1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2023 » Giugno » 1 » rassegna stampa del 1 giugno 2023

rassegna stampa del 1 giugno 2023

ITALIAOGGI.
Il Pnrr inciampa sui comuni. Mancanza di risorse umane, carenza di competenze gestionali e tecniche "da cui discendono inefficienze". Incremento di spese per consulenze per sopperire all'assenza di personale qualificato. Ma soprattutto frammentazione progettuale.

Mancanza di risorse umane, carenza di competenze gestionali e tecniche "da cui discendono inefficienze nella programmazione e nella spesa". Incremento di spese per consulenze per sopperire all'assenza di personale qualificato. Ma soprattutto frammentazione progettuale. Oltre l'87% dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza è rappresentato da piccoli interventi, di importo inferiore o uguale alla soglia di un milione di euro. E la frammentazione "contribuisce alla dispersione dei fondi" e "amplifica i costi incidendo negativamente sulla possibilità di concentrare le risorse amministrative sulla gestione e realizzazione dei progetti caratterizzati da importi maggiori che, tra l'altro, possono generare impatti più significativi sulla crescita del territorio".
La bozza di relazione semestrale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (la prima del governo Meloni), discussa ieri in cabina di regia e pronta per essere trasmessa al Parlamento, chiama in causa gli enti locali. Individuati come l'anello debole della catena anche se, come illustrato ieri dall'Upi al ministro per gli affari europei Raffaele Fitto, le province stanno facendo la propria parte avendo aggiudicato, per le opere di messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, il 70% dei lavori con 4 mesi di anticipo sulla scadenza (fissata al 15 settembre).
Nel dettaglio, su 1.013 progetti per un ammontare di 1 miliardo 250 milioni, sono stati aggiudicati i lavori di 696 progetti per 786 milioni, mentre 314 progetti, per 462 milioni, sono in fase di aggiudicazione e in 95 casi le opere, per un valore di 25 milioni, sono state già completate. La difficile messa a terra locale dei progetti è una delle tante criticità che inducono il governo a ridiscutere con l'Europa il cronoprogramma del Pnrr. A cominciare dalla richiesta della quarta rata di 16 miliardi legata al raggiungimento di 27 tra milestone e target da centrare entro il 30 giugno 2023, ossia tra un mese. Una "mission impossible" che però non deve essere vissuta come un dogma se è vero che, come ha ricordato Fitto nella conferenza stampa di presentazione della relazione al Parlamento sul Pnrr, ad oggi solo Italia, Spagna e Grecia hanno chiesto a Bruxelles il pagamento di tre rate di fondi, mentre la maggior parte dei Paesi Ue ne ha chiesta solo una (tra cui la Francia) o addirittura nessuna come Belgio, Germania, Irlanda e Paesi Bassi (si veda tabella in pagina).
L'Italia potrebbe fare altrettanto, saltando la quarta rata di giugno in attesa dell'esito del confronto con l'Ue sulla riscrittura del Recovery Plan? Troppo presto per dirlo, ma di sicuro alcuni obiettivi da centrare entro giugno come la realizzazione di 40 colonnine ad idrogeno per il trasporto stradale saranno di impossibile realizzazione visto che ad oggi sono arrivate solo 35 domande e l'aggiudicazione dei lavori sarebbe dovuta arrivare entro il 31 marzo. "Questo è l'esempio di un obiettivo che va modificato", ha detto Fitto, "mentre per molti altri obiettivi pensiamo di essere nei tempi".
Nella relazione, Fitto ha confermato la strategia del governo di salvaguardare alcune opere strategiche di interesse nazionale ponendo i relativi progetti a carico della programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali e del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 che hanno un orizzonte temporale più lungo di quello del Pnrr, potendo arrivare fino al 2029. "L'obiettivo comune è quello di assicurare la piena realizzazione del Piano e soprattutto assicurare il raggiungimento di tutti gli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti", si legge nella relazione. Un traguardo che potrà essere raggiunto solo grazie a quella "visione unica" tra Pnrr e fondi della programmazione 2014-2020 e 2021-2027 più volte evocata dal governo come indispensabile, viste le croniche difficoltà del nostro Paese nella spesa dei finanziamenti comunitari. "I fondi della programmazione 2014-2020 erano 126 miliardi e si è raggiunto il 34% della spesa dopo 9 anni, i fondi del Pnrr sono il doppio e vanno spesi nella metà degli anni", ha ricordato Fitto. Un dato che da solo spiega le difficoltà dell'Italia e soprattutto quelle degli enti locali. E che rende indispensabile, come rivendicato ieri anche dal premier Giorgia Meloni, "una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento per garantire che le risorse vengano effettivamente spese, privilegiando misure di qualità e in grado di avere effetti sul Prodotto interno lordo".



ITALIAOGGI.

Pnrr, giro di vite del governo sui poteri di controllo della Corte dei conti. Il governo ha formalizzato la presentazione di un emendamento sui poteri della Corte dei Conti al decreto sulla PA. Fitto: la, Corte Conti non ha competenza su verifica del raggiungimento degli obiettivi. Domani a Palazzo Chigi è previsto un incontro con i vertici della Corte dei Conti.

Il governo ha formalizzato la presentazione di un emendamento sui poteri della Corte dei Conti al decreto sulla PA. Lo ha annunciato in apertura di seduta Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera che esamina il decreto con la commissione Affari Costituzionali. La proposta di modifica a firma dell'esecutivo contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale. Su questo punto il ministro Raffaele Fitto ha precisato che "la proroga era già stata attuata dai governi Conte e Draghi".
La seconda norma invece sottrae il cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti su tutte le spese dei fondi del Pnrr. Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari.
"La delibera 17 della Corte dei Conti determina una responsabilità del dirigente nel non aver raggiunto un obiettivo della quarta rata, ma la verifica del raggiungimento di un obiettivo non è competenza della Corte dei Conti, e inoltre è necessario che si attivi la quarta rata: quindi non si può fare una verifica su un obiettivo di una rata non ancora attivata". Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, la Coesione e l'attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, al termine della cabina di regia sul Pnrr a palazzo Chigi. "Lo scontro - ha spiegato Fitto - di regola si fa in due, sfido chiunque a trovare una sola parola del governo che sia andata contro la Corte dei Conti, non lo farebbe nessuno. È evidente che c'è il massimo rispetto, ma allo stesso modo il governo chiede analogo rispetto. Il controllo concomitante è stato previsto dalla legge 15 del 2009, dal 2009 al novembre del 2021 non è stato di fatto previsto nulla, non c'è stato un solo intervento, fino a quando è stata fatta una delibera che organizza il controllo concomitante. Questa delibera che istituisce il collegio del controllo concomitante fa riferimento a una legge che risale a prima che venisse deciso il Pnrr, e non fa alcun riferimento al decreto legge 77 del governo Draghi, che noi siamo convinti vada applicato. Sono le leggi e le loro date che si incaricano di dimostrare che non c'è scontro: perché non viene attuato il decreto 77 che parla del Pnrr e che prevede un'interazione con la Corte dei Conti europea. La delibera 17 della Corte dei Conti determina una responsabilità del dirigente nel non aver raggiunto un obiettivo della quarta rata, ma la verifica del raggiungimento di un obiettivo non è competenza della Corte dei Conti, e inoltre è necessario che si attivi la quarta rata: quindi non si può fare una verifica su un obiettivo di una rata non ancora attivata. Quando partirà la richiesta della quarta rata si potranno fare le verifiche su quello. Il tema del controllo concomitante rischia di creare un problema oggettivo, creando un corto circuito, e quindi penso che fosse necessario dire una parola di chiarezza nell'abito delle leggi. Il governo non vuole polemizzare né fare nulla di strano, mette in fila le leggi".
Domani a Palazzo Chigi è previsto un incontro con i vertici della Corte dei Conti. A quanto si apprende, per il governo saranno presenti il ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto, e i sottosegretari alla presidenza, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Per la Corte a partecipare saranno il presidente Guido Carlino, il presidente aggiunto Tommaso Miele, il procuratore generale Angelo Canale e il segretario generale Franco Massi.



ITALIAOGGI.

Pnrr, a giugno la verifica della Commissione Ue sulle modifiche chieste dall'Italia".  Nella seconda metà del mese di giugno si terranno incontri tecnici con i servizi della Commissione Ue per verificare l'ammissibilità delle richieste di modifica e/o riprogrammazione", si legge nella relazione che il ministro Fitto presenta agli enti locali. "Il governo continuerà a lavorare non solo per conseguire gli obiettivi semestrali ma per dare piena attuazione a tutto il Piano, che è uno strumento cruciale per la crescita e lo sviluppo dell'Italia", dice Meloni.

Bruxelles si confronterà a metà giugno con l'Italia sulle richieste di modifica al Pnrr. "Nella seconda metà del mese di giugno si terranno incontri tecnici con i servizi della Commissione Ue per verificare l'ammissibilità delle richieste di modifica e/o riprogrammazione". E' quanto si legge nella relazione semestrale che il ministro Fitto sta presentando agli enti locali. "Appena saranno concordate le modalità e i termini per la revisione complessiva del Piano, il Governo presenterà al Parlamento il quadro aggiornato delle proposte di revisione, prima della trasmissione ufficiale alla Commissione europea" si legge ancora. Il Governo italiano intende "formalizzare la proposta complessiva di revisione del Piano entro agosto 2023, in linea con quanto previsto dal Regolamento 2021/241". "Si tratta di un lavoro estremamente delicato che il Governo sta portando avanti con la massima attenzione e con grande responsabilità", commenta la premier Giorgia Meloni. "Sul Pnrr l'obiettivo del governo "è chiaro: ottimizzare al meglio l'occasione compiendo scelte strategiche, chiare ed efficaci, velocizzando al massimo le procedure e garantendo che le risorse possano arrivare a terra", scive Meloni nell'introduzione alla relazione semestrale sull'attuazione del Pnrr. "Il governo continuerà a lavorare non solo per conseguire gli obiettivi semestrali ma per dare piena attuazione a tutto il Piano, che è uno strumento cruciale per la crescita e lo sviluppo dell'Italia".La modifica del Pnrr è "un lavoro estremamente delicato che il Governo sta portando avanti con la massima attenzione e con grande responsabilità". Lo ha assicurato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a quanto si apprende, in un passaggio della sua presentazione alla relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr, condivisa durante la cabina di regia. "Il Pnrr è il primo strumento comune con il quale l'Unione europea ha deciso di intervenire all'indomani della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia. Il Piano è nato in un periodo storico diverso da quello attuale. La guerra di aggressione della Federazione Russa all'Ucraina, e gli shock energetici, economici e sociali che ne sono seguiti, hanno fatto emergere nuove priorita' di cui è necessario tener conto e la conseguente necessita' di aggiornare il Piano. Per questo, fin dal suo insediamento, il Governo ha lavorato di concerto con la Commissione europea e con tutte le Amministrazioni responsabili per verificare il rispetto dei termini previsti ed effettuare una ricognizione puntuale e dettagliata dello stato di attuazione del Piano. Una fase di ricognizione fondamentale perche' propedeutica al passo successivo: l'intensificazione del confronto, come stabilito con l'Unione europea, per formalizzare le proposte di modifica al Piano entro la scadenza prevista del 31 agosto 2023, con la contestuale integrazione del capitolo REPowerEU".


LENTEPUBBLICA.
Contratto integrativo CCNL Funzioni Locali: il quaderno ANCI.

Disponibile il Quaderno Operativo ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con istruzioni tecniche, linee guida, note e modulistica riguardanti il contratto integrativo sulle CCNL Funzioni Locali.Si ricorda che che l'articolo 8 del del CCNL disciplina tempi e procedure per la stipula dell'integrativo in ogni ente del comparto.
La sfida più importante del nuovo CCNL Funzioni Locali del 16 novembre 2022 inizia pertanto con l'applicazione del CCNL attraverso un contratto collettivo integrativo che ha durata triennale.
Il Contratto collettivo integrativo di ogni ente deve riferirsi a tutte le materie che risultano oggetto di contrattazione così come riportate all'articolo 7, comma 4 del CCNL. I criteri di ripartizione del Fondo per le risorse decentrate possono essere negoziati con cadenza annuale.
Scopriamo dunque quali sono le specifiche contenute nel quaderno operativo elaborato dell'ANCI.
Contratto integrativo CCNL Funzioni Locali: il quaderno ANCI
Una volta acquisiti i pareri del caso e sottoscritto - successivamente - il contratto integrativo, ciascun Ente è tenuto a trasmettere telematicamente all'ARAN, entro cinque giorni, il contratto integrativo medesimo unitamente alla corrispondente relazione tecnico-finanziaria e relazione illustrativa.
Per questo motivo il Quaderno Operativo operativo dedica ampio spazio a istruzioni tecniche, linee guida, note e modulistica riguardanti il contratto integrativo relativo al CCNL funzioni locali (16 novembre 2022) e vuole offrire una bozza di ipotesi di contratto collettivo integrativo da utilizzare come base di discussione per la negoziazione con le OO.SS (Organizzazioni Sindacali) e RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria). Il lavoro dell'ANCI è arricchito inoltre da schemi di atti e di delibere propedeutiche all'avvio della negoziazione.
Questo l'elenco degli argomenti trattati all'interno del quaderno operativo, con tutti i temi toccati:
La redazione del contratto integrativo
riferimenti operativi
schema del contratto integrativo
Le disapplicazioni
Modulistica
Fac-simile a) - Nomina delegazione trattante di parte pubblica
Fac-simile b) - Stanziamento risorse incrementali per salario accessorio per un importo corrispondente allo 0,22% del monte salario 2018
Fac-simile c) - indirizzi per la costituzione del fondo risorse decentrate anno 2023
Fac-simile d) indirizzi alla delegazione trattante di parte pubblica per la Contrattazione integrativa per il triennio giuridico 2023/2025 ed economico 2023, relativamente al personale di qualifica non dirigenziale del comparto Funzione Locale


LENTEPUBBLICA
PNRR: il monitoraggio UPI sullo stato degli investimenti nelle Scuole superiori.


Ecco il primo monitoraggio sui fondi PNRR assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'UPI - Unione delle Province d'Italia.
Con 4 mesi di anticipo sulla scadenza - fissata al 15 settembre - le Province hanno già aggiudicato il 70% dei lavori e completato il 9% delle opere: quasi 800 milioni di gare già aggiudicate - di cui un 9% si è tradotto in opere completate e consegnate alle comunità - e il restante 31% in fase avanzata, con aggiudicazioni previste entro l'estate.
PNRR: monitoraggio UPI stato investimenti nelle Scuole superiori
È questo il dato che emerge dal primo monitoraggio sui fondi PNRR assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'Unione delle Province d'Italia nel mese di maggio, che il Presidente dell'UPI Michele de Pascale ha trasmesso al Governo, in vista della riunione della Cabina di Regia PNRR convocata per questo pomeriggio dal Ministro Raffaele Fitto.
"Un risultato importante - sottolinea il Presidente dell'UPI - che traccia un quadro positivo dello stato di attuazione delle missioni che sono state affidate alle Province.  Soprattutto - evidenzia de Pascale - se si considera la situazione di grave difficoltà in cui si trovano queste istituzioni, su cui ancora pesano riforme sbagliate e tagli drammatici a fondi e personale.  Problemi che restano tutti, e che si sommano ai tanti ostacoli contro cui i nostri tecnici devono quotidianamente combattere: dai portali per monitorare i lavori che si moltiplicano invece che semplificarsi, alla difficoltà ad avere un supporto immediato da parte delle strutture tecniche dei Ministeri competenti.  Ma la scuola - ha aggiunto il Presidente di UPI - è la priorità che ci siamo dati e questi lavori saranno completati nei tempi previsti, senza perdere un solo euro e assicurando a tutto il mondo della scuola edifici sicuri, moderni, all'avanguardia e in grado di supportare la formazione e la crescita degli studenti".
Nel dettaglio, su 1.013 progetti delle Province finanziati dalla Missione4 - C3 del PNRR, per un ammontare di 1 miliardo 250 milioni, sono stati aggiudicati i lavori di 696 progetti per 786 milioni;  314 progetti, per 462 milioni, sono in fase di aggiudicazione e in 95 casi le opere, per un valore di 25 milioni, sono stati già state completate.



AGRIGENTONOTIZIE.

Hanno cercato a destra e a manca, ma si sono "accontentati" dei soldi dei distributori automatici dell'ex Provincia.

I malviventi si sono intrufolati nello stabile di via Esseneto dopo aver forzato la porta di ingresso. Rubati anche due mazzi di chiavi
Redazione
Hanno cercato a destra e a manca. E alla fine, dopo aver danneggiato più cassetti dell'ufficio Trasporti, si sono "accontentati" dei soldi che erano nelle cassette di due distributori automatici di snack e bevande.
Nuovo furto al Libero consorzio comunale di via Esseneto. Un furto messo a segno, verosimilmente durante le ore notturne, dopo aver forzato la porta di ingresso. I malviventi, probabilmente una banda, hanno rubato anche due mazzi di chiavi.
Il danno provocato, tanto agli arredi della sede distaccata dell'ex Provincia quanto ai distributori automatici di snack e bevande, non è stato ancora quantificato nell'esatto ammontare. A formalizzare la denuncia, recandosi alla stazione dei carabinieri di Agrigento, è stato il rappresentante della sede di via Esseneto del Libero consorzio.
Efficienza energetica e mobilità elettrica per il tuo lavoro. Scopri
I carabinieri hanno avviato le indagini. Uno dei primi passi mossi è stato quello di verificare l'eventuale presenza di impianti di videosorveglianza. E l'esito del controllo è stato negativo: non ci sono telecamere a presidio dell'immobile.


TELEMONTEKRONIO.

Nubifragio nell'agrigentino. Isolati i Comuni di Alessandria della Rocca e San Biagio Platani.

Dopo il versante belicino, pesantemente colpito meno di una settimana fa con l'inattesa grandinata a Santa Margherita Belice, un altro violento temporale si è abbattutto oggi pomeriggio in provincia,
questa volta nell'entroterra agrigentino e precisamente nella zona di Alessandria della Rocca e San Biagio Platani che ha comportato la chiusura al traffico veicolare della strada provinciale San Biagio Platani - Alessandria della Rocca. Il nubifragio ha causato il cedimento del manto stradale, mentre l'arteria è stata quasi Interamente ricoperta di fango, massi e detriti che sono giunti sulla sede stradale dalle campagne adiacenti. Sul posto si sono subito recati i Carabinieri per evitare che gli automobilisti in transito venissero travolti dal fango e si verificassero incidenti stradali. I Comuni di Alessandria della Rocca e di San Biagio Platani sono isolati. I due sindaci Giovanna Bubello e Salvo Di Bennardo hanno emanato delle ordinanze urgenti di chiusura al transito veicolare della strada in questione. Le amministrazioni comunali hanno subito allertato i relativi uffici del Libero Consorzio di Agrigento in attesa che si possano valutare i danni e provare a ristabilire la normalità. Il temporale, misto a grandine, è durato circa un'ora e potrebbe avere arrecato danni anche alle pregiate coltivazioni del territorio.



LIVESICILIA

Fondo autonomie locali, la Regione trasferisce oltre 184 milioni ai Comuni. Verranno ripartiti tra i 391 Comuni siciliani.

La Regione siciliana ha avviato il trasferimento delle risorse economiche relative all'ex "Fondo autonomie locali" ai Comuni dell'Isola per l'annualità 2023. Si tratta di 184,1 milioni di euro ripartiti tra i 391 Comuni della Sicilia, in base ai criteri definiti dalla Conferenza regionale delle Autonomie locali.
Il dipartimento regionale delle Autonomie locali provvederà al pagamento delle prime tre trimestralità. La quarta, invece, verrà erogata nei primi mesi del 2024 e in quella sede verranno effettuati gli eventuali conguagli.
Messina: "La Regione è al fianco dei Comuni siciliani"
"Gli uffici - afferma l'assessore delle Autonomie locali, Andrea Messina - hanno svolto un lavoro intenso, garantendo il rispetto della scadenza del 31 maggio. Un particolare ringraziamento al responsabile del dipartimento Salvatore Taormina e al dirigente del Servizio Maria Teresa Tornabene per l'impegno profuso in questi mesi che ci ha permesso di trasferire i fondi spettanti".
"La Regione - continua Messina - è al fianco dei Comuni siciliani, assicurando i trasferimenti necessari alle amministrazioni locali, molte delle quali in grave dissesto economico-finanziario e bisognose con urgenza di fondi a garanzia del loro funzionamento".
A breve, verrà adottato il decreto di riparto delle risorse di parte corrente destinate ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane. Il tutto in base sempre ai criteri elaborati dalla Conferenza regionale delle Autonomie locali, secondo le indicazioni contenute nella legge di Stabilità regionale.



SICILIAONPRESS.

Un violento temporale si è abbattuto in provincia.

Un altro violento temporale si è abbattuto oggi pomeriggio in provincia, questa volta nell'entroterra agrigentino e precisamente nella zona di Alessandria della Rrocca e San Biagio Platani che ha comportato la chiusura al traffico veicolare della strada provinciale San Biagio Platani - Alessandria della Rocca.
Il nubifragio ha causato il cedimento del manto stradale, mentre l'arteria è stata quasi Interamente ricoperta di fango, massi e detriti che sono giunti sulla sede stradale dalle campagne adiacenti. Sul posto si sono subito recati i Carabinieri per evitare che gli automobilisti in transito venissero travolti dal fango e si verificassero incidenti stradali. I Comuni di Alessandria della Rocca e di San Biagio Platani sono isolati.
I due sindaci Giovanna Bubello e Salvo Di Bennardo hanno emanato delle ordinanze urgenti di chiusura al transito veicolare della strada in questione. Le amministrazioni comunali hanno subito allertato i relativi uffici del Libero Consorzio di Agrigento in attesa che si possano valutare i danni e provare a ristabilire la normalità. Il temporale, misto a grandine, è durato circa un'ora e potrebbe avere arrecato danni anche alle pregiate coltivazioni del territorio.



SCRIVOLIBERO.

Tutto pronto per la Festa del 2 Giugno 2023, 77° anniversario della Fondazione della Repubblica.


Venerdì, 2 giugno 2023, anche in questa provincia, si svolgeranno le celebrazioni del 77° anniversario della Fondazione della Repubblica.
La cerimonia militare organizzata dalla Prefettura di Agrigento con la collaborazione del Comando provinciale dei Carabinieri e del Comune di Agrigento si svolgerà, alle 9.30, in Piazza Vittorio Emanuele, luogo centrale della città in cui insistono gli Uffici Centrali Della Prefettura, della Questura, del Comando provinciale dei Carabinieri, dell'ex Provincia Regionale e delle Poste Italiane.
La stessa sarà preceduta dalla marcia della Fanfara dei Bersaglieri che eseguirà i brani musicali durante la cerimonia e da una sfilata militare che partirà alle 9.00 da Piazza Municipio e percorrerà tutta la Via Atenea fino a Piazza Vittorio Emanuele.
Oltre alle rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, saranno presenti le più alte Autorità civili e militari della provincia.
Successivamente, presso l'atrio del Palazzo del Governo, è in programma la cerimonia di consegna dei Diplomi delle onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e delle medaglie d'onore ai cittadini meritevoli.
L'evento sarà arricchito da momenti musicali eseguiti dagli alunni del Liceo Classico e Musicale "Empedocle" di Agrigento e da alcune letture di testi effettuate sempre dagli alunni che introdurranno l'intervento dell'attore agrigentino Gaetano Aronica; anche i ragazzi del CPIA eseguiranno un dialogo sul significato della democrazia.
































































































































































































































































































































































































Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO