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Anche il Presidente Fontana a Roma per protestare contro i tagli alla viabilità

Agrigento, 7 novembre 2007
 
Il Presidente della Provincia dr. Vincenzo Fontana ha partecipato questa mattina a Roma alla manifestazione di protesta di sindaci e presidenti delle Province contro i tagli alla viabilità provinciale.
"La manifestazione è stata un successo" dice Fontana "con la presenza di molti presidenti di Province e sindaci, che hanno vivacemente contestato l'assenza di fondi per il miglioramento della viabilità della Sicilia e della Calabria, le regioni più penalizzate, alle quali erano stati promessi fondi dei quali adesso non c'è traccia. E' stata una protesta bipartisan, perché vi hanno preso parte amministratori locali e parlamentari regionali e nazionali di entrambi gli schieramenti politici, per esempio l'on. Lombardo e l'on. Crisafulli. Anche il presidente della Regione on. Cuffaro ha voluto essere presente".
Sulla voce che circolava in mattinata, un decreto che sarebbe stato firmato ieri sera dal ministro Di Pietro sulla urgente destinazione di fondi per le strade, Fontana si esprime così: "E' solo una voce, attendiamo conferma, ma sarebbe lo stesso molto grave che poche ore prima dell'inizio della nostra manifestazione si tiri fuori un decreto, quasi a volere rattoppare una situazione gravissima. All'unisono tutti i manifestanti hanno rilevato che non c'è attenzione per Sicilia e Calabria, e che dei fondi previsti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto (adesso cancellato dalle priorità) non arriverà nulla, sconfessando le rassicurazioni del viceministro Capodicasa. Infine, la manifestazione è riuscita nonostante alcuni veti e restrizioni sul percorso della stessa: volevano forse impedirci di arrivare a Palazzo Chigi, ma alla fine l'indignazione e il tentativo di ricondurre alla ragione questo Governo ha prevalso. Sono soddisfatto, come tutti i colleghi presenti qui a Roma, speriamo che il Governo Prodi prenda atto del malcontento generale ed esprima provvedimenti concreti per risarcire la nostra Regione di un danno economico e di immagine incalcolabile".

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