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rassegna stampa del 14 settembre 2022

agrigentonotizie.it
"Obiettivi troppo facili per i dirigenti alla Provincia", la Corte dei conti cita in giudizio ex presidente, assessori e professionisti
Sotto la lente dei magistrati contabili ci sono gli anni dal 2012 al 2015 per un danno presunto di oltre 400mila euro


Avrebbero causato un danno erariale all'ex Provincia di Agrigento da quasi mezzo milione di euro per aver approvato un piano della performance ritenuto troppo "accessibile" e aver deliberato i premi produttivitià ai dirigenti in servizio presso l'ente di area vasta per gli anni che vanno dal 2012 al 2015: la Procura della Corte dei Conti cita in giudizio l'ex segretario generale Giuseppe Vella, l'ex presidente Eugenio D'Orsi con la sua giunta, l'ex commissario Benito Infurnari e i componenti del nucleo di valutazione per risarcire all'ente quasi mezzo milione di euro.L'udienza sarà a febbraio. I giudici contabili puntano il dito innanzitutto nei confronti dell'ex segretario Vella, oggi giudice della Corte dei Conti in Lombardia, che da solo dovrebbe restituire - se ritenuto colpevole - oltre 289mila euro. Lui, secondo l'accusa, avrebbe cagionato un danno all'ente a causa della violazione dell'obbligo di denuncia rispetto agli anni presi in considerazione.Tra gli accusati figurano poi, gli assessori Angelo Biondi, Vito Terrana, Francesco Schembri, Pietro Giglione, Pietro Marchetta, Adriano Varisano, Salvatore Tannorella e Pasquale Mazza, i componenti dei nuclei di valutazione Riccardo Rotigliano, Giuseppa Savarino, Luigi Campoccia, Concetta Ciotta, Salvatore Buggea, Ferdinando Macedonio, Marcello Maisano, Anna Barragato, Giovanna Franco, Giuseppe Pedalino, Roberto Barberi e Giuseppe Marino.Tutti gli accusati hanno già avuto modo di presentare le proprie controdeduzioni rispetto alle accuse. L'udienza si terrà a febbraio.

ansa.it
Prorogato lo smart working per i fragili o con figli under 14
"Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni".
Lo annuncia su Twitter il ministro del lavoro Andrea Orlando, facendo riferimento all'emendamento al dl aiuti bis con la proroga all'esame del Senato."In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta", aggiunge. La misura, spiega il ministro, "rappresenta un intervento fondamentale per tutelare le persone più fragili, i genitori con figli piccoli e continuare a garantire migliore conciliazione del tempo vita-lavoro grazie alla modalità agile".La misura, aggiunge, è stata possibile "grazie a risorse del Ministero del lavoro". Il lavoro per entrambe le figure è scaduto il 30 giugno e l'emendamento sposta questo termine al 31 dicembre 2022. Agli oneri derivanti da questa modifica - si legge nell'emendamento - si corrisponde con 18,66 milioni per il 2022, che verranno coperti per 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l'occupazione del Ministero del lavoro e 10,66 milioni con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro.


quifinanza.it
Smart working, arriva la proroga: per chi e fino a quandoFinanziato con oltre 18 milioni di euro il prolungamento del diritto al lavoro da remoto per lavoratori fragili e genitori di under 14

La proroga del diritto allo smart working per i lavoratori fragili e genitori di figli under 14 impiegati nel privato è una delle novità più attese approvate con il Dl Aiuti bis. In bilico fino all'ultimo dopo la scadenza di questa estate, la normativa che regola il lavoro da remoto è stata fortemente voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha annunciato su Twitter l'obiettivo raggiunto.Smart working, arriva la proroga: l'annuncio"Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni" ha annunciato il titolare del dicastero del Lavoro sul suo profilo social."In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta", ha scritto Orlando.La misura, ha spiegato il ministro ringraziando i funzionari e il proprio partito, "rappresenta un intervento fondamentale per tutelare le persone più fragili, i genitori con figli piccoli e continuare a garantire migliore conciliazione del tempo vita-lavoro grazie alla modalità agile".
La proroga dello smart working fino a fine anno per queste due categorie di lavoratori è stata possibile, ha tenuto a specificare Orlando, "anche grazie a risorse del Ministero del lavoro", che nell'emendamento approvato ha finanziato la misura con 18,66 milioni di euro per il 2022, 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l'occupazione del dicastero e 10,66 milioni con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro.
Rimangono due le condizioni da rispettare da parte di queste due categorie di lavoratori per poter beneficiare dello smartworking:le caratteristiche della prestazione professionale svolta dal lavoratore devono essere compatibili con il suo svolgimento da remoto;per quel che riguarda genitori di figli under 14, in famiglia non ci sia un altro genitore già percettore di un ammortizzatore sociale (come la cig) o che non lavori.
Dalla scadenza della normativa sul lavoro da remoto ad oggi, l'unica tutela per i lavoratori più svantaggiati è stata la priorità sullo smart working riconosciuta ai genitori di under 12, ai genitori di disabili senza limiti di età, ai lavoratori con disabilità gravi e a coloro che si prendono cura di familiari disabili (i caregiver) inserita ne Dl 105 del 30 giugno.Alla lettera b dell'articolo 4 la norma stabilisce appunto che "i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l'esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità [...] e alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata". Da agosto le altre categorie di lavoratori fragili e con figli con età inferiore a 14 anni sono dovuti rientrare in presenza o secondo le modalità definite dalle loro aziende, a seguito delle intese quadro o degli accordi individuali siglati tra datori e lavoratori.Nel frattempo il ministro Orlando si era impegnato con le sigle sindacali per inserire la proroga per il lavoro da remoto a queste due categorie nell'iter parlamentare del Dl Aiuti bis , ma aveva anche aggiornato le regole in vigore per lo smart working da settembre.
A partire dal mese in corso si torna, infatti, all'accordo individuale al posto delle norme previste durante l'emergenza Covid, mantenendo però la comunicazione semplificata che permette ai datori di lavoro di trasmettere soltanto i nominativi dei dipendenti che aderiscono alla modalità di lavoro agile e la data di inizio e di cessazione.

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