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rassegna stampa del 15 luglio 2014

Turismo, nuova tassa per i pullman Le tariffe passano in Commissione Dibattito aperto per la tassa di soggiorno che gli autobus turistici dovranno pagare per entrare e stazionare in città. La riduzione del traffico e dell'inquinamento ambientale e allo stesso tempo l'utilizzo delle somme per finanziare oneri di manutenzione e arredo urbano. Ad avanzare la proposta dopo l'atto di indirizzo dell'ex sindaco Marco Zambuto, avvenuto la corsa estate era stato il comandante della polizia municipale Cosimo Antonica ed aveva lo scopo di ridurre traffico e inquinamento ambientale e l'utilizzo delle somme per finanziare oneri di manutenzione e arredo urbano. Adesso, gli atti sono arrivati all'esame della II Commissione composta dai consiglieri comunali Michele Mallia, Riccardo Mandracchia, Gerlando Gibilaro, Carmelo Settembrino e Giuseppe Miccichè per i pareri di competenza. «Riteniamo fonda- mentale per lo sviluppo economico del comune anche questa proposta di delibera - scrivono - ma riteniamo necessario proporre all'intero Consiglio degli emendamenti riguardanti alcune agevolazioni tariffarie e nello specifico un significativo abbattimento della tariffa per quei bus turistici, dove tutti gli occupanti soggiornino presso una delle strutture locali, così come a quelli che abbiano effettuato una prenotazione per almeno uno dei pasti principali presso un esercizio di ristorazione locale». Attualmente è comunque già previsto che i bus turistici pagheranno 70 euro al giorno e 40 i minibus. Il 30 per cento di sconto sulla tariffa giornaliera è prevista in caso di prenotazione in esercizi di ristorazione, il 50 per cento in caso di pernottamento in strutture ricettive locali, sempre il 50 per cento per gite scolastiche tra novembre e febbraio ed il 50 per cento in caso di prenotazione visita ad un museo civico. Il 90 percento di sconto viene previsto in caso di prenotazione e visita a tutti i musei e centro storico, mentre è tutto gratis in caso di comitive di persone diversamente abili.

Via al pagamento della tassa Tari E' un anticipo, in arrivo la stangata Sono stati spediti ieri i bollettini per il pagamento della prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti che colpirà 12 mila e 500 soggetti tra nuclei familiari (che sono la maggioranza) ed esercenti commerciali. Per non incorrere in sanzioni, bisognerà effettuare i versamenti entro il 20 luglio. Le successive scadenze sono quelle del 20 agosto, 20 ottobre e 16 novembre che ingloba eventuali conguagli.
«La Tari - spiega la dirigente del dipartimento Finanze, Carmelina Russello finanzia i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed è una componente della nuova imposta unica comunale (Iuc)». In attesa che venga inviato al consiglio comunale il piano finanziario, che dovrà stabilire il reale costo del servizio di nettezza urbana per il 2014, al momento gli uffici hanno emesso bollettini in acconto.
A novembre, quando si avranno maggiori certezze e idee più chiare, è molto probabile che arrivi la stangata. L'anno scorso il costo del servizio si attestò intorno ai 5 milioni e 800 mila euro e a questi importi, al momento, fanno riferimento tutti in attesa che venga definito, come detto, il piano finanziario che dovrà essere approvato dal consiglio comunale come anche le tariffe. Che la materia finanziaria sia quella che suscita le maggiori attenzioni ma anche le più grosse preoccupazioni è comprovato dall'invito rivolto dal sindaco Manganella ai 30 consiglieri comunali al fine di affrontare in maniera congiunta, senza steccati tra maggioranza e opposizione, l'introduzione e la relativa regolamentazione della Iuc, la nuova imposta comunale il cui schema di massima è già stato elaborato dagli uffici finanziari.
«Tale iniziativa, che mi auguro possa contare sul contributo di tutti i soggetti politici a cui sono stati demandati i compiti istituzionali - dice il primo cittadino - è da annoverare nelle azioni sinergiche costruttive da me richieste nei giorni scorsi per superare le criticità e le prese di posizione che certamente non giovano alla città in questo particolare momento di grave difficoltà economico-finanziaria».
Ritornando alla Iuc, l'Imposta unica comunale, questa prevede l'Imu, la Tari e la Tasi. Il relativo regolamento è stato già predisposto per essere avviato agli inquilini dell'aula «Falcone e Borsellino» non prima che su di esso si esprima il collegio dei revisori dei conti e ne prendano contezza i 30 consiglieri comunali, così come auspicato dal sindaco Manganella che, attraverso la materia dei tributi locali, intende riannodare i fili del dialogo anche con quella parte dell'opposizione che via via si è ingrossata essendo stato luogo di approdo di non pochi transfughi.
(UR)

GIRGENTI ACQUE L'ex amministratore: Irregolarità nel bilancio Il consigliere Di Stefano: serve verifica dei costi Sulle dichiarazioni rese dall'ex amministratore delegato della «Girgenti Acque», Carmelo Salamone, in occasione dell'approvazione del bilancio della società, ritenuto viziato da irregolarità, interviene il consigliere comunale Giacomo Di Stefano che, con un'interpellanza rivolta al sindaco, chiede a verifica dei costi di gestione e le tariffe applicate. Di Stefano ritiene che il Comune abbia il dovere di indagare su quanto denunciato da Salamone considerato che fa parte del Consorzio del Voltano che, a sua volta, è componente azionario della Girgenti Acque. Il consigliere ricorda che le tariffe applicate dalla stessa società risultano tra le più alte in Italia a fronte di un servizio offerto ai cittadini non soddisfacente, con turni di distribuzione che ultimamente hanno registrato picchi di 7/8 giorni. (UR)


CONTRADA PETRULLA La decisione è stata presa nel corso del vertice, in prefettura,tra l'azienda, la polizia stradale e gli amministratori dei quattro comuni interessati Ponte crollato, Anas realizzerà il bypass
Il vicesindaco di Licata:'Serviranno sessanta giorni per eseguire l'intervento». Convocati per domani i proprietari dei terreni
C'è il via libera dell'Anas alla proposta, presentata dai sindaci di Licata, Campobello di Licata, Ravanusa e Canicattì, di realizzare un by pass in prossimità del ponte Petrulla (crollato lunedì della scorsa settimana), in modo da riaprire in tempi brevi la statale che collegai Licata all'entroterra agrigentino e nisseno. L'intesa è stata raggiunta ieri pomeriggio, nel corso del vertice in prefettura ad Agrigento, presieduto dal prefetto Nicola Diomede, ed al quale hanno partecipato l'Anas, la polizia stradale ed i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Licata, Canicattì, Ravanusa e Campobello di Licata, i centri maggiormente colpiti dal crollo del ponte sulla 123. "Dall'Anas — ha annunciato al termine del vertice Angelo Cambiano, vice sindaco di Licata— abbiamo ricevuto due assicurazioni: intanto che entro la fine della settimana saranno ultimati i lavori di manutenzione del percorso alternativo alla strada in cui il ponte è crollato. In questo caso i collegamenti tra Licata e di Comuni dell'entroterra agrigentino saranno più rapidi e sicuri. E poi abbiamo ottenuto l'ok alla realizzazione del by pass del viadotto Petrulla". A Licata, per domattina nell'aula consiliare del Comune, sono stati convocati i proprietari dei terreni prossimi al ponte. L'Anas, per ottenere la possibilità di realizzare una strada provvisoria, utile al bypass del viadotto, intende infatti riconoscere un'indennità di occupazione ai titolari dei fondi interessati. L'incontro si terra alle li ed una volta ottenuto l'ok dei proprietari dei terreni, l'Anas potrà andare avanti con la realizzazione del by pass."Riguardo ai tempi di costruzione della bretella — ha aggiunto Angelo Cambiano un mese servirà per la pubblicazione degli atti ed altrettanto per eseguire i lavori Salvo in toppi. dunque. tra sessanta giorni la statale potrebbe essere riaperta. Sia mo soddisfatti per la celerità con la quale si sta procedendo". Intanto nel week end dall'entroterra agrigentino e nisseno i bagnanti hanno comunque raggiunto le spiagge licatesi. Non c'era il pienone, ma sa considerato anche il fatto che il tempo è stato tutt'altro che clemente. Evidentemente, dunque, i percorsi alternativi stanno funzionando. (AAU)

DA DOMANI SI VOTA IN COMMISSIONE BILANCIO. SULLE SPESE ACCORDO LONTANO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
Da precari alle Opere Pie, manovra nel pantano
A vuoto l'appello di Crocetta. Nelle ultime ore depositati all'Ars 150 nuovi emendamenti. Si rischia un'altra Finanziaria
Una valanga di emendamenti si abbatte sulla Finanziaria ter. E a questo punto lo sforamento dei conti non è più semplicemente un rischio. All'Ars matura la prospettiva di una Finanziaria quater da varare a ottobre per dare copertura alle spese fino a fine anno.
Ai 300 emendamenti presentati venerdì se ne sono aggiunti ieri altri 150 circa. Da domani si vota in commissione Bilancio anche se, in mancanza di un accordo, la manovra rischia di impantanarsi. La spesa infatti, per effetto degli emendamenti isa già superato gli 800 milioni e Crocetta ha invocato «senso di responsabilità per eliminare quelli di maggior peso economico».
Un appello che non è stato accolto, neanche nella maggioranza. L'Udc, con Nicola D'Agostino, punta ad aumentare il budget per le Opere Pie dagli attuali 2 milioni a 10. L'emendamento permarrebbe anche la vendita del patrimonio per far cassa. I centristi hanno anche proposto di stanziare 400 mila euro per il Telefono Azzurro e di prorogare di altri 18 mesi i termini del Piano Casa (la legge nazionale che permette di aumentare le cubature).
Quest'ultima è una proposta a cui lavora anche Articolo 4 con Valeria Sudano. Il capogruppo Luca Sammartino ha invece chiesto di stanziare 300 mila euro per il teatro antico di Taormina e di autorizzare l'lrsap a vendere i capannoni dei vecchi consorzi Asi. Un altro emendamento di Samnmartino taglia fino a 40 centesimi a ettaro il canone irriguo che gli agricoltori versano ai consorzi di bonifica.
Articolo 4 è la formazione che con l'assessore all'Agricoltura, Paolo Reale, ha presentato emendamenti che fanno lievitare di 93 milioni la spesa per forestali ed enti regionali: «Così garantiamo gli stipendi fino a fine anno invece che solo fino a ottobre, come prevedeva il disegno di legge originale» ha detto l'assessore.
La Finanziaria ter nasce con l'obiettivo di recuperare parte delle nonne impugnate a gennaio dal Commissario dello Stato, garantendo così fondi a tutti gli enti che devono pagare stipendi. Malo stanziamento iniziale era di poco più di 500 milioni e le nuove norme inserite valgono almeno altri 300 milioni: una spesa insostenibile, secondo Crocetta. Per di più l'assessore all'Economia, Roberto Agnello, dovrà probabilmente aumentare le somme accantonate nel fondo rischi destinato a coprire i buchi che si materializzeranno per via della cancellazione delle entrate inesigibili: oggi ci sono 200 milioni ma i tecnici della commissione Bilancio hanno stimato che serva molto di più.
La coperta è cortissima e le norme di spesa invece si moltiplicano. Il Pd con Pippo Digiacomo ha proposto di cancellare il tiket per quasi tutti quelli che lo pagano ora e cm costerebbe 60 milioni. Le stesse somme che Crocetta vorrebbe destinare al contributo per i poveri. Su questo filone si inserisce anche l'opposizione che con Marco Falcone (Forza Italia) ha proposto una via di mezzo: eliminare il tiket solo per chi ha un reddito inferiore ai 16 mila euro calcolati col modello Isee (oggi il limite è 8 mila). Forza Italia propone anche di assegnare 3 milioni al buono scuola e uno alle famiglie che hanno parenti portatori di handicap per consentire l'abbattimento delle barriere architettoniche. Altri 3 milioni, secondo Forza Italia, dovrebbero andare alle associazioni dei ciechi e con 12 si dovrebbe finanziare il credito di imposta per le aziende che assumono.
Non mancano gli emendamenti per recuperare i circa 200 Pip di Palermo licenziati perchè hanno redditi elevati o reati gravi alle spalle: la norma è di Edy Tamajo (Democratici riformisti).
In questo clima, in cui tutti cercano di dare risposte all'elettorato di riferimento, si inizia a votare da domani in commissione e dalla prossima settimana in aula Senza un accordo i tempi si allungheranno e inevitabilmente si rischia di sforare la spesa per via della maggioranza variabile che si formeranno sulle varie proposte. Per questo Marco Falcone rileva che "al momento non c'è collaborazione ma attendiamo di sapere dal governo su quali norme verterà l'intesa altrimenti si va al voto su tutte>.. E Luca Sammartino avverte un altro rischio: «In questa formulazione la la finanziaria è molto tecnica e non consente di coprire tutte le spese per assicurare stipendi. C'è il rischio di dover fare un'altra manovra a ottobre per arrivare poi a fine anno».

LA SICILIA

IL CROLLO DEL VIADOTTO PETRULLA
Vertice in Prefettura c'è cauto ottimismo sul progetto di by pass
A una settimana dal crollo del ponte Petrulla che collega Licata, Ravanusa, Campobello e Canicattì, ieri pomeriggio si è svolto il programmato, incontro in Prefettura a cui hanno preso parte il prefetto Nicola Diomede, i sindaci dei comuni coinvolti, il responsabile Anas No- cera e il dirigente della Polizia Stradale Morreale.
Due gli argomenti sul tavolo: la viabilità nel comprensorio interessato dal disastro e dalla successiva interdizione del ponte e la realizzazione di un by-pass che permetta di sopperire alla momentanea chiusura del viadotto. Il gestore della rete stradale nel corso del vertice ha portato dei risultati. Entro la fine di questa settimana verrà infatti definitivamente riaperta la Strada Statale 123 completando i lavori di sistemazione e messa in sicurezza per ripresentare in condizioni percorribili un'arteria che, alla luce del crollo, assume un'importanza fondamentale come valvola di sfogo per il traffico da e per Licata. Anas ha aperto anche alla possibilità di realizzare il by-pass che permetta di aggirare la parte di ponte crolla ta ripristinando così una viabilità quanto più fluida possibile, su modello di quello realizzato in occasione del crollo del ponte sul fiume Verdura in territorio di Ribera. La proposta progettuale per la realizzazione della bretella deve però necessariamente passare attraverso un incontro coni proprietari dei fondi terrieri sui quali dovrà passare il by-pass. In questo senso, è già stato fissato un incontro per domani mattina a Palazzo di Città a Licata nel corso del quale, insieme ai tecnici dell'Anas, verrà chiesta la disponibilità ai proprietari dei terreni dove dovrebbe essere tirato su il by-pass stradale. Superato questo ostacolo, si potrebbe procedere già in tempi brevi con l'inizio dei lavori di realizzazione della bretella che però non avranno durata inferiore ad almeno due mesi. La situazione adesso andrà ovviamente monitorata giorno dopo giorno. Al termine del vertice, i sindaci dei comuni coinvolti hanno mostrato un cauto ottimismo, a cominciare dal primo cittadino di Campobello di Licata, Gianni Picone, il quale ha affermato come "ci è stato garantito dall'Anas il ripristino della Statale 123 con il limite massimo di trenta chilometri orari".
li vicesindaco di Licata Angelo Cambiano ha invece puntato sull'incontro di domani. "La proposta progettuale dell'Anas c'è — le sue parole — adesso però bisogna sondare la disponibilità dei proprietari terrieri nell'incontro che avremo al Comune, in quanto il ponte ricade su territorio di Licata, per capire se i lavori per realizzare il by-pass potranno prendere il via in tempi brevi". Si lavora pertanto su due fronti. L'urgenza è senz'altro rappresentata dalla sistemazione della Statale 123 per aprire un canale preferenziale diretto al transito verso Licata e Canicattì. Poi c'è in ballo anche la questione by-pass che, se realizzato, risolverebbe non pochi problemi.
GIUSEPPE CELLURA

LUNGOMARE SAN LEONE Il provvedimento riguarda le serate dal venerdì alla domenica Istituita la ztl anche nella corsia sud
Lungomare Falcone e Borsellino, arriva la Ztl anche per il lato mare, ma solo nelle ore serali. E' stato infatti pubblicato ieri il nuovo piano del traffico per l'estate 2014 che riguarderà complessivamente il "rettangolo" di San Leone delimitato, oltre che dal lungomare, dal viale dei Pini, La zona, quindi, più interessata dalla presenza di auto e pedoni soprattutto nel periodo estivo, "Una nuova disciplina del traffico, compatibile — si legge nella proposta prodotta dal Comando di Polizia locale - con le esigenze di vivibilità urbana e ottimale fruizione degli spazi pedonali e con le esigenze di avventuri e commercianti'.
Se nell'area a monte del Lungomare la Ztl rimane regolamentata come da ordinanze precedenti, con l'unica novità delle regole rivolte ai ciclisti (i quali potranno percorrere la pista ciclabile solo "all'interno della corsia a loro riservata nel rispetto dei sensi di marcia" ad eccezione di quando vi sia 'notevole afflusso di pedoni"), già a partire dal prossimo week end sarà vigente la nuova regolamentazione del lato mare. Dal 16 luglio al I agosto, infatti, ogni venerdì e domenica la strada rimarrà chiusa al transito veicolare chiusa dalle 22 alle 24, mentre il sabato sarà chiusa dalle 22 all'una di notte, dal 2agosto al 31agosto, invece, la zona a traffico limitato varrà tutti i giorni dalle 22 all'1, mentre dal primo settembre e fino al 14 settembre i transito dei mezzi sarà vietato solo sabato e domenica dalle 22 alle 24. Uniche deroghe possibili, ovviamente, quelle per i mezzi di soccorso, per i residenti o per i portatori di handicap.
Lungo è invece l'elenco dei divieti e delle limitazioni nelle aree limitrofe al lungomare: in viale dei giardini (tratto tra piazzale Giglia e via Edera) sarà istituito il senso unico di marcia in direzione via Cavaleri Magazzeni con l'ausilio di barriere catarifrangenti; nel tratto tra il bar Vullo e l'incrocio con la via Nettuno, in raso di necessità a causa di particolari densità di traffico, si potrà istituire il divieto di circolazione, con coloro che provengono dall'ex eh- porto che dovranno proseguire verso via Venere e viale dei Pini. Stesso discorso per il traffico proveniente dalla rotatoria Pantalena, dove potrà essere imposta la chiusura al transito peri veicoli diretti al Porticciolo, e in via Senatore
Cognata, nel tratto compreso tra la via Nettuno e il lungomare. Insomma, un piano del traffico "modulabile", per rispondere in tempo reale alle esigenze che si potrebbero presentare nel corso di questi ultimi due mesi d'estate. Per fare tutto questo, ovviamente, servirà la presenza dei vigili urbani. In tal senso il comandante Cosimo Antonica ci spiega che a San Leone sarà realizzato un presidio fisso prolungato anche nelle ore notturne.
Con l'arrivo della pista ciclabile, tra l'altro, nel piano del traffico spuntano per la prima volta le prescrizioni per le bici: i ciclisti, si legge, hanno l'obbligo di rispettare i punti del codice della strada a loro "dedicati", tra cui l'obbligo di utilizzo delle piste ciclabili, e dello smontare di sella in caso di rischio connesso all'alta presenza di pedoni. Rispetto alle connessioni tra le aree dedicate alle bici e alle strade comuni la Polizia locale invita alla "comune diligenza, attuando una condotta prudente".
G.SCHICCHI


Torna il valzer dei traghetti
PORTO EMPEDOCLE. L'European Voyager a Malta per una veloce pulizia della carena Al suo posto riproposto il minuscolo «Novelli», ma tra qualche giorno si rischia il caos
FRANCESCO DI MARE
Nel bel mezzo della stagione estiva riesplode come un «classico» l'emergenza nei collegamenti via mare da e per le isole Pelagie.
La nave-traghetto European Voyager è stata spedita dalla Compagnia delle Isole a Malta per pulizia alla carena. Al suo posto è stato infiocchettato come al solito uno dei mitici traghettini che da 35 anni fanno la spola nei Canale di Sicilia:
il Pietro Novelli, una «scialuppa» al confronto con la grande nave spedita a Malta, pare solo per tre o 4 giorni. Il passaggio è avvenuto domenica scorsa e se tutto dovesse andare secondo programma, mercoledì o giovedì dovrebbe tornare la European Voyager. Tutto risolto. No, anzi. il 22 luglio scade la convenzione che consente alla Compagnia delle Isole di utilizzare in affitto proprio la European Voyager, costringendo la Compagnia a trovare un'altra nave di pari stazza e Capienza, da inviare sulla tratta P. Empedode - Linosa - Lampedusa. Si, ma quale nave? Li Capitaneria da mesi sollecita la Compagnia delle Isole a comunicare urgentemente quale imbarcazione verrà utilizzata per fare la spola nel Canale, ma ad oggi nessuna risposta è giunta agli uffici di via Gioeni. L'ultima garbata sollecitazione del comandante Massimo Di Marco pare sia della scorsa settimana. Dunque, al momento c'è il concreto pericolo che turisti, pendolari e soprattutto autotrasportatori debbano sorbirsi le prestazioni low cost dell'immarcescibile Novelli. Uno scenario ferale per l'economia isolana, come sottolineato dal sindaco Giusi Nicolini con una lettera agli organi competenti: «Tale evenienza farebbe piombare in una grave condizione emergenziale le Pelagie proprio nel periodo di maggiore afflusso turistico.
La Paolo Veronese (o Novelli poco cambia, ndr) è assolutamente inadeguata alle esigenze peculiari delle Isole più lontane d'italia per le piccole dimensioni del garage e la scarsa ricettività. Dopo l'incendio all'interno della Palladio del 5 febbraio 2013 innumerevoli sono stati i tavoli tecnici convocati per risolvere il problema del collegamento marittimo e altrettanto abbondanti le promesse fatte e puntualmente disattese dalla Compagnia delle Isole. Si richiamano, le note con le quali si è tante volte rappresentata la precarietà ed emergenzialità del collegamento tra le Pelagie e la Sicilia, Si chiede pertanto che la European Voyager, qualora necessario, venga sostituita esclusivamente con la Laurana fino a quando non sarà assegnata alla Comunità la nave avente i requisiti previsti nella Convenzione d'affidamento del servizio di continuità territoriale».

RAFFADALI ha dato ieri pomeriggio l'estremo saluto al sindaco Giacomo Di Benedetto
In tanti lo piangono
RAFFADALI . Grande commozione e partecipazione, ieri pomeriggio, al funerale dell'onorevole Giacomo Di Benedetto, sindaco di Raffadali, stroncato sabato scorso da un infarto improvviso che l'ha fatto perdere all'affetto dei suoi cari a soli 52 anni. Tutta la comunità raffadalese ha partecipato alle esequie e, virtualmente, si è stretta alla famiglia di Giacomo. Poco prima delle 17, dall'auditorium della biblioteca comunale di Raffadali, dove era stata allestita la camera ardente, meta per un giorno intero di un flusso costante di cittadini che gli hanno reso omaggio, è partito il corteo verso la chiesa Madre. La bara sorretta a turno, a spalle, dai sindaci della provincia di Agrigento, ha percorso i pochi metri fino in chiesa dove l'arciprete don Giuseppe Livatino, amico fraterno del sindaco, ha concelebrato il rito funebre. Nella sua omelia, Livatino ha affidato l'anima dell'amico Giacomo alla misericordia di Dio. "E stato un uomo leale e onesto, perdiamo un grande amico e un grande fratello. Ha fatto il sindaco con convinzione e con amore alla ricerca sempre, di qualcosa che potesse migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini. Era un uomo di un'onestà intellettuale fuori dal comune. Nei nostri tanti incontri aveva sempre qualcosa da comunicarmi, qualcosa di realizzato, o qualche progetto di cui andava fiero. Rimanga in noi questo grande desiderio di emularne l'impegno, la costanza e la serietà. Il suo ricordò deve rimanere da guida per quanti saranno chiamati a ricoprire il suo ruolo. In qualsiasi cosa abbia fatto ha lasciato un segno indelebile, un esempio per tutti noi".
Pur capiente la chiesa Madre non è riuscita a contenere il gran numero di cittadini che avrebbero voluto assistere alla cerimonia. Presenti, tra gli altri, il presidente della regione Rosario Crocetta, dell'Ars Giovanni Ardizzone e l'amico, on. Angelo Capodicasa che hanno voluto ricordare Giacomo Di Benedetto con un'orazione funebre. Anche i figli e i nipoti, oltre agli amici e colleghi di lavoro hanno voluto ricordare lo scomparso. Presenti inoltre quasi tutti i sindaci della provincia di Agrigento, il commissario della provincia di Agrigento Benito Infurnari e poi tutti i dirigenti del Pd, onorevoli e politici da ogni parte della Sicilia. Al termine della cerimonia un lunghissimo corteo ha accompagnato la salma del sindaco di Raffadali al cimitero comunale, non prima di una doverosa sosta in piazza Cesare Sessa, dinanzi la Casa del Popolo, che lo ha visto protagonista di mille battaglie politiche sin dall'inizio della sua attività. Tutto ciò sotto una sottile pioggerellina che ha accompagnato il corteo fino al cimitero. Una pioggia rara per il 14 luglio, rara come la morte improvvisa di un sindaco che ha avuto pochissimo tempo per far conoscere a tutti le sue doti e le sue qualità morali.
SALVO DI BENEDETTO

DA OGGI ALL'ESAME DELLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI
Riforma pubblica amministrazione alla Camera 1.850 emendamenti
Una pioggia di emendamenti è caduta sul decreto legge "Pubblica amministrazione», che ha totalizzato circa 1.850 proposte di modifica, tante quelle firmate dalla maggioranza. Gli interventi riguarderebbero tutto lo spettro coperto dal decreto legge uscito dal Consiglio dei ministri il mese scorso. Novità sarebbero state presentate anche per le questioni più dibattute, come la mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici entro il raggio dei 50 chilometri.
Il decreto legge sarà anche l'occasione per risolvere la questione degli "insegnanti rimasti "intrappolati" nella scuola», a cui è stata negata la possibilità di andare in pensione per «un errore del governo Monti», come ha spiegato il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd).
La messa a punto degli emendamenti è andata avanti per tutta la giornata, un lavoro intenso per arrivare pronti davanti alla commissione Affari costituzionali di Montecitorio.
Oggi si procederà prima con le dichiarazioni di inammissibilità, che aiuteranno a sfoltire la matassa, con l'obiettivo - ha fatto sapere il presidente della commissione, Francesco Paolo Sisto (Fi) - di «iniziare a votare già domani sera (questa sera per chi legge, ndr) ». D'altra parte martedì prossimo il testo è atteso in Aula, quindi la commissione avrà un bel da fare per licenziare il decreto legge entro i tempi. Ma Sisto ha manifestato tranquillità: «Gestiremo la situazione come al solito, non ci spaventa. Anche se fossero stati 3.000 gli emendamenti ce l'avremmo fatta lo stesso».
Per ora ci sono certezze sulle aggiunte, a cominciare dalla cosiddetta quota 96, con il via libera al pensionamento per 4 mila dipendenti della scuola, tra insegnanti e altro personale (ci sarebbero pure le coperture). Non mancherebbero emendamenti a firma del governo, con Io stanziamento di risorse per i prepensionamenti di giornalisti in aziende sotto stato di crisi.
Altre novità toccherebbero quindi la mobilità obbligatoria, che verrebbe addolcita dalla «consultazione preventiva con i sindacati». Per Damiano si tratterebbe di un passaggio importante: ((L'indicazione del raggio dei 50 chilometri è omogenea rispetto a quanto accade nel lavoro privato, ma va chiarito che il lavoratore può awalersi del proprio rappresentante sindacale». Secondo l'ex ministro del Lavoro bisognerebbe anche distinguere tra permessi sindacali (che non dovrebbero «essere intaccari», o meglio non andrebbero dimezzati), e distacchi, che invece meritano «un discorso a parte», ricadendo sulla fiscalità generale.
Centinaia sono anche gli emendamenti firmati dalle opposizioni (circa 300 dal M5S e altrettanti da Fi). I Cinque Stelle puntano soprattutto a porre dei limiti alla mobilità e a rafforzare la parte sull'anticorruzione.
Su questo tema il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha detto: «Siamo convinti che, oltre alle modifiche normative, la risposta più incisiva alla corruzione vada data con la riforma della pubblica amministrazione». «Codici di condotta e Patti di Integrità - ha aggiunto il ministro - rappresentano l'inizio di una nuova frontiera. Per promuovere la trasparenza e contrastare la corruzione servono iniziative concrete che rendano visibile l'alleanza tra soggetti pubblici, imprese e la società civile in tutte le sue articolazioni».
MARIANNA BERTI

OCCUPAZIONE Al Centro per l'impiego della città dei Templi scatta il"Piano Giovani" finanziato dalla Regione
In 360 vogliono (davvero) lavorare
In 280 da Agrigento e 800 su territorio provinciale. Sono le prime iscrizioni al tirocinio in azienda pervenute fino al 20 giugno scorso al Servizio Centro per l'impiego di Agrigento, da parte di giovani disoccupati ed inoccupati disponibili allo svolgimento e ricerca di un'attività lavorativa.
E, da ieri mattina, giorno ufficiale dell'apertura alle iscrizioni, è iniziata la corsa di migliaia di ragazzi e ragazze che dovranno presentare la domanda al primo bando del Piano Giovani, programma da 100 milioni di euro dell'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra per facilitare l'accesso dei giovani nel mondo del lavoro.
La scadenza è fissata per il 30 novembre prossimo. "Il Piano nasce con l'obiettivo di innalzare il tasso di occupazione dei giovani siciliani attraverso l'impiego di strumenti e interventi- spiega il Direttore del Centro Per l'impiego di Agrigento - spiega Angela Ferrante - orientati a contrastare l'inoccupazione e la disoccupazione giovanile. Dopo l'iscrizione al nostro portale, i ragazzi saranno convocati nei nostri uffici, sottoscriveremo il "Patto di Servizio", un accordo tra la persona e l'ufficio sulle azioni da svolgere per uscire dallo stato di disoccupazione. Il Piano Giovani è un sistema che si aggiunge alla Garanzia Giovani, sistema avviato dal Governo nazionale dal primo maggio, che prevede la partecipazione per i soggetti di età inferiore ai 29 anni.
Tra le azioni previste dal Piano Giovani c'è "Giovani in Impresa", che offre ai disoccupati e inoccupati di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, in possesso di diploma o qualifica professionale, la possibilità di svolgere un tirocinio indennizzato (500 euro) della durata di sei mesi presso Soggetti Ospitanti localizzati in Sicilia, i quali riceveranno un contributo per il tutoraggio aziendale e un bonus occupazionale in caso di assunzione del tirocinante,
Da ieri mattina, possono registrarsi anche i giovani residenti da almeno 24 mesi in Sicilia, di età compresa tra i 25 anni compiuti fino ai 35 anni non compiuti (34 anni e 364 giorni), in possesso di qualifica professionale o diploma. Dovranno trovarsi nello stato di disoccupazione o inoccupazione, da almeno sei mesi e aver sottoscritto il Patto di Servizio presso uno dei CPI della Regione Siciliana. Le imprese ospitanti potranno continuare a registrarsi e inserire le offerte di tirocinio sul portale. La data e l'ora di registrazione al portale non stabilisce alcuna priorità nell'adesione al Piano o avvio del percorso di tirocinio, che potrà concretizzarsi soltanto a partire dalla conferma di adesione tra soggetto ospitante e giovane e successiva convocazione al Centro per l'impiego.
ANNA RITA DI LEO

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