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/ Comunicati stampa » 2013 » Marzo » 6 » Dibattito politico in Consiglio Provinciale sulla soppressione delle Province Regionali

Dibattito politico in Consiglio Provinciale sulla soppressione delle Province Regionali.

 

I lavori del Consiglio Provinciale di ieri sera sono stati caratterizzati, come era prevedibile, da un ampio dibattito politico sull'ennesima linea scelta dal governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Il Consiglio ha respinto all'unisono la proposta dell'on Crocetta di chiudere le Province e trasformarle in consorzi di comuni con una base territoriale di 150 mila abitanti.
I lavori presieduti da Raimondo Buscemi sono stati aperti dall'intervento di Carmelo D'Angelo che ha parlato di "...politica altalenante del Presidente della Regione che pur di mantenere la maggioranza fa a gara con i grillini a chi appare più rivoluzionario. Il risparmio che si avrebbe, ma è tutto da vedere, con l'abolizione delle Province è poco più di otto milioni di ero, ma i consorzi quanto verrebbero a costare?".
Per il capo gruppo del Pdl, Ivan Paci "Oggi è necessario prendere decisamente posizione contro questa azione del Presidente Crocetta finalizzata a fare un favore ai grillino per tenerseli buoni e gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica per dimostrare lui sta operando un forte taglio ai costi della politica. Ma è solo fumo negli occhi perché ancora oggi un deputato regionale porta a casa ogni mese ben 14 mila euro. Chiediamo al Presidente Crocetta perché non dimezza gli stipendi di assessori, deputati e dirigenti?".
Mario Lazzano, vice presidente del Consiglio nel suo intervento ha auspicato una vera riforma delle Province siciliane e non la loro soppressione in quanto "Noi siamo stati eletti direttamente dal popolo e non dal posto occupato nella propria lista. Questa è democrazia partecipata e vogliono abolirla? E' assurdo".
Duro nel suo intervento Totò Scozzari il quale ha sostenuto "Da un lato si cerca di chiudere le Province, però dall'altro si spinge per organizzare le Srr. Perché non si chiudono tutti i carrozzoni degli Ato? Sia dei rifiuti che idrico e si passa le loro competenze sotto il controllo della Provincia? Da giorni, nonostante le numerose rimesse di soldi da parte della Regione all'ato rifiuti, i netturbini sono da quasi sei mesi senza stipendio e protestano davanti il palazzo del Governo sede della Provincia e della Prefettura. Perché il Presidente Crocetta non dice apertamente quanto costa la Regione Sicilia?"
Maurizio Masone del Pd nel suo intervento ha tinteggiato un quadro poco rassicurante della fase di transizione tra la chiusura delle Province e la nascita dei Consorzi di Comuni "Sarà senza ombra di smentita una fase di transizione lunga e non si hanno certezze che alla fine l'apparato sarà operativo. Le Province - ha sostenuto - sono delle strutture operative ben organizzate e smantellare questa organizzazione è come operare un salto nell'ignoto".
A nome dell'amministrazione è intervenuto l'assessore al Bilancio Piero Marchetta che ha sostenuto l'incertezza del momento politico "Ma siamo sicuri che questa assurda operazione politica finalizzata esclusivamente a dare un contentino ai grillini e far intendere all'opinione pubblica che si stanno operando forti risparmi ai costi della politica. A mio modesto parere - ha concluso Marchetta - la realtà che avremo fra qualche anno sarà peggiore di quella attuale, in quanto non si sa realmente, al di là dalle cifre che sbandiera il presidente Crocetta, quanto si andrebbe a risparmiare e soprattutto questo personale delle province dove andrebbe a lavorare? Nei comuni? Ma se questi ultimi non hanno i soldi per riparare una strada, come sperano di sostenere questo altro carico finanziario?".
Orazio Guarraci dopo aver fatto notare che ogni atto di indirizzo del Consiglio è stato vanificato da una politica restrittiva ha detto "Questa classe regionale ha trovato facile terreno per rabbonire le persone e non ha pensato per nulla di fare i veri tagli per ridurre i costi della politica regionale e tra questi gli alti stipendi dei dirigenti, dove c'è gente che guadagna più di mille euro al giorno mentre vi sono cittadini che non hanno un euro per comprare il pane".
"Quanto sta accadendo è il frutto di dissennate politiche attuate in questi ultimi 30 anni - ha esordito Davide Gentile - La vera rivoluzione da operare sarebbe la riduzione dei deputati sia nazionali che regionali e dei consiglieri comunali e provinciali oltre ad un nuovo modello di Senato. Questa è la vera rivoluzione non tagliare le province".
Nino Spoto (Prc) "Sono molto critico su questa incresciosa pensata di Crocetta. L'Unione regionale delle Province siciliane aveva fatto una seria proposta per rimodulare l'organizzazione dell'ente provincia. Noi passiamo intere giornate in Provincia per cercare di risolvere i problemi che ci vengono segnalati dai nostri elettori con impegno e serietà".
Infine Nel suo intervento Roberto Gallo (La destra) ha ribadito il concetto che "... le Province debbono essere rimodulate con maggiori competenze, quello che sta accadendo alla Regione è solo fumo negli occhi, perché nel concreto non si sa ancora l'esatto ammontare del risparmio, al di là delle cifre che spara l'on Crocetta. La sua proposta non regge in quanto i futuri consiglieri dei Consorzi avranno un non ben identificato rimborso. Ed allora dov'è il risparmio?".
Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha dato la sua disponibilità a convocare per il 6 marzo una conferenza dei capigruppo per elaborazione un documento contro la chiusura delle province ed il rinvio del voto.
Sulla proposta di aggiornamento dei lavori è mancato il numero legale. Sesione quindi da riconvocare da parte della conferenza dei capigruppo.

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