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Foto di gruppo dei protagonisti della partita di basketFabrizio Frizzi e Sergio Lari, capitani delle due squadre

Magistrati e artisti insieme ad Agrigento "Per non dimenticare"

Agrigento, 27 maggio 2007

E' stato un grande successo, il doppio appuntamento di Agrigento per la settima edizione della manifestazione "Per non dimenticare 2007 Basket". Ieri, al mattino, nell'auditorium dell'istituto professionale "Nicolò Gallo" (Contrada Calcarelle, Agrigento), l'incontro dibattito tra gli studenti delle scuole della provincia e i magistrati di Palermo sul tema "La cultura della legalità", con la proiezione di un video sulle stragi mafiose del '92 e un animato confronto tra i ragazzi, i docenti e  i magistrati, tra cui  Sergio Lari, Procuratore aggiunto del tribunale di Palermo, Massimo Russo, Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Alfredo Morvillo, Procuratore aggiunto al Tribunale di Palermo e Vice presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone", Anna Maria Palma, Procuratore aggiunto a Palermo e in procinto di essere trasferita a Roma, e Ignazio De Francisci, Procuratore della Repubblica di Agrigento. Nel pomeriggio, invece, al palazzetto dello sport "Pippo Nicosia" spazio all'incontro tra la Nazionale Basket Magistrati e quella degli Artisti, con i testimonial, ovvero il comico Dario Cassini (che ha fatto anche da speaker in coppia con Simone Barazzotto) e l'attrice Margot Sikabonyj, la Maria di "Un medico in famiglia". La partita, iniziata in ritardo per il travagliato viaggio degli Artisti (che per sovrappiù hanno smarrito le divise della nazionale, rimpiazzate in extremis da quelle fornite da Pippo Lo Presti, presidente della FIP agrigentina), ha visto il successo ai supplementari dei magistrati, che confermano così la lori imbattibilità. Risultato "salvato" grazie al canestro di Magaddino a tempo ormai scaduto e consolidato nei supplementari, chiusi sul 76-67. Tra gli Artisti, rinforzati dalla presenza di "Nembo Kid" Antonello Riva, il cecchino per eccellenza della pallacanestro italiana (nonchè recordman del massimo campionato italiano con oltre 14 mila punti) c'erano il capitano Fabrizio Frizzi, l'attore e autore Stefano Sarcinelli, i giornalisti di Skysport Flavio Tranquillo e Pietro Colnago (che qualcuno ricorderà nelle giovanili del mitico Simmenthal Milano negli anni '70), l'altro giornalista Bibi Velluzzi (Gazzetta dello Sport), il postino di "C'è posta per te" Vittorio Cassarà e il conduttore di programmi di moda Mario Ortiz. Altro rinforzo esterno, a colmare l'assenza in extremis di Gianguido Baldi e "Mister Fantasy" Carlo Massarini, l'agrigentino Gigi Tropia, autore di un paio di spunti interessanti con Riva (chi l'avrebbe mai detto, Riva che scodella assist per l'ex promessa del basket agrigentino...)
Tra i magistrati pregevole prova di Pilato e Mele sotto canestro, ottimo il reparto piccoli con il ragusanoBeppe Cassì, ex colonna di Ragusa e Trapani in A1 (forse il più forte giocatore siciliano di ogni epoca) che a nostro parere figurebbe degnamente quantomeno in B2, e il match winner Andrea Magaddino, uno dei rinforzi esterni, a 50 anni ancora in grande spolvero.
La terna arbitrale era composta dall'ex arbitro di B eccellenza Aldo Cumbo, dall'empedoclino Rino Cappello (attualmente impegnato nelle finali dei play off di B eccelelnza maschile) e dal presentatore e giornalista Gianni Ippoliti, che non ha voluto mancare all'appello rilevando come "il sacrificio di Falcone e delle altre vittime non è stato inutile, se è servito a cambiare qualcosa". L'incasso è stato devoluto, come semrpe, in beneficenza, in questo caso alla Comunità 'Porte Aperte - Mensa della Solidarietà'. "Agrigento" ha detto Sergio Lari, che è anche presidente della nazionale magistrati "è stata una scelta non casuale, perché è proprio questa provincia lo zoccolo duro di una mafia spesso invisibile e per questo più difficile da sradicare. Accanto alle vittime delle stragi mafiose dei primi anni '90, dalle modalità così clamorose e per questo più fortemente impresse nella memoria collettiva, vanno collocati tutti coloro che sono morti sacrificandosi per lo Stato e per la Legalità. Falcone, Borsellino, Saetta, Livatino e tutti gli altri servitori dello Stato periti per mano mafiosa, insieme alle numerose vittime innocenti della criminalità, sono il ricordo e al tempo stesso il segnale di uno Stato che ha saputo reagire con fermezza". 
L'appuntamento è stato patrocinato da Provincia Regionale di Agrigento, Comune di Agrigento, CONI, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, dal top sponsor Banca Nuova e dallo sponsor principale Nissan Italia.

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