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rassegna stampa del 10 marzo 2021

larepubblica.it

Pubblica Amministrazione, ecco la rivoluzione Brunetta: nuove professionalità, assunzioni, smart working e welfare

- Un nuovo sistema contrattuale che si avvicina a quello privatistico, dalla detassazione del salarioaccessorio al diritto permanente alla formazione alla flessibilità di uno smartworking contrattato. Una nuova"classificazione" del pubblico impiego, sostenuta da risorse economiche aggiuntive, che include nuoveimportanti professionalità ma riconosce anche i ruoli svolti dai dipendenti senza un riconoscimento ufficiale,per via del blocco ultradecennale. Innovazione digitale, centralità dei "sistemi di partecipazione sindacale",permessi e altre agevolazioni per il sostegno alla genitorialità. Il "Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e lacoesione sociale" che sta per esser firmato a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi e daisegretari generali di Cgil, Cisl e Uil è rappresenta un cambio di passo importante per il pubblico impiego, invista della gestione del Recovery Plan, certo, ma soprattutto di una Pubblica Amministrazione moderna,all'altezza delle sfide future del Paese.Una sfida che non può non passare dal riconoscimento del lavoro pubblico, e infatti nell'introduzione sisottolinea che il nostro Paese riparte dalle donne e dagli uomini della Pubblica Amministrazione, nello Stato,nelle Regioni e negli Enti locali, nel sistema della Conoscenza e nella Sanità e nelle agenzie pubbliche, dallacapacità di affrontare con le migliori competenze professionali e qualità umane tutte le sfide, sempre al serviziodi comunità, cittadini e imprese.La riforma, spiega il documento, dovrà muoversi su due direttive: investimenti in connettività con anche larealizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini, che finalmente si "parlino",permettendo ai cittadini di non dover ogni volta fornire gli stessi documenti che già si sono dati in precedenza,aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche "selezionando nelle assunzioni lemigliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attesedecine di migliaia di candidati".C'è poi un ampio capitolo dedicato ai rinnovi contrattuali. La contrattazione integrativa diventa centrale,intanto perché permetterà divalutare e premiare la produttività, permettendone anche la corrispondentevalorizzazione economica, e poi perché sarà il criterio di organizzazione per lo smart working, che esce dallafase emergenziale. La formazione continua diventa un diritto/dovere. Entra a regime nella parte fondamentaledello stipendio l'elemento perequativo, cioè la voce dello stipendio che permette di non perdere il vecchiobonus Renzi anche quando lo stipendio cresce per via dell'aumento contrattuale. I fabbisogni del personaleverranno adeguati alle nuove professionalità e competenze richieste, ma valorizzeranno anche le competenzefinora acquisite e ignorate dalla contrattazione. Vengono infine implementati gli istituti di welfare contrattuale,soprattutto a sostegno die genitori, con misure che integrano e implementano le prestazioni pubbliche.Vengono estese al pubblico impiego le agevolazioni fiscali previste finora solo a vantaggio del settore privato. Per favorire il ricambio generazionale è già allo studio, ha spiegato ieri il ministro della PubblicaAmministrazione Renato Brunetta in un documento lasciato tra gli atti dell'audizione parlamentare, unmeccanismo volontario di incentivi all'esodo di persone vicine all'età pensionabile e con professionalità nonadeguate a cogliere la sfida dell'innovazione tecnologica o non più motivate a rimanere nel


GrandangoloAgrigento

Lavori manutenzione scuole Sciacca e Ribera: gara in scadenza

Il progetto esecutivo che è stato redatto dal settore Edilizia Scolastica prevede la spesa massima di 207 mila euro per interventi straordinari
di Redazione
In scadenza il 12 marzo il termine per inviare le istanze per l'indagine di mercato relativa alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per i lavori di manutenzione straordinaria di alcuni immobili scolastici del gruppo 3 di proprietà del Libero consorzio comunale di Agrigento. Gli interventi riguardano l'I.I.S. "F. Crispi" di Ribera, l'I.I.S. "Fazello" di Sciacca, l'I.I.S. "A. Vetrano" di Sciacca e il Liceo scientifico "Fermi" di Sciacca
Il progetto esecutivo che è stato redatto dal settore Edilizia Scolastica prevede la spesa massima di 207 mila euro per interventi straordinari. Previsti lavori edili di qualsiasi natura finalizzati al ripristino della funzionalità e usabilità di manufatti edilizi; lavori di sistemazione infissi interni - esterni; lavori di impiantistica; pronto intervento inteso quale opere provvisionali finalizzate ad eliminare situazioni di pericolo e/o di mancata sicurezza.
Per una completa descrizione dei lavori richiesti occorre consultare la home page del sito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it, nella sezione gare ed appalti.
Le imprese che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare alla procedura negoziata dovranno far pervenire entro le ore 13:00 del 12 marzo 2021, l'apposito modulo predisposto dal Libero Consorzio. Il documento è scaricabile nel Portale Appalti del sito www.provincia.agrigento.it.
L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, il giorno 15 marzo 2021 alle ore 09:00 presso la sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento di Via Acrone 27 ad Agrigento.
L'appalto sarà aggiudicato secondo il criterio del minor prezzo, seguendo le previsioni dall'art. 36, comma 9 bis del D. Lgs. n. 50/2016. Ulteriori informazioni potranno essere richieste alle sedi Urp del Libero Consorzio oppure chiamando i numeri verdi 800315555 oppure800 236 837.

Scrivolibero

Lavori di manutenzione straordinaria per alcuni edifici scolastici di Sciacca e Ribera

By Redazione Scrivo Libero
In scadenza il 12 marzo il termine per inviare le istanze per l'indagine di mercato relativa alla procedura negoziata per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per i lavori di manutenzione straordinaria di alcuni immobili scolastici del gruppo 3 di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Gli interventi riguardano l'I.I.S. "F Crispi" di Ribera, l'I.I.S. "Fazello" di Sciacca, l'I.I.S. "A. Vetrano" di Sciacca e il Liceo Scientifico "Fermi" di Sciacca.
Il progetto esecutivo che è stato redatto dal Settore Edilizia Scolastica prevede la spesa massima di 207 mila euro per interventi straordinari. Previsti lavori edili di qualsiasi natura finalizzati al ripristino della funzionalità e usabilità di manufatti edilizi: lavori di sistemazione infissi interni - esterni; lavori di impiantistica; pronto intervento inteso quale opere provvisionali finalizzate ad eliminare situazioni di pericolo e/o mancata sicurezza.
Per una completa descrizione dei lavori richiesti occorre consultare la homepage del sito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it nella sezione gare e appalti.
Le imprese che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare alla procedura negoziata dovranno far pervenire entro le ore 13:00 del 12 marzo 2021, l'apposito modulo predisposto dal Libero Consorzio. Il documento è scaricabile nel portale Appalti del sito www.provincia.agrigento.it
L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, il giorno 15 marzo 2021 alle ore 09:00 presso la sala Gare  del Libero Consorzio Comunale di Agrigento di via Acrone 27 ad Agrigento.
L'appalto sarà aggiudicato secondo il criterio del minor prezzo, seguendo le previsioni dell'art. 36, comma 9, del D.Lgs. 50/2016,.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste  alle sedi Urp del Libero Consorzio oppure chiamando i numeri verdi 800236837.

La lente pubblica

Elezioni Amministrative in Sicilia: in attesa della legge regionale è sicuro lo slittamento

Consultazioni elettorali rinviate ad una data tra il 15 settembre ed il 15 ottobre 2021, per tutto il territorio nazionale, con un dubbio che riguarda le elezioni amministrative siciliane (nessuna perplessità, invece, per le elezioni suppletive per i seggi della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2021).
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente, Mario Draghi, e del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha approvato il decreto legge 5 marzo 2021, n. 25, che introduce disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021.
Il testo, in continuità con i provvedimenti analoghi già approvati nel 2020, dispone che le elezioni previste nell'anno in corso si svolgano in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.
Il provvedimento è stato adottato tenuto conto del perdurare dell'epidemia Covid-19 e dell'esigenza di evitare fenomeni di assembramento, e di assicurare che le operazioni di voto si svolgano in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini, anche in considerazione della campagna vaccinale in corso.
La situazione siciliana
In Sicilia, l'art. 8 del Decreto Presidenziale 20 agosto 1960, n. 3 (Approvazione del Testo unico delle leggi per la elezione dei consigli comunali nella Regione Siciliana), sancisce che la data delle elezioni è fissata, previa deliberazione della giunta regionale, con decreto dell'assessore regionale per gli enti locali, da emanarsi non oltre il sessantesimo giorno ed, eccezionalmente, non oltre il cinquantacinquesimo giorno precedente quello della votazione.
Qualora, per sopravvenute cause di forza maggiore non si possa fare luogo alle elezioni per la data fissata dal decreto di convocazione dei comizi, l'assessore regionale per gli enti locali può disporre il rinvio con proprio decreto da rendere noto con manifesto del sindaco o del commissario.
Non spetterebbe, quindi, al Consiglio dei Ministri stabilire il differimento delle consultazioni elettorali amministrative in Sicilia.
Elezioni Amministrative in Sicilia: in attesa della legge regionale è sicuro lo slittamento
In tema di pandemia da Covid-19, però, vi è una competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale.
Il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere tale competenza, disattendendo la normativa statale.
E' quanto si legge nel comunicato della Corte Costituzionale del 24 febbraio 2021, con cui viene anticipato l'esito del giudizio sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Governo nei confronti della Legge regionale della Val d'Aosta n. 11/2020, già sospesa in via cautelare dalla Consulta con ordinanza n. 4/2021.
Il Governo regionale siciliano, quindi, deve dare applicazione al contenuto del D.L. n. 25/2021 e non può esercitare pienamente la specialità del proprio Statuto, almeno per quanto riguarda le misure di contenimento della diffusione del coronavirus. Pertanto, per quanto riguarda le elezioni amministrative in Sicilia è sicuro lo slittamento.
Per evitare inutili conflitti istituzionali e per dare certezza ai Comuni chiamati al voto, sarebbe dunque opportuno che l'Assemblea Regionale Siciliana legiferasse quanto prima sulla materia, per gli aspetti di propria competenza.
Quali sono le elezioni interessate dal rinvio?
Dal rinvio sono interessate:
le elezioni dei consigli comunali e circoscrizionali previste tra il 15 aprile e il 15 giugno 2021;
le elezioni amministrative nei comuni i cui organi sono stati sciolti per fenomeni di infiltrazione mafiosa, anche se già indette, tramite integrale rinnovo del procedimento di presentazione delle liste e delle candidature;
le elezioni amministrative nei comuni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza, se le condizioni che ne rendono necessario il rinnovo si verificano entro il 27 luglio 2021.
Competenza della Regione Sicilia su liste, candidature e gestione commissariale degli Enti
Sulla nuova data delle elezioni e sulle modalità di presentazione delle liste e delle candidature, la competenza resta della Regione Siciliana.
Parimenti della Regione è la competenza sull'eventuale gestione commissariale degli enti ad eccezione di quelle derivanti dallo scioglimento degli organi per infiltrazioni mafiose.
In quest'ultimo caso, è il D.L. n. 25/2021 che, all'art. 1, comma 2, stabilisce che, fino al rinnovo degli organi, è prorogata la durata della gestione della commissione straordinaria di cui all'articolo 144 del testo unico degli enti locali (D.Lgs. n. 267/2000).
Dallo slittamento delle elezioni amministrative, ne segue la frana della data di svolgimento delle elezioni di secondo livello per le ex Province, già oggetto di ennesimo rinvio con l'art. 12 della L.r. 10 febbraio 2021, n. 5 che prevede il termine per le consultazioni sia fissato entro trenta giorni dall'insediamento degli eletti nei Comuni interessati dal rinnovo degli organi nel turno ordinario per l'anno 2021 (ora fissato tra il 15 settembre ed il 15 ottobre 2021).
Un primato non invidiabile
Lo scandalo di una democrazia commissariata raggiungerà così il non invidiabile primato di nove anni, mentre le ultime elezioni a suffragio universale per il governo delle istituzioni di area vasta risalgono addirittura al 2008.
Dopo quasi un decennio dal proclama dell'allora presidente della Regione, Rosario Crocetta, lanciato in una celebre puntata de "L'Arena" di Giletti sulla Rai, nel quale si annunciava che la Sicilia sarebbe stata la prima regione d'Italia ad abolire le province, arriva l'ennesimo rinvio delle elezioni dei nuovi vertici degli Enti di area vasta.
Malgrado sia trascorso il tempo di quasi due mandati, le ex Province continuano, contro ogni regola costituzionale e norma di democrazia, ad essere governate da commissari straordinari.
La prima normativa con la quale si mise mani alla creazione di Liberi Consorzi e Città metropolitane è, infatti, la legge regionale 27 marzo 2013, n. 7, recante "Norme transitorie per l'istituzione dei liberi Consorzi comunali" (le Province erano, però, già commissariate).
A seguire ci sono state le leggi regionali n. 8/2014, n. 26/2014, n. 15/2015, n. 28/2015, n. 5/2016, n. 8/2016, n. 15/2016, n. 23/2016, n. 2/2017, n. 17/2017, n. 7/2018, n. 16/2018, n. 23/2018 ed 8/2019 ed almeno altre tre leggi di rinvio.
Una grandinata di norme, sintomo della confusione con la quale si è agito, sulla base di una apodittica volontà di soppressione delle ex Province.Le disposizioni della legge Delrio (L. 56/2014) ed il loro forzato recepimento in Sicilia (giacché considerata, dalla Corte Costituzionale, norma di grande riforma istituzionale) restano una brutta disciplina, ma la sua applicazione in Sicilia è diventata addirittura scandalosa.
Adesso sarà necessario un ennesimo intervento dell'Assemblea Regionale Siciliana che, sprezzante del normale senso del pudore, dovrà sancire che i commissariamenti si prolungheranno bel oltre il 15 settembre 2021, data ultima attualmente prevista dalla L.r. n. 5/2021.

LIVESICILIA
LOCKDOWN O ZONA ROSSA? ECCO COME SARÀ LA NUOVA STRETTA
La situazione dei contagi preoccupa. Ecco cosa sta per cambiare.

di Redazione
Verosimilmente, secondo le posizioni espresse dagli esperti sul tavolo del governo, ci sarà una stretta delle misure, già a partire dal prossimo weekend, per frenare la diffusione del virus sospinta dalle varianti: zone rosse più rigide, modello Codogno, movimenti limitati anche in zona gialla, chiusure nei fine settimana, come avvenuto durante le vacanze di Natale. E, allo stesso tempo, estensione della campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi. Questa la posizione che gli esperti del Comitato tecnico scientifico - riunitosi ieri - hanno consegnato al Governo. L'ultima parola spetterà al presidente Draghi.
Al momento sembrano da escludere lockdown totali come quello dello scorso anno, mentre è plausibile l'accoglimento delle indicazioni del Comitato su un irrigidimento dei divieti rispetto a quelli contenuti nel Dpcm in vigore fino al 6 aprile il giorno dopo Pasquetta.


Giornale di Sicilia

SCIACCA
Manutenzione scuole, scadono i termini

Scadrà domani il termine per inviare le istanze per l'indagine di mercato relativa per i lavori di manutenzione straordinaria di alcuni immobili scolastici del gruppo 3 di proprietà del Libero consorzio. Si tratta degli interventi al Crispi di Ribera, al Fazello, all'Amato Vetrano e al Fermi di Sciacca. Il progetto esecutivo prevede la spesa di 207 mila euro. (*GP *)

Libero consorzio, norme di comportamento
Approvato il codice anticorruzione e per la trasparenza

I privati e le associazioni possono avanzare osservazioni e modifiche
Paolo Picone
Il commissario Alberto Di Pisa ha approvato la proposta redatta dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che riguarda lo schema del nuovo codice di comportamento dei dipendenti del Libero consorzio. Prevista la possibilità per dipendenti, consulenti, collaboratori, cittadini o associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, di formulare eventuali osservazioni o modifiche. Queste eventuali osservazioni devono essere inviate con posta certificata, via email interna per dipendenti dell'ente, indirizzate al responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza Caterina Moricca entro il 15 marzo. Dopo questa data lo schema potrà diventare definitivo, tenendo conto delle eventuali proposte. Il testo si compone di 16 articoli ed è disponibile nel sito internet dell'ente. Sostituirà quello approvato nel 2013. Vengono regolati l'ambito soggettivo di  pplicazione, il divieto di ricevere regali, compensi e altre utilità, la partecipazione ad associazione e organizzazioni, la  omunicazione degli interessi finanziari e i conflitti di interesse; l'obbligo di astensione e prevenzione della responsabilità e la conseguenza alla violazione dei doveri del codice, le disposizioni per personale appartenente a particolari ambiti professionali. Il dipendente ha l'obbligo di rispettare i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi. Non usa a fini  privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione. Il nuovo test tiene conto della delibera numero 177 del 2020 dell'Autorità nazionale anticorruzione dove sono state definite le nuove linee guida in materia di codice di comportamento della pubbliche amministrazione, che prevedono misure di revisione e di aggi rnamento per i Codici di comportamento. Prevista una maggiore partecipazione e una integrazione tra il codice di comportamento dei  ipendenti e il piano di prevenzione della corruzione. (* PAPI*)

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