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rassegna stampa dell'1 febbraio 2021

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Liberi Consorzi (ex Province), elezioni 28 e 29 marzo. Votano sindaci e consiglieri
Dopo i numerosi rinvii la giunta regionale ha nuovamente fissato le date per lo svolgimento delle elezioni di secondo livello che andranno finalmente a dotare le ex province regionali, oggi Liberi Consorzi dei Comuni, delle cariche elettive che si porranno alla loro guida. Sindaci e consiglieri potranno votare domenica 28 e lunedì 29. Dal 2014...

Alpauno

Liberi Consorzi (ex Province), elezioni 28 e 29 marzo. Votano sindaci e consiglieri
Alpauno.com

Dopo i numerosi rinvii la giunta regionale ha nuovamente fissato le date per lo svolgimento delle elezioni di secondo livello che andranno
finalmente a dotare le ex province regionali, oggi Liberi Consorzi dei
Comuni, delle cariche elettive che si porranno alla loro guida. Sindaci e consiglieri potranno votare domenica 28 e lunedì 29.
Dal 2014 gli enti intermedi siciliani sono commissariati, da quando in pratica l'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, fece approvare la legge di abolizione anticipando il ministro Delrio, volontà che già era stata anticipata alla stampa. Da quel momento per le ex province cominciò un calvario economico e organizzativo notevole con ripercussioni gravi soprattutto sull'edilizia scolastica e sulla viabilità interna. Enti oramai davvero al collasso dopo circa sei anni di commissariamento, con dipendenti spesso senza stipendi.
Il governo Musumeci ha poi imboccato la strada del ritorno all'elezione diretta ma la proposta di legge è stata bocciata dalla Corte Costituzionale.
28 e 29 marzo prossimi si voterà quindi secondo le norme delle elezioni d secondo livello. In pratica, attraverso un sistema elettorale ponderato, i sindaci di ogni comune, nel trapanese sono 24, voteranno i presidenti dei Liberi Consorzi. Non potranno essere eletti i sindaci ai quali il mandato scadrà prima di un anno e mezzo dal momento delle votazioni.
Le elezioni per le ex province riguarderanno non soltanto i presidenti ma anche gli organi collegiali, vale a dire il consiglio, nel trapanese composto da 18 membri. In questo caso gli elettori saranno sempre i sindaci ma anche i consiglieri comunali in carica. Potranno essere eletti fino a quando sono effettivamente insediati nei rispettivi comuni.

Giornale di Sicilia

Ma a Palermo esplode il caso: i dirigenti bloccano i servizi, Orlando ne ordina la riattivazione

Ex Province, 15 milioni per gli alunni disabili
Paolo Picone
La Regione immette liquidità nelle casse delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi (le ex Province), stanziando oltre 15 milioni di euro per le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semiconvitto, ai servizi negli ambienti. Il decreto, firmato dal dirigente generale Rosolino Greco, fa seguito allo stanziamento di fondi (esattamente 15.333.328 euro), in sede di esercizio provvisorio del bilancio regionale. Nel dettaglio, alla città metropolitana di Palermo è andata la fetta più grossa, ben 4.489.050 euro; segue la città metropolitana di Catania con uno stanziamento di 3.415.359 euro mentre alla città metropolitana di Messina arriveranno 1.712.792 euro. Tra i liberi consorzi, la somma maggiore è andata a Trapani con 1.421.362 euro. Seguono Siracusa (1.145.270 euro) e Agrigento, che ha ottenuto 1.073.690 euro. Poi il libero consorzio comunale di Ragusa, con 843.614 euro, Caltanissetta (a cui andranno 787.373 euro) e per finire Enna con 444.814 euro. Nei giorni scorsi era arrivato un emendamento per sbloccare i fondi per gli studenti siciliani con disabilità. Emendamento proposto da Pullara di Onda e dalle deputate di Forza Italia Caronia e Ternullo, che prevedeva lo stanziamento di 10 milioni di euro a beneficio dei servizi di assistenza scolastica per i bambini con disabilità. «Un grande risultato per la Provincia di Agrigento - commenta Carmelo Pullara, - e per i bambini affetti da disabilità che potranno beneficiare, come promesso, di tutti i servizi scolastici fino a fine anno». A Palermo è polemica. «È incredibile e incomprensibile che la Città metropolitana di Palermo annunci l'interruzione del servizio per carenza  di fondi, dopo lo stanziamento da parte della Regione», ha dichiarato Marianna Caronia, commentando la decisione annunciata dai dirigenti della Città metropolitana di interrompere l'assistenza a circa 800 studenti con disabilità intellettive e di proseguire, solo fino a fine febbraio, quella per gl  studenti con disabilità sensoriali. Per Caronia, «si tratta diun annuncio, già comunicato agli operatori incaricati di svolgere il servizio, del tutto immotivato, che lede i diritti fondamentali ed espone la ex Provincia a cause legali il cui esito è scontato alla luce di centinaia di provvedimenti emessi nel tempo dal Tar». Il sindaco metropolitano, Leoluca Orlando, annuncia dal canto suo di avere già disposto tramite il segretario generale, Antonella Marascia, gli atti per garantire «gli inviolabili diritti allo studio e all'assistenza agli studenti con disabilità». «Ho sollecitato - dice Orlando - le competenti funzioni dirigenziali a porre in essere, con la massima urgenza, quanto necessario per l'attivazione dei servizi di assistenza agli studenti con disabilità». (* PAPI*)


CANICATTIWEB

ASSEGNATI I FONDI PER ASSISTENZA SCOLASTICA PER I BAMBINI DISABILI, PULLARA: "GRANDE RISULTATO"

Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie
Con decreto dell'assessorato alla famiglia D.D.G. n. 110 del 29 gennaio 2021 finalmente sono state assegnate ai liberi consorzi (province) le somme previste per lo stanziamento di 10.000.000 a beneficio dei servizi diassistenza scolastica per i bambini affetti da disabilità. Al libero Consorzio di Agrigento sono stati assegnati 1.073.690,86 euro.
"E' un grande risultato per la Provincia di Agrigento. Si tratta di un grande risultato raggiunto per i bambini affetti da disabilità che potranno beneficiare, come promesso, di tutti i servizi scolastici fino a fine anno". Lo rende noto l'On. Carmelo Pullara Presidente e Segretario Politico organizzativo di "ONDA".
"A seguito del mio intervento l'assessorato ha provveduto tempestivamente a distribuire le somme  e al libero consorzio di Agrigento sono stati assegnati  € 1.073.690,86 euro, ha aggiunto Pullara. Nei giorni scorsi era arrivato l'OK all'emendamento per sbloccare i fondi per gli studenti siciliani con disabilità. Emendamento proposto dal sottoscritto del Movimento Onda e dalle colleghe di Forza Italia , On. Caronia e On. Ternullo che prevedeva lo stanziamento di 10 milioni di euro  a beneficio dei servizi di assistenza scolastica per i bambini con disabilità. E' un grande risultato -commenta Pullara-lo stanziamento delle somme di 10 milioni di euro per le ex province, di cui 1.073.690,86 per il Libero Consorzio di Agrigento. Soldi che serviranno a garantire i servizi di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto o semi convitto, ai servizi negli ambienti igienico personali, comunicazione extrascolastica e autonomia e comunicazione. Adesso le ex province destineranno i soldi ai Comuni, per poi destinarli alle Cooperative, garantendo in tal senso, anche i livelli occupazionali almeno fino alla fine dell'anno scolastico. Il diritto allo studio-conclude Pullara- e soprattutto per i ragazzi disabili è un diritto da assicurare senza se e senza ma. Sono soddisfatto perché questa è la politica del fare e non delle chiacchiere."   

AGRIGENTONOTIZIE

Cronaca
MANCATA ADOZIONE E TRASMISSIONE DI ATTI: GIRGENTI ACQUE DOVRÀ PAGARE 190MILA EURO ALL'ATI

La decisione è da parte del Cgars, che ha comunque ricalcolato gli importi chiesti nel lontano 2010, che ammontavano ad oltre 350mila euro
Gioacchino Schicchi  
Mancata adozione di atti e provvedimenti connessi alla corretta gestione del servizio idrico, la Girgenti Acque dovrà pagare oltre 190mila euro di penali all'Ato Idrico anche se, in origine, la "bolletta" sarebbe dovuta essere molto più salata.
Nei giorni scorsi, infatti, il Cga per la Regione Sicilia ha parzialmente accolto il ricorso persentato dal gestore, il quale chiedeva l'annullamento di richieste di penali per quasi 400mila euro avanzate nel 2010 dall'Ambito idrico, adducendo, tra le altre, una giustificazione che è un po' un "cavallo di battaglia" di questi anni, cioè la parziale e ritardata consegna di reti, impianti e sorgenti connesse alla "resistenza" dei comuni che hanno continuato a gestire la risorsa idrica in modo diretto e la sostanziale incapacità di Ati e Regione di far applicare le regole del contratto. Il principio legale che si è provato ad applicare è quello del "inadimplenti non est adimplendum", ovvero, all'inadempiente non è dovuto l'adempimento.
Se già in una prima fase la penale era stata ridotta a "soli" 214mila euro, adesso il Cgars certifica invece un importo leggermente minore, pur respingendo ogni "scusa" rispetto agli obblighi non adempiuti o adempiuti in ritardo di alcuni mesi dalla sottoscrizione del contratto. Lunga la lista: si va dalla consegna e adozione dei piani di verifica delle acque potabili, passando per i piani di gestione delle interruzioni del servizio, all'inventario dei beni, l'adozione del sistema di qualità eccetera.
Rispetto alle obiezioni connesse ai ritardi della parte pubblica, il Cgars è netto. Se ammette che "il ritardo ed il frazionamento nella consegna (e addirittura in certi casi la mancata consegna da parte di alcuni dei comuni) sono stati chiaramente fonte di significative ripercussioni sul programma di adempimenti in capo alla concessionaria finalizzati alla redazione dell'inventario dei beni in gestione, considerato che dopo sei mesi dalla sottoscrizione della convenzione ad aver consegnato gli impianti erano stati solo sei comuni, divenuti 18 dopo un anno, ma in alcuni casi con consegna parziale", dall'altro respinge la richiesta di constatare l'indempimento del Consorzio che avrebbe appunto "schermato" la Girgenti Acque dai propri obblighi, ritenendo che "la controversia ha ad oggetto non il complesso delle obbligazioni scaturite dal rapporto di concessione (nel qual caso potrebbero venire in rilievo le interferenze sul piano economico finanziario scaturite dalla parziale, ed in alcuni casi omessa, consegna degli impianti, come riferito dal verificatore alle pag. 9/11 della relazione, in risposta al terzo quesito), ma il ritardo nella consegna di elaborati il cui obbligo scaturiva dalla sottoscrizione della convenzione, indipendentemente dalla consistenza delle reti ed impianti consegnati, e che ben potevano essere redatti e trasmessi, via via, al Consorzio".

GRANDANGOLO

CORONAVIRUS: SCATTA LA ZONA ARANCIONE IN SICILIA
LE MISURE SARANNO VALIDE FINO AL 15 FEBBRAIO COMPRESO

di Redazione
Registrazione per chi arriva nell'Isola e lezioni in presenza solo per gli studenti delle scuole medie. A partire da oggi la Sicilia non sarà più 'zona rossa' ma tornerà 'arancione'. Le misure saranno valide fino al 15 febbraio compreso, come prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Il provvedimento recepisce la normativa nazionale sulla zona arancione ma introduce anche alcune misure aggiuntive. Si parte con la scuola.
Da oggi didattica in presenza al 100 per cento anche per gli alunni di seconda e terza media, quelli delle superiori, invece, dovranno attendere l'8 febbraio, quando potrà tornare in classe il 50 per cento degli studenti. Sarà possibile svolgere attività in presenza per l'uso di laboratori o per esigenze educative che favoriscano l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali garantendo, comunque, il collegamento a distanza con gli studenti in Dad.
Chi farà ingresso in Sicilia sarà tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it. Questa misura non è prevista per i pendolari che nei giorni precedenti hanno lasciato l'Isola per un periodo inferiore a quattro giorni. Sulla piattaforma sarà possibile dichiarare di essersi sottoposto al tampone molecolare nelle 48 ore antecedenti l'arrivo. Chi non ha avuto la possibilità di sottoporsi all'esame, sarà tenuto a effettuare il tampone in uno dei drive in disponibili nell'Isola. Chi non intende seguire questa procedura, può effettuare l'esame presso un laboratorio autorizzato. Chi non segue nessuna delle due indicazioni per il tampone, avrà l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni con l'obbligo di comunicarlo al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o all'Asp.
I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all'Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all'interno dei locali con l'affissione di un cartello all'esterno che dia questa indicazione. Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di contapersone. I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l'Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l'esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta supportano le Asp nella gestione dei pazienti Covid-19 effettuando i tamponi antigenici rapidi o altri test a specifiche categorie. Inoltre, dispongono il periodo di inizio e fine isolamento sia per i soggetti positivi al Covid-19 sia per i contatti stretti di casi confermati.

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