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rassegna stampa del 12 maggio 2023

ITALIAOGGI

P.a., a dieta 200 procedimentiDuecento procedimenti amministrativi digitalizzati e accorpati (se si riferiscono alla stessa attività), con previsione di una riduzione della loro durata. Il disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri rientra tra i provvedimenti funzionali al conseguimento del Pnrr.

Duecento procedimenti amministrativi digitalizzati e accorpati (se si riferiscono alla stessa attività), con previsione di una riduzione della loro durata. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, per le disabilità Alessandra Locatelli, della salute Orazio Schillaci, dell'interno Matteo Piantedosi e del turismo Daniela Santanché, ha approvato ieri un disegno di legge di delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria (si veda ItaliaOggi di ieri).
La delega, spiega una nota di Palazzo Chigi, "ha l'obiettivo di migliorare la qualità e l'efficienza dell'azione amministrativa, ridurre gli oneri regolatori e gli adempimenti amministrativi gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese".
Il disegno di legge rientra tra i provvedimenti funzionali al conseguimento, previsto per il 31 dicembre 2024, della Missione M1C1-60 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riguardo alla Riforma 1.9, relativa della pubblica amministrazione, che richiede l'attuazione della semplificazione e digitalizzazione di 200 procedure critiche, che interessano direttamente cittadini e imprese.
Il provvedimento (si veda la tabella in pagina con alcune disposizioni di dettaglio sui singoli settori) detta, quali criteri generali:
 l'aggiornamento e la semplificazione dei procedimenti amministrativi attraverso la loro digitalizzazione, per renderli maggiormente aderenti alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese;
- l'accorpamento dei procedimenti che si riferiscono alla medesima attività, la riduzione del numero delle fasi dei procedimenti e delle amministrazioni interessate e l'unificazione degli atti di autorizzazione e degli altri titoli abilitativi;
- l'uniformità delle modalità di presentazione delle comunicazioni, delle dichiarazioni e delle istanze degli interessati e delle modalità di svolgimento delle procedure in ambiti omogenei;
- l'unicità, la contestualità, la completezza, la chiarezza e la semplicità della disciplina relativa a ogni attività o gruppo di attività;
- la riduzione dei termini per la conclusione dei procedimenti e l'uniformazione dei tempi di conclusione di procedimenti tra loro analoghi o connessi;
- il monitoraggio e il controllo telematico a consuntivo del rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi;
- l'eliminazione di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l'adeguamento alla normativa dell'Unione europea;
- l'organizzazione delle disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività;
- l'indicazione esplicita delle norme da abrogare;
- la limitazione del ricorso a successivi provvedimenti attuativi.


LENTEPUBBLICA


Assunzioni nel Pubblico Impiego: vincoli di finanza pubblica.

Con la delibera 4/2023 la Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, si occupa della verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica ai fini delle assunzioni nel Pubblico Impiego.
La questione sottoposta dalla Sezione regionale di controllo della Puglia si riferisco all'eventualità che il Decreto Legislativo 75/2017 costituisca un limite al superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni.
Nello specifico si valuta anche l'ipotesi di assunzioni effettuate nel regime temporale prorogato e se il rispetto dei vincoli di finanza pubblica debba essere valutato con riferimento all'intero quinquennio 2012-2016, secondo l'interpretazione letterale della disposizione o, invece, al quinquennio antecedente alla data di maturazione dei requisiti.
I giudici contabili, con la delibera n. 4/2023 ritengono impossibile interpretare in modo «dinamico» o «creativo» la norma.
L'anomalia non può essere sanata con una lettura «dinamica» intendendo cioè il dettato normativo come vincolo fissato al quinquennio precedente.
Nella disposizione non c'è alcun appiglio ad una lettura diversa: si citano espressamente tali anni e che all'allungamento operato in più occasioni da parte del legislatore del termine entro cui deve maturare l'anzianità triennale non è seguita alcuna revisione di quell'ulteriore arco temporale.
La sezione autonomie della Corte dei Conti ha evidenziato che nel testo iniziale veniva consentita la stabilizzazione di coloro che al 31 dicembre 2017 avevano maturato tre anni di anzianità a condizione che nell'intero quinquennio precedente l'ente avesse rispettato i vincoli di finanza pubblica.
Lo spostamento in avanti dei termini entro cui l'anzianità può maturare e non di quelli di salute finanziaria ha determinato una condizione di discontinuità temporale: si può stabilizzare fino a quest'anno e al prossimo, a seconda della tipologia di intervento, ma il rispetto dei vincoli di finanza pubblica è fissato al quinquennio 2012/2016.
Non sussiste infine contrasto con i principi dettati dalla Costituzione, che consentono al legislatore statale di dettare vincoli finanziari alle assunzioni.



LENTEPUBBLICA

Enti locali e progressioni verticali: il parere dell'ARAN.

In un recente orientamento applicativo del'ARAN, il CFL209, si forniscono ulteriori chiarimenti sulle progressioni verticali negli Enti Locali dopo l'approvazione del CCNL Funzioni Locali.
Il nuovo CCNL Enti Locali si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale.
Per i dipendenti del comparto degli Enti Locali si prevede la progressione tra aree, come da disposizioni contenute nel CCNL sul sistema di classificazione professionale del personale del comparto Funzioni Locali.
Tra le novità del nuovo CCNL troviamo alcuni correttivi alle regole dedicate alle progressioni verticali o tra aree: queste prevedono prevede il passaggio da una categoria alla categoria superiore e si attuano attraverso procedure di selezione interna.
Scopriamo quali chiarimenti ha fornito l'ARAN, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, nel suo recente parere.
Con riferimento alla FAQ che affronta il tema delle progressioni tra le aree nel comparto delle Funzioni locali, si chiede di chiarire quale rapporto sussista tra numero di assunzioni dall'esterno e numero di progressioni verticali sia durante il cosiddetto periodo transitorio di prima applicazione del nuovo ordinamento che nella fase di applicazione a regime.
Il CCNL del 16 novembre 2022 ha tracciato una distinzione molto netta tra le due diverse tipologie di procedure di progressione verticale:
procedure "ordinarie", la cui disciplina, ancorché richiamata nei contratti (si veda art. 15, comma 1 del richiamato CCNL), trae origine unicamente dalla legge (considerata anche la riserva di legge in materia);
procedure "speciali", temporalmente limitate alla finestra temporale compresa tra il 1° aprile 2023 ed il 31 dicembre 2025, la cui disciplina è invece prevista nel CCNL (si veda art. 13 commi 6, 7, 8), con criteri valutativi e selettivi analoghi a quelli previsti dalla legge, con una parziale deroga al possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno e con rinvio a regolazioni di maggior dettaglio che dovranno essere adottate dagli enti, previo confronto sindacale.
Nella FAQ citata nel quesito posto è stato già chiarito quali siano gli elementi comuni e le differenze tra le due tipologie di procedure sopra ricordate (per ulteriori approfondimenti, si rinvia alla suddetta FAQ).
Procedure speciali di progressione verticale
È utile ricordare che i contratti hanno potuto disciplinare procedure speciali di progressione verticale, nella fase di prima applicazione del nuovo ordinamento, in forza della norma contenuta nell'art. 52, comma 1-bis, penultimo periodo del d. lgs. n. 165/2001, introdotta dall'art. 3, comma 1, D.L. 9 giugno 2021, n. 80.
Tale norma prevede, come è noto, che "in sede di revisione degli ordinamenti professionali, i contratti collettivi nazionali di lavoro di comparto per il periodo 2019-2021 possono definire tabelle di corrispondenza tra vecchi e nuovi inquadramenti, ad esclusione dell'area di cui al secondo periodo, sulla base di requisiti di esperienza e professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall'amministrazione di appartenenza per almeno cinque anni, anche in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l'accesso all'area dall'esterno".
Le novità
Con la novella introdotta dall'art. 3 del D.L. 80/2019 - articolo, tra l'altro, rubricato "Misure per la valorizzazione del personale e per il riconoscimento del merito" - è stato conferito uno specifico mandato alla contrattazione nazionale di disciplinare, in sede di revisione degli ordinamenti professionali, sistemi di valorizzazione del personale in servizio, anche in deroga al titolo di studio richiesto dall'esterno, sulla base di criteri volti alla valorizzazione dell'esperienza e della professionalità maturata ed effettivamente utilizzata dall'amministrazione. Di tutta evidenza, in tale disposizione, la finalità di valorizzazione del personale interno.
Il legislatore ha non solo dato mandato alla contrattazione collettiva di disciplinare "speciali procedure di valorizzazione del personale", ma ha anche reso possibile lo stanziamento di apposite risorse finanziarie finalizzate a sostenerne l'applicazione. Si tratta delle risorse di cui all'art. 1, comma 612, della Legge n. 234 del 30.12.2021 (Legge di Bilancio 2022).
Nel FAQ citata (i cui contenuti sono stati condivisi con Dipartimento della Funzione pubblica e Ministero dell'economia e delle finanze) si sostiene che le risorse stanziate ai sensi dell'art. 1, comma 612, della Legge n. 234 del 30.12.2021 (Legge di Bilancio 2022) - in una misura non superiore allo 0,55% del m.s. 2018 - possano essere integralmente destinate a progressioni verticali effettuate con procedura speciale.
Dati normativi
Tale orientamento poggia sui seguenti dati normativi.
In primo luogo, sul citato comma 612 della legge di bilancio per il 2022. La norma prevede, per le amministrazioni statali, uno stanziamento aggiuntivo destinato ai rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 e, per le altre amministrazioni, la possibilità di stanziare risorse, a carico dei propri bilanci, entro i medesimi limiti finanziari. Si tratta, con ogni evidenza, di risorse destinate ad incrementi retributivi, seppure di una natura particolare, in quanto finalizzate a sostenere la fase di definizione e prima applicazione dei nuovi ordinamenti professionali. È utile ricordare che tali risorse sono state previste non per tutto il personale pubblico, ma solo per il personale interessato dal processo di revisione degli ordinamenti professionali. La destinazione integrale a progressioni verticali, effettuate con procedura speciale, in un periodo temporalmente definito, coincidente con la fase di prima applicazione del nuovo ordinamento professionale, appare dunque coerente con la loro natura (risorse destinate al rinnovo contrattuale) e con la loro esplicita finalizzazione (definire i nuovi ordinamenti professionali del personale).
In secondo luogo, l'orientamento anzidetto è supportato dalla disciplina contrattuale. L'art. 13, comma 8 del CCNL prevede, infatti, che le risorse in questione siano integralmente destinate alle progressioni verticali speciali poste in essere nella fase di prima applicazione dei nuovi ordinamenti (dal 1° aprile 2023 al 31 dicembre 2025).
Sulla base delle richiamate discipline, gli enti hanno dunque la possibilità di stanziare risorse contrattuali aggiuntive per le procedure speciali di progressione verticale effettuate ai sensi dell'art 13, commi 6, 7 e 8 del CCNL 16 novembre 2022 e dell'art. 52, comma 1-bis penultimo periodo del d. lgs. n. 165/2001, in una misura massima dello 0,55% del m.s. 2018 ed in coerenza con i fabbisogni di personale.
Se decidono in tal senso, tutte le risorse stanziate sono destinate a progressioni verticali speciali della fase transitoria.
È il caso di precisare che tali risorse possono essere previste in forza di una disposizione di contratto collettivo nazionale e, quindi, indipendentemente dalle condizioni che rendono possibile lo stanziamento di risorse destinate ad assunzioni, in base alle previsioni di legge che regolano le assunzioni nelle amministrazioni del comparto.
Ovviamente, gli enti continuano ad avere la possibilità di stanziare, in coerenza con i propri fabbisogni, anche le ordinarie risorse assunzionali, sussistendone le condizioni (in particolare per quanto concerne il rispetto dei parametri di sostenibilità finanziaria).
In tal caso, essi operano, tuttavia, nell'ambito delle previsioni di legge che regolano le assunzioni di personale. Dovranno, pertanto, garantire in misura adeguata l'accesso dall'esterno di cui è pianificata la copertura (cioè nella misura minima del 50% dei posti da coprire, finanziati con ordinarie risorse assunzionali).
Conclusioni
In conclusione:
se gli enti decidono di stanziare le risorse ai sensi del comma 612, tutte le risorse stanziate sono destinate a progressioni verticali di cui all'art. 13;
se decidono di stanziare, in aggiunta alle prime, ordinarie risorse destinate ad assunzioni (nel rispetto dei limiti previsti dalla legge per le assunzioni di personale), dovranno garantire in misura adeguata l'accesso dall'esterno (almeno 50% dei posti finanziati con tali risorse).



AGRGENTONOTIZIE 

Manutenzione nelle strade provinciali, nuovo appalto da oltre 500 mila euro: ecco le zone interessate.

In pubblicazione il bando di gara per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico per l'eliminazione delle condizioni di pericolo.
Continuano gli interventi sulle strade provinciali per renderle più sicure attraverso mirati interventi di manutenzione. In questo caso si è deciso di intervenire per il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle strade provinciali 29A Cattolica Eraclea-Montallegro e 29B Cattolica Eraclea-Raffadali. E' infatti in pubblicazione, sul sito internet del Libero consorzio comunale di Agrigento, il bando di gara per l'accordo quadro annuale con un solo operatore economico.
L'importo a base d'asta della gara, che sarà effettuata in modalità integralmente telematica e tramite inversione procedimentale, è di 510.000 euro (con oneri di sicurezza di 15.300 euro non soggetti a ribasso). Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 del 29 maggio attraverso il portale appalti del Libero consorzio. L'apertura delle offerte è prevista dalle 8,30 del 30 maggio nella sala gare del Libero consorzio in via Acrone 27.
I lavori sono stati finanziati con decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile dello scorso 9 maggio che riguarda la "ripartizione e utilizzo dei fondi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale, anche con riferimento a varianti di percorso, di competenza di regioni, province e città metropolitane".
Il programma dei lavori, che dovranno essere eseguiti entro 365 dalla consegna, comprende, tra l'altro, la pulitura di cunette, canali e tombini, la realizzazione di drenaggi, gabbionate e cordoli, il rifacimento di cassonetti stradali, risagomatura e bitumatura dei tracciati e la collocazione di barriere di protezione.




AGRIGENTOOGGI.
Riqualificare l'area della Foce del fiume Akragas per rileggere la storia di Agrigento: si presenta il progetto.
Un'operazione di recupero della memoria storica che mira a restituire ad Agrigento il proprio passato, creando una continuità tra la costa e la Valle dei Templi, rapporto che nel tempo ha subito una frattura. È il progetto di riqualificazione dell'area della foce del fiume Akràgas affinché diventi un museo all'aperto dell'antico porto.
L'area della foce è abbandonata e massicciamente urbanizzata. Il fiume è parzialmente inquinato e non più navigabile. Una condizione che non rende onore ad un luogo che è stato , invece, elemento prolifico per la nascita dell'antica Akràgas e, ancora oggi, luogo naturalistico unico.
La foce ospitava, al suo interno, il porto dell'antica colonia greca che ne ha consentito la nascita. Per questo valore i greci consideravano il fiume una divinità. Il progetto è stato elaborato dal Libero Consorzio comunale di Agrigento, in condivisione con il Comune, la Soprintendenza e il Parco Archeologico e interesserà tutta l'area della foce e lo storico locale della focetta. Il contratto dell'appalto è stato firmato e i lavori stanno per essere avviati. Il 19 maggio nella sala Giglia, sede del Consiglio Provinciale, sarà presentato il progetto esecutivo, alla presenza dell'Assessore Regionale ai Beni culturali ed identità siciliana , Francesco Paolo Scarpinato, e delle altre autorità.




SCRIVOLIBERO

Libero Consorzio Agrigento, Incontri Su Tematiche Ambientali Nelle Scuole: Oggi Primo Incontro Al Liceo "Politi".

Prosegue l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la sensibilizzazione dei giovani sulle tematiche ambientali. Il Settore Ambiente ha infatti previsto in questo senso alcuni incontri con le scuole superiori, il primo dei quali in programma stamani alle ore 9:30 al Liceo "Politi" di Agrigento. Gli incontri sono finalizzati al miglioramento delle conoscenze e degli strumenti utili a contribuire al rispetto dell'ambiente.
Gli interventi riguarderanno il ruolo delle ex Province, in particolare le funzioni autorizzative, sanzionatorie, di risanamento e di controllo sull'ambiente, con particolare riferimento all'economia circolare, alla gestione dei rifiuti e agli interventi sull'inquinamento legato ad attività produttive (per esempio lo sversamento incontrollato di acque di vegetazione degli oleifici nei corsi d'acqua, l'abbandono di rifiuti sul territorio e i costi per il risanamento, ecc.).
Il grande progetto di "Agrigento Capitale della Cultura 2025" non può prescindere dal miglioramento delle condizioni generali dell'ambiente, e in questo senso è indispensabile il coinvolgimento delle nuove generazioni tramite una campagna di sensibilizzazione ambientale.
Il prossimo incontro è invece previsto il 16 maggio nella sede del Liceo "Odierna" di Palma di Montechiaro.





















































































































































































































































































































































































































































































































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