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rassegna stampa del 24 e 25 marzo 2022

AGRIGENTONOTIZIE

Boom di positivi al Libero consorzio, via alle operazioni di sanificazione

Numerosi dipendenti sarebbero risultati affetti da Covid-19, si stanno adesso effettuando degli interventi mirati per prevenire nuovi contagi
Il numero di contagi da Covid-19 continua a crescere in tutto l'Agrigentino e, ovviamente, gli uffici pubblici non sono esenti da casi di positività.
Se nei giorni scorsi era stato il sindaco di Favara Antonio Palumbo ad annunciare disservizi all'ufficio Tari a causa proprio di numerosi contagi (e prima si segnalano diversi sindaci risultati positivi, come quello di Palma di Montechiaro Stefano Castellino) oggi a segnare la presenza di un gran numero di soggetti che avrebbero contratto il virus è il Libero consorzio di Agrigento.
Ci sarebbero infatti diversi dipendenti che sarebbero risultati positivi ai tamponi. Sono quindi state attivate le procedure previste, come la sanificazione dei locali.

SICILIA24H

Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, le Giornate FAI compiono 30 Primavere, visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città.  

di Lelio Castaldo
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l'accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest'anno compiono "trenta primavere": dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti "Apprendisti Ciceroni". Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos'altro si incarna, del resto, l'identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d'arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest'anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l'occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l'umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un'opera d'arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l'accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l'iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell'evento (box in fondo per dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell'Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d'arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall'impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia "cultura della natura".
DELEGAZIONE FAI DI AGRIGENTO
AGRIGENTO
CAMERA DI COMMERCIO
Luogo di inestimabile bellezza storico-architettonica nasconde al suo interno dei tesori.
CIRCOLO EMPEDOCLEO
Da sempre punto di riferimento della società agrigentina, offre al visitatore un ricordo dei bei tempi andati, quando la vita aggregativa si svolgeva nei circoli.
GIARDINO BOTANICO
Notevole esempio di valenza paesaggistica, geologica ed ambientale di elevato pregio; quest'area nasconde all'interno del proprio sottosuolo spunti di notevole interesse storico e speleologico.
L'apertura rientra nel progetto di collaborazione con la Commissione europea.
PALAZZO DELLA PREFETTURA (PALAZZO BEPPE MONTANA)
Ricco di storia e di cultura  difficilmente  visitabile dal cittadino o dal turista. Sarà visitabile, eccezionalmente, l'alloggio privato del Prefetto, riccamente arredato di mobili e affreschi risalenti all'Ottocento. La visita è arricchita dalla sala espositiva della Questura di Agrigento, nell'adiacente palazzo Beppe Montana dedicata all'esposizione di alcuni cimeli storici, caschi, stivali, berretti, e altre apparecchiature che i poliziotti usavano dagli anni '60 in poi.
TEMPIO DI VULCANO  
Tempio che sorge sulla collina a ovest del GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA - Bene del FAI e visitabile anch'esso in occasione delle Giornate FAI di Primavera - che lo separa dall'estremità sud-ovest della collina dei Templi e dal santuario delle Divinità Ctonie.
FAVARA (AG)
BIBLIOTECA MUSEO ANTONIO MENDOLA - FONDO ANTICO
Rappresenta uno dei luoghi più cari ai favaresi. Nel Loculus Popularis Sapientiae si trovano gli 8mila volumi tra cui numerosi esemplari rari. Il gioiello più prezioso all'occhio del bibliofilo è senz'altro il libro sul duomo di Monreale, stampato nel 1859.
IL VOLTO DI SOFIA  
Ubicato in pieno centro della città di Favara, il Castello venne eretto per volontà di Federico II di Svevia nel 1239 come residenza di caccia. La mostra "Storie sepolte", allestita al Castello, descrive gli scavi della necropoli di contrada Scintilia. Un viaggio virtuale che racconta una storia millenaria. È quella di "Sofia", una donna favarese vissuta seimila anni fa, il cui volto è stato ricostruito dagli studiosi e mostrato al pubblico.
PALAZZO MICCICHE' - HUMAN FOREST
All'interno della Farm Cultural Park, il museo a cielo aperto della cittadina apre una nuova sezione: Palazzo Miccichè diventa una foresta. Human Forest sembra dare vita a Eden, l'opera di MOG che vede il verde delle foglie arrampicarsi fino ai tetti irraggiungibili di Palazzo Miccichè. contribuisce con il suo respiro all'idea di rinascita, di volontà di resistere e costruire nuovi mondi e nuove relazione.


Dire.it

Brunetta: "Sma
rt working flessibile, il cittadino deve avere servizi"
Luca Monticelli
Il ministro della Pubblica amministrazione: "Regolare lo strumento in modo intelligente per il benessere dei lavoratori e la soddisfazione degli utenti"
ROMA - Sullo smart working nella Pubblica amministrazione "il nostro sforzo è stato quello di regolare lo strumento in modo intelligente e flessibile, considerando la doppia posta in gioco: certamente il benessere dei lavoratori, ma anche la soddisfazione di cittadini e imprese per la quantità e la qualità dei servizi offerti. Un obiettivo da cui la Pa non può permettersi di prescindere". Lo dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo al festival 'Nuove culture del lavoro' alla Nuvola, organizzato da Eur Spa.
"Durante la pandemia - ricorda Brunetta - sette milioni di lavoratori hanno ricevuto sette miliardi di ore di cassa integrazione, mentre la manifattura non si è mai fermata, abbiamo continuato a produrre gli stessi bulloni e le stesse gomme. Nel ventre molle, caldo, straordinario e sexy dello smart working ci è finito soprattutto il terziario dipendente, ma non il terziario privato che fornisce servizi in presenza", sottolinea il ministro.
Nel pubblico impiego, ricorda Brunetta, "non è stata attivata la cassa integrazione, neanche un'ora contro i sette miliardi del privato". E quanti sono stati "i lavori smartabili" nella Pa? Brunetta non ha dubbi: "Una minoranza, solo 500 mila". Secondo il ministro, "il modello che ha funzionato è stato l'ibrido". "L'efficienza nel settore privato è misurata dal mercato. È quello il regolatore. Nel pubblico invece è la soddisfazione del cittadino che usufruisce dei servizi".


SICILIA24LIVE

Boom di contagiati al Libero Consorzio di Agrigento

Scritto da Amministratore
Negli ultimi giorni i dati dei positivi al Covid 19 è salito vertiginosamente .
Adesso un piccolo cluster è scoppiato al Libero Consorzio Comunale di Agrigento , parecchi dipendenti sono risultati positivi al tampone.
Si sono attivate le procedure secondo protocollo per la sanificazione dei locali.

Funzione Pubblica

Smart working, prima riunione della Commissione tecnica coordinata da Michele Tiraboschi

Si è svolta oggi la prima riunione della Commissione tecnica dell'Osservatorio sul lavoro agile nominata lo scorso 8 marzo dal ministro per la Pubblica amministrazione.
 "Un anno fa, appena insediato, ho voluto assicurare che si facesse tesoro dell'esperienza di lavoro domiciliare sperimentata nella Pubblica amministrazione durante la pandemia per regolare lo strumento del lavoro agile e per stabilire, finalmente, diritti e doveri dei lavoratori e delle amministrazioni", ha sottolineato il ministro Renato Brunetta. "Per questo, il 10 marzo 2021, abbiamo siglato con i sindacati a Palazzo Chigi il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale: insieme si è concordata la necessità di superare la gestione emergenziale del cosiddetto smart working, attraverso l'introduzione nei contratti collettivi nazionali di lavoro di una disciplina capace di coniugare le esigenze dei lavoratori con quelle della Pa. Da lì è cominciato un percorso condiviso che ci ha portati, prima, a ripristinare il lavoro in presenza come modalità ordinaria di lavoro pubblico e, poi, a fissare in apposite linee guida le condizioni per un lavoro agile intelligente e flessibile, ancorato all'accordo individuale, alla sicurezza della piattaforma informatica e alla qualità dei servizi per i cittadini.
 Sin dal 15 ottobre scorso, quindi, il lavoro agile nella Pa è stato sganciato dallo stato di emergenza legato al Covid-19. E, con il nuovo contratto del comparto Funzioni centrali, siglato il 5 gennaio 2022 e apripista per tutti gli altri comparti, per la prima volta questo strumento di organizzazione del lavoro è stato regolato, prevedendo il diritto alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali, alle relazioni sindacali, al regime dei permessi e delle assenze. Alla luce di tutti i cambiamenti intervenuti, la Commissione, coordinata dal professor Michele Tiraboschi, che ringrazio, potrà ora monitorare lo stato di attuazione del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche e formulare proposte concrete per la definizione di indirizzi in materia, anche per alimentare un dibattito pubblico scevro da preclusioni e pregiudizi ideologici. Con l'unico faro della soddisfazione di lavoratori, cittadini, famiglie e imprese".

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