GIORNALE DI SICILIA
Gesa, l'Aipa anticipa un milione
Rimane in alto mare la vertenza stipendi per gli operatori ecologici della Gesa. Dalla trasferta palermitana di ieri, il commissario liquidato re di Gesa Teresa Restivo ha portato una sola notizia: la Regione non ha ancora provveduto a versare i circa 300 mila coro in conto trasferenza Lampedusa, che dal Dipartimento rifiuti, la settimana prima di Pasqua, si erano impegnati a far transitare nelle casse della società d'ambito. Soldi che sarebbero dovuti servire a mantenere gli impegni presi con le ditte del raggruppamento di imprese per pagare gli stipendi di febbraio agli operai. un ritardo che di certo, non aiuta a stemperare gli animi visto che i netturbini aspettavano già venerdì i loro soldi. Dall'Aipa, intanto, è arrivato un altro milione di euro come anticipazione dei ruoli dei Comuni che a loro volta non hanno ancora ricevuto i trasferimenti di somme dalla Regione. Il tutto mentre sulla Gesa, arriva la pressione anche di altri creditori, come la Catanzaro costruzioni che gestisce la discarica di Siculiana e che è in credito di circa 7 milioni di euro e i fornitori. Una situazione difficile sui cui pende anche il fascicolo aperto dalla Procura della repubblica di Agrigento che nei giorni scorsi, aveva sentito il commissario Restivo, quale persona informata sui fatti ,in relazione alle dinamiche che hanno portato ai dieci giorni di sciopero selvaggio degli operatori ecologici che hanno messo in ginocchio 19 Comuni, capoluogo compreso. Intanto, il segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica, Alfonso Buscemi dice la sua a proposito di quanto sta accadendo e annuncia distare organizzando un'assemblea, assieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, per stabilire quali iniziative intraprendere a difesa dei diritti dei lavoratori. A differenza di quanto previsto dall'accordo - scrive Buscemi - nessuna somma è stata ancora versata alle imprese, conta inevitabile conseguenza che gli operatori ecologici sono rimasti senza tu stipendio di febbraio. Addirittura c'è una ditta che non ha provveduto a saldare nemmeno la mensilità di gennaio. Siamo arrivati ormai ad una situazione drammatica e difficile. A questo punto, governare l'eventuale, ennesima, protesta non sarà facile perchè gli operai sono stanchi, sdegnati e arrabbiati. Hanno famiglie da sostenere, non si trovano soldi in tasca e non possono elemosinare quello che è loro sacrosanto diritto. E a fronte di tutto ciò, alcuni sindaci continuano a fare proclami, demagogia e strumentalizzazioni». Intanto giovedì, è convocata l'assemblea dei soci di Gesa, per fare il punto delta situazione sia sotto l'aspetto economico sia per la redazione dei contratti con i quali i Comuni intendono riprendere la gestione del servizio.
Polo universitario, oggi si discute di sicurezza
L'Istituto Sociale di Ricerche e Studi (I.So.R3), con sede a Villaggio Mosè, organizza per questa mattina nell'aula magna del Polo Universitario un seminario sul tema Nuove disposizioni normative: cosa cambia nella formazione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un evento in cui sono coinvolti gli ordini professionali e numerose istituzioni pubbliche (Camera di Commercio, Inps, Inail, Vigili del Fuoco, Asp, Ispettorato lavoro, Ufficio Provinciale Lavoro, Università, Protezione Civile) i cui rappresentanti saranno presenti in qualità di relatori. (*UR*)
ALLA RICERCA DI UNA SOLUZIONE PER RISPARMIARE 192 MILIONI DI EURO FRA TUTTE LE VOCI DEL BILANCIO
Manca l'intesa fra i partiti sui tagli
Manovra economica, un altro stop
Giacinto Pipitone
PALERMO
La Finanziaria subisce un altro stop. Neppure ieri il governo è riuscito a ottenere il voto dell'Ars sulla manovra economica. Decisivo il muro issato dall'opposizione al piano di tagli messo a punto dall'assessore Gaetano Armao e dal presidente Lombardo. Se ne riparlerà oggi. E già al mattino sarà evidente se la difficile intesa ricercata ieri fino a tarda notte dal governatore con i partiti reggerà alla prova dell'aula.
Il nodo è un articolo che prevede un taglio da 192 milioni. È il cosiddetto accantonamento negativo. Norma di difficile costruzione ma dall'effetto evidente: il Commissario dello Stato ha sollevato perplessità su una delle principali voci di entrata del bilancio, quella da oltre 400 milioni che riguardala vendita degli immobili. Nella prospettiva - più volte verificatasi negli ultimi anni - che questo incasso non si realizzi, il governo ha previsto di accantonare 192 milioni. Significa congelare questa spesa a tempo indeterminato: 100 milioni li perderebbero i Comuni, 50 le aziende del trasporto pubblico locale, 20 verrebbero sottratti al finanziamento dei collegamenti con le isole minori e 23 sarebbero cancellati dalla tabella H (l'elenco di 150 enti e associazioni vicini ai partiti, che così vedrebbe dimezzato il proprio budget).
È una impostazione che ieri mattina non è passata. Grande Sud, con Michele Cimino e Titti
Bufardeci, ha presentato e fatto approvare un emendamento che taglia del solo 10% in modo generalizzato i contributi della tabella li, che per ora valgono circa 51 milioni. In questo modo i contributi a pioggia già approvati a fine marzo (e in attesa del voto definitivo) verrebbero ridotti proporzionalmente. È stato l'unico voto dell'Ars. Ed è anche la prima mossa di un piano con cui l'opposizione ha provato a costringere il governo a una riscrittura dei tagli: «Abbiamo chiesto all'assessore - ha spiegato Bufardeci - di non far pesare solo su quattro categorie questo taglio ma di spalmano in modo generalizzato su tutte le voci di bilancio». L'accordo a cui si lavora - spiega a tar
da ora Marianna Caronia del Pid - prevede che il taglio per gli enti locali si fermi a 70 milioni, quello per il trasporto pubblico a 30 o 20 e quello per i collegamenti marittimi a 10. lo questo modo il governo taglierebbe alle categorie già individuate circa 120/130 milioni, spalmando su tutte le altre i restanti 60/70.
A spingere per spalmare il taglio è soprattutto l'Anav, l'associazione delle aziende dei trasporto pubblico, che ha già minacciato 2 mila licenziamenti e la riduzione dei collegamenti. Ieri il presidente Antonio Graffagoini ha rivolto un appello ai deputati: «la crisi c'è ed è innegabile, ma sarebbe auspicabile un piccolo sacrificio ripartito fra tanti piuttosto che uno oneroso che gravi su pochi. Confidiamo nella sensibilità del Parlamento».
L'altro nodo da sciogliere riguarda i vecchi Ato rifiuti e il maxi debito da ma miliardo che la Regione chiede n Comuni di restituire, seppure in 10 anni. Solo così si può chiudere la vecchia gestione dei rifiuti e aprire il nuovo corso, progettato con la riforma di due anni fa rimasta sostanzialmente inapplicata. È un punto su cui pressa anche Confindustria. Le imprese che gestiscono il ciclo dei rifiuti sono i principali creditori degli Ato e per il vicepresidente Giuseppe Catanzaro «è necessario trovare una posizione condivisa per il problema dei crediti e scongiurare il collasso del settore che porterebbe a nuove emergenze nella stagione estiva». Una delle soluzioni allo studio prevede anche di bandire una gara per affidare a una ditta specializzata la riscossione della Tarsu evasa e pagare così i debiti.
Durante il voto di oggi potrebbero anche spuntare emendamenti che puntano a rifinanziare la Gesip dì Palermo. Ne ha pronti l'Mpa (10 milioni, secondo indiscrezioni) ma anche il Pid che propone una sorta di prestito da 50 milioni che la Regione farebbe in attesa di somme statali.
Tutti i sindacati, confederali e autonomi, hanno invece chiesto al governo di evitare la cancellazione dell'Aran, l'Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego. Richiesta condivisa dal Pdl con Francesco Scoma ma la sensazione è che l'Aran verrà comunque cancellato.
LA SICILIA
Distretto turistico templi spazio per i giovani nel programma triennale
Il Programma triennale di sviluppo dell'area del Distretto turistico Valle dei Templi prevede il coinvolgimento dei giovani del nostro territorio.
Il primo passo per chi desidera partecipare è iscriversi entro domani al Forum, attraverso il quale gli aderenti potranno proporre e discutere progetti ed idee da cantiere a breve, a medio e a lungo termine.
L'iscrizione è possibile solo per via telematica tramite il sito distrettovalledeitempli@gmail.com.
li programma ha messo a bando sette borse di studio da millecinquecento euro ciascuna che saranno assegnate alle migliori idee progettuali, a titolo di rimborso spese perla redazione dell'esecutivo progettuale delle sette migliori idee.
Le borse di studio hanno lo scopo di rendere operativo il piano di sviluppo.
Il tutto parte dal Forum che ha l'obiettivo di unire tutti i giovani, diplomati e/o laureati in scienze e
materie turistiche o in altre discipline, che ambiscono a partecipare fattivamente allo sviluppo turistico del distretto.
Sabato 21 aprile al Palacongressi del Villaggio Mosè si terrà un incontro e sarà avviato un Forum pubblico sulle tematiche di intervento.
i terni su cui lavorare riguardano: Marchi di qualità e certificazione di qualità per le imprese; Campagne di promozione territoriale e campagne pubblicitarie e di fidelizzazione-Eventi/Identità territoriale; Idea/Progetto per la Segnaletica turistica pubblico/privata e sistemi innovativi Informativi. E ancora: Rete di info-point turistici (territoriali e sistema di corner aziendali); Centro servizi strutturato; Club di prodotto; Itinerari; Categoria jolly (premio alla migliore idea/progetto non catalogabile). Nel corso dei prossimi mesi avranno luogo altre iniziative e altri appuntamenti.
Cda Cupa Falzone subentra a Capitano
s.f.) Cambia il rappresentante del Comune in seno al Consorzio universitario della Provincia di Agrigento. Il sindaco Marco Zambuto ha infatti revocato la designazione di Aldo Capitano, medico, dipendente dell'Uniti sanitaria locale di Agrigento, motivandola con il fatto che «con lo stesso, a seguito del suo operato, si è affievolito il rapporto di fiducia posto a fondamento della designazione sindacale)). Al suo posto, con successiva determinazione, lo stesso sindaco ha designato l'avvocato Salvatore Falzone.
I motivi che hanno indotto il sindaco ad adottare questa decisione non sono ufficialmente noti, ma é facile collegare il provvedimento alla candidatura di Aldo Capitano nella lista di Epolis, che sostiene un aspirante sindaco diverso da Marco Zambuto. Il sindaco in carica probabilmente si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso ed ha deciso quindi di tagliare il rapporto fiduciario con la persona che in tempi anche abbastanza recenti (la determina è dello scorso 19 gennaio) aveva designato a fare parte del Consiglio di Amministrazione del Cupa.
Il neo designato Salvatore Falzone, 43 anni, svolge la professione di avvocato, ha svolto incarichi per parecchi enti locali ed è stato assessore comunale con la Giunta di Aldo Piazza negli anni 2003/2004 con le deleghe al contenzioso, avvocatura, trasparenza, legalità, contratti, espropriazioni e rapporti con enti istituzionali e cittadini.
SOLE
Uno sconto Imu a famiglia.
La detrazione di 200 euro per la prima casa non è duplicabile
Eugenio Bruno
RC MA
Alla fine l'ha spuntata il Pdl. Ne12o12 la neonata Imu si pagherà in tre rate. Ma solo sulla prima casa perché dalla seconda in su il versamento continuerà a essere articolato in due tranche. A precederlo è un emendamento del relatore al decreto fiscale, il pidiellino Gianfranco Conte, approvato ieri dalla commissione Finanze della Camera. E le novità sull'imposta immobiliare erede dell'lei non finiscono qui visto che, sempre per effetto delle modifiche decise a Montecitorio, per nucleo familiare ci sarà una sola detrazione di 200 euro, la deducibilità sulle dimore storiche affittate sale al 400o e le abitazioni site nei Comuni abruzzesi terremotati vengono esentate dal tributo.
Di tutte le new entry la più rilassante è sicuramente quella sulla rateizzazione (che potrebbe però diventare facoltativa se oggi passasse la modifica invocata dall'Udc). In occasione sia della prima che della seconda scadenza previste, rispettivamente, il 18 giugno e il 17 settembre il cittadino dovrà versare il 33% dell'imposta calcolata sull'aliquota base del 4 per mille e tenendo conto della detrazione di 200 euro per il nucleo familiare più 50 euro per ogni figlio convivente, con meno di 26 anni. In occasione del terzo appuntamento con il fisco, fissato per il 17 dicembre, andrà versato il restante 33°/o più il conguaglio dell'imposta calcolata sulla base dell'aliquota definitiva decisa nel frattempo da sindaci (entro il 30 settembre) e Stato (10 dicembre). In alternativa al modello F24, si potranno utilizzare anche i bollettini postali.
Di fatto, in base al nuovo sistema, ci si troverà a corrispondere, subito dopo l'estate, il 66% di
quanto dovuto anziché il 50° o, fino praticamente a fine anno, contemplato dal vecchio sistema. Un'ipotesi che sicuramente non ci sarà dalla seconda abitazione in su dove si continuerà a usare il meccanismo di versamento fifty fifty tra saldo e acconto. Fermo restando che anche qui il primo pagamento andrà fatto sull'aliquota base (7,6 per mille) e il secondo su quella aggiornata, per quanto di loro competenza, da Governo e municipi. Questi ultimi potranno infatti elevarlo o abbassano del 3 per mille.
C'è una data ulteriore da segnare in rosso sul calendario: il 30 settembre. Quando scadrà la nuova dead line per la presentazione delle dichiarazioni Imu. A rispettano dovranno essere tutti coloro che hanno acquistato un immobile dal 1gennaio in poi.
Passando alle altre novità, al fine di evitare le intestazione fittizie di un bene, un'altra proposta di modifica a firma Conte ha specificato che, se il coniuge e gli altri familiari hanno stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in stabili diversi, le agevolazioni sulla prima casa «si applicano su un solo immobile». Con la precisazione contenuta in un'altra norma che, in caso di separazione, l'imposta dovrà essere versata da chi continua ad abitare nella casa coniugale indipendentemente da chi sia il proprietario.
Un altro cambiamento degno di nota interesserà le famiglie colpite dal sisma del 2009 in Abruzzo. In presenza di un fabbricato distrutto o destinatario di ordinanze sindacali di sgombero perché inagibili in tutto in parte scatta l'esenzione non solo dall'imu ma anche da Irpef e Ires. Fino alla ricostruzione o al ritorno dell'agibilità.
Al netto delle modifiche degli agricoli (su cui si veda l'articolo sotto), tra i cambiamenti introdotti ieri spicca l'addio all'imposta di bollo per gli affitti soggetti alla cedolare secca Irpef del 2100 (1900 sui contratti a canone concordato) e ai tributi di registro e di bollo in caso di fidejussione emessa a favore del conduttore.
E sempre in tema di imposta sui redditi va segnalata l'ennesima modifica sul trattamento fiscale delle dimore storiche. La deducibilità al 25%, inserita nel Dl due settimane fa al Senato per attutire la stangata attesa con l'arrivo dell'Imu e l'eliminazione del regime agevolato contenuto nella legge 413 del '99', è stata elevata al 40°o dalla Camera. Andando a sommarsi così all'abbattimento del 5ORo della base imponibile Imu voluta a Palazzo Madama. Lo stesso beneficio pensato per i fabbricati distrutti e inagibili.