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rassegna stampa del 27 ottobre 2020

GRANDANGOLO

 SP N. 37 SCIACCA-CALTABELLOTTA: SI ACCORCIANO I TEMPI DI RIAPERTURA

Grazie all'intervento della protezione Civile della Regione si riducono i tempi per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 37 Sciacca - Caltabellotta, chiusa da circa due settimane a causa del distacco di un grosso masso ed altri detriti dal costone roccioso che sovrasta la carreggiata all'altezza del km 8+000. I tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento Ing. Michelangelo Di Carlo e il Geologo Roberto Bonfiglio hanno effettuato nei giorni scorsi un nuovo sopralluogo con il responsabile provinciale della Protezione Civile della Regione Maurizio Costa e con il Sindaco di Caltabellotta individuando gli interventi urgenti da realizzare al più presto possibile per rendere percorribile la Sp 37. Si tratta di lavori da eseguire con la procedura d'urgenza per la mitigazione del rischio attraverso la riapertura di una sola corsia a senso unico alternato, nelle more dell'esecuzione di lavori che rimuovano completamente il pericolo nella zona interessata. Gli interventi previsti potrebbero essere completati nell'arco di alcune settimane. L'intervento si rende necessario soprattutto per il raggiungimento dei presidi sanitari di Sciacca da parte degli abitanti di Caltabellotta costretti a utilizzare un tratto di strada alternativo che raddoppia i tempi di percorrenza. I lavori strutturali sul tracciato e sul costone saranno realizzati successivamente poiché bisogna reperire i fondi necessari, circa un milione di euro, e fare il bando di gara per provvedere alla eliminazione delle condizioni di pericolo. In attesa dell'inizio dei lavori la SP n. 37 rimane chiusa al transito. I cittadini sono invitati a rispettare la relativa Ordinanza di chiusura (la n. 52/2010) emessa dal Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

 GIARDINO BOTANICO, RACCOLTA DI FRUTTA E OLIVE PER BENEFICENZA DA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

 Iniziata al Giardino Botanico di via Demetra la raccolta di un ragguardevole quantitativo di olive e frutti di stagione che saranno a disposizione di associazioni che assistono le famiglie della nostra provincia che vivono in disagiate condizioni economiche. Sabato scorso l'Associazione Alup Onlus di Favara ha impegnato l'intera giornata lavorativa riuscendo a raccogliere circa 400 chilogrammi di olive. Queste saranno lavorate per fare principalmente olio d'oliva extra vergine e saranno distribuite direttamente dall'Associazione Alup ad un elenco di Istituzioni civili e religiosi della provincia di Agrigento che assicurano un aiuto a soggetti che stanno vivendo questo particolare momento di emergenza economico-sanitaria. Il responsabile del Giardino Botanico l'agronomo Giovanni Alletto, nei giorni scorsi, in virtù dell'art. 2 del regolamento del Giardino stesso, aveva pubblicato un avviso sul sito internet. Avviso rivolto alle associazioni di volontariato presenti sul territorio per provvedere alla raccolta delle olive già mature e frutta di stagione in modo da poterle donare a chi ne ha più bisogno attraverso la propria rete di contatti, rilanciato anche tramite gli organi di stampa. Alcune associazioni di volontariato hanno assicurato il loro intervento impegnandosi a raccogliere e distribuire direttamente i prodotti agricoli rigorosamente biologici del Giardino Botanico. I prodotti, in ogni caso, saranno tracciati e le associazioni dovranno indicare a quali soggetti hanno consegnato la frutta raccolta. Domani sarà la volta della Società Cooperativa sociale "Sanitaria Delfino" che continuerà la raccolta di olive e della frutta di stagione disponibile nel giardino botanico. L'attività di raccolta continuerà nei prossimi giorni con le altre associazioni che hanno aderito all'iniziativa e si protrarrà fino ad esaurimento delle scorte disponibili. Questa iniziativa consente al Libero Consorzio Comunale di essere presente nel sociale in maniera fattiva e concreta.

 AGRIGENTONOTIZIE

 "SCIACCA - CALTABELLOTTA" CHIUSA PER CADUTA MASSI, LIBERO CONSORZIO: "RIAPERTURA IN TEMPI BREVI"

Grazie a diversi sopralluoghi sono stati individuati i lavori urgenti Redazione Buone notizie per i residenti di Sciacca e Caltabellotta. Grazie all'intervento della protezione Civile della Regione si riducono i tempi per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 37 Sciacca - Caltabellotta. Il tratto chiuso al transito da circa due settimane, potrebbe essere riaperto in tempi brevi. Causa dello "stop" è stato il distacco di un grosso masso ed altri detriti dal costone roccioso. I tecnici del settore Infrastrutture di Libero consorzio, dopo diversi sopralluoghi, hanno individuato gli interventi urgenti. "Si tratta di lavori da eseguire con la procedura d'urgenza per la mitigazione del rischio attraverso la riapertura di una sola corsia a senso unico alternato, nelle more dell'esecuzione di lavori che rimuovano completamente il pericolo nella zona interessata. Gli interventi previsti - fanno sapere da Libero consorzio - potrebbero essere completati nell'arco di alcune settimane. L'intervento si rende necessario soprattutto per il raggiungimento dei presidi sanitari di Sciacca da parte degli abitanti di Caltabellotta costretti a utilizzare un tratto di strada alternativo che raddoppia i tempi di percorrenza. I lavori strutturali sul tracciato e sul costone saranno realizzati successivamente poiché bisogna reperire i fondi necessari, circa un milione".

 CANICATTIWEB
 DISABILITÀ. M5S: SOLUZIONE PER ASSISTENZA IGIENICO PERSONALE NELLE SCUOLE, CORTOCIRCUITO DOVUTO ALLA REGIONE
"Né al governo regionale, né alla maggioranza che lo sostiene all'Ars stanno a cuore i nostri ragazzi affetti da disabilità che dall'inizio dell'anno scolastico sono senza l'assistenza a scuola. Un fatto gravissimo che sta costringendo centinaia di famiglie siciliane a tenere a casa i propri ragazzi. Oggi infatti in commissione cultura, formazione e lavoro, che abbiamo fatto convocare per discutere questa tematica, eravamo presenti soltanto noi del Movimento 5 Stelle e nessuno da parte del governo regionale. E noi da forza d'opposizione abbiamo proposto una soluzione immediatamente applicabile. Sta adesso alla Regione metterla in pratica per dare risposta a questi ragazzi e alle loro famiglie". E' quanto dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola, Ketty Damante, Stefania Campo, Roberta Schillaci e Giovanni Di Caro a proposito dell'assenza dell'assistenza igienico personale nelle scuole per gli alunni diversamente abili. "Oltre a ribadire la nostra totale solidarietà a queste famiglie - spiegano i deputati - oggi abbiamo proposto alla Regione come superare il vero e proprio cortocircuito tra dipartimento dell'assessorato regionale alla famiglia, liberi consorzi e Comuni che ha impedito l'assistenza igienico personale per i nostri studenti diversamente abili. Siamo stati 4 ore in commissione con l'assenza del governo regionale e insieme al sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, in qualità di componente dell'ANCI. Abbiamo così chiesto alla Regione la predisposizione di una circolare esplicativa rivolta ai liberi consorzi comunali che specifichi chiaramente come nell'ambito dei servizi integrativi e di quelli assistenziali che riguardano i disabili, vi sia anche la figura dell'assistente igienico personale complesso. E' necessario che il governo regionale emetta questa circolare, faccia un mea culpa e la dirami a tutti i liberi consorzi oggi stesso. Quello allo studio - concludono i deputati M5S - è un diritto che in Sicilia viene negato a causa del governo regionale".


money.it
Smart working: novità per i dipendenti con il nuovo DPCM. Ecco cosa cambia 

Smart working: le novità per i dipendenti con il nuovo DPCM del 25 ottobre anche non sono molte rispetto alle disposizioni delle settimane precedenti.Le nuove regole per lo smart working sono previste nel nuovo DPCM solo per i dipendenti del settore privato laddove per i lavoratori del settore pubblico è stato introdotto un decreto ad hoc.In realtà il nuovo testo in vigore da ieri 26 ottobre e fino al 24 novembre prossimo, lascia ampio margine di operatività ai datori di lavoro privati. Le disposizioni sullo smart working per i dipendenti sono infatti fornite sotto forma di raccomandazione.Lo smart working senza accordo resta al momento in vigore fino a fine anno, anche se la ministra Catalfo ha parlato di 31 gennaio, e lo stesso vale per i lavoratori fragili che opereranno in modalità agile fino al 31 dicembre come da legge di conversione del decreto Agosto approvata in via definitiva.La medesima legge prevede lo smart workig in alternativa al congedo straordinario per i genitori con figli in quarantena. Il nuovo DPCM invece raccomanda il ricorso allo smart working per tutti i dipendenti.Smart working: cosa prevede il nuovo DPCMIl ricorso allo smart working è raccomandato per i dipendenti con il nuovo DPCM del 25 ottobre come anche nelle precedenti disposizioni.Il DPCM del 13 ottobre, modificato e integrato da quello del 18 e poi con quello del 25, però dà prescrizioni molto generiche per i dipendenti privati e per le attività professionali raccomanda che:esse siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche incentivando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.
L'incentivo allo smart working, richiesto anche da amministratori locali, è previsto per limitare l'afflusso sui mezzi di trasporto pubblici. Il prossimo decreto Ristoro dovrebbe prevedere anche ulteriori settimane di cassa integrazione per le imprese in difficoltà.Smart working: nuovo decreto per la PA. Lo aveva annunciato il premier Conte che per lo smart working nella PA avrebbero previsto un decreto specifico e così è stato.La scorsa settimana infatti la ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha firmato il decreto interministeriale che regola lo smart working nella PA. Sebbene si parlasse di alzare la percentuale dello smart working per i dipendenti della PA fino al 75% nel nuovo testo resta la percentuale del 50% già fissata, fermo restando che da gennaio 2021 è già previsto un incremento fino al 60%.Il decreto per lo smart working dei dipendenti PA stabilisce che ciascun dirigente con immediatezza:organizza il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile almeno al 50% del personale preposto alle attività che possono essere svolte secondo tale modalità;adotta, nei confronti dei dipendenti di cui all'articolo 21-bis, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, nonché, di norma, nei confronti dei lavoratori fragili ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attività in modalità agile anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definite dai contratti collettivi vigenti e lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale;adotta, al proprio livello, le soluzioni organizzative necessarie per consentire lo svolgimento delle attività di formazione di cui sopra anche al personale che svolge attività di lavoro in presenza;favorisce la rotazione del personale tesa ad assicurare, nell'arco temporale settimanale o plurisettimanale, un'equilibrata alternanza nello svolgimento dell'attività in modalità agile e di quella in presenza, tenendo comunque conto delle prescrizioni sanitarie vigenti per il distanziamento interpersonale e adeguando la presenza dei lavoratori negli ambienti di lavoro a quanto stabilito nei protocolli di sicurezza e nei documenti di valutazione dei rischi;tiene conto, nella rotazione di cui sopra, ove i profili organizzativi lo consentano, delle eventuali disponibilità manifestate dai dipendenti per l'accesso alla modalità di lavoro agile, secondo criteri di priorità che considerino le condizioni di salute del dipendente e dei componenti del nucleo familiare di questi, della presenza nel medesimo nucleo di figli minori di quattordici anni, della distanza tra la zona di residenza o di domicilio e la sede di lavoro, nonché del numero e della tipologia dei mezzi di trasporto utilizzati e dei relativi tempi di percorrenza.



 SCRIVOLIBERO

 RACCOLTA DI FRUTTA DI STAGIONE E OLIVE PER BENEFICENZA DA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO NEL GIARDINO BOTANICO DI AGRIGENTO

 Scrivo Libero Iniziata al Giardino Botanico di via Demetra la raccolta di un ragguardevole quantitativo di olive e frutti di stagione che saranno a disposizione di associazioni che assistono le famiglie della nostra provincia che vivono in disagiate condizioni economiche. Sabato scorso l'Associazione Alup Onlus di Favara ha impegnato l'intera giornata lavorativa riuscendo a raccogliere circa 400 chilogrammi di olive. Queste saranno lavorate per fare principalmente olio d'oliva extra vergine e saranno distribuite direttamente dall'Associazione Alup ad un elenco di Istituzioni civili e religiosi della provincia di Agrigento che assicurano un aiuto a soggetti che stanno vivendo questo particolare momento di emergenza economico-sanitaria. Il responsabile del Giardino Botanico l'agronomo Giovanni Alletto, nei giorni scorsi, in virtù dell'art. 2 del regolamento del Giardino stesso, aveva pubblicato un avviso sul sito internet. Avviso rivolto alle associazioni di volontariato presenti sul territorio per provvedere alla raccolta delle olive già mature e frutta di stagione in modo da poterle donare a chi ne ha più bisogno attraverso la propria rete di contatti, rilanciato anche tramite gli organi di stampa. Alcune associazioni di volontariato hanno assicurato il loro intervento impegnandosi a raccogliere e distribuire direttamente i prodotti agricoli rigorosamente biologici del Giardino Botanico. I prodotti, in ogni caso, saranno tracciati e le associazioni dovranno indicare a quali soggetti hanno consegnato la frutta raccolta. Domani sarà la volta della Società Cooperativa sociale "Sanitaria Delfino" che continuerà la raccolta di olive e della frutta di stagione disponibile nel giardino botanico. L'attività di raccolta continuerà nei prossimi giorni con le altre associazioni che hanno aderito all'iniziativa e si protrarrà fino ad esaurimento delle scorte disponibili. Questa iniziativa consente al Libero Consorzio Comunale di essere presente nel sociale in maniera fattiva e concreta.

 SICILIAONPRESS
 RACCOLTA DI FRUTTA DI STAGIONE E OLIVE PER BENEFICENZA NEL GIARDINO BOTANICO DI AGRIGENTO

 Iniziata al Giardino Botanico di via Demetra la raccolta di un ragguardevole quantitativo di olive e frutti di stagione che saranno a disposizione di associazioni che assistono le famiglie della nostra provincia che vivono in disagiate condizioni economiche. Sabato scorso l'Associazione Alup Onlus di Favara ha impegnato l'intera giornata lavorativa riuscendo a raccogliere circa 400 chilogrammi di olive. Queste saranno lavorate per fare principalmente olio d'oliva extra vergine e saranno distribuite direttamente dall'Associazione Alup ad un elenco di Istituzioni civili e religiosi della provincia di Agrigento che assicurano un aiuto a soggetti che stanno vivendo questo particolare momento di emergenza economico-sanitaria. Il responsabile del Giardino Botanico l'agronomo Giovanni Alletto, nei giorni scorsi, in virtù dell'art. 2 del regolamento del Giardino stesso, aveva pubblicato un avviso sul sito internet. Avviso rivolto alle associazioni di volontariato presenti sul territorio per provvedere alla raccolta delle olive già mature e frutta di stagione in modo da poterle donare a chi ne ha più bisogno attraverso la propria rete di contatti, rilanciato anche tramite gli organi di stampa. Alcune associazioni di volontariato hanno assicurato il loro intervento impegnandosi a raccogliere e distribuire direttamente i prodotti agricoli rigorosamente biologici del Giardino Botanico. I prodotti, in ogni caso, saranno tracciati e le associazioni dovranno indicare a quali soggetti hanno consegnato la frutta raccolta. Domani sarà la volta della Società Cooperativa sociale "Sanitaria Delfino" che continuerà la raccolta di olive e della frutta di stagione disponibile nel giardino botanico. L'attività di raccolta continuerà nei prossimi giorni con le altre associazioni.  

giornale di sicilia
Lavori avanti a passo spedito sulla Sciacca-Caltabellotta
Grazie all'intervento della protezione Civile della Regione si riducono i tempi per la riapertura al transito della strada provinciale 37 Sciacca-Caltabellotta, chiusa da circa un mese a causa del distacco di un grosso masso ed altri detriti dal costone roccioso che sovrasta la carreggiata ad alcuni chilometri dal centro montano. Lo ha confermato ieri il Libero Consorzio di Agrigento riferendo che i tecnici del settore Infrastrutture Stradali ingegnere Michelangelo Di Carlo e geologo Roberto Bonfiglio hanno effettuato un nuovo sopralluogo con il responsabile provinciale della Protezione Civile della Regione Maurizio Costa e con sindaco di Caltabellotta, Lillo Cattano, individuando gli interventi urgenti da realizzare al più presto possibile per rendere percorribile la strada. Si tratta di lavori da eseguire con la procedura d'urgenza per la mitigazione del rischio attraverso la riapertura di una sola corsia a senso unico alternato, in attesa dell'esecuzione di lavori che rimuovano completamente il pericolo nella zona interessata. Gli interventi previsti potrebbero essere completati nell'arco di alcune settimane, secondo quanto annunciato dal Libero Consorzio. (*GP *)

Il Dpcm di Conte scontenta tutti Le Regioni: correzioni subito
Ma gli scienziati invocano la linea più dura Ricciardi: «Serve un nuovo lockdown»

Il nuovo dpcm del governo Conte sembra scontentare un pò tutti, dai ristoratori agli esercenti cinematografici, dai gestori dei giochi a quelli delle palestre. Senza contare lo scetticismo delle Regioni che chiedono al governo di «valutare se qualche correzione ci potrà essere». «Secondo noi - spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - era meglio chiudere i centri commerciali il sabato e la domenica dove si affolla tanta gente che ristoranti, teatri, cinema e palestre che rispettavano le regole». Una stoccata arriva anche dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci: «Purtroppo da Palazzo Chigi arrivano condotte che non sembrano improntate al dialogo. Quando dalle Regioni arrivano tre/cinque proposte e solo una viene accolta, è chiaro che la volontà del dialogo appare difficile», dice. «Siccome questa tragedia è destinata a durare ancora mesi - aggiunge - mi auguro che da parte di Roma questo tentativo di neo centralismo possa essere riveduto e ci si apra alle Regioni perché nessuno meglio di noi conosce il territorio. Roma dia le linee generali ma credo sia giusto che ogni governatore si assuma la responsabilità sul suo territorio». Mentre una parte del mondo scientifico chiede una linea più dura come il consigliere del ministero della Salute, Walter Ricciardi. «La via da seguire - spiega - è quella delineata da una ricerca dell'U n ive r s i - tà di Edimburgo pubblicata su Lancet la scorsa settimana. È necessario un altro lockdown». Mentre il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri, se in mattinata si era detto «non pienamente d'accordo» poi ha giudicato il provvedimento «proporzionato alla situazione per addolcire la curva del contagio». Non mancano le forti critiche del mondo produttivo col presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che sostiene come le nuove misure produrranno «danni gravissimi alle imprese, danni insopportabili» che si protrarranno negli anni e da cui sarà difficile riprendersi senza consistenti aiuti. E aumentano le proteste nelle piazze italiane, da Verona a Catania: si diffondono a macchia d'olio, con il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata ventilato dal procuratore Antimafia, Federico Cafiero De Raho. Tanti dubbi sul nuovo provvedimento del mondo scientifico. Secondo il presidente dell'Ist it uto Mario Negri di Milano, Silvio Garattini, le misure «danno un colpo al cerchio e uno alla botte tra salute ed economia ma non arrivano al punto giusto, perché continuano ad aumentare i contagi e i morti». Dpcm da «8 in pagella», invece, per il virologo Andrea Crisanti. «È coraggioso e indispensabile se vogliamo evitare il lockdown - ha detto -. Ha scontentato molti, ma non credo fosse evitabile». «Se il nuovo decreto è indovinato - chiosa il responsabile Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli - lo vedremo fra due settimane». Ma l'ultimo decreto del presidente del Consiglio divide anche Pd e Italia viva. Per Matteo Renzi va modificato, specie nei limiti imposti a bar, ristoranti e al mondo della cultura. Chiede i dati scientifici che giustificano quelle novità, perché non si possono prendere decisioni sulla base delle «emozioni di un singolo ministro», attacca sulla sua e-news. Nicola Zingaretti invece le difende: «Le misure hanno una ragione», rilancia nella Direzione del Pd. E bacchetta l'alleato: «Stare con i piedi in due staffe è eticamente intollerabile». Insomma, o si sostiene la maggioranza o si sta all'opposizione, avverte. E anzi rilancia l'alleanza di governo perché «il patto di legislatura non perde di attualità, ma diventa importante. C'è bisogno di coesione e coerenza», rimarca il leader dei Dem. All'appello all'unità si accodano i 5 Stelle: «Al di là delle singole idee o posizioni, è indispensabile mettere da parte ciò che divide e lavorare alle soluzioni di cui il Paese ha bisogno», proclama il capo politico Vito Crimi. «Non è il momento per le divisioni e tanto meno per i distinguo», gli fa eco Alfonso Bonafede, capo delegazione M5s e Guardasigilli. Del resto a spingere per il gioco di squadra era stato in mattinata il presidente della Repubblica, parlando della ricerca scientifica. «Il nemico di tutti è il virus», è il monito di Sergio Mattarella che col senno di poi sembra quasi anticipare il match nella maggioranza. Il governo insomma arranca. E sembra cadere nel vuoto la mano tesa, anche alle opposizioni, dal premier Giuseppe Conte: «Dobbiamo alimentare il confronto delle idee, un confronto anche aspro ma sempre rispettoso dell'opinione altrui», sottolinea in una cerimonia in ricordo di Willy Monteiro. Tuttavia, il nuovo decreto che anticipa alle 18 lo stop a bar e ristoranti, chiude palestre, cinema e teatri e ferma lo sport non professionale, scalda gli animi. Non piace al centrodestra e nemmeno a Italia viva. Protagonista di un «accesissimo confronto» il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova: preoccupata per i danni al settore agro-alimentare, punta il dito contro il governo per una mediazione definita «al ribasso». Renzi va oltre e affonda il colpo: «Serve far funzionare in modo efficiente e sicuro la macchina dei test, non chiudere i teatri.


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