Presentato stamani il Progetto "I giovani cambiano il clima che cambia"

 Agrigento, 3 giugno 2011
 
E' stato presentato stamani nella sala convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia Regionale di Agrigento il progetto "I giovani cambiano il clima che cambia", che ha l'obiettivo di condividere un percorso di analisi delle emergenze ambientali del territorio e di progettare soluzioni per il miglioramento ambientale, nell'ottica della riduzione delle emissioni di CO2 e del miglioramento della qualità di vita. Secondo i responsabili del progetto, l'emergenza climatica è una vera e propria emergenza collettiva, ma può essere il terreno sul quale attivare un percorso di cittadinanza consapevole e partecipata. Occorre operare una conversione di civiltà che fermi le alterazioni climatiche, pensando ad un modo diverso di produrre energia, di consumarla per tutte le esigenze quotidiane senza sprecare inutilmente risorse comuni.
Presenti all'iniziativa l'Assessore Provinciale all'Istruzione Nicoletta Marchese, che ha illustrato una relazione, e i responsabili nazionali Legambiente Scuola e Formazione Luciano Ventura, Vanessa Pallucchi e Cristina Vecchi, e di Legambiente Sicilia Claudia Casa, Raffaella Giambra e Alessia Pusante. Presenti anche i giovani dai 15 ai 18 anni che, da settembre 2010 ad oggi, sono stati coinvolti nelle attività del progetto, promosso dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive con "Legambiente Scuola e Formazione" e con UDS (Unione degli Studenti) in otto regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia).  
"La Provincia Regionale di Agrigento, Settore Politiche del Lavoro e dell'Istruzione - ha detto l'Assessore Marchese - aveva aderito al progetto nel mese di ottobre 2010, sposando l'obiettivo di coinvolgere i giovani in pratiche di cittadinanza attiva e deliberando la compartecipazione alla realizzazione del progetto mediante l'organizzazione ad Agrigento dell'Incontro Nazionale, iniziato ieri e che si chiuderà il 5 giugno. Il Presidente D'Orsi ha avallato la nostra partecipazione, e la scelta è condivisibile, visto che ha coinvolto studenti del Nord e del Sud proprio nell'anno dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Da insegnate del Sud auspico che il progetto continui alimentando scambi culturali tra le varie regioni. Oggi è stato bello vedere studenti di regioni diverse discutere e convergere su temi di rilevanza mondiale quali sono i cambiamenti climatici e sui comportamenti da adottare per ridurre questo grave fenomeno".