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/ Rassegna stampa » 2014 » Aprile » 9 » Rassegna stampa del 9 aprile 2014

GIORNALE DI SICILIA
ROCCIOTECA
Individuato il gruppo di progettazione
Sono stati scelti tre professionisti interni, in forza al settore Ambiente. Per la fase progettuale è stata individuata Anna De Miceli che avrà i compiti di progettista, coordinatore e responsabile perla sicurezza ; Ferdinando Parello, collaboratore tecnico della progettazione. Anche per a fase esecutiva, ufficio direzione lavori, saranno impiegate e stesse professionalità. L'architetto De Miceli sarà direttore dei lavori, mentre il geometra Parello sarà il direttore operativo e ispettore di cantiere. (PAPI)
 
PROVINCIA
Blackout sul sito Istituzionale
Black out sul sito istituzionale della Provincia Regionale di Agrigento, all'albo pretorio on li- ne. La pubblicazione delle delibere e delle determine è ferma al 4 aprile. Da allora non sono stati inseriti gli atti amministrativi varati dal commissario Benito Infurnari e dai funzionari delegati alla gestione dei vari settori di intervento dell'ente. Dalla Provincia fanno sapere che il servizio sarà ripristinato al più presto possibile.
(PAPI)
 
FORMEZ
Corso per 16 dipendenti della Provincia
Formazione garantita dal Formez per i6 dipendenti della Provincia Regionale di Agrigento. L'ente ha infatti aderito al progetto denominato "Esperi@-Rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa" delle regioni e degli enti locali del Mezzogiorno per il reclutamento di nuove figure professionali", promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica e finanziato dal Formez. (PAPI)
 

PROVINCIA
Liquidata fattura per utenza idrica a Racalmuto
Liquidata dal settore Edilizia e gestione patrimoniale della Provincia Regionale, la somma di 886,72 euro riguardante il pagamento della fattura relativa all'utenza idrica dell'immobile di proprietà dell'ente, ubicato al viale Eduardo Spalanca di Racalmuto. Il consumo idrico, rendicontato dalla società Girgenti acque, si riferisce al periodo dal 31 ottobre 2013 al 31 gennaio. (PAPI)
 

PROVINCIA. L'azione de progetto sarà realizzata dalla Fondazione Mondoaltro, braccio operativo della Caritas
Startup d'impresa con Integrare per includere
Si svolgerà domani 10 aprile alle 12, nella Sala Convegni 'Silvia Pellegrino" della Provincia, la conferenza stampa di presentazione delle attività formative e di start-up d'impresa del progetto 'Integrare per includere". Si tratta di un progetto promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane (programma Azione ProvincEGiovani 2013), che tra i partner annovera le Province siciliane, compresa quella di Agrigento, e l'Urps. Obiettivi principali del progetto sono la promozione del dialogo interculturale tra i giovani attraverso scambi culturali e processi di sensibilizzazione, l'offerta di opportunità ai destinatari di rafforzare le proprie competenze professionali, la fornitura di elementi di conoscenza per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e il miglioramento dell'inserimento socio-professionale dei giovani. L'azione del progetto prevista ad Agrigento sarà realizzata dalla Fondazione Mondoaltro, braccio operativo della Caritas diocesana di Agrigento. Alla conferenza parteciperanno Benito Infurnari, commissario straordinario dell'ex Provincia; Bernardo Barone, direttore del Settore 'Ambiente, Politiche Comunitarie e Attività negoziale della Provincia, Raffaele Zarbo, dirigente dell'Ufficio Scolastico provinciale, Massimo Rizzuto, Coordinatore Area Welfare e sicurezza sociale Upi Sicilia, e Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana. Parteciperanno anche stakeholders del mondo imprenditoriale e sociale del territorio. (PAPI)
 

RAFFADALI L'immobile di via Sant'Antonino è stato concesso dalla Provincia a Municipio in comodato d'uso
L'ex caserma diventa centro per disabili
Diventerà un centro di incontro per anziani, minori e disabili per attività ludiche. f pronta una nuova destinazione per l'immobile di via S. Antonino che, a Raffadali, ospitava fino qualche tempo fa la caserma dei carabinieri. Il progetto rientra nei piani dell'amministrazione comunale dopo la recente
scrittura privata con la quale il Comune ha ricevuto in comodato d'uso per un periodo di 15 anni, a titolo gratuito, la struttura da parte della Provincia regionale che ne è proprietaria. «Adesso dovremo trovare le risorse economiche per la ristrutturazione dello storico edificio, già convento di Sant'Antonino, evitandone l'inevitabile degrado come conseguenza del suo mancato utilizzo - spiega il sindaco Giacomo Di Benedetto - che ringrazia il commissario, Benito Infurnari, per la disponibilità e la lungimiranza dimostrata. Una volta rinnovato ed adeguato l'immobile - aggiunge il sindaco - è nostra intenzione, in tempi brevi, farne un centro finalizzato all' accoglienza tramite azioni pisco-educative e socializzati, ma anche attraverso itinerari ludico-ricreativi che permettano di generare nelle persone della terza età, nei minori e nei diversamente abili condizioni di benessere fisico e mentale ed inclusione sociale».
 

PORTO EMPEDOCLE. La Regione ha finanziato un milione di euro per realizzare una struttura con biglietterie, bar, edicola, locali per il deposito dei bagagli e uffici turisti
Stazione marittima, un sogno che diventa realtà
Gli interventi dovrebbero cominciare tra non meno di quattro mesi e daranno lavoro ad una trentina di persone
Buone notizie per il porto empedoclino. Sono in arrivo un milione di euro per la realizzazione di una moderna stazione marittima mentre la Città si prepara ad accogliere nuove navi da Crociera per la stagione turistica dopo i numeri significativi già registrati l'anno scorso.
«Come tutti i grandi porti turistici anche lo scalo marittimo di Porto Empedocle presto potrà avere una nuova moderna stazione marittima, con uffici, negozi e servizi per i passeggeri nonché sale di accoglienza in grado di poter ospitare i turisti e gli operatori e dove poter effettuare le operazione d'imbarco e sbarco dei passeggeri», spiega in una nota il sindaco Lillo Firetto. Il finanziamento ottenuto con decreto della Regione siciliana è di un milione di euro per la realizzazione della nuova struttura che sorgerà nell'area portuale al posto di altri edifici demaniali in disuso che verranno demoliti. Si tratta di un vero e proprio fiore all'occhiello per il porto e la città. Al piano terra è prevista l'area di attesa con biglietterie, bar, edicola tabacchi, deposito bagagli, ufficio turistico e servizi igienici. Al primo piano ci sarà la caffetteria con servizio ristorazione e ampia terrazza panoramica sul porto. I lavori, che dovrebbero cominciare tra non meno di quattro mesi, »daranno lavoro temporaneo a massimo una trentina di persone, ma soprattutto creeranno nuove opportunità in futuro quando la nuova Stazione marittima sarà pronta», ha detto il sindaco di Porto Empedocle e capogruppo dell'Udc all'Ars Lillo Firetto. »Finalmente anche la stazione marittima moderna diventerà realtà. È un'opera che qualificherà significativamente il nostro porto, funzionalizzandolo ulteriormente sul versante del movimento turistico, un ulteriore tassello nel piano strategico di sviluppo portuale. Intanto, nuove navi da crociera approderanno a Porto Empedocle. Ventidue scali spalmati in un arco di tempo che va dal 12aprile fino ai primi giorni del mese di settembre, questi alcuni dati relativi alla stagione crocieristica 2014 che il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto ha presentato alla stampa nel, corso di un incontro cui ha preso parte il comandante della Capitaneria di Porto, Massimo Di Marco. «Per la prima volta Porto Empedocle, durante la stagione 2014, oltre ad accogliere le navi crociera - ha spiegato il sindaco Firetto - sarà pure terminai per l'imbarco di passeggeri per le navi della Costa Crociere in crociera nel Mediterraneo».
(CAGI)
 

IL NUOVO GOVERNO
MALUMORI TRA GLI ALLEATI. ARTICOLO 4 RIVENDICA UN ASSESSORATO FORTE, L'UDC SI SPACCA SULLA NOMINA DI TORRISI
C'è la giunta ma è braccio di ferro sulle deleghe
Dall'Agricoltura al Lavoro, tanti i nodi da sciogliere per Crocetta, che prende tempo «Spero che la politica non dia spettacolo»
Era stata licenziata in conferenza stampa, ora potrebbe diventare vice presidente della Regione e passare dall'assessorato al Personale a quello all'Agricoltura, se il suo partito vincerà il braccio di ferro con l'Articolo 4 di Lino Leanza e Luca Sammartino. Strana storia, quella di Patrizia Valenti che nell'ottovolante della politica si è trovata al momento giusto al posto giusto. Dieci giorni fa la Valenti era stata l'unico assessore Udc a seguire l'invito del partito a disertare la giunta convocata da Crocetta per nominare senza accordo con gli alleati i manager della sanità. L'Udc voleva far mancare il numero legale ma Dario Cartabellotta ed Ester Bonafede aiutarono Crocetta. Il presidente l'indomani disse che con la Valenti si era rotto il rapporto di fiducia fermato dall'Udc che ha invece scaricato Cartabellotta e Bonafede. E poiché in base agli accordi ai centristi spetta la vicepresidenza, ecco che il quadro è completo. La Valenti all'Agricoltura era stata dirigente con Cuffaro e Castiglione, ora rientrerebbe dalla porta principale.
Al Lavoro invece dovrebbe andare il neo assessore Nico Torrisi. Ma sul presidente di Federalberghi ieri si è abbattuto tutto il malumore di un'area pesante dell'Udc. Torrisi, cx vicepresidente della Sac (società digestione dell'aeroporto di Catania) negli annidi Lombardo a Palazzo d'Orleans, è considerato ancora troppo vicino ad ambienti dell'Mpa. In giunta è stato indicato da Giovanni Pistorio e Nicola D'Agostino, ex punte diamante dell'Mpa negli anni d'oro. D'Agostino, raccontano i delusi, avrebbe indicato il nome à Crocetta mentre il gruppo era ancora riunito per discuterne, visto che gran parte dei deputati avrebbe voluto altri assessori. E ieri Nino Dina (presidente della commissione Bilancio), Mimmo Turano e Margherita La Rocca hanno scritto una lettera al capogruppo Lillo Firetto in cui chiedono la convocazione urgente di un vertice alla presenza del segretario nazionale, Lorenzo Cesa, che avrebbe già data la disponibilità a presenziare. Nel gruppo Udc c'erano stati malumori anche dopo le nomine in Asp e ospedali perchè, malgrado lo scontro fra Crocetta e D'Alia, si ritiene che a Catania e Messina siano stati scelti manager graditi a Pistorio e D'Alia.
Fibrillazioni dl questo tipo si registrano, in proporzioni diverse, in tutti i partiti.  Nei Drs Giuseppe Picciolo protesta l'assessore non è messinese. E in Articolo 4 c'è malumore perchè Crocetta ha dato un solo assessorato: anche per questo motivo Leanza e Sammartino ora rivendicano l'Agricoltura, una delle postazioni di primo piano (soprattutto dal punto di vista elettorale). Anche per queste scosse Crocetta ha pensato di rinviare l'assegnazione delle deleghe: «Quelle attuali sono azzerate. Le nuove verranno discusse insieme ai partiti sulla base delle professionalità
degli assessori». Crocetta sta anche valutando eventuali incompatibilità. E rivolge un appello ai partiti affinché non litighino pure sulle deleghe: «Spero che la politica non crei ulteriori spettacoli. Intanto pare certo che Antonio Fiumefreddo (Drs) vada ai Beni culturali. Dove però c'era Maria Rita Sgarlata: la siracusana del Megafono potrebbe essere spostata al Territorio, un ruolo però al quale potrebbe essere destinato proprio Paolo Ezechia Reale di Articolo 4. Fra le new entry Roberto Agnello andrà all'Economia e Salvatore Calleri al Rifiuti. Linda Vancheri resterà alle Attività produttive, Lucia Borsellino alla Sanità e Nelli Scilabra alla Formazione. Michela Stancheris dovrebbe mantenere la delega al Turismo (ma non è scontato). A Giuseppe Bruno e a uno fra la Sgarlata, Valenti e Reale dovrebbero andare Personale e Infrastrutture.
LA SICILIA
 

NETTURBINI IN AGITAZIONE
Rifiuti, commissari Dedalo chiedono revoca sciopero
 Potrebbe essere revocato lo sciopero dei lavoratori della Dedalo Ambiente, proclamato per sabato prossimo da Cgil, Cisl e Uil a causa del mancato pagamento della mensilità di marzo agli operatori ecologici ed ai dipendenti della società d'ambito dell'Ato Ag 3. La richiesta di revoca dello stato di agitazione è stata chiesta ieri mattina dai commissari Antonino Lo Brutto, Rosario Miceli e Antonino Morreale i quali hanno assicurato i rappresentanti della triplice che molto presto ai lavoratori saranno liquidate le spettanze arretrate. Infatti, i Comuni consorziati con la Dedalo, Canicattì, Licata, Campobellodi Licata, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Naro e Camastra, hanno iniziato a versare nelle casse della società alcune delle mensilità arretrate. In particolare, nei giorni scorsi il Comune di Canicattì ha pagato oltre 300mila euro quale costo per il servizio di smalti- mento e raccolta dei rifiuti per il mese di marzo e stessa cosa ha fatto il Comune di Campobello, versando oltre 9Ornila euro. A breve nuovi versamenti dovrebbero giungere nelle casse della società da parte di altri Comuni consorziati. Lunedì scorso le organizzazioni sindacali della funzione pubblica di CgiI, Cisl e Uil, con le segreterie provinciali, hanno proclamato lo sciopero per il 12 di aprile a causa di questo mancato pagamento ed inoltre i sindacati hanno deciso che nei 9 giorni successivi allo sciopero il personale dell'Ato Ag3 si asterrà dal lavoro straordinario.
 

IPIA FERMI, IL PRESIDE CASALICCHIO FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
«La nostra scuola merita la precedenza»
"Una scuola come l'Ipia Fermi non può morire o essere oggetto di vandalismo o di un processo di oblio da parte di tutti. Merita la precedenza". A parlare così è il dirigente Francesco Casalicchio, in riferimento all'ampia struttura caduta in disuso dal settembre 2012, dopo i noti problemi strutturali, che vorrebbe invece vedere rifiorire, magari con uno stralcio dei 3,5 miliardi di euro del piano scuola del premier Renzi. Certo è che in questo momento un po' nomadi gli studenti della scuola professionale lo sono: 6 classi al Foderò, 4 al Majorana, 9 dell'odontotecnico al Tortorelle, e poi il compatto elettroelettronico e tecnico tra il Brunelleschi e il Gallo, 5 classi allo Sciascia. ((Avendo sei plessi, non faccio in tempo a fare una puntata in uno che mi ritrovo a dover ritornare nell'altro - afferma Casalicchio - è una situazione complicata ma riuscire a completare l'attività formativa nella matti nata evitando il pomeriggio è già un grande successo». Definisce "una tegola piombata sulla testa" la perdita dell'originaria collocazione dell'Ipia Fermi (di cui descrive postazione e conformazione fisica: 10 padiglioni, casa del custode, palestra, campo sportivo, officina, laboratori, auditorium, bar). Ma guarda al futuro in quel dell'area Asi, dove vorrebbe far partire il prossimo anno scolastico: ce ne siamo fatti una ragione accettando persino il Cap della zona industriale - dice — malavoglia, ma con la consapevolezza che in un'ottica di spending review fosse più opportuno destinarci una struttura già esistente piuttosto che fare altre scelte. Spero di trasformare una difficoltà in opportunità, cioè quella di un professionale in un'area industriale, pagando certo lo scotto di una posizione decentrata». Sulla distanza e sulle criticità del manto stradale, sottolinea: ((abbiamo già svolto conferenze di servizio, dialoghiamo con i comuni di Aragona e Agrigento, e quello di Favara ha voluto il computo metrico per potere asfaltare il tratto stradale che va dall'ospedale a prima del ponte; contattato la Tua, le ditte di pulmann, autorizzate ai trasferimenti, e l'lrsap per la sistemazione della viabilità con una nuova segnaletica stradale, bande di rallentamento e rotatoria; stipulato i contratti per l'al-laccio delle utenze. Mi piacerebbe in estate trasferire le masserizie in mo— do da avviare l'anno scolastico in perfetto orario e senza problemi. La ditta ha già finito, sarà ora tempo di collaudi e poi attendiamo la consegna. Al dirigente Casalicchio preme anche che l'lpia Fermi dell'Asi ricada nel territorio di Agrigento, mentre sulle sue condizioni aggiunge: « non è riadattata, ma una scuola a tutti gli effetti, costruita qualche decennio fa come centro di addestramento professionale, Spazi adeguati, laboratori e classi per ogni indirizzo, con un servizio di sorveglianza e telecamere. Certo se potessimo trasferirlo un km prima, sarebbe meglio, ma non ci saranno problemi logistici». Eppure una lettera, di sollecitazione, al premier Renzi, dall'ipia Fermi è stata scritta, a firma congiunta con gli studenti: «le due cose non sono contrastanti - dice le proporzioni della vecchia scuola richiedono un intervento lungo e costante». Rispetto alla nuova: «a primo sguardo, essendo entrambe scuole datate, mi sembra che quella che ci hanno dato non sia migliore di quella che avevamo. Evidentemente le prove e i carotaggi sono d'avviso diverso, lo, nella scuola chiusa, continuo a non vedere grandi lesioni, anche se c'è un pilastro critico».
CHIARA MANGIONE
 

LIBERI CONSORZI. Molti Comuni hanno già manifestato la volontà di «staccarsi» dal capoluogo
Da Sciacca e Licata venti «secessionisti»
DARIO BROCCO
La provincia di Agrigento rischia di perdere pezzi. Già perché con l'abolizione delle Province Regionali e l'istituzione dei Liberi Consorzi da parte della Regione, molti Comuni, specie quelli che si trovano agli estremi lembi occidentale e orientale, hanno già pubblicamente manifestato l'intenzione di volersi staccare da Agrigento, città vista da sempre con una certa insofferenza e per nulla considerata affine, oltre ad essere lontana fisicamente perché difficilmente raggiungibile a causa della pessima rete stradale esistente. Fino all'approvazione della legge che attribuirà competenze e funzioni, i Liberi Consorzi coincideranno con le Province regionali e saranno composti dai Comuni appartenenti alla provincia corrispondente. Entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, i Comuni, con deliberazione dei Consigli comunali adottata a maggioranza di due terzi, possono decidere se costituirne di nuovi o aderire ad un altro Libero Consorzio, purché sussistano due condizioni: popolazione non inferiore a l8Omila abitanti e continuità territoriale.
Sia dal fronte saccense che da quello licatese arrivano forti e chiari venti «secessionisti».
A Sciacca è già stato istituito un comitato tecnico per definire, seguire e portare a termine il percorso per la costituzione di un Libero Consorzio di Comuni appartenenti a un'area compresa dalle soppresse province di Agrigento, Palermo e Trapani. L'organismo è stato istituito alla presenza dei rappresentanti istituzionali di 21 realtà locali: Sciacca, Burgio, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice, Santo Stefano di Quisquina, Villafranca Sicula, Bisacquino (Pa), Campo- fiorito (Pa), Chiusa Sclafani (Pa), Contessa Entellina (Pa), Giuliana (Pa), Castelvetrano (Tp), Partanna (Tp), Poggioreale (Tp), Salaparuta (Tp), Santa Ninfa (Tp), Vita (Tp). I sindaci di questi Comuni contestano inoltre la recente legge regionale e rivendicato l'identità di un territorio e le ragioni e gli interessi comuni per stare insieme.
Non molto diversa è la situazione dal fronte orientale della provincia agrigentina. Qui la bussola di Licata è decisamente orientata verso il Libero Consorzio dei Comuni della Valle del Salso. Il gruppo di città che dovrebbe comporre il Consorzio annovera, oltre a Licata, anche Canicattì, Campo- bello di Licata, Ravanusa, Delia (Ci), Sommatino (Ci) e Riesi (Ci). «E' un discorso ancora allo stato embrionale — spiega il vicesindaco di Licata, Angelo Cambiano — si tratta di un'eventuale unione con Comuni accomuna- ti da tradizioni agroalimentari univo- che e potrebbe rappresentare un'opportunità per raggiungere obiettivi importanti. C'è pero ancora molta confusione — continua Cambiano — in quanto la normativa non dà precise indicazioni sulle competenze.
 

SCIACCA: LE PRESENZE A GENNAIO E FERAO
Turisti in aumento del 50 percento
SCIACCA. Boom di presenze turistiche nei mesi di gennaio e febbraio. Secondo i dati forniti dall'ufficio statistiche del servizio turistico regionale di Sciacca, c'è stato un netto incremento rispetto allo stesso periodo del 2013 nonostante la gran parte delle strutture ricettive siano rimaste chiuse. Le presenze nei primi 2 mesi dell'anno sono state di 10387 unità, contro le 6.848 dei primi due mesi del 2013, con un incremento del 51,79 per cento. Anche quest'anno cresce il numero di stranieri, 3.125 a fronte dei 1,757 dello scorso anno, con un aumento in percentuale del 78 per cento. E quasi raddoppia il numero di stranieri. Si tratta di numeri incoraggianti per il turismo saccense del 2014, soprattutto perché da pochi giorni è stato riaperto il Grand Hotel delle Terme e stanno per aprire i battenti anche gli alberghi del complesso Sciaccamare. Rimane ancora chiuso e ci sono incertezze anche per la imminente stagione estiva, il complesso turistico di Torre Macauda, per il quale l'amministrazione controllata deve stabilire la disponibilità di privati.
Soddisfatto l'assessore comunale al Turismo Salvatore Monte: «Dati senza dubbio positivi - dice - di lavoro dobbiamo ancora farne tanto, occorre che cresca la nostra cultura dell'accoglienza e che diventino realtà alcuni nuovi servizi al turista che stiamo predisponendo. Ma siamo sulla buona strada e sono sicuro che anche per i prossimi mesi avremo numeri favorevoli».
GIUSEPPE RECCA
 

Sicilia24h
 

Progetto Integrare per includere", giovedì 10 aprile conferenza stampa di presentazione.
 Si svolgerà giovedì prossimo, 10 aprile, alle ore 12.00, nella Sala Convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia di  Agrigento ( Via Acrone, 27) la conferenza stampa di presentazione delle attività formative e di start-up d'impresa del progetto "Integrare per includere". Si tratta di un progetto promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane (programma Azione ProvincEGiovani 2013), che tra i partner annovera le Province siciliane, compresa quella di Agrigento, e l'URPS.
Obiettivi principali del progetto sono la promozione del dialogo interculturale tra i giovani attraverso scambi culturali  e  processi di sensibilizzazione,  l'offerta di opportunità ai destinatari di rafforzare le proprie competenze professionali, la fornitura di elementi di conoscenza per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e il miglioramento dell'inserimento socio-professionale dei giovani. L'azione del progetto prevista ad Agrigento sarà realizzata dalla Fondazione Mondoaltro, braccio operativo della Caritas diocesana di Agrigento. Alla conferenza stampa parteciperanno Benito Infurnari, Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Agrigento, Bernardo Barone, direttore del Settore "Ambiente, Politiche Comunitarie e Attività negoziale della Provincia, Raffaele Zarbo, Dirigente dell'Ufficio Scolastico provinciale, Massimo Rizzuto, Coordinatore Area Welfare e sicurezza sociale UPI Sicilia, e Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento. Parteciperanno anche stakeholders del mondo imprenditoriale e sociale del territorio.
 

Infoagrigento
 

Provincia: Progetto "Integrare per includere", giovedì 10 aprile conferenza stampa di presentazione
Si svolgerà giovedì prossimo, 10 aprile, alle ore 12.00, nella Sala Convegni "Silvia Pellegrino" della Provincia di Agrigento ( Via Acrone, 27) la conferenza stampa di presentazione delle attività formative e di start-up d'impresa del progetto "Integrare per includere". Si tratta di un progetto promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane (programma Azione ProvincEGiovani 2013), che tra i partner annovera le Province siciliane, compresa quella di Agrigento, e l'URPS.
Obiettivi principali del progetto sono la promozione del dialogo interculturale tra i giovani attraverso scambi culturali e processi di sensibilizzazione, l'offerta di opportunità ai destinatari di rafforzare le proprie competenze professionali, la fornitura di elementi di conoscenza per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e il miglioramento dell'inserimento socio-professionale dei giovani.
L'azione del progetto prevista ad Agrigento sarà realizzata dalla Fondazione Mondoaltro, braccio operativo della Caritas diocesana di Agrigento.
Alla conferenza stampa parteciperanno Benito Infurnari, Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Agrigento, Bernardo Barone, direttore del Settore "Ambiente, Politiche Comunitarie e Attività negoziale della Provincia, Raffaele Zarbo, Dirigente dell'Ufficio Scolastico provinciale, Massimo Rizzuto, Coordinatore Area Welfare e sicurezza sociale UPI Sicilia, e Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento. Parteciperanno anche stakeholders del mondo imprenditoriale e sociale del territorio.
 

Agrigentotg24
 

Libero Consorzio Comunale, si costituisce comitato tecnico per fase operativa
 
Un comitato tecnico per passare alla fase operativa, per definire, seguire e portare a termine il percorso per la costituzione di un nuovo Libero Consorzio di Comuni appartenenti a un'area compresa dalle soppresse province di Agrigento, Palermo e Trapani. L'organismo è stato istituito nel corso dell'incontro promosso dal sindaco Fabrizio Di Paola svoltosi ieri pomeriggio nell'aula consiliare del Comune di Sciacca. Il comitato è composto da diversi segretari comunali e dal dirigente del Settore Sviluppo Economico del Comune di Sciacca. Presenti all'incontro di ieri i rappresentanti istituzionali di 21 realtà locali, con sindaci, assessori e presidenti di consiglio comunale dei Comuni di: Bisacquino (sindaco Tommaso Di Giorgio e presidente del Consiglio comunale Luigi La Sala), Burgio (assessore Salvatore D'Anna), Campofiorito (sindaco Giuseppe Oddo), Castelvetrano (sindaco Felice Errante), Cattolica Eraclea (vicesindaco Gaetano Veneziano Broccia), Chiusa Sclafani (sindaco Giuseppe Ragusa), Contessa Entellina (sindaco Sergio Parrino), Giuliana (sindaco Maurizio Mario Musso), Lucca Sicula (assessore Giuseppe Dazzo), Menfi (sindaco Vincenzo Lotà), Montevago (presidente del Consiglio comunale Giuseppe Arcuri), Partanna (sindaco Nicolò Catania), Poggioreale (vicesindaco Antonino Vella), Salaparuta (vicesindaco Francesco Musso), Santa Margherita di Belice (assessore Filippo Rabito), Santa Ninfa (sindaco Giuseppe Lombardino), Santo Stefano di Quisquina (sindaco Francesco Cacciatore), Sciacca (sindaco Fabrizio Di Paola), Villafranca Sicula (sindaco Domenico Balsamo), Vita (vicesindaco Baldassare Accardi). I sindaci intervenuti hanno espresso la volontà di andare avanti, confermando quanto deciso nell'incontro dello scorso settembre, rivendicando l'identità di un territorio e le ragioni e gli interessi comuni per stare assieme. E hanno espresso nel contempo forti critiche nei confronti della nuova  legge, la numero 8 del 24 marzo sulla "Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane", giudicata "lacunosa", "priva di sostanza in quanto non ha definito servizi e competenze", "con diversi paletti che limitano la libertà di quei comuni che vogliono costituire liberi consorzi con aree territoriali diverse dai confini delle vecchie province".
"Nonostante la legge che costringe a una serrata corsa a ostacoli - dice il sindaco Fabrizio Di Paola - abbiamo deciso di andare avanti, di provarci. Ieri ho registrato la volontà di tanti comuni di costituire un nuovo Consorzio e un coro di perplessità su una legge che ha dato la sensazione di voler mantenere lo status quo. Abbiamo concordato il modo come arrivarci, cercando di coinvolgere anche altri comuni non coinvolti in questa fase. Il primo passaggio sarà predisporre un atto deliberativo unico per tutti e farlo approvare dai consigli comunali, compito assegnato al comitato tecnico costituito ieri".

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