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Rassegna stampa del 28 marzo 2012

 

 GIORNALE DI SICILIA
 
COME SI VOTA ADESSO E COME SI ANDREBBE A VOTARE
Un sistema non più fondato sull'obbligo di coalizione, la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, l'indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna. Sono queste le principali novità che si annunciano nella nuova leggo elettorale che le forze di maggioranza avrebbero intenzione di approvare entro la fine della legislatura. La vera differenza con l'attuale sistema, conosciuto come «Porcellum», la farebbero la fine dell'obbligo di coalizione, che ridarebbe maggior potere ai più grandi partiti rispetto ai piccoli, e il ritorno della possibilità di scegliere i candidati. Inoltre sarebbero ridotti, ma con una legge costituzionale, i parlamentari. Così quel che cambierebbe nel dettaglio.
NUMERO DEI PARLAMENTARI. La riforma annunciata non riguarda la legge elettorale e dovrà
essere fatta con legge costituzionale. AI momento i deputati sono 530 e i senatori 315. Dovrebbero rispettivamente diventare 500 e 250.
SISTEMA ELETTORALE. Quello attuale è un sistema proporzionale con liste bloccate. L'elettore cioè non può esprimere preferenze e i candidati vengono eletti secondo l'ordine di presentazione in base ai seggi ottenuti dalla singola lista. Il nuovo modello di legge elettorale potrebbe prevedere invece per il 50% collegi uninominali e per l'altro 50% liste con il proporzionale e lo sbarramento. Ci sarebbe inoltre un "diritto di tribuna", cioè un meccanismo per permettere l'ingresso in Parlamento anche di rappresentanti di piccoli partiti che non superano lo sbarramento e ogni partito dovrebbe indicare sulla scheda elettorale il proprio candidato premier.
SRARRAMENTO E PREMIO DI MAGGIORANZA. In entrambi i sistemi sono previsti sbarramenti cioè una percentuale minima di voti per potere ottenere seggi un Parlamento e un premio di maggioranza per il vincitore. Ma qui si trova la differenza più grande. Nel Porcellum infatti il premio di maggioranza va alla coalizione vincente, mentre nel nuovo sistema andrebbe al singolo partito che prende più voti. Anche per lo sbarramento, il nuovo sistema dovrebbe prevederne uno del4 05 percento per ogni partito, mentre il Porcellum prevede diversi sbarramenti a seconda che i partiti facciano parte di una coalizione o meno. In particolare, al momento, le soglie minime sono il 10% del totale dei voti per le coalizioni e il 2% per le liste che ne fanno parte; il 4% invece per i partiti che si presentano al Fu fuori di una coalizione. R.G.C.
 
PROVINCIA. Alla Regione l'ordine de giorno sull'eliambulanza
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha trasmesse all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale, proposto dal consigliere Davide Gentile, riguardante la postazione fissa dell'eliambulanza. L'ordine del giorno invita Russo a prevedere lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa all'Ospedale S. Elia di  Caltanissetta.
 
POLO. Nel pomeriggio siglata un'intesa anche con la fondazione «Agireinsieme» per Io sviluppo culturale e turistico
Intesa Università e Provincia per catalogare i monumenti
Continua la sinergia tra Provincia e Università. Una lettera di intenti è stata sottoscritta ieri tra l'assessore provinciale Domenico Alaimo e Rosario Scaduto, uno dei docenti di Restauro dei Monumenti della facoltà di Architettura di Agrigento, corso di laurea magistrale in Architettura. L'iniziativa è stata elaborata dal personale del Settore Edilizia e Patrimonio cd alla firma del documento ha presenziato l'architetto Daria Grillo. «Attuando le precise indicazioni del Presidente D'Orsi - ha detto l'assessore Alaimo - questa iniziativa ci consentirà in un prossimo futuro di avere una precisa e dettagliata mappatura su quello che è un certo tipo di monumento storico. Oggi stiamo elaborando quella che potremmo definire la cartella clinica dell'ex convento di Sant'Antonino a Raffadali. Una volta ultimati gli studi, la struttura, adeguatamente restaurata, potrà essere messa al servizio della città di Raffadali».
E ieri si è sottoscritto anche l'accordo tra il Polo universitario di Agrigento e la fondazione "AGireinsieme" per lo sviluppo culturale e turistico della città di Agrigento. Il protocollo d'intesa vuole formalizzare un percorso di fattiva collaborazione già iniziato tra la fondazione e l'Università, conia quale l'ente privato presieduto dall'imprenditore Salvatore Moncada intende partecipare in modo concreto alla crescita ed alla formazione dei giovani fornendo loro strumenti per valorizzare le loro capacità e rafforzare il rapporto con il territorio e con le sue risorse. L'iniziativa collaborativa con il Polo universitario, proposta dalla fondazione, per gli stessi giovani universitari e neo laureati, può tradursi in opportunità di studio, di ricerca o in nuove prospettive di lavoro e di impresa. Sull'intesa è intervenuto anche il sindaco Zambuto. «Il mio auspicio - ha detto - è quello divedere sempre più coinvolti il pubblico e l'imprenditoria in un processo continuo di concreta collaborazione e scambio di professionalità, condizione primaria e necessaria per rianimare l'asfittica condizione sociale ed occupazionale nel nostro territorio e poter pensare di rilanciare l'economia della nostra città puntando allo sviluppo turistico e culturale sostenuti dall'impresa privata e da una nuova e più ricca formazione professionale dei giovani laureati». A sottoscrivere l'accordo il presidente della Fondazione Salvatore Moncada e per l'Università, il Direttore del Centro di Gestione "Polo Didattico"di Agrigento, Lucio Melazzo.
 
ATO GESA. Il commissario liquidatore Teresa Restivo sarà oggi a Palermo per un ulteriore incontro al Dipartimento regionale dei rifiuti.
Emergenza rifiuti, è sciopero selvaggio
I netturbini chiedono i loro soldi subito
I cassonetti sono già ricolmi di spazzatura sia in centro che nelle frazioni. In «pericolo» la Valle dei Templi
Annamaria Martorana
Hanno ascoltato l'invito di uno sciopero ad oltranza lanciato due giorni addietro dal sindaco di Agrigento Zambuto e ieri, i 350 operatori ecologici di Gesa, non solo non hanno raccolto i rifiuti ma hanno protestato prima dinanzi la Prefettura e poi al Municipio, in una manifestazione non autorizzata e non concordata con i sindacati che si sono detti contrari a forme di protesta fuori dalle regole. «Copiamo le ragioni della protesta de sosteniamo - hanno detto i sindacalisti - ma non possiamo accettare scioperi selvaggi come quelli di dicembre. I lavoratori perderanno tanti altri soldi e se in cassa non ci sono liquidità non cene saranno nemmeno oggi. Occorre protestare contro coloro che questa situai:ione l'hanno causata, compresi i sindaci che non pagano da anni per i servizi di cui hanno usufruito attraverso gli operatori ecologici e le imprese". In mattinata i netturbini avevano qualche problema anche al traffico del centro cittadino, giusto per sollecitare anche l'opinione pubblica alla loro vertenza, poi spostarsi a piazza Municipio dove hanno incontrato il sindaco Zambuto che torna a ribadire la sua idea di volersi riprendere il servizio nonostante l'assessore regionale Marino abbia spiegato e ribadito che con la legge attuale non è possibile.
E lo sciopero iniziato ieri sembra proprio destinato ad andare avanti ad oltranza. I lavoratori, stanchi di dovere ogni mese aspettare e sperare per lo stipendio, chiedono che la situazione possa normalizzarsi, cosa in questo momento quantomeno difficile. I cassonetti sono già ricolmi di rifiuti e ora dopo ora i quartieri de centro e le periferie, valle dei templi compresa, cominceranno a regalare quel panorama sempre più frequente.
Intanto oggi dovrebbe arrivare la risposta di Remo Stortari, funzionario dell'Aipa che lunedì aveva incontrato il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo. Sul tavolo c'è la possibilità dì avere una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro che sommati agli altri soldi in disponibilità della società d'ambito potrebbero portare, lunedì, al pagamento alle ditte dell'Ato, del saldo della fattura di agosto e al pagamento di quella di settembre. Fondi appena sufficienti per uno stipendio degli operatori ecologici che rimarrebbero «fuori» con febbraio e marzo. La Gesa vanta erediti sia con le amministrazioni comunali più grosse come Agrigento, Favara, Porto Empedocle, Aragona e Raffadali, ma anche da realtà comunali più piccole territorialmente ma che nel tempo hanno accumulato debiti per centinaia di migliaia di cui-o usufruendo dei servizi senza pagare nulla. (AMM)
 
PROVINCIA. Il presidente D'Orsi convoca e parti
Domani assemblea pubblica
Il presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha convocato per giovedì prossimo alle 10.00 nell' aula Pellegrino di via Acrone, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo, i sindaci di tutti i 19 Comuni della società d'ambito a i rappresentanti delle ditte dell'Ati, Iseda, Ecoin, Sap e Seap. All'ordine del giorno della riunione di domani, il problema legato alla mancata corresponsione degli stipendi agli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2 nel tentativo di trovare una soluzione per lo stato di crisi in cui è precipitato il comparto.
 
LEGGE DI RIFORMA
Giosuè Marino: «I Comuni inadempienti»
«Stupisce che il sindaco Zambuto addebiti alla Regione la volontà di mantenere i 27 Ato rifiuti laddove invece proprio il Comune di Agrigento non ha Ottemperato all'obbligo previsto dalla legge regionale 9/2010 di approvare lo statuto e l'atto costitutivo necessari per la costituzione delle Srr, come peraltro accaduto nelle altre province siciliane». Replica così Giosuè Marino, assessore regionale all'Energia e ai Servizi di pubblica utilità, all'affermazione del sindaco, che reclama dalla Regione una risposta in ordine alla riassegnazione al Comune del servizio. " Il sindaco Zambuto - aggiunge Marino - ignora la disciplina comunitaria e nazionale del servizio rifiuti che, come noto, non consente al singolo Comune la gestione diretta del servizio. Devo dunque ritenere che Zambuto si riferisca al progetto sperimentale proposto dalla società d'Ambito Gesa AG2, ad oggi in istruttoria presso gli uffici del Dipartimento, unitamente agli altri 37». (AMM)
 
I NODI ALLA REGIONE
LA MARATONAALL'ARS CONCLUSA CON IL VARO DOPO ORE DI SCONTRI SUI FONDI.. ORA LA FINANZIARIA
Mentre dentro si trattava, fuori dal Palazzo scoppiava la protesta delle categorie colpite dai tagli
Giacinto Pipitone
PALERMO
La prima giornata della maratona all'Ars per il varo della manovra si è conclusa con l'approvazione del bilancio dopo ore di scontri. Il pomeriggio era iniziato con l'ennesimo maxi emendamento del governo alle voci di spesa. Ne è venuto fuori un testo che modifica, in aumento, i budget di alcuni degli enti della cosiddetta tabella H, il lungo elenco di sigle vicine alla politica premiate ogni anno con finanziamenti a pioggia. E il perno che ha sbloccato l'impasse.
Inattesa del voto finale, che arriverà insieme alla Finanziaria, ecco chi vede aumentare i fondi originariamente stanziati nei documenti depositati fra l'autunno e i giorni scorsi. Il Cerisdi, vicino al centrodestra, avrà 700 mila euro in più. La Fondazione Leonardo Sciascia, che aveva subito un taglio, recupera 100 mila euro. Il centro studi pirandelliani, vicino a Michele Cimino (Grande Sud) potrà contare su 100 mila euro in più del previsto. E anche la Fondazione Federico TI, su pressing del presidente dell'Ars Francesco Cascio, recupera il taglio iniziale grazie a 120 mila euro in più. L'assessore Daniele Tranchida, messinese di area Fu, ottiene 2,7 milioni per «incrementare il movimento turistico interno e verso la Sicilia». Brindano le associazioni sportive. Il club rugbistico Amatori Catania, vicino al Pdl di Marco Falcone, ottiene 70 mila euro in più del previsto. La San Gregorio Rugby, cara all'Mpa, riceve altrettanto. E lo stesso va alla Palermo Rugby, per cui ha pressato lo stesso Cascio. Sono cifre che si sommano, anche in questo caso, agli stanziamenti originari.
Tirano un sospiro di sollievo i centri studi vicini al Pd, che recuperano i tagli previsti e in qualche caso vanno anche inattivo rispetto al 2011. E il caso del Coppem, che su pressing di Antonello Cracolici  arriverà 150 mila euro in più del previsto. Al centro Gramsci altri 50 mila euro. Trentamila euro vanno all'Istituto internazionale del papiro e 20 mila in più al centro studi Pio La Torre. Alla Fondazione Ignazio Buttitta andranno 85 mila euro in più del previsto e 20 all'associazione culturale Pompeo Colajanni di Enna.
Emendamenti volanti in aula hanno permesso anche al Centro studi Pastore di Agrigento di veder aumentato di 120 mila euro il proprio budget grazie al pressing del Pdl con Nino Bosco. E al centro per ciechi Ardizzone Gioeni di Catania vanno 70 mila euro in più. Sempre il Pdl, con Vincenzo Vinciullo, ha fatto ottenere al Meter di Avola (centro per la lotta alla pedofilia) 97 mila curo totali. Recuperano somme anche teatri e università. Alla Provincia di Agrigento 750 mila curo in più rispetto al previsto per il polo universitario, Costola di quello di Palermo. Mentre al teatro Massimo di Palermo andranno altri 969 mila euro. Trecentomila a quello di Messina e 150 mila al Bellini di Catania. Alla Fondazione Pirandello della Valle dei Templi 21 mila euro in più. E all' istituto nazionale del dramma antico di Siracusa, 103 mila euro. La Fondazione orchestra sinfonica siciliana recupera 751 mila euro.
Su questa base si è mossa Fino a sera la trattativa fra i partiti ali'Ars per arrivare al varo almeno del bilancio e passare poi, oggi, alla Finanziaria. Per il Pd, con Antonello Cracolici, «sono state difese scuola, università e antiracket». Ma mentre dentro si trattava, fuori dai Palazzo scoppiava la protesta di varie categorie penalizzate dai tagli.
La Cna, con il segretario Mario Filippello, chiede il ritiro di un emendamento alla Finanziaria con cui il governo gira alla nuova irfis tutti i fondi destinati al finanziamento degli artigiani attraverso la Crias: «Una provocazione per le 90 mila imprese del settore. I fondi vanno invece aumentati'".
Ma Confcooperative, con Gaetano Mancini, ritiene positive le norme della manovra che «tagliano i costi della politica e creano un fondo per gli investimenti delle imprese». Gli Ersu, gli enti per il diritto universitario, protestano per il taglio di circa 7 milioni al finanziamento. Il consigliere di amministrazione dell'Ersu di Palermo, Luca Lombardo, annuncia una petizione con 2 mila forme per chiedere al governo di ripensarci ed evitare di costringere al ridimensionamento dei servizi: a partire dalle mense.
 
LA SICILIA
 
AMBIENTE. Intervento della Provincia regionale lungo le strade dell'hinterland
Rimossi 4mila kg di amianto
Senza tregua la rimozione dell'amianto e di altri rifiuti speciali, pericolosi e non, dalle strade provinciali ari opera del Settore Ambiente e Territorio della Provincia Regionale.
Nella giornata di ieri gli operai e i tecnici dell'impresa Ciulla srl (aggiudicataria del relativo appalto), con la supervisione del funzionario di cantiere del Settore Ambiente Vincenzo Dainotto, hanno rimosso ben 3.280 chilogrammi di amianto e 12.600 kg di inerti da alcune strade del licatese: la SP 62 Licata-Butera-confine Riesi, la SP il Licata-Butera-Fiume Salsa e la SPC 71 Licata-Piano Sabbuci. La bonifica si è spostata dunque dal menfitano-belicino al comparto orientale della nostra provincia, e complessivamente nel giro di pochi giorni il Settore Ambiente ha rimosso quasi 5 tonnellate del pericoloso materiale, responsabile, com'è noto, dell'asbestosi. una micidiale malattia dell'apparato respiratorio che ha causato migliaia di decessi nel nostro Paese tra quanti sono stati esposti a lungo alle polveri di amianto.
Le segnalazioni di queste pericolose discariche erano arrivate dal personale delle lnfra strutture Stradali e dalla Polizia Provinciale. Anche in questo caso l'amianto incapsulato e sigillato è stato conferito nella discarica autorizzata allo smaltimento dei rifiuti speciali di Carini.
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, e l'Assessore Provinciale all'Ambiente e Territorio, Francescochristian Schembri, esprimono «soddisfazione per l'eccellente lavoro dello staff del Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente e Territorio, e ai tempo stesso il profondo rammarico per l'inciviltà e l'insensibilità dimostrata da quanti imperterriti continuano ad abbandonare amianto»,
CHIARA IPPOLITO
 
Cicero alla guida dell'Asi
Il commissario avrà quattro mesi di tempo per liquidare il Consorzio per lo sviluppo industriale Le competenze passeranno all'Istituto attività produttive: «Gestione nel segno della legalità»
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha firmato i decreti di nomina dei commissari liquidatori dei consorzi per l'Area di sviluppo industriale siciliani. Per quello di Agrigento, come si sa, la giunta di governo aveva già individuato Alfonso Ci- cero il cui incarico adesso è stato formalizzato e notificato agli organi del consorzio della città dei templi.
Cicero si insedierà dopodomani, giovedì 29 marzo.
La legge che sopprime i consorzi e costituisce l'istituto regionale per le attività produttive - si legge in un comunicato - indica le competenze del commissario che consistono negli atti di ordinaria amministrazione, nonché la liquidazione, la rendicontazione della situazione economico-finanziaria, del personale e degli immobili dell'ente.
Il commissario Alfonso Cicero ha il compito di rilevare le attività e le passività, rinegoziando, dove possibile, i rapporti con i creditori, individuare i beni immobili strumenta
li indisponibili rientranti nel patrimonio dell'Asi che saranno trasferiti all'lrsap.
Anche il personale verrà trasferito al nuovo istituto, anche se il presidente uscente Stefano Catuara ha avanzato delle perplessità in ordine alla sistemazione dei dipendenti a tempo determinato la cui posizione non sarebbe prevista dalla legge in questione.
L'incarico di Alfonso Cicero durerà complessivamente 4 mesi, trascorsi i quali il Commissario cesserà le funzioni che saranno integralmente trasferite all'Istituto Regionale Sviluppo Attività Produttive, destinato ad occuparsi da ora in poi dell'assistenza alle imprese per favorirne lo sviluppo.
Il neo Commissario dell'Asi di Agrigento, Alfonso Cicero, nell'ultimo biennio ha ricoperto la carica di presidente dell'Asi di Caltanissetta e di commissario del consorzio di Enna.
«La gestione commissariale che inizia oggi ad Agrigento - conclude il comunicato - rappresenta un elemento di novità per l'Asi di Agrigento. Una gestione che sarà improntata al binomio "sviluppo e legalità", confidando nella migliore collaborazione con gli enti e le istituzioni territoriali, le associazioni di categoria e i sindacati per la crescita dell'area industriale, lo sviluppo di nuovi servizi alle imprese e la promozione della cultura della legalità».
S.F.
 
PROTOCOLLO D'INTESA PER FINANZIARE BORSE DI STUDIO IN ARCHEOLOGIA
Accordo tra Agireinsieme e Polo universitario
Promuovere un percorso comune di formazione e ricerca per offrire ai giovani studenti universitari un motivo in più per non andar via da Agrigento. E uno degli obiettivi del Protocollo d'intesa, siglato ieri pomeriggio a Villa Genuardi tra il Presidente della Fondazione Agireinsieme, Salvatore Moncada ed il direttore del centro di gestione «polo didattico» di Agrigento, Lucio Melazzo. Presenti alla stipula della convenzione, il presidente del Corso di laurea di Archeologia, Oscar Belvedere, il responsabile dell'area amministrativa gestionale del polo universitario, Ettore Castorina, la prof.ssa. Cilona e numerosi sostenitori della fondazione. L'iniziativa, sintesi di un percorso già avviato nel mese di ottobre, prevede un concreto impegno sinergico tra la Fondazione e l'Università nel realizzare una serie di attività ed interventi di studio, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale della Valle dei Templi e del territorio circostante. Saranno avviate campagne di scavi archeologici e ricerche di superficie, attività di ricerca nei campi architettonici, ento-antropologici, paesaggistici e naturalistici ed ancora documentazione, informatizzazione e creazione di una banca dati relativa alle ricerche effettuate o da effettuare nell'area del Parco; progetti digestione e valorizzazione dei beni culturali; campagne di rilevamento topografico, pubblicazioni di carattere scientifico e didattico-turistico; allestimento di laboratori di ricerca e di tipo didattico con moderne attrezzature tecnologiche finalizzate alla ti- cerca. Agli studenti e ai neo-laureati sarà possibile concorrere per borse di studio o avviare il dottorato di ricerca, con l'obiettivo di offrire opportunità di studio, di ricerca e nuove prospettive di lavoro e d'impresa nell'area di Agrigento.
«L'accordo crea un rapporto di collaborazione della durata di tre anni con l'università al fine di avviare una serie di attività all'interno del Parco - ha detto il presidente Salvatore Moncada - i tempi burocratici sono stati un po' lenti, ma consentiranno agli studenti ed ai giovani laureati opportunità di studio, di ricerca o in nuove prospettive di lavoro e di impresa».
ANNARITA DI LEO
 
Blitz della polizia provinciale nelI'ex Sp n. 3 in disuso da tempo
Sequestrata discarica abusiva
FAVARA) Pneumatici, batterie di auto, serbatoi in amianto, parti di carrozzeria di autovetture e rifiuti solidi urbani di ogni genere. C'è di tutto nella mega discarica abusiva sequestrata in territorio di Favara dagli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria del Corpo di Polizia provinciale.
La discarica è stata scoperta nel tratto di strada dell'ex Sp n3 A, in disuso e chiusa al transito con eccezione dei residenti. Si tratta di un tratto della strada parallela alla provinciale n. 3 che da Favara porta ad Aragona. Un sito sensibile che in passato è stato già posto sotto sequestro e per due volte bonificato dalla Provincia. Lungo i circa 200 metri di strada sono stati abbandonati da ignoti incivili grande quantità di rifiuti speciali e pericolosi di varia natura, ammucchiati adesso sulla carreggiata in 11 cumuli. Rifiuti come inerti provenienti dalla demolizione di fabbricati frammisti a frammenti di varie dimensioni di lastre e serbatoi in eternit, lastre di cartongesso, vetri, mobili in disuso, elettrodomestici di- smessi, materiale ferroso, paraurti di automobile, sanitari in disuso, guaina bituminosa e scarti di potatura. Una sorta insomma di raccolta di rifiuti speciali, ma abusiva e ai margini dell'ex strada provinciale alle porte di Favara, dove sono presenti di diverse costruzioni private, abitate soprattutto nella stagione estiva.
Tutta l'area, circa 1.000 mq., è stata posta sotto sequestro e in diversi punti sono stati collocati cartelli avente valore di sigillo con la scritta: «Provincia Regionale di Agrigento - Corpo di Polizia Giudiziaria Provinciale - area Sottoposta a Sequestro Giudiziario ai sensi dell'art. 354 C.P.P.».
Adesso ci vorrà un intervento particolare di bonifica per rimuovere i copertoni, l'eternit e le lamiere poiché, come dicevamo, sono considerati rifiuti speciali e non possono essere conferiti nella normale discarica. Insomma ci vuole una bonifica ad hoc, che naturalmente ha il suo costo per la collettività. Non è la prima volta che la Provincia interviene per bonificare la stessa zona. Qualche anno fa l'intervento si rese necessario per consentire l'apertura temporanea della stessa strada a causa della chiusura per il rifacimento del manto stradale dell'arteria parallela. Anche in quella occasione furono caricati circa otto camion di rifiuti. I soliti incivili, però, appena riaperta la nuova strada, ne ha approfittano per tornare a depositare rifiuti di ogni specie che, oltre a deturpare il paesaggio, proprio per la loro natura speciale possono risultare inquinanti e pericolosi per la salute pubblica. La normativa impone ai produttori di rifiuti speciali di provvedere per loro conto allo smaltimento degli stessi, nel completo rispetto della legge. Ma, evidentemente, c'è chi queste regole non le vuole applicare e invece di smaltire i rifiuti speciali, quali sono i copertoni usati, le batterie di auto, l'eternit o le lamiere della carrozzeria, preferisce sbarazzarsene più comodamente, incurante dell'ambiente, della propria salute e degli altri, soprattutto dei proprietari dei terreni vicini.
 
EMERGENZA RIFIUTI. Incontro tra i vertici delle due società
L'Aipa apre alla Gesa
Sì a un'anticipazione?
Nel corso della settimana Aipa, la società di riscossione della da e della Tarsu, dovrebbe venire in soccorso di Gesa con una anticipazione che dovrebbe consentire il pagamento di almeno una mensilità al raggruppamento di imprese che si occupa del servizio di prelievo della spazzatura, il cui personale ieri mattina si è astenuto dal lavoro. Nel pomeriggio di lunedì, infatti, è stato ad Agrigento il direttore generale della società il quale ha incontrato il liquidatore Teresa Restivo alla presenza del sindaco di Agrigento Marco Zambuto. I due hanno fatto il punto della situazione e quest'ultima ha chiesto l'intervento dell'esattore per tamponare l'attuale situazione debitoria che rischia di paralizzare per diversi giorni il servizio e di scatenare una vera e propria emergenza sanitaria. Ha sollecitato quindi un'anticipazione sostanziosa in considerazione del fatto che ha già inviato i ruoli suppletivi di Agrigento degli anni passati (con l'elenco di coloro i quali sono stati individuati con la lotta all'evasione) e che nei giro di poco tempo saranno inviati anche i ruoli 2012 dello stesso capoluogo e di altri comuni vicini. Restivo spera in tal ma— dadi arrivare a circa 2 milioni di euro, ai quali aggiungerebbe un'altra somma che sta racimolando dai comuni. Così salderebbe alle ditte la mensilità di agosto e pagherebbe anche quella di settembre. Le imprese a loro volta potrebbero pagare al proprio personale lo stipendio di gennaio. Il direttore di Aipa si è riservato dì valutare la situazione al rientro in ufficio a Milano per cui darà una risposta al liquidatore di Gesa tra mercoledì e giovedì.
Alla luce di questa situazione i sindacati Cgil, Cisl e Uil in serata hanno proposto ai lavoratori di sospendere ogni iniziativa e di attendere la risposta di Aipa. Poi, in caso di riscontro
negativo, si sarebbe passati allo sciopero. Ieri mattina invece i lavoratori hanno preferito cambiare strategia, astenendosi direttamente dal lavoro, La spazzatura è rimasta agli angoli delle strade ed anche il personale che dipende direttamente da Gesa ha dovuto fermarsi forzosamente,
Gli stessi lavoratori ad Agrigento si sono soffermati davanti la prefettura poi in corteo si sono recati al Comune dove, davanti l'ingresso di Palazzo dei Giganti, hanno incontrato il sindaco Marco Zambuto al quale hanno ribadito la loro condizione e lo stato di esasperazione in cui versano per i continui ritardi nella liquidazione degli emolumenti. Zambuto ha espresso loro solidarietà, ha spiegato qual è lo stato delle cose ed ha ribadito la necessità che la Regione approvi una legge per restituire ai Comuni il servizio di igiene ambientale. «Negli ultimi anni - ha detto - abbiamo versato a Gesa qualcosa come 15 milioni di euro per avere un servizio a singhiozzo».
SALVATORE FUCÀ
 
Lo sciopero a sorpresa dei netturbini
Sit in sulle strisce bianche in Prefettura
I netturbini ieri mattina sono tornati in piazza, dando vita ad una protesta non autorizzata. Traffico rallentato, servizi di raccolta e spazzamento bloccati, pulizia delle strade effettuata solo in pochi punti della città. Come se non bastasse la tensione con il passare delle ore è salita alle stelle.
Si è pure rischiato qualche piccolo tafferuglio con gli automobilisti. Una calda mattinata partita alle 7,30 con i lavoratori addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che sì sono dati appuntamento davanti l'ingresso del palazzo della Prefettura, Circa un centinaio hanno manifestato e rallentato il traffico, guardati a vista dagli agenti della Digos.
A torno e a piccoli gruppi hanno attraversato sulle strisce pedonali di fronte la caserma dei carabinieri in piazzale Aldo Moro, e in quelle vicino al piazzale antistante la Prefettura.
Durante uno di questi passaggi un operatore ecologico è stato investito da una Moto Ape. Nell'urto l'uomo è rimasto illeso, mentre il mezzo ha riportato la rottura dello specchietto retrovisore. Si è rischiato il contatto tra conducente e manifestante, fortunatamente poi il buon senso ha prevalso.
Con il passare delle ore è aumentata l'amarezza e la rabbia perle mille difficoltà che stanno attraversando, I lavoratori sono creditori di due mesi di stipendio e cioè quello di gennaio e duello di febbraio e fra qualche giorno maturerà anche quello di marzo, il cui pagamento scadrà il 15 aprile prossimo. Una situazione senza precedenti. Una situazione ormai al collasso.
Ma quella di ieri mattina è stata un'azione non autorizzata, che ha provocato la reazione del presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, sceso in strada con decisione per ascoltare i manifestanti, Il responsabile dell'Ente si è impegnato a farsi portavoce del problema, invitando una delegazione di cinque netturbini ad un incontro per questa mattina.
M l'attenzione è già per domani, quando il presidente D'Orsi incontrerà i sindaci dell'Ato Gesa Ag2. Si spera in un miracolo. Alle porte il rischio di una nuova emergenza rifiuti in città. L'Ati, il raggruppamento delle imprese che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, non riceve somme dall'agosto del 2011 e nelle casse dell'Ato Gesa i soldi sono finiti.
 
SOLE
 
Al dipendente part-time la pensione resta ridotta
Fabio Venanzi
Il dipendente che trasforma il proprio rapporto di lavoro in part-time e percepisce un trattamento pensionistico ridotto, per effetto della prosecuzione del rapporto di lavoro, non può pretendere la pensione nella sua interezza, nonostante l'abolizione del divieto di cumulo previsto dalla legge 289/2002. Tanto afferma la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza depositata ieri relativa al ricorso 25647/2009. La questione nasce dal ricorso presentato dall'Inps a seguito di un giudizio promosso da una ricorrente che reclamava pensione ordinaria d vecchiaia in misura piena a partire dal i gennaio 2003, in luogo di quella ridotta per effetto del part-time, in applicazione dell'articolo della legge in parola poiché, con tale norma, era stato abrogato il divieto di cumulo - sia totale sia parziale - fra pensione e retribuzione. L'Inps, dopo essere stato soccombente nei primi due gradi di giudizio, ha proposto ricorso. Questo è stato accolto e la sentenza di secondo grado impugnata è stata cassata senza rinvio potendo la causa essere decisa nel merito. La Suprema Corte, nel ripercorrere le principali tappe del divieto di cumulo, conferma che la pensione di anzianità dei dipendenti privati è subordinata alla risoluzione del rapporto di lavoro; in caso contrario, infatti, non pare possibile percepire il trattamento pensionistico. L'eliminazione progressiva del divieto di cumulo tra pensioni e reddito è stato più volte ripreso dal legislatore nel corso degli anni, fino a giungere all'artico- 1019 del decreto legge n2/2008 che ha "liberalizzato' definitivamente la materia. I giudici di Piazza Cavour hanno rilevato come il carattere eccezionale della disciplina non può essere derogato da norme successive aventi valenza generale.
 
INPS. Indicati i documenti che nonostante la semplificazione non possono essere eliminati
Autocertificazione con limiti Sopravvivono Durc, agibilità, accertamenti medico legali
Antonino Cannioto
Giuseppe Maccarone
Il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), il certificato di agibilità, le attestazioni di regolarità contributiva non possono essere sostituiti con un'autocertificazione dell'interessato, nonostante la decertificazione prevista dai collegato lavoro. Lo ribadisce l'Inps nella circolare 47/2012 diffusa ieri.
L'istituto di previdenza fa il punto sulla norma mirante alla semplificazione dei rapporti tra cittadini e Pubblica amministrazione, ricordando che l'articolo 15 della legge 183/2 011 ha rafforzato il principio secondo cui la Pa deve acquisire d'ufficio le informazioni che sono necessarie allo svolgimento dell'istruttoria in chiedendole all'amministrazione che le detiene.
in tal senso le modifiche introdotte dal collegato impongono alle Pubbliche amministrazioni non solo il divieto di richiedere certificati o atti di notorietà ma anche di accettarli (se prodotti di iniziativa dell'utente). Ne deriva che le certificazioni rilasciate dalla Pa in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. In quelli i con gli organi della Pa e i gestori di pubblici servizi, i certificati e gli atti di notorietà devono essere sostituiti dalle autocertificazioni. A tal fine è previsto
che sui certificati rilasciati dalla Pa sia apposta la dicitura: «il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi». Se il funzionario accetta un documento che recatale formula commette un illecito disciplinare.
Così, i vertici dell'istituto invitano le proprie strutture ad acquisire d'ufficio i dati necessari a istruire i processi amministrativi (a tal fine si stanno implementando i canali telematici) accettando, se del caso, le autocertificazioni. Quando si rende necessario acquisire agli atti dei dati contenuti in un provvedimento dell'autorità giudiziaria, che non rientrano nel novero di quelli che possono essere sostituiti da dichiarazioni del cittadino, allora quest'ultimo ha l'obbligo di fornire le indicazioni per il reperimento delle informazioni.
Alcune informazioni, però, non possono essere autocertificate. Oltre a quelle già menzionate si contano la certificazione di esposizione all'amianto rilasciata dall'inail e i verbali relativi ad accertamenti medico legali redatti da strutture sanitarie pubbliche. Si tratta, infatti, di documenti rilasciati all'esito di valutazioni effettuate da organismi tecnici. Questi documenti possono essere presentati in copia, unitamente a una dichiarazione sostitutiva
dell'atto di notorietà sulla conformità all'originale in cui l'interessato deve anche dichiarare che quanto attestato non è stato revocato, sospeso o modificato.
Inoltre, secondo l'inps, il legislatore è intervenuto in materia per limitare la certificazione senza, tuttavia, intaccare la facoltà delle amministrazioni di richiedere l'autocertificazione, al fine di evitare un aggravio del procedimento. Permane, così, per l'Inps la possibilità richiedere, a pena di esclusione, dichiarazioni sostitutive nelle procedure che prevedono la partecipazione di numerosi soggetti, per una valutazione comparativa di titoli.
 
Agrigentoflash
 
Fondazione e università per il futuro dei giovani. Cerimonia di sottoscrizione del protocollo d'intesa
Il presidente della Fondazione AGireinsieme, Salvatore Moncada, e il Direttore del Centro di Gestione "Polo Didattico" di Agrigento, Lucio Melazzo, Hanno sottoscritto un protocollo d'intesa. Hanno partecipato il Presidente del Corso di laurea magistrale di Archeologia, Oscar Belvedere, tutti gli altri Presidenti dei Corsi di Laurea, il Responsabile dell'Area Amministrativa Gestionale del Polo, Ettore Castorina, e i sostenitori della Fondazione. Con questo accordo le parti si impegnano a collaborare per la realizzazione di attività ed interventi di studio, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale della Valle dei Templi e del territorio circostante. Le attività interesseranno in maniera prioritaria i seguenti ambiti: campagne di scavi archeologici e ricerche di superficie, attività di ricerca nei campi architettonici, etno-antropologici, paesaggistici e naturalistici; documentazione, informatizzazione e creazione di una banca dati relativa alle ricerche effettuate o da effettuare nell'area del Parco; progetti di gestione e valorizzazione dei beni culturali; campagne di rilevamento topografico, pubblicazioni di carattere scientifico e didattico-turistico; allestimento di laboratori di ricerca e di tipo didattico con moderne attrezzature tecnologiche finalizzate alla ricerca. Nell'ambito delle attività di ricerca e gestione dei progetti potranno essere attivate borse di studio, borse di studio post laurea e borse di dottorato di ricerca. Il protocollo avrà la durata di tre anni è potrà essere rinnovato alla scadenza con successiva intesa. "La Fondazione - spiega il presidente Moncada - ha avviato contatti con l'Università in ottobre, appena un mese dopo la sua nascita, poiché AGireinsieme vuole contribuire in modo concreto alla crescita e alla formazione dei giovani in modo che non siano costretti ad andar via e a perdere il rapporto con le proprie radici per motivi di studio e di lavoro. In pochi mesi abbiamo raggiunto questa intesa, che è preludio di ulteriori iniziative in favore dei giovani e per la valorizzazione del territorio".
 
Rifiuti, giovedì vertice in provincia
Il Presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha convocato per giovedì prossimo alle 10, nell'aula Pellegrino di via Acrone, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo, i sindaci di tutti i 19 Comuni della società d'ambito e i rappresentanti delle ditte dell'Ati. All'ordine del giorno, il problema legato alla mancata corresponsione degli stipendi agli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2.
 
 Agrigentonotizie
 
AGireinsieme e l'università di Agrigento per il futuro dei giovani
 Agli studenti e ai neo-laureati sarà possibile concorrere per borse di studio, avviare il dottorato di ricerca, partecipare a campagne di scavo archeologico, creare banche dati, allestire laboratori didattici e molto altro
L'incontro a Villa Genuardi La fondazione AGireinsieme e l'Università degli Studi di Palermo - Polo didattico di Agrigento hanno siglato questo pomeriggio un protocollo d'intesa per offrire ai giovani un motivo in più per non andar via da Agrigento.
L'iniziativa è la sintesi di un percorso già avviato con l'Università nel mese di ottobre e rientra tra le attività della fondazione che vuole contribuire in modo concreto alla crescita e alla formazione dei giovani fornendo loro gli strumenti per valorizzare le proprie capacità e per rafforzare il rapporto con il territorio e con le sue straordinarie risorse. Agli studenti e ai neo-laureati sarà possibile concorrere per borse di studio, avviare il dottorato di ricerca, partecipare a campagne di scavo archeologico, creare banche dati, allestire laboratori didattici e molto altro ancora nel proprio territorio. Il protocollo avrà la durata di tre anni è potrà essere rinnovato alla scadenza con successiva intesa.
Alla sottoscrizione erano presenti il presidente di AGireinsieme Salvatore Moncada, e, per l'Università, il direttore del centro di gestione "Polo didattico" di Agrigento, Lucio Melazzo, oltre al presidente del Corso di laurea magistrale di Archeologia, Oscar Belvedere, gli altri presidenti dei Corsi di Laurea attivati presso il Polo, il responsabile dell'Area amministrativa gestionale del Polo, Ettore Castorina, e i sostenitori della fondazione."
 
Elisoccorso, Raimondo Buscemi invia l'ordine del giorno a Massimo Russo
Viene chiesto lo spostamento della stazione dell'eliambulanza da Caltanissetta ad Agrigento. L'argomento è stato discusso e approvato all'unanimità dall'intero Consiglio provinciale
Raimondo Buscemi Il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, ha inviato una nota all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio provinciale, proposto dal consigliere Davide Gentile, che invita l'assessore Russo a prevedere lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta.
La proposta trova la sua ragione d'essere nell'ubicazione geografica del nosocomio agrigentino che vanta migliori condizioni climatiche.
"Purtroppo - si legge nell'ordine del giorno - in talune circostanze non è stato possibile per le avverse condizioni climatiche che l'elicottero si alzasse dal Sant'Elia mettendo a repentaglio vite umane. Inoltre tale spostamento coprirebbe in maniera più efficace un territorio provinciale, quello agrigentino, molto vasto composto da 43 comuni, da Licata sino a Santa Margherita Belice, dove si trovano unicamente due unità di terapia intensiva ed è sicuramente la peggiore provincia servita dal punto di vista dei collegamenti stradali".
 
Agrigentoweb
 
AGRIGENTO | AGireinsieme ed Università firmano protocollo d'intesa. Moncada: "il Parco Archeologico sia un'opportunità per i giovani"
AGireinsieme e il Polo didattico di Agrigento dell'Università degli Studi di Palermo hanno siglato questo pomeriggio un Protocollo d'intesa finalizzato ad incrementare l'attività di ricerca e a favorire la crescita e la formazione dei giovani studenti agrigentini. Il protocollo, che avrà durata triennale e sarà eventualmente rinnovabile, impegna, infatti, le due parti a collaborare per la realizzazione di attività ed interventi di studio, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale della Valle dei Templi e del territorio circostante.
Tali attività riguarderanno principalmente: campagne di scavi archeologici e ricerche di superficie, attività di ricerca nei campi architettonici, etno-antropologici, paesaggistici e naturalistici, documentazione, informatizzazione e creazione di una banca dati relativa alle ricerche effettuate o da effettuare nell'area del Parco Archeologico, progetti di gestione e valorizzazione dei beni culturali, campagne di rilevamento topografico, pubblicazioni a carattere scientifico e didattico-turistico e allestimento di laboratori di ricerca con moderne attrezzature.
Le attività di ricerca saranno favorite grazie alla messa a disposizione della Fondazione di borse di studio anche post laurea e di dottorato. Un punto questo sul quale il Presidente di AGireinsieme, Totò Moncada, firmatario del documento accanto al Direttore del Centro di Gestione "Polo Didattico" di Agrigento, Lucio Melazzo, ha molto insistito. "Molti ragazzi escono dall'università e non trovano lavoro e d'altro canto abbiamo un Parco Archeologico ricco di tesori ancora da scoprire - ha spiegato Moncada - il futuro di Agrigento è nel turismo che può essere il volano di questa Citta, quindi il Parco non può essere qualcosa che sta lì perché qualcuno ce l'ha messa, ma deve essere fonte di valorizzazione".
Nelle intenzioni di chi ha pensato al protocollo d'intesa ci sarebbe, infatti, l'idea di coinvolgere anche l'Ente Parco, sia per rafforzare il rapporto con il territorio e con le sue straordinarie risorse, ma anche per dare a studenti e laureati nuove opportunità di studio e di lavoro. "In genere quello che ha riguardato il nostro Parco archeologico è sempre stato vissuto come qualcosa che riguarda gli altri - ha continuato Moncada - ma la Fondazione ci tiene che i cittadini di Agrigento siano artefici e protagonisti della loro città e, anche se non è la Monte dei Paschi, AGireinsieme si muove a piccoli passi per poter iniziare a dare messaggi positivi alla collettività".
Soddisfatto il Direttore Lucio Melazzo che ha parlato di "un momento propositivo in cui l'Università si proietta e vuole lavorare dentro e per la Città" e ha sottolineato come il Protocollo dimostri "ancora una volta che l'Università c'è e ci vuole essere qui ad Agrigento, anche se purtroppo non lavora nelle condizioni ottimali".
Concordi anche gli altri intervenuti alla cerimonia di sottoscrizione. Oscar Belvedere, Presidente del Corso di Laurea magistrale di Archeologia, ha ricordato che se anche "il protocollo riguarda tutti i corsi di laurea che sono presenti ad Agrigento, per gli archeologi è una grande opportunità, e quasi un dovere, considerato che la Città è uno dei siti più importanti del Mediterraneo". "Avere il supporto in questi tempi difficili di una fondazione privata - ha concluso Belvedere - è la garanzia che i nostri sforzi arriveranno a risultati concreti".
La dottoressa Alessia Cilona, del Corso di laurea in Architettura, ha invece espresso così il suo augurio per il futuro: "che ben vengano momenti e giornate come questa. Dal 1999, anno in cui siamo arrivati qui ad Agrigento come corso di laurea, siamo riusciti a portare avanti tante ricerche che purtroppo a causa della mancanza di fondi non siamo riusciti a portare a conoscenza della collettività. Un protocollo d'intesa come quello che si firma oggi è sicuramente motivo di sprono a continuare il nostro lavoro, ma anche una opportunità in più di farlo conoscere".
 
DALLA PROVINCIA | Buscemi invia all'Assessore Russo l'ordine del giorno per l'elisoccorso
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota all'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale, proposto dal cons. Davide Gentile, riguardante la postazione fissa dell'eliambulanza.
L'ordine del giorno del Cons. Gentile invita l'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo a prevedere lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa all'Ospedale S. Elia di Caltanissetta. La proposta assolutamente attuabile, opportuna e più razionale, trova la sua ragione d'essere nell'ubicazione geografica del nosocomio agrigentino che vanta migliori condizioni climatiche.
Purtroppo, si legge nell'o.d.g., in talune circostanze non è stato possibile per le avverse condizioni climatiche che l'elicottero si alzasse dal Sant'Elia mettendo a repentaglio vite umane. Inoltre tale spostamento coprirebbe in maniera più efficace un territorio provinciale, quello agrigentino, molto vasto composto da 43 comuni, da Licata sino a S. Margherita Belice, dove si trovano unicamente due unita' di terapia intensiva ed è sicuramente la peggiore provincia servita dal punto di vista dei collegamenti stradali. L'ordine del giorno, infine, ricorda come in molte circostanze sia sufficiente anche un solo minuto nella tempestività dell'intervento per salvare una vita umana.
 
Infoagrigento
 
      Provincia: prosegue la rimozione dell'amianto dalle strade       
Continua la rimozione dell'amianto e di altri rifiuti speciali, pericolosi e non, dalle strade provinciali ad opera del Settore Ambiente e Territorio della Provincia Regionale. Nella giornata di ieri gli operai e i tecnici dell'impresa Ciulla srl (aggiudicataria del relativo appalto), con la supervisione del funzionario di cantiere del Settore Ambiente geom. Vincenzo Dainotto, hanno rimosso ben 3.280 chilogrammi di amianto e 12.600 kg di inerti da alcune strade del licatese: la SP 62 Licata-Butera-confine Riesi, la SP 11 Licata-Butera-Fiume Salsa e la SPC 71 Licata-Piano Sabbuci. La bonifica si è spostata dunque dal menfitano-belicino al comparto orientale della nostra provincia, e complessivamente nel giro di pochi giorni il Settore Ambiente ha rimosso quasi 5 tonnellate del pericoloso materiale, responsabile, com'è noto, dell'asbestosi, una micidiale malattia dell'apparato respiratorio che ha causato migliaia di decessi nel nostro Paese tra quanti sono stati esposti a lungo alle polveri di amianto.
Le segnalazioni di queste pericolose discariche erano arrivate dal personale delle Infrastrutture Stradali e dalla Polizia Provinciale. Anche in questo caso l'amianto incapsulato e sigillato è stato conferito nella discarica autorizzata allo smaltimento dei rifiuti speciali di Carini (gestita dalla Ballistreri srl).
Il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, e l'Assessore Provinciale all'Ambiente e Territorio, Francescochristian Schembri, esprimono soddisfazione per l'eccellente lavoro dello staff del Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente e Territorio, e al tempo stesso il profondo rammarico per l'inciviltà e l'insensibilità dimostrata da quanti imperterriti continuano ad abbandonare amianto, deturpando il paesaggio ed esponendo la popolazione a gravi rischi. In questo senso tuttavia la Provincia aumenterà la vigilanza sulle strade interne e cercherà di reperire ulteriori risorse non solo per la bonifica delle strade ma anche per la prevenzione e repressione di questi episodi.
 
 Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi invia all'Assessore Russo l'ordine del giorno per l'elisoccorso 
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota all'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale, proposto dal cons. Davide Gentile, riguardante la postazione fissa dell'eliambulanza.
L'ordine del giorno del Cons. Gentile invita l'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo a prevedere lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa all'Ospedale S. Elia di Caltanissetta. La proposta assolutamente attuabile, opportuna e più razionale, trova la sua ragione d'essere nell'ubicazione geografica del nosocomio agrigentino che vanta migliori condizioni climatiche.
Purtroppo, si legge nell'o.d.g., in talune circostanze non è stato possibile per le avverse condizioni climatiche che l'elicottero si alzasse dal Sant'Elia mettendo a repentaglio vite umane. Inoltre tale spostamento coprirebbe in maniera più efficace un territorio provinciale, quello agrigentino, molto vasto composto da 43 comuni, da Licata sino a S. Margherita Belice, dove si trovano unicamente due unita' di terapia intensiva ed è sicuramente la peggiore provincia servita dal punto di vista dei collegamenti stradali. L'ordine del giorno, infine, ricorda come in molte circostanze sia sufficiente anche un solo minuto nella tempestività dell'intervento per salvare una vita umana.
 
La Provincia e la facoltà di Architettura del Cupa Insieme per il recupero dei monumenti storici 
La Provincia Regionale di Agrigento ed i docenti della disciplina "Restauro dei Monumenti" dell'Università degli Studi di Palermo, facoltà di Architettura sede di Agrigento, corso di laurea magistrale in Architettura, hanno sottoscritto una lettera d'intenti.
A firmare il documento l'Assessore Provinciale Domenico Alaimo ed il docente del laboratorio di restauro della Cattedra di restauro, teoria e storia del restauro del corso di laurea in Architettura sede di Agrigento, Rosario Scaduto.
L'iniziativa è stata elaborata dal personale del Settore Edilizia e Patrimonio ed alla firma del documento ha presenziato l'architetto Daria Grillo.
La collaborazione tra i due Enti è già da tempo avviata. I ricercatori, infatti, stanno operando all'interno dell'ex convento ed ex caserma dei carabinieri di Raffadali. E' in corso l'attività di ricerca storica, urbanistica, la realizzazione di rilievi grafici e fotografici.
L'Assessore Domenico Alaimo commentando l'iniziativa ha detto "Attuando le precise indicazioni del Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, uomo di cultura ed appassionato dell'arte, questa iniziativa ci consentirà in un prossimo futuro di avere una precisa e dettagliata mappatura su quello che è un certo tipo di monumento storico. Oggi stiamo elaborando quella che potremmo definire la cartella clinica dell'ex convento di Sant'Antonino a Raffadali. Una volta ultimati gli studi, la struttura , adeguatamente restaurata, potrà essere messa al servizio della città di Raffadali".
La Provincia Regionale di Agrigento, con questa collaborazione con Architettura, si propone di contribuire ulteriormente alla formazione degli allievi, offrendo loro la possibilità di accedere e studiare edifici storici appartenenti al patrimonio immobiliare dell'Ente Provincia.
"In questo spirito collaborazione -commenta il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi - il Laboratorio di Restauro dei Monumenti si impegna a consegnarci i rilievi delle architetture storiche elaborati nel corso dello studio".
Una iniziativa che consentirà alla lunga, all'Ente Provincia, di avere non solo la mappatura completa degli edifici storici di sua proprietà, ma anche i rilievi e le ricerche sullo stabile esaminato.
 
Sicilia24h
 
Elisoccorso, Buscemi invia Odg all'Assessore Russo
Il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha inviato una nota all'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale, proposto dal cons. Davide Gentile, riguardante la postazione fissa dell'eliambulanza.  L'ordine del giorno del Cons. Gentile invita l'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo a prevedere  lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa  all'Ospedale S. Elia di Caltanissetta. La proposta assolutamente attuabile, opportuna e più razionale, trova la sua ragione d'essere nell'ubicazione geografica del nosocomio agrigentino che vanta  migliori condizioni climatiche.  Purtroppo, si legge nell'o.d.g., in talune circostanze non è stato possibile per le avverse condizioni climatiche che l'elicottero si alzasse dal Sant'Elia mettendo a repentaglio vite umane. Inoltre tale spostamento coprirebbe in maniera più efficace un territorio provinciale, quello agrigentino, molto vasto composto da 43 comuni, da Licata sino a S. Margherita Belice, dove si trovano unicamente due unita' di terapia intensiva ed è sicuramente la peggiore provincia servita dal punto di vista dei collegamenti stradali. L'ordine del giorno, infine, ricorda come in molte circostanze sia sufficiente anche un solo minuto nella tempestività dell'intervento per salvare una vita umana.
 
Sciopero netturbini, D'Orsi promuove incontro con i vertici Ato e sindaci
Il Presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha convocato per giovedì prossimo alle 10, nell'aula Pellegrino di via Acrone, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo, i sindaci di tutti i 19 Comuni della società d'ambito e i rappresentanti delle ditte dell'Ati.
All'ordine del giorno, il problema legato alla mancata corresponsione degli stipendi agli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2.
 
Perla città
 
Sciopero dei netturbini. D'Orsi convoca 19 sindaci e le ditte
di Redazione
Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi ha convocato per giovedì prossimo alle ore 10 il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo, i sindaci di tutti i 19 Comuni della società d'ambito e i rappresentanti delle ditte dell'Ati. All'ordine del giorno, il problema legato alla mancata corresponsione degli stipendi agli operatori ecologici dell'Ato Gesa Ag2.
D'Orsi ha promosso il vertice su sollecitazione dei lavoratori addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che sono scesi  in piazza per rivendicare il loro diritto allo stipendio, fin dalle  prime ore del mattino, recandosi davanti la Prefettura e dando vita ad uno sciopero abusivo.
Trasmesso all'assessore Russo l'odg del Consiglio Provinciale di Agrigento sull'elisoccorso
di Redazione
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, Raimondo Buscemi, ha inviato una nota all'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo con la quale ha trasmesso l'ordine del giorno, approvato all'unanimità dal Consiglio Provinciale, proposto dal cons. Davide Gentile, riguardante la postazione fissa dell'eliambulanza.
L'ordine del giorno del Cons. Gentile invita l'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo a prevedere  lo spostamento della postazione fissa dell'eliambulanza presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, anche mantenendo, se sarà ritenuto opportuno, la centrale operativa  all'Ospedale S. Elia di Caltanissetta. La proposta assolutamente attuabile, opportuna e più razionale, trova la sua ragione d'essere nell'ubicazione geografica del nosocomio agrigentino che vanta  migliori condizioni climatiche. Purtroppo, si legge nell'o.d.g., in talune circostanze non è stato possibile per le avverse condizioni climatiche che l'elicottero si alzasse dal Sant'Elia mettendo a repentaglio vite umane. Inoltre tale spostamento coprirebbe in maniera più efficace un territorio provinciale, quello agrigentino, molto vasto composto da 43 comuni, da Licata sino a S. Margherita Belice, dove si trovano unicamente due unita' di terapia intensiva ed è sicuramente la peggiore provincia servita dal punto di vista dei collegamenti stradali. L'ordine del giorno, infine, ricorda come in molte circostanze sia sufficiente anche un solo minuto nella tempestività dell'intervento per salvare una vita umana.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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