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rassegna stampa del 25 marzo 2021

Comunicalo

Covid: da oggi 4 nuove zone rosse in Sicilia, domani un'altra
Da oggi quattro nuove zone rosse in Sicilia. In base all'ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, si tratta di Ribera, in provincia di Agrigento; Serradifalco, in provincia di Caltanissetta; Trabia, nel Palermitano; e di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. L'ordinanza sara' valida fino al 6 aprile. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, e' stato richiesto dai sindaci delle quattro citta' e si e' reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi da Covid registrati negli ultimi giorni, certificato dalle rispettive Asp. E da domani tocca anche ad Acate, in provincia di Ragusa. L'ordinanza sara' valida fino al 6 aprile. Il presidente Musumeci, inoltre, ha disposto la chiusura dal 29 al 31 marzo delle scuole in 22 Comuni: Augusta; Burgio; Calascibetta; Caltanissetta; Caltavuturo; Casteltermini; Cianciana; Centuripe; Ciminna; Comitini; Francavilla di Sicilia; Isola delle Femmine; Joppolo Giancaxio; Licodia Eubea; Melilli; Regalbuto; Reitano; San Mauro Castelverde; Santa Flavia; Santa Maria di Licodia; Santo Stefano Quisquina; Torretta. (AGI)

GrandangoloAgrigento

Agrigento, è morto il giornalista Totò Gilotti

Grandangolo, i suoi giornalisti, il direttore e la proprietà, piangono la morte del carissimo Totò e si associano al dolore della famiglia.
Un altro pezzo di storia del giornalismo agrigentino che va via. Dopo la recente morte di Umberto Trupiano ci ha lasciati anche Salvatore Totò Gilotti, 86 anni, figura storica di un giornalismo quasi epico che oggi non c'è più
Oltre 50 anni di iscrizione all'albo dei giornalisti, corrispondente e coordinatore per un quarto di secolo della redazione del Giornale di Sicilia, corrispondente da Agrigento per l'Ansa, primo direttore del periodico dell'Ex Provincia "Agrigento nuove ipotesi e mille altri ruoli ed incarichi giornalistici di primo piano.
Anche lui si è occupato dei principali fatti che hanno riguardato la città e la provincia di Agrigento come la frana del 1968, il delitto del commissario Tandoy, i grandi scandali del periodo 1960 - 1990.
Salvatore Gilotti in una foto di Diego Romeo scattata negli anni 90 con l'allora giovanissimo Angelino Alfano e con il giornalista Franco Castaldo
E' stato maestro e guida per centinaia di giornalisti che in Totò Gilotti hanno trovato un vero punto di riferimento.
Grandangolo, i suoi giornalisti, il direttore e la proprietà, piangono la morte del carissimo Totò e si associano al dolore della famiglia.

Giornale d Sicilia

Ultime istanze
Ex Provincia, una gara per migliorare la viabilità

Ultimi giorni per inviare le manifestazioni di interesse per la procedura negoziata relativa ai lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade di competenza del Libero consorzio comunale di Agrigento. Le istanze per l'accordo quadro con un solo operatore economico dovranno pervenire entro le 12 di domani, 26 marzo. L'indagine di mercato sarà svolta integralmente in modalità telematica e servirà ad individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata, secondo le modalità specificate nel bando, consultabile sul sito del Libero Consorzio. L'importo dei lavori a base d'asta è di 825.000 euro, inclusi 24.750 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio delle imprese ammesse verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica, il 29 marzo alle 9 nella sala Gare dell'ente. Il progetto esecutivo realizzato dallo staff tecnico del Settore Infrastrutture Stradali richiede interventi per la risagomatura del tratto viabile, il ripristino delle opere di presidio stradale, la costruzione di nuove cunette, la realizzazione di gabbioni metallici con pietrame per contrastare lo scivolamento di fango e detriti sulle carreggiate, la rimozione di detriti dalla sede stradale in seguito ad eventi atmosferici, la diserbatura e pulitura di banchine e cunette. (* PAPI*)

GIORNALISMO IN LUTTO
Ci lascia Totò Gilotti, fu nostro corrispondente

È morto - e con lui va via un altro pezzo di storia del giornalismo agrigentino -  Salvatore (detto Totò) Gilotti, 86 anni, figura storica di un giornalismo quasi epico. Oltre 50 anni di iscrizione all'albo dei giornalisti, corrispondente e coordinatore per un quarto di secolo della redazione del Giornale di Sicilia, corrispondente da Agrigento per l'Ansa, primo direttore del periodico dell'Ex Provincia «Agrigento nuove ipotesi e mille altri ruoli ed incarichi giornalistici di primo piano. Si è occupato dei principali fatti che hanno riguardato l'Agrigentino come la frana del 1968, il delitto del commissario Tandoy, i grandi scandali del periodo 1960 - 1990.

Live Sicilia

Si chiude il precariato degli Asu, l'Ars approva la stabilizzazione
Sala d'Ercole dà l'ok all'articolo 46 della legge di stabilità

PALERMO - L'Ars ha approvato la norma del ddl stabilità che stabilizza 4.571 lavoratori Asu, il via libera stamani dopo la riscrittura presentata dal governo. "Giornata importante, si è risolto un problema che sembrava irrisolvibile: ringrazio tutti per il lavoro fatto, si sta chiudendo una pagina aperta trent'anni fa", ha detto il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè.
Si chiude una pagina di precariato
"Speriamo che non si riapra più la pagina del precariato", ha aggiunto. L'assessore al Lavoro, Antonio Scavone, ha affermato. "Chiudiamo una pagina in grande armonia, ringrazio i sindacati, il governo nazionale che con la finanziaria ci ha dato la possibilità di trovare uno spazio dove inserirci". "Partiamo da 14 ore di lavoro per questo personale - ha sottolineato Scavone - Riteniamo che molti potranno accedere al prepensionamento e questo ci consentirà di avere capienza finanziaria per tutti gli Asu".
"Dopo un quarto di secolo, i lavoratori Asu impegnati nella Pubblica amministrazione - afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci - possono finalmente trovare la necessaria serenità lavorativa. Merito di tutti, governo e parlamento, per un atto di grande responsabilità. Una tappa ulteriore, questa, sul percorso della stabilizzazione dei precari che abbiamo avviato da due anni".
"25 anni di lavoro nero"
"Dopo 25 anni di 'lavoro nero' si avvia a conclusione chiude una delle pagine più buie del precariato siciliano, con oltre 4.500 lavoratori e lavoratrici che finalmente potranno avere un rapporto stabile". Lo afferma Danilo Lo Giudice. "Questo percorso di stabilizzazione - ricorda Lo Giudice - è iniziato 2 anni fa con una mia proposta che ha messo fine alla "schiavitù" del rapporto con le cooperative; un percorso che oggi ci consente la definitiva stabilizzazione e quindi la possibilità di dare dignità di lavoratori a tanti siciliani che per anni, anzi per decenni hanno prestato servizio senza alcuna garanzia, come se fossero lavoratori di serie B, pur avendo ruoli e responsabilità immense in tutti gli enti presso cui sono stati utilizzati fino ad oggi".
"Grazie ad una norma del governo Conte e il lavoro del M5S in commissione quinta all'ARS oggi abbiamo scritto la parola fine a quasi 30 anni di lavoro nero legalizzato. Abbiamo restituito dignità ad una platea di 4800 persone ASU che si avviano finalmente ad un percorso di stabilizzazione". A dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all'Ars Giovanni Di Caro. "Da oggi i lavoratori ASU che nei fatti reggono i nostri Comuni - spiega Di Caro - sono lavoratori di fatto e di diritto. Si tratta di una giornata storica che mette la parola fine ad uno dei capitoli meno nobili della politica regionale siciliana. Questi lavoratori infatti da decenni prestano la loro opera nei nostri Comuni ma non hanno mai avuto nessuna garanzia circa il loro destino professionale, non hanno mai visto versato un euro di contributi e sono stati utilizzati come vero e proprio bancomat elettorale da indirizzare a seconda degli umori del candidato di turno. Io ed il mio gruppo parlamentare siamo vicini a questi lavoratori e alle loro famiglie e vogliamo condividere con loro la soddisfazione per questo risultato".
"Il via libera alla stabilizzazione dei lavoratori Asu siciliani è un risultato che il governo Musumeci ha fortemente voluto, atteso da quasi cinquemila precari da numerosi anni al servizio di Regione, Comuni ed Aziende sanitarie. Finalmente potranno sottoscrivere con gli enti utilizzatori contratti a tempo indeterminato, anche con rapporti di lavoro a tempo parziale". Lo affermano i deputati del gruppo di DiventeràBellissima all'Ars- Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo, Giusy Savarino e Giuseppe Zitelli.
"Un grande traguardo"
"Un grande traguardo per una categoria che da oltre 20 anni non ha mai avuto riconociuti i diritti di una stabilità lavorativa e di un futuro che potesse avere delle certezze", affermano i deputati regionali di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri, Angela Foti, Sergio Tancredi, Elena Pagana e Matteo Mangiacavallo. "Nella norma abbiamo anche previsto che l'assessorato provveda immediatamente a fare una ricognizione nel bacino per individuare coloro che sono interessati alla fuoriuscita. Ci auguriamo che i fondi stanziati dal governo siano sufficienti per onorare gli impegni assunti con la categoria dei lavoratori".
"Un grande risultato"
"Approvata in finanziaria l'articolo per la stabilizzazione degli Asu", dice. Carmelo Pullara Presidente e segretario politico organizzativo di "ONDA". "Il governo regionale aveva accolto la mia richiesta avanzata nella precedente legge finanziaria prevedendo un preciso articolo in questa finanziaria,  dando finalmente via libera al piano regionale per la stabilizzazione dei 5 mila precari ASU rimasti alla Regione", spiega.  "Un grande risultato raggiunto per questa categoria  di precari impegnati da oltre dieci anni  in attività socialmente utili presso enti pubblici e rimasti esclusi da ogni concorso e piano di stabilizzazione" aggiunge.
"Si chiude una pagina di precariato lunga 25 anni"
"L'approvazione della norma voluta e sostenuta dal Pd, prima in commissione lavoro e poi in aula, che avvia la stabilizzazione dei lavoratori ASU, chiude una pagina di precariato lunga 25 anni che riguarda lavoratori essenziali per il buon andamento delle amministrazioni comunali che vedono finalmente riconosciuti i propri diritti". Lo dicono i parlamentari del PD all'Ars Giuseppe Lupo, Giuseppe Arancio, Anthony Barbagallo, Michele Catanzaro, Antonello Cracolici, Nello Dipasquale e Baldo Gucciardi, che hanno proposto e sostenuto la stabilizzazione dei 4500 lavoratori Asu.
"Purtroppo il governo Musumeci ha respinto la richiesta del PD di aumentare i fondi destinati alla stabilizzazione dei lavoratori ASU di ulteriori sei milioni per garantire almeno 18 ore di lavoro settimanali per il funzionamento degli uffici comunali. Il PD ha contestato al governo Musumeci che i fondi stanziati per la stabilizzazione siano stati sottratti dal fondo dei Comuni e insisterà - concludono i parlamentari- nel chiedere al governo regionale di farsi carico dell'incremento di ulteriori fondi.
"Ottimo risultato"
"Da oggi in Sicilia 4571 lavoratori non saranno più precari e potranno guardare al futuro con la fiducia che in tanti anni di servizio presso le pubbliche amministrazioni siciliane hanno ampiamente meritato". Lo afferma il capogruppo dei Popolari ed Autonomisti all'Ars Totò Lentini a commento della norma approvata in finanziaria che ha determinato la stabilizzazione dell'intero bacino degli Asu.
"Si tratta di lavoratori che da circa 25 anni tengono in piedi gli uffici pubblici delle amministrazioni decentrate siciliane, dai comuni, alle Camere di Commercio, alle Asp. Da anni la Regione cercava invano una soluzione, adesso grazie al lavoro del Governo ed in particolare dell'assessore Antonio Scavone abbiamo approvato l'articolo 46 che, oltre a prevedere la stabilizzazione di tutti gli Asu consente a chi ne ha maturato il diritto anche di attivare le procedure per la messa in quiescenza. Un successo su tutti i fronti per il quale è stato determinante l'apporto della componente autonomista, che vede costantemente impegnati in Ars oltre me anche i deputati Pippo Compagnone e Roberto Di Mauro."
"Non è più tempo di precariato"
"La norma che stabilizza i 4.571 lavoratori Asu rende giustizia a migliaia di lavoratori impegnati da trent'anni negli enti locali e in altri enti della pubblica amministrazione e che quotidianamente contribuiscono a rendere servizi ai cittadini". Lo dice Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d'Italia all'Ars che aggiunge: "Migliaia di lavoratori sono rimasti appesi ad un filo professionale, quello delle proroghe negli ultimi giorni dell'anno, adesso non è più tempo di precariato, ma di restituire la serenità personale e la stabilità professionale che i lavoratori hanno atteso con fiducia e speranza per decenni".
Ch sono gli Asu e dove lavorano
"Con l'approvazione all'Ars della norma che riguarda i lavoratori Asu si chiude oggi in Sicilia, dopo quasi 25 anni, una brutta storia di precariato. I 4.571 lavoratori rimasti nel bacino e distribuiti nelle nove province possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo anni di impegno e dialogo serrato con le Istituzioni siamo riusciti a portare a casa un significativo e importantissimo risultato". A dirlo i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e UilTemp, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Danilo Borrelli.
I lavoratori Asu, da quasi 25 anni, lavorano in enti e strutture, anche con incarichi di responsabilità, con solo un sussidio di 590 euro mensili. Sono così distributi nelle nove province dell'Isola: Messina 1538, Palermo 840, Agrigento 648, Trapani 627, Ragusa 331, Catania 197, Siracusa 133, Caltanissetta 133 ed Enna 124.
"Adesso, attendiamo l'approvazione definitiva della Finanziaria. Poi, il nostro lavoro continuerà fino a quando le stabilizzazioni non saranno tutte completate", concludono i sindacalisti.
"Provvedimento rende giustizia ai lavoratori"
"Da anni seguiamo il destino professionale dei nostri 84 lavoratori Asu dislocati in varie Camere di Commercio dell'Isola e oggi possiamo affermare che finalmente per queste persone si vede il traguardo di una vita e il riconoscimento di diritti acquisiti in tanti anni di lavoro. Non posso che ringraziare l'intera Assemblea regionale siciliana per aver portato a termine un provvedimento giusto". Lo afferma il presidente Pino Pace, che ha coordinato il lavoro di squadra di Unioncamere Sicilia per raggiungere l'obiettivo, con riferimento alla norma approvata nel ddl stabilità che ha avuto oggi il via libera a Sala d'Ercole. "Dopo anni e anni di proroghe, restando sempre appesi al filo della speranza di poter continuare - prosegue Pace - salutiamo e accogliamo un provvedimento che rende giustizia a questa categoria di lavoratori e che restituisce loro la serenità di una vita professionale normale al servizio delle istituzioni per le quali prestano il loro lavoro. Desidero, infine, ringraziare il commissario della Camera di Commercio di Caltanissetta Giovanna Candura, che ha seguito sempre da vicino e con grande sensibilità l'intero e travagliato iter", conclude Pace.

Siciliaonpress

Oltre ottocentomila euro destinati per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali

di sop
Ultimi giorni per inviare le manifestazioni di interesse per la procedura negoziata relativa ai lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali. Le istanze per l'accordo quadro con un solo operatore economico dovranno pervenire entro le ore 12:00 del prossimo 26 marzo 2021. L'indagine di mercato sarà svolta integralmente in modalità telematica e servirà ad individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata, secondo le modalità specificate nel bando, consultabile sul sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
L'importo dei lavori a base d'asta è di 825.000,00 euro, inclusi 24.750,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. L'esame delle manifestazioni di interesse e l'eventuale sorteggio delle imprese ammesse verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica MAGGIOLI, il 29 marzo 2021 alle ore 09:00 nella sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (Via Acrone 27, Agrigento).
Il progetto esecutivo realizzato dallo staff tecnico del Settore Infrastrutture Stradali richiede interventi per la risagomatura del tratto viabile, il ripristino delle opere di presidio stradale, la costruzione di nuove cunette, la realizzazione di gabbioni metallici con pietrame per contrastare lo scivolamento di fango e detriti sulle carreggiate, la rimozione di detriti dalla sede stradale in seguito ad eventi atmosferici, la discerbatura e pulitura di banchine e cunette, la manutenzione di segnaletica stradale e barriere di protezione incidentate.
L'appalto verrà aggiudicato con il criterio del minor prezzo. I lavori rientrano nel quadro più generale degli interventi previsti dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il miglioramento della viabilità interna, a cui sono state destinate maggiori risorse rispetto agli anni passati. Per maggiori informazioni consultare la pagina web del sito internet dell'Ente: http://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13673.

QDS

ARS, OGGI LA GIORNATA CLOU PER VARARE LA LEGGE DI STABILITÀ

redazione web
Ars, oggi la giornata clou per varare la Legge di stabilità
L'Assemblea accelera. Micchiché "Avanti a oltranza". Lo Curto, "Finanziaria di risposte". Il Pd, "Mancano quelle a commercianti e imprese". Armao e i ristori. Stabilizzazione Asu, tutti soddisfatti
"Andremo avanti ad oltranza".
Gianfranco Micciché, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, è intenzionato a chiudere entro oggi l'esame della Legge di stabilità, la Finanziaria regionale, per evitare problemi per la Regione nei pagamenti degli stipendi al personale, essendo in gestione provvisoria.
La sua decisione, Micciché, l'ha comunicata ieri a tarda sera, dopo dieci ore di seduta parlamentare, con l'intermezzo del confronto avuto con una delegazione di imprenditori guidata dalla presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, mentre era in corso la manifestazione davanti a Palazzo dei Normanni.
La Finanziaria-lumaca, che ha dimostrato la fragilità della maggioranza che sostiene il presidente della Regione Nello Musumeci, sembra dunque a una svolta. E già cominciano i commenti trionfalistici di alcuni esponenti dei partiti di maggioranza, come la capogruppo dell'Udc all'Ars Eleonora Lo Curto, secondo la quale questa "Sarà una finanziaria di risposte che non crea più debiti e dà risposte attese da decenni".
"Abbiamo tutelato - ha aggiunto - anche i diritti acquisiti dei pensionati regionali che non vedranno tagliate le indennità previdenziali e con un'altra norma abbiamo messo fine al sistema di riscossione regionale passando le funzioni della partecipata regionale ad Agenzie Entrate-Riscossione con la tutela del personale. E l'impegno preso dal presidente Musumeci di stanziare duecento milioni di euro per aiutare le imprese siciliane sarà presto concreto. Noi in parlamento siamo pronti a fare la nostra parte per fa uscire dalla crisi, dovuta alla pandemia, tutte le attività produttive della Sicilia".
Meno certi di quest'ultima eventualità gli esponenti del Pd, che hanno fatto loro "l'appello di commercianti e imprenditori che hanno organizzato una manifestazione di fronte l'Ars: il loro, e quello dei tanti che stanno vivendo una condizione simile a causa della pandemia Covid, è un vero e proprio grido di dolore in nome nel diritto al lavoro".
 "Ci rendiamo perfettamente conto che la situazione- hanno detto il capogruppo Giuseppe Lupo e il parlamentare regionale Michele Catanzaro, vicepresidente della commissione Attività produttive all'Ars - è davvero drammatica, ma è inaccettabile che le misure inserite nella scorsa finanziaria regionale a sostegno del lavoro e dell'occupazione proprio in relazione agli effetti della pandemia, non siano mai state attuate dal governo Musumeci".
 "Siamo di fronte - hanno denunciato i due esponenti dem - a una Giunta regionale che non ha una strategia di supporto alle attività produttive e fino ad ora non è stato in grado di individuare le risorse necessarie: chiediamo quindi al presidente Musumeci di dire chiaramente se si potrà disporre di fondi extraregionali riprogrammabili per sostenere le categorie produttive nell'ambito della manovra finanziaria di quest'anno, in esame all'Ars".
 "A meno che - hanno aggiunto - il governo intenda riprogrammare i fondi comunitari disponibili in via amministrativa, a Palazzo D'Orleans, senza un confronto parlamentare: se è così, dica se dispone di un 'tesoretto', a quanto ammonta e come intende utilizzarlo".
"Al di là dei ristori e degli interventi economici che dipendono anche dal governo nazionale - hanno concluso Lupo e Catanzaro - di certo abbiamo il dovere di migliorare e potenziare la campagna vaccinale in Sicilia, che resta la vera arma per poter superare l'emergenza. Ci faremo carico delle proposte avanzate dagli imprenditori e dai commercianti, di certo il loro appello non resterà inascoltato".
Armao parla di "ristori"
E il "tesoretto" di cui parlano gli esponenti del Pd, secondo quanto affermato davanti all'Ars dall'assessore al Bilancio Gaetano Armao oscillerebbe tra duecento e trecento milioni di euro.
Il vicepresidente della Regione stima di poterlo recuperare dalla riprogrammazione di fondi extra-regionali e "sarà destinato a dare 'ristori' alle imprese, ai liberi professionisti e alle tante categorie che soffrono per la crisi economica provocata dalla pandemia".
"La ministro Mara Carfagna - ha detto Armao - ci ha confortato sulla riprogrammabilità delle risorse e sulla tempistica. Con il Dipartimento Programmazione stiamo facendo la ricognizione delle risorse estraibili".
Con un ordine del giorno l'Assemblea regionale indicherà alla Giunta Musumeci "le priorità", quindi il governo presenterà il piano di riprogrammazione in commissione Bilancio dell'Ars.
Stabilizzazione Asu, tutti soddisfatti
Soddisfatte anche le opposizioni, intanto, dopo il via libera dell'Ars alla norma della Finanziaria che prevede la stabilizzazione del personale Asu.
Per i parlamentari del Pd (Giuseppe Lupo, Giuseppe Arancio, Anthony Barbagallo, Michele Catanzaro, Antonello Cracolici, Nello Dipasquale e Baldo Gucciardi) "si chiude una pagina di precariato lunga venticinque anni che riguarda lavoratori essenziali per il buon andamento delle amministrazioni comunali" anche se "il governo Musumeci ha respinto la richiesta del Pd di aumentare i fondi destinati alla stabilizzazione di ulteriori sei milioni per garantire almeno 18 ore di lavoro settimanali per il funzionamento degli uffici comunali".
Per il capogruppo del M5s, Giovanni Di Caro, il merito va "alla norma del governo Conte e al lavoro del M5s in commissione quinta: si tratta di una giornata storica che mette la parola fine ad uno dei capitoli meno nobili della politica regionale siciliana".

COVID, SICILIA, RECORD VACCINAZIONI E NUOVA ZONA ROSSA
redazione web

Domani Figliuolo a Catania e Messina. Somministrate dosi Pfizer, AstraZeneca e moderna. Il commissario Costa, "stanno finendo ma arriveranno". Flessione nei contagi. Acate in lockdown
Ieri in Sicilia record di vaccini somministrati: ventunomila in tutte le strutture predisposte per la somministrazione.
E domani il commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo sarà in Sicilia per una visita ai punti vaccinali e una serie di incontri con le autorità locali: alle 12 a Messina e alle 16 a Catania.
Alle 20.30 erano state già inoculate quindicimila dosi Pfizer, ottocentosette Moderna e cinquemilacento AstraZeneca.
"I vaccini stanno finendo - ha detto ieri sera riferendosi a Palermo il commissario straordinario per l'emergenza Covid nella città, Renato Costa - ma dovrebbero arrivare tra stasera e domattina quindi proseguiremo come stiamo facendo con le somministrazioni".
Anche ieri in Sicilia è stata confermata la lieve flessione dei contagi: 765 i nuovi positivi su 25.977 tamponi processati. La regione, secondo il bollettino diffuso dal Ministero della Salute, resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 22 e portano il totale a 4.493.
La distribuzione nelle province vede ancora una volta Palermo in testa con 259 casi, un terzo del totale. Anche per questo motivo il commissario Costa e Claudia Sannasardo, del dipartimento prevenzione dell'Asp del capoluogo, hanno scritto una lettera al sindaco Leoluca Orlando.
"Lo stato di allerta e le restrizioni attuate nelle diverse circoscrizioni dell'area metropolitana di Palermo - sottolineano -, sono ancora necessari in quanto il trend è uniforme nel tempo e non accenna a diminuire".
Una sollecitazione subito raccolta dal sindaco che ha emanato ieri un'ordinanza con cui proroga fino al due aprile, la sospensione di alcuni mercati rionali.
Ieri sera intanto il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito una nuova zona rossa in Sicilia. Si tratta di Acate, in provincia di Ragusa.
L'ordinanza entrerà in vigore domani e sarà valida fino al sei aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dal sindaco della città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dall'Asp. Il presidente Musumeci, inoltre, a seguito della relazione settimanale del Dipartimento regionale Asoe, ha disposto la chiusura delle istituzioni scolastiche in 22 Comuni dell'isola.
I Comuni interessati dal provvedimento sono Augusta; Burgio; Calascibetta; Caltanissetta; Caltavuturo; Casteltermini; Cianciana; Centuripe; Ciminna; Comitini; Francavilla di Sicilia; Isola delle Femmine; Joppolo Giancaxio; Licodia Eubea; Melilli; Regalbuto; Reitano; San Mauro Castelverde; Santa Flavia; Santa Maria di Licodia; Santo Stefano Quisquina; Torretta. L'ordinanza prevede la chiusura degli Istituti dal 29 marzo fino al 31 marzo compreso, e tiene conto della sospensione delle attività didattiche per le vacanze di Pasqua nei termini stabiliti dal calendario scolastico regionale.

CANICATTIWEB

SALVATAGGIO IN EXTREMIS PER I CONTI SICILIANI, ECCO L'ACCORDO 'SALVA REGIONE'

Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie
Spiragli per la Finanziaria regionale siciliana. Un nuovo preliminare di accordo firmato a Roma apre alla possibilità che i conti dell'isola tengano senza implodere per effetto delle impugnative da parte del Consiglio dei Ministri
"Il Consiglio dei ministri non ha impugnato la legge regionale n. 1 del 2021 relativa all'esercizio provvisorio. È il risultato di un'intesa raggiunta con il governo Musumeci che consente di concludere anche i contenziosi costituzionali insorti sulle leggi regionali del 2020 (n. 33 e 36) relative alle variazioni di bilancio e a disposizioni in materia di personale e proroga di titoli edilizi" dice l'assessore regionale all'Economia e vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao.
Il preliminare d'accordo con Roma per superare i contenziosi
"L'accordo con il governo centrale, raggiunto a seguito del nostro confronto con i rappresentanti dei ministeri guidati da Maria Stella Gelmini (Affari regionali) e Daniele Franco (Economia e finanze) - continua Armao - prevede non solo la mancata impugnativa della norma del 2021, ma anche la rinuncia ai ricorsi proposti in Corte costituzionale dallo Stato contro le due leggi del 2020". Si tratta di questioni di ordine preminentemente formale e inerenti il principio di annualità del bilancio, determinante dalla mancata approvazione, da parte del governo Conte, delle norme di attuazione entro il 31 dicembre.
In Finanziaria la Sicilia abrogherà le norme controverse
"Nel disegno di legge di stabilità, attualmente in discussione all'Ars - prosegue Armao - sarà effettuata l'abrogazione delle norme controverse nelle leggi impugnate. Si concretizzano così le rassicurazioni che il governo regionale aveva già dato nei giorni scorsi circa l'avanzato stato di definizione degli accordi con lo Stato. Un elemento che può, adesso, consentire di accelerare nella definitiva approvazione dei documenti finanziari per il 2021".

SCRIVOLIBERO

COVID, CHIUSE SCUOLE IN 22 COMUNI: ECCO DOVE
By Redazione Scrivo Libero

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito una nuova "zona rossa" in Sicilia. Si tratta di Acate, in provincia di Ragusa. L'ordinanza entrerà in vigore dopodomani (26 marzo) e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dal sindaco della città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dall'Asp.
Il presidente Musumeci, inoltre, in applicazione dell'articolo 43 del Dpcm 2 marzo 2021, e a seguito della relazione settimanale del dipartimento regionale Asoe, ha disposto la chiusura delle Istituzioni scolastiche nei seguenti 22 Comuni: Augusta; Burgio; Calascibetta; Caltanissetta; Caltavuturo; Casteltermini; Cianciana; Centuripe; Ciminna; Comitini; Francavilla di Sicilia; Isola delle Femmine; Joppolo Giancaxio; Licodia Eubea; Melilli; Regalbuto; Reitano; San Mauro Castelverde; Santa Flavia; Santa Maria di Licodia; Santo Stefano Quisquina; Torretta.
L'ordinanza prevede la chiusura degli Istituti dal 29 marzo fino al 31 marzo compreso, e tiene conto della sospensione delle attività didattiche per le vacanze di Pasqua nei termini stabiliti dal calendario scolastico regionale.

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