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/ Rassegna stampa » 2014 » Marzo » 25 » rassegna stampa del 25 marzo 2014

 GIORNALE DI SICILIA
TRIBUNALE Il magistrato Gianfranca Infantino è stato destinato a un altro incarico, cambia il collegio di giudici. Al suo posto è stata nominata Agata Anna Genna
PROCESSO A EUGENIO D ORSI, I TEMPI SI ALLUNGANO
L'ex presidente non ha dato il consenso a utilizzare gli atti già acquisiti al fascicolo:tutti i testi dovranno tornare in aula
Il magistrato Gianfranca Infantino è stata destinata a un altro incarico: cambia il collegio di giudici che deve processare l'ex presidente della Prosincia Eugenio D'Orsi e i tempi si allungano ancora, I continui rinvii, per problemi legati all'organico dei giudici e per gli scioperi degli avvocati, hanno impedito che il dibattimento dopo due anni e due mesi potesse arrivare all'epilogo. Ieri pomeriggio il presidente della prima Sezione penale Giuseppe Melisenda Giambertoni ha comunicato la Sostituzione del giudice Infantino con Agata Anna Genna, magistrato appena arrivato al tribunale, che completerà il collegio con Michele Contini. D'Orsi anche ieri era in aula insieme ai suoi avvocati Daniela Posante, Giuseppe Scozzari e Gaetano Bruna che non hanno dato il consenso a utilizzare gli atti già acquisiti al fascicolo. La conseguenza è stata l'azzera mento: tutti i testi dovranno tornare in aula. Il presidente Melisenda Giambertoni, però, ha fatto presente che "sarà seguita la prassi più celere possibile, al massimo ci vorranno un paio di udienze". In sostanza i testi dovranno tornare e le parti potranno solo porre ulteriori domande rispetto a quelle fatte la prima volta. Intanto ieri sono stati sentiti due dirigenti scolastici. Si tratta di Margherita Sciortino e Sergio Coniglio. Al centro della loro audizione, chiesta dalla difesa, il filone di indagini che ruotava attorno alla ristrutturazione della villa di Montaperto dove D'Orsi — sostiene l'accusa—fra le altre cose avrebbe fatto mettere a dimora quaranta palme acquistate dalla Provincia. »Nel novembre del 2010— ha detto la Sciortino, ex dirigente dell'istituto Friscia di SciacCa, rispondendo agli avvocati Posante e Scozzari — la Provincia consegnò alla scuola quasi cinquecento palme. Ringraziai D'Orsi personalmente perché l'istituto ne aveva davvero bisogno». Stesso copione Con Coniglio, dirigente del "Re Capriata" di Licata.
»La Provincia, - ha detto - il 18 ottobre del 2010, ci consegnò trecento piante di cui Otto palme washingtonia. La difesa punta a dimostrare che tutte le piante acquistate dalla Provincia sono state destinate alle scuole e timi sono finite nel giardino di D'Orsi accusato di peculato, abuso di ufficio, truffa e concussione. Il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo citerà sedici dei venti testi dell'accusa già sentiti per l'udienza del 14 aprile. Subito dopo sarà fissato un calendario per programmare un'accelerazione del processo e recuperare i mesi che si perderanno per l'ultimo contrattempo. Nel frattempo è stata acquisita, su richiesta di Fonzo e col consenso della difesa, la sentenza del processo contabile che ha condannato D'Orsi ma noti per tutte le accuse. (GECA)
 

STRADA STATALE 115. Giorni fa i sindaci di Ribera e Sciacca avevano protestato per la lentezza dell'assessorato regionale al Territorio
Costruzione del nuovo ponte sul Verdura
Mariella Lo Bello: «Da noi, nessun ritardo»
"A breve sarà possibile emettere il provvedimento finale". A sostenere questo è Mariella Lo Bello, per anni segretaria generale della Cgil di Agrigento e attuale assessore regionale al Territorio e Ambiente del governo guidato da Rosario Crocetta. Il provvedimento in questione è quello relativo al via libera perla costruzione del nuovo ponte sul Fiume Verdura, lungo la strada statale 115 tra Agrigento e Sciacca, passando per Ribera, ponte che dovrà essere realizzato dopo il crollo di quello "storico" crollato nel febbraio dello scorso anno e rimesso in sesto con una'passerella provvisoria", ricavata utilizzando dei tubi del tipo Armco. L'assessore Lo Bello ha chiarito la posizione dei suo assessorato dopo che nei giorni scorsi i due sito daci di Ribera Carmelo Pace e di Sciacca Fabrizio Di Paola, avevano lamentato ritardi da parte dell'assessorato nel definire la vicenda della costruzione del nuovo ponte, che sorgerà, una volta ultimato, a circa 200 metri da quello attuale, ad un tiro di schioppo dall'attuale svincolo per Caltabellotta. Sia Pace che Di Paola lamentavano il fatto che l'assessorato in questione ancora tardava ad emettere i pareri previsti perchè si possa successivamente andare al bando dei lavori per circa 12 milioni  che l'Anas dovrà realizzare per rendere più sicuro il tratto di Statale ed evitare che possa tornare a ripetersi la situazione di grave difficoltà per i conducenti di automezzi costretti a fare un giro lunghissimo per percorrere appena duecento - trecento metri di statale dopo il crollo. Da quanto emerge dalla nota dell'assessore Lo Bello attualmente c'è da aspettare che vengano compiuti gli accertamenti geognostici che la Sovrintendenza di Agrigento deve effettuare nella zona interessata alla realizzazione dell'infrastruttura. "Con nota del 3 febbraio, acquisita dall'ARTA l'il febbraio ed assegnata al funzionario istruttore il 14 febbraio, - sostiene la Lo Bello - la Società ANAS ha trasmesso la documentazione integrativa concordata in sede di riunione tenutasi presso il Dipartimento Ambiente in data 16gennaio 2014 e sollecitata con nota del  4 febbraio 2014. Con nota del 18 febbraio, acquisita dall'ARTA il 24febbraio cd assegnata al funzionario istruttore 11 3 marzo, il Comune di libera ha comunicato che durante il periodo di pubblicazione del progetto all'Albo Pretorio del Comune avvenuta dal 2 ottobre all'1 dicembre 2013 non sono state presentate osservazioni in data 14marzo2013 è stato completato il rapporto istruttorio relativo al parere VIA (Valutazione dell'impatto Ambientale) sul progetto". L'assessore Lo Bello ha anche chiarito che "attualmente e in fase di definizione il provvedimento di VIA che includerà anche la valutazione di incidenza poiché l'arca di progetto ricade in zona SIC" e che "relativamente alla valutazione di incidenza è stato già acquisito il favorevole parere preliminare del competente Servizio 4 del Dipartimento Ambiente. E' stato altresì acquisito il favorevole parere con prescrizioni della Soprintendenza
 che prevede l'effettuazione di sondaggi archeologici". Nessun ritardo, quindi, è da addebitare all'assessorato regionale. Adesso si aspetta che l'iter venga definito e si possa passare alla fase del bando dei lavori.
 

LA SICILIA
 

"Le piante sono tutte arrivate"
Processo D'Orsi. Due presidi confermano in aula il regalo della Provincia
Nonostante l'assenza di uno dei giudici a latere - Gianfranca Infantino, impegnata come monocratico - il giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni ha potuto presiedere il Collegio che sta giudicando l'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi.
L'uomo è accusato di concussione, peculato, truffa e abuso d'ufficio. Non c'è stato dunque bisogno di rinviare per un'ennesima volta l'udienza, come accaduto nel corso di altre occasioni. A comporre il Collegio è stato il giudice Agata Anna Genna, a latere insieme a Michele Contini.
A spingere il presidente Melisenda Giambertoni a far svolgere ugualmente il dibattimento, nonostante il collegio fosse composto diversamente è stata la possibilità di senti re due testi della difesa, ovvero i presidi Margherita Sciortino (da un anno in pensione) già dirigente scolastica degli istituti Arena e Friscia di Sciacca e Sergio Coniglio, dirigente scolastico dell'istituto Re Capriata di Licata. In queste scuole nel 2010, secondo la difesa di D'Orsi vennero inviate e messe a dimora decine e decine di piante da parte della Provincia.
E i due dirigenti scolastici, alle domande degli avvocati difensori dell'imputato, Giuseppe Scozzari e Daniela Posante hanno confermato in aula l'avvenuta consegna e messa a dimora negli spazi adiacenti i plessi delle specie donate dalla Provincia. «Ricordo perfettamente - ha dichiarato Margherita Sciortino - di avere ricevuto 400 piante di piccolo fusto, come cicas, rose, agavi e due fichi d'india antichi, tanto che volli inviare ringraziamenti al presidente della provincia, il professor D'Orsi».
Poi è stata la volta del preside Coniglio, il quale ha raccontato anche di avere «ricevuto tra le altre anche sette esemplari di palma della specie Washingtonia alte circa 60 centimetri». Al termine dell'escussione dei due testi della difesa, il procuratore aggiunto della Repubblica Ignazio Fonzo chiesto e ottenuto la produzione della recente sentenza della Corte dei Conti che condanna D'Orsi e altri 4 funzionari della Provincia a rimborsare l'ente per i fatti oggetto del procedimento in corso. Prossima udienza il 14 aprile, per l'escussione di un'altra decina di testi dell'accusa.
FRANCESCO DI MARE
 

IL PRESIDE CHIEDE ALTRI LOCALI ALLA PROVINCIA
Il liceo «Politi» pensa al futuro
«Avremo bisogno di altre aule»
Il liceo "R. Politi" di Agrigento è alla ricerca di altre aule. Se per le iscrizioni, che già per l'anno 2014/2015 dovrebbero portare tra i banchi di scuola circa 270 alunni in più, i locali a disposizione sarebbero sufficienti, i problemi legati a una carenza di spazi sorgono in proiezione agli anni avvenire.
Una questione però a cui bisogna pensare già da adesso, considerato il trend in ascesa e anche il percorso quinquennale degli allievi. «Abbiamo l'esigenza di potere disporre di altre aule — afferma il dirigente scolastico Antonio Manzone — per questo è stata avanzata all'Ente Provincia la richiesta di ulteriori locali. Gli alunni non s'iscrivono per frequentare solo il primo anno ma un intero quinquennio - precisa Manzone - il che comporta il dovere, da parte nostra, di fornire la sicurezza della copertura delle aule per tutto quel periodo. Diversamente, per il futuro, ci vedremmo costretti a rifiutare iscrizioni, modificando  in primo luogo le scelte delle famiglie e degli studenti».
Una maggiore disponibilità di locali, laddove dovesse essere accordata dall'Ente Provincia, potrebbe comportare l'ampliamento della preesistente succursale o la creazione di una nuova. In effetti il "Politi" di via Acrone usufruisce già di un'ala dell'istituto "M. Foderà" di via Matteo Cimarra. Entrambe le sedi, principale e distaccata, godrebbero comunque di buona salute da un punto di vista strutturale, da quanto afferma Manzone, alla guida della scuola da sette anni: «gli istituti non necessitano d'interventi e - sottolinea - non richiedono l'esigenza di ricevere finanziamenti»,
Il riferimento è al piano Renzi per la scuola che annuncia investimenti per 3,5 miliardi di euro. «Il nostro problema - aggiunge - è rispondere con adeguati spazi alla fiducia sempre maggiore che ci viene accordata che comporta un numero crescente di iscrizioni ogni anno. Questo anche in virtù del fatto che solo al Politi è previsto l'inserimento dell'opzione economico-sociale, all'interno dell'indirizzo scienze umane, già pre-esistente a fianco dello scientifico. Per cui chi vuole seguire il corso, senza latino, ma con una seconda lingua straniera e il potenziamento delle materie umanistiche ed economiche, può farlo solo da noi».
CHIARA MANGIONE
 

Sequestro discarica di Monserrato
Apprendiamo con stupore la intempestività e la erroneità della notizia pubblicata oggi sulla Vs. testata circa il sequestro di una delle discariche di Monserrato. Nella qualità di legale difensore del sig. G. S. S., seguendo le fasi della delicata vicenda, ho il dovere di segnalare che:
1) Uno dei due impianti a cui si fa riferimento è stato già parzialmente dissequestrato ed il cancello che in foto appare chiuso con il sigillo apposto, già da tre giorni risulta aperto e con il sigillo rimosso. E evidente che la notizia del sequestro Vi e' giunta il giorno in cui, invece, e' stato operato il dissequestro dai Carabinieri del Noe. Un errore di tempistica di non poco conto, se si considera il grave nocumento che l'articolo pubblicato cagionerà alla ditta rappresentata nella foto che l'accompagna.
2) E' pure inesatta la parte della notizia in cui si riferisce che "l'indagine del Noe è iniziata nel 2013 con una serie di segnalazioni. Segnalazioni che parlavano di un odore acre dovuto alla combustione di sostanze sconosciute che vengono bruciate". Invero, l'indagine ha avuto inizio molto tempo prima e coinvolge circostanze alle quali la ditta Scire' Scappuzzo, di G. S. S., è estranea. Pertanto, allo stato degli atti, ancora non del tutto ostensibili, non si rileva il paventato rischio ambientale e la fonte da cui l'inchiesta trae origine. Ogni altra illazione potrebbe risultare infondata al pari del pezzo che si contesta.
Siamo perfettamente consapevoli che il giornalista che si imbatte in una notizia di apprezzabile interesse, avverte il conflitto tra due opposte esigenze: informare il pubblico quanto prima, verificare la fondatezza della notizia. Ma può accadere che il giornalista, nonostante abbia condotto un serio e attento lavoro di verifica, pubblichi una notizia (potenzialmente diffamatoria) che in seguito si rivela errata, intempestiva o anacronistica, come nei caso che ci occupa.
Della presente doverosa precisazione se ne richiede, cortesemente, integrale pubblicazione.
AVV. GIOVANNI GALLO, AGRIGENTO.
 

Elezioni Srr, inchiesta della Procura
SCIACCA. Alcuni sindaci sono stati sentiti come persone informate dei fatti
Sciacca. Sulla vicenda dell'elezione del Cda della società per la raccolta e smaltimento dei rifiuti Agrigento Ovest si sono accesi i riflettori delle investigazioni. La vicenda dell'elezione dell'attuale commissario liquidatore della Sogeir, Vincenzo Marinello, cugino dell'ex deputato del Pd, Enzo Marinello, e molto vicino politicamente al deputato regionale del Pd e sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, ha destato parecchio rumore, specie dopo la messa in minoranza dei sindaci di Sciacca, Ribera, Caltabellotta e Calamonaci, da parte del cartello cosiddetto ((della montagna», in quanto fa riferimento all'attuale sindaco di Bivona. I filoni d'indagine sarebbero due, e dai movimenti registrati in alcuni Comuni sarebbero condotte da carabinieri e Guardia di finanza. Se in Procura le bocche sono ermetiche, alcuni segnali colti fuori dal palazzo di giustizia saccense sono la testimonianza di una intensa attività investigativa. Alcuni sindaci, in qualità di persone informate dei fatti, sono stati già sentiti dagli investigatori, altri sarebbero, addirittura, iscritti nel registro degli indagati. Il rumore diffuso dalla nomina del Cda che ha eletto presidente Enzo Marinello, la lettera del commissario straordinario Loredana Ferrara, dichiarazioni alla stampa di alcuni sindaci, ma anche la volontà dei sindaci di Sciacca, Ribera, Caltabellotta e Calamonaci ad adire le vie giudiziarie per far luce sulle direttive regionali che sarebbero state violate e sul decreto legislativo sulla pubblica amministrazione, e più precisamente sui casi di conflitti di interessi, hanno dato il via alle indagini.
Secondo quanto si riesce a percepire, le indagini sarebbero generate dall'incarico a favore di Vincenzo Marinello da parte dell'Unione dei Comuni «Magazzolo, Platani, Quisquina». Una delibera fatta ad hoc che avrebbe avuto lo scopo di costruire uno dei requisiti richiesti dalle direttive regionali, cioè essere dirigente comunale per amministrare le Srr. La delibera dell'Unione dei Comuni »Magazzolo, Platani, Quisquina», che parte da delibere fatte dai cinque sindaci che costituiscono il sodalizio, ha affidato l'incarico di dirigente del settore finanziario a Vincenzo Marinello con un corrispettivo di 10 mila euro l'anno. Nella delibera si dà incarico a Marinello di predisporre anche il piano di rifiuti. Su Marinello risiedono diverse cariche tra loro che sarebbero incompatibili secondo il decreto legislativo n. 39 del 2013.
FILIPPO CARDINALE
 
Sicilia24h
 

Università Agrigento e il progetto Archeomed
Ad Agrigento, al Polo universitario, sono già una cinquantina, tra amministrazioni locali, associazioni culturali ed archeologiche, aziende operanti nei settori ricettivi e della ristorazione, che hanno aderito al network del progetto "Archeomed", tramite cui sono in rete i siti archeologici minori del Mediterraneo. Giovedì prossimo, 27 marzo, al Polo Universitario, in via Quartararo, alle ore 15.30, si svolgerà la cerimonia di consegna delle chiavi di accesso al portale internet che consentirà, a quanti hanno sottoscritto la propria adesione, di interagire con i visitatori che consultano il sito del progetto. Per la provincia di Agrigento sono due i siti interessati: si tratta dei siti di "Finziade" nel territorio di Licata e di "Vito Soldano" nel territorio di Canicattì.
 

Lavalledeitempli
 

Polo Universitario Agrigento - Adesioni al progetto "Archeomed"
Redazione Agrigento
Sono oltre cinquanta i soggetti che sino ad oggi hanno aderito al portale del progetto "Archeomed" - Giovedì27 marzo prevista la cerimonia di consegna delle chiavi di accesso al portale.
Sono oltre una cinquantina i soggetti - tra amministrazioni locali, associazioni culturali ed archeologiche, aziende operanti nei settori ricettivi e della ristorazione - che sino ad oggi hanno sottoscritto la propria adesione al network del progetto "Archeomed": finalizzato a mettere in "rete" i siti archeologici minori del Mediterraneo.
Per i soggetti aderenti è prevista, per giovedi' prossimo 27 marzo, alle ore 15,30, al Polo Universitario (via Quartararo), la cerimonia di consegna delle chiavi di accesso al portale
L'accesso al portale consentirà a quanti hanno sottoscritto la propria adesione, di interagire con i "visitatori" che vorranno consultare il sito del progetto.
Il progetto "Archeomed" si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico.
Per la provincia di Agrigento sono due i siti interessati: si tratta dei siti di "Finziade" nel territorio di Licata e di "Vito Soldano" nel territorio di Canicattì.
Mentre i siti archeologici compresi nel progetto ed individuati dai Paesi Partner sono quelli di "Gadara"   in Giordania Shepherds' Fields     in Palestina.
La promozione di questi dei siti archeologici minori è stato reso possibile dal Progetto "Archeomed" già on line all'indirizzo www.archeomedproject.eu che è stato finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento d'intesa con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO.
Attraverso il portale e i visitatori avranno la possibilità di visitare in "3D" i siti archeologici: avendo in questo modo una percezione dei luoghi molto vicina alla reltà.
La tecnica della "visita" di siti museali ed archeologici in "3D", si è andata diffondendo negli ultimi anni, ma sino ad adesso era circoscritta esclusivamente ai siti di maggiore interesse storico ed artistico.
 

Infoagrigento
 

Sono oltre cinquanta i soggetti che sino ad oggi hanno aderito al portale del progetto "Archeomed"
Sono oltre una cinquantina i soggetti - tra amministrazioni locali, associazioni culturali ed archeologiche, aziende operanti nei settori ricettivi e della ristorazione - che sino ad oggi hanno sottoscritto la propria adesione al network del progetto "Archeomed": finalizzato a mettere in "rete" i siti archeologici minori del Mediterraneo.
Per i soggetti aderenti è prevista, per giovedi' prossimo 27 marzo, alle ore 15,30, al Polo Universitario (via Quartararo), la cerimonia di consegna delle chiavi di accesso al portale.
L'accesso al portale consentirà a quanti hanno sottoscritto la propria adesione, di interagire con i "visitatori" che vorranno consultare il sito del progetto.
Il progetto "Archeomed" si propone di realizzare una sorta di piattaforma informatica comune attraverso la quale poter visitare virtualmente i siti archeologici di maggiore rilievo del Mediterraneo, con puntuali riferimenti anche per gli esercizi commerciali, i siti alberghieri ed i punti di interesse turistico.
Per la provincia di Agrigento sono due i siti interessati: si tratta dei siti di "Finziade" nel territorio di Licata e di "Vito Soldano" nel territorio di Canicattì.
Mentre i siti archeologici compresi nel progetto ed individuati dai Paesi Partner sono quelli di "Gadara" in Giordania Shepherds' Fields in Palestina.
La promozione di questi dei siti archeologici minori è stato reso possibile dal Progetto "Archeomed" già on line all'indirizzo www.archeomedproject.eu che è stato finanziato dalla Comunità Europea in base ad una progettualità del Polo Universitario della Provincia di Agrigento d'intesa con l' Università di Yarmouk Giordania; l'Università Palestinese Al Quds, la Società Sudgestaid di Roma e l'Associazione spagnola AlDO.
Attraverso il portale e i visitatori avranno la possibilità di visitare in "3D" i siti archeologici: avendo in questo modo una percezione dei luoghi molto vicina alla realtà.
La tecnica della "visita" di siti museali ed archeologici in "3D", si è andata diffondendo negli ultimi anni, ma sino ad adesso era circoscritta esclusivamente ai siti di maggiore interesse storico ed artistico.
 

 

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