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rassegna stampa del 31 maggio 2023

ITALIAOGGI.

Pensione rinviata per gli alti dirigenti pubblici, se in possesso di "specifiche professionalità", potranno essere trattenuti in servizio con incarichi di studio e di consulenza fino al 31 dicembre 2016 anche se collocati in pensione.

I dirigenti pubblici, se in possesso di "specifiche professionalità", potranno essere trattenuti in servizio con incarichi di studio e di consulenza fino al 31 dicembre 2016 anche se collocati in pensione. A beneficiare della deroga, i segretari generali dei ministeri, i direttori di uffici dirigenziali generali e coloro che ricoprono incarichi di funzione dirigenziale di livello generale (art.19, commi 3 e 4 del Testo unico del pubblico impiego) che, fino alla fine del 2026, ossia sei mesi oltre il termine dell'orizzonte temporale del Pnrr, potranno anche ricevere incarichi dirigenziali o direttivi e cariche in organi di governo di enti pubblici e società controllate. Sale da 12 a 36 mesi la durata dell'aspettativa di cui i dipendenti pubblici potranno usufruire "senza assegni e senza decorrenza dell'anzianità di servizio", per avviare attività professionali e imprenditoriali. Sono alcune delle novità previste dagli emendamenti al decreto legge sul rafforzamento delle capacità amministrative della p.a. (dl 44/2023) approvati in commissione affari costituzionali e lavoro della Camera. Le due commissioni avrebbero dovuto proseguire i lavori ieri in serata, ma sono state sconvocate e riconvocate per oggi alle ore 14 in attesa degli emendamenti del governo, che potrebbero contenere le misure relative ai controlli della Corte dei conti sui fondi del Pnrr. Restano ancora da votare diversi emendamenti accantonati e il pacchetto presentato dai relatori con i relativi subemendamenti.
Nel decreto hanno trovato posto molte disposizioni eterogenee che spaziano dal pubblico impiego alla sicurezza come quella che estende a tutti i comuni sopra i 20 mila abitanti la chance di dotare le polizie locali con i taser, ossia le pistole ad impulso elettrico. Le Commissioni affari costituzionali e lavoro della Camera hanno approvato due identici emendamenti di Lega e Fdi, che consentono di assegnare queste armi anche alle città tra i 20 mila e i 100 mila abitanti, mentre oggi il taser era consentito solo nei capoluoghi di provincia e nei centri sopra i 100 mila residenti. Per vedersi assegnate le pistole ad impulso elettrico le città dovranno aver "istituito, con regolamento comunale o provvedimento del sindaco, l'armeria del corpo o servizio di polizia locale", "ovvero, nel caso in cui le armi da custodire, comprese quelle ad impulso elettrico, siano non superiori a quindici" dovranno predisporre appositi armadi metallici in possesso delle caratteristiche" previste dalla legge.
Per i comuni sono confermati per altri 5 anni i contributi straordinari previsti per le fusioni a partire dal 2014. A prevederlo un emendamento della capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, Simona Bonafè, approvato all'unanimità dalle commissioni affari costituzionali e lavoro. "La norma approvata", ha spiegato la deputata dem, "raccoglie le indicazioni dei comuni risultanti da fusioni che hanno rimarcato la necessità di prorogare il contributo straordinario, previsto ad oggi per 10 anni, per far fronte alla crisi prima pandemica e poi energetica e per garantire le risorse umane e strumentali necessarie alla progettazione e all'attuazione del Pnrr".
Le altre misure
Un emendamento del Pd a prima firma del deputato Arturo Scotto fa sparire la parola 'razza' da tutti gli atti e documenti della pubblica amministrazione. Il termine viene sostituito da "nazionalità". Il centrodestra ha dichiarato voto favorevole sull'emendamento che è stato approvato con voto unanime. Un emendamento M5s garantisce l'aumento di circa 3 milioni in due anni per adeguare le retribuzioni del personale a contratto delle rappresentanze diplomatiche italiane, degli uffici consolari e degli istituti di cultura all'estero. "Non possiamo che dirci estremamente soddisfatti perché questo era un problema che non poteva essere più rimandato. Le retribuzioni di questo personale contrattualizzato, motore del lavoro della nostra rete diplomatica e culturale all'estero, erano ferme da vent'anni rispetto ai previsti aumenti di legge", ha osservato Federica Onori, capogruppo del Movimento 5 stelle nella commissione esteri di Montecitorio, prima firmataria dell'emendamento. Inoltre, un pacchetto di emendamenti di Forza Italia e Lega autorizza in favore del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, la spesa annua di 200 mila euro a decorrere dal 2023 per il potenziamento delle iniziative di formazione" del personale. I Corpi forestali di Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige potranno usare lo spray al peperoncino per difendersi dagli orsi. Per consentire questa forma di difesa è stato necessario approvare degli emendamenti ad hoc presentati da Fratelli d'Italia e Lega.
Le bocciature
Il governo ha bocciato gli emendamenti al decreto p.a. per favorire lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi 2020 integrate con gli idonei e per rivedere i parametri individuati in legge di bilancio sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche che rischiano di penalizzare pesantemente, nei prossimi anni, in particolare le regioni del Mezzogiorno e le aree interne. Bocciato anche l'emendamento che proponeva di destinare due miliardi a un piano pluriennale straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale presso le amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie.
Accantonato invece l'emendamento sul rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022-2024. Due stop che secondo la segretaria generale Fp Cgil Serena Sorrentino dimostrano come il governo "non stia lavorando né per rinnovare i contratti né per frenare l'emorragia di personale della p.a. Non condividiamo il disegno di svalorizzare il sistema pubblico e i lavoratori pubblici e quindi andremo avanti nella mobilitazione".
Il decreto legge 44, che scade il 21 giugno, è atteso in aula a Montecitorio lunedì 5 giugno, alle ore 10, per la discussione generale. Dal 12 al 16 giugno la Camera sarà invece impegnata sul cosiddetto decreto omnibus.



ITALIAOGGI.

Pnrr, Mef: interventi finanziati con ulteriori 2,32 mld del Fondo opere indifferibili 2023"Al fine di fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali e consentire l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 30 giugno 2023" il Ministero dell'economia e delle finanze assegna ulteriori 2,32 miliardi di euro del Fondo opere indifferibili (FOI) 2023 per gli interventi previsti dal Pnrr e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari.

Il Ministero dell'economia e delle finanze assegna ulteriori 2,32 miliardi di euro del Fondo opere indifferibili (FOI) 2023 per gli interventi previsti dal Pnrr e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, "al fine di fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali e consentire l'avvio delle procedure di affidamento dei lavori nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 30 giugno 2023". Lo fa sapere, con una nota, il ministero dell'economia. "In particolare, il decreto del Ragioniere Generale dello Stato n. 154 del 19 maggio 2023 - a breve in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale - ripartisce con procedura ordinaria del FOI i seguenti importi: 1,6 miliardi di euro per gli interventi rientranti nel Pnrr, 490 milioni di euro per gli interventi del PNC e 230 milioni di euro per gli interventi dei Commissari Straordinari ex art. 4, DL n.32/2019.



ITALIAOGGI.

Turismo, pronta la bozza del ddl affitti brevi: minimo due notti di soggiorno. 
La durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche non potrà essere inferiore a due notti, fatta eccezione per l'ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare numeroso; ogni immobile ad uso abitativo oggetto di locazione turistica deve avere un Codice identificativo nazionale assegnato dal ministero del Turismo. Le associazioni di categoria dicono no al divieto di affittare per una notte.

Locazioni brevi con finalità turistiche, pronta la bozza di riforma messa a punto dal ministro del turismo, Daniela Santanchè. "Codice identificativo nazionale (Cin) assegnato dal ministero del Turismo a ogni immobile ad uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche", multe per chi affitta senza averlo e nei centri storici delle città metropolitane "durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche che non può essere inferiore a due notti, fatta eccezione per l'ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare numeroso composto da almeno un genitore e tre figli". Queste alcune delle novità contenute nel ddl sugli affitti brevi su cui è al lavoro il governo.
Il provvedimento ha l'obiettivo "di fornire una disciplina uniforme a livello nazionale volta a fronteggiare il rischio di un turismo sovradimensionato rispetto alle potenzialità ricettive locali e a salvaguardare la residenzialità dei centri storici ed impedirne lo spopolamento". Il Codice Cin vuole "assicurare la tutela della concorrenza, della sicurezza del territorio e per contrastare forme irregolari di ospitalità". "Chiunque concede in locazione un immobile ad uso abitativo per finalità turistiche, anche in qualità di intermediario - dice la bozza - è tenuto ad esporre il Cin all'ingresso dell'unità immobiliare e a indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato. I soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare, hanno l'obbligo di indicare il Cin negli annunci pubblicati nei propri portali". La violazione degli obblighi è punita con la sanzione pecuniaria da 300 a 3.000 euro e con l'immediata rimozione dell'annuncio irregolare. Chiunque concede in locazione un immobile a uso abitativo per finalità turistiche privo di Cin è punito con la sanzione pecuniaria da 500 a 5.000 euro. Il termine minimo di due notti "non si applica alle locazioni di immobili ad uso abitativo ubicati nei comuni classificati dall'Istat a vocazione turistica aventi una popolazione inferiore a 5.000 abitanti e nei comuni non collocati nella classe 'alta' e 'molto alta di densità turistica".
Le 13 associazioni interessate dal provvedimento (Confedilizia, Fiaip, Prolocatur, Confassociazioni RE, PMI, Rescasa Lombardia, Host + Host, Host Italia, Bre-VE, Myguestfriend, OspitaMI, Abbav e F.A.R.E), hanno però alcune perplessità sulla normativa. "Ieri sera l'Ufficio legislativo del Ministero del Turismo ha inviato alle Associazioni di categoria interessate, la bozza della proposta di legge in materia di locazioni brevi con finalità turistiche che, nelle dichiarate intenzioni del Ministro Santanchè, vuole fornire "una disciplina uniforme a livello nazionale volta a fronteggiare il rischio di un turismo sovradimensionato rispetto alle potenzialità ricettive locali, a salvaguardare la residenzialità dei centri storici ed impedirne lo spopolamento.", si legge in una nota. "Tra le tematiche più rilevanti, sicuramente quelle contenute negli articoli 3 e 4 della proposta di legge, che, rispettivamente prevedono un unico Codice Identificativo Nazionale (CIN) in sostituzione dei vari Codici Identificativi Regionali (CIR) e l'introduzione della durata minima di due notti, a pena di nullità, del contratto di locazione breve per finalità turistica. Durata minima obbligatoria prevista - ad eccezione dell'ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare composto da almeno un genitore e tre figli - per gli immobili siti nei centri storici delle città metropolitane e rimessa alla scelta dei Comuni in una serie di altri centri".
"Le 13 associazioni di categoria, coinvolte dal Ministro Santanchè nell'incontro del 23 marzo scorso, dove sono state presentate congiuntamente 5 proposte condivise, accolgono con favore la previsione di un unico codice identificativo nazionale in sostituzione dei vari codici identificativi regionali, pur rilevando che sarebbe necessario eliminare anche altre comunicazioni in essere. Esprimono, invece, forte contrarietà nei confronti dell'introduzione del divieto per il proprietario dell'immobile o per il suo gestore professionale di darlo in locazione per una sola notte, considerandola, a tutti gli effetti, una norma discriminatoria, liberticida e con profili di dubbia costituzionalità, che alimenterà forme di evasione fiscale e di illegalità varie. Il tutto, peraltro, con un arcobaleno di discipline in funzione del Comune di ubicazione dell'immobile, che produrrà un caos indescrivibile.
"Si tratta di una proposta di legge che contiene alcuni elementi apprezzabili in accoglimento di una parte delle nostre istanze, su tutti la volontà di uniformare gli adempimenti prevedendo un unico codice identificativo Nazionale - commentano all'unisono i rappresentanti delle 13 associazioni di categoria - ma che, nello stesso tempo, presenta, sia tecnicamente che nel merito, diversi aspetti su cui riteniamo indispensabile intervenire prioritariamente eliminando la previsione di insensati limiti temporali alla libertà di affittare liberamente il proprio immobile acquistato spesso e volentieri con i risparmi accumulati in anni e anni di sacrifici".
"Nei prossimi giorni presenteremo un documento dettagliando le nostre osservazioni - concludono i rappresentanti delle associazioni - confermando la massima disponibilità, oltre che l'opportunità, a presentarle al prossimo incontro che il Ministro Santanché si è detta intenzionata ad organizzare con l'auspicata convinzione che possano essere integralmente recepite".


SCRIVOLIBERO
Bando di gara per i lavori di manutenzione straordinaria sulle strade della zona est: offerte entro il 28 giugno.


Scade alle ore 12:00 del prossimo 28 giugno 2023 il termine per la presentazione delle offerte relative alla gara d'appalto per l'Accordo quadro per i lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali della zona Est. Si tratta di lavori progettati dallo staff tecnico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento e finanziati con fondi regionali ( D.D.G. n. 408/2021 dell'Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica). L'importo complessivo dei lavori è di 2.806.000,00 euro, compresi 62.580,00 per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso). La gara verrà effettuata in modalità integralmente telematica esclusivamente attraverso il portale appalti del Libero Consorzio.
Gli interventi riguardano le strade di competenza del Libero Consorzio ricadenti nei territori comunali di Alessandria della Rocca, Casteltermini, Cammarata, S.Stefano Quisquina, Racalmuto, Canicattì e Licata. Previsti lavori di sistemazione delle carreggiate danneggiate da frane ed eventi atmosferici, posa di gabbionate e realizzazione di opere in muratura, bitumatura dei tracciati, ripristino della segnaletica orizzontale e verticale ed altro ancora. I lavori dovranno essere eseguiti entro 24 mesi dalla firma del contratto d'appalto.
L'apertura delle offerte telematiche avverrà a partire dalle ore 8:30 del 29 giugno 2023 nella sala gare del Libero Consorzio (via Acrone n. 27).
Il bando e gli allegati sono consultabili al link:
https://servizi-provincia-agrigento.e-pal.it/AlboOnline/dettaglioAlbo/4629214



SCRIVOLIBERO 

Riapre villa romana di Durrueli a Realmonte. Scarpinato: «A breve percorso visita unico con la Scala dei turchi

Riapre dal primo giugno ai visitatori, con ingresso gratuito, la villa romana di Durrueli, a Realmonte, nell'Agrigentino. I resti archeologici della villa maritima risalente al primo secolo dopo Cristo, con i suoi mosaici e le terme, che si trova alla foce del fiume Cottone, solo a poche centinaia di metri dalla Scala dei turchi, tornano fruibili dopo i lavori di recupero finanziati dal Parco archeologico Valle dei Templi. Obiettivo prossimo è formalizzare la convenzione fra il Parco di Agrigento e il Comune di Realmonte, istituendo un percorso di visita unico che comprende sia i mosaici e le terme della domus di Durrueli che la famosa Scala dei turchi, inaccessibile al pubblico per rischio crolli ed erosioni dal febbraio 2020.
«Questa riapertura è di importanza fondamentale per la provincia di Agrigento - dice l'assessore ai Beni culturali, Scarpinato - proprio perché arricchisce e avvalora il percorso che abbiamo posto in essere per dare lustro a un territorio che offre perle rare. Oggi abbiamo restituito questa meravigliosa villa di età imperiale agli agrigentini, rendendola fruibile ai visitatori, per dare un ulteriore impulso al turismo e ai beni culturali e cercare di migliorare sempre di più un'offerta che renda Agrigento pronta a essere Capitale della cultura. Con il governo Schifani stiamo lavorando alla costituzione di un protocollo d'intesa che possa rendere fruibili ai visitatori contestualmente sia la villa romana di Realmonte che la Scala dei turchi, utilizzando un biglietto integrato».
La convenzione tra il Comune di Realmonte (Ag) e il Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi permetterà a breve l'accesso contingentato e con visita guidata, in maniera tale da proteggere il delicato ecosistema del luogo. Alla riapertura al pubblico del sito archeologico di oggi erano presenti anche l'archeologa del Parco, Maria Serena Rizzo, il sindaco di Realmonte, Santina Lattuca, il presidente del consiglio del Parco, Giovanni Crisostomo Nucera, e il direttore del parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta.
Da venerdì prossimo, una volta alla settimana, saranno disponibili le visite didattiche condotte dagli archeologi di CoopCulture (2, 9, 16, 23 e 30 giugno), con tre turni alle 10, alle 11 e alle 12, per 25 persone a volta, ticket 5 euro. "La villa romana di Punta Grande, tra natura e archeologia": ogni percorso, di circa un'ora, permetterà di scoprire un contesto archeologico unico nel suo genere, tra cortili colonnati, pavimenti musivi e strutture termali costruite in riva al mare.


GRANDANGOLO
Infrastrutture, assemblea Terza Commissione al Libero Consorzio di Agrigento.A richiedere l'assemblea il presidente della Terza Commissione Stefano Castellino.
Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, presidente della Terza commissione permanente Sviluppo strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di indirizzo del Libero consorzio di Agrigento ha chiesto al Commissario straordinario Raffaele Sanzo la convocazione della Assemblea dei Sindaci del Libero Consorzio di Agrigento per discutere della programmazione delle infrastrutture dell'agrigentino in vista di Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025. Il Commissario straordinario Raffaele Sanzo ha subito disposto la convocazione della Terza commissione per il prossimo 9 giugno alle 16,30 nella sede del Libero consorzio di Agrigento. Il Presidente Castellino ringrazia il Commissario per la gentilezza e la collaborazione nell'interesse della nostra Provincia.


IL FATTO NISSENO
Aeroporto di Agrigento. Il 1° giugno al Teatro Pirandello la sottoscrizione delle azioni ordinarie della s.p.a.


Il prossimo 1° giugno alle ore 10.00, al Teatro Pirandello, sarà istituito il Comitato Promotore dell'Aeroporto di Agrigento. Un primo passo concreto che si formalizzerà con la sottoscrizione, aperta a tutti, delle azioni ordinarie che costituiranno il capitale iniziale della Società Aeroporto Agrigento Valle dei Templi spa.
Per consentire il massimo dell'azionariato diffuso il valore nominale dell'azione è stato determinato in mille euro. Potranno aderire imprenditori, enti pubblici e cittadini, che saranno così protagonisti di questo nuovo importante percorso. Ad opera realizzata, godranno dei benefici economici che l'aeroporto genererà. Dotare l'area centro-meridionale della Sicilia almeno di uno scalo aeroportuale ha due finalità sostanziali: una, accorciare le distanze per ogni esigenza di salute, turismo, studio, lavoro, e, l'altra, destinare alle imprese le medesime opportunità del resto d'Italia.
L'aeroporto deve essere un patrimonio dell'intero territorio e dell'intera comunità e ora saranno creati i presupposti perché l'opera venga finalmente realizzata.


LIVESICILIA
Comuni, più tempo per i bilancio: scadenza prorogata.Via libera dalla conferenza Stato-Città.

Via libera dalla conferenza Stato-Città al differimento al 31 luglio dei bilanci di previsione 2023-2025 per tutti i Comuni.
La decisione, su richiesta congiunta di Anci e Upi, è stata accolta per andare incontro alle esigenze dei Comuni alluvionati dell'Emilia-Romagna e delle amministrazioni coinvolte nella tornata elettorale che, per le Isole maggiori, è ancora in corso.
"Oltre ai Comuni emiliano romagnoli alluvionati e agli enti coinvolti nelle recenti elezioni - ha spiegato il presidente dell'Anci Antonio Decaro - la richiesta arriva alla luce delle difficoltà di ricerca di equilibri di bilancio, accentuati per molti enti dagli effetti degli incrementi dei prezzi energetici che influenzano direttamente gli oneri per l'esercizio di servizi essenziali".
"Ringraziamo il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro per la disponibilità - ha aggiunto Decaro - a cui abbiamo garantito che la stragrande maggioranza dei Comuni ha approvato i bilanci ma questa misura era necessaria per non rischiare il commissariamento per quelli andati al voto".
Per l'applicazione in Sicilia sarà diramata una circolare dell'assessorato regionale alle autonomie locali.


LENTEPUBBLICA
Regolamento Imballaggi: l'UPI in audizione alla Camera.
"Il ruolo degli enti locali deve restare centrale o si rischia di far saltare il sistema": questo il fulcro dell'audizione alla Camera dell'UPI - Unione Province d'Italia sul Regolamento Europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio.
"Questo regolamento rischia di escludere gli enti locali dal ciclo della raccolta di alcuni segmenti di materiali, una prospettiva che il nostro Paese non può accettare o salterebbe un sistema che su questo ormai ha dimostrato grande capacità. Occorre assicurare la centralità dei Comuni nella gestione della raccolta differenziata, e tornare a valorizzare le Province nel ruolo di programmazione e coordinamento della raccolta dei rifiuti. Un ruolo che le Province svolgevano maniera molto attiva, ma che è stato poi cancellato dalla Legge 56/14, lasciando un vuoto sui territori che deve essere colmato. Ci auguriamo che la legge sulle Province cui sta lavorando la Commissione Affari costituzionali del Senato intervenga a risolvere anche questa anomalia, restituendo alle Province un ruolo chiaro nelle materie ambientali".
Lo ha detto il rappresentante dell'UPI, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenendo in audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sul Regolamento Europeo su imballaggi e rifiuti da imballaggio.
"Su questi temi - ha aggiunto - occorre uscire da un dibattito ideologico di contrapposizione tra riciclo e riuso, ma adottare invece un approccio scientifico, per verificare quale sia lo strumento migliore e con minore impatto ambientale."
"Il regolamento - ha concluso il Presidente Menesini - non tiene conto del contesto italiano, che molto ha investito in un'ottica di economia circolare, in cui gli enti locali sono centrali e rischia di mettere in crisi alcuni progetti che stiamo avviando con il PNRR. Per questo occorre intervenire chiedendo modifiche in grado di promuovere modelli virtuosi in cui gli enti locali, i cittadini e le imprese siano insieme protagonisti di una delle sfide più importanti che abbiamo davanti".

























































































































































































































































































































































































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