1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2021 » Agosto » 24 » rassegna stampa del 24 agosto 2021
 

rassegna stampa del 24 agosto 2021

gds.it
Green pass in supermercati, uffici pubblici e trasporti: ecco dove potrebbe essere obbligatorio

L'obbligo del Green pass rimane una questione ancora aperta in molti ambiti. L'ultima proposta avanzata dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, suggerisce di ampliare l'obbligo della certificazione verde anti Covid-19 anche negli uffici del pubblico impiego per tornare a lavorare in presenza, ma anche in quegli ambiti lavorativi come supermercati e trasporti pubblici in cui è necessario garantire una continuità di servizio.E' già in vigore per accedere alle mense aziendali, per chi pratica professioni in ambito sanitario e in ambito scolastico, sta per iniziare il processo di conversione del decreto legge del 6 agosto 2021 che introduce l'obbligo di green pass per i trasporti a lunga percorrenza a partire dal 1° settembre ma si pensa di estendere la misura anche in altri ambienti.Green pass obbligatorio, verso l'estensione nel pubblico impiegoL'obbligo del Green pass vige già per i lavoratori nell'ambito della sanità e della scuola, presto arriverà anche per i trasporti a lunga percorrenza e intanto si pressa per estenderlo anche nel pubblico impiego. Secondo Costa sarebbe necessario estendere l'obbligo del Green pass «per tutte quelle attività dove c'è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del Trasporto pubblico locale, i dipendenti dei supermarket e dei servizi essenziali ovvero quelli sono stati operativi durante il lockdown. Ma - insiste - anche i dipendenti degli uffici comunali e pubblici dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico. Non è possibile che in alcuni territori siano ancora chiusi e in smartworking».Il Decreto legge del 23 luglio richiede il certificato verde anche per accedere ai concorsi pubblici, ma la giurisprudenza non si è ancora espressa a favore della legittimità della richiesta di vaccinazione o Green pass ai lavoratori, soprattutto quando ci sono di mezzo categorie fragili da tutelare, pertanto estendere l'obbligo al pubblico impiego potrebbe essere una soluzione.Intanto arriva il pressing anche dalle imprese. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, per esempio, ha lanciato un appello affinché la richiesta di Green pass non serva solo per accedere alle mense ma anche a tutti i luoghi di lavoro, modificando però i protocolli di sicurezza.Quello del rafforzamento dei protocolli di sicurezza è un obiettivo visto di buon occhio dai sindacati. I vertici della Cisl fanno presente che, il Green pass, da strumento utile, potrebbe diventare invece fonte di discriminazione all'interno degli ambienti di lavoro e pressano sull'obbligatorietà del vaccino.I casi ancora in dubbioLa normativa finora lascia dei dubbi su altre categorie di lavoratori. Il decreto legge del 23 luglio 2021 ha previsto infatti l'obbligo del Green pass, dal 6 agosto, per accedere a ristoranti al chiuso, musei, palestre, piscine, centri benessere, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, sale gioco, concorsi pubblici. Dal 1° settembre invece il decreto del 6 agosto 2021 prevede l'obbligo per accedere ad aerei, treni, navi e traghetti, autobus che collegano più di due Regioni. Quello che non è chiaro è se anche il personale che lavora in queste strutture è sottoposto all'obbligo della certificazione verde.Per chi è già obbligatorio il Green pass?Dal 15 agosto il Green pass è obbligatorio per accedere alle mense aziendali, ma ci sono anche altri lavoratori per i quali vige questo obbligo. Si tratta di coloro che esercitano professioni sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, sia pubbliche che private, coloro che lavorano in farmacie, parafarmacie e negli studi professionali.A questi si affiancano, a partire dal 1° settembre, i lavoratori della scuola, delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. Chi non si adegua, sarà considerato assente ingiustificato, e a partire dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso, senza retribuzione. 

agrigentonotizie.it
Aica, dai sindaci arriva l'ok al maxi "mutuo" con la Regione: adesso tutto passa ai consigli comunaliI dieci milioni di euro stanziati con una legge firmata ad inizio agosto dovranno essere restituiti dai municipi in percentuale al numero di abitanti

Aica, c'è l'ok dei sindaci per avviare le procedure che consentiranno il trasferimento dei fondi regionali per la fase di "start up" della consortile. Restano però i dubbi di molti sull'impatto che questa misura avrà sui bilanci degli enti in stato di dissesto.Il voto positivo, con qualche mal di pancia, è arrivato dall'assemblea dei sindaci svoltasi lunedì pomeriggio. Tra i punti all'ordine del giorno c'erano appunto le regole per consentire il trasferimento del contributo da parte della Regione e soprattutto per la copertura economica dello stesso da parte dei Comuni, che a loro volta dovranno poi ottenere questi 10 milioni di euro da Aica.Una partita di giro che convince pochi, non solo per le potenziali difficoltà della consortile di incassare gli importi, ma anche per le condizioni economiche drammatiche dei Municipi che dovranno ridistribuire sulle proprie spalle il debito e rimborsarlo con "comode rate mensili" per diversi anni. Una preoccupazione che è maggiore per  i comuni in dissesto, i quali hanno chiesto un incontro suppletivo nei prossimi giorni.La palla, comunque, adesso passa ai consigli comunali, che dovranno tecnicamente approvare il piano di rientro del debito. Questo richiederà tempo, come si temeva, con possibili conseguenze non solo rispetto al pagamento degli stipendi dei lavoratori, ma anche per la copertura delle spese di funzionamento del servizio.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO