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rassegna stampa del 23 maggio 2023

lentepubblica.it

Progressioni orizzontali e anzianità di servizio: alcuni chiarimenti

 Ecco alcuni utli chiarimenti in merito alle progressioni economiche orizzontali e all'eventuale influenza dell'anzianità di servizio per la loro attribuzione. A seguito dell'approvazione del nuovo contratto delle Funzioni Locali è stato introdotto un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali che prevede "differenziali stipendiali", ossia incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti. Questa novità è consequenziale alla revisione del sistema di classificazione del personale, adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti. All'interno di questo meccanismo diventa importante, quindi, non solo il meccanismo della progressione verticale e di carriera tra un'area e l'altra, ma anche quello della progressione orizzontale. Si tratta di un sistema di avanzamento all'interno di ciascuna area e, più nello specifico, dell'attribuzione di uno stipendio più alto a parità di prestazioni lavorative.
 Si ricorda infine che, come indicato anche dall'ARAN con il CFL185 le progressioni economiche disciplinate da un contratto integrativo sottoscritto dopo il 16 novembre 2022 (data di sottoscrizione definitiva del nuovo CCNL), ma prima del 1° aprile 2023 (data di applicazione del nuovo ordinamento professionale), vanno effettuate sulla base del previgente ordinamento professionale. Le progressioni economiche orizzontali Come abbiamo anticipato sopra le Progressioni Economiche Orizzontali costituiscono un sistema di avanzamento all'interno di ciascuna categoria o area, a seconda del CCNL di partenza. Utilizzando come sistema esemplificativo quello delle aree del comparto Funzioni Locali, troviamo ad esempio 4 aree di riferimento: Area degli operatori (ex categoria A) Area degli operatori esperti (ex categoria B) Area degli istruttori (ex categoria C) Area dei funzionari e dell'elevata qualificazione (ex categoria D). In buona sostanza, le progressioni economiche orizzontali (finalizzate a uno stipendio più alto a parità di prestazioni lavorative) sono attribuite: nel limite delle risorse effettivamente disponibili in modo selettivo ad una quota parziale di dipendenti ed in relazione allo sviluppo delle competenze professionali ed ai risultati individuali e collettivi rilevati dalla metodologia di valutazione vigente. Ai fini della progressione orizzontale quale peso (se ne ha) ricopre l'anzianità di servizio? Scopriamolo. Cosa si intende per anzianità di servizio? Per avere un quadro completo dell'anzianità di servizio si deve considerare l'intero arco della carriera, dall'inizio della esecuzione del contratto di lavoro, sino alla cessazione del rapporto. Ovviamente se non si verifica la cessazione del rapporto (o se questo si verifica come d'auspicio con il futuro pensionamento) si deve considerare il livello attuale contrattuale raggiunto.
Sull'argomento fornisce alcuni charimenti importanti una sentenza della Corte di Cassazione di qualche anno fa, la n. 27932/2020. In questa ordinanza la Cassazione si è pronunciata sulle progressioni orizzontali affermando che non possono essere assegnate solo per anzianità e non devono riguardare tutti i dipendenti, anche se il fondo delle risorse decentrate risulti potenzialmente così capiente da consentirlo. L'effetto di tale progressione, specificato nell'ordinanza, è di consentire, al lavoratore meritevole, una carriera economica mediante incrementi di posizione retributiva senza alcun mutamento delle mansioni. I differenziali retributivi, a parità di mansioni, sono pertanto fondati sull'effettivo valore della prestazione in base a criteri meritocratici e non esclusivamente su elementi automatici, come l'anzianità di servizio, da attribuire solo a una percentuale limitata di lavoratori valutati come i migliori tutto, evidentemente, nel rispetto delle disponibilità di bilancio. Le disposizioni della contrattazione collettiva non hanno fatto altro che sviluppare tali principi, prevedendo: da un lato, criteri di valutazione e di selezione dei lavoratori meritevoli per l'attribuzione dei benefici economici premianti e, dall'altro, fissando il limite delle disponibilità del Fondo. Si tratta pertanto della previsione di una procedura selettiva imprescindibile e rispetto alla quale le disponibilità di bilancio fungono solo da limite esterno. Si ricorda che, ovviamente, anche se questa sentenza è stata emessa prima dell'ultimo rinnovo vale come indicazione anche per il CCNL 2019-2021. 

Unione province italiane: chilometri di strade provinciali distrutte, serve un fondo straordinario

 Maltempo, l'appello del presidente UPI, Michele de Pascale, al Governo "Chilometri di strade provinciali distrutte: serve un fondo straordinario". "Non appena sarà finita la fase di stretta emergenza, bisognerà subito cominciare con la ricostruzione. In queste ore stiamo iniziando a fare le prime stime: abbiamo chilometri di strade provinciali distrutte; frane, smottamenti, fiumi di fango, hanno completamente cancellato interi tratti, isolando comunità e territori. Sono danni per oltre 1 miliardo. Ricostruire una rete viaria efficiente è una priorità, non solo per restituire ai cittadini il diritto di muoversi in sicurezza, ma per sostenere la ripresa delle economie, garantendo alle aziende collegamenti rapidi e sicuri per merci e materiali e consentendo il pieno ripristino delle reti elettriche. In vista del Consiglio dei ministri di domani, chiediamo al Governo di prevedere nel decreto-legge per l'emergenza alluvione. Un anticipo di risorse urgenti che, con procedure straordinarie, ci permetterebbe di agire con immediatezza sui territori: richieste che ho avanzato con una lettera al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri Salvini, Piantedosi, Giorgetti, Musumeci, Calderoli e Zangrillo". Lo annuncia il Presidente dell'UPI Michele de Pascale, Sindaco e Presidente di Ravenna.

ilsicilia.it

REINTRODUZIONE PROVINCE: ASPIRAZIONE DI TUTTI O ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA?

Rimane al palo il ddl sulle province. La riforma messa a punto dalla giunta regionale c'è, l'ok è arrivato dalla commissione dell'Ars, ma non può varcare le porte di Sala d'Ercole se prima non si abroga la legge Delrio. Calderoli auspicava entro maggio, ma pare che "A Roma ci sia qualcosa di più importante, al momento". E' come parlare del nulla, anche se si dice che a Roma è stato depositato un analogo disegno di legge a quello elaborato dall'esecutivo regionale.
Il governo Schifani accelera da tempo per accontentare - probabilmente-  gli alleati a partire dalla Lega, e quanti pensano di candidarsi con l'elezione diretta. Ma Roma non fa ancora la sua parte. E' chiaro il contrasto tra la Capitale e la Sicilia rispetto agli annunci dei due governi: ci sono due motori e due velocità. Quando fare la legge? Certamente non prima di fine anno, e a luglio tutti in ferie. Questione che farà sobbalzare gli animi di chi gravita attorno al presidente della Regione, che vede nella reintroduzione dell'organo politico la fretta di lanciarsi di nuovo nella scena politica siciliana.In questo quadro si inseriscono gli scricchiolii del centrodestra. La bagarre in corso tra le fila della maggioranza fa pensare alla necessità di agevolare accordi politici in vista dei prossimi impegni elettorali, adesso che la quadra è stata trovata per le imminenti amministrative. Poi, la polemica Assenza-Schifani. Per il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Ars esiste anche un problema di priorità: è inutile insistere sul ddl province, se prima non si interviene a livello nazionale. Il rischio sarebbe solo quello di fare un lavoro inutile come è già accaduto in passato.


agrigentonotizie.it
Liceo scientifico Leonardo, tutto pronto per i lavori di adeguamento antisismico: appalto da oltre 7 milioni

 Importanti novità in vista per il liceo scientifico "Leonardo" di Agrigento. Il Libero consorzio comunale, infatti, è pronto ad intervenire sugli immobili della sede centrale dell'istituto grazie all'appalto aggiudicato nei giorni scorsi per i lavori di adeguamento antisismico, impiantistico e funzionale. La spesa prevista è di oltre 7 milioni di euro. I lavori sono stati finanziati con decreto del Ministero dell'Istruzione n. 217/2021 per 5.892.550,00 euro (risorse del Piano "Next Generation EU"), e cofinanziato da risorse di bilancio del Libero Consorzio di 943.795,00 euro, ai quali si è aggiunto un ulteriore finanziamento di 589.225,00 euro con DPCM del 29 luglio 2022. Si tratta di un importante appalto che consentirà di effettuare gli interventi di adeguamento antisismico, impiantistico e funzionale di entrambi i corpi della sede storica del Liceo "Leonardo". Verrà così restituito alla fruizione di alunni e docenti anche l'immobile chiuso da qualche anno in seguito a verifiche strutturali che imponevano adeguamenti antisismici. L'appalto è stato gestito integralmente in modalità telematica sulla piattaforma telematica Sitas e-Procurement dell'Ureaga ed è stato aggiudicato all'impresa "Consorzio Stabile Agoraa Scarl" di Tremestieri Etneo con un ribasso del 24,7229%. A breve la stipula del contratto d'appalto con l'impresa aggiudicataria che consentirà di avviare l'iter di realizzazione dei lavori.             

ILSICILIA.ITNuovo Codice degli appalti, Aricò: "Prossima settimana testo in giunta, pronti a recepirlo" 

Rispetto alla necessità di recepire in Sicilia entro il prossimo 30 giugno la riforma degli appalti che entrerà in vigore l'1 luglio, pena il vuoto normativo in materia nell'Isola, L'assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, in un incontro all'Ance Sicilia ha annunciato che sul recepimento del nuovo Codice degli appalti. "la prossima settimana, avuto il parere della Ragioneria generale, porteremo il testo in giunta, quindi incontreremo le associazioni di categoria e i sindacati per un confronto sul merito che, spero, ci aiuti ad ottenere un testo migliore di quello varato da altre Regioni, il tutto prima di trasmetterlo all'Ars".
"Ricorrendo all'Autonomia statutaria - ha anticipato l'assessore -, abbiamo previsto un testo che si incastra con quello nazionale inserendo alcune modifiche migliorative. Ad esempio, anticipo che gli Urega coesisteranno con la Centrale unica di committenza, cambieranno solo nome, da Uffici regionali gare a Uffici regionali di committenza. Sugli Urega siamo stati antesignani nel 2006, siamo stati i primi in Italia a istituire quella che poi è diventata la Centrale unica di committenza per gli appalti, hanno funzionato bene e intendiamo salvaguardare esperienze e know-how".

GRANDANGOLO
Liceo Leonardo di Agrigento, aggiudicato l'appalto per adeguamento antisismicoLavori per oltre 7 milioni di euro
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento interverrà sugli immobili della sede centrale del Liceo Scientifico "Leonardo" di Agrigento, grazie all'appalto aggiudicato nei giorni scorsi per i lavori di adeguamento antisismico, impiantistico e funzionale, per una spesa di oltre 7 milioni di euro. I lavori sono stati finanziati con Decreto del Ministero dell'Istruzione n. 217/2021 per 5.892.550,00 euro (risorse del Piano "Next Generation EU"), e cofinanziato da risorse di bilancio del Libero Consorzio di 943.795,00 euro, ai quali si è aggiunto un ulteriore finanziamento di 589.225,00 euro con DPCM del 29 luglio 2022.
Si tratta di un importante appalto che consentirà di effettuare gli interventi di adeguamento antisismico, impiantistico e funzionale di entrambi i corpi della sede storica del Liceo "Leonardo". Verrà così restituito alla fruizione di alunni e docenti anche l'immobile chiuso da qualche anno in seguito a verifiche strutturali che imponevano adeguamenti antisismici.
L'appalto è stato gestito integralmente in modalità telematica sulla piattaforma telematica SITAS e-Procurement dell'UREGA ed è stato aggiudicato all'impresa "CONSORZIO STABILE AGORAA SCARL", con sede a Tremestieri Etneo (CT), con un ribasso del 24,7229%.
A breve la stipula del contratto d'appalto con l'impresa aggiudicataria che consentirà di avviare l'iter di realizzazione dei lavori.

AGRIGENTONOTIZIE
Aeroporto, acqua, strade e autostrade, Salvini: "Sto lavorando per cercare di recuperare i decenni persi"Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, nonché vice premier, è al Palacongressi per un incontro di Confcommercio: " Investire i denari per portare non solo i turisti, Agrigento è una perla mondiale certo, ma serve investire anche per i cittadini, i lavoratori, gli studenti, pendolari, agricoltori"Concetta Rizzo"Sto lavorando per recuperare decenni persi in Sicilia e in tutta Italia per strade, autostrade, porti, ponti, ferrovie. Abbiamo già cantieri aperti o in apertura per quasi 30 miliardi di euro in Sicilia, fra strade, autostrade e ferrovie, per collegare tutte le città di questa splendida terra. Il ponte è una parte del progetto. Stiamo lavorando per ferrovie più veloci, per strade più moderne e sicure. Sono venuto da Catania, in macchina, e la Catania-Palermo non è un'autostrada, è una cosa. Investire i denari per portare non solo i turisti, Agrigento è una perla mondiale certo, ma serve investire anche per i cittadini, i lavoratori, gli studenti, pendolari, agricoltori". Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture, nonché vice premier, Matteo Salvini che è giunto al Palacongressi di Agrigento per l'incontro-dibattito "Infrastrutture per il commercio, il turismo, le persone" organizzato da Confcommercio.
"Ventotto miliardi sono per la Sicilia e il ponte sullo Stretto di Messina è il corredamento di tanti anni di sogni per milioni di siciliani che ogni anno pagano miliardi di euro per il mancato collegamento con la terraferma - ha aggiunto il ministro Salvini - . In 6 mesi miracoli non se ne fanno, ma mi sembra di aver dimostrato che volere è potere". Ad accogliere il ministro Salvini, il nei prefetto (si è insediato stamattina ndr.) Filippo Romano, il questore Emanuele Ricifari e i vertici dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. Ad accompagnarlo l'eurodeputato Annalisa Tardino. Presente anche il deputato regionale, ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano, nonché il sindaco uscente di Ravanusa Carmelo D'Angelo.
Gap infrastrutturale, il viaggio in macchina da Catania di Salvini: "Nessuna autostrada ma abbiamo percorso una cosa"
Le amministrative di Licata, il ministro Salvini: "Le nostre liste in Sicilia supereranno il 10 per cento"
Manca l'acqua, il vice premier: "Cerco di recuperare il tempo perduto"
"Non soltanto il tema dell'aeroporto, della superstrada, della ferrovia, ma anche quello dell'acqua. In tante zone della Sicilia non c'è ancora acqua sufficiente per irrigare, dissetare, per far lavorare. Anche su questo sto lavorando come un matto al ministero per recuperare il tempo perduto sulle dighe, le connessioni, sugli acquedotti e sulle fognature che ancora in tante parti di Sicilia non ci sono". Lo ha aggiunto il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti.
La Agrigento-Palermo, l'eterna incompiuta
Sto accelerando, a livello di stalker. Stamattina ero con il governatore Schifani e il delegato di Anas e stiam facendo il quadro sulla Palermo-Agrigento, ma anche su Catania, Messina, Enna, Caltanissetta. Sono convinto che quando partiranno i lavori per il ponte, l'obiettivo che mi sono dato è l'estate prossima, ci sarà un quadro completo di tutta la modernizzazione della rete stradale e ferroviaria siciliana. Mi domando, nei decenni passati, chi rappresentava la Sicilia, perché si è dimenticato in parte di questa terra?". Lo ha spiegato il ministro Salvini che ha aggiunto: "Mi interessa però poco guardare al passato, guardo piuttosto al futuro".
La Sicilia non è solo Palermo e Catania
"Stiamo lavorando sia con Anas che con Rfi per la rete stradale e la rete ferroviaria. Quello che ho già progettato e finanziato posso assicurare la partenza. Domani pomeriggio sarò in Senato perché verrà approvato, entro questa settimana, definitivamente, il ponte. Sulla rete autostradale che manca ci stanno lavorando i tecnici, conto che la prossima volta che tornerò ad Agrigento avrò tempi più definiti". Lo ha detto, incalzato dai giornalisti, il ministro Matteo Salvini n merito al completamento dell'anello autostradale Castelvetrano-Gela. "Sicuramente non possono esserci in Sicilia solo Palermo e Catania, fondamentali, città importanti e rilevanti, però la Sicilia non è solo Palermo e Catania - ha evidenziato il senatore Salvini -, ma ci sono anche tutte le altre province che meritano di essere raggiunte".
Salvini, voglio spendere tutti e bene i soldi del Pnrr
"Voglio spendere  tutti e bene i fondi del Pnrr. Se qualche altro ministro non riuscisse a spendere tutto quello che è previsto, noi come Infrastrutture possiamo spendere qualche miliardo in più, penso alle dighe, alla rete idrica, penso alle ferrovie. Se mi danno più soldi riesco a spendere più soldi" - ha detto Salvini - .
"D'accordo su energia nucleare, ma il dossier non è mio'
"Sono a favore di ogni tipo di energia, compresa quella nucleare, però è un dossier che riguarda altri ministri a cui non voglio rubare il lavoro". Lo ha detto il vice premier, Matteo Salvini, ad Agrigento parlando del rigassificatore a Porto Empedocle a un incontro promosso da Confcommercio.
Salvini sul disastro dell'Emilia Romagna
"Stiamo lavorando come matti per riaprire nel minor tempo possibile strade, autostrade e ferrovie. Tutti i ministri, ognuno con il suo pezzettino, stiamo costruendo il decreto di domani". Lo ha detto il ministro Salvini in merito alla situazione dell'Emilia Romagna e al consiglio dei ministri di domani. "Per quanto riguarda le mie competenze, attenzione particolare alle dighe. Quello che è accaduto mi spiega e ci insegna che l'acqua va raccolta per usarla quando non c'è e per trattenerla quando ce n'è troppa - ha spiegato il senatore Salvini - . Domani ci saranno i rinvii delle scadenze fiscali, ci sarà una moratoria sul Fisco, sulla banca e sulle scadenze che i cittadini non possono rispettare. Poi stiamo costruendo, in questi minuti, il decreto. Ho visto, ad esempio che le province chiedono solo per le strade provinciali 200 milioni subito. Cercheremo di fare il possibile. Reintrodurre le Province, elette dai cittadini, con personale, denari e competenze è assolutamente fondamentale. E da questo punto di vista mi sembra che la Sicilia sia più avanti di altre".

AGRIGENTOOGGI
Gli architetti: "La mancata realizzazione di un aeroporto ad Agrigento è uno scandalo!"

Nel giorno in cui il ministro Salvini interviene al convegno organizzato dalla Confcommercio sul tema delle infrastrutture, l'Ordine degli architetti grida allo scandalo per la mancata realizzazione di un'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale e della Sicilia centro-meridionale: l'aeroporto Valle dei templi. Agrigento è l'unica città che non dispone di uno scalo aeroportuale, raggiungibile in un'ora, eppure, per la sua collocazione geografica e per la grande attrattiva turistica della Valle dei templi, avrebbe un notevole bacino di utenza e sarebbe fondamentale per il rilancio dell'economia della nostra terra. "Un aeroporto adeguato all'utenza della fascia centro meridionale della Sicilia - afferma il presidente dell'Ordine degli architetti Rino La Mendola - costerebbe meno di cinque chilometri di autostrada e la sua sostenibilità economica nel tempo sarebbe più che garantita dalla Valle dei Templi che, nel corso del 2022, ha registrato la presenza di oltre 800.000 turisti. Questi numeri, pur senza considerare i flussi ordinari legati all'utenza del territorio della Sicilia centro-meridionale, ci dicono che il tema della "sostenibilità" tanto utilizzato da chi non vuole l'aeroporto ad Agrigento è proprio "insostenibile"; basti pensare allo scalo aeroportuale di Lampedusa, che sopravvive con un flusso turistico importante, ma non certamente paragonabile a quello della Valle (meno di 150.000 turisti/anno). A tal proposito, riteniamo incomprensibile l'ostinata posizione assunta dall'Enac sulla "non sostenibilità" di un aeroporto ad Agrigento, nel momento in cui lo stesso Ente ha consentito l'apertura, in Sicilia, di scali aeroportuali con un bacino di utenza davvero irrisorio, rispetto a quello agrigentino, come gli aeroporti di Birgi e di Comiso, che sono a un tiro di schioppo, rispettivamente, da Punta Raisi e Fontanarossa. È fin troppo chiaro che uno scalo aeroportuale ad Agrigento garantirebbe l'utenza della Sicilia centro meridionale, "rischiando" di diventare il secondo, se non addirittura il primo aeroporto siciliano, mentre i bacini di utenza di Birgi e di Comiso si sovrappongono chiaramente con quelli di Punta Raisi e Fontanarossa. Allora viene proprio da chiedersi: l'aeroporto di Agrigento non si deve realizzare perché troppo competitivo? Sarebbe uno scandalo! Gli agrigentini pagano le stesse tasse dei cittadini di altre zone di Italia, dove è più che scontato fruire dell'alta velocità su linea ferrata, di autostrade veloci, porti efficienti e aeroporti raggiungibili in poche decine di minuti. Oggi pertanto Agrigento, Capitale italiana per la Cultura 2025, rivendica il diritto di pretendere la realizzazione di un aeroporto raggiungibile in meno di un'ora, quale primo passo per realizzare un pacchetto di interventi infrastrutturali, già individuati con il manifesto della rete delle professioni tecniche, necessari per potenziare il sistema portuale centro-meridionale e dotare il territorio provinciale di un collegamento con l'anello autostradale siciliano e con la linea ferrata dell'alta velocità. A tal proposito, sarebbe importante la concreta realizzazione del ponte sullo Stretto, rilanciato dal governo centrale, che costituirebbe un eccezionale grimaldello per attirare grandi investimenti sull'intero sistema infrastrutturale portuale, su strada ferrata e gommata, con l'auspicio che questa volta non si tratti di uno dei tanti proclami politici che, negli ultimi quarant'anni, hanno illuso i cittadini e sperperato circa un miliardo di euro. Confidiamo sull'impegno e sull'operatività del governo nazionale e della giunta regionale, in tema di infrastrutture - conclude La Mendola - per superare l'atavico isolamento infrastrutturale che, da troppo tempo, mortifica i diritti e l'intelligenza dei cittadini agrigentini".

LENTEPUBBLICA
Elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia: ecco cosa sapere
Elezioni comunali 2023 Sardegna e SiciliaIl 28 e il 29 maggio si svolgeranno le elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia: ecco tutto quello che c'è da sapere sul voto.
Elezioni comunali 2023 Sardegna e Sicilia: nella maggior parte dei Comuni italiani, le elezioni si sono svolte il 14 e il 15 maggio scorsi.
In Sicilia e in Sardegna, invece, si svolgeranno il 28 e il 29 maggio, in concomitanza coi ballottaggi degli altri Comuni.
Vediamo allora tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni comunali 2023 in Sardegna e Sicilia.
Elezioni comunali 2023 Sardegna e Sicilia: quando e dove si vota
In Sardegna e in Sicilia si voterà domenica 28 maggio, dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 29 maggio, dalle ore 7 alle ore 15.
I Comuni siciliani interessati dal voto saranno in tutto 128, di cui 15 con più di 15mila abitanti e saranno:
    Licata;
    Aci Sant'Antonio;
    Acireale;
    Belpasso;
    Biancavilla;
    Catania;
    Gravina di Catania;
    Mascalucia;
    Piazza Armerina;
    Comiso;
    Modica;
    Ragusa;
    Carlentini;
    Siracusa;
 come si voteràA seconda della densità della popolazione, si voterà in due maniere differenti.
Come si vota nei Comuni con più di 15mila abitanti
Nei Comuni con più di 15mila abitanti, si avrà un sistema elettorale maggioritario. Se al primo turno, nessun candidato riuscirà ad ottenere la maggioranza assoluta dei voti (quindi il 50% +1), andranno al ballottaggio i due candidati che hanno preso più preferenze.
Al ballottaggio, invece, vincerà il candidato che riceverà più voti. Gli eventuali ballottaggi sono stati fissati per domenica 11 giugno e lunedì 12 giugno.
Inoltre, nei Comuni con più di 15mila abitanti, si potrà esercitare il voto disgiunto: gli elettori potranno votare un candidato sindaco, insieme ad una lista a cui non collegato.
Il Consiglio Comunale sarà rinnovato in occasione dell'elezione del nuovo sindaco e i seggi saranno ripartiti secondo le regole del modello proporzionale: il 60% dei posti saranno attribuiti alle liste che appoggiano il candidato vincitore, mentre il restante 40% sarà suddiviso tra le altre liste, in maniera proporzionale, rispetto ai voti ricevuti.
Come si vota nei Comuni con meno di 15mila abitanti
Nei Comuni più piccoli non si seguirà il sistema maggioritario, ma si svolgerà tutto in un unico turno.
Vincerà il candidato che riceverà più preferenze, con elezione diretta. Si potrà andare al ballottaggio solamente se i candidati riceveranno lo stesso identico numero di voti.
Non è previsto, inoltre, il voto disgiunto.
Per quanto riguarda il Consiglio Comunale, due terzi dei seggi disponibili andranno alla lista del vincitore, mentre il restante terzo si spartirà in maniera proporzionale tra le altre liste.

LIVESICILIA
Il presidente Mattarella: "La mafia è un cancro ma non è invincibile"Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione della ricorrenza del 23 maggio


"Magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno demolito la presunzione mafiosa di un ordine parallelo, svelando ciò che la mafia è nella realtà: un cancro per la comunità civile, una organizzazione di criminali per nulla invincibile, priva di qualunque onore e dignità".
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione del 31/mo anniversario della strage di Capaci. "L'azione di contrasto alle mafie va continuata con impegno e sempre maggiore determinazione. Un insegnamento di Giovanni Falcone resta sempre con noi: la mafia può essere battuta ed è destinata a finire", aggiunge.
"Il 23 maggio di trentuno anni fa - ricorda il capo dello Stato - lo stragismo mafioso sferrò contro lo Stato democratico un nuovo attacco feroce e sanguinario. Con Giovanni Falcone persero la vita sua moglie Francesca Morvillo, magistrata di valore, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, che lo tutelavano con impegno.Una strage, quella di Capaci, che proseguì, poche settimane dopo, con un altro devastante attentato, in via D'Amelio a Palermo, nel quale morì Paolo Borsellino, con Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. A questi testimoni della legalità della Repubblica, allo strazio delle loro famiglie, al dolore di chi allora perse un amico, un maestro, un punto di riferimento, sono rivolti i primi pensieri nel giorno della memoria. Quegli eventi sono iscritti per sempre nella storia della Repubblica. Si accompagna il senso di vicinanza e riconoscenza verso quanti hanno combattuto la mafia infliggendole sconfitte irrevocabili, dimostrando che liberarsi dal ricatto è possibile, promuovendo una reazione civile che ha consentito alla comunità di ritrovare fiducia. I criminali mafiosi pensavano di piegare le istituzioni, di rendere il popolo suddito di un infame potere. La Repubblica seppe reagire con rigore e giustizia".
"La mafia li ha uccisi - dice ancora Mattarella - ma è sorta una mobilitazione delle coscienze, che ha attivato un forte senso di cittadinanza. Nelle istituzioni, nelle scuole, nella società civile, la lotta alle mafie e alla criminalità è divenuta condizione di civiltà, parte irrinunciabile di un'etica condivisa", conclud.

































































































































































































































































































































































































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