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Rassegna stampa del 10, 11 e 12 aprile 2021

Qds

Agrigento, troppi rifiuti abbandonati sulle strade della provincia

Il Libero Consorzio, con il Corpo di Polizia provinciale, ha annunciato l'attivazione di nuovi strumenti per arginare questo fenomeno e i danni nei confronti dell'ambiente e della collettività
AGRIGENTO - Dal Corpo della Polizia provinciale un giro di vite contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio.
Come sottolineato dai responsabili del Libero Consorzio, infatti, fino al 17 aprile 2021 saranno collocati una telecamera mobile e due cartelli informativi su una strada provinciale per prevenire il fenomeno, in particolare quello relativo ai rifiuti pericolosi.
"La telecamera - hanno sottolineato dall'Ente - sarà posizionata in prossimità di un luogo notoriamente a rischio, situato in un'area di competenza del Libero Consorzio comunale di Agrigento. Le immagini con gli eventuali trasgressori saranno registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia. I cartelli informativi utilizzati sono stati realizzati secondo le prescrizioni della legge in materia di protezione dei dati personali e sono collocati nella zona prima dell'inizio dell'area delle riprese indicando la finalità delle registrazioni".
L'attività di controllo della Polizia provinciale è stata ritenuta necessaria per contrastare questo dilagante fenomeno, che comporta notevoli costi economici a carico del bilancio dell'Ente. "Il Libero Consorzio - hanno precisato - effettua periodicamente controlli su diverse strade provinciali dove vengono deposita rilevanti quantitativi di rifiuti, riuscendo a riprendere alcuni soggetti ai quali è stata poi notificata una sanzione di 600 euro. Per questa attività di controllo la Polizia Provinciale si avvale anche di cinque fotocamere, utilizzate nel rispetto di quanto stabilito dal Garante per il trattamento dei dati personali".
Guerra aperta contro gli incivili, dunque, per tutelare il decoro, l'ambiente, le risorse economiche del Libero Consorzio e la collettività tutta.

Agrigentooggi

Coppa Italia Xco, prima tappa nazionale nella valle dei Templi

Il 25 aprile prossimo, la Valle dei Templi di Agrigento, sarà la prima tappa nazionale della Coppa Italia Xco di Mountain bike. Ad organizzare l'evento sara' la A.S.D. Racing Team Agrigento, patrocinata a vario titolo e forma, dall'Ente Parco Archeologico, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, del Demanio Forestale, e del Comitato Regionale Sicilia FCI e dell'Assemblea Regionale Siciliana. "Dopo il successo dello scorso anno con la prova di Coppa Italia Xco svoltasi a Mussomeli - dichiara il Ds della Asd Racing Team Agrigento Toto' D'Andrea -  si vuole dare continuità a questa prestigiosa manifestazione ed è intenzione di questa ASD  calendarizzarla negli anni. In occasione della prova del 25 aprile si prevede un'ampia partecipazione di un numero importante dei var i comitati regionali, atteso che, essendo svolta in Sicilia è considerata come prova Jolly con l'assegnazione di punteggio triplo. Almeno 18 comitati con tecnici e dirigenti al seguito, ricordiamo che la gara e' anche valevole come 7^ prova del campionato regionale di Coppa Sicilia". Inevitabili sono le ricadute positive in termini di turismo sportivo legato in modo particolare ai percorsi in mountain-bike. "In occasioni del genere, di eventi organizzati in contesti esclusivi come il nostro, sulla stampa di settore viene dato ampio risalto, sara' quindi l'opportunità per  scoprire il territorio dalle grandi potenzialità di sviluppo per un turismo che coniughi lo sport al patrimonio culturale". All'evento, parteciperanno circa 200 atleti provenienti da tutte le regioni italiane. La partenza della gara avverrà con un tratto di lancio circa 400 metri su asfalto, lasciandosi alle spalle il Tempio di Giunone, gli atleti si immetteranno nei terreni adiacenti Casa Sanfilippo sede dell'Ente Parco Archeologico per poi iniziare a salire utilizzando un tratto di percorso di passeggiata turistica, ribattezzato dagli appassionati delle ruote grasse, lo steccato, che porta alla collina del maestoso albero di Carrubbo da dove si domina l'intera Valle dei Templi, passando per il Baluardo a Tenaglia, fortificazione difensiva del XV-XVI secolo. Da li si accede nell'area della scuola di ciclismo di questa ASD, dominata dall'alto dal Tempio di Demetra e, dopo un tratto tecnico di pietraia in salita, si costeggia il Santuario Rupestre per poi accedere all'area forestale dove ad attendere i giovani atleti ci saranno dei passaggi tecnici con radici, salti e pietraie, il tutto su fondo naturale. Il tracciato misura 3,54 Km ed ha un altimetria di 150 metri. Il cronometraggio è a cura di hotlaps by Mtbonline.it che darà la possibilità di seguire le classifiche in tempo reale direttamente dal proprio smartphone.

Canicattiweb

Nuovi controlli della Polizia Provinciale per contrastare l'abbandono di rifiuti

Il Corpo della Polizia Provinciale provvederà a collocare fino al 17 Aprile 2021 una telecamera mobile e due cartelli informativi su una strada provinciale per prevenire il fenomeno dell'abbandono di rifiuti pericolosi e di quelli solidi urbani.  La telecamera sarà posizionata in prossimità di un luogo notoriamente a rischio, situato in un'area di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Le immagini con gli eventuali trasgressori saranno registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia. I cartelli informativi utilizzati sono stati realizzati secondo le prescrizioni della legge in materia di protezione dei dati personali e sono collocati nella zona prima dell'inizio dell'area delle riprese indicando la finalità delle registrazioni.
L'attività di controllo della Polizia Provinciale si rende necessaria per contrastare questo dilagante fenomeno che comporta notevoli costi economici a carico del bilancio dell'Ente.
Il Libero Consorzio effettua periodicamente controlli su diverse strade provinciali dove vengono depositasi rilevanti quantitativi di rifiuti, riuscendo a  riprendere alcuni soggetti ai quali è stata poi notificata una sanzione di 600 euro.
Per questa attività di controllo la Polizia Provinciale si avvale anche di 5 foto-camere, utilizzate nel rispetto di quanto stabilito dal Garante per il trattamento dei dati personali.

Scrivolibero

Combattere il Covid nelle scuole: lettera di 42 dirigenti scolastici alle Istituzioni

Quarantadue dirigenti scolastici e trentuno sindaci della provincia di Agrigento hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Presidente della Regione, al Direttore generale dell'Istruzione, all'Assessore all'Istruzione, al Commissario straordinario dell'Asp di Agrigento e al Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale per chiedere maggiori misure per combattere il covid nelle scuole.
Nella missiva si legge:
"Con il DL n.44 del 1 aprile 2021 vengono sancite le misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19 che entrano in vigore dal 7 al 30 c.m. Salutiamo con favore la decisa volontà del governo nazionale di tenere aperte le scuole, nonostante tutto, e come responsabili del servizio scolastico e delle comunità non possiamo non essere d'accordo sulla fondamentale importanza che le istituzioni scolastiche rivestono.
Esse rappresentano, infatti, punti di riferimento per la vita e lo sviluppo dei nostri bambini e ragazzi, sono palestre di crescita non solo culturale ma anche importante momento di socialità in un periodo storico che mina le loro e le nostre certezze, un periodo che li appesantisce e li logora. Alla Pag. 2 a 5 scuola riconosciamo il ruolo centrale di formazione e sviluppo delle future generazioni e quindi di volano della società. Al tempo stesso, però, come responsabili della salute dei nostri alunni e del personale scolastico e come autorità sanitarie locali nutriamo non poche preoccupazioni. Posto che le leggi dello Stato si rispettano e non si discutono, come dirigenti scolastici, sindaci e comunità scolastiche, unitamente ad altri operatori (RSPP, RLS, Presidenti dei Consigli di Istituto e/o di Circolo) sentiamo il dovere di condividere con gli Uffici, con gli Assessorati alcune riflessioni che ci stanno particolarmente a cuore. Nei mesi estivi, in raccordo con gli Enti Locali, abbiamo preparato le nostre aule secondo le stringenti indicazioni sul distanziamento sociale, abbiamo frequentato e fatto frequentare al personale corsi sui protocolli da seguire per il contrasto del Covid-19.
Abbiamo inculcato nei collaboratori scolastici la preoccupazione costante di igienizzare e sanificare gli ambienti. Abbiamo cercato di rendere la scuola, il luogo più socievole del mondo, uno spazio ordinato e distanziato nella speranza che il pedissequo rispetto delle regole potesse tenere lontano questo maledetto virus. Abbiamo creduto in tutto quello che abbiamo fatto! A cambiare in parte le regole del gioco ci ha pensato però l'arrivo delle varianti e la loro conclamata aggressività nei confronti dei più piccoli. Alcuni di noi, Dirigenti Scolastici e Sindaci, hanno sperimentato i contagi, in particolar modo nei segmenti della scuola dell'infanzia e primaria, ed hanno conosciuto, soprattutto nei piccoli paesi, la velocità con cui il virus ha colpito genitori, nonni e parenti. Abbiamo compreso che i protocolli e le continue sanificazioni sono misure NECESSARIE, ma non SUFFICIENTI affinché il virus non si diffonda. E così veniamo a chiedere, a chi può disporlo, di essere dotati di ulteriori strumenti. Se da un lato siamo ampiamente consapevoli del valore fondante della Scuola, dall'altro chiediamo di non essere lasciati SOLI! Se le scuole devono rimanere aperte, in relazione alle esperienze vissute sul campo, diventa fondamentale ed urgente:
* L'attivazione di screening periodici su tutto il personale e su tutti gli studenti;
* Il monitoraggio continuo e costante delle condizioni di ciascun istituto al fine di poter effettuare tempestivamente i tracciamenti e prevenire i contagi;
* L'adozione di Specifici Protocolli di intervento condivisi, a seguito di maggiore diffusione di contagio, tra Aziende sanitarie territoriali, Istituzioni scolastiche, Enti locali proprietari degli immobili ed Organi territoriali di Governo;
* La formalizzazione di una apposita cabina di regia permanente territorialmente competente, tra gli organi di governo territoriale, Aziende sanitarie, forze istituzionali di soccorso e Ambito territoriale a supporto delle istituzioni scolastiche.
Sarebbe auspicabile altresì:
* La centralizzazione e l'unificazione degli approvvigionamenti dei prodotti e delle attrezzature per gli igienizzanti e sanificanti e dei D.P.I. specifici (chirurgiche e FFP2);
* La programmazione di interventi mirati alla dotazione di sistemi di sanificazione dell'aria e delle superfici di tipo permanente (anche in presenza perché non nocivi), al fine di eliminare le sanificazioni programmate e manuali;
* La programmazione di interventi mirati a fornire le Istituzioni scolastiche di idonei impianti di aerazione meccanica e controllo della qualità dell'aria;
* La definizione di chiare e univoche prescrizioni su: numero max di persone presenti all'interno degli spazi scolastici, soprattutto per le aule, distribuzione e conformazione tipo, sicurezza in caso di emergenza oltre che per anti contagio;
* La definizione di uno specifico protocollo anti contagio, da condividere con le Amministrazioni erogatrici dei servizi e/o fornitori terzi, delle attività per la mensa scolastica;
* La definizione chiara ed unitaria di un protocollo di gestione anti contagio da inserire nei regolamenti scolastici e da condividere con l'utenza scolastica. Siamo consapevoli che tante possono essere le difficoltà connesse alla nostra richiesta: la disponibilità dei tamponi, il personale per effettuarli, la volontarietà di chi vi si deve sottoporre. Proprio per questa ragione indirizziamo questa nostra lettera ad una pluralità di destinatari per potere organizzare nei territori dei tavoli tecnici con gli Uffici Scolastici, con i Sindaci, con le ASP, con i medici di famiglia e con i pediatri.
Noi siamo dirigenti ma con un'autonomia che ci rende capaci di rispondere soltanto alle conseguenze di ciò che accade e a volte anche penalmente. Vogliamo disporre della nostra leadership per sederci intorno a un tavolo con chi ha la possibilità di fornirci gli strumenti per combattere e contrastare questa pandemia che minaccia la salute di tutti. Chiediamo, inoltre, con forza, che si possa pensare nel prossimo futuro anche ad interventi di areazione forzata delle aule. Cinema e teatri, molto più ampi di un'aula di medie dimensioni, sono stati chiusi perché ritenuti non sicuri e le scuole spesso ospitano fino a 28 alunni in un unico spazio che garantisce il distanziamento, ma di certo non l'areazione adeguata dei locali. Suggeriamo, inoltre, di aprire una discussione su importanti spunti di riflessione che travalicano, certamente, le competenze regionali ma che rivestono carattere di rilevante e sostanziale importanza, come la definizione di un corpus normativo unitario delle misure di prevenzione anti contagio, che abbia carattere provvedimentale ed esimente, se applicato, per tutto il personale scolastico e l'esclusione della responsabilità penale per il personale scolastico in caso di fatti penalmente rilevanti in ordine ai contagi determinati dal Covid-19. Sicuri che queste nostre riflessioni non possano lasciare indifferenti i nostri attenti interlocutori, attendiamo fiduciosi un sollecito riscontro per pianificare le conseguenti azioni necessarie".


CANICATTIWEB

CANICATTÌ, COMITATO 2021: RICHIESTA SERVIZIO AUTONOMIA E COMUNICAZIONE SCOLASTICA

Scritto da cesare
Qualora i chiamati in causa volessero replicare , la nostra testata metterà loro disposizione lo spazio necessario
Questo Comitato Civico 2021 ha avuto in osservazione La nota prot. 1636 del 04/02/2021, con la quale è stata denegata una richiesta di assistenza all'autonomia e alla Comunicazione con la motivazione che D.A. n° 81/gab. del 15 settembre 2020 dell'Assessorato regionale alla famiglia consente solo l'assistenza ai casi previsti dall'art. 3 comma 3 della l. 104/92.
Abbiamo sottoposto il caso ai nostri esperti che hanno determinato le seguenti conclusioni:
La lettera rappresenta una arbitraria determinazione del Direttore del Settore Solidarietà sociale del Libero consorzio Comunale di Agrigento e mira scientemente a denegare dei diritti indiscutibili e legittimi spettanti ai soggetti deboli e per ciò protetto dalla predetta L. 104/92.
Evidentemente vi è alla base il deplorevole sentimento di reiettare il dolore, la sofferenza e la necessità di aiuto di soggetti deboli.

IN DIRITTO:
Premesso che il D.A. n° 81/gab. del 15 settembre 2021 non determina nulla di quanto riportato nella predetta nota ma si limita ad approvare delle linee guida , di cui parleremo in seguito, ma vi è di più al paragrafo 8 (denominato con VISTA) fa riferimento alla modifica della legge regionale n° 10/2019 nel senso di rafforzare il diritto allo studio di soggetti svantaggiati , si riporta testualmente "... secondo un progetto elaborato in base ai bisogni del minore e secondo gli obiettivi del P.E.I. (piano educativo individuale) ...." , quindi risulta indiscutibile la volontà di "escludere" dell'Assessorato Regionale alla famiglia , anzi al contrario trasfonde la volontà di aiutare chiunque ne abbia bisogno.
Le predette linee Guida approvare non contengono nessun tipo di esclusione in riferimento alle categorie incluse nell'art. 3 della legge n° 104/92 basta leggere il 4° comma della pagina 6 la cui chiarezza è inossidabile.
L'unico comma che fa riferimento al comma 3 dell'art. 3 della L. 104/92 si trova a pagina 12 comma 1 delle linee guida , comma che fa riferimento alle modalità di attivazione del servizio.
L'intendo di tale comma però è chiarissimo invero è riferito a quei soggetti che hanno necessità di , si riporta testualmente,  "....un intervento  assistenziale  permanente,  continuativo  e globale  nella  sfera  individuale  o  in  quella  di  relazione... " , in questo caso vi è la necessità di produrre oltre che la " diagnosi funzionale" il verbale di accertamento della disabilità.
E' chiaro che chi non rientra in tali casi non significa che non può avere l'assistenza ma ne avrà una adeguata al P.E.I. .
Tale assunto è altrettanto chiaro  il punto uno del comma 1° di pag. 12 delle linee guida la dove chiede per l'accesso al servizio la  " diagnosi funzionale " così come prevista dall'art. 5 comma 3 del D.LGS n° 66/2017, che per quello che si nota la predetta "DIRETTORE" non ha letto.
La norma riporta testualmente ".....Il Profilo di funzionamento di cui all'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 .... "
La norma a sua volta non esclude nessuno infatti fa riferimento ai seguenti  soggetti, si riporta testualmente "....pone in rilievo sia le  difficoltà  di  apprendimento  conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità  di  recupero,  sia  le capacità possedute  che  devono  essere  sostenute,  sollecitate  e progressivamente rafforzate e sviluppate nel  rispetto  delle  scelte culturali della persona handicappata... " .
Da quanto riportato risulta chiaro che non esistono esclusioni rispetto ai soggetti aventi diritto inclusi nell'art. 3 della legge 104/92 ne risulta diminuita la delega della regione rispetto a tali aventi diritto, anzi al contrario come enunciato dal comma 7 del D.A. n° 81/2020 i liberi Consorzi Comunali possono incrementare i "livelli" di assistenza con fondi propri.
Nel caso preso in esame già munito di P.E.I. per l'anno 2020/21 lo si vuole privare di un servizio di cui ha il legittimo diritto.
Pertanto si Chiede la immediata revoca del diniego posto con la nota prot. 4636 del 04/02/2021 e l'immediata attivazione del servizio.
Questo Comitato Civico 2021 in conformità a quanto previsto dal d.lgs n° 33/2013 si riserva di azionare l'attività giudiziaria risarcitoria nei confronti di tutti quei soggetti che sono stati privati del legittimo diritto all'assistenza per l'illecito comportamento del direttore dei servizi sociali del libero consorzio provinciale di Agrigento.
All'Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro si chiede l'invio di un Commissario ad acta onde sostituire l'inadempiente direttore.

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