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Rassegna stampa 11 gennaio 2023

LENTEPUBBLICA
Dopo la creazione del Polo Unico INPS nel 2017 sono state introdotte diverse novità: una di queste riguarda il verbale della visita fiscale, trasmesso dal medico telematicamente e a disposizione di lavoratori e dipendenti online.

Dal 1° settembre 2017 è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali, che attribuisce all'INPS la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo anche per l'82% dei lavoratori pubblici in malattia.
Da questa data, come già avviene per i lavoratori privati, l'Istituto effettua visite mediche sia su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d'ufficio.
Pertanto, quando un lavoratore dipendente, sia privato che pubblico, non può recarsi a lavoro causa malattia, deve contattare il proprio medico che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato o l'attestato in via telematica all'INPS.
Di questo certificato rimane anche un vero e proprio verbale online, che l'INPS mette a disposizione del dipendente e del datore di lavoro.
Scopriamone di più.
Verbale visita fiscale INPS
L'INPS, Istituto Nazionale di Previdenza, ha fornito chiarimenti sul verbale della visita fiscale online attraverso il messaggio 137/2018, elaborato a seguito delle novità introdotte con i nuovi meccanismi previsti dal Polo Unico per le Visite Fiscali.
L'INPS infatti, a partire dal 2017, ha apportate modifiche agli applicativi in uso per consentire ai datori di lavoro pubblici la visualizzazione, tramite il sito web dell'Inps, delle visite d'ufficio effettuate nei confronti dei propri dipendenti e dei loro esiti.
Il datore di lavoro pubblico, al quale compete l'onere della valutazione circa la giustificabilità dell'assenza del lavoratore, può dunque acquisire, per il tramite del lavoratore, il parere tecnico fornito dagli Uffici medico legali dell'Inps, sulla base della documentazione esaminata.
Allo stesso tempo il lavoratore deve prendere nota del numero di protocollo del certificato e controllare che i dati anagrafici e l'indirizzo di reperibilità inseriti per la visita medica siano corretti e verificarli successivamente online.
Entrambi hanno comunque l'opportunità di visualizzare ed eventualmente compiere altre azioni sui verbali online, tramite i servizi appositi dell'INPS.
Il verbale della visita fiscale dal punto di vista del datore di lavoro
Il servizio (previa registrazione/login con credenziali) predisposto dall'INPS mette a disposizione degli aventi titolo, secondo specifiche modalità e secondo le rispettive competenze, i certificati telematici ricevuti dall'INPS e i rispettivi attestati.
I datori di lavoro o i consulenti del lavoro delegati possono accedere, visualizzare e stampare gli attestati di malattia dei propri dipendenti o dei dipendenti delle aziende che gestiscono in qualità di consulenti, tramite il servizio online di consultazione attestati di malattia per i datori di lavoro con le credenziali aziendali. Sono consentiti diversi tipi di ricerche ed è anche possibile scaricare la lista degli attestati.
Per la verifica di un singolo attestato di malattia, i datori di lavoro o i consulenti del lavoro delegati possono anche accedere al servizio di consultazione attestati di malattia inserendo il numero di protocollo del certificato e il codice fiscale associato del dipendente.
Si fa presente che i datori di lavoro e i consulenti del lavoro delegati possono consultare unicamente gli attestati telematici di malattia dei propri lavoratori.
Il verbale della visita fiscale dal punto di vista del dipendente
Anche il lavoratore può dunque verificare la corretta trasmissione del certificato tramite l'apposito servizio (previa registrazione/login con credenziali) sul Portale dell'Istituto.
I lavoratori interessati possono consultare i propri certificati e attestati di malattia telematici:
accedendo al servizio online di consultazione certificati di malattia
inserendo il numero di protocollo univoco del certificato e le proprie credenziali di accesso.
Differenze tra datore di lavoro e PA
Esiste tuttavia una differenza tra il datore di lavoro e l'amministrazione pubblica nella fruzione del servizio:
i datori di lavoro possono consultare gli esiti delle visite mediche di controllo svolte a seguito di loro richiesta datoriale;
le amministrazioni pubbliche, invece, rientranti nell'ambito di applicazione della normativa del Polo unico (D.Lgs n. 75/2017), oltre agli esiti delle visite di controllo disposte su iniziativa del datore di lavoro, avranno modo di leggere anche quelli relativi a controlli disposti d'ufficio dall'Istituto Previdenziale.


giornale di sicilia
Esercizio provvisorio per due mesi, la Finanziaria può aspettare

La Finanziaria dovrà attendere un mese in più. I partiti di opposizione e parte della maggioranza hanno convinto ieri il governo a portare a due mesi invece di uno l'esercizio provvisorio. Dunque la manovra andrà approvata entro il 28 febbraio (anche se un accordo politico dovrebbe portare al voto entro l'8) e non più entro fine gennaio come proposto dalla giunta. Il tutto mentre gli uffici dell'Ars hanno messo per iscritto dubbi su alcune delle misure chiave inserite dal governo nella Finanziaria e nel bilancio. Il testo dell'esercizio provvisorio è stato approvato ieri all'Ars con 32 voti favorevoli e 19 astenuti al termine di un serrato confronto fra governo e partiti in conferenza dei capigruppo. Un confronto da cui sono emerse alcune criticità sull'impianto del bilancio e della Finanziaria approvati dalla giunta a dicembre e presentati all'Ars. Criticità evidenziate dai deputati del Pd Fabio Venezia e Mario Giambona: «Il governo regionale è nel pallone al punto che dimentica di approvare il Def, un documento finanziario indispensabile per avviare l'esame della manovra. Il risultato? I lavori dell'Ars sono paralizzati, le convocazioni delle commissioni sono state annullate e slitta dunque l'intero calendario della sessione di bilancio. Anche l'esercizio provvisorio, che il governo inizialmente aveva richiesto per un mese, è stato invece prolungato per due mesi fino a febbraio». Il governo Schifani si è impegnato a trasmettere la nota di aggiornamento al Defr il 12 gennaio e il 17 l'aula li approverà. Dal 18 le commissioni proseguiranno l'esame di bilancio e Finanziaria che arriveranno in aula il 30 gennaio per essere approvati entro l'8 febbraio (anche se il termine a questo punto scade il 28). Ma non è solo l'opposizione ad aver sollevato dubbi sulla Finanziaria presentata dal governo. Un dossier curato dal settore Bilancio dell'Ars ha messo in evidenza alcune norme da correggere. In primis vengono sollevati dubbi sulla copertura di una parte del budget destinato ai forestali. Le perplessità dei tecnici dell'Ars riguardano soprattutto la possibilità di utilizzare fondi europei e nazionali per finanziare i lavori degli stagionali: «Analoghe disposizioni in precedenti esercizi finanziari a seguito della mancata definizione delle correlate procedure di riprogrammazione hanno costretto a integrare in corso d'anno lo stanziamento con fondi regionali». Qualche dubbio anche sulla norma che stanzia 300 milioni per incentivi alle imprese che assumeranno o miglioreranno i contratti degli attuali dipendenti: secondo gli uffici dell'Ars non si possono limitare gli aiuti alle imprese che hanno sede legale in Sicilia «perché si violerebbe la par condicio tra operatori economici». Ma si può invece prevedere che chi chiederà gli aiuti «abbia una unità produttiva nel territorio regionale». Inoltre il testo presentato dal governo annuncia che gli altri requisiti per avere gli aiuti verranno inseriti nel futuro bando e a questo proposito i tecnici dell'Ars ritengono che «ciò non pare adeguato. Sarebbe opportuno che una norma di legge specificasse in modo più puntuale i criteri generali di fruizione ed erogazione degli incentivi. Gia. Pi.


ITALIAOGGI
Riforma civile in quattro tempi

Gennaio: giustizia digitale e ricorso in Cassazione; 28 febbraio: deposito telematico dipendenti Pa; primo marzo: norme sulle impugnazioni ed esecuzione; 30 giugno: benefici fiscali Adr
Nuovo processo civile in quattro tempi. E' il combinato disposto della legge bilancio 2023 e del decreto milleproroghe: la legge 197/22 anticipa l'applicazione di gran parte della riforma ai procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio rispetto all'originaria data del 30 giugno; il dl 198/22 prolunga la vigenza di una serie di norme introdotte con l'emergenza Covid. Varranno dal primo marzo, ad esempio, le norme sulle impugnazioni in generale e la disciplina della provvisoria esecutività della sentenza di primo grado. Per la negoziazione assistita resta invece ferma al 30 giugno l'operatività dei benefici fiscali e patrocinio a spese dello Stato. Mentre il primo gennaio è già entrata in vigore la prima tranche della novella su giustizia digitale e ricorso per cassazione. "Un quadro frammentario e di complessa esegesi", annota il Consiglio nazionale forense che ha compiuto la ricostruzione: manca il "coordinamento con disposizioni precedenti e coeve", spiega l'ufficio studi (si veda anche ItaliaOggi del 7 gennaio scorso).
Legittimità anticipata. Il milleproroghe consente il rilascio delle formule esecutive in modalità telematica fino al 28 febbraio; data fino alla quale resta l'obbligo di assolvere tramite la piattaforma digitale il pagamento del contributo unificato e l'anticipazione forfettaria. Dal primo gennaio il giudice può definitivamente disporre che il consulente tecnico d'ufficio giuri con la dichiarazione sottoscritta in modalità digitale invece che fissare un'udienza ad hoc. E si applica anche ai procedimenti di merito pendenti con l'anno nuovo il rinvio pregiudiziale in cassazione di cui all'articolo 363 bis Cpc. Suprema corte: la nuova disciplina sugli atti introduttivi, a partire dai motivi di ricorso, si applica ai giudizi introdotti con impugnazione notificata dal primo gennaio, mentre le novità sul rito della decisione valgono nei giudizi introdotti con ricorso già notificato al primo gennaio per i quali non è stata ancora fissata l'udienza o l'adunanza in camera di consiglio.
Lavoro ed esecuzione. Scatta invece dal 28 febbraio l'obbligo di deposito telematico, anche degli atti introduttivi del giudizio, per i dipendenti di cui si avvalgono le p.a. per stare in giudizio personalmente: il tutto nelle cause di nuova introduzione e in quelle pendenti davanti al Tribunale, alla Corte d'appello e alla Cassazione. La responsabilità contabile della p.a. è limitata ai soli casi dolo o colpa grave per gli accordi conciliativi conclusi nell'ambito dei procedimenti di mediazione o dei giudizi già pendenti al 28 febbraio. Altro d-day è il primo marzo, per le nuove norme sull'appello del lavoro e sull'esecuzione forzata: rispettivamente per le impugnazioni di nuova introduzione e per gli atti di precetto notificati a partire da quella data.
Uffici rimandati. Viene rimandata al 30 giugno solo per alcuni uffici giudiziari l'obbligatorietà del deposito telematico degli atti, anche quelli introduttivi, e degli atti redatti in formato elettronico: si tratta, in particolare, dei processi davanti al giudice di pace e al tribunale superiore delle acque pubbliche, al tribunale per i minorenni e al commissario per la liquidazione degli usi civici. Bisogna aspettare sei mesi anche per mediatori familiari, reclamo contro l'operato dell'ufficiale incaricato della vendita e prospetto riepilogativo di stime e vendite tenuto dai commissionari.

siciliaonpress.it

Bando tributi locali, Falcone: «Già disposta sospensione procedura, valutiamo annullamento»
«Su segnalazione del Presidente Schifani, abbiamo concordato e, già nella giornata di ieri, abbiamo dato mandato al dirigente dell'ufficio Cuc (Centrale unica di committenza)  di sospendere la procedura di affidamento dell'accertamento e della riscossione tributi degli enti locali della Regione. La sospensione si rende necessaria, dopo aver preso atto anche di aspettative parlamentari, per valutare attentamente ogni aspetto utile a verificare la linearità dell'iniziativa a garanzia dei principi di trasparenza e di libera concorrenza e, ove fosse necessario, a procedere all'annullamento della gara».
Lo afferma l'assessore regionale all'Economia, Marco Falcone, a proposito del bando per i servizi relativi alla riscossione dei tributi da parte di Comuni ed enti locali della Regione, emanato nei mesi scorsi dall'Ufficio speciale - Centrale unica di committenza per l'acquisizione di beni e servizi dell'assessorato all'Economia.






































































































































































































































































































































































































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