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rassegna stampa dell'11 maggio 2023

giornale di sicilia

L'Ars dei settanta deputati part-time Lavorano un giorno e mezzo a settimana: «Mai più leggi senza copertura finanziaria»

Quando le cinque del pomeriggio non erano neanche arrivate, e l'Ars aveva messo insieme appena 47 minuti di lavoro in tutta la giornata, al presidente Gaetano Galvagno non è rimasto che chiudere il Parlamento e dare appuntamento ai (pochi) deputati in aula alla prossima settimana. Mentre quella attuale si conclude, contando anche l'ora e 41 minuti di martedì, con appena due ore e 28 minuti di - si fa per dire - impegno. Dal 10 febbraio, data di approvazione della Finanziaria, il Parlamento regionale ha approvato appena una leggina. E poi si è arrovellato su interrogazioni (spesso a vuoto) e sedute rinviate per mancanza del numero legale. Anche ieri, formalmente, il rinvio è stato determinato dal fatto che a Sala d'Ercole c'era solo qualche deputato di opposizione. E alla fine anche un maestro di diplomazia come Galvagno è sbottato: «Non posso prendermela con le assenze dei deputati di minoranza. Devo constatare che la totale o la maggior parte delle assenze è nelle file della maggioranza. E questo mi mette in grandissimo imbarazzo». Galvagno ha aggiunto che la questione della paralisi dell'Ars assume ora un valore politico più elevato: «Chiamerò il presidente della Regione per la questione relativa al governo, ma chiamerò anche tutti i capigruppo di maggioranza perché queste assenze sono pesanti». In realtà già da quattro mesi il Parlamento è fermo. E proprio ieri mattina lo stesso Galvagno aveva provato ad affrontare il tema in modo (politicamente) costruttivo: non a caso aveva coinvolto nella conferenza stampa il leader grillino Nuccio Di Paola. Poi aveva fornito dati che dimostrano come non ci si sia spremuti a Palazzo dei Normanni nei primi sei mesi di legislatura: appena 41 sedute in 171 giorni per un totale di 124 ore in aula. Significa che i 70 deputati hanno lavorato un giorno ogni 4, cioè mediamente un giorno e mezzo a settimana. E nel frattempo si sono concessi un aumento da circa 900 euro al mese con la decisione di applicare la norma sul recupero dell'inflazione. Ma Galvagno ha anche mostrato tabelle che dimostrano come pure nella passata legislatura i ritmi siano stati blandi: cinque anni fa nei primi sei mesi erano state svolte 132 ore di lavoro in aula, con 47 sedute. Ma il punto è che dal 10 febbraio il Parlamento è fermo perché non arrivano in aula leggi da votare. E su questo Galvagno ha diplomaticamente spronato il governo: «L'aula può rimanere aperta anche H24 ma ci vuole carne al fuoco da mettere. Ci sarà un confronto col governo, chiederò di indicarci le priorità». Anche se il presidente dell'Ars non ha nascosto che c'è pure un altro tappo che blocca l'attività: «Ci sono tre commissioni parlamentari che hanno esitato zero disegni di legge in 6 mesi. Queste commissioni sono state più impegnate nelle audizioni. Io capisco che queste siano frutto delle pressioni dei deputati per ascoltare le istanze del territorio ma chiederò di concentrarsi su materie che sono oggetto di disegni di legge da portare in aula». Le tre commissioni ferme al palo sono la Attività Produttive, la Ambiente e la Lavoro. Anche se neppure da quelle considerate più attive sono arrivate proposte poi votate in aula.


grandangoloagrigento.it

Aica, si è insediato il nuovo Cda: "obiettivo è migliorare il servizio idrico integrato"
Il nuovo Consiglio di amministrazione presieduto da Settimio Cantone
Si è insediato questa mattina il nuovo Consiglio di amministrazione presieduto da Settimio Cantone. Il nuovo Cda è già al lavoro per perseguire un unico obiettivo: migliorare il servizio idrico integrato nell'Agrigentino."Comincia oggi il nostro lavoro come Consiglio di amministrazione - afferma il presidente Settimio Cantone - Un ringraziamento va all'Assemblea dei sindaci che ha eletto questo Cda all'unanimità e questo, per noi, è un segnale importante, capace di darci una ulteriore responsabilità per superare una serie di gap che, ad ora, ha contraddistinto il servizio. Da parte nostra c'è grande entusiasmo e tanta buona volontà e, con la grazia di Dio, speriamo di portare Aica ai livelli che questa provincia assolutamente merita".Dello stesso avviso è Nuccio Sapia, neo componente del Cda di Aica."È la prima seduta di insediamento - spiega - che ci vede entusiasti e con l'impegno specifico di rendere Aica una Azienda capace di erogare servizi di alto livello all'utenza. È chiaro che, in questa prima fase, approfondiremo e studieremo le criticità per migliorare l'azione della Società. Faremo di tutto, con impegno quotidiano, affinché questa Azienda possa erogare un servizio all'altezza della popolazione agrigentina".E il primo passo per il miglioramento dell'erogazione del servizio di distribuzione è già stato compiuto."Abbiamo la fortuna - dichiara il direttore generale, Claudio Guarneri - di avere dei finanziamenti in corso: primo tra tutti quello per il rifacimento della rete idrica di Agrigento che è già approdato all'Urega per l'affidamento dei lavori. Non solo. In programma anche il rifacimento delle reti idriche di quasi tutti i comuni dell'Agrigentino in modo da erogare il servizio che la popolazione, indubbiamente, merita".


lentepubblica.it
Anche gli elogi sul sito web della PA devono tutelare la privacy 

Il Garante per la protezione dei dati personali al termine di una istruttoria ha sanzionato una PA che non aveva tutelato la privacy in una sezione del sito web dedicato agli elogi ricevuti dagli utenti. A seguito di una segnalazione giunta all'Autorità, risulta infatti che una Asl, nel corso di sei anni, ha diffuso informazioni sullo stato di salute di centinaia di interessati all'interno di una sezione del sito istituzionale, denominata "Parlano bene di noi" e dedicata a raccogliere gli elogi ricevuti da utenti e associazioni. Scopriamo nello specifico come è intervenuto il Garante della Privacy in questo caso.
 Lo scopo era, in buona fede, quello di informare sul miglioramento dei rapporti con i cittadini. Tuttavia, nei documenti consultabili on line (copie scansionate degli appositi moduli di ringraziamento, e-mail e lettere) erano presenti dati anagrafici e di contatto degli assistiti e numerose informazioni relative allo stato di salute dei soggetti che avevano presentato l'elogio, come dettagli clinici degli interventi o delle prestazioni ricevute, diagnosi, anamnesi. In alcuni elogi pubblicati sul sito web della PA, i riferimenti erano stati cancellati, in modo approssimativo, con il tratto di un pennarello nero, che non impediva di leggere le parti oscurate e da cui era possibile identificare gli autori. Anche gli elogi sul sito web della PA devono tutelare la privacy L'uso del pennarello nero o del bianchetto non rappresenta una modalità efficace per rendere anonimi i dati personali degli utenti pubblicati on line. Anche nella pubblicazione dei feedback positivi sulla loro attività, le amministrazioni pubbliche devono tener presente la disciplina privacy, specialmente quando si tratta di dati sanitari. Nel sanzionare la struttura, il Garante ha ricordato che la disciplina privacy impedisce la diffusione delle informazioni sullo stato di salute. Essiste la facoltà di comunicare questi dati a un soggetto diverso dall'interessato solo sulla base di un idoneo presupposto giuridico o su indicazione dell'interessato stesso. L'Autorità, ha inoltre osservato che la procedura di cancellazione manuale con pennarello o con bianchetto, per sua natura imprecisa e non definitiva: non può essere definita idonea a rendere anonime le informazioni personali degli interessati né può definirsi una procedura di "pseudonimizzazione", anche se eseguita in modo efficace, quanto piuttosto una semplice procedura manuale di oscuramento delle generalità degli interessati.


agrigentonotizie.it
Discarica di Grotticelle, il Comune di Naro dice no: sarà battaglia legale
Appello al presidente Schifani affinché mantenga la "linea" sullo stop all'impianto
L'area su cui il privato vuole realizzare la discarica
"Questa mattina quali sindaci dei comuni di Naro, Canicattì e Castrofilippo, in occasione del tavolo tecnico che si è tenuto a Naro, abbiamo reiterato con forza la netta contrarietà al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali in contrada Iazzo - Vecchio - Grotticelle, ed accolto con soddisfazione il parere contrario rilasciato ai fini urbanistici dall'Ufficio tecnico del Comune di Naro, che segue il giudizio negativo di compatibilità ambientale espresso dall'assessorato regionale".A dirlo in una nota sono i sindaci di Naro, Canicattì e Castrofilippo, Maria Grazia Brandara, Vincenzo Corbo e Francesco Badalamenti.
"In tale sede abbiamo preso atto della circostanza che la società proponente, al fine di tutelare i propri interessi, ha adito l'Autorità Giudiziaria impugnando il predetto decreto assessoriale - dicono ancora - Auspichiamo con forza che il presidente della Regione, cui invieremo una nota ufficiale, dia disposizioni affinché la Regione Siciliana resista in giudizio difendendo il decreto assessoriale e, con esso, la granitica e ferma volontà dei nostri territori di opporsi alla realizzazione di tale discarica".





















































































































































































































































































































































































































































































































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