1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Comunicati stampa » 2009 » Luglio » Ospedale di Agrigento: il Consiglio propone di riaprire il vecchio San Giovanni di Dio

Ospedale di Agrigento: il Consiglio propone di riaprire il vecchio San Giovanni di Dio

 

Approvata, nella serata di ieri, dal Consiglio Provinciale, la proposta di riaprire il vecchio San Giovanni di Dio, a seguito del sequestro preventivo dell'intero complesso ospedaliero, causato da gravi carenze strutturali, tali da esporre a grave rischio sismico l'intero edificio. La proposta è contenuta in un documento approvato dal Consiglio Provinciale che invita il governo nazionale e regionale a prendere immediatamente i dovuti provvedimenti affinché venga risolto tale problema e si scongiuri la perdita di vite umane.
 Su questo ordine del giorno è intervenuto l'assessore Ciulla il quale ha informato il consiglio dell'intenzione del presidente Eugenio D'Orsi di costituirsi parte civile contro i responsabili di tale disastro per la popolazione agrigentina. D'Orsi, ha detto Ciulla, ha chiamato il presidente Lombardo affinché vengano subito individuate tutte quelle soluzioni che evitino disagi ai cittadini.
Sulla chiusura dell'ospedale è intervenuto anche l'assessore all'ambiente Piero Macedonio, il quale ha chiesto l'intervento del presidente del Consiglio e del presidente della Regione. "Non possiamo restare senza ospedale! Utilizziamo la vecchia struttura del San Giovanni di Dio",  ha dichiarato Macedonio.
Anche il presidente del consiglio provinciale Raimondo Buscemi ha condiviso la proposta dell'assessore Macedonio. Buscemi ritiene  prioritaria la proposta di riutilizzare l'ex ospedale San Giovanni di Dio. Sulla chiusura dell'ospedale sono intervenuti anche i consiglieri Cammilleri, Gallo e Ruvolo. Daniele Cammilleri trova questa vicenda, come cittadino, assurda e surreale. La sanità, in Sicilia, è stata intesa come partito politico e collettore di voti. Queste cose, ha concluso Cammilleri, non dovranno più accadere.
 Roberto Gallo condivide in parte l'analisi del consigliere Cammilleri. "Apprezzo la proposta dell'assessore Macedonio perché mi sembra la più percorribile". Discorso diverso è l'accertamento delle responsabilità che deve essere portato avanti in parallelo con la ricerca delle soluzioni.
Il consigliere Ruvolo ha poi dichiarato: "Questo è un macigno che è caduto sulla collettività". Per Ruvolo si devono chiedere con fermezza due cose: il riutilizzo dell' ex ospedale San Giovanni di Dio almeno per i reparti di primo intervento. "Prima si sgombera e poi si deve valutare se quella struttura potrà essere ripresa. Condanna ferma per i colpevoli: si tratta di una catastrofe".
 Il consigliere Spoto auspica che la Magistratura accerti le responsabilità oggettive per le gravi carenze strutturali dell'ospedale San Giovanni di Dio e pone il problema di dove trasferire i circa 400 pazienti ricoverati, il personale sanitario ed amministrativo. Alla prefettura  e all'Assessorato regionale alla Sanità propone di utilizzare la struttura della casa di riposo di Raffadali per sistemare alcuni reparti, (fino a 270 posti letto, tanti ne può contenere la struttura), in maniera da ridurre al minimo gli inevitabili disagi di tale emergenza sanitaria.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO