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Rassegna stampa del 10 gennaio 2023

giornale di sicilia
 
Autonomia differenziata, Calderoli ora frena

 Sull'autonomia nessun blitz, l'intesa passerà dal Parlamento. Parola del ministro Roberto Calderoli che riallinea la maggioranza e cerca di calmare le acque su un tema così delicato come quello della riforma dell'autonomia. Una frenata in piena regola fortemente auspicata anche dai vertici dell'esecutivo e che risponde in qualche modo all'esigenza di smorzare i toni, di non aprire fronti polemici all'interno del centrodestra a poche settimane dal voto in Lombardia e Lazio. «C'è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, dopodiché - assicura il ministro leghista - ci sarà un parere espresso dal Parlamento, l'intesa definitiva andrà in Parlamento e verrà votata dal Parlamento. Quindi non c'è nessun rischio di blitz». Una mossa che va incontro anche all'esigenza di portare avanti il tema dell'autonomia differenziata «di pari passo», con il resto delle riforme costituzionali, ccome quella del presidenzialismo, come ha sempre chiesto la premier. Su questo secondo fronte è impegnata la ministra Casellati che entro gennaio dovrebbe terminare le sue interlocuzioni con le opposizioni per capire come andare avanti, nel merito ma soprattutto nel metodo. Da questo confronto bipartisan si dovrebbe capire se sarà possibile lavorare insieme istituendo una Bicamerale ad hoc o se si esamineranno i testi nelle sedi già previste, ovvero le Commissioni affari costituzionali dei due rami del Parlamento. Intanto, poco prima del mezzo passo indietro del ministro, è Vincenzo De Luca a dare manforte alla rivolta degli amministratori del Sud contro la bozza Calderoli, protesta già esplosa nei giorni scorsi con la mobilitazione di tantissimi sindaci: «Bisogna ritornare a spiegare che senza una linea unitaria non faranno nessun passo in avanti. Ma anzi, apriremo una guerra politica durissima. La bozza - attacca il governatore campano - rappresenta un passo indietro preoccupante rispetto a valutazioni che abbiamo fatto solo qualche giorno fa». Il ministro assicura:«Nessun blitz, il testo saràesaminato in Parlamento».   

La Pa sarà digitalizzata».

 «C'è la volontà di evitare l'ennesima riforma della pubblica amministrazione e il mio obiettivo è di far funzionare, attraverso la semplificazione e la digitalizzazione, questa macchina complessa e motore del Paese»: lo ha detto il ministro Paolo Zangrillo a Perugia da dove ha iniziato il viaggio con il Dipartimento della funzione pubblica per l'ascolto e il confronto con le realtà territoriali. Obiettivo è costruire un'Italia al servizio di cittadini e imprese, più semplice e più competitiva. Proprio la competenza, e la responsabilità e il merito sono i tre asset ai quali il ministro non vuole rinunciare per far funzionare la macchina della pubblica amministrazione. A cominciare da mondo dell'artigianato, attività turistiche e il silenzio-assenso tra amministrazioni: sono infatti questi i primi tre gruppi di semplificazioni annunciati a Perugia, anticipando in parte la presentazione delle linee programmatiche dello stesso ministero con l'intervento del ministro in Parlamento nelle prossime ore, davanti alle commissioni Affari costituzionali e Affari sociali. «Facciamo semplice l'Italia. Parola ai territori», è il titolo di questa serie di incontri operativi lungo tutto il Paese, un percorso nelle città italiane piccole e grandi, che nasce con lo spirito di raccogliere le indicazioni e le proposte delle istituzioni e degli stakeholder attivi nei luoghi visitati. «L'obiettivo è costruire un'Italia più semplice e più competitiva».

Piantedosi: l'Isola non sia il campo profughi dell'Europa

Il ministro s'impegna a «ritornare al più presto con qualcosa di tangibile». Contatti con i Paesi da cui partono i migranti

 Sicilia e Calabria non devono essere condannate ad essere il campo profughi dell'intera Europa. Ad illustrare gli obiettivi del governo Meloni, spiegando anche perché per lo sbarco dei migranti salvati dalla Ocean Viking è stato scelto il porto di Ancona, è stato, ieri, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. E lo ha fatto a margine del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica - con a tema il no stop di sbarchi e naufragi a Lampedusa - convocato dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. «In questa provincia c'è il maggior punto di approdi d'Europa. L'Agrigentino ospita 1.250 migranti in accoglienza stabile. L'impegno che ho preso è di ritornare, al più presto (si ipotizza nel giro di un mese, ndr), con qualcosa di tangibile - ha spiegato il capo del Viminale, incontrando i giornalisti, subito dopo il tavolo con forze dell'ordine e procuratore capo -. Il governo, supportato dal coordinamento del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri, ha avviato dei rapporti telefonici molto proficui con tutti gli interlocutori possibili dei vari corridoi. Andrò il 16 in Turchia, maturerà un avvio di collaborazione e confronto. Molto probabilmente, a ruota toccherà alla Tunisia, con il mio omologo tunisino ho avuto già ripetuti scambi telefonici e ci vedremo a breve - ha aggiunto Piantedosi in merito al fatto che quasi tutti i barchini partono ormai da Sfax, in Tunisia - . C'è anche il tema della Libia da riprendere e va oltre i problemi immigratori e su questo vi porto la testimonianza di un impegno diretto del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro degli Esteri - ha spiegato il capo del Viminale - entro i quali collocare i rapporti di collaborazione. Con la Libia, a livello tecnicooperativo, abbiamo già ripreso un dialogo di cooperazione operativa». Alle polemiche sul fatto che per far sbarcare i migranti salvati dalle navi Ong sia stato scelto il porto di Ancona, Piantedosi ha replicato: «Prima di disporre il porto sicuro ci avvaliamo del contributo di valutazioni tecniche specialistiche. Se un viaggio viene indirizzato in un porto vuol dire che le valutazioni fatte dagli specialisti lo consentono. Il gravame che già soffre Lampedusa in primis, la Sicilia in seconda battuta, ma anche la Calabria rispetto al numero degli sbarchi e a tutto ciò che ne consegue: ci sono adempimenti di polizia giudiziaria e screening sanitari, ed è giusto creare i presupposti di distribuzione sul territorio nazionale. Accetto le contestazioni dell'opposizione, ma sono convinto che stiamo andando sulla direzione giusta». Inevitabile, anche se il tema dell'incontro era sull'immigrazione clandestina, il pensiero al boss Matteo Messina Denaro. «Da ministro dell'Interno auspico, per giustizia nei confronti delle vittime, che venga preso. Confido nelle forze di polizia e magistratura. L'impegno da parte di tutte le forze di polizia è nella lotta alla criminalità organizzata che è una priorità dello Stato. Confidiamo di dare questa soddisfazione al ministro, ma a tutta la comunità», ha affermato Piantedosi. «L'impegno è massimo da parte di tutte le forze di polizia. Ogni tanto si sente dire che la lotta alla mafia non c'è nel dibattito, se ne parla poco. In realtà, come testimoniano i risultati degli arresti, delle misure di prevenzione, delle confische, l'attenzione è massima - ha detto, invece, il capo della polizia Lamberto Giannini - . La lotta alla criminalità organizzata è una necessità per riuscire, sotto la direzione dell'autorità giudiziaria, a contrastare queste forme di criminalità che vanno ad incidere sullo sviluppo tutto della nazione». (*CR*)

today.it

Concorsi pubblici, in arrivo 10mila nuove assunzioni nel 2023

Le assunzioni nella pubblica amministrazione interesseranno soprattutto l'Agenzia delle Entrate e i ministeri degli Esteri e della Nuove opportunità di lavoro nella pubblica amministrazione da cogliere al balzo nel 2023. Alle 156.400 nuove assunzioni previste per il turnover ordinario se ne aggiungono altre 10mila straordinarie decise con la legge di bilancio 2023. La ricerca di personale interesserà soprattutto l'Agenzia delle Entrate e i ministeri degli Esteri e della Giustizia.
Pubblica amministrazione: 10mila assunzioni straordinarie nel 2023La pubblica amministrazione ha bisogno di nuove forze per affrontare al meglio le sfide del Pnrr e così il governo Meloni ha previsto con la Manovra 2023 altre 10mila nuove assunzioni straordinarie nel pubblico impiego. Questi nuovi posti di lavoro vanno ad aggiungersi ai 156.400 già previsti per far fronte al ricambio generazionale. I neo-assunti saranno 10.454, da distribuirsi in vari uffici pubblici  e su tutto il territorio nazionale. Le nuove assunzioni straordinarie interesseranno maggiormente l'agenzia delle Entrate e i ministeri degli Esteri e della Giustizia.PA, assunzioni all'Agenzia delle Entrate e agli EsteriIl maggior numero di ingressi è previsto negli uffici dell'Agenzia delle Entrate: in arrivo un concorso pubblico per assumere 3.900 funzionari a tempo indeterminato tra il 2023 e il 2024.  A questi si sommano le 150 unità non dirigenziali (100 funzionari e 50 assistenti) e altre 10 per l'attuazione del Pnrr destinati alla Ragioneria generale dello Stato. Il ministero degli Affari esteri prevede di assumere 3.150 unità da distribuire nelle varie ambasciate, uffici consolari e istituti italiani di cultura, a cui si aggiungono 520 unità di personale a tempo indeterminato (100 assistenti e 420 funzionari) per la Farnesina. Il ministero della Giustizia attende 800 nuove unità di personale non dirigenziale da assumere per via diretta e 100 funzionari giuridico-pedagogici e mediatori culturali. Ben 1.000 le nuove unità attese alla polizia penitenziaria tra il 2023 e il 2026, ad un ritmo di 250 l'anno. Rimanendo in tema di forze dell'ordine, 28 operai a tempo determinato (probabilmente con contratto di quattro mesi) saranno inseriti nei carabinieri per l'accoglienza degli animali confiscati o sequestrati e 120 unità (76 ispettori e 44 appuntati) alla tutela agroalimentare. Il ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare aspetta 300 nuove unità da dedicare al contrasto alle frodi mentre quello delle Imprese e del Made in Italy 15 funzionari e 2 dirigenti. Per finire sono 369 le assunzioni previste tra il 2023 e il 2024 per la Corte dei Conti: 13 dirigenti di seconda fascia, 104 funzionari e 242 assistenti. Il ministero dell'Istruzione e Università, invece, si dovrà accontentare solo della proroga fino al 2024 dell'incarico a tempo determinato per 87 dirigenti ispettivi.Le assunzioni negli enti localiPer gli enti locali, l'intervento della Funzione pubblica punta a risolvere un problema trascurato da anni: la carenza di segretari comunali e provinciali. Basti sapere che su 7.904 comuni solo 2.168 possono vantare un segretario titolare, e che la situazione peggiora negli enti fino a 3mila abitanti. Grazie alla nuova norma promossa dal ministro Paolo Zangrillo in legge di bilancio 2023 i comuni attuatori di interventi del Pnrr potranno finanziare il trattamento economico dei loro segretari anche con il fondo da 30 milioni all'anno attivo fino al 2026 per le assunzioni nei piccoli comuni impegnati nel Piano.


ilsole24ore.it


Al traguardo la riforma del pubblico impiego7 gennaio 2023

Entro il primo semestre del 2023 il cronoprogramma del Pnrr prevede l'entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego. In realtà la quasi totalità del lavoro è stato già impostato da Renato Brunetta durante il governo Draghi e completato formalmente nei mesi scorsi con il nuovo Testo unico sul reclutamento e gli atti collegati




















































































































































































































































































































































































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