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Rassegna stampa del 25 giugno 2014

sicilia24h.itContinuanoi sorteggi per gli incarichi legali a difesa dell'EnteUnnuovo sorteggio degli avvocati dei Consigli dell'ordine diAgrigento e Sciacca a cui verranno assegnati tre incarichi legali perdifendere il Libero Consorzio Comunale, già  ProvinciaRegionale di Agrigento, è stato effettuato per tre nuoviprocedimenti civili.
Adeffettuare il sorteggio l'apposita commissione composta dafunzionari dell'Ente. Si tratta di due richieste di risarcimentodanni e un recupero crediti
Perquesti procedimenti sono stati sorteggiati gli avvocati VincenzoCuntreri, Michele Figliomeni, Rosalia Pullara, Irene Eballi,Salvatore Astuto e Alfio Innocente del foro di Agrigento e CarmeloSpallino, Edoardo Vajola e Giovanni Vaccaro del foro di Sciacca.
Ilegali sorteggiati verranno contattati dall'Ufficio "AffariLegali e Contenzioso" per l'eventuale conferimento dell'incarico.

Nuovestrutture turistiche classificate dal settore Promozione turistica
Nuovestrutture ricettive ed alberghiere della provincia di Agrigentonascono in provincia di Agrigento. Le nuove classificazionieffettuata dal settore "Promozione turistica ed attivitàeconomiche e produttive" riguardano sei nuove strutture turistiche,due nella tipologia delle "case vacanze" e quattro nellatipologia dei B&B.Sitratta delle seguenti strutture ricettive: "La finestra su Vigata"a Porto Empedocle, nella Via del Mandarino, nella tipologia "casevacanze", classificazione una stella, composta da una unitàabitativa con quattro posti letto; della struttura ricettivadenominata "Rocca dei Fiori" a Sciacca in Via Cappuccini 34,nella tipologia di b&b., classificazione tre stelle, con trecamere e sette posti letto; della struttura ricettiva denominata"Pellegrino" sita a Sciacca in Via Mancino 11, nella tipologia dib&b., classificazione una stella, con tre camere e sei postiletto; della struttura ricettiva denominata "Antonio's house"sita ad Agrigento in Via Imera 85, nella tipologia di b&b.,classificazione una stella, con due camere e tre posti letto; dellastruttura ricettiva denominata "Le sorelle" sita ad Agrigento inVia Leopardi 41, nella tipologia di b&b., classificazione trestelle, con due camere e quattro posti letto; "Agrigento Home" adAgrigento, in Piazza Marconi, nella tipologia "case vacanze",classificazione una stella, composta da dodici unità abitative e 22posti letto. Con le nuove classificazioni la provincia di Agrigentopuò, attualmente, contare su 18.567 posti letto. Semprenell'ambito delle competenze dell'Assessorato al Turismo sonostati avviati i controlli del secondo trimestre nelle struttureturistiche della provincia con particolare riferimento al comune diSciacca dove sono state verificate alcune strutture.
Gds.it
Montante:«Fuori dalle associazioni di imprese chi non denuncia»Parlail presidente degli industriali siciliani: «I commercianti devonocapire che i tempi sono cambiati perchè lo Stato è presente». «Leimprese devono pensare: pago il pizzo o mi faccio espellere Pochedenunce? Questo dimostra che non bisogna mollare mai»
diRICCARDO VESCOVO
PALERMO. «Tuttele associazioni di imprese seguano l'esempio di Confindustria einseriscano norme nel codice etico per sanzionare le aziende chepagano il pizzo»: è la proposta di Antonello Montante, leaderdell'associazione degli imprenditori in Sicilia, per il quale «anchei commercianti devono capire che i tempi sono cambiati, denunciareconviene anche perché lo Stato è presente, è più forte ed è ingrado di proteggere chi si ribella». Così Montante commenta la maxioperazione antimafia «Apocalisse», che ha portato all'arresto di 95persone tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Resuttana e SanLorenzo, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazionemafiosa, estorsione, danneggiamento.

UNATRENTINA DI ESTORSIONI SCOPERTE MA SOLO UNA DENUNCIA: COSA SIGNIFICAQUESTO?«Sicuramente che c'è ancoratanta strada da fare. C'è ancora un problema culturale da superare,legato al fatto che qualcuno è ancora convinto che pagare conviene.Ma bisogna fare capire che non è così e che denunciare può solomigliorare le cose, anche perché si è salvaguardati dallo Stato edalle associazioni antiracket. I commercianti devono capire che nonribellarsi significa subire un danno economico. Il problema non èpiù solo quello di pagare il pizzo, ma riguarda anche l'imposizionecon la violenza di forniture e acquisti, in modo da garantiremaggiori introiti all'organizzazione criminale. La mafia, pur se inenorme difficoltà, cerca di rigenerarsi puntando non più soltantoalle estorsioni, ma al controllo tout court delle attivitàcommerciali. E tutto questo danneggia il libero mercato e tutto ilsistema economico».
Ilmessaggero.itVialibera alla riforma della Pa, più tagli per assumere i giovani
Cisono voluti quattordici giorni e un «negoziato» non semplicissimotra Palazzo Chigi e il Colle. Ma alla fine Giorgio Napolitano hamesso la sua firma in calce ai due decreti approvati dal consigliodei ministri del 13 giugno, uno per la riforma della pubblicaamministrazione e l'altro per la competitività e lo sviluppo.
Amezzanotte i provvedimenti sono stati pubblicati in GazzettaUfficiale, per cui sono in vigore da oggi. Qualcosa è saltato, comela norma che vietava ai consiglieri di Stato di far parte deigabinetti dei ministri, o l'unificazione del Pra e dellaMotorizzazione Civile. Qualcos'altro è stato riveduto e corretto,come il pensionamento anticipato di magistrati e militari,posticipato al 2016. Qualche pezzo è stato trasferito dal decreto aldisegno di legge che accompagnerà la riforma, come ilcommissariamento del Formez. Ma nella sostanza il disegno riformatoredel governo è rimasto inalterato.
Lo«scambio generazionale», quel meccanismo di staffetta che serviràa far uscire i lavoratori più anziani per far posto a nuoveassunzioni di giovani, non ha subito sostanziali cambiamenti. Per glistatali, da ottobre, sarà abolito il trattenimento in servizio. Nonsarà possibile prolungare per altri due anni, come accade oggi, lapermanenza in servizio una volta che si sono raggiunti i requisitiper il ritiro.
Tuttele novità. Lamisura libererà, secondo i calcoli del governo, 15 mila posti in treanni e farà il paio con un'altra norma inserita nella riforma conl'obiettivo di «svecchiare» le amministrazioni. Si tratta dellanorma che autorizza ministeri, Comuni, Regioni, e tutte le altrearticolazioni della Pa, ad obbligare chi ha raggiunto il massimo deicontributi previdenziali, ossia 42 anni e 3 mesi, a lasciare illavoro.
Secondole stime del ministero della funzione pubblica, questa regolapotrebbe liberare fino a 60 mila posti in un triennio. Una notiziapositiva ma che fa il paio con una negativa. La relazione tecnica cheaccompagna il decreto ammette che la «staffetta generazionale» avràcomunque un costo per le casse dello Stato.
Peseràper 354 milioni, la cui copertura, ancora una volta, saràsostanzialmente a carico del commissario alla spesa pubblica CarloCottarelli che dovrà incrementare la sua dote di tagli. Confermateanche le regole sulla mobilità, che sarà obbligatoria entro i 50chilometri, mentre per quella volontaria non ci sarà più bisognodel nulla osta dell'amministrazione di provenienza.
Lalunga gestazione e il difficile parto del provvedimento, comunque,hanno lasciato il segno nel governo. Il metodo seguito da MatteoRenzi, quello cioè di trovare prima l'accordo politico e poilasciare ai tecnici di sbrigare il lavoro, ha creato molti attriti erallentato la macchina. Probabilmente, è il sospetto di PalazzoChigi, anche per un silenzioso boicottaggio di quella stessa macchinaburocratica che il provvedimento intende rivoluzionare.
Infuturo la macchina sarà rodata e il meccanismo oliato. Non sitornerà ai preconsigli vecchio stile con riunioni di centinaia ditecnici degli uffici legislativi e che per Renzi e Delrioassomigliavano troppo ad un «mercato del comma». Ma il confrontotecnico tra uffici da ora in poi andrà di pari passo con ilconfronto politico tra ministri. La parola finale però, spetteràsempre a questi ultimi e non ai burocrati




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