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rassegna stampa del 20 gennaio 2023

ITALIAOGGI 
Semplificazioni a tappeto nella p.a.

Con un pacchetto di interventi in arrivo su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso. A beneficiarne le attività produttive, l'edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e l'artigianato. Nessun pericolo decadenza per le graduatorie degli idonei Semplificazioni a tappeto nella p.a. con un pacchetto di interventi in arrivo su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso. A beneficiarne le attività produttive, l'edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e l'artigianato. Nessun pericolo decadenza per le graduatorie degli idonei, in stand by in attesa che entro oggi le p.a. interessate ad assumere inviino alla Funzione pubblica le necessarie informazioni integrative dei dati già inviati con il Piao. E proprio a proposito del Piano integrato di attività e organizzazione è in arrivo, con gli emendamenti al Milleproroghe, un rinvio del termine attualmente in scadenza al 31 gennaio. Le p.a. centrali avranno due mesi in più (fino al 31 marzo) per trasmettere il Piao a palazzo Vidoni, mentre per gli enti locali resta per il momento ferma la scadenza del 30 maggio collegata alla deadline dei bilanci preventivi (30 aprile). Con ItaliaOggi il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, fa il punto sui temi più delicati del pubblico impiego e lancia ai sindacati (che nei giorni scorsi hanno sollevato il tema della questione salariale degli statali) un messaggio di distensione: i recenti dati sugli stipendi pubblici non tengono conto degli aumenti previsti dai contratti chiusi nel 2022 e che impatteranno positivamente sulle tasche dei lavoratori quest'anno. Ma per il futuro merito e aumenti dovranno andare a braccetto, perché, spiega il ministro "l'attività lavorativa deve essere misurata più sui risultati, rafforzando il sistema degli obiettivi e della valutazione".
Domanda. Ministro, partiamo dal Piao. L'anno del debutto, il 2022, è stato caratterizzato da rinvii e scadenze differenziate (tra p.a. centrale enti locali). Qual è il livello di adempimento da parte degli enti?
Risposta. Il Piao è uno strumento strategico che consente, in un unico documento, di racchiudere vari livelli di programmazione e governance dei singoli enti, dalla perfomance al fabbisogno del personale, fino alla parità di genere, il lavoro agile e il piano anticorruzione. Strumenti che inizialmente slegati tra di loro trovano un'armonizzazione nell'ottica di una sempre maggiore efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Un lavoro importante che ha richiesto un notevole sforzo da parte delle amministrazioni per giungere, a regime, a un documento integrato con i precedenti strumenti e aggiornato ai recenti interventi normativi. Come è normale che sia, essendo il Piao al suo debutto può essere necessaria una messa a punto, come nel caso dell'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione 2022 (Pna), che ha concluso il suo inter solamente il 17 gennaio scorso con il parere favorevole dell'apposito Comitato interministeriale. È chiaro che per dare attuazione sostanziale, e non meramente formale, alla disciplina del Piao e alle indicazioni dello stesso Pna la scadenza di presentazione era non solo un obiettivo difficilmente raggiungibile, anche in virtù della transizione politica tra governi. Per questo è stato deciso di differire i termini di presentazione del Piano, ponendo al contempo un termine ragionevole che non va oltre il 31 marzo 2023. Per gli enti locali la scadenza seguirà il differimento a norma vigente dell'approvazione dei bilanci. Per quest'anno, come disposto in Manovra, la scadenza è il 30 aprile e, di conseguenza, per gli enti la data per la presentazione del Piao è il 30 maggio.
D. A che punto sono i dpcm necessari per la programmazione dei fabbisogni di risorse umane. Da cosa dipendono i ritardi nell'emanazione dei dpcm che potrebbero mettere a rischio decadenza le graduatorie degli idonei?
R. Il Dipartimento ha già provveduto ad istruire il Piano triennale dei fabbisogni di personale, contenente le indicazioni relative, tra l'altro, alla strategia di copertura del fabbisogno nell'orizzonte temporale considerato elaborando i dati quantitativi relativi alle assunzioni per l'annualità 2022, sui risparmi da cessazioni del 2021 e ad autorizzare procedure di reclutamento per le annualità 2023 e 2024. Le novità normative intercorse nel frattempo hanno richiesto l'aggiornamento di alcuni dati propedeutici all'emanazione del dpcm, senza i quali il dipartimento non può dare il via libera a alle assunzioni. Con la nota dello scorso 29 dicembre tutte le amministrazioni interessate sono state invitate a fornire al Dipartimento, entro il termine del prossimo 20 gennaio, ulteriori ma necessarie informazioni integrative a quelle già inviate attraverso il Piao. Si pensi, in particolare, all'ultimo Ccnl relativo alle Funzioni centrali che ha modificato i tabellari ed il sistema di classificazione, costringendo le amministrazioni che avevano già formulato i propri dati, ad effettuare una ricognizione ed un aggiornamento coerentemente con i nuovi valori stipendiali e sistemi di classificazione. Il Dipartimento è quindi già al lavoro. Non vedo il rischio di decadenza delle graduatorie e se ci fosse la necessità di intervenire in qualche caso lo valuteremo con attenzione, non ci faremo cogliere impreparati
D. Qual è lo stato dell'arte delle semplificazioni previste dal Pnrr e della legge sulla concorrenza?
R. Delle 600 procedure scadenzate dal Pnnr entro il 2026, 200 saranno completate entro il 2024. Un lavoro non facile, ma di fondamentale importanza perché dovrà costituire la base del nuovo rapporto tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Capire dove e cosa semplificare vuol dire intervenire in maniera efficace nei settori strategici e in quelli che presentano maggiori criticità. Stiamo definendo un primo pacchetto di interventi semplificatori, frutto di questo lavoro, che tocca importanti settori, tra cui artigianato, attività produttive e meccanismi di risposte attraverso l'istituto del silenzio assenso. Sul tema dell'artigianato stiamo intervenendo nella semplificazione delle autorizzazioni, della modulistica, nella riduzione dei tempi e nella perentorietà dei termini. Per quanto riguarda le attività produttive prosegue la digitalizzazione e semplificazione degli sportelli Suap e Sue, con l'obiettivo di standardizzare i processi e realizzare un'unica interfaccia sul modello once-only. Infine la proposta di individuare e rendere disponibile un l'elenco puntuale dei casi di autorizzazioni espresse previste dalle norme europee, per superare l'incertezza e la disomogeneità nell'applicazione del silenzio-assenso.
D. Nei giorni scorsi i sindacati sono tornati a sollevare la questione salariale dei dipendenti pubblici. Cosa risponde a Cgil e Uil che le hanno chiesto di sostenerli per far fronte all'aumento dei prezzi?
R. Comprendo le sollecitazioni dei sindacati, anche alla luce del delicato contesto economico e sociale caratterizzato da una elevata inflazione, di cui tutti dovremo tenere conto nella nuova stagione contrattuale con senso di responsabilità. Il mio impegno per far fronte alle esigenze dei dipendenti pubblici c'è e su questo auspico un dialogo costruttivo con le parti sociali. Mi preme però precisare che i dati diffusi di recente non tengono conto degli aumenti riconosciuti dai contratti firmati nei mesi scorsi, che avranno effetto quest'anno. Sulle retribuzioni occorre comunque ampliare il ragionamento. Credo infatti che l'attività lavorativa debba essere misurata più sui risultati, rafforzando il sistema degli obiettivi e della valutazione. I contratti appena sottoscritti in parte già lo fanno: sono stati aumentati i fondi per la contrattazione integrativa e la parte variabile oscilla tra il 20 e il 35%. Bisogna continuare su questa strada.
D. Cos'è emerso dalla prima tappa del vostro percorso di ascolto dei territori che è iniziato a Perugia?
R. 'Facciamo semplice l'Italia. Parola ai territori' è un percorso iniziato a Perugia il 9 gennaio e che proseguirà il 6 febbraio a l'Aquila e poi a Napoli, Trieste e nel resto del Paese. Una serie di incontri non solo per raccontare quello che stiamo facendo, ma soprattutto per ascoltare i bisogni, le criticità, le proposte che ci arrivano da chi vive in maniera diretta e costante il rapporto con i cittadini. E' stata inoltre l'occasione per avviare un percorso per la realizzazione di un polo formativo umbro. Il nuovo centro nascerà dalla collaborazione tra la stessa Scuola nazionale dell'amministrazione, la Funzione pubblica, l'Università di Perugia, la Scuola Umbra di amministrazione pubblica, la regione e il comune.


Pensioni, torna il Nucleo di valutazione della spesa
E' quanto si legge in un comunicato del ministero del Lavoro dopo la riunione del tavolo tecnico chiamato a delineare le grandi linee della riforma previdenziale. Calderone: "Dare certezze a quanti, dopo una vita di lavoro, si interrogano rispetto alle prospettive pensionistiche"
Sarà ricostituito il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l'andamento del settore e consentire osì una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente. E' quanto si legge in un comunicato del ministero del Lavoro dopo la riunione del tavolo tecnico chiamato a delineare le grandi linee della riforma previdenziale. La nota messa a punto dal dicastero guidato da Marina Calderone sottolinea che "in relazione alle direttrici della riforma si lavorerà per trovare meccanismi di ulteriore miglioramento dell'attuale normativa vigente per quanto riguarda, in particolare, la flessibilità in uscita specialmente in riferimento alle categorie più interessate da lavori usuranti; uno degli obiettivi principali sarà quello di assicurare la possibilità di lasciare prima il lavoro revisionando le pensioni sperimentali come la cd. Opzione Donna, puntando al contempo sul potenziamento della previdenza complementare con un'azione di vera e propria educazione previdenziale mirata a rendere più adeguati gli assegni pensionistici. Attenzione anche ai meccanismi di staffetta generazionale al fine di favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani con una cooperazione virtuosa fra Stato e Imprese per favorire il ricambio generazionale All'attenzione del confronto è stato portato l'attuale quadro della spesa pensionistica, anche in un'ottica di evoluzione del sistema all'interno del quale si dovrà tenere conto degli scenari demografici in Italia, dei cambiamenti nei modelli organizzativi delle imprese e della congiuntura economica attuale".
Insieme al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, erano presenti all'incontro con le associazioni dei datori di lavoro e  dei lavoratori i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell'Inps e l'ufficio legislativo del ministero della Pubblica Amministrazione.
Calderone ha sottolineato che "la razionalizzazione dei sistemi di accesso a pensione che ci proponiamo di realizzare risponde alla volontà di dare certezze a quanti, dopo una vita di lavoro, si interrogano rispetto alle effettive prospettive pensionistiche. Serve un quadro chiaro e stabile di norme affinché i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile".
Prossimo incontro previsto per l'8 febbraio, dedicato alle misure per giovani e donne. Si proseguirà poi con appuntamenti settimanali per arrivare velocemente alla definizione della riforma


LENTEPUBBLICAMonetizzare le ferie: quando è possibile farlo?
In caso di risoluzione del contratto, il lavoratore può monetizzare le ferie non godute? Vediamo cosa dice la legge al riguardo.
Quando un rapporto di lavoro finisce, si apre la questione della monetizzazione delle ferie non godute.
Spesso, infatti, prima della risoluzione del rapporto di lavoro, il dipendente decide di usufruire delle ferie non utilizzate o è lo stesso datore di lavoro che lo obbliga a prendersele.
Ma ciò potrebbe non succedere in caso di risoluzione del contratto.
Ecco quando il lavoratore può monetizzare le ferie.
Monetizzare ferie a risoluzione contratto: cosa dice la legge
Come sappiamo, il lavoratore ha il diritto di godere di periodi annuali di ferie retribuite, come stabilito dall'art.36 della Costituzione, a cui non può rinunciare (a meno che alcune non vengano cedute ad altri dipendenti e nel caso si tratta di ferie solidali).
In generale, quindi, il dipendente non può rinunciare alle ferie per un'indennità o una maggiorazione sullo stipendio.
Ciò viene ribadito nell'art.2109 del Codice Civile e dal Decreto legge n.66 dell'8 aprile 2003, nei quali viene ribadito che le ferie sono irrinunciabili e che non possono essere sostituite da un'indennità economica, se non nel caso di una risoluzione del rapporto di lavoro.
Monetizzare ferie a risoluzione contratto: quali sono le eccezioni
Se il dipendente viene licenziato, si dimette o c'è una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, allora è possibile monetizzare le ferie arretrate. Ciò è fattibile solamente se il dipendente può dimostrare di non aver goduto delle ferie e, al contrario, di aver lavorato in quei giorni.
Il datore di lavoro, invece, se vuole contrastare la domanda del dipendente, deve dimostrare di aver tenuto fede al suo obbligo di consentire la fruizione delle ferie annuali retribuite.
Perciò, se un lavoratore ha delle ferie accumulate, che non può smaltire, perché manca il tempo necessario, può monetizzarle. Ma solo nei seguenti casi:
Dimissioni del dipendente;
Licenziamento da parte del datore di lavoro;
Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;
Scadenza del contratto a tempo determinato.
Al contrario, però, il datore di lavoro può non dare alcuna indennità se ha messo il dipendente nelle condizioni di potersi prendere le ferie.
Ciò è valido sia per i dipendenti del settore pubblico che di quello privato.














































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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