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Rassegna stampa del 7 novembre 2013

 GIORNALE DI SICILIA
 

Si presentano due nuove iniziative
Saranno presentate domani pomeriggio alle 16.30, nel corso di una conferenza stampa convocata per l'occasione, due delle iniziative del Polo universitario agrigentino. Si tratta di azionarato diffuso e socio benemerito, organizzate, dicono gli organizzatori, nella prospettiva di un rinnovato rapporto tra università e territorio. Alla conferenza stampa di domani, ci saranno la presidente del Polo Maria Immordino, il presidente del comitato pro università Enzo Sardo assieme al componente Giovanni Patti, il direttore amministrativo del Polo Giuseppe Vella, il coordinatore dei poli decentrati dell'università di Palermo Ettore Castorina.
(AMM)
 

PROVINCIA
Aggiornato l'elenco di enti e associazioni
E' disponibile sul sito della provincia www.provincia.agrigento.it, nella pagina Urp e stampa/Ufficio stampa/pubblicazioni, l'elenco aggiornato di istituzioni ed associazioni operanti in provincia di Agrigento. Inoltre sono disponibili nelle prime pagine informazioni sulla Presidenza della Repubblica, sul Governo e sulla Giunta Regionale. Una sezione è dedicata ai mezzi di informazione. L'elenco, in formato pdf, aggiornato al 20 ottobre 2013 contiene una serie di notizie: nominativi, indirizzi e numeri telefonici utili.
 

UFFICIO STAMPA
Giudice del lavoro: «L'Asp paghi contributi Inpgi»
Il giudice del lavoro di Agrigento ha rigettato l'opposizione dell'Asp di Agrigento e dichiarato esecutivo il decreto ingiuntivo presentato dall'Inpgi condannando l'Asp di Agrigento al rimborso in favore dell'istituto nazionale dei  giornalisti italiani «Giovanni Amendola» dei contributi previdenziali versati dal 2009 all'Inps relativi all' addetto stampa dell'Asp Leonardo Guida. «La sentenza - dice una nota dell'Assostampa agrigentina - riconoscendo la natura giornalistica dell'attività lavorativa di Leonardo Guida, conferma un già consolidato orientamento giurisprudenziale che obbliga le pubbliche amministrazioni a versare i contributi di coloro che svolgono attività giornalistica all'Inpgi anziché all'Inps o all'ex Inpdap».
 

LAVORO «A rischio ci sono centinaia di posti»
Precari e forestali, nota di Giacomo Di Benedetto
RAFFADALI
Il sindaco di Raffadali, Giacomo Di Benedetto, interviene sulla delicata vicenda che riguarda il futuro dei precari, esprimendo le proprie osservazioni anche in ordine alle altre impellenti emergenze sociali.
«Occorre una pronta azione del governo regionale - sostiene - per porre in essere un serio ed efficace rimedio alla vertenza. Perché va bene il tavolo con le organizzazioni sindacali, ma risulterà tutto vano se non ci sarà una immediata norma, proposta dalla giunta e varata dall'Ars, che sia credibile ed in grado di passare dal vaglio del commissario dello Stato, senza che si traduca in un'ulteriore beffa dannosa per i lavoratori e in una sorta di sforzo di facciata per qualche politico ipocrita che potrà dire di averci provato». Di Benedetto si rivolge anche al mondo dei forestali, ai quali drasticamente si riduce reddito ed occupazione, a quello degli operatori della formazione. «Un settore che va sì moralizzato - dice - ma senza mettere a repentaglio però il posto di lavoro». (AMM)
 

PALAZZO DEI GIGANTI Stamattina prima riunione della giunta dopo il rimpasto: l'unica certezza è la riconferma di Luparello
Comune, oggi si assegneranno le deleghe Masone alla Cultura, Lo Presti al Bilancio
Diventa operativa la giunta "Zambuto bis". Dopo il giuramento, la nuova squadra amministrativa si mette al lavoro. E questa mattina alle 11 ci sarà la prima riunione ufficiale al tenni- ne della quale saranno assegnate le deleghe ai vecchi ed ai nuovi assessori. Una sorta di rimescolamento delle competenze anche per chi, come Pietro Luparello e Francesco Messina, sono "sopravvissuti" all'operazione "rimpasto". Unica cosa che non si tocca è la vice sindacatura, quella spetta e resterà nelle mani di Pietro Luparello. A confermarlo è lo stesso sindaco Marco Zambuto che annuncia: «La giunta si riunirà per la prima volta, dopo un incontro in formale, domani (oggi alle 11 ndr), per affrontare alcune delle questioni importanti e poi procedere all'individuazione dei settori di competenza. Pietro Luparello continuerà ad essere il vice sindaco». Insomma almeno questa è una certezza, ma stando alle prime indiscrezioni gli assessori dovrebbero occuparsi di queste deleghe: Pietro Luparello alla Sanità; Francesco Messina ai Servizi alla città; Gerlando Gibilaro ai Trasporti e Lavori pubblici; Maurizio Masone alla Cultura e all'Istruzione; Angela Galvano alle Pari opportunità e Davide Lo Presti al Bilancio. Ed a proposito di LoPresti, il neo assessore ci tiene a precisare la sua posizione di indipendente, molto vicino alle posizioni del Consigliere comunale Andrea Cirino, da non confondere con Michele Cirino, al quale è stato legato fino ad un anno fa, nell'esperienza pregressa di Grande sud. Intanto le reazioni non si sono fatte attendere. Ieri alcuni partiti, come l'Udc, dopo aver metabolizzato la decisione di Zambuto di mettere alla porta il partito dello scudocrociato, hanno espresso la loro indignazione. Pietro Vitellaro, esponente dell'Udc scrive in una nota: «Nonostante l'Udc sia stato determinante ed essenziale durante la competizione elettorale per la vittoria finale del sindaco Zambuto, nonostante la città abbia votato un preciso programma ed una definita coalizione, il sindaco ha preferito non curarsi della volontà popolare e pian piano, immotivatamente, con cinica indifferenza, tradendo le attese, ha fatto fuori un preciso
patto elettorale. Con questa "atipica" nomina della nuova Giunta, Marco Zambuto ha contribuito a confondere ancora di più gli agrigentini, soprattutto, coloro i quali mai avrebbero ipotizzato che il loro consenso fosse buttato nella spazzatura per il sopravvento di aspirazioni personali». (PAPI)
 

COMMISSIONE BILANCIO. Restano in attività anche sette contrattisti del Parco dei Nebrodi. Ma ora potrebbe arrivare l'«alt» del presidente dell'Ars
Prorogati i contratti a 45 precari dell'assessorato al Territorio
PALERMO
Spuntano, a sorpresa, le proroghe dei contratti per 45 precari dell'assessorato al Territorio e altri 7 in forza al Parco dei Nebrodi. Anche se su queste ultime norme, aggiunte dopo una lunga notte di trattativa in commissione Bilancio, potrebbe abbattersi la scure del presidente dell'Ars che dovrebbe dichiararle improponibili all'interno di una semplice manovrina di variazioni.
Nell'attesa che arrivi una decisione, in vista del voto in aula previsto la prossima settimana, ecco un testo che spalma 71 milioni fra le categorie che più hanno sofferto dei tagli introdotti con la Finanziaria di maggio. Boccata d'ossigeno in primis per gli enti locali che si dividono un tesoretto da 39 milioni e 55 mila euro. Brindano soprattutto le Province che fino a martedì notte sembravano destinatarie di 12 milioni e che ora vedono arrivare i finanziamenti a 15 milioni e 55 mila euro che serviranno a garantire l'attività ordinaria fino a quando non entreranno in funzione i nuovi Consorzi di Comuni.
Ai forestali vanno 21 milioni in più, che serviranno a garantire le tradizionali giornate lavorative. E gli enti di volontariato una volta finanziati con la Tabella H potranno dividersi6milionie639 mila euro; un budget che aumenta la cifra messa a bando a settembre. il totale arriva così a circa 15 milioni. Per le borse di studio in medicina - pronto un milione. E altri 700 mila euro serviranno a finanziare l'attività dei carabinieri impegnati nella veste di ispettori del lavoro per la Regione.
Una pioggia di emendamenti ha garantito finanziamenti agli enti di ricerca in agricoltura (900 mila euro), all'Istituto per l'incremento ippico (350 mila), al Corfilac (100 mila). Strutture sempre in bilico fra progetti di chiusura e rilanci; con questi soldi - come rileva Giovanni Di Giacinto del Megafono - potranno pagare gli stipendi ai dipendenti. Lo stesso Di Giacinto sottolinea che «nei fondi globali vanno 500 mila euro che serviranno a finanziarie le leggi sull'editoria e la bonifica dall'amianto».
L'assessore all'Economia, Luca Bianchi, ha concesso modifiche ai vari stanziamenti ma ha tenuto duro sulla spesa totale che non supererà i 71 milioni e 444 mila euro. Dopo un lungo braccio di ferro in commissione Bilancio, sotto la guida di Nino Dina, la manovrina è passata con i voti del centrosinistra e anche dei grillini, che pure avevano presentato una mozione di sfiducia contro Crocetta. Ma per Giancarlo Cancelleri il voto riguarda «una norma tecnica che ha perfino accolto alcuni nostri emendamenti come quello che stanzia 500 mila euro per erogare contributi alle famiglie in cui vivono disabili per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche già svolti». Norma rivendicata anche dal Pdl con Marco Falcone; «Abbiamo permesso di aumentare i fondi alle Province evitandone la paralisi. Abbiamo svolto un'azione di pungolo». Salvo Pogliese (Pd)) critica la «scarsa attenzione verso il mondo dello sport a cui chiedevamo di destinare 2 milioni». Per Baldo Gucciardi del Pd «è stata garantita l'attività dei forestali». Critiche al governo da Roberto Di Mauro dell'Mpa. (GIA.PI.)
 

OSPEDALE Grazie all'iniziativa de gruppo «Noi nasciamo a Licata» un migliaio di persone hanno sfilato per le vie principali
Fiaccolata per difendere la Maternità «No alla chiusura del Punto Nascite»
Adesso è l'intera comunità a chiedere, con forza, al governatore Crocetta di "salvare" il Punto Nascite di Licata. In tanti, ieri sera, aderendo all'iniziativa de gruppo "Noi nasciamo a Licata", hanno partecipato alla fiaccolata organizzata per le vie del centro cittadino e fino all'ospedale San Giacomo d'Altopasso. Il corteo si è mosso poco prima delle 18 da piazza Progresso e percorrendo i corsi principali è arrivato fino alla contrada Cannavecchia, sede del presidio cittadino. Qui ha avuto luogo un sit in, durante il quale è stata ribadita la volontà dell'intera cittadinanza di mantenere aperto il Punto Nascite di Licata. Il gruppo spontaneo "Noi nasciamo a Licata", che domenica scorsa aveva già dato vita ad un flash mob presso il centro commerciale San Giorgio insieme ad alcune scuole di danza licatesi, è intenzionato a portare avanti nuove iniziative in difesa del reparto di Maternità del presidio licatese. Scelta, questa, che ieri sera è stata condivisa da amministrazione e consiglio comunale, dai rappresentanti locali (ed in qualche caso provinciali) dei partiti politici, dalle organizzazioni sindacali, ma anche da tanti cittadini. In prima fila, nel corteo, anche tante donne in stato interessante che hanno ribadito la volontà di far nascere i loro figlia Licata.
Intanto, così come era stato annunciato nelle scorse settimane, alle 11 di martedì prossimo la Commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana si riunirà a Licata. L'incontro avrà inizio alle 11 nell'aula magna dell'ospedale San Giaco mo d'Altopasso. Lo ha annunciato ieri mattina Giuseppe Ripelino, consigliere comunale di Articolo 4. "L'onorevole Cascio - ha reso  noto Ripellino — mi ha informato che la mia ti- chiesta di tenere a Licata una riunione straordinaria della Commissione Sanità, in difesa del nostro Punto Nascite, è stata accolta. L'organismo  dell'Ars tratterà in prima battuta proprio la questione relativa al reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Giacomo d'Alto- passo, ma potrà affrontare anche altre problematiche legate all'assistenza sanitaria garantita ai licatesi ed i residenti a Palma di Montechiaro e negli altri dell'hinterland". Già nei mesi scorsi la Commissione Sanità dell'Ars aveva annunciato l'intenzione di chiedere all'assessore regionale  Lucia Borsellino di revocare il provvedimento di chiusura del Punto Nascite di Licata.
(AAU)
 

LA SICILIA
 

Tempi lunghi per il ponte Verdura
RIBERA. Ritardi si registrano per la costruzione del nuovo ponte sul fiume Verdura. L'Anas, che avrebbe dovuto chiedere le autorizzazioni alla Regione Siciliana, si è rivolta invece ai comuni di Ribera e Caltabellotta, Ma i pareri espressi dai civici consessi sono nulli. Si deve quindi ripartire da capo, con notevole perdita di tempo, anche perché bisogna interpellare una dozzina di enti che hanno competenza sul territorio.
I tempi si potrebbero accorciare se venisse organizzata una conferenza di servizi con tutte le istituzioni interessate. Un unico incontro che servirebbe ad avere tutti i permessi in una sola volta.
il ponte, crollato il 2 febbraio scorso, verrà a costare circa 12 milioni di euro.
L'Anas, periodicamente sollecitata dalle amministrazioni comunali e dagli stessi utenti, comincia a sistemare le strade del comprensorio di Ribera che risultano danneggiate a seguito del crollo del ponte sul fiume Verdura e che hanno bisogno di una certa sicurezza come nel caso del ponte Carabollace, sulla SS 115. Il progetto perla messa in sicurezza dei guardrail, dal costo di circa due milioni di euro, con bando già pubblicato e in scadenza alla fine del mese di novembre, corre più velocemente. In prossimità dei due ponti, il traffico veicolare è rallentato dalla segnaletica e dall'impianto semaforico, con qualche disagio per gli automobilisti.
Sarà opportunamente sistemato, con la messa in opera di buzzoni di pietra, il tratto della statale 386, Ribera-ponte Verdura, che risulta franato dallo scorso aprile per l'intenso traffico veicolare determinato dalla chiusura del ponte. L'arteria interessata è di oltre qualche centinaio di metri la cui sede stradale è oggetto di una frana che rende oggi pericoloso il transito per la riduzione della carreggiata il sindaco di Ribera Carmelo Pace ha più volte sollecitato, con delle note inviate ali'Anas, la soluzione delle attuali difficoltà viarie. L'Anas ha ricostruito I muro di sostegno in cemento armato, sulla statale 115, tra i bivi di Borgo Bonsignore e di Cattolica Eraclea, muro che era stato demolito per evitare pericoli per gli automobilisti.
ENZO MINIO
 

GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO, RISCONTRO DELLA REGIONE ALLA RISOLUZIONE DEI 5 STELLE
L'assessore Marino ha convocato un tavolo tecnico
Un tavolo tecnico alla Regione per discutere i temi della gestione del servizio idrico integrato e, forse, anche degli ispettori regionali che si occupino di verificare la congruità delle strutture tariffarie. Sono questi gli effetti, a circa un mese dalla sua approvazione, della risoluzione presentata alla Commissione Ambiente e Territorio dell'Ars dal deputato Cinque Stelle Matteo Mangiacavallo.
Il documento, puntando sulla legge regionale 2/2013, che sancisce il diritto all'acqua come "fondamentale, irrinunciabile e, per nessuna ragione, negabile a ogni singolo individuo" impegnava il Governo regionale, per mezzo del commissario straordinario dell'Ato Idrico ad agire presso il gestore per bloccare le procedure di sospensione della fornitura per gli utenti morosi.
Un atto al quale la Regione non è rimasta "sorda", al punto che martedì prossimo l'assessore Nicolò Marino incontrerà i vertici della Girgenti acque, il commissario liquidatore dell'Ato Idrico Benito Infurnari, i sindaci e i rappresentanti delle associazioni in difesa dell'acqua pubblica per discutere della gestione del servizio idrico nella nostra provincia. "Architrave" di tutta la vicenda non solamente i tagli delle utenze, ma soprattutto il costo delle bollette.
"Sarà  quello il punto di  partenza — spiega Mangiacavallo - perché i ritardi nel pagamento di quanto dovuto da parte dei cittadini sono molto spesso causati dal fatto che non sono nelle condizioni economiche per fare fronte a bollette particolarmente esose. Dal Governo regionale, tra l'altro, è stata avanzata la possibilità di inviare degli ispettori per verificare la congruità della struttura tariffaria, ovvero, per riscontrare che la bolletta serva realmente a pagare solo il servizio
idrico. Chiederò che questo impegno venga rispettato — continua Mangiacavallo -, per un obbligo di chiarezza verso i cittadini".
Rispetto poi alle possibilità concessa agli utenti di provvedere alla ratealizzazione del proprio insoluto con il gestore idrico, Mangiacavallo è secco: "non è di certo una soluzione, qualunque sia l'importo della rata. Il concetto di base è che non è possibile tagliare la fornitura idrica. In diverse parti della nostra provincia, ormai, la situazione è divenuta letteralmente intollerabile."
G. SCHICCHI
 

INIZIATIVA DELLA PROVINCIA REGIONALE. CONTIENE TUTTI I NUMERI TELEFONICI DIRETTI
L'elenco delle Istituzioni è consultabile on line
s. f.)E' consultabile on line e può essere uno strumento prezioso per chiunque. L'elenco delle Istituzioni e delle associazioni, elaborato qualche anno addietro dall'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia è stato di recente aggiornato e ora è stato pubblicato sul sito internet della stessa Provincia, a disposizione di chi voglia prenderne visione.
Contiene una lunga serie di informazioni a cominciare dalle più alte cariche dello Stato, fino agli organismi di livello locale. Ovviamente si tratta di situazioni in continua evoluzione (i titolari di taluni uffici cambiano periodicamente), per cui l'elenco sarà aggiornato in continuazione. E così possibile sapere chi sono i più stretti collaboratori del Presidente della Repubblica, ma anche la composizione degli uffici di presidenza delle due Camere, nonché la composizione del governo Letta e dell'esecutivo regionale presieduto da Crocetta. Reperibile anche l'elenco dei parlamentari, dell'unico europeo, dei due senatori, dei sette deputati nazionali e dei sette regionali.
Corpose, com'è comprensibile, anche le informazioni sull'organigramma della Provincia, ma è prezioso anche l'elenco dei 43 sindaci della provincia, corredato dei rispettivi numeri di telefono e di fax. Presenti ed elencati tutti i titolari ed i principali dirigenti degli enti pubblici, come la prefettura e l'arcidiocesi, ma anche i vertici di tutte le forze dell'ordine con l'indicazione dei responsabili dei vari rami e degli uffici periferici della polizia distato (uffici della questura più i cinque commissariati, la polizia stradale, la polizia postale e la Dia), dell'Arma dei carabinieri (con le orto tra compagnie e tenenze), della Guardia di Finanza (con le cinque compagnie, la brigata di Lampedusa e le sezioni navali di Porto Empedocle e Licata), della polizia provinciale, della capitaneria di porto (con i tre comandi locali) e dei vigili del fuoco con i cinque distaccamenti, Stesso discorso per l'ispettorato ripartimentale delle foreste con i sette distaccamenti e gli altri settori. Elencate anche le due case circondariali della provincia (Agrigento e Sciacca), gli uffici di protezione civile della Regione, della Provincia e della prefettura, i 30 uffici pubblici presenti in provincia e che dipendono dallo Stato e dalla Regione, cui si aggiungono i due ambiti territoriali per l'acqua ed i rifiuti. E ancora i cinque ospedali (Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera e Sciacca) e la Croce Rossa. Nutrito l'elenco degli organi di informazione: due testate regionali, cinque siti internet, tre giornali locali, undici testate televisive e cinque radiofoniche. Indicati anche i recapiti dell'Urps e delle altre province siciliane oltre che dell'Anci e degli altri capoluoghi di provincia, nonché dell'Unioncamere e delle camere di commercio siciliane. Diéci i centri studi o comunque gli organismi di rilevanza socio culturale, 18 gli ordini o collegi professionali, 24 le associazioni divario tipo (club service, protezione dell'ambiente o di animali, eccetera), 12 le organizzazioni sindacali e altrettante le federazioni sindacali di categoria.
 

TRIBUNALE
Lavoro giornalistico svolto da Guida i contributi all'Inpgi
Importante vittoria dell'Inpgi (Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani) nei confronti dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento nella vertenza relativa al pagamento dei contributi previdenziali del giornalista Leonardo Guida, dipendente dell'Asp. Il giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento, Giovanni Mimmo, nella sentenza n. 11557/2013 ha rigettato l'opposizione dell'Asp di Agrigento e dichiarato esecutivo il decreto ingiuntivo presentato dall'Inpgi, condannando l'Azienda sanitaria provinciale al rimborso in favore dell'istituto nazionale dei
giornalisti (

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