ed ancora, di dotare il personale di adeguate misure di protezione individuale. Sono diversi i punti trattati durante l'incontro tecnico svolto tra il direttore generale facente funzioni dell'Asp di Agrigento, Alessandro Mazzara, e i sindacalisti Giovanni Farruggia, responsabile del dipartimento Sanità pubblica e privata della Cisl Fp di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, e Antonio Cutugno, coordinatore provinciale del comparto sanità della Cgil. Al centro di tutto, l'e m e rge n z a Covid-19 e le misure da adottare per aumentare le garanzie per il personale e l'utenza. «Rispetto alla situazione degli ospedali in provincia - s c r ivo n o in una nota Cutugno e Farruggia - ab - biamo evidenziato la necessità che si predisponga un sistema di controllo degli accessi, eliminando tutti quelli secondari al fine di far confluire il pubblico da un solo ingresso, maggiormente controllabile soprattutto per evitare che chi non ha necessità-diritto ad accedere possa essere fermato. Inoltre, abbiamo chiesto al dottor Mazzara, che ringraziamo per la disponibilità manifestata durante l'incontro che si valuti la possibilità di utilizzare i posti letto della sala operatoria di Ribera e alcuni degli spazi di quel presidio sanitario, oggi sottoutilizzato, per destinarlo proprio alla cura e al monitoraggio di casi di Cov i d -1 9 » . Il direttore Mazzara ha condiviso le proposte dei sindacalisti e si è già attivato presso i responsabili dei vari settori per valutarne la fattibilità. Nei giorni scorsi i responsabili del Movimento 5 Stelle di Ribera avevano segnalato la possibilità che parte dell'ospedale Fratelli Parlapiano venga utilizzato con i posti letto per fronteggiare il problema. Il consigliere comunale di Ribera e segretario del locale circolo Pd Liborio D'Anna ha inviato al presidente della Regione, Nello Musumeci, all'assessore alla Sanità, Ruggero Razza, ed ai vertici provinciali dell'Asp la richiesta di attivare il reparto di Rianimazione nel nosocomio crispino. A Sciacca, intanto, è crisi del commercio. L'associazione di categoria «Spazio Centro», che raggruppa numerosi commercianti del centro storico, ha inviato una nota al sindaco, Francesca Valenti, e al presidente del consiglio Comunale, Pasquale Mont albano. «Nonostante la già profonda situazione di difficoltà economica che perdura da parecchi mesi - scrive - e si è ulteriormente aggravata in questo primo trimestre del 2020, parecchie imprese del centro storico e non hanno già provveduto alla sospensione delle proprie attività, ad oggi e crediamo anche per i prossimi mesi, perdurerà una contrazione della domanda che al momento si attesta al 80/85%». Invitano l'amministrazione ad intervenire presso le autorità preposte affinché si giunga «all'adozione immediata di chiari e precisi provvedimenti a sostegno di tutte le attività commerciali sul territorio». (*GP *)

Saltano i mercati settimanali
Precauzioni in tutti gli uffici
Elezioni rinviate, uffici pubblici chiusi, richieste di disinfestazione e altre iniziative. Le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci, programmate per il 24 maggio, sono rinviate al 14 giugno, con eventuale ballottaggio il 28 giugno. «Accolgo con soddisfazione la decisione del presidente Musumeci - dice Carmelo Pullara, capogruppo autonomisti e popolari - che ha dato seguito ad una mia richiesta avanzata tre giorni fa». Da domani a venerdì 3 aprile, anche il tradizionale mercato settimanale di Licata, che si tiene al Villaggio dei Fiori sarà sospeso per decisione del Comune. Analoga decisione per l'ufficio postale del tribunale, peraltro deserto in seguito allo stop delle udienze deciso dal governo. Gli Uffici relazione con il pubblico del Libero Consorzio comunale di Agrigento, dislocati nel capoluogo ed a Bivona, Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera, rimarranno aperti al pubblico «per fornire informazioni dettagliate di pubblica utilità ai cittadini utenti. In considerazione, però, delle direttive nazionali - spiega l'ente - è obbligatorio fare ingresso nelle sedi URP in modo contingentato per garantire la distanza di sicurezza. Si invitano, tuttavia, gli utenti a privilegiare il collegamento telefonico, contattando i numeri verdi 800315555 e 8002590844». Sul fronte della solidarietà, il circolo territoriale di Fratelli d'Italia di Favara, con la vice presidente, Mariagrazia Alonge, lancia un appello di raccolta fondi, a favore di Croce Rossa Italiana di Agrigento, per l'acquisto di mascherine e materiale di protezione per gli operatori sanitari. Non mancano poi le proposte di sostegno a famiglie e imprese. Come quelle del consigliere comunale di Agrigento Giorgia Iacolino e del sindaco di Campobello di Licata, Giovanni Picone. Gli uffici della Prefettura, da ieri e fino a nuova comunicazione, sono stati chiusi per eseguire una sanificazione dei locali. Richiesta analoga, relativamente agli uffici comunali, viene fatta dal consigliere Simone Gramaglia al sindaco Firetto. Alla Camera di commercio, il segretario Giuseppe Virgilio, ha disposto che nell'ingresso sarà messo a disposizione un apposito dispositivo con soluzione idroalcolica per il lavaggio delle mani e il personale dovrà rispettare la distanza. ( *G ECA* ) 

AGRIGENTONOTIZIE

REGIONI ED ENTI LOCALIURP EX PROVINCIA APERTI AL PUBBLICO: "PRIVILEGIARE CONTATTI TELEFONICI O EMAIL"

Anche in questo momento di emergenza nazionale, gli Uffici Relazione con il pubblico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dislocati nella Città capoluogo ed a Bivona, Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera, rimarranno aperti al pubblico per fornire informazioni dettagliate di pubblica utilità ai cittadini utenti.In considerazione, però, delle direttive nazionali è obbligatorio fare ingresso nelle sedi URP in modo contingentato per garantire la distanza di sicurezza.Si invitano, tuttavia, gli utenti a privilegiare il collegamento telefonico, contattando i Numeri Verdi 800315555 e 8002590844 (validi per tutte le sedi URP).È possibile, inoltre, raggiungere le sedi Urp ai seguenti numeri telefonici ed indirizzi di posta elettronica:Urp sede Agrigento, telefono 0922/593227 - 0922/403581 - 0922/594247 urp@provincia.agrigento.itUrp sede di Bivona, telefono 0922/593856 email: urpbivona@provincia.agrigento.itUrp sede di Licata, telefono 0922/593853, email: urplicata@provincia.agrigento.it;Urp sede di Sciacca, telefono 0922/593850, email: urpsciacca@provincia.agrigento.it;Urp sede di Canicatti, telefono 0922/593854, email: urpcanicatti@provincia.agrigento.it;Urp sede di Cammarata, telefono 0922/593855, email: urpcammarata@provincia.agrigento.it;Urp sede di Ribera, telefono 0922/593851, email: urpribera@provincia.agrigento.it.Notizie ed aggiornamenti sull'emergenza Covid-19 sono reperibili anche sul profilo facebook "Urp informa Agrigento" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.Infine, per ulteriori informazioni di carattere genere è possibile inviare messaggi whatsapp al numero +39 3667871233.

CRONACA
CORONAVIRUS, SOSPESE ANCHE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE: TUTTO RINVIATO A GIUGNO

Al voto erano chiamati Agrigento, Ribera, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Raffadali, Siculiana e RealmonteRedazioneTanto tuonò che piovve. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha disposto il rinvio al 14 giugno delle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali in Sicilia inizialmente programmate per il 24 maggio. L'eventuale ballottaggio si terrà il 28 giugno.Anche Agrigento è zona protetta: ecco tutte le prescrizioni"La decisione - dice una nota della Regione - sarà formalizzata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista in settimana, alla quale dovrebbe partecipare lo stesso governatore, da quattro giorni in autoisolamento, in attesa dell'esito del secondo tampone fissato per domani".La Prefettura: "Se si arriva da zone rosse è obbligatorio segnalarlo"Al voto erano chiamati Agrigento, Ribera, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Raffadali, Siculiana e Realmonte.Nei giorni scorsi a chiedere il rinvio delle elezioni amministrative era stato il deputato licatese Carmelo Pullara. "Accolgo con soddisfazione la decisione del presidente Musumeci - dice Carmelo Pullara, capogruppo Autonomisti e Popolari - che ha dato seguito ad un a mia richiesta avanzata tre giorni fa. La scelta del rinvio permette di organizzare con maggiore tranquillità e fiducia una più corretta informazione e l'organizzazione della campagna elettorale stessa. Il posticipo al 14 di giugno, augurandomi che sia sufficiente anche perché vorrà dire che l'emergenza passerà presto,della consultazione elettorale - conclude Pullara - che fa slittare anche gli incontri e le riunioni pre-elettorali, è una scelta prudente di cautela per evitare motivi di diffusione del contagio, cui va il mio plauso".

LA SICILIA
LA CITTÀ È PRESIDIATA DALLE FORZE DELL'ORDINE CONTROLLI A TAPPETO.VERIFICHE.
 Il dirigente delle Volanti nominato responsabile dei servizi attuativi del Decreto emesso dal Governo lunedì.
Controlli serrati della Polizia in ogni angolo della città per far rispettare il decreto del Governo emesso per arginare il contagio del coronavirus.La città di Agrigento come tutto il resto d'Italia, è da ieri compresa nella "zona rossa". Tra le principali misure del nuovo Dpcm la stretta sugli spostamenti e lo stop ad ogni forma di assembramento di persone. Vanno dunque evitati tutti gli spostamenti salvo quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità», compresa la spesa per generi alimentari (file lunghissime ieri ai supermercati), oppure «spostamenti per motivi di salute». Posto che l'appello è quello a «stare a casa», per spostarsi sarà necessario esibire ai controlli un'autocertificazione, che dovrà ovviamente essere veritiera . altrimenti il cittadino sarà chiamato a risponderne penalmente.La Questura di Agrigento ha messo "in campo" tutti gli uomini a disposizione impegnati ad effettuare verifiche del rispetto delle limitazioni imposte.Agenti in diverse zone del centro cittadino pronti ad intervenire per qualsiasi problema. Auto e furgoni fermi in piazza Stazione, a Porta di Ponte, piazzale Rosselli. Controlli alle auto di passaggio e ai passeggeri di autobus urbani e pullman. Il questore Rosa Maria Iraci ha anche intensificato i controlli nei locali ed ha disposto la chiusura al pubblico dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive. A coordinare tutte le operazioni il dirigente della sezione Volanti Francesco Sammartino, che nel ricordare ai cittadini che devono dotarsi dei moduli di autocertificazione per giustificare gli spostamenti, ha annunciato anche alcuni provvedimenti disposti dal questore. Ecco quello che ci ha detto ieriLa Questura in che modo contrasta il coronavirus?«Il questore, in questi giorni di emergenza, ha disposto un massiccio controllo del territorio nel corso del quale verranno identificate tutte le persone che si trovano in giro per la città. Ricordo che i cittadini devono portare al seguito l'autocertificazione per indicare perché si trovano all'esterno. Speriamo molto nella fattiva collaborazione di tutta la cittadinanza".Avete riscontrato, in questo primo giorno, qualche situazione particolare?«Attualmente è tutto tranquillo, c'è poca gente in giro e questo è già un fatto positivo. Se c'è meno gente ci sono meno possibilità di contatto e di contagio».Contro il dilagare del coronavirus il Governo ha disposto misure stringenti. Ma cosa succede in concreto?«In pratica il Governo ha esteso a tutta la nazione le norme del primo Decreto e l'autocertificazione è necessaria per ogni spostamento (soprattutto se gli spostamenti riguardano l'uscita da un territorio per recarsi in un altro). Ci si può spostare solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute rientro presso il proprio domicilio abitazione o residenza. Tutte le limitazioni riguardano persone e non merci. Il modulo è stato messo a disposizione dal Dipartimento di Pubblica sicurezza e si può anche scaricare su internet».La Polizia di Stato garantirà controlli 24 ore su 24?«Sì, lo confermo, e ha fatto bene a precisarlo. Noi saremo sempre in giro per la città, in centro come nelle zone periferiche e in ogni dove, a far rispettare il decreto del Governo nazionale in tutti i suoi punti».ANTONINO RAVANA



































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