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/ Rassegna stampa » 2021 » Dicembre » 13 » rassegna stampa dall'11 al 13 dicembre 2021
 

rassegna stampa dall'11 al 13 dicembre 2021

agrigentonotizie.it
Rischi per la salute degli studenti? La direzione dell'Ipia: "Tutto falso, i controlli dicono altro"La preside Elisa Casalicchio risponde alle affermazioni contenute in una nota stampa dell'associazione "Mareamico" e smentisce, carte alla mano" che vi siano pericoli dovuti alla permanenza in zona Asi.

Non vi è alcun rischio per la salute degli studenti dell'Ipia "Fermi" di Aragona, e a provarlo sono i controlli realizzati dagli organi preposti. E' netta la replica che la presidente dell'Istituto, Elisa Casalicchio, firma per rispondere alle affermazioni dell'associazione ambientalista "Mareamico" che nei giorni scorsi tornava a chiedere il trasferimento dell'istituto che oggi si trova nella zona Asi sostenendo, in una nota che era stata inviata anche agli organi competenti, che i ragazzi avessero in passato denunciato problemi respiratori dovuti proprio alla presenza in area industriale.La scuola, dal canto suo, evidenzia "l'inesistenza di 'fenomeni allergici ed asmatici, probabilmente causati dalla vicinanza dagli insediamenti industriali", come riportava la nota dell'associazione ambientalista, anche perché fenomeni di questo tipo non stono stati "mai denunciati alla dirigente di questo istituto". Sotto il profilo dei controlli (che sarebbero dovuti derivare da quanto denunciato da Mareamico), inoltre, precisa la scuola che "l'Arpa effettua verifiche sistematiche ed il relativo esito mai è risultato pericoloso per la salute". Tutto è quindi monitorato costantemente.Insomma, non solo non vi sarebbero pericoli in prospettiva, ma non si sarebbero nemmeno mai registrati gli episodi narrati nella nota dell'associazione ambientalista.

grandangoloagrigento.it
strage di ravanusa. cresce il numero delle vittime.

Salgono a 7 le vittime trovate tra le macerie di Ravanusa dove sono collassate le palazzine tra le vie Trilussa e Galilei. Lo rende noto il portavoce dei vigili del fuoco, Luca Cari. Per 30 ore si e' scavato ininterrottamente e poco dopo le 6.30 e' avvenuto il ritrovamento di 4 corpi dopo i primi tre recuperati nella notte tra sabato e domenica. Si cercano ancora due dispersi.  C'è anche il corpo di Selene Pagliarello, l'infermiera 30enne al nono mese di gravidanza, e del marito Giuseppe Carmina, tra i quattro corpi senza vita estratti questa mattina dalle macerie a Ravanusa. I due corpi erano al terzo piano del palazzo crollato in via Trilussa dopo l'esplosione. Trovato anche il corpo del suocero della donna, Angelo Carmina. E' stata Luna, labrador in dotazione ai vigili del fuoco, a segnalare la presenza delle vittime trovate stamane. Ben quattro che fanno salire a 7 i morti accertati, mentre si cercano due dispersi. Il cane, una femmina di sei anni che fa parte dell'Unita' cinofila dei vigili del fuoco di Palermo, ha individuato subito un primo corpo, portando sulle tracce degli altri. Luna e' addestrato per cercare i vivi, viene spiegato, e quando li trova abbaia in modo continuo e cadenzato. Non deve cercare i morti: cosi' questa volta, quando purtroppo ha segnalato i cadaveri, non ha abbaiato ne' utilizzato il segnale 'codificato', ma si e' soffermato sul posto e ha scodinzolato in modo agitato. Era l'indicazione che c'era qualcosa. Il primo corpo era a pochi centimetri sotto le macerie. Luna ha sei anni, e' in servizio da tre e vi restera' fino a 11. Ma rimane il rapporto con il suo conduttore: quando si parla di unita' cinofila, infatti, ci si riferisce a entrambi, a sottolineare lo stretto legame.

giornale di sicilia

La nuova ondata di maltempo, continua la conta dei danni in tutta la provincia

Domenica di lavori, ordinanze e sopralluoghi nell'Agrigentino per fronteggiare la nuova ondata di maltempo che, tra venerdì e sabato, ha causato ulteriori danni e nuovi disagi alle popolazioni in un territorio già fortemente colpito dall'alluvione del 10 e 11 novembre scorso. Ieri mattina sono statati eseguiti a Sciacca lavori in somma urgenza per la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria dei due ponti, nella via Pompei, in prossimità dell'ospedale, e in viale Siena, lungo la strada per Caltabellotta. Sono lavori che ha disposto il Comune, eseguiti di domenica al fine di evitare problemi alla viabilità della zona in giorni feriali. Per tutta la durata dei lavori consentito il transito veicolare a senso alternato. Il Comune ha deciso di eseguire quattro lavori in somma urgenza, compresa la realizzazione di un bypass nella via Lido per consentire la riapertura al transito della strada, e un ulteriore intervento per la messa in sicurezza del ponte di via Ovidio che permetterà anche di eliminare le transenne. Gli altri due sono quelli eseguiti ieri alla presenza del dirigente del settore Lavori pubblici, Salvatore Gioia. La spesa necessaria per i quattro interventi si aggira fra i 30 ed i 40 mila euro che saranno anticipati dall'ente. Il Comune ha già impegnato circa 150 mila euro per i primi interventi eseguiti a seguito dell'alluvione del 10 e 11 novembre scorso e previsto in bilancio 100 mila euro (la giunta ha già adottato l'atto deliberativo, ma manca il via libera del commissario che sostituisce il consiglio comunale). Le 100 mila euro saranno prelevate dall'imposta di s og g i o r n o. A Licata invece è stato temporaneamente istituito il divieto di transito veicolare e pedonale tra la via Soldato Caffarello e il viale Caduti in Guerra (il tratto di strada che collega il ponte sulla foce del Salso al quartiere Fondachello) per pericolo di allagamenti a causa delle forti mareggiate che nelle ultime ore stanno colpendo la costa licatese. L'ordinanza sindacale resterà in vigore fino alla cessazione dello stato di pericolo. Nella contrada Campello di Bu r g i o mezzi al lavoro nella giornata di ieri per rimuovere terra e fango che erano finiti sullo spiazzale di un albergo, nella giornata di venerdì, rendendo necessaria, a scopo precauzionale, l'evacuazione di 16 ospiti dalla struttura. «La proprietà dell'albergo ha fatto eseguire i lavori - dice il sindaco, Franco Matinella - e adesso tutto è tornato alla normalità. In paese e in alcune strade di campagna faremo intervenire un mezzo per liberare alcune zone invase dal fango». Anche il sindaco di R i b e ra , Matteo Ruvolo, ha partecipato a sopralluoghi nelle campagne per verificare i danni causati dalla nuova ondata di maltempo. L'esondazione dei fiumi Verdura e Magazzolo ha danneggiato agrumeti. Ciò che preoccupa e su cui si sta incentrando l'attenzione in queste ore e il blocco della strada per Mancusa. Bisogna trovare una soluzione per consentire a molti produttori agricoli di raggiungere i rispettivi fondi in questi giorni di raccolta delle olive e delle arance. (*GP *)

gds.it
Frana a Cerda sulla Statale 113, massi in strada sulla Corleonese-Agrigentina

La strada statale 113 tra il bivio di Cerda e l'agglomerato industriale è franata. Un altro collegamento chiuso al transito perché pericoloso per gli automobilisti. La zona franata è stata transennata in attesa dell'arrivo dei tecnici dell'Anas.Per caduta massi, la strada statale 118 «Corleonese Agrigentina» è stata interdetta al traffico, in entrambe le direzioni, tra i km 145,700 e 142, ad Agrigento. La circolazione viene deviata in loco ed il transito resta consentito solo per i residenti. Sul posto sono presenti le squadre Anas per la gestione dell'evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.

agrigentonotizie.it
lotta al covid in provincia

Covid, a Castrofilippo 20 persone contagiate: i dipendenti comunali dovranno fare il tampone per entrare in ufficio

Il sindaco Antonio Badalamenti prevede che il numero dei positivi possa essere di gran lunga superiore a quello ufficiale comunicato dall'Asp. Scuole chiuse per 3 giorni per effettuare uno screening a tappeto dell'intera popolazione scolasticaRedazione12 dicembre 2021 12:52Secondo le comunicazioni ufficiali dell'Asp, a Castrofilippo ci sono 20 persone positive al Covid. Ma il sindaco Antonio Badalamenti, attraverso una nota, dichiara che in realtà le persone contagiate nel piccolo centro dell'Agrigentino potrebbero essere molte di più: "Stiamo infatti aspettando - ha detto - l'esito dei tamponi molecolari effettuati ad un numero più elevato di soggetti che al momento risultano positivi con test rapido. È stato inoltre disposto il rientro in sicurezza negli uffici comunali di tutti i dipendenti che, da lunedì 13 dicembre, dovranno effettuare un tampone prima di poter rientrare in servizio".Badalamenti ribadisce il suo appello ai concittadini: "Tutta la nostra comunità deve adoperarsi per il rispetto delle normative vigenti in materia di protezione e prevenzione. Siamo a stretto contatto con il responsabile provinciale dell'Asp per monitorare la situazione ed è in programma uno screening a tappeto, sempre mediante tamponi, dell'intera popolazione scolastica".Il sindaco ha disposto la chiusura di tutti gli istituti scolastici nelle giornate del 13, 14 e 15 dicembre.

La battaglia tutta siciliana per riportare in vita le province, Cuffaro: "Torniamo all'elezione diretta"
Dopo una sentenza della Corte costituzionale - per cui la legge attualmente in vigore è "in contrasto con il principio di uguaglianza del voto" - si allarga il partito trasversale che chiede il rilancio degli enti intermedi. Martedì al via la discussione sul ddl per rinviare ancora una volta le consultazioni di secondo livello


Una sentenza della Corte costituzionale riaccende le speranze di quanti in Sicilia non hanno mai digerito la riforma dell'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, che abolì, senza cancellarle davvero del tutto, le province. La Consulta, con una sentenza depositata martedì scorso, ha stabilito che l'attuale disciplina sui sindaci delle città metropolitane è "in contrasto con il principio di uguaglianza del voto e pregiudica la responsabilità politica del vertice dell'ente nei confronti degli elettori". "Occorre tornare all'elezione di primo grado nelle ex Province per ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente, vicina ai territori, che sappia rilanciare l'azione amministrativa e di sviluppo", dichiara Totò Cuffaro, commissario regionale della Dc nuova. "Auspico che, quanto prima, l'Ars recepisca questa sentenza e si riunisca al più presto per approvare una norma che ristabilisca l'elezione diretta dei presidenti delle città metropolitane e dei liberi consorzi, dando così la possibilità ai cittadini di poter scegliere i loro rappresentanti territoriali", afferma invece il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana, Roberto Di Mauro. E anche dal centrosinistra, il leader del Pd siciliano e deputato regionale Anthony Barbagallo invoca "un immediato intervento del legislatore.Il problema starebbe nella impossibilità per i cittadini di alcuni territori di avere voce nella scelta dei propri rappresentanti: secondo la legge attualmente in vigore, per esempio, un cittadino di Cinisi o di Bagheria non può votare per il sindaco della città metropolitana di Palermo, poiché la norma impone automaticamente di assegnare la carica al sindaco della città capoluogo, nello specifico Leoluca Orlando. "I tre sindaci metropolitani di Sicilia, Orlando in testa, ricoprirebbero quell'incarico non per aver vinto un'elezione di primo o secondo livello che fosse, ma sulla base di un'indicazione regolamentare che va modificata - dice Vincenzo Figuccia, deputato della Lega all'Ars e coordinatore provinciale del partito -. Ancora una volta viene a galla la lacunosità di un quadro normativo farraginoso che impone con grande urgenza interventi da parte dell'Assemblea regionale per ripristinare il modello dell'elezione diretta che assicura a scanso di ogni equivoco, il diritto di ogni cittadino ad esprimere liberamente la propria preferenza. Noi lo diciamo da anni!". Nella sentenza della Corte costituzionale si evidenzia che "spetta proprio al legislatore introdurre norme che assicurino ai cittadini la possibilità di eleggere in via diretta o indiretta i sindaci delle città metropolitane". E per Di Mauro l'iniziativa può essere direttamente lanciata dalla Sicilia: "In materia elettorale - dice - possiamo far valere la nostra autonomia". "Intanto - riferisce Stefano Pellegrino, presidente della commissione Affari istituzionali dell'Ars e deputato di Forza Italia - oggi abbiamo incardinato il disegno di legge con cui si intende rinviare la consultazione di secondo livello prevista attualmente per il prossimo 22 gennaio. C'è tempo fino a lunedì per la presentazione degli emendamenti, poi martedì 14 dicembre il testo sarà discusso dall'Aula". A favore dello slittamento molti deputati che ora potrebbero sposare anche la causa di un ritorno all'elezione diretta e al rilancio di questi enti di livello intermedio rimasti nel limbo per troppo tempo con numerose conseguenze anche per i cittadini. "L'abolizione delle ex province - conclude l'ex presidente della Regione Cuffaro - si è rilevata una manovra poco riuscita, visto che i costi non sono diminuiti ed i disservizi sono aumentati. Basta guardare le strade prive di manutenzione, le scuole carenti di servizi, la totale assenza di programmazione per interi territori della nostra Isola". 


SICILIATV AGRIGENTO
Pericolo di ulteriori crolli, chiusa la strada provinciale per Fondacazzo

 Disposta con ordinanza del dirigente del settore Infrastrutture stradali di Libero Consorzio comunale di Agrigento la chiusura al transito veicolare della strada provinciale numero 1, in contrada "Fondacazzo", tra Agrigento e Villaseta, in seguito alla caduta di grossi massi provenienti dal costone che sovrasta la strada provinciale, di proprietà privata. Sul posto sono intervenuti prontamente i tecnici, i cantonieri del settore infrastrutture stradali e i Vigili del fuoco per verificare lo stato del costone. Attualmente dopo la verifica sono stati riscontrati altri massi in condizioni di equilibrio instabile che hanno richiesto l'immediata chiusura della strada.


TELEACRAS
 Agrigento, l'Ipia "Fermi" nella zona industriale non è affatto pericoloso per la salute degli studenti

 Lo scorso 7 dicembre, l'associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, tramite una nota firmata dal coordinatore Claudio Lombardo, e pubblicata da numerosi organi di stampa locali, ha annunciato di avere interessato Prefettura, Procura ed ex Provincia di Agrigento nel merito del perdurare da 7 anni del trasferimento, che avrebbe dovuto essere provvisorio, dell'Istituto scolastico Ipia "Fermi" nella zona industriale di Agrigento. MareAmico ha chiesto di sapere quali siano i motivi che impediscono lo spostamento degli studenti dall'edificio nella zona industriale, che risulta pericoloso per la loro salute. MareAmico ha aggiunto che gli studenti avrebbero in questi lunghi 7 anni manifestato fenomeni allergici e asmatici, probabilmente causati dalla vicinanza agli insediamenti industriali. Ebbene, la preside dell'Ipia "Fermi", Elisa Casalicchio, replica: "I fatti narrati non sono veri. Non esistono fenomeni allergici e asmatici probabilmente causati dalla vicinanza degli insediamenti industriali. Non sono stati denunciati alla dirigenza dell'Ipia "Fermi" fenomeni allergici e asmatici. E' assente, diversamente da quanto asserito dall'autore dell'articolo, un diretto contatto con fumi, esalazioni e sostanze tossiche. L'Arpa effettua controlli sistematici e il relativo esito mai è risultato pericoloso per la salute". L'Ipia Fermi ancora nella zona industriale, barricate dei sindacati Angelo Ruoppolo Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica di Agrigento hanno proclamato lo stato di agitazione del settore e hanno organizzato un sit-in dei lavoratori delle imprese operanti nella zona industriale di Agrigento lunedì 20 dicembre, dalle ore 11 alle 13, innanzi alla Prefettura. Cgil, Cisl e Uil spiegano perché: "Nella zona industriale di Aragona - Favara si sono insediate numerose aziende che nel tempo hanno offerto occasioni di sviluppo e di occupazione nei vari settori della manifattura, della produzione industriale e dei servizi. Noi rappresentiamo i lavoratori e siamo interessati a tutelare i loro legittimi interessi. Siamo preoccupati per le indiscrezioni di crisi aziendali che possono sfociare in una più generale crisi occupazionale. In particolare alcune imprese si trovano costrette a posticipare importanti investimenti per la impropria localizzazione, fatta in un clima di emergenza, dell'Istituto Scolastico "Enrico Fermi". Quella che doveva essere una scelta emergenziale transitoria è diventata, da molti anni, perdurante e, paradossalmente, impedisce l'esercizio legittimo delle attività di impresa proprio nel territorio dedicato dalle leggi all'esercizio delle attività industriali. Di recente alcune autorizzazioni per la Valutazione di Impatto Ambientale hanno evidenziato la possibilità di entrata in esercizio degli impianti a condizione che l'Istituto scolastico sia delocalizzato. L'incontro, nel merito, avvenuto con il Commissario della Provincia, Raffo, non ha portato alla soluzione auspicata". 



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