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Rassegna stampa del 3 gennaio 2023

LENTEPUBBLICA
Contratto Enti Locali: tutte le novità sulle progressioni economiche orizzontali

In una serie di pareri l'ARAN fornisce dettagliate informazioni su tutte le novità relative alle progressioni economiche orizzontali a seguito dell'approvazione del nuovo Contratto degli Enti Locali.
Il nuovo CCNL Enti Locali si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale.
Si ricorda che il rinnovo riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni. Ricordiamo che il nuovo contratto ha vigenza per le annualità 2019-2021, seppur rinnovato nel 2022.
Contratto Enti Locali: le novità sulle progressioni economiche orizzontali
L'Aran, con i recenti pareri CFL182a, CFL183, CFL184, CFL185, CFL186, ha così fornito chiarimenti in merito alle nuove progressioni economiche orizzontali introdotte dal Contratto delle Funzioni Locali da poco rinnovato.
Si tratta, come di consueto, di orientamenti applicativi che rispondono in maniera dettagliata a quesiti posti all'ARAN - Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.
CFL182a
Al fine di identificare puntualmente i soggetti che possono beneficiare del differenziale maggiorato previsto dall'art. 96 del CCNL 16.11.2022, che cosa si intende per funzioni di coordinamento, connesse al maggior grado rivestito?
Il differenziale stipendiale maggiorato di cui all'art.96 del CCNL 16/11/22 spetta al personale della Polizia locale inquadrato nell'area degli Istruttori "che risulti titolare di funzioni di coordinamento, connesse al maggior grado rivestito, ... attribuite con atti formali secondo i rispettivi ordinamenti".
Il riferimento agli ordinamenti degli Enti ed all'attribuzione con atti formali sulla base degli ordinamenti stessi, consente di dare corretta interpretazione alla locuzione "connesse al maggior grado rivestito", con essa dovendosi intendere che il grado cui accede il diritto alla percezione dell'emolumento in parola sia solo quello più elevato secondo la catena gerarchica prevista nell'ordinamento del singolo Ente.
CFL183
All'art. 14, comma 3, del nuovo CCNL siglato il 16.11.22 dedicato alle progressioni economiche prevede espressamente che la progressione "... è attribuita a decorrere dal 1° gennaio dell'anno di sottoscrizione definitiva del contratto integrativo di cui al comma 2 lett. b).". Si chiede se alla luce della nuova formulazione letterale della disciplina dell'istituto, tale decorrenza (1° gennaio) sia da ritenersi fissa.
Si conferma che, nella nuova disciplina di cui all'art. 14, comma 3, del CCNL 16.11. 2022, a differenza di quanto previsto all'art. 16 comma 7 del CCNL 21.05.2018, la decorrenza di attribuzione della progressione economica non può che essere il 1° gennaio dell'anno di sottoscrizione definitiva del CCI. Gli enti devono pertanto avere la necessaria copertura finanziaria dell'anno di competenza di risorse stabili del Fondo risorse decentrate di cui all'art. 79 del nuovo CCNL.
CFL184
L'art. 14, comma 2, lett. a) del nuovo CCNL siglato il 16.11.22, dedicato alle progressioni economiche prevede espressamente che "possono partecipare alla procedura selettiva i lavoratori che negli ultimi 3 anni non abbiano beneficiato di alcuna progressione economica." Ai fini della verifica del predetto requisito si deve tenere conto delle date di decorrenza delle progressioni economiche effettuate anche nel sistema di cui all'art. 16 del CCNL 21.05.2018?
Si conferma che la nuova disciplina di cui all'art. 14 del CCNL 16.11.2022 va in continuità con quella di cui all'art. 16 del CCNL 21.05.2018, pertanto ai fini della verifica del requisito di ammissione espresso nel comma 2 lett. a) dell'art. 14 del nuovo CCNL si deve tenere conto anche delle progressioni economiche effettuate in virtù del CCNL previgente.
CFL185
Il discrimine temporale per la salvaguardia delle procedure di progressioni economiche disciplinate da un CCI già sottoscritto è da individuare nell'entrata in vigore del nuovo CCNL o nell'entrata in vigore del nuovo Ordinamento professionale? E se si trattasse di un CCI sottoscritto dopo l'entrata in vigore del nuovo CCNL, ma prima dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale, è possibile dare corso comunque alle procedure?
L'art. 13, comma 4, recita testualmente: "Le procedure per l'attribuzione di progressioni economiche definite dai contratti integrativi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento di cui al comma 1 sono portate a termine e concluse sulla base della previgente disciplina". Pertanto, le progressioni economiche disciplinate da un contratto integrativo sottoscritto dopo il 16 novembre 2022 (data di sottoscrizione definitiva del nuovo CCNL), ma prima del 1° aprile 2023 (data di applicazione del nuovo ordinamento professionale), vanno effettuate sulla base del previgente ordinamento professionale.
CFL186
Il numero dei differenziali stipendiali indicati nella Tabella A) in calce al nuovo CCNL del comparto Funzioni Locali del 16.11.2022, si intende pari al numero massimo di volte in cui quel dipendente può essere beneficiario di una progressione orizzontale?
Il numero massimo di differenziali indicato nella citata tabella A va inteso come numero massimo di progressioni economiche acquisibili dal dipendenti durante tutto il periodo in cui permanga l'inquadramento nell'area, anche a seguito di mobilità ad altro ente o amministrazione.


GIORNALE DI SICILIA Autonomia differenziata «A gennaio il traguardo»
«La mia speranza è che la legge possa uscire dal Consiglio dei ministri con approvazione preliminare e quindi venga mandata in Conferenza unificata nel mese di gennaio e che per gennaio possa essere approvata come proposta di legge, non stiamo parlando di un decreto legge, che dovrà poi essere discussa dal Parlamento». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli in merito all'autonomia differenziata, incontrando i giornalisti con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a conclusione di una serie di incontri istituzionali avuti in Regione.
«L'autonomia differenziata non deve fare paura perché innanzi tutto chi non dovesse richiederla avrà la garanzia di avere le medesime risorse ed un meccanismo perequativo che è in grado di superare le sperequazioni esistenti precedentemente. Quindi nessuna paura. Io vedo grosse potenzialità proprio per le caratteristiche di diversità che l'Italia e quindi delle potenzialità che a livello di ciascuna regione può determinare un incremento del Pil, dell'occupazione e del benessere economico dei cittadini».
«Io - ha aggiunto Calderoli - ho previsto che debbano essere definiti i Lep, i costi ed i fabbisogni standard. La spesa storica sarà un'operazione trasparenza per verificare come i soldi siano stati spesi in passato, se bene o se male e che fine abbiano fatto». «Sono dell'idea - ha sostenuto il ministro - che ciascuna regione deve essere messa in condizione di dare il massimo. Se ha dei deficit a livello di istruzione, come in tutte le altre materie e competenze, questi devono essere riallineati e superati. Non è solo 22 anni di mancata attuazione dell'ultima modifica della Costituzione. La nostra Costituzione ha 75 anni ed il deficit e la sperequazione sono un dato di fatto, non una cosa che stiamo portando. Noi cerchiamo uno strumento per superare quella sperequazione. Il dato di fatto è che il centralismo ha portato a questo stato dell'arte. Dall'analisi della spesa storica verranno delle sorprese se qualcuno ha ricevuto di meno in passato credo che quello gli vada compensato. Partiamo dalla Calabria e Dal Sud - ha detto Calderoli - per una precisa volontà di non portare una proposta di legge che voglia penalizzare qualcuno o qualcosa ma che possa rappresentare uno stimolo ed una scommessa per i territori.
Confronto in Calabria: «Nessuna paura, occasione di sviluppo»


GIORNALE DI SICILIA Stangata d'inizio anno sulle famiglieIl Codacons fa i conti sulle ricadute per ogni nucleo. Disponibili i moduli per la Carta Acquisti
Nuovo anno e puntualmente nuova raffica di rincari con conseguente stangata per le famiglie italiane, stimata in 2.435 euro per il 2023 dalle associazioni dei consumatori. Dopo l'aumento dei pedaggi autostradali e della benzina - sulla quale si accende anche la polemica politica - scattano gli aumenti anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro.
Nel dettaglio, secondo quanto rileva Assoutenti, a Napoli il biglietto è già salito da qualche mese da 1euro a 1,20 euro; a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20centesimi. A Parma l'aumento è di 10 centesimi con il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50 euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro (+10 cent). A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%. Rincari che fanno appunto il paio con quelli dei pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l'Italia, che dal primo gennaio sono aumentati del 2%, con l'aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l'eliminazione degli sconti fiscali sul carburante.
Per quanto riguarda i pedaggi, in base alle elaborazioni di Assoutenti, per andare da Roma (Sud) a Milano (Ovest), ad esempio, il pedaggio sale dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro. Da Napoli (nord) a Milano si spendevano lo scorso anno 58,6 euro mentre ora servono 59,7 euro e da luglio prossimo 60,5 euro. Per andare da Bologna a Taranto la spesa sale da 55,1 euro a 56,1 euro e da luglio a 56,9 euro.
Circa l'eliminazione del taglio alle accise sui carburanti, sempre Assoutenti stima un aggravio dispesa in media pari a +366 euro annui a famiglia e Staffetta quotidiana fa notare che il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. «Il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini» e il 2023 si è aperto con «l'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022», scrive il quotidiano che si occupa di fonti di energia.
«Sui trasporti gli italiani andranno incontro ad una vera e propria stangata nel corso del 2023»,afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. «La cosa peggiore è che si tratta di rincari del tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto», sottolinea il presidente, spiegando quindi che «la scelta del governo Meloni di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno rincari a cascata per beni e servizi in tutti i settori». Ed infatti il Codacons, mettendo in fila i rincari di prezzi e tariffe, stima una stangata di +2.435 euro a famiglia per l'anno che si è appena aperto. «Cifra che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas», avverte l'associazione dei consumatori. Nuovi aumenti che scatenano la reazione delle opposizioni, con Sinistra italiana che parla di un governo che «regala» aumenti alle famiglie mentre «tutela i più forti» con il «condono». Azione-Italia Viva accusa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di essere il «responsabile di un vero e proprio disastro».
Intanto il governo fa sapere che dall'1 gennaio sono disponibili sul sito del ministero dell'Economia. 



AGRIGENTOOGGIElio Di Bella racconta "Girgenti nei primi anni dell'Ottocento"
Eletta capovalle, Girgenti nei primi anni dell'Ottocento, diventa un centro politico e amministrativo di grande importanza.
Il locale regime borbonico è chiamato a dare risposte urgenti ai vecchi problemi della città (crisi idrica, grave situazione igienico-sanitaria, mancanza di infrastrutture, diffuso analfabetismo e disoccupazione) e a rispondere alle aspettative di una nuova borghesia che chiede un teatro, nuovi locali per lo svago, ville, giardini, fontane, viali alberati, uffici e servizi pubblici, strutture sanitarie, una migliore illuminazione pubblica, strade più praticabili dentro e fuori la città.
I Sindaci e gli Intendenti agrigentini in quell'epoca difficile e tormentata sono stati all'altezza delle aspettative?
E' la domanda a cui risponderà lo storico Elio Di Bella (presidente di BCsicilia Agrigento) attraverso la presentazione di documenti inediti conservati nell'Archivio di Stato di Agrigento in un incontro sul tema:
"Opere pubbliche a Girgenti nella prima metà dell'Ottocento"  promosso dal club per l'Unesco di Agrigento e BCsicilia Agrigento con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento e del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che si terrà il 3 gennaio alle ore 16 presso la sala Convegni "Silvio Pellegrino", in via Acrone 27 ad Agrigento.
Modera l'incontro Paolo Licata, presidente del Club per l'Unesco di Agrigento.
Intervengono l'architetto Rino La Mendola, presidente dell'Ordine degli Architetti Paesaggisti e Pianificatori della provincia di Agrigento e il dottor Raffaele Sanzo commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Relazionerà sul tema del convegno lo storico Elio Di Bella. L'Ordine degli Architetti di Agrigento riconoscerà i crediti formativi per l'aggiornamento agli iscritti che parteciperanno all'evento.
 





















































































































































































































































































































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