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rassegna stampa del 27 e 28 febbraio 2021

Fattieavvenimenti

Sciacca. Conguaglio idrico retroattivo, Scaduto alla Valenti: nuova delibera illegittima come precedente

Il presidente Del Centro Studi De Gasperi di Sciacca Avv. Stefano Antonio Scaduto ha inviato un'istanza al Presidente dell'Ati, Francesca Valenti, e a tutti i Sindaci dell'ATI di Agrigento, con la quale comunica l'illegittimità della nuova delibera sull'aumento retroatttivo della tariffa
"Avendo esaminato la recente delibera dell'Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento n. 1 del 16.02.2021 - scrive Scaduto - avente per oggetto 'fatturazione tariffaria a conguaglio: determinazioni in ordine alla decorrenza ed alle modalità dì riscossione' abbiamo evidenziato l'illegittimità di tale delibera per gli stessi motivi per cui avevamo evidenziato in data 21.12.2020 con Pec inviata al Presidente dell' ATi Francesca Valenti, l'illegittimità della delibera ATi n. 3 del 8 giugno 2020 chiedendone l'annullamento e non ricevendo risposta alcuna dalla Presidente dell'ATI".
"Infatti, - continua Il presidente Del Centro Studi De Gasperi - anche la delibera n. 1 del 16.02.2021 che fa decorrere i conguagli tariffari, stabiliti dalla precedente delibera ATI n. 3 /2020, dal 1 gennaio 2019, continua a violare il principio di legge di irretroattività delle tariffe relative ai corrispettivi idrici. che è principio ormai consolidato in giurisprudenza (fra le numerose pronunce Consiglio di Stato, sez. VI, decisione 09/09/2008 n° 4301) secondo cui "E' corretto raccordare l'obbligo di contribuzione per utilizzo delle risorse idriche a partire dalla data di pubblicazione della delibera sul nuovo regime tariffario, restando esclusa la possibilità di riferirsi a qualunque periodo precedente".
L'avv. Scaduto Scaduto conclude che "sia la recente delibera dell'Ati n. 1 del 16.02.2021 che la delibera ATI n. 3 dell'8 giugno 2020, presentano identici profili di illegittimità, con danno a tutti gli utenti del servizio idrico di tutti i Comuni facenti parte del Libero Consorzio di Agrigento, e pertanto se ne è chiesta con l'istanza odierna l'immediato annullamento".
In conclusione riteniamo che imporre conguagli tariffari retroattivi ai cittadini-utenti del Servizio idrico nella ex provincia di Agirgento, oltre ad essere in violazione di legge, rappresenta una vera e propria beffa per gli utenti del servizio, considerato che gli utenti hanno subito e continuano spesso a subire disservizi e disagi per l'inefficienza del Gestore del Servizio idrico, una beffa aggravata dal periodo di grave crisi economica che molti cittadini stanno vivendo a causa della pandemia in corso. Nella delibera ATI n. 1 del 16.02.2021 si fa riferimento alla necessità di voler venire incontro ai cittadini utenti, ma con riferimento a tale obbligo morale, esiste un solo modo per venire incontro alle esigenze dei cittadini utenti del servizio idrico, in tale periodo di grave crisi economica causato dalla pandemia, ed è il rispetto del principio di legge della irretroattività dei corrispettivi del servizio idrico, i quali possono essere applicati solo per l'avvenire.
Infine Scaduto chiede al Presidente dell'ATI Valenti, di convocare immediatamente l'Assemblea territoriale idrica, e di provvedere all'immediato annullamento delle delibere n. 1 del 16.02.2021 e n. 3 dell'8.06.2020. Si rispetti la legge. I corrispettivi tariffari del servizio idrico non possono mai essere retroattivi.

GrandangoloAgrigento

Laterzi Akragas, le associazioni chiedono altre precauzioni per diminuire l'inquinamento

di Redazione
L'associazione Legambiente Circolo Rabat di Agrigento, l'associazione Tierra Techo Trabajo, gli Attivisti con le stelle per Agrigento e alcuni cittadini, hanno chiesto all'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente, al Sindaco del Comune di Agrigento, all'ARPA, al settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, chiedono in una lettera di assumere ulteriori precauzioni per diminuire le molestie nei confronti dei cittadini da parte della ditta Laterizi Akragas e dei fumi di fabbrica che inquinano l'aria.
Nella lettera si chiede l'inclusione tra i soggetti indicati nello studio ambientale come "recettori sensibili" delle attività abitative, agricole e di allevamento limitrofe all'insediamento industriale, che sebbene di insorgenza postuma, ormai insistono da più tempo nello stesso territorio e necessitano di essere tutelate alla stregua dell'insediamento industriale oggetto della richiesta autorizzativa; Maggiori rassicurazioni rispetto alle immissioni in atmosfera dei microinquinanti, che proprio per le caratteristiche chimico/fisiche sono da considerarsi nocivi per la salute umana e per l'ambiente;  e pertanto richiedono l'evidenza di campionamenti e analisi effettuate con metodi accreditati atti a dimostrare tale livello secondario di significatività; L'aggiunta dunque, in via precauzionale, al piano di monitoraggio e controllo  della determinazione dei microinquinanti (PCDD - diossine, PCDF- policlorodibenzofurani e PCB- policlorobifenili) con metodo normato UNI EN 1948/EPA 1613 (comprensivo di campionamento). Si chiede altresì una migliore programmazione delle attività produttive nei mesi primaverili/estivi, considerata l'attività annuale di 4 mesi/anno come dichiarato dall'organizzazione, al fine di ridurre l'attività di accumulo dei fumi e vapori causati dal fenomeno di inversione termica che causano difficoltà visive e veicolari ai residenti; che l'organizzazione applichi e mantenga attivo un sistema di ecogestione secondo quanto stabilito dal Reg. CE n.1221/2009 al fine di mantenere un dialogo aperto con il pubblico mantenendo aggiornata una Dichiarazione Ambientale in cui sono riportate informazioni e dati salienti dell'organizzazione in merito ai suoi aspetti e impatti ambientali. Inoltre Legambiente Circolo Rabat ha chiesto di essere invitata a partecipare alla Conferenza di servizio del prossimo 5 marzo.

Agrigentonotizie

Manutenzione straordinaria degli immobili scolastici, le domande entro il primo marzo

Entro il 1 marzo si potranno inviare le istanze per l'indagine di mercato relativa alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per i lavori di manutenzione straordinaria degli immobili scolastici di proprietà del Libero consorzio comunale di Agrigento. Gli interventi riguardano il Liceo classico "Empedocle" di Agrigento, l'I.T.C "L. Sciascia" di Agrigento, l'I.P.A. "E. Fermi di Licata e l'Istituto Magistrale "M. L. King" di Favara. Gli operatori economici che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare alla procedura negoziata dovranno far pervenire entro le ore 13:00 del primo marzo 2021, l'apposito modulo predisposto dal Libero Consorzio. Il documento è scaricabile nel Portale Appalti del sito www.provincia.agrigento.it. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, il giorno 3 marzo 2021 alle ore 09:00 presso la sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento di Via Acrone 27 ad Agrigento.
Il progetto redatto dal settore Edilizia Scolastica prevede la spesa massima di 370 mila euro per interventi straordinari. Le opere da effettuare vanno dal ripristino e le impermeabilizzazioni di parti di immobile, il rifacimento di intonaci esterni ed interni, il ripristino dei soffitti, la riparazione di porte in legno, la tinteggiature per interni, il ripristino delle pavimentazioni.
Per una dettagliata descrizione dei lavori richiesti occorre consultare la home page del sito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it, nella sezione gare ed appalti.
L'appalto sarà aggiudicato secondo il criterio del minor prezzo, seguendo le previsioni dall'art. 36, comma 9 bis del D. Lgs. n. 50/2016. Ulteriori informazioni potranno essere richieste alle sedi Urp del Libero Consorzio oppure chiamando i numeri verdi 800315555 oppure 800 236 837.


AGRIGENTONOTIZIE

BOZZA NUOVO DPCM DRAGHI: COSA SI PUÒ FARE E NON FARE DAL 6 MARZO AL 6 APRILE
La Sicilia resta in zona gialla, nodo scuola nelle aree rosse. In base alle regole che saranno definite è possibile fare un riepilogo ricordando che gli spostamenti tra regioni sono sempre vietati e che in automobile non si può salire in più di tre persone insieme
Redazione
Bozza nuovo Dpcm Draghi: cosa si può fare e non fare dal 6 marzo al 6 aprilDa lunedì 1° marzo l'Italia "cambia colori", con nuove regole e restrizioni su spostamenti e aperture di negozi, bar e ristoranti per contenere la diffusione del coronavirus. Passaggi di colore che non coinvolgono però la Sicilia che resta in zona gialla. La nuova mappa delle regioni vede il passaggio in zona rossa di Basilicata e Molise e in zona arancione di Marche, Lombardia e Piemonte. C'è poi un'altra novità: passa infatti in zona bianca la Sardegna. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato ieri, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, cinque nuove ordinanze.
Una di queste conferma per ulteriori quindici giorni per le regioni Abruzzo, Toscana, Umbria e per le province autonome di Trento e Bolzano, le misure disposte dall'ordinanza del 12 febbraio 2021. Queste regioni restano quindi in area arancione. La regione Liguria alla scadenza dell'ordinanza del 12 febbraio scorso passa in area gialla. Complessivamente, quindi, la ripartizione nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 1° marzo 2021 è la seguente:
*area gialla: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta, Veneto;
*area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria;
*area rossa: Basilicata, Molise;
*area bianca: Sardegna.
La modulazione nella chiusura delle scuole nelle zone rosse e dove ci sono alti indici di contagio, ipotesi su cui si discute oggi, è frutto di una valutazione del Comitato Tecnico Scientifico: ci sarebbe un impatto delle scuole sui nuovi contagi, spiegano le fonti, ma sarebbe differenziato da zona a zona e per questo bisogna rimodulare le misure su base provinciale e comunale, non regionale. L'ipotesi che prevale, per ora, è quella di prevedere la Dad in tutte le scuole nelle zone rosse regionali o locali o dove si registra il superamento di una determinata soglia di incidenza che dovrebbe essere di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. L'altra ipotesi, che non è stata oggetto dell'incontro ma riguarda ambienti esterni al Comitato, è di valutare l'incidenza di 100 contagi settimanali su 100mila abitanti e viene supportata da altre componenti. Non solo chiusure: con la stabilità dei contagi in zona gialla per tre settimane consecutive, le attuali disposizioni sulle lezioni in presenza non dovrebbero cambiare. Quando il verbale del Cts sarà definito, sarà allegato uno studio dell'Iss, sul quadro dei contagi nelle scuole
Nuovo Dpcm, cosa si può fare in Sicilia
Intanto c'è attesa per il nuovo Dpcm di Mario Draghi. In base alle regole che saranno definite dal nuovo decreto è possibile riepilogare cosa si può fare e non fare dal 6 marzo fino al 6 aprile, ricordando che gli spostamenti tra regioni sono sempre vietati, i trasferimenti nelle seconde case sono ammessi solo nelle zone gialle e arancioni e che in automobile non si può salire in più di tre persone insieme.
Nella zona gialla:
*è in vigore il coprifuoco: si può uscire di casa dalle 5 alle 22, nei ristoranti e nei bar si può andare solo fino alle 18 e nei centri commerciali ci si può recare solo dal lunedì al venerdì;
*c'è la deroga per parenti e amici: si possono andare a trovare una volta al giorno, tra le 5 e le 22, due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali esercitano la potestà genitoriale;
*è possibile andare dal parrucchiere o dal barbiere, nei centri estetici e nei parchi
*sarà possibile dal 27 marzo andare a cinema, a teatro e nei musei;
*è possibile andare nelle seconde case se non si trovano in zona rossa;
*palestre, piscine chiuse.

Giornale di Sicilia

Libero consorzio, manutenzione in 4 istituti
Un unico soggetto privato per l'efficienza delle scuole

Paolo Picone
Entro domani si potranno inviare le istanze per l'indagine di mercato relativa alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per i lavori di manutenzione straordinaria degli immobili scolastici di proprietà del Libero consorzio di Agrigento. Gli interventi riguardano il liceo Classico Empedocle e l'istituto Tecnico, rconomico e tecnologico Sciascia di Agrigento, il Professionale Fermi di Licata e l'istituto Sociopsicopedagogico  King di Favara. Gli operatori economici che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare alla procedura negoziata dovranno far pervenire entro le 13, il modulo predisposto. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato  in seduta pubblica, tramite la piattaforma telematica Maggioli, mercoledì 3 marzo, alle 9, nella sala Gare del Libero consorzio di via Acrone 27. Il progetto redatto dal settore Edilizia scolastica prevede la spesa di 370 mila euro per interventi straordinari. L'appalto sarà aggiud cato secondo il criterio del minor prezzo. (* PAPI*)

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