1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2021 » Settembre » 30 » rassegna stampa del 30 settembre 2021
 

rassegna stampa del 30 settembre 2021

giornale di sicilia
pubblica amministrazione
Da domani l'identità digitale sarà disponibile soltanto con Spid, Cie e Cns

Arriva il grande "sw i t c h"per l'accesso ai servizi pubblici. Da domani grande "sw i t c h" nei servizi della Pubblica Amministrazione.
 Fisco, Inps, Inail, Amministrazioni Pubbliche, Comuni sopra i 5.000 abitanti. Come previsto dal decreto «semplificazione e innovazioni digitali» del luglio 2020 poi convertito in legge a settembre, scadono le vecchie credenziali e si potrà avere accesso ai servizi pubblici on line solo attraverso Spid ((Sistema Scadono vecchi pin e altri identificativi creati ad hoc dalle amministrazioni pubblico di identità digitale), Cie (Carta d'identità elettronica) o la Cns (Carta nazionale dei servizi). Lo "sw i t c h" era già annunciato da tempo e non è stato prorogato, per cui ora le nuove chiavi di accesso diventano obbligatorie per agire con le diverse pubbliche amministrazioni. Insomma addio a pin e altri identificativi creati ad hoc dalle singole amministrazioni, la più famosa Fisconline creata dall'Agenzia delle Entrate, che in questi anni ha reso possibile presentare le dichiarazioni dei redditi e interagire con il F i s co. Chi fino ad adesso non ha provveduto a passare alle nuove identità digitali - peraltro attive già dallo scorso primo marzo - dovrà affrettarsi a farlo, pena l'impossibilità di esercitare i propri diritti e agire per i propri interessi nei confronti della P.A. Una vera Rivoluzione che, se da un lato rischia di creare dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B, dovrebbe rivelarsi un vantaggio in termini di comodità per il cittadino e, al tempo stesso, per le amministrazioni che non dovranno più farsi carico di gestire sistemi di rilascio e gestione delle credenziali di accesso, risparmiando tempo e risorse. Resta il problema dei soggetti che non sono molto amici del computer, come ad esempio le persone più anziane. Il tema è stato avanzato dai sindacati dei pensionati, e risolto permettendo ai figli e nipoti di sostituirsi al parente, come peraltro già succede normalmente per gli altri, delegando un professionista che usa le credenziali del cliente per agire a suo nome e per conto di lui. Al momento il grande "sw i t c h" non riguarderà tutti. Mantengono, infatti, i vecchi sistemi, i Comuni sotto i 5.000 abitanti - che possono proseguire a dialogare realmente con i propri cittadini fino alla fine dell'emergenza pandemica e salvo ulteriori proroghe - e per i professionisti e le imprese che mantengono le vecchie credenziali. Per queste ultime categorie non è stato ancora deciso quando si passerà a Spid, Cie o Cns, ma lo switch avverrà anche per loro. 

Dopo il fallimento di Girgenti Acque
acqua pubblica
Colpo di scena nella vicenda legata alla costituzione dell'Aica, la nuova azienda consortile pubblica costituita dai comuni agrigentini per la gestione del servizio idrico integrato nell'Agrigentino, che ha rilevato la gestione della Girgenti Acque. Il ministero dell'Economia e finanza ha bloccato il maxiprestito da 10 milioni di euro deciso dalla Regione per sostenere gli sforzi di Aica nella corretta gestione del servizio idrico. Secondo il ministero la norma voluta dal governo guidato da Nello Musumeci è incostituzionale. Adesso è corsa contro il tempo per evitare l'emergenza idrica e anche per pagare gli stipendi al personale. Mentre i Comuni continuano a stentare ad approvare il «prestito» disposto dalla Regione per Aica con il fondo per le autonomie (10 milioni di euro suddivisi tra i 32 enti che compongono la Consortile che i Municipi di fatto anticiperanno alla società in attesa e nella speranza che vengano rimborsati), è lo Stato a sancire uno «stop» alla soluzione individuata dal governo re g i o n a l e . Secondo il Mef, infatti, l'art icolo che consentiva l'utilizzo di quelle somme sarebbe in contrasto con l'articolo 117 della Costituzione. «La predetta erogazione - scrivono dal Governo nazionale - si configura come un'operazione finanziaria e non come un trasferimento corrente, diversamente da quanto risultate dalle tabelle allegate alla legge: pertanto, si richiede l'impegno della Regione a modificare con la legge regionale tali tabelle, riclassificando correttamente le risorse in esame». Bisogna adesso trovare una soluzione alternativa, per garantire i servizi e per pagare gli stipendi ai dipendent i. Per il governo regionale del presidente Nello Musumeci ha preso posizione l'assessore agli Enti locali, Marco Zambuto, che è di agrigento. Afferma: «Il governo della Regione e il Parlamento regionale si sono impegnati a favore del territorio agrigentino per la continuità dell'erogazione del servizio idrico integrato. Sappiano tutti, cittadini e sindaci, che abbiamo risposto alle osservazioni del ministero all'Economia e alle Finanze, e ci muoveremo di conseguenza per, come abbiamo fatto finora, garantire l'avvio della nuova società assicurando un servizio essenziale alla comunità. Fanno soltanto sorridere coloro i quali nel caso in cui le cose vadano bene, il merito è di tutti. Nel caso vi fosse qualche problema, allora la responsabilità è sempre di altri». «Noi - conclude l'assessore regionale alle Autonomie locali - ci siamo sempre a governare la complessità dei problemi e garantire i servizi ai cittadini». ( * PA P I * )


I commissari di San Biagio con il prefetto
«Le sue considerazioni sono pertinenti e calzanti rispetto alle dinamiche riscontrate»  «Quando il prefetto riferisce di modelli positivi da seguire che mancano, parla non di tutti gli amministratori locali ma solo ed esclusivamente della politica senza etica ed è questa che affonda i bilanci dei Comuni, che ha interesse a mantenere lo status quo, anche con accordi non leciti con chi persegue il profitto personale a discapito dell'interesse generale, tollera l'eva s i o n e delle tasse per non scontentare i cittadini che andranno al voto. Il prefetto dimostra, inoltre, non solo di avere le idee chiare sul fenomeno mafioso e sulle perniciose infiltrazioni nei gangli vitali delle amministrazioni locali, ma dimostra, soprattutto, di avere coraggio nell'esprimere giudizi e valutazioni, frutto di analisi approfondite e di conoscenza degli accadimenti nell'ambito provinciale, di sua competenza». A prendere posizione rispetto alle critiche rivolte al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, e alle sue analisi confluite nella relazione della Dia, è stata ieri la commissione straordinaria del Comune di San Biagio Platani. Per i commissari di San Biagio, in servizio da 3 anni dopo uno scioglimento per mafia del consiglio comunale, preceduto da 49 arresti, tra cui il sindaco in carica, le affermazioni del prefetto risultano «Quanto mai pertinenti e calzanti rispetto alle dinamiche riscontrate nel Comune di San Biagio». I commissari straordinari di San Biagio Platani - che il 10 ottobre andrà alle urne - si chiedono piuttosto «Quali e quanti sono i Comuni siciliani, calabresi o campani virtuosi, con i bilanci in ordine e i servizi essenziali garantiti ai cittadini? E quanti Comuni siciliani, calabresi e campani risultano sciolti per mafia negli ultimi 20 anni? Non certamente pochi. Anzi alcuni Comuni sono stati sciolti ripetutamente», hanno evidenziato. «In questi Comuni - aggiungono - vi erano modelli positivi da seguire? Certamente no. Basta questo mero dato statistico per considerare realistico quanto sostenuto dal prefetto. E allora? Di cosa ci si stupisce? Certo ci saranno amministratori di enti locali agrigentini che avranno operato bene e nell'interesse di tutti ma questi perché dovrebbero sentirsi disturbati dalle parole del prefetto? Possono continuare a fare il loro dovere e a seguire modelli positivi come hanno fatto. Perseverino a contrastare i tentativi di condizionamento esterno e ad operare - concludono i commissari - sia nell'osservanza dei propri obblighi morali che nel rispetto dei principi che sovrintendono alla buona amministrazione». ( *C R*



Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO